Post by Taffoe' vero che si fanno concorrenza direttamente e questo manca in Italia,
pero' le francesi non hanno segmenti premium (a parte forse le Citroen
piu' nobili)...quindi dovrebbero accusare una grossa invasione di auto
teutoniche nelle fascie alte, cosa che non mi sembra di vedere.
Diciamo che solo in Italia il pubblico è così sensibile ai cosiddetti marchi
"premium".
Nel resto d'Europa il grosso del mercato è fatto da prodotti di produzione
generalista, e la scelta dell'automobile è ispirata a criteri meno
riconducibili all'affermazione del proprio "ego".
Questo è il motivo per cui l'industria automobilistica francese è
attualmente la sola a poter competere alla pari con la produzione
generalista tedesca.
Ovviamente ci sono limiti ormai cronicizzati nella produzione di nicchia (ma
per le fuoristrada - ad esempio - si sta ricorrendo ad alleanze studiate),
alle sportive (dopo la fine dell'esperienza Alpine e l'ulteriore
ridimensionamento del piccolo fenomeno Venturi) ed in generale alle
automobili di grossa cilindrata.
Però non bisogna dimenticare, prestando attenzione ad esempio al segmento
delle ammiraglie (il cosiddetto segmento E), che la quota di mercato del
medesimo si è praticamente dimezzata in Europa negli ultimi dieci anni,
mentre le vendite dei SUV sono letteralmente esplose negli ultimi cinque
anni.
Metti insieme l'attaccamento al prodotto nazionale, la rete di assistenza e
distributiva, il pragmatismo e l'osservanza dei limiti di velocità (i
"radar" in Francia sono ormai numerosissimi), ed ecco che l'acquisto di una
Audi S8, di una 535d o di una S500 diventa piuttosto irragionevole.
I ricchi esistono anche in Francia ed acquistano soprattutto automobili dei
marchi "premium", ovviamente, però non esiste il fenomeno tutto italiano
dell'indebitamento cronico del ceto medio per l'acquisto di automobili
considerate "fighe".
Così, per le esigenze automobilistiche di un lavoratore o professionista
qualsiasi, la scelta di una 407, Laguna o C5 turbodiesel si rivela più che
sufficiente, mentre i "grand commis" e gli uomini d'apparato non temono
certo per la loro immagine, quando salgono sul sedile posteriore di una 607
o di una Vel Satis.
E' solo in Italia che vige in misura così diffusa il motto "sei quello che
hai", o "sei quel che appari" (e che un ragazzo di vent'anni necessiti di
una quattro litri per rimorchiare una ragazza il sabato pomeriggio).
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LHM (32, 112 - 64, VI)