Discussione:
italiani prima che europei
(troppo vecchio per rispondere)
Real Nam
2007-12-08 11:19:39 UTC
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punto.
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2007-12-08 11:25:18 UTC
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Post by Real Nam
punto.
Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
gibb
2007-12-08 11:26:14 UTC
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Post by Real Nam
punto.
Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
sbam!
Thomas
2007-12-08 13:42:24 UTC
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Post by Real Nam
punto.
Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
Tu devi fare teatro!!!!
isaia
2007-12-08 14:56:19 UTC
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Post by Thomas
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Post by Real Nam
punto.
Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
Tu devi fare teatro!!!!
porcoggiuda!
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2007-12-08 20:03:12 UTC
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Post by Thomas
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Post by Real Nam
punto.
Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
Tu devi fare teatro!!!!
Mi sono portato sfiga da solo, ho 38 di febbre porcamignottalibica
Foppografo
2007-12-08 20:22:28 UTC
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Post by Thomas
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Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
Tu devi fare teatro!!!!
Mi sono portato sfiga da solo, ho 38 di febbre porcamignottalibica
quando perculi i morti è il minimo che ti può capitare...

:D
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2007-12-08 20:39:08 UTC
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Post by Foppografo
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Post by Thomas
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Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
Tu devi fare teatro!!!!
Mi sono portato sfiga da solo, ho 38 di febbre porcamignottalibica
quando perculi i morti è il minimo che ti può capitare...
:D
Ti dirò che 'sta cosa che bisogna rispettare i morti a prescindere non l'ho mai capita,
ma proprio mai. Ad ogni modo non mancavo di rispetto alla morte in sè, ma alle azione svolte
in vita. Se ognuno è responsabile delle sue azioni io di quelle tenevo conto. Tra i morti in
guerra poi preferisco Marc Bloch che si è fatto due guerre mondiali ed è morto per diferdere
la sua patria, e non per il luminoso ideale di guadagnare come un direttore di banca.
Fedor Pavlovic
2007-12-08 17:26:06 UTC
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Post by Real Nam
punto.
Adesso ti faccio vedere come passa il week end un italiano.
un italiano (anzi quattro) muore bruciato dall'olio di tempra in
fiamme, per 1400 euro al mese, non come mercenario a 6000 euro al mese,
diostraporc...
WE
2007-12-09 21:50:32 UTC
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un italiano (anzi quattro) muore bruciato dall'olio di tempra in fiamme,
per 1400 euro al mese,
cioe', se lo pagavao 14000 euro al mese, allora valeva la pena morire
bruciati dall'olio di tempra in fiamme?

ps: continuo a trovarci poco di scandaloso nelle "morti bianche", sorry.
si muore per tante cause piu' stupide oggigiorno, dal rom ubriaco che ti
travolge in bici allo schianto in autostrada per sfuggire ai paparazzi.
le condutture dell'olio in pressione possono cedere di botto, cosi' come
il piantone dello sterzo di ayrton senna ha ceduto di colpo
Thomas
2007-12-09 22:16:32 UTC
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Post by WE
Post by Fedor Pavlovic
un italiano (anzi quattro) muore bruciato dall'olio di tempra in
fiamme, per 1400 euro al mese,
cioe', se lo pagavao 14000 euro al mese, allora valeva la pena morire
bruciati dall'olio di tempra in fiamme?
ps: continuo a trovarci poco di scandaloso nelle "morti bianche", sorry.
si muore per tante cause piu' stupide oggigiorno, dal rom ubriaco che ti
travolge in bici allo schianto in autostrada per sfuggire ai paparazzi.
le condutture dell'olio in pressione possono cedere di botto, cosi' come
il piantone dello sterzo di ayrton senna ha ceduto di colpo
Filippo, quando dici cosi sembra che tu non abbia cognizione del fatto
che alcune persone vanno a lavoro perche' devono mangiare.

Ciao
Foppografo
2007-12-09 22:26:00 UTC
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Post by Thomas
Filippo, quando dici cosi sembra che tu non abbia cognizione del fatto
che alcune persone vanno a lavoro perche' devono mangiare.
alcune? quasi tutte.
Thomas
2007-12-09 22:31:21 UTC
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Post by Foppografo
Post by Thomas
Filippo, quando dici cosi sembra che tu non abbia cognizione del fatto
che alcune persone vanno a lavoro perche' devono mangiare.
alcune? quasi tutte.
Assolutamente. Senna ad esempio non ne faceva parte.
WE
2007-12-09 23:05:10 UTC
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Post by Thomas
Assolutamente. Senna ad esempio non ne faceva parte.
ah no? quindi puoi dimostrarmi che ayrton non prendeva uno stipendio?
Thomas
2007-12-09 23:17:38 UTC
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Post by WE
Post by Thomas
Assolutamente. Senna ad esempio non ne faceva parte.
ah no? quindi puoi dimostrarmi che ayrton non prendeva uno stipendio?
Non per mangiare. Non era un poveraccio, a meno che tu non riesca a
dimostrare che in brasile, a san paulo, la carriera di pilota sia alla
portata di tutti.
WE
2007-12-09 23:04:34 UTC
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Post by Foppografo
alcune? quasi tutte.
quasi?
Foppografo
2007-12-09 23:10:14 UTC
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Post by WE
Post by Foppografo
alcune? quasi tutte.
quasi?
conosco persone che vivono di rendita grazie a belle eredità...
ma quelle persone giustamente NON vanno a lavoro...

;-)
WE
2007-12-09 23:31:33 UTC
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Post by Foppografo
conosco persone che vivono di rendita grazie a belle eredità...
ma quelle persone giustamente NON vanno a lavoro...
spesso e volentieri salvaguardare o far crescere una rendita e' un culo
della madonna
WE
2007-12-09 23:04:14 UTC
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Post by Thomas
Filippo, quando dici cosi sembra che tu non abbia cognizione del fatto
che alcune persone vanno a lavoro perche' devono mangiare.
il lavoro -essendo parte della vita- comporta sempre dei rischi, dov'e'
lo scandalo? puoi anche morire fulminato mentre attacchi una lampadina
in un negozio di cartolibreria. ti ricordo che anche ayrton stava
lavorando quando s'e' schiantato contro un muro di cemento a 250 Km/h.
non capisco in base a quale scienza o filosofia il posto di lavoro
dovrebbe essere esente dai rischi normali della vita, quando -da ogni
statistica- il luogo sul quale avviene il maggior numero di infortuni e
decessi e' casa propria.
Thomas
2007-12-09 23:15:59 UTC
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Post by WE
Post by Thomas
Filippo, quando dici cosi sembra che tu non abbia cognizione del fatto
che alcune persone vanno a lavoro perche' devono mangiare.
il lavoro -essendo parte della vita- comporta sempre dei rischi, dov'e'
lo scandalo? puoi anche morire fulminato mentre attacchi una lampadina
in un negozio di cartolibreria. ti ricordo che anche ayrton stava
lavorando quando s'e' schiantato contro un muro di cemento a 250 Km/h.
non capisco in base a quale scienza o filosofia il posto di lavoro
dovrebbe essere esente dai rischi normali della vita, quando -da ogni
statistica- il luogo sul quale avviene il maggior numero di infortuni e
decessi e' casa propria.
In base al fatto che tendenzialmente i luoghi di lavoro non sono sicuri
perche' la sicurezza e' un costo e non un profitto. La lampadina in
cartoleria e' un esempio estremo, qui si parla di operai bruciati.
Il lavoro di Senna e' molto piu' sicuro di quello di un operaio di una
conceria, per quanto tv e media varie dipingano la cosa diversamente.
WE
2007-12-09 23:41:09 UTC
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Post by Thomas
In base al fatto che tendenzialmente i luoghi di lavoro non sono sicuri
perche' la sicurezza e' un costo e non un profitto.
se fosse come dici, basterebbe esercitare il proprio diritto di non
lavorarci. cmq quanto costera' adesso a krupp tenere fermo l'impianto
dopo l'incidente? io credo che buona parte degli infortuni sul lavoro
dipenda dalla superficialita' e scarsa coscienza di chi lavora. sono
pochi i casi eclatanti e accidentali come in krupp.
Post by Thomas
La lampadina in
cartoleria e' un esempio estremo, qui si parla di operai bruciati.
appunto. un po' come parlare di un pilota di linea morto nello schianto
sul posto di lavoro.
Post by Thomas
Il lavoro di Senna e' molto piu' sicuro di quello di un operaio di una
conceria, per quanto tv e media varie dipingano la cosa diversamente.
quindi?
Thomas
2007-12-09 23:56:21 UTC
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Post by WE
Post by Thomas
In base al fatto che tendenzialmente i luoghi di lavoro non sono sicuri
perche' la sicurezza e' un costo e non un profitto.
se fosse come dici, basterebbe esercitare il proprio diritto di non
lavorarci.
Hai chiuso il cerchio da solo.
C'e' gente che non puo' permettersi di dire no ad un lavoro per quanto
insicuro e sottopagato possa essere.
Post by WE
cmq quanto costera' adesso a krupp tenere fermo l'impianto
dopo l'incidente? io credo che buona parte degli infortuni sul lavoro
dipenda dalla superficialita' e scarsa coscienza di chi lavora. sono
pochi i casi eclatanti e accidentali come in krupp.
Io credo che non sia cosi, a meno che per superficialita' non intendi
quella del datore di lavoro verso le regole di sicurezza e quella di chi
dovrebbe fare i controlli sulla stessa.
E' pessimista pensare che quando un operaio in un cantiere casca da un
impalcatura e muore e' perche' e' un povero sbadato e non perche' quelle
impalcature sono montate a cazzo, per risparmiare tempo e denaro.
Post by WE
Post by Thomas
La lampadina in
cartoleria e' un esempio estremo, qui si parla di operai bruciati.
appunto. un po' come parlare di un pilota di linea morto nello schianto
sul posto di lavoro.
Post by Thomas
Il lavoro di Senna e' molto piu' sicuro di quello di un operaio di una
conceria, per quanto tv e media varie dipingano la cosa diversamente.
quindi?
Mi viene da pensare che i lavori piu' pagati e di successo abbiano
margini di sicurezza ben piu' ampi rispetto ai lavori di categorie piu'
"basse". Quando vai in tv con milioni di spettatori a vederti,
tranquillo che gli standard sono altissimi, ma in un fabbrica o nel
negozio di cartoleria non ci va nessuno troupe, se non a morti avvenute.
Chi e' morto dopo Senna in F1? Quanti ne sono morti? in quanti anni?
Quanto spazio e' stato dedicato alla sua morte sui media?
L'anniversario viente celebrato sui tg, mentre di questi operai ce ne
scorderemo nel giro di magari un anno, una volta appagato lo sdegno
iniziale.
WE
2007-12-10 07:39:35 UTC
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Post by Thomas
Hai chiuso il cerchio da solo.
C'e' gente che non puo' permettersi di dire no ad un lavoro per quanto
insicuro e sottopagato possa essere.
e' sempre una scelta. c'e' chi sceglie di prendere 1500 euro in fabbrica
accettandone (o spesso sottovalutandone o ignorandone) i rischi, e chi
900 euro come commesso al supermercato o nel negozio di scarpe del
centro (spesso ignorandone i rischi, perche' magari quest'ultimo rischia
tutti i giorni la pelle per recarsi in negozio col motorino su una
qualsiasi strada di roma e non se ne rende conto).
se mi vuoi dire che spesso per qualcuno non e' una scelta accettare i
rischi della fabbrica per guadagnare qualche euro in piu' perche' si
tiene famiglia, ti rispondo subito che a) e' una scelta farsi una
famiglia e mettere al mondo tre figli, b) bisognerebbe incazzarsi con il
sistema che rende il costo della vita troppo alto per un operaio con tre
figli, c) bisognerebbe incazzarsi con gli operai che non c'avranno pure
'na lira per campare, ma l'ultimo modello di videofonino super-umts gps
hsdpa octaband o 1 pacchetto nuovo di marlboro in tasca ogni giorno ce
l'hanno, c) bisognerebbe incazzarsi con chi di dovere quando si sa che
gli estintori sono vuoti, che mancano i bulloni dei ponteggi, che ci
sono crepe nelle tubature dell'olio, che non ci sono caschi protettivi
per tutti, invece di fare spallucce.

