CUT
Post by not1xor1 (Alessandro)il problema delle lingue asiatiche è comunque reale
consolante :-)
Post by not1xor1 (Alessandro)visto che la cina
come numero di brevetti ha già superato gli stati uniti e si stima che
entro una decina di anni giappone, cina e india monopolizzeranno i nobel
(per non parlare delle pubblicazioni di ricerche scientifiche) visto che
hanno già università di buon livello e stanno sfornando veri e propri
eserciti di laureati in materie scientifiche (per non parlare delle
stime di IQ - da prendere comunque con le molle - secondo cui
l'intelligenza media degli asiatici è di un buon 30 % superiore a quella
degli occidentali)
Penso, un tanto al chilo, che il cervello sia un po'
"muscolo" pure esso, e che se viene esercitato più duramente
nell'infanzia, proprio a causa della difficoltà intrinseca
della lingua (sia nella gestione audio ma pure in quella
grafica le ideografiche non scherzano affatto, tanto che ci
vuole molto più tempo per loro per padroneggiare uno o più
di quei mostruosi alfabeti ... che tra l'altro allenano pure
la memoria, data la numerosità di simboli) allora poi
finisce per performare meglio in molti tests.
Post by not1xor1 (Alessandro)Post by Soviet_MarioGli indiani, che non appartengono a nessuno, malgrado la non
contaminazione delle loro lingue locali (tra l'altro hanno innumerevoli
dialetti) non soffrono in particolare questo *divide* in quanto, almeno
fino a qualche tempo fa, erano eccellenti anglofoni.
per gli indiani resterà senz'altro l'inglese la lingua franca e questo è
un vantaggio perché alla lunga potrebbe costringere anche i cinesi a
mantenere l'inglese come lingua franca
speruma !
Post by not1xor1 (Alessandro)un altro fattore a favore dell'inglese è la laboriosità dei sistemi di
input tramite tastiera per quanto riguarda gli ideogrammi
Guarda, io gioco spesso a reversi su kurnik (un sito), e
ogni tanto vedo scrivere thailandesi e giapponesi, e mi
chiedo che accidenti di tastiere abbiano davanti per
sfornare quella miriade di segni diversi. Sono proprio
tanti, ma che vanno di codici ascii multi-tasto ?
Boh.
CUT
Post by not1xor1 (Alessandro)il problema principale è il cinese perché è una lingua tonale, il
significato di un termine può variare secondo la tonalità assunta dalle
varie sillabe
Si, tra l'altro, pure quello ... e inoltre è una lingua
ricchissima di sfumature vocaliche, che non cogliamo, e
povera di suoni consonantici marcati, su cui il nostro
decoder si appoggia particolarmente bene. Ricordo un
direttore d'orchestra stigmatizzare pesantemente i cantanti
lirici capaci di dar potenza solo alle vocali e sfumare le
consonanti, non a caso, per quanto più espressivo rendano
per noi la percezione del canto. Un suono vocalico puro ha
per noi ben pochi punti di aggancio e decodifica.
Almeno in questo aspetto il giapponese è decisamente simile
all'italiano, ha le sue belle consonanti calcate :) Anche
senza capirne niente, ne ho ascoltato molto. Anzi insieme al
tedesco, altra lingua con consonanti che scricchiolano,
soffiano, aspirano alla grande, metto il giap tra le lingue
che rendono meglio nel canto (imho ovviamente !)
Post by not1xor1 (Alessandro)(per esempio in tailandese mai mai mai mai pronunciato con
la giusta tonalità può significare che "il legno fresco" - o con altri
toni "la seta nuova" - non brucia)
a quanto pare una mutazione genetica permette agli orientali una
maggiore sensibilità a queste sfumature
non la sapevo. MA immagino che anche il training, mentre il
cervello è ancora plastico, contribuisca. Per me le
sfumature puramente vocaliche sono inaccessibili (e
musicalmente non ho affatto un brutto orecchio neh)
CUT
Post by not1xor1 (Alessandro)fino a quando avevo circa 30 anni ho imparato discretamente (e poi
dimenticato con il disuso) diverse lingue (inglese, russo, spagnolo,
tailandese, indonesiano)
apperò ! complimenti. Siamo agli antipodi. Io non
padroneggio ancora l'inglese che sono vent'anni che
periodicamente lo ripasso :-(
Ma ammetto di essere praticamente handicappato nelle lingue
orali. Mi perdo subito alla prima interiezione nonsense o
alla prima pronuncia inesatta. Sono privo di elasticità
Post by not1xor1 (Alessandro)ora che ho più di 50 anni probabilmente avrei
qualche difficoltà, comunque penso che con un po' di impegno la maggior
parte delle persone potrebbe essere in grado di imparare anche il cinese
seeee, la maggior parte ! Non credo. Cmq, una cosa è certa,
io non sarei tra quelli (con tutta che culturalmente
l'oriente mi attira parecchio)
Post by not1xor1 (Alessandro)Post by Soviet_MarioA suo modo, nel suo bacino enorme ma piuttosto impermeabile, l'arabo
ebbe la funzione unificatrice culturale per tutti gli islamici di un
per l'arabo non c'è pericolo... i prossimi secoli (se non avverrà prima
un tracollo della civiltà - abbastanza probabile considerando una serie
di "ritardi evolutivi") saranno dominati sia economicamente che
culturalmente da giappone, cina e india
MAh ... spero che tu abbia ragione. In realtà culturalmente
sono assai più virulenti della media, ossia si sforzano
ancora di "convertire" e di non essere convertiti, ove
possibile. Mentre, tolto il giappone che lo vedo sempre un
po' più marginale come attore su scala mondiale, e destinato
sempre più a far pace realmente prima o poi col vicino
dimenticando gli attriti epocali, cina e india nei rapporti
con l'estero hanno una tradizione tutt'altro che
imperialistica culturalmente parlando. Hanno entrambe un po'
il mito della mano soft (anche se, si sa, dentro il guanto
di velluto a volte ci sta il pugno di ferro).
