Koenig Myself
2007-11-15 09:56:11 UTC
Con una vittoria schiacciante della libertà e dei diritti civili, la
Giurisprudenza italiana ha sentenziato in via definitiva che è folle
definire "reato" la frase "la madonna piange sperma" e che, giustamente, non
è assolutamente ravvisabile alcuna offesa alla religione nè tantomeno alcuna
bestemmia.
Bestemmia del diritto e della libertà era semmai tentare di mettere il
bavaglio alla libertà d'espressione e ai diritti civili.
La madonna piange sperma. Lasciamoglielo piangere.
http://www.uaar.it/news/2007/11/14/bologna-offese-alla-madonna-non-reato/
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/La-Madonna-piange-sperma-non-e-reato/1387925?ref=rephp
Archiviate le offese alla Madonna
Per la Procura la rassegna di vicolo Bolognetti non è un reato. La
performance fu organizzata a giugno da "Carni scelte". Monsignor Ravasi: "La
figura della Vergine è sacra". La decisione del Gip che accoglie la
richiesta di Di Nicola
di Paola Cascella
Quel titolo - "La Madonna piange sperma" - non sarà bello e neppure
elegante, ma, ha ragione la Procura, non può essere punito come un reato. Il
motivo è che il nostro codice penale sanziona lŽoltraggio al ministro di una
confessione, e quello alla persona che la professa. Sanziona perfino
lŽinsulto ad un oggetto di culto. Non condanna però lŽoffesa ad una entità
religiosa. E tale sarebbe appunto la madre di Gesù: unŽentità religiosa.
Lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari Bruno Perla,
accogliendo la richiesta di archiviazione del fascicolo nato dal titolo
della mostra di vicolo Bolognetti (nella foto una delle organizzatrici),
presentata a luglio dal procuratore Enrico Di Nicola in un clima di
polemiche infuocate con la Curia bolognese. Ma non solo. Perla stabilisce
pure che «è inammissibile» il ricorso contro lŽindicazione della Procura
firmato dal deputato di Forza Italia Fabio Garagnani, che a suo tempo aveva
denunciato il caso. Garagnani non può essere considerato parte offesa, dice
in sostanza il gip. Altrimenti lo sarebbero tutti i credenti dellŽintero
globo terracqueo. In parole povere il giudice ha applicato alla lettera il
codice penale anche, come spiega lui stesso, alla luce della giurisprudenza,
che peraltro, in materia «è ferma al 1967. Penso che lŽindirizzo del
legislatore dellŽepoca sia stato quello di punire il gesto palese e non i
reati dŽopinione e, con tutto il rispetto che la fede religiosa merita,
credo la sua sia stata una scelta di civiltà giuridica». Ecco perché gli
articoli previsti dal codice penale riguardano «lŽoffesa indirizzata nei
confronti di cose che formano oggetto di culto o sono consacrate al culto,
mentre non si applicano se lŽoffesa è diretta a una entità, come è in questo
caso la Madonna: può sembrare paradossale perchè per il credente è più
importante lŽentità rispetto allŽoggetto o alla reliquia che la rappresenta,
ma questa è stata la scelta del legislatore».
Giurisprudenza italiana ha sentenziato in via definitiva che è folle
definire "reato" la frase "la madonna piange sperma" e che, giustamente, non
è assolutamente ravvisabile alcuna offesa alla religione nè tantomeno alcuna
bestemmia.
Bestemmia del diritto e della libertà era semmai tentare di mettere il
bavaglio alla libertà d'espressione e ai diritti civili.
La madonna piange sperma. Lasciamoglielo piangere.
http://www.uaar.it/news/2007/11/14/bologna-offese-alla-madonna-non-reato/
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/La-Madonna-piange-sperma-non-e-reato/1387925?ref=rephp
Archiviate le offese alla Madonna
Per la Procura la rassegna di vicolo Bolognetti non è un reato. La
performance fu organizzata a giugno da "Carni scelte". Monsignor Ravasi: "La
figura della Vergine è sacra". La decisione del Gip che accoglie la
richiesta di Di Nicola
di Paola Cascella
Quel titolo - "La Madonna piange sperma" - non sarà bello e neppure
elegante, ma, ha ragione la Procura, non può essere punito come un reato. Il
motivo è che il nostro codice penale sanziona lŽoltraggio al ministro di una
confessione, e quello alla persona che la professa. Sanziona perfino
lŽinsulto ad un oggetto di culto. Non condanna però lŽoffesa ad una entità
religiosa. E tale sarebbe appunto la madre di Gesù: unŽentità religiosa.
Lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari Bruno Perla,
accogliendo la richiesta di archiviazione del fascicolo nato dal titolo
della mostra di vicolo Bolognetti (nella foto una delle organizzatrici),
presentata a luglio dal procuratore Enrico Di Nicola in un clima di
polemiche infuocate con la Curia bolognese. Ma non solo. Perla stabilisce
pure che «è inammissibile» il ricorso contro lŽindicazione della Procura
firmato dal deputato di Forza Italia Fabio Garagnani, che a suo tempo aveva
denunciato il caso. Garagnani non può essere considerato parte offesa, dice
in sostanza il gip. Altrimenti lo sarebbero tutti i credenti dellŽintero
globo terracqueo. In parole povere il giudice ha applicato alla lettera il
codice penale anche, come spiega lui stesso, alla luce della giurisprudenza,
che peraltro, in materia «è ferma al 1967. Penso che lŽindirizzo del
legislatore dellŽepoca sia stato quello di punire il gesto palese e non i
reati dŽopinione e, con tutto il rispetto che la fede religiosa merita,
credo la sua sia stata una scelta di civiltà giuridica». Ecco perché gli
articoli previsti dal codice penale riguardano «lŽoffesa indirizzata nei
confronti di cose che formano oggetto di culto o sono consacrate al culto,
mentre non si applicano se lŽoffesa è diretta a una entità, come è in questo
caso la Madonna: può sembrare paradossale perchè per il credente è più
importante lŽentità rispetto allŽoggetto o alla reliquia che la rappresenta,
ma questa è stata la scelta del legislatore».