il concetto di base al quale mi sembra vuoi sfuggire e' che la vita non
e' un luogo sicuro, in genere, e per nessuno. i soldi non hanno salvato
tanta gente ricca dal lasciarci le penne, in modo piu' o meno
catastrofico o drammatico. questa utopia della sicurezza sul posto di
lavoro mi lascia molto freddo e mi sembra piu' uno slogan pubblicitario
che i sindacati usano ad arte (d'altronde chi vuole lasciarci le penne
mentre lavora? ma anche mentre si fa il bidet o mentre passeggia per
strada...). esistono delle regole -piu' o meno scritte, ma spesso di
buon senso- per cui certe cose non si devono fare, ma spesso si fanno
perche' "tanto non succede niente": se il benzinaio fuma mentre mi mette
benzina, io scendo e gli sparo una bestemmia in faccia; se un giorno
esplode tutto, e' colpa della shell che non fa i controlli? se una
macchina per movimentazione merci si gira e colpisce in testa un operaio
con una sbarra di acciaio, 9 volte su 10 la colpa e' dell'operaio che
non indossava il casco protettivo o che sostava in una zona dove non
doveva stare, dell'altro che guidava e per la fretta di andarsene,
magari ha girato senza vedere. quando crolla un'impalcatura con 3 operai
sopra, mi chiedo sempre: chi l'ha montata l'impalcatura? e' venuto
l'amministratore delegato dell'azienda col vicepresidente a girare
bulloni e mettere viti e misurare l'altezza delle barriere protettive? e
se mancano i bulloni, la tiro su lo stesso, visto che poi sono io che ci
devo salire?
Post by Thomas
Chi e' morto dopo Senna in F1? Quanti ne sono morti? in quanti anni?
il concetto e' che non e' mai bello morire. e questo non vogliamo
ovviamente accettarlo. cambia poco se a morire e' un operaio o senna. la
sicurezza non e' di questo mondo purtroppo.
Ugo Sfiro
2007-12-13 19:03:44 UTC
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Post by WE
io credo che buona parte degli infortuni sul lavoro
dipenda dalla superficialita' e scarsa coscienza di chi lavora. sono
pochi i casi eclatanti e accidentali come in krupp.
NO.
Qui, molto vicino al nostro ex ufficio, abbiamo sfiorato una tragedia
lunedi' scorso.
Cattiva progettazione e scarsi controlli.
I controlli costano, ci e' stato detto.

BV
Ugo
gibb
2007-12-10 06:42:58 UTC
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Post by WE
Post by Fedor Pavlovic
un italiano (anzi quattro) muore bruciato dall'olio di tempra in
fiamme, per 1400 euro al mese,
cioe', se lo pagavao 14000 euro al mese, allora valeva la pena morire
bruciati dall'olio di tempra in fiamme?
ps: continuo a trovarci poco di scandaloso nelle "morti bianche", sorry.
si muore per tante cause piu' stupide oggigiorno, dal rom ubriaco che ti
travolge in bici allo schianto in autostrada per sfuggire ai paparazzi.
le condutture dell'olio in pressione possono cedere di botto, cosi' come
il piantone dello sterzo di ayrton senna ha ceduto di colpo
Ogni attività umana ha una parte di rischio calcolabile e una parte di
rischio non calcolabile. Su quella non calcolabile pace.
Se ti capita questo
http://tinyurl.com/352ts
nessuno può farci nulla e nessuno ne fa una questione politica.

Su quella calcolabile il quid politico IMHO è su chi ha il potere per
decidere quanto di quel rischio calcolabile è accettabile e meno.

Se la persona che rischia e quella che decide quanto rischio è
accettabile coincidono o almeno hanno pari potere contrattuale è tutto
ok. Senna era probabilmente in questa condizione. Anche uno che accende
un phon in bagno o cambia una lampadina a casa sua lo è.

Se invece le due persone sono distinte e con posizioni di forza
decisamente differenti allora diventa un problema politico.
I 4 di torino stavano in questa seconda situazione. Il loro potere
contrattuale sulla durata dei turni, sulle modalità di produzione e
sulle misure di sicurezza non credo fosse molto alte.

Quelle sono situazioni in cui per chi ti da il lavoro è economicamente e
umanamente sopportabile avere sui grandi numeri uno, due o n morti all'anno.
E arriva a quel numero mettendo sulla bilancia economica i rallentamenti
della produzione provocati da procedure più sicure, turni più brevi,
modalità di produzione differenti, considerazioni di immagine etc.
Non credo siano considerazioni da estremismo politico, c'è gente che si
guadagna il pane facendo conti statistici di questo tipo.

Non è un fair game se quelli che appartengono all'insieme da cui ogni
anno, in modo del tutto prevedibile, verrà estratto quell'uno o due o n
morti non hanno alcuna possibilità nè di tirarsi fuori completamente
dall'estrazione (perchè devono mangiare e non sono nelle condizioni di
poter scegliere) nè di dire che uno, due o n sono troppi se tecnicamente
è possibile ridurli a mezzo o a un terzo o in ogni caso ai soli casi in
cui contano le imprudenze personali, caso in cui le due persone tornano
a coincidere, o alla percentuale di imponderabile.

PS: è chiaro che non tutte quelle che vengono definite morti sul lavoro
entrano nel ragionamento suddetto.
WE
2007-12-10 07:53:30 UTC
Permalink
Post by gibb
Se invece le due persone sono distinte e con posizioni di forza
decisamente differenti allora diventa un problema politico.
I 4 di torino stavano in questa seconda situazione. Il loro potere
contrattuale sulla durata dei turni, sulle modalità di produzione e
sulle misure di sicurezza non credo fosse molto alte.
il tuo discorso e' chiaro, e condivisibile. su quest'unico punto che
quoto mi trovi in quasi disaccordo. se mi dicono di andare a pulire una
cisterna di ammoniaca senza maschera protettiva (e tutto l'ambaradan che
le varie leggi, leggine e codici di sicurezza prevedono per tale
operazione e che spesso gli operai sono i primi ad ignorare), io
pretendo una maschera protettiva oppure non ci vado; se il kapo' di
turno mi risponde "non rompere il cazzo, se non ci vai, allora sei
licenziato", io non ci vado. e il problema contrattuale che sollevi
giustamente, sai da cosa nasce? dal fatto che i kapo' di turno trovano
sempre un altro operaio che ci va senza maschera al posto mio. se puta
caso, non lo trovassero, ovvero chiedessero a 100 operai e tutti gli
rispondessero "se non mi dai maschera e ambaradan, non ci vado", stai
sicuro che il giorno dopo trovi 20 maschere nuove appese li' vicino. con
questo tipo di coscienza collettiva della sicurezza, secondo me,
l'operaio si riappropria del proprio potere contrattuale di cui sopra.
gibb
2007-12-10 08:18:23 UTC
Permalink
Post by WE
il tuo discorso e' chiaro, e condivisibile. su quest'unico punto che
quoto mi trovi in quasi disaccordo. se mi dicono di andare a pulire una
cisterna di ammoniaca senza maschera protettiva (e tutto l'ambaradan che
le varie leggi, leggine e codici di sicurezza prevedono per tale
operazione e che spesso gli operai sono i primi ad ignorare)
se lo fanno in piena autonomia e fuori da ogni contesto di potere
rientriamo nei casi in cui il mio discorso non vale, avevo postillato
che non è una cosa che valga sempre e per qualunque caso di morte sul
lavoro.
Post by WE
io pretendo una maschera protettiva oppure non ci vado; se il kapo' di
turno mi risponde "non rompere il cazzo, se non ci vai, allora sei
licenziato", io non ci vado.
posizione che non fa una grinza ma disgraziatamente nella pratica non è
una opzione che tutti hanno e che poi spesso non si presenta in una
singola situazione critica in cui ti viene chiesto di dire di si o di
no. Un 20enne neoassunto che vive con i suoi a treviso ha tot opzioni,
un 30enne con due figli e un mutuo a torino ne ha altre, un 50enne a 5
anni dalla pensione a gioia tauro ne ha altre ancora. Non dico in
teoria, dico in pratica. Il kapo' tra l'altro queste differenze le sa
benissimo e se sa far "bene" il suo mestiere ci gioca abbondantemente.