La cina si sta comprando un pezzo d'africa dopo l'altro, nel
senso che accaparra contratti e accumula risorse, ma non
sembra che neppure gli interessati se ne rendano troppo
conto. Anzi, credo che molti che covavano risentimento
nell'imperialismo europeo prima e americano dopo, dal loro
punto di vista, accettino molto più di buon grado questo
modo di fare affari pragmatico, che non chiede nulla se non
garanzie economiche. Forse sbaglio io, ma non percepisco da
quel che leggo una pressione anti-arabeggiante nel modo di
stipulare contratti e comprare materie prime o fornire
assistenza tecnologica delle aziende cinesi. Sanno
insinuarsi bene, tanto di cappello.
E tuttavia sotto sotto un fondo di verità in quel che dici
non lo posso negare : se restano tali, i cinesi rimarranno
impermeabili ad ogni tentativo di infiltrazione da
immigrazione eventuale. Conoscono molto bene il problema,
anche se a casa d'altri fanno i gentili. A casa propria
hanno la spina nel fianco "uigura" (o come si scrive)
Post by not1xor1 (Alessandro)Post by Soviet_MarioL'inglese si estende fuori casa, ma un po' si sta esperantizzando a
propria volta, perché in patria in realtà si va indebolendo a causa
dell'immigrazione ispanofona.
il problema principale dell'inglese non è la grammatica (la comprensione
dello scritto)
si, concordo, è tra le più minimali, perlomeno se ci si
limita a un subset sufficiente, non all'inglese letterario
Post by not1xor1 (Alessandro)ma la pronuncia, che non ha alcuna corrispondenza con lo
scritto ed ha una quantità enorme di fonemi 'strambi' che almeno per me
lo rendono più incomprensibile di una lingua tonale (ma con fonemi più
simili ai nostri) come il tailandese
non a caso gli stessi inglesi di madre lingua hanno problemi molto
maggiori in caso di dislessia e quando lavoravo (via internet) con loro
sbagliavano più di me nello spelling
non a caso nella scuola di base esiste ancora la "gara di
sillabazione orale", una cosa che per noi è semplicemente
surreale perché il fatto non sussiste.
E non a caso la pressione dello slang dal basso comincia a
trascrivere suoni in modo non standard.
Post by not1xor1 (Alessandro)Post by Soviet_MarioE' un attacco non intenzionale, ma massiccio. Mi raccontano di interi
quartieri di metropoli dove si parla più solo spagnolo e dove sopravvive
senza problemi gente che non parla inglese pur essendo cittadina
americana, di radio e televisioni in spagnolo. In questo gli ispanici ci
assomigliano e non somigliano agli immigrati cinesi, che cmq fanno lo
sforzo di imparare la lingua ufficiale almeno strettamente necessaria.
questo mi fa sperare in una semplificazione fonetica dell'inglese
Mah, io temo invece un quadro sempre meno coerente e
irregolare. Se non ce la fece Adriano ai tempi, la vedo dura
oggi
Post by not1xor1 (Alessandro)di solito non ho avuto mai problemi a capire cinesi, indiani, tedeschi,
olandesi, ecc. che parlavano inglese... quelli di madre lingua erano
invece un vero incubo a meno che non avessero già familiarità con il
problema (vivendo da anni all'estero) e si sforzassero di parlare
lentamente e chiaramente
Si idem (salvo i cinesi, che nascondevano le consonanti a un
livello sufficiente a loro)
Post by not1xor1 (Alessandro)Post by Soviet_Marioche ti spinge a imparare qualcosa (la lingua di chi è pagante) :). Ma
noi (noi molto lato cmq) come cavolo faremo a parlare cinese, se manco
siamo stati capaci di imparare l'inglese ? LOL.
il cinese mandarino come fonemi è abbastanza spaventoso, oltre alla
difficoltà di gestire i toni, ha sia vocali che consonanti abbastanza
"aliene" rispetto alle altre lingue che conosco (alcuni decenni fa avevo
cominciato a studiarlo, poi ho abbandonato per mancanza di tempo)
speriamo in un inglese semplificato...
Che babele ... speriamo in un mondo futuribile con
telefonini cellulari che nel modello più scascio effettuino
la traduzione simultanea :-)
ciao
Soviet