Post by marcinkusA' voja...
Io vedo un unico modo per farlo: privatizzare tutto quanto sia
privatizzabile.
Ma dici seriamente?!? Privatizzazioni all'italiana?
In che stile? Stile SIP-Telecom Italia o stile Alitalia, con
pseudo-fallimento incluso nel prezzo?!?
Se tutto deve finire nelle mani di privati perchè si arricchiscano
continuando a dare un servizio uguale se non peggiore a quello attuale, che
rimanga tutto pubblico. Tanto i privati sarebbero sempre le stesse 10
persone e pagherebbero il tutto le solite 4 lire (prezzo da amici, si
intende).... :8
Post by marcinkusPost by TaffoI professori delle scuole, per dirne una, sono decisamente sottopagati a
mio modo di vedere.
Si, ma lavorano MOLTO MENO di un normale lavoratore, hanno 4 mesi di ferie
l'anno, etc etc...
Ma anche no: fanno 18 ore pagate più le ore che un professore passa a casa
a lavorare: preparare e correggere compiti, preparsi le lezioni, studiare
all'occorrenza. Ci sono professori che lo fanno e professori che non lo
fanno, sicuramente, ma stai facendo nuovamente di tuttà l'erba un fascio.
Post by marcinkusA livello di paga oraria, non hanno salari così bassi.
Peccato che vengono pagati soltanto per le 18 ore: se ne passano altre 18 a
lavorare a casa, come la metti?
Post by marcinkusA livello assoluto, concordo con te. Ma siccome loro sono uno dei motivi
dello sfascio della scuola, ben gli sta.
Perfavore non parlare di quello che non sai... nello sfacio della scuola i
professori sono l'ultimo fattore! Sono stati demotivati, delegittimati,
umiliati, messi in balia di ragazzini di 15 anni. Si erano anche inventati
la SISS, perchè uno che ha studiato all'università per 5 anni potrebbe non
essere capace di insegnare la materia sulla quale si è laureato, motivo per
cui dovrebbe studiare e fare esami per altri due anni, in cambio di 30
punti.
Se vuoi trovare le cause dello sfascio della scuola ci sono tanti altri
dati di fatto:
1) non si può più bocciare (ormai per una bocciatura i genitori ti fanno
ricorso al TAR e rischiano pure di vincerlo, se non hai giustificato ogni
minimo giudizio espresso sul ragazzo)
2) non si può più neanche rimandare (da quest'anno c'è anche la
controfigura degli esami di riparazione...ROTFL)
3) l'istruzione obbligatoria estesa ai 18 anni ha fatto si che le scuole si
riempissero di gente che non vuole e non DEVE studiare, gente che è mandata
a scuola non per istruirsi ma solo per non avere una massa di disoccupati a
partire dai 15anni... per lo stesso motivo si stanno smontando le
università, affichè queste generazioni, demotivate e depresse, si
parcheggino per altri 5-10 anni all'università, vivendo a carico dei
genitori che si spera lavorino. Dopo l'università quasi ti costringono a
fare qualche master oppure a fare la SISS, e ti hanno parcheggiato per
altri 2-3 anni.
4) La figura del professore è stata sconvolta, specie agli occhi dei
ragazzi: hanno incominciato con il togliere la pedana (perchè il professore
stia allo stesso livello dei ragazzi), poi hanno reso impossibile il
giudizio (per ogni voto negativo si deve scrivere una giustificazione dello
stesso, ovvero un giudizio esteso che sia la giustificazione del giudizio
stesso...), ora i presidi fanno anche pressioni perchè si promuova e si
coccolino i ragazzi (perchè oltre un tot di iscritti diventano dirigenti,
con tutto quello che ne consegue)...
Ci sarebbero tanti altri fattori da elencare, ma lasciamo stare.
Tutta questa operazione sulla scuola è stata fatta dai nostri governanti
scientemente e non per semplice incapacità: l'obiettivo era quello di
creare generazioni di marionette, poco istruite e poco pensanti, da
parcheggiare davanti alla TV (che difatti peggiora di pari passo con la
scuola), facili da pilotare in periodo di elezioni e disinteressati dalla
politica (e chi non è pilotato generalmente non vota neanche perchè se ne
fotte alla grande..), in modo che non facciano mai la scelta giusta e che
non siano mai in concorrenza con i quattro soliti porci.