e il problema contrattuale che sollevi
Post by WE
giustamente, sai da cosa nasce? dal fatto che i kapo' di turno trovano
sempre un altro operaio che ci va senza maschera al posto mio. se puta
caso, non lo trovassero, ovvero chiedessero a 100 operai e tutti gli
rispondessero "se non mi dai maschera e ambaradan, non ci vado", stai
sicuro che il giorno dopo trovi 20 maschere nuove appese li' vicino. con
questo tipo di coscienza collettiva della sicurezza, secondo me,
l'operaio si riappropria del proprio potere contrattuale di cui sopra.
Allargo il discorso esplicitamente allora: quel qualcuno che decide per
te come singolo può tranquillamente essere non solo il padrone o il suo
kapò, ma anche il tuo collega di lavoro che cede e si prende rischi in
una forma che tu non vuoi assumerti mettendoti in una situazione in cui
sei costretto ad assumerteli pure tu. Però si tratta sempre di gente che
decide al posto tuo su quanto siano accettabili dei rischi che alla fine
sei costretto a prenderti tu.
Visto che so che ti piace ragionare in forma individuale lo stato e le
sue regole devono tutelare nei limiti del possibile te come singolo in
ogni caso, sia che i rischi ti vengano imposti direttamente da di chi ti
sta sopra sia che ti vengano imposti per tramite di chi ti sta in parte.
Non puoi lasciare una dinamica simile in mano al buon cuore del padrone
o alla coscienza di classe di gruppi di lavoratori dove basta che il 5%
faccia lo stronzo per inguaiare tutti gli altri.
woland
2007-12-10 09:44:12 UTC
Permalink
Post by gibb
se lo fanno in piena autonomia e fuori da ogni contesto di potere
rientriamo nei casi in cui il mio discorso non vale, avevo postillato
che non è una cosa che valga sempre e per qualunque caso di morte sul
lavoro.
tali regole pero' sono di dominio pubblico, non sono secretate
nell'archivio vaticano... poi se uno su internet ci va solo per farsi le
seghe sui siti porno, e' altra storia...
Post by gibb
posizione che non fa una grinza ma disgraziatamente nella pratica non è
una opzione che tutti hanno e che poi spesso non si presenta in una
singola situazione critica in cui ti viene chiesto di dire di si o di
no. Un 20enne neoassunto che vive con i suoi a treviso ha tot opzioni,
un 30enne con due figli e un mutuo a torino ne ha altre, un 50enne a 5
anni dalla pensione a gioia tauro ne ha altre ancora. Non dico in
teoria, dico in pratica. Il kapo' tra l'altro queste differenze le sa
benissimo e se sa far "bene" il suo mestiere ci gioca abbondantemente.
certamente. per questo l'unico comun denominatore deve essere la propria
dignita' di non accettare la mancanza di sicurezza. cosa che non avviene.
Post by gibb
Allargo il discorso esplicitamente allora: quel qualcuno che decide per
te come singolo può tranquillamente essere non solo il padrone o il suo
kapò, ma anche il tuo collega di lavoro che cede e si prende rischi in
una forma che tu non vuoi assumerti mettendoti in una situazione in cui
sei costretto ad assumerteli pure tu.
a maggior ragione puoi dirgli di no. un collega che cerca di metterti
nella merda per suo tornaconto, non e' un amico.
Post by gibb
Però si tratta sempre di gente che
decide al posto tuo su quanto siano accettabili dei rischi che alla fine
sei costretto a prenderti tu.
Visto che so che ti piace ragionare in forma individuale lo stato e le
sue regole devono tutelare nei limiti del possibile te come singolo in
ogni caso, sia che i rischi ti vengano imposti direttamente da di chi ti
sta sopra sia che ti vengano imposti per tramite di chi ti sta in parte.
Non puoi lasciare una dinamica simile in mano al buon cuore del padrone
o alla coscienza di classe di gruppi di lavoratori dove basta che il 5%
faccia lo stronzo per inguaiare tutti gli altri.
che lo stato debba tutelare e mettere delle regole e farle rispettare
non ci piove. ma non mi pare che in italia ci sia carenza di regole,
piuttosto c'e' carenza nell'applicarle e mancanza di coscienza
nell'accettare superficialmente la loro non applicazione.
gibb
2007-12-11 03:32:39 UTC
Permalink
Post by woland
tali regole pero' sono di dominio pubblico, non sono secretate
nell'archivio vaticano... poi se uno su internet ci va solo per farsi le
seghe sui siti porno, e' altra storia...
Mueh?? serve ad altro? :-)
Post by woland
certamente. per questo l'unico comun denominatore deve essere la propria
dignita' di non accettare la mancanza di sicurezza. cosa che non avviene.
Uno non si diverte a perdere la sua dignità nè lo fa sbadatamente o
sopra pensiero. Spesso è in condizioni che oggettivamente gli
impediscono di fare diversamente. Non puoi lasciare solo alla sua
scelta personale o alla sua condizione di bisogno il rispetto delle
regole, se è debole ci sarà sempre qualcuno che se ne approfitta.
Le regole e chi le deve fare rispettare servono a questo: se ci sono
soggetti paritari se la sbrigano benissimo in modo contrattuale da soli.
Se ti fidassi del fatto che la gente tiene sempre stretta la sua dignità
non ci sarebbero leggi contro la vendita di organi o la vendita di figli
in schiavitù perchè sarebbero inutili.
Comunque se pensi che la situazione tra datore di lavoro e dipendente
sia una condizione abbastanza paritaria è una posizione legittima, ma è
meglio chiarirlo perchè la discussione diventa inutile visto che non ci
capiremo mai.
Io mi limito alla lingua: quelli che lavorano in fonderia stanno in un
rapporto di lavoro di tipo "subordinato".
Poi le modalità in cui tale subordinazione agisce vanno da quella
dell'ordine diretto a mille altri modi "ambientali" che possono passare
attraverso l'agire anche del compagno di lavoro, più idiota o
semplicemente spesso più ricattabile di te, attraverso l'"andazzo
generale", l'isolamento sociale dei "rompicoglioni" etc. e mille altri
modi che qualcuno che è stato in fabbrica per anni (non certamente io)
ti può raccontare in dettaglio.
Post by woland
che lo stato debba tutelare e mettere delle regole e farle rispettare
non ci piove. ma non mi pare che in italia ci sia carenza di regole,
piuttosto c'e' carenza nell'applicarle e mancanza di coscienza
nell'accettare superficialmente la loro non applicazione.
Siamo d'accordo: quando si tenta di fare delle morti sul lavoro un
problema politico non si parla di regole che non ci sono, si parla di
quante energie impiegare per forzarne l'applicazione. Solito discorso
della certezza della pena etc. che abbiamo già fatto mille volte in
altri contesti.
Non puoi sperare che l'applicazione di tali regole sia lasciata alla
buona volontà nè del padrone e nemmeno alla dignità del lavoratore, nè
come singolo nè come gruppo.
Il discorso politico è esattamente questo: perchè ci si preoccupa così
tanto di mancato rispetto della legge per questioni che comportano
perdite di beni e molto raramente di vite umane quando ci sono
situazioni dove il mancato rispetto della legge fa un numero di morti
infinitamente superiore? Cioè: perchè il rumeno senza lavoro è una
emergenza e tot morti sul lavoro (evitabili) al giorno no?
Perchè dovrei destinare soldi per più poliziotti di quartiere e non per
più ispettori inail?
woland
2007-12-11 08:57:19 UTC
Permalink
Post by gibb
Mueh?? serve ad altro? :-)
mi pare di no!
Post by gibb
Uno non si diverte a perdere la sua dignità nè lo fa sbadatamente o
sopra pensiero. Spesso è in condizioni che oggettivamente gli
impediscono di fare diversamente. Non puoi lasciare solo alla sua
scelta personale o alla sua condizione di bisogno il rispetto delle
regole, se è debole ci sarà sempre qualcuno che se ne approfitta.
i sindacati -specie quelli italiani- proprio deboli non sono, e sono
nati proprio con questo scopo. almeno un tempo.
Post by gibb
Le regole e chi le deve fare rispettare servono a questo: se ci sono
soggetti paritari se la sbrigano benissimo in modo contrattuale da soli.
Se ti fidassi del fatto che la gente tiene sempre stretta la sua dignità
non ci sarebbero leggi contro la vendita di organi o la vendita di figli
in schiavitù perchè sarebbero inutili.
Comunque se pensi che la situazione tra datore di lavoro e dipendente
sia una condizione abbastanza paritaria è una posizione legittima, ma è
meglio chiarirlo perchè la discussione diventa inutile visto che non ci
capiremo mai.
ognuno porta acqua al suo mulino. sia il ddl che il sindacato.
quest'ultimo purtroppo e' spesso piu' vetrina per se stesso che
strumento. ma questo oggi serve nella societa' dei media no? invece di
battersi per un'immobilita' di fatto del mercato del lavoro, che non
puo' piu' esistere in questo contesto storico e sociale (vedi alla voce
migrazioni, costo del petrolio, comunita' europea, economia
globalizzata, etc etc), e che quindi serve solo a fare propaganda di se
stesso, dovrebbe battersi per cose molto piu' concrete ed efficaci,
quali ad esempio quelle del rispetto delle regole di sicurezza. com'e'
che tutti sanno che quel tale cantiere o quella tale fabbrica o quel
tale impianto sono pericolosi, ma diventa un problema solo dopo che ci
scappa il morto? forse perche' il morto -come quasi sempre- fa un po'
comodo a tutti.
Post by gibb
Il discorso politico è esattamente questo: perchè ci si preoccupa così
tanto di mancato rispetto della legge per questioni che comportano
perdite di beni e molto raramente di vite umane quando ci sono
situazioni dove il mancato rispetto della legge fa un numero di morti
infinitamente superiore? Cioè: perchè il rumeno senza lavoro è una
emergenza e tot morti sul lavoro (evitabili) al giorno no?
Perchè dovrei destinare soldi per più poliziotti di quartiere e non per
più ispettori inail?
perche' il rumeno che ruba indiscriminatamente, ruba anche voti al
governo di turno. il morto in fabbrica tocca solo una % di persone, e
non porta via voti, ed e' strumentalizzabile.
gibb
2007-12-11 15:18:17 UTC
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Post by woland
Post by gibb
Mueh?? serve ad altro? :-)
mi pare di no!
ah ecco, per un momento mi avevi spaventato.
Post by woland
i sindacati -specie quelli italiani- proprio deboli non sono, e sono
nati proprio con questo scopo. almeno un tempo.
visti i fischi che si son presi al funerale evidentemente non assolvono
bene al compito.
Post by woland
com'e'
che tutti sanno che quel tale cantiere o quella tale fabbrica o quel
tale impianto sono pericolosi, ma diventa un problema solo dopo che ci
scappa il morto? forse perche' il morto -come quasi sempre- fa un po'
comodo a tutti.
il discorso si amplia troppo. il sindacato non è quello di 20 anni fa ma
che un morto possa fargli comodo... Il delegato di fabbrica FIOM della
Krupp lavorava a 10 metri dai 4 morti ed è finito in ospedale per i
tentativi di togliere i vestiti a quelli che avevano preso fuoco. Se ci
restava secco lui, cosa possibilissima, aveva poco da strumentalizzare.
Che sui sindacati ci sia da discutere per giorni non ci piove, ma non è
fatto solo di vetero-cariatidi.
Molti sono arroccati sulla difesa dell'esistente anche perchè da 15
anni non arrivano mai proposte articolate sul terreno della
liberalizzazione del mercato del lavoro, solo restrizioni unilaterali
dei diritti. Se l'idea fosse quella di liberalizzare da una parte ma di
rafforzare gli ammortizzatori dall'altra (come molti dei giuslavoristi
che stanno dietro alle riforme degli ultimi anni proponevano e che sono
stati seguiti solo per la metà interessante per confindustria) ci
sarebbe molta più possibilità di discutere e di progredire.
Se l'idea è: tu mi dai questo po' di flessibilità in più e io in
cambio... non ti do un bel cazzo di niente, che è quello che è successo
finora, è ovvio che la posizione più naturale è l'arrocco a oltranza.
Chiaramente non ci si può aspettare tutto questo da confindustria,
dovrebbe esserci una controparte politica che integra e tampona quel
tanto che permetta di modernizzare il mercato del lavoro senza finire
nel totale far west che c'è nella sua parte già liberalizzata. Ma non
c'è, destra e sinistra hanno messo in campo politiche simili.
Post by woland
perche' il rumeno che ruba indiscriminatamente, ruba anche voti al
governo di turno. il morto in fabbrica tocca solo una % di persone, e
non porta via voti, ed e' strumentalizzabile.
Il rumeno è strumentalizzabile al cubo rispetto all'incidente sul
lavoro, ed è quello che viene fatto.
Avrai visto sicuramente questo: http://tinyurl.com/2vqsly
In ogni caso, sapendo che il meccanismo è questo, è ovvio che da parte
di chi viene toccato in prima persona o semplicemente da parte di chi sa
pesare le due strumentalizzazioni arrivino delle richieste di riportare
le cose alle giuste proporzioni. Le quali prevedano che mandar in giro
qualcuno per industrie a controllare gli estintori sarebbe più
intelligente che mandarlo a prevenire qualche scippo o qualche
transazione di coca.
Ugo Sfiro
2007-12-13 18:59:37 UTC
Permalink
Post by WE
le condutture dell'olio in pressione possono cedere di botto,
NO.
;-)

BV
Ugo
gibb
2007-12-08 11:25:30 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
definire italiani
virgola
Real Nam
2007-12-08 11:31:37 UTC
Permalink
Post by gibb
Post by Real Nam
punto.
definire italiani
vedi che non hai nessuna identità?

mi dispiace per te.
gibb
2007-12-08 11:47:48 UTC
Permalink
Post by Real Nam
Post by gibb
Post by Real Nam
punto.
definire italiani
vedi che non hai nessuna identità?
mi dispiace per te.
con la fatica che ho fatto per levarmi di dosso quella poca che avevo?
Chissà perchè mai dovrei dolermene.
Tu piuttosto che ce l'hai granitica, raccontaci un po', con esempi, in
cosa consiste l'identità culturale italiana. O anche etnica, linguistica
se preferisci. Dai che si ride un po'....
Foppografo
2007-12-08 12:06:59 UTC
Permalink
Post by gibb
Post by Real Nam
Post by gibb
Post by Real Nam
punto.
definire italiani
vedi che non hai nessuna identità?
mi dispiace per te.
con la fatica che ho fatto per levarmi di dosso quella poca che avevo?
Chissà perchè mai dovrei dolermene.
Tu piuttosto che ce l'hai granitica, raccontaci un po', con esempi, in
cosa consiste l'identità culturale italiana. O anche etnica, linguistica
se preferisci. Dai che si ride un po'....
il fatto che ci sia un'identità culturale italiana fatta di lingua,
religione, tradizioni culinarie, moda, arte, letteratura, bar e negozi
eleganti in centro in tutte le città italiane, non esclude che ove
possibile e necessario si possano accogliere immigrati senza che
questi alterino l'equilibrio di cui sopra, se poi delinquono devono
essere soggetti ai rigori della legge nè più nè meno che un italiano.
il problema vero non sono gli immigrati, ma la certezza della pena.
imho.

ciao

Franz
gibb
2007-12-08 12:49:36 UTC
Permalink
Post by Foppografo
il fatto che ci sia un'identità culturale italiana fatta di lingua,
religione, tradizioni culinarie, moda, arte, letteratura, bar e negozi
eleganti in centro in tutte le città italiane, non esclude che ove
possibile e necessario si possano accogliere immigrati senza che
questi alterino l'equilibrio di cui sopra, se poi delinquono devono
essere soggetti ai rigori della legge nè più nè meno che un italiano.
il problema vero non sono gli immigrati, ma la certezza della pena.
imho.
ma lui dice che siamo in pericolo perchè non c'è e che bisogna
costruirne una forte asap.
Poi mi scherza perchè dice che io non ne ho una. Ne deduco che ce l'ha
solo lui. Ma se ce l'ha solo lui è un po' poco per definirla nazionale.
Prima di adottarla con entusiasmo mi piacerebbe sapere in cosa consiste.

Il grosso guaio della gente come lui è che gli manca un po' di senso del
ridicolo. Parlare di identità nazionale FORTE (cit.) in un paese il cui
ruolo prevalente negli ultimi 2000 anni è stato quello di terra di
passaggio, di invasione, di colonizzazione, di emigrazione e di
sovrapposizione di infiniti strati culturali, etnici, linguistici, in
uno stato nazionale che ha 150 anni di vita (una scoreggia in europa e
peggio ancora a livello mondiale) richiede qualche spiegazione
ulteriore, sennò a me scappa da ridere.

Facciamo un po' di nomi? Dai: celti, italici, mezza europa sotto i
romani, greci in magna grecia, goti, longobardi, greci bizantini,
franchi, avari, arabi, slavi, ungari, albanesi, tedeschi, spagnoli,
austriaci con il loro coda di ungheresi, cechi, polacchi....

Se uno parla di identità culturale, etnica o linguistica FORTE e poi
parla di Giappone o Islanda è un conto, se parla di Italia dove abbiamo
passato il 50%+1 di madrelingua italiano/toscano da qualche decennio
come minimo deve spiegarsi.
L'identità italiana E' l'intreccio e la stratificazione.

L'ondata migratoria in corso, che piaccia a lui o a GMT o meno, è
l'ultima di una serie infinita e avrà gli stessi effetti delle ultime
30. Nella lingua parlata entreranno altri tot centinaia di prestiti
linguistici, i cognomi negli elenchi telefonici si assortiranno ancora
un po' di più e la pizza con il kebab diventerà tipica come il liptauer
è tipico di trieste. Il tutto ovviamente senza che nessuno chieda loro
il permesso. E alla ondata successiva ci sarà qualche cretino che
lancerà alte grida in difesa della italianissima tradizione della pizza
con il kebab.

BTW: com'è che sta gente quando all'improvviso tutti gli under 10
iniziano a festeggiare Halloween non si stracciano le vesti per
l'identità culturale FORTE violata? Tutto quel che di nuovo si è
intrufolato ultimamente arriva tutto da oltre atlantico, dal Togo non
abbiamo assorbito un granchè. A me non frega molto, ma a loro?
Gualtieri Senza Averi
2007-12-08 11:30:07 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
Piemontesi prima che italiani
Monferrini prima che piemontesi
......
Oggi c'è il sole penso che uscirò. Gibb ha molto tempo libero, auguri :)
Real Nam
2007-12-08 11:33:51 UTC
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On Sat, 08 Dec 2007 12:30:07 +0100, Gualtieri Senza Averi
Post by Gualtieri Senza Averi
Post by Real Nam
punto.
Piemontesi prima che italiani
Monferrini prima che piemontesi
......
Oggi c'è il sole penso che uscirò. Gibb ha molto tempo libero, auguri :)
ovvio, nell'accezione che ho detto sotto: per non lasciarci "invadere" dai
lanzichenecchi ancora. Per non diventare il paese di transito e
provvisoria permanenza di chi vuole arrivare in europa.
Gualtieri Senza Averi
2007-12-08 11:36:48 UTC
Permalink
per non lasciarci "invadere" dai lanzichenecchi ancora. Per non diventare
il paese di transito e provvisoria permanenza di chi vuole arrivare in
europa.
Bene. Olierò il mio moschetto per essere pronto ad ogni evenienza. Però oggi
andrò in bici.
gibb
2007-12-08 11:46:04 UTC
Permalink
Post by Gualtieri Senza Averi
Post by Real Nam
punto.
Piemontesi prima che italiani
Monferrini prima che piemontesi
......
Oggi c'è il sole penso che uscirò. Gibb ha molto tempo libero, auguri :)
ho detto mezz'ora... alle 13:00 mi rimetto a programmare.
gibb
2007-12-08 11:57:13 UTC
Permalink
Post by Gualtieri Senza Averi
Post by Real Nam
punto.
Piemontesi prima che italiani
Monferrini prima che piemontesi
tra parentesi: 'sti monferrini han rotto le balle non poco in saracenia.
Nella storia delle crociate ne salta fuori uno ogni 5 pagine.
Hai tutta una tradizione dietro di te.
R.Gigi
2007-12-08 12:55:33 UTC
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Post by Real Nam
punto.
Si, si.
Milanisti prima che Italiani.
emmeeffe.org
2007-12-08 13:29:57 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
Restringi, "italiani" è troppo vago. Spero di non essere frainteso, ma non
vedo cosa possa avere in comune un altoatesino con un siciliano, così come
non vedo cosa ho io, altolazialequasitoscanofintoumbro, in comune con un
abitante della provincia di Frosinone o Latina :-)
Foppografo
2007-12-08 14:41:24 UTC
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Post by emmeeffe.org
Post by Real Nam
punto.
Restringi, "italiani" è troppo vago. Spero di non essere frainteso, ma non
vedo cosa possa avere in comune un altoatesino con un siciliano, così come
non vedo cosa ho io, altolazialequasitoscanofintoumbro, in comune con un
abitante della provincia di Frosinone o Latina :-)
un minimo comun denominatore cel'abbiamo, leggi il mio post più sopra.
se poi stiamo a sottilizzare anche un bavarese cattolico è molto
diverso da un protestante del meklemburg-schwarin, anche la germania è
unita solo da 150 anni ma non per questo bavaresi e meklemburghesi si
sentono meno tedeschi o sentono minacciata dai turchi la loro
germanicità.

Franz
emmeeffe.org
2007-12-08 15:27:34 UTC
Permalink
Post by Foppografo
un minimo comun denominatore cel'abbiamo, leggi il mio post più sopra.
se poi stiamo a sottilizzare anche un bavarese cattolico è molto
diverso da un protestante del meklemburg-schwarin, anche la germania è
unita solo da 150 anni ma non per questo bavaresi e meklemburghesi si
sentono meno tedeschi o sentono minacciata dai turchi la loro
germanicità.
scherzavo, aho.
Foppografo
2007-12-08 16:09:09 UTC
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Post by emmeeffe.org
Post by Foppografo
un minimo comun denominatore cel'abbiamo, leggi il mio post più sopra.
se poi stiamo a sottilizzare anche un bavarese cattolico è molto
diverso da un protestante del meklemburg-schwarin, anche la germania è
unita solo da 150 anni ma non per questo bavaresi e meklemburghesi si
sentono meno tedeschi o sentono minacciata dai turchi la loro
germanicità.
scherzavo, aho.
ah beh allora è un altro discorso... ;-)
ti avevo risposto perchè con quei discorsi, anche non volendo, si
diventa strumenti della lega e del suo voler accentuare
artificialmente le sfumature che pure esistono tra le varie parti
d'italia come tra le varie parti di germania, francia, ecc...