Se poi vuoi dare la colpa di tutto ai professori va bene, ma è un errore
allucinante dare la colpa di tutto all'ultima pedina di un gioco perverso.
Post by marcinkusProbabile, ma allora spiegami perchè c'è tutta questa "corsa" a diventare
ricercatori in un paese che non investe in ricerca.
Non è mica vero che non si investe in ricerca, è che lo si fa all'Italiana:
le università la fanno per le industrie con i soldi di pantalone.
Sono solo pochi anni che le facoltà hanno messo il dito nei brevetti, fino
ad ora appannaggio dell'amico industriale del barone di turno.
Ovviamente parlo della ricerca scientifica, di quella filosofica non so
nulla e non mi esprimo.
Post by marcinkusIMVHO per un motivo molto preciso: per accaparrarsi, prima di tutto, un
posto di lavoro pubblico, inamovibile e irresponsabile, eterno.
ETERNO è una parola grossa per un ricercatore, visto che si parla di soli
tre anni. Tra l'altro tre anni in cui è sottopagato, pur essendo
solitamente la pedina centrale: i professori scendono poco nei laboratori e
senza misure, prove e conferme, di scoperte scientifiche se ne fanno poche;
oltretutto i professori non scrivono le pubblicazioni, sebbene magari ci
mettano del loro in quello che c'è scritto.
Se i ricercatori finiscono nel pubblico è soltanto perchè i privati
italiani, ovvero gli industriali, di ricerca non ne fanno, visto che c'è lo
stato che la fa per loro. Al massimo ti pagano qualche borsa di studio,
firmano un protocollo di intesa, ungono qualche ruota e la maniera per
accedere alle nuove tecnologie è bella che trovata.
Post by marcinkusLe motivazioni "passionali" per quanto riguarda la ricerca sono, parlo in
modo generico, secondarie.
Non penso proprio, anzi forse la passione è l'unica cosa che manda avanti
il tutto: non ti stai a marcire in un laboratorio, a volte fino a tarda
sera, per i soldi, visto che la borsa non supera i 1000 euro mensili.
E non ti fai 6-7 anni dopo la laurea *senza vedere un contributo* (visto
che spesso non hai un contratto ma solo una borsa) per quei suddetti
1000euro, mentre nel frattempo impazzisci tra algoritmi, modelli, misure,
MatLab, Mathematica, Mathcad, cosa che magari neanche è mestiere tuo ma non
ne puoi fare a meno.
Poi se parliamo dei ricercatori delle facoltà di filosofia, di lettere e
compagnia, il discorso ci può pure stare, ma non sarebbe comunque colpa del
ricercatore che si gratta quanto del professore che glielo permette, visto
che la ricerca si può fare in qualunque ambito.
Ancora una volta non si può fare di tutta l'erba un fascio. :-P
Post by marcinkusPost by TaffoPer quanto riguarda la privatizzazione dell'università non sono in
disaccordo, certo è che va vista nel contesto italiano che è molto diverso
da quello statunitense.
Diverso perchè qua nessuno pensa mai in modo aperto, ma solo ai piccoli
aggiustamenti che non servono a nulla.
Rivoluzionare il settore sarebbe interessante.
Sicuramente sarebbe interesante, ma non vedo nella privatizzazione, in
Italia in special modo, la panacea di tutti i mali.
Bisognerebbe che le scuole e le università diventino semplicemente
economicamente indipendenti, e che i dirigenti scolastici si procaccino i
soldi/finanziamenti e rendano conto dei loro bilanci. Aggiungi un test di
valutazione nazionale per le scuole secondarie, in modo che rendano conto
anche dell'istruzione che si da ad i ragazzi, ed il gioco è fatto.
Chiuderebbero tutte le microfacoltà e si arriverebbe ad una politica di
accentramento, come credo sia giusto. Qui in Puglia ci sono quasi le stesse
Facoltà a Bari, a Taranto, a Foggia e a Lecce. Questo è quantomeno assurdo,
ed incentiva ancora di più il parcheggio degli studenti nonchè lo spreco
gestionale di questi carrozzoni. Certo se il titolo perdesse il suo valore
legale e ne acquistasse uno concreto sarebbe un sogno, perchè al momento le
facoltà se ne fregano poco dell'effettiva preparazione di docenti e
studenti, ma ci spero proprio poco.
--
CRC
(24, 55 (or 35), BA)
AX 11 TZX & Mito EV 125 full power!!