ciao

Franz
WE
2007-12-09 21:52:21 UTC
Permalink
Post by Foppografo
un minimo comun denominatore cel'abbiamo, leggi il mio post più sopra.
se poi stiamo a sottilizzare anche un bavarese cattolico è molto
diverso da un protestante del meklemburg-schwarin, anche la germania è
unita solo da 150 anni ma non per questo bavaresi e meklemburghesi si
sentono meno tedeschi o sentono minacciata dai turchi la loro
germanicità.
forse perche' in germania e' sempre esistito un concetto di germania,
mentre in italia aveva ragione d'azeglio
Foppografo
2007-12-09 22:00:29 UTC
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Post by WE
Post by Foppografo
un minimo comun denominatore cel'abbiamo, leggi il mio post più sopra.
se poi stiamo a sottilizzare anche un bavarese cattolico è molto
diverso da un protestante del meklemburg-schwarin, anche la germania è
unita solo da 150 anni ma non per questo bavaresi e meklemburghesi si
sentono meno tedeschi o sentono minacciata dai turchi la loro
germanicità.
forse perche' in germania e' sempre esistito un concetto di germania,
mentre in italia aveva ragione d'azeglio
un concetto d'italia esiste dai tempi di roma antica passando per
dante machiavelli petrarca vico foscolo ecc. ecc. ...
WE
2007-12-09 23:24:48 UTC
Permalink
Post by Foppografo
Post by WE
forse perche' in germania e' sempre esistito un concetto di germania,
mentre in italia aveva ragione d'azeglio
un concetto d'italia esiste dai tempi di roma antica passando per
dante machiavelli petrarca vico foscolo ecc. ecc. ...
non mi risulta.
ai tempi di roma antica il mondo si divideva in cives romani e barbari e
non esisteva un concetto di italia, tant'e' che sono stati imperatori
anche illustri personaggi non italiani, quali adriano o traiano. dante
fu esiliato da firenze e trovo' riparo a verona: come puo' esistere un
concetto di italia se i comuni si fanno la guerra fra loro? machiavelli
non ha mai enunciato un'idea di unita' d'italia. petrarca, chiuso nel
suo studio, cosa ne sapeva di cosa succedeva fuori? foscolo era gia'
coevo di quell'altro tipo che diceva "ora fatta l'italia, bisogna fare
gli italiani". e nessuno c'e' ancora riuscito. com'e'?
Thread
2007-12-10 08:03:19 UTC
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Post by WE
Post by Foppografo
Post by WE
forse perche' in germania e' sempre esistito un concetto di germania,
mentre in italia aveva ragione d'azeglio
un concetto d'italia esiste dai tempi di roma antica passando per
dante machiavelli petrarca vico foscolo ecc. ecc. ...
non mi risulta.
ai tempi di roma antica il mondo si divideva in cives romani e barbari e
non esisteva un concetto di italia, tant'e' che sono stati imperatori
anche illustri personaggi non italiani, quali adriano o traiano. dante
fu esiliato da firenze e trovo' riparo a verona: come puo' esistere un
concetto di italia se i comuni si fanno la guerra fra loro? machiavelli
non ha mai enunciato un'idea di unita' d'italia. petrarca, chiuso nel
suo studio, cosa ne sapeva di cosa succedeva fuori? foscolo era gia'
coevo di quell'altro tipo che diceva "ora fatta l'italia, bisogna fare
gli italiani". e nessuno c'e' ancora riuscito. com'e'?
Il fatto che non esistono gli italiani è vero quanto si può dire di altri. Per esempio in Francia
ci sono movimenti separatisti (o indipendentisti più o meno blandi) in Provenza e in Borgogna, oltre
che i più noti baschi e corsi. Gran parte delle entità regionali che oggi rompono le scatole con
richieste di autonomia verso un po' in tutti gli stati europei hanno formato la loro personalità
dalla frammentazione dell'impero carolingio tra 900 e 1100, e corrispondono alle proprietà dei vassalli.
Ma non per particolare ispirazione emanata dal periodo, ma semplicemente perchè ogni Stato o wannabe ha
a necessità di trovare delle tradizioni che giustifichino il suo imperio, e questo anche a costo di
inventarsi queste tradizioni (per esempio il kilt è invenzione di un imprenditore inglese per agevolare
il lavoro dei suoi operai, anche se è diventato simbolo e bandiera degli scozzesi. Mentre in Italia si può
cercare alla voce Dio Po).
Quasi sempre la ragione più forte sono sempre i dané, e sono le regioni ricche e più contributive che
cercano di staccarsi la palla al piede. Fanno eccezioni territori poveri ma molto disomogenei, per esempio
il Kosovo. Dante insisteva sul concetto di Italia appunto perché girovago tra comuni diversi, e da uomo
di destra avrebbe voluto l'uomo forte unificante (scommetterei che avrebbe votato Sarkozy anche lui Filippo).
E anche Machiavelli parlava di unità, semplicemente perchè era impossibile per i piccoli eserciti
signorili italiani confrontarsi con Franza e Spagna, che puntualmente si ripresentavano ai confini
infatti.
Foppografo
2007-12-10 09:17:06 UTC
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Post by WE
Post by Foppografo
Post by WE
forse perche' in germania e' sempre esistito un concetto di germania,
mentre in italia aveva ragione d'azeglio
un concetto d'italia esiste dai tempi di roma antica passando per
dante machiavelli petrarca vico foscolo ecc. ecc. ...
non mi risulta.
ti risulta male: vatti a rileggere un pò di storia: il concetto
d'italia esisteva eccome, il confine naturale erano le alpi.
l'aspirazione all'italia unita c'era dal medio-evo:

Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sí spesse veggio,
piacemi almen che ' miei sospir' sian quali
spera 'l Tevero et l'Arno,
e 'l Po, dove doglioso et grave or seggio.
Rettor del cielo, io cheggio
che la pietà che Ti condusse in terra
Ti volga al Tuo dilecto almo paese.
Vedi, Segnor cortese,
di che lievi cagion' che crudel guerra;
e i cor', che 'ndura et serra
Marte superbo et fero,
apri Tu, Padre, e 'ntenerisci et snoda;
ivi fa che 'l Tuo vero,
qual io mi sia, per la mia lingua s'oda.
Voi cui Fortuna à posto in mano il freno
de le belle contrade,
di che nulla pietà par che vi stringa,
che fan qui tante pellegrine spade?
perché 'l verde terreno
del barbarico sangue si depinga?
Vano error vi lusinga:
poco vedete, et parvi veder molto,
ché 'n cor venale amor cercate o fede.
Qual piú gente possede,
colui è piú da' suoi nemici avolto.
O diluvio raccolto
di che deserti strani
per inondar i nostri dolci campi!
Se da le proprie mani
questo n'avene, or chi fia che ne scampi?
Ben provide Natura al nostro stato,
quando de l'Alpi schermo
pose fra noi et la tedesca rabbia;
ma 'l desir cieco, e 'ncontr'al suo ben fermo,
s'è poi tanto ingegnato,
ch'al corpo sano à procurato scabbia.
Or dentro ad una gabbia
fiere selvagge et mansüete gregge
s'annidan sí che sempre il miglior geme:
et è questo del seme,
per piú dolor, del popol senza legge,
al qual, come si legge,
Mario aperse sí 'l fianco,

Francesco Petrarca.
Fedor Pavlovic
2007-12-08 15:10:57 UTC
Permalink
Post by emmeeffe.org
Post by Real Nam
punto.
Restringi, "italiani" è troppo vago. Spero di non essere frainteso, ma non
vedo cosa possa avere in comune un altoatesino con un siciliano, così come
non vedo cosa ho io, altolazialequasitoscanofintoumbro, in comune con un
abitante della provincia di Frosinone o Latina :-)
Rispetto a uno di grottaferrata come ti colloci ?

;)
emmeeffe.org
2007-12-08 15:27:19 UTC
Permalink
Post by Fedor Pavlovic
Rispetto a uno di grottaferrata come ti colloci ?
;)
Se porta il vino dei castelli, davanti, seduto...
:-)
WE
2007-12-09 21:53:16 UTC
Permalink
Post by Fedor Pavlovic
Rispetto a uno di grottaferrata come ti colloci ?
fra toto' e peppino
Px
2007-12-08 13:44:24 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.

:)
archirospo
2007-12-08 14:12:29 UTC
Permalink
Post by Px
Post by Real Nam
punto.
http://youtu.be/pLUoGwpK1Dw
:)
I commenti al filmato sono agghiaccianti.
DonCamillo
2007-12-08 17:42:51 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
da un'ape o dalla fiat?
nizoo
2007-12-08 19:59:11 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
e virgola.
soggetto?
--
: nhji~tsohooù
http://ngirardi.altervista.org
noPOTO project http://www.nopoto.it

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Marco Ranzani di Cantù
2007-12-08 22:43:07 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/lega/lega/lega.html
--
http://hectorstravels.blogspot.com/

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Foppografo
2007-12-09 09:45:55 UTC
Permalink
Post by Marco Ranzani di Cantù
Post by Real Nam
punto.
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/lega/lega/lega.html
bossi ste cagate le dice da 15 anni e ancora aspettiamo di vedere i
suoi "secessionisti armati" rotfl!

:D
Gualtieri Senza Averi
2007-12-09 10:35:25 UTC
Permalink
Post by Marco Ranzani di Cantù
Post by Real Nam
punto.
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/lega/lega/lega.html
A me non hanno ancora consegnato le armi nuove ed il mod.91 ormai comincia a
mostrare i segni dell'età.
Mi sto allenando a tirare delle testate a sorpresa.
deck
2007-12-09 10:48:18 UTC
Permalink
Post by Gualtieri Senza Averi
Mi sto allenando a tirare delle testate a sorpresa.
gittata? considerando il teschio che hai meglio sapere..


dck
Gualtieri Senza Averi
2007-12-09 10:53:10 UTC
Permalink
Post by deck
Post by Gualtieri Senza Averi
Mi sto allenando a tirare delle testate a sorpresa.
gittata? considerando il teschio che hai meglio sapere..
Ho detto a sorpresa: se ti spiego i particolari che sorpresa è?
Bossi non farà la rivoluzione, i "fucili padani" andranno a caccia di lepri,
Calderoli dirà che le armi non sono arrivate perché i terroni alle poste le
hanno perse e Borghezio cercherà di lavare l'onta sciacquando le ampolline
dalle parti del Monviso dove nasce il Po. A primavera però, perché adesso fa
troppo freddo.
Foppografo
2007-12-09 12:12:34 UTC
Permalink
Post by Gualtieri Senza Averi
Post by deck
Post by Gualtieri Senza Averi
Mi sto allenando a tirare delle testate a sorpresa.
gittata? considerando il teschio che hai meglio sapere..
Ho detto a sorpresa: se ti spiego i particolari che sorpresa è?
Bossi non farà la rivoluzione, i "fucili padani" andranno a caccia di lepri,
Calderoli dirà che le armi non sono arrivate perché i terroni alle poste le
hanno perse e Borghezio cercherà di lavare l'onta sciacquando le ampolline
dalle parti del Monviso dove nasce il Po. A primavera però, perché adesso fa
troppo freddo.
LOL :D
WE
2007-12-09 17:23:51 UTC
Permalink
ita che?
Post by Real Nam
punto.
Foppografo
2007-12-09 17:26:39 UTC
Permalink
Post by WE
ita che?
tu che cazzo c'entri? sei estone!

:D
WE
2007-12-09 17:33:45 UTC
Permalink
Post by Foppografo
tu che cazzo c'entri? sei estone!
ah gia' dimenticavo la mia forte identita' europea
_fcc_
2007-12-09 17:32:24 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
R O T F L

vieniti a fare un giro dalle mie parti e chiediti se sei ancora in itaglia.
--
_
|_ _ _
__| (_(___

www.fccphoto.altervista.org
www.nopoto.it - rElOaDeD !!!
www.takemusunapoli.altervista.org
Foppografo
2007-12-10 09:21:08 UTC
Permalink
Post by _fcc_
Post by Real Nam
punto.
R O T F L
vieniti a fare un giro dalle mie parti e chiediti se sei ancora in itaglia.
gli stessi argomenti che usa la lega: complimenti 15 anni di
propaganda di quella merda di bossi portano a questi risultati...

io sono italiano e napoletano, napoli ha una grandissima tradizione
letteraria e artistica inserita completamente nel contesto dell'italia
da sempre, da molto prima dell'unità politica.
mi dispiace che sei uno studente e parli come un ignorante...
_fcc_
2007-12-10 09:27:23 UTC
Permalink
Post by Foppografo
gli stessi argomenti che usa la lega: complimenti 15 anni di
propaganda di quella merda di bossi portano a questi risultati...
io sono italiano e napoletano, napoli ha una grandissima tradizione
letteraria e artistica inserita completamente nel contesto dell'italia
da sempre, da molto prima dell'unità politica.
mi dispiace che sei uno studente e parli come un ignorante...
Frà ma fammi il piacere. Napoli è sempre stata totalmente estranea a
qualunque contesto italiano, siamo stati terra di conquista per decine
di popoli e abbiamo sempre continuato a campare per i cazzi nostri.
dell'Italia non ce n'è mai fottuto un cazzo.
--
_
|_ _ _
__| (_(___

www.fccphoto.altervista.org
www.nopoto.it - rElOaDeD !!!
www.takemusunapoli.altervista.org
Foppografo
2007-12-10 09:38:04 UTC
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Post by _fcc_
Post by Foppografo
gli stessi argomenti che usa la lega: complimenti 15 anni di
propaganda di quella merda di bossi portano a questi risultati...
io sono italiano e napoletano, napoli ha una grandissima tradizione
letteraria e artistica inserita completamente nel contesto dell'italia
da sempre, da molto prima dell'unità politica.
mi dispiace che sei uno studente e parli come un ignorante...
Frà ma fammi il piacere. Napoli è sempre stata totalmente estranea a
qualunque contesto italiano, siamo stati terra di conquista per decine
di popoli e abbiamo sempre continuato a campare per i cazzi nostri.
dell'Italia non ce n'è mai fottuto un cazzo.
e da dove ti arrivano queste notizie?
perchè invece di dire cazzate e parlare come un ignorante
qualunquista non ti applichi a studiare un pò di storia, di arte e di
letteratura di autori napoletani: ti accorgerai che stai dicendo un
cumulo di sciocchezze... te lo dico seriamente.
_fcc_
2007-12-12 00:46:03 UTC
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Post by Foppografo
e da dove ti arrivano queste notizie?
perchè invece di dire cazzate e parlare come un ignorante
qualunquista non ti applichi a studiare un pò di storia, di arte e di
letteratura di autori napoletani: ti accorgerai che stai dicendo un
cumulo di sciocchezze... te lo dico seriamente.
dimmi dove un qualunque autore napoletano parlasse di coesione nazionale
o sostenesse l'idea di un'Italia unica e unita.
--
_
|_ _ _
__| (_(___

www.fccphoto.altervista.org
www.nopoto.it - rElOaDeD !!!
www.takemusunapoli.altervista.org
woland
2007-12-12 07:58:58 UTC
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Post by _fcc_
dimmi dove un qualunque autore napoletano parlasse di coesione nazionale
o sostenesse l'idea di un'Italia unica e unita.
al san paolo, con lo scudetto di maradona, forse?
Muntzer
2007-12-13 08:48:32 UTC
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"_fcc_" ha scritto
dimmi dove un qualunque autore napoletano parlasse di coesione nazionale o
sostenesse l'idea di un'Italia unica e unita.
Il mio buco di culo di cittadina ha dato uno dei mille, un senatore della
repvbblica (pure scrittore ovviamente, essendo nobile che altro poteva
fare?) e qualche altro "pattriota" per la caousa italiana.
Siamo circa 20000 dal 1980, per mantenere una proporzione accettabile Napoli
dovrebbe aver avuto almeno un centinaio di loschi figuri del genere.
Vediamo se è così.
M


PS: è arrivato il piccolino: è veramente piccolo (oltre che strafiko)! Sto
rivedendo le mie idee sulle lame "Piccole e tozze" verso misure più
giunoniche...
Muntzer
2007-12-13 19:32:50 UTC
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"Muntzer" ha scritto
Post by Muntzer
Il mio buco di culo di cittadina ha dato uno dei mille, un senatore della
repvbblica (pure scrittore ovviamente, essendo nobile che altro poteva
fare?) e qualche altro "pattriota" per la caousa italiana.
Siamo circa 20000 dal 1980, per mantenere una proporzione accettabile
Napoli dovrebbe aver avuto almeno un centinaio di loschi figuri del
genere.
Vediamo se è così.
M
Ma lol, non si capisce un cazzo di quello che volevo dire.
Interpreta a fantasia valà.
M

gibb
2007-12-10 09:48:19 UTC
Permalink
Post by Foppografo
Post by _fcc_
Post by Real Nam
punto.
R O T F L
vieniti a fare un giro dalle mie parti e chiediti se sei ancora in itaglia.
gli stessi argomenti che usa la lega: complimenti 15 anni di
propaganda di quella merda di bossi portano a questi risultati...
io sono italiano e napoletano, napoli ha una grandissima tradizione
letteraria e artistica inserita completamente nel contesto dell'italia
da sempre, da molto prima dell'unità politica.
confondi le aspirazioni degli intellettuali e la realtà.
Per tempo infinito si è parlato di panslavismo, jugoslavismo e simili,
poi si sono sbudellati in allegria proprio quelli più simili tra di loro.

Dove è scritto che ci vuole totale identità culturale e linguistica per
mettere in piedi una comunità statale solidale e funzionante?
Se così fosse la faccenda dell'europa unita potremmo lasciarla perdere
da subito, non ti pare? E gli USA non esisterebbero.
Pensi che al leghista lombardo interessi andare per conto suo perchè
parla un dialetto differente o cucina in un altro modo? C'entrano i danè
e basta.

Imho si può prendere atto dei limiti che ha il concetto di identità
italiana, sopratutto vedendo chi ne fa uso e in che modo, cioè come
randello da usare sulla testa degli "altri", senza ricadere nella
visione di chi la contesta da posizioni leghiste.

Meglio prendere atto della realtà così com'è, non come piacerebbe che
fosse e passare oltre. Anche se non c'è un'identità culturale forte e
unitaria si può tenere in piedi una comunità in altri modi. E conviene a
tutti sperare che così sia altrimenti nei prossimi decenni ci sarà da
piangere.
Foppografo
2007-12-10 10:01:00 UTC
Permalink
Post by gibb
Post by Foppografo
io sono italiano e napoletano, napoli ha una grandissima tradizione
letteraria e artistica inserita completamente nel contesto dell'italia
da sempre, da molto prima dell'unità politica.
confondi le aspirazioni degli intellettuali e la realtà.
Per tempo infinito si è parlato di panslavismo, jugoslavismo e simili,
poi si sono sbudellati in allegria proprio quelli più simili tra di loro.
veramente gli ex-jugoslavi molto simili tra loro non lo sono mai
stati: avevano lingue totalmente diverse (anche se di ceppo slavo)
religioni completamente diverse: croati e sloveni cattolici, bosniaci
musulmani, serbi e macedoni ortodossi.
Post by gibb
Dove è scritto che ci vuole totale identità culturale e linguistica per
mettere in piedi una comunità statale solidale e funzionante?
la coerenza linguistica e religiosa sono storicamente le basi
fondamentali degli stati.
Post by gibb
Se così fosse la faccenda dell'europa unita potremmo lasciarla perdere
da subito, non ti pare? E gli USA non esisterebbero.
gli usa sono un caso totalmente diverso: sono un paese costituito ex-
novo da colonie inglesi e non fanno testo in europa.
Post by gibb
Pensi che al leghista lombardo interessi andare per conto suo perchè
parla un dialetto differente o cucina in un altro modo? C'entrano i danè
e basta.
questo è quello che ti fanno credere i leghisti: se fosse solo basato
sui danè allora la germania ovest non si sarebbe mai accollata la
poverissima germania est.
Post by gibb
Imho si può prendere atto dei limiti che ha il concetto di identità
italiana, sopratutto vedendo chi ne fa uso e in che modo, cioè come
randello da usare sulla testa degli "altri", senza ricadere nella
visione di chi la contesta da posizioni leghiste.
l'italia è uno dei paesi con la più grande coerenza linguistica e
religiosa, visto che ovunque vai leggi giornali in italiano, mangi
pasta ovunque, ovunque ti capiscono e ovunque puoi andare a pregare
nella tua brava chiesetta cattolica.
Post by gibb
Meglio prendere atto della realtà così com'è, non come piacerebbe che
fosse e passare oltre. Anche se non c'è un'identità culturale forte e
unitaria si può tenere in piedi una comunità in altri modi. E conviene a
tutti sperare che così sia altrimenti nei prossimi decenni ci sarà da
piangere.
e perchè mai? ti fanno paura i bottegai-evasori fiscali di bossi? a me
manco per niente...
gibb
2007-12-10 11:00:22 UTC
Permalink
Post by Foppografo
Post by gibb
Per tempo infinito si è parlato di panslavismo, jugoslavismo e simili,
poi si sono sbudellati in allegria proprio quelli più simili tra di loro.
veramente gli ex-jugoslavi molto simili tra loro non lo sono mai
stati: avevano lingue totalmente diverse (anche se di ceppo slavo)
religioni completamente diverse: croati e sloveni cattolici, bosniaci
musulmani, serbi e macedoni ortodossi.
croato, serbo, bosniaco e montenegrino fino a 20 anni fa non erano
nemmeno considerate lingue differenti, avevano differenze simili
all'italiano (toscano) parlato da un napoletano e un milanese, cose del
tipo "e'" contro "sta", ed erano perfettamente mutualmente intellegibili.
Con queste 4 a spanne facevi circa il 75% dell'ex jugo. Uno sloveno
o un macedone capiscono del serbo croato non molto meno di quello che
capiamo noi dello spagnolo. Che è più di quanto un siciliano capisca del
friulano o viceversa.
Per cui sono bastate delle differenze religiose in un paese ad alta
percentuale laica per far saltare tutto per aria quando a qualcuno per
ragioni varie è sembrato intelligente usarle politicamente per coprire
discorsi di altra natura.
Post by Foppografo
la coerenza linguistica e religiosa sono storicamente le basi
fondamentali degli stati.
A parte che ovviamente stai parlando degli ultimi 100 anni e poco più,
suppongo, altrimenti ti basta andare all'austria-ungheria o a tutti gli
imperi dall'antichità ai giorni nostri per trovare situazioni
radicalmente differenti. L'identità stato=lingua=etnia è una faccenda
abbastanza recente, il famoso nazionalismo ottocentesco. Fino a 100 anni
fa e poco più gli stati si univano e separavano in virtù di matrimoni
tra membri di famiglie regnanti. Ma anche se ci limitiamo all'attualità:
germania (cattolici e protestanti più tedesco parlato ben vario), regno
unito (inglesi, scozzesi, gallesi), belgio (fiamminghi e valloni),
spagna (catalani, baschi e tutti gli altri). Gli svizzeri!! Son li da
700 anni e in teoria non hanno una mezza cosa condivisa. Non la lingua,
non la religione, non l'etnia.
Post by Foppografo
Post by gibb
Se così fosse la faccenda dell'europa unita potremmo lasciarla perdere
da subito, non ti pare? E gli USA non esisterebbero.
gli usa sono un caso totalmente diverso: sono un paese costituito ex-
novo da colonie inglesi e non fanno testo in europa.
ma stanno in piedi e tra un po' non avranno nemmeno più una lingua
unica. Su cosa hai intenzione di far stare in piedi l'unione europea per
curiosità?
Post by Foppografo
Post by gibb
C'entrano i danèe basta.
questo è quello che ti fanno credere i leghisti: se fosse solo basato
sui danè allora la germania ovest non si sarebbe mai accollata la
poverissima germania est.
come no? erano abbastanza intelligenti da sapere che se li sarebbero
trovati tutti in casa lo stesso.
Post by Foppografo
l'italia è uno dei paesi con la più grande coerenza linguistica e
religiosa, visto che ovunque vai leggi giornali in italiano, mangi
pasta ovunque ovunque ti capiscono
E dire che vivi a trieste dove ti parlano in triestino perfino negli
uffici pubblici.
Post by Foppografo
e ovunque puoi andare a pregare
nella tua brava chiesetta cattolica.
io non prego nelle chiesette cattoliche. Devo emigrare?
Post by Foppografo
Post by gibb
Anche se non c'è un'identità culturale forte e
unitaria si può tenere in piedi una comunità in altri modi. E conviene a
tutti sperare che così sia altrimenti nei prossimi decenni ci sarà da
piangere.
e perchè mai? ti fanno paura i bottegai-evasori fiscali di bossi? a me
manco per niente...
manco a me, mi fa paura la gente che pensa come se fossimo negli stati
nazione di inizio novecento tenuti assieme con le baionette e invece
siamo nel 2000 con milioni di persone che sciamano tranquillamente qua e
là per il mondo. Spero ardentemente che si sappia come tenere in piedi
delle comunità anche senza identità linguistica, religiosa e etnica
altrimenti fra 30 anni saranno cazzi, e non per colpa dei bergamaschi.
Foppografo
2007-12-10 12:25:20 UTC
Permalink
Post by gibb
Post by Foppografo
Post by gibb
Per tempo infinito si è parlato di panslavismo, jugoslavismo e simili,
poi si sono sbudellati in allegria proprio quelli più simili tra di loro.
veramente gli ex-jugoslavi molto simili tra loro non lo sono mai
stati: avevano lingue totalmente diverse (anche se di ceppo slavo)
religioni completamente diverse: croati e sloveni cattolici, bosniaci
musulmani, serbi e macedoni ortodossi.
croato, serbo, bosniaco e montenegrino fino a 20 anni fa non erano
nemmeno considerate lingue differenti, avevano differenze simili
all'italiano (toscano) parlato da un napoletano e un milanese, cose del
tipo "e'" contro "sta", ed erano perfettamente mutualmente intellegibili.
Con queste 4 a spanne facevi circa il 75% dell'ex jugo.
ho studiato serbo-croato all'università, lo parlo abbastanza, non mi
devi spiegare queste problematiche.
nel conflitto serbo-croato-bosniaco hanno avuto un peso determinante
le differenze religiose.


Uno sloveno
Post by gibb
o un macedone capiscono del serbo croato non molto meno di quello che
capiamo noi dello spagnolo. Che è più di quanto un siciliano capisca del
friulano o viceversa.
solo che siciliani e friulani si capiscono perfettamente parlando
italiano.
i dialetti si stanno sempre più imbastardendo e si riempiono sempre
più di parole italiane
tanto che si parla in linguistica di una inesorabile agonia e morte
dei dialetti in qualche generazione, rimarranno solo gli accenti
probabilmente.
Post by gibb
Per cui sono bastate delle differenze religiose in un paese ad alta
percentuale laica per far saltare tutto per aria quando a qualcuno per
ragioni varie è sembrato intelligente usarle politicamente per coprire
discorsi di altra natura.
la serbia non è affatto laica, è profondamente ortodossa e voleva
egemonizzare la federazione, cosa che croati, sloveni e bosniaci non
gradivano.
Post by gibb
Post by Foppografo
la coerenza linguistica e religiosa sono storicamente le basi
fondamentali degli stati.
A parte che ovviamente stai parlando degli ultimi 100 anni e poco più,
suppongo, altrimenti ti basta andare all'austria-ungheria o a tutti gli
imperi dall'antichità ai giorni nostri per trovare situazioni
radicalmente differenti. L'identità stato=lingua=etnia è una faccenda
abbastanza recente, il famoso nazionalismo ottocentesco.
nazionalismo che non nasce dal nulla, ma dalla presa di coscienza
delle elite di una certa appartenenza del proprio popolo ad un
determinato gruppo.
grazie all'illuminismo, alla rivoluzione francese, al romanticismo che
seppur in forme diverse hanno reso possibili i movimenti nazionali
dell'800 che appunto si conclusero con
la disfatta degli imperi multi-nazionali.


Fino a 100 anni
Post by gibb
fa e poco più gli stati si univano e separavano in virtù di matrimoni
germania (cattolici e protestanti più tedesco parlato ben vario), regno
unito (inglesi, scozzesi, gallesi), belgio (fiamminghi e valloni),
spagna (catalani, baschi e tutti gli altri). Gli svizzeri!! Son li da
700 anni e in teoria non hanno una mezza cosa condivisa. Non la lingua,
non la religione, non l'etnia.
la svizzera è un paese unico nel suo genere in europa e non fa testo.
Post by gibb
Post by Foppografo
Post by gibb
Se così fosse la faccenda dell'europa unita potremmo lasciarla perdere
da subito, non ti pare? E gli USA non esisterebbero.
il fatto che si possa convivere nell'UE non esclude che di fatto
esistono gli stati nazionali in europa.
Post by gibb
Post by Foppografo
gli usa sono un caso totalmente diverso: sono un paese costituito ex-
novo da colonie inglesi e non fanno testo in europa.
ma stanno in piedi e tra un po' non avranno nemmeno più una lingua
unica. Su cosa hai intenzione di far stare in piedi l'unione europea per
curiosità?
tranquillo, negli usa l'inglese sarà ancora a lungo la lingua
egemone.
l'unione europea non è un'unione politica, ma un'unione economica di
stati sovrani che nulla hanno a che vedere con gli stati uniti che
sono uno stato sovrano.
Post by gibb
Post by Foppografo
Post by gibb
C'entrano i danèe basta.
questo è quello che ti fanno credere i leghisti: se fosse solo basato
sui danè allora la germania ovest non si sarebbe mai accollata la
poverissima germania est.
come no? erano abbastanza intelligenti da sapere che se li sarebbero
trovati tutti in casa lo stesso.
risposta sbagliata: la germania ha sempre concesso la cittadinanza a
tutti i tedeschi sparsi nell'europa se solo l'avessero chiesta, anche
ai tedeschi di romania di vojvodina dei sudeti ecc. bastava solo che
la chiedessero anche se erano in quegli altri paesi da 600 anni... per
loro i fratelli tedeschi più poveri non sono evidentemente un
"problema" come ragionano i leghisti, ma una ricchezza.
Post by gibb
Post by Foppografo
l'italia è uno dei paesi con la più grande coerenza linguistica e
religiosa, visto che ovunque vai leggi giornali in italiano, mangi
pasta ovunque ovunque ti capiscono
E dire che vivi a trieste dove ti parlano in triestino perfino negli
uffici pubblici.
veramente a trieste ti parlano in dialetto o in italiano a secondo di
come parli loro tu. hai preso come esempio una delle città più
nazionaliste italiane d'italia...
Post by gibb
Post by Foppografo
e ovunque puoi andare a pregare
nella tua brava chiesetta cattolica.
io non prego nelle chiesette cattoliche. Devo emigrare?
tu no, ma il popolo italiano nel suo insieme sì. e ripeto una frase di
benedetto croce, che era un non credente: "non possiamo non dirci
cristiani".
Post by gibb
Post by Foppografo
Post by gibb
Anche se non c'è un'identità culturale forte e
unitaria si può tenere in piedi una comunità in altri modi. E conviene a
tutti sperare che così sia altrimenti nei prossimi decenni ci sarà da
piangere.
e perchè mai? ti fanno paura i bottegai-evasori fiscali di bossi? a me
manco per niente...
manco a me, mi fa paura la gente che pensa come se fossimo negli stati
nazione di inizio novecento tenuti assieme con le baionette e invece
siamo nel 2000 con milioni di persone che sciamano tranquillamente qua e
là per il mondo. Spero ardentemente che si sappia come tenere in piedi
delle comunità anche senza identità linguistica, religiosa e etnica
altrimenti fra 30 anni saranno cazzi, e non per colpa dei bergamaschi.
io non sono contro l'immigrazione, e credo che lo hai potuto desumere
da molti post il tal senso. detto questo credo all'identità culturale
italiana che viene non solo dai movimenti nazionali dell'800 come
erroneamente alcuni credono, ma affonda le sue radici ben lontano nei
secoli. nell'arte, nella letteratura, nella filosofia, nella storia.
mi dirai che si trattava di elites culturali, ti rispondo che di
questi problemi in tutta europa si occupavano le elites culturali: nel
medio-evo un popolano marchigiano o renano non si occupavano di italia
o germania, ma pensavano solo a mettere insieme qualcosa da mangiare
per loro e per le loro famiglie.

ciao

Franz
gibb
2007-12-10 13:46:04 UTC
Permalink
Senti, ti rispondo anche riga per riga perchè l'argomento è divertente,
ma secondo me hai sbagliato bersaglio.
Io non sono un leghista, non lo sono mai stato e mai lo sarò. Il mio
ragionamento è molto semplice: le armi dell'identità etnica,
linguistica, religiosa o nazionale che dir si voglia sono pericolose in
mano a chiunque, sia esso triestino, bergamasco, italiano, tedesco e
quant'altro. A me interessa dimostrare che ci sono altre basi su cui
costruire delle comunità che non quelle di cui sopra.
Primo perchè è stato fatto in passato per millenni e gli stati nazione
ottocenteschi sono una eccezione, nemmeno di grande successo, non la
regola storica.
Secondo perchè sono molto più interessato a una europa unita che non
alla repubblica basca, bergamasca o quant'altro.
Terzo perchè come saprai bene le tradizioni, le identità e perfino le
lingue se servono e non ci sono si inventano e se ci sono delle ragioni
concrete per usarle ci si dimentica presto anche che sono inventate.
Quarto perchè fra 50 o 100 anni ci troveremo in una situazione
linguistica, religiosa, etnica e culturale molto più simile a quella
degli usa che non a quella dell'islanda o del giappone. Non avremo
(forse) il "problema" del dialetto ma avremo il "problema" dell'arabo o
del rumeno o, perchè no, dell'inglese.
Per cui è meglio per tutti escogitare del cemento differente per tenere
insieme delle comunità che non sia quello ottocentesco degli stati
nazione, altrimenti avremo una infinità di problemi e un sacco di gente
che sarà convinta che i suoi problemi derivino solo da mancate
omogeneità etniche, da invasioni di alloglotti o da cattivi e lontani
governanti, che siano essi a roma, a bruxelles o su alpha centauri.
Se vuoi capire che sto parlando di questo bon, se vuoi ostinarti a
dimostrare che una nazione, dove la lingua nazionale è diventata la
lingua madre della maggioranza 30-40 anni fa, può reggersi sulla sola
identità etnico-linguistica: accomodati.
Post by Foppografo
ho studiato serbo-croato all'università, lo parlo abbastanza, non mi
devi spiegare queste problematiche.
Dobro: se lo sai perchè dici che avevano lingue completamente
differenti? speravi che non lo sapessi io? :-)
Dato che ci siamo: conosci qualche posto serio e testato a trieste dove
facciano corsi per principianti?
Post by Foppografo
solo che siciliani e friulani si capiscono perfettamente parlando
italiano.
se vogliono parlarlo. Pure i macedoni e gli sloveni a belgrado si
capivano perfettamente parlando serbo-croato. Quando hanno deciso che
per altre ragioni la loro identità linguistica era diventata
fondamentale hanno smesso di parlarlo e più di qualcuno fa finta di non
averlo nemmeno mai saputo. Perfino la lingua stessa formalmente non
esiste più. Le identità di questo tipo sono dei tram da cui si sale e si
scende in funzione di interessi di altra natura.
Post by Foppografo
la serbia non è affatto laica, è profondamente ortodossa e voleva
egemonizzare la federazione, cosa che croati, sloveni e bosniaci non
gradivano.
Non sono d'accordo ma non mi interessa rifare qui la storia della ex jugo.
Post by Foppografo
grazie all'illuminismo, alla rivoluzione francese, al romanticismo che
seppur in forme diverse hanno reso possibili i movimenti nazionali
dell'800 che appunto si conclusero con
la disfatta degli imperi multi-nazionali.
nonchè in due splendide guerre mondiali, in un paio di genocidi su base
etnica e in un processo di disgregazione su base
etnico/nazionale/linguistico che continua imperterrito a fare morti e
ancora ne farà in futuro.
Ti piace l'idea di continuare su questa strada per tenere assieme delle
comunità statuali? A me no, non mi pare che abbia ridotto i conflitti nè
aumentato la coesione.
Post by Foppografo
la svizzera è un paese unico nel suo genere in europa e non fa testo.
E perchè non dovrebbe? Comunque ne ho appena citati altri 4. La germania
se parliamo di lingua, religione e cultura non è tanto differente dalla
parte serbo/croatofona della ex jugo. Hanno più musulmani loro di quanti
ce ne siano in tutta la bosnia. Come mai sta assieme e nemmeno tanto male?
Post by Foppografo
tranquillo, negli usa l'inglese sarà ancora a lungo la lingua
egemone.
io sono tranquillo, ma loro no, visto che sono 20 anni che continuano a
friggere per scrivere da qualche parte che è lingua ufficiale. La
california aveva nel 2000 il 26% di madrelingua spagnola. Adesso sarà al
30%, fra una ventina d'anni saranno maggioranza se il trend viene
rispettato. Negli usa è argomento all'ordine del giorno.
Post by Foppografo
l'unione europea non è un'unione politica, ma un'unione economica di
stati sovrani che nulla hanno a che vedere con gli stati uniti che
sono uno stato sovrano.
l'unione europea è nata come unione economica ma negli ultimi dieci anni
si parlava di *costituzione*. Guarda che non è che è obbligatorio essere
europeisti. Mi chiedevo, nel caso in cui tu lo fossi quanto me, come
avevi intenzione di fare sul lungo termine gli stati uniti d'europa se
sei convinto che senza lingua e religione comune non si può fa nulla. I
radicali non erano transnazionali ed europeisti della primissima ora?
Post by Foppografo
Post by gibb
come no? erano abbastanza intelligenti da sapere che se li sarebbero
trovati tutti in casa lo stesso.
risposta sbagliata: la germania ha sempre concesso la cittadinanza a
tutti i tedeschi sparsi nell'europa se solo l'avessero chiesta, anche
ai tedeschi di romania di vojvodina dei sudeti ecc. bastava solo che
la chiedessero anche se erano in quegli altri paesi da 600 anni... per
loro i fratelli tedeschi più poveri non sono evidentemente un
"problema" come ragionano i leghisti, ma una ricchezza.
cioè: risposta giusta. Che li assorbissero o meno come stato avrebbero
rischiato di assorbirli lo stesso come individui.
Tra parentesi: http://tinyurl.com/2enmqm
Post by Foppografo
veramente a trieste ti parlano in dialetto o in italiano a secondo di
come parli loro tu. hai preso come esempio una delle città più
nazionaliste italiane d'italia...
c'è gente a cui parlo in italiano da 15 anni che non mi ha mai degnato
di una risposta in italiano.
Poi: non ti dice nulla che siano così nazionalisti italiani da parlare
italiano meno possibile? In cosa sta questa identità?
Post by Foppografo
tu no, ma il popolo italiano nel suo insieme sì. e ripeto una frase di
benedetto croce, che era un non credente: "non possiamo non dirci
cristiani".
come no: "Non sono cristiano". Fatto. Croce non era il messia.
Post by Foppografo
questi problemi in tutta europa si occupavano le elites culturali: nel
medio-evo un popolano marchigiano o renano non si occupavano di italia
o germania, ma pensavano solo a mettere insieme qualcosa da mangiare
per loro e per le loro famiglie.
appunto. ma se vuoi far stare insieme una comunità ti devi rivolgere
sopratutto a loro, le elites non bastano. Sono elite perchè sono piccole.
Foppografo
2007-12-10 14:57:24 UTC
Permalink
Post by gibb
Post by Foppografo
ho studiato serbo-croato all'università, lo parlo abbastanza, non mi
devi spiegare queste problematiche.
Dobro: se lo sai perchè dici che avevano lingue completamente
differenti? speravi che non lo sapessi io? :-)
quindi sai benissimo che mi riferivo a slovenia e macedonia da una
parte per le differenze linguistiche e a serbia, croazia e bosnia
dall'altra per le differenze religiose.
Post by gibb
Dato che ci siamo: conosci qualche posto serio e testato a trieste dove
facciano corsi per principianti?
purtroppo no, io mi occupo principalmente di lingua e letteratura
romena...

:-)
Post by gibb
l'unione europea è nata come unione economica ma negli ultimi dieci anni
si parlava di *costituzione*. Guarda che non è che è obbligatorio essere
europeisti. Mi chiedevo, nel caso in cui tu lo fossi quanto me, come
avevi intenzione di fare sul lungo termine gli stati uniti d'europa se
sei convinto che senza lingua e religione comune non si può fa nulla. I
radicali non erano transnazionali ed europeisti della primissima ora?
infatti io sono fortemente europeista, ma per essere europeista devi
avere una forte identità nazionale, un retroterra culturale definito e
non un indefinito internazionalismo privo di qualsiasi riferimento
culturale, altrimenti cosa porti all'europa? la sub-cultura globalista
americana senza storia e senza contenuti? io penso di arricchire
l'europa con il mio essere italiano e con le specificità che questo
comporta. ovviamente questo non significa voler imporre agli altri il
mio modello culturale, ma portare qualcosa e imparare dagli altri
popoli d'europa quella che è stata la loro esperienza culturale e
linguistica. essere europeisti non significa negare la propria cultura
e la propria nazionalità.
Post by gibb
Post by Foppografo
tu no, ma il popolo italiano nel suo insieme sì. e ripeto una frase di
benedetto croce, che era un non credente: "non possiamo non dirci
cristiani".
come no: "Non sono cristiano". Fatto. Croce non era il messia.
croce intendeva dire che non possiamo prescindere da 2 millenni di
cristianesimo, e di cattolicesimo per quanto ci riguarda, ne siamo
permeati anche se non lo vogliamo e anche se lo neghiamo.


ciao

Franz
gibb
2007-12-11 03:32:43 UTC
Permalink
Post by Foppografo
Post by gibb
Dobro: se lo sai perchè dici che avevano lingue completamente
differenti? speravi che non lo sapessi io? :-)
quindi sai benissimo che mi riferivo a slovenia e macedonia da una
parte per le differenze linguistiche e a serbia, croazia e bosnia
dall'altra per le differenze religiose.
L'esempio della jugo era appunto per dire che basta che uno solo dei
famosi elementi che dovrebbero essere il solo collante possibile per lo
stato nazionale non ci sia che qualcuno, in un certo momento, può usarlo
politicamente per mandare tutto in pezzi.
Che di tali elementi identitari si faccia uso politico è chiaro dal
fatto che come sai benissimo la jugo non l'ha inventata tito con la
forza, il regno dei serbi, croati e sloveni risale alla fine della prima
guerra mondiale e nessuno li ha spinti assieme con il mitra spianato.
Com'è che a metà dell'800 serbo e croato sono diventate d'ufficio la
stessa lingua (si è scelto un dialetto e si è *deciso* che era la lingua
unitaria di uno stato che ancora non c'era: ti ricorda qualcosa?) e
negli anni '90 del novecento all'improvviso sono tornate due lingue
differenti? Com'è che alla fine della I guerra mondiale le differenze
con lo sloveno non ostavano a un entità statale unica mentre nel '91
sono diventate fondamentali per mandarla in pezzi? Le identità di questo
tipo si prendono e si mollano come tram, quando servono si inventano
anche se non ci sono e quando non servono più si aboliscono.
Post by Foppografo
infatti io sono fortemente europeista, ma per essere europeista devi
avere una forte identità nazionale,
essere fortemente europeista a casa mia (e pure in quella radicale a
quanto mi risulta) significa auspicare gli stati uniti d'europa. Se per
te uno stato sta in piedi solo con un identità nazionale nel senso
etnico/linguistico/religioso l'europa è un utopia come la jugoslavia. O
devi rivedere la tua idea di europa o la tua idea di stato, italia compresa.
Post by Foppografo
un retroterra culturale definito e
non un indefinito internazionalismo privo di qualsiasi riferimento
culturale,
e chi l'ha detto che l'internazionalismo è privo di riferimenti
culturali? Io un set di riferimenti culturali che non hanno nulla a che
vedere con l'etnia, la lingua e la religione ce l'ho e mi permette di
sentirmi europeo più di altri. Poi le identità, se uno non le usa come
clava contro terzi, si possono sommare tranquillamente. Io posso essere
friulano, italiano ed europeo contemporaneamente, senza un ordine di
importanza e senza contraddizioni. Imparare l'inglese non mi fa
dimenticare l'italiano. Anche perchè è l'identità culturale che mi
definisce, non quella di tipo nazionale/etnico/linguistico.
Post by Foppografo
altrimenti cosa porti all'europa? la sub-cultura globalista
americana senza storia e senza contenuti?
ma non ero io l'antiamericano? Mo 'diventano una subcultura addirittura.
Questo ti toglie in perpetuo ogni diritto di dare dell'antiamericano a
qualcuno di sinistra.
Post by Foppografo
essere europeisti non significa negare la propria cultura
e la propria nazionalità.
ma io la assumo in pieno. Peccato che non sia una identità granitica
fatta di una sola lingua/etnia/religione. Quello che assumo io
dell'italianità è esattamente quello che mi faciliterebbe l'entrata in
uno stato non-nazionale, ovvero le pluralità di tradizioni, i comuni, le
stratificazioni, l'emigrazione, i bilinguismi etc.
Post by Foppografo
croce intendeva dire che non possiamo prescindere da 2 millenni di
cristianesimo, e di cattolicesimo per quanto ci riguarda, ne siamo
permeati anche se non lo vogliamo e anche se lo neghiamo.
mi spiace ma dal momento che è una affermazione non confutabile non la
prendo molto sul serio. Non puoi dire: sei così anche se argomenti il
contrario. Cioè: puoi dirlo ma al bar. Il fatto che lo abbia detto Croce
non lo rende meno ridicolo. Potrebbe starmi bene solo se in parte ci
mettiamo che non possiamo non dirci ateniesi, aristotelici, latini,
arabi, bizantini, illuministi, socialisti, romantici, tedeschi...
woland
2007-12-10 19:32:08 UTC
Permalink
Post by Foppografo
questo è quello che ti fanno credere i leghisti: se fosse solo basato
sui danè allora la germania ovest non si sarebbe mai accollata la
poverissima germania est.
scherzi?
snowdog
2007-12-12 10:08:48 UTC
Permalink
Post by Real Nam
punto.
esseri umani prima che italiani
punto.
--
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