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Formaldeide nei Vaccini
(troppo vecchio per rispondere)
G. Paolo
2004-10-08 11:43:53 UTC
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Oncologia News

Formaldeide ed il rischio di tumore


La formaldeide è una sostanza chimica che è impiegata nella produzione delle
resine.

Le resine a base di formaldeide trovano impiego nelle schiume isolanti, come
adesivi, e nel tessile.

La forma più comune di esposizione alla formaldeide è quella inalatoria. Ma
l'assorbimento può avvenire anche tramite la pelle.

Sono a rischio di esposizione alla formaldeide gli operai addetti alla
produzione della formaldeide , delle resine o al trattamento dei materiali,
il personale sanitario, i tecnici di istologia e di patologia.

La formaldeide è presente nei materiali da costruzione , nell'arredamento
domestico, nei vestiti e nei cosmetici.

L'esposizione ad alti livelli di formaldeide anche di breve durata può
risultare mortale.
Nella maggior parte dei casi l'irritazione agli occhi e alle mucose evita il
raggiungimento della soglia di concentrazione letale.

L'esposizione prolungata a bassi livelli di formaldeide può causare
difficoltà respiratorie e comparsa di eczemi.

La formaldeide è classificata come agente cancerogeno per l'uomo.
Sembra essere responsabile di tumori polmonari e nasali , di leucemia e di
tumori a livello cerebrale.

Due studi clinici, uno statunitense e l'altro inglese, sono stati pubblicati
sul Journal of National Cancer Institute.

In uno studio ( 1 ) i Ricercatori del National Cancer Institute hanno
esaminato le cartelle cliniche di 25.619 lavoratori impiegati nella
produzione della formaldeide prima del 1966.
Il periodo osservazionale ( follow-up ) è durato fino al 1994.

In questi soggetti , esposti ad alti livelli di formaldeide, il rischio di
leucemia era 3,5 volte maggiore rispetto a coloro che erano esposti a bassi
livelli della sostanza.

Un totale di 69 lavoratori è morto a causa della leucemia.

Negli Stati Uniti si stima che nel periodo tra il 1981 ed il 1983 1,5
milioni di lavoratori siano venuti in contatto con la formaldeide.

Nell'altro studio ( 2 ) Ricercatori inglesi hanno preso in esame una coorte
di 14.014 persone che erano state esposte alla formaldeide dopo il 1937.
In questo campione la probabilità di morire per tumore del polmone è
risultata essere 1,6 volte maggiore . ( Xagena_2003 )

Fonte:

1) Hauptmann M et al, J Natl Cancer Inst 2003; 95:1615-1623
2) Coggon D et al, J Natl Cancer Inst 2003; 95:1608-1615
tratto da: http://www2.xagena.it/xagena/10404_eoncologiait.htm
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 12:31:54 UTC
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"I vaccini non sono del tutto innocui. Ma, in verità, pochi pensano di
conoscere la definizione di "innocuo". Anche le attività di tutti i giorni
contengono pericoli. Per esempio, ogni anno negli USA 350 persone muoiono a
causa di incidenti durante il bagno o la doccia, 200 persone a causa di cibo
aspirato in trachea mentre mangiavano, e 100 persone colpite da fulmini.
Comunque pochi di noi ritengono che mangiare, fare il bagno, o camminare all
’aperto in una giornata piovosa, siano attività pericolose. Noi giustamente
riusciamo a capire che i benefici di queste attività hanno chiaramente un
peso maggiore rispetto ai rischi.

La seconda definizione della parola sicuro è "essere protetti da un pericolo
reale". Questa definizione implica che i vaccini siano in grado di dare
sicurezza, cioè, che la persona vaccinata è più sicura della persona non
vaccinata. Usando questa definizione, il pericolo reale (la malattia) deve
essere significativamente maggiore rispetto al rischio del mezzo di
protezione (il vaccino) che usiamo per difenderci dal pericolo. Detto in
altre parole, i benefici di un vaccino devono avere un peso sicuramente
molto maggiore rispetto ai loro rischi; solo in questo caso si può
concludere che un vaccino è sicuro.

Per capire meglio pensiamo alle cinture di sicurezza in auto, che proteggono
i bambini e riducono di molto il rischio di morire o di restare feriti in
caso di incidente. In alcuni casi le cinture sono state la causa di danni
riportati da bambini. Però i benefici di usare le cinture di sicurezza sono
molto maggiori dei rischi e le cinture sono da tutti considerate un modo
sicuro per difendere un bambino quando è in auto.

I vaccini come le cinture in auto possono essere considerati sicuri perché
proteggono in modo molto vantaggioso da un pericolo reale e molto più grave.
Anche se i vaccini causano effetti avversi, non è certo più sicuro scegliere
di evitare le vaccinazioni.

Sfortunatamente, infatti, scegliendo di evitare i vaccini semplicemente si
sceglie di subire dei rischi diversi e molto maggiori.

I bambini non vaccinati sono a rischio per molte malattie: la polmonite
causata dal morbillo, la meningite da Haemiphilus influenzae (Hib), la
sordità da parotite, il cancro del fegato causato dal virus dell’epatite B e
così via.

Quando confrontiamo i rischi della vaccinazione con i pericoli delle
malattie, i vaccini sono la scelta di gran lunga più sicura."

http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm
G. Paolo
2004-10-08 12:49:38 UTC
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"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:_Mv9d.7681$***@news3.tin.it...Se

Ti scuso perche' ritengo che tu sia solo disinformata dal sistema medicale
che crea il mercato dei malati proprio con le vaccinazioni


Ecco l'altra faccia dei Vaccini:

GRAVI DANNI dei VACCINI

Gli effetti collaterali sembrerebbero superiori alle percentuali
diffuse dal Ministero della sanità inglese.
Circa 1500 bambini inglesi dopo aver assunto un vaccino contro
rosolia, morbillo e varicella hanno contratto gravi malattie intestinali e
neurologiche.
Il siero è stato prodotto da Aventis Pasteur MSD, GlaxoSmithKline e
Merk, che sono state citate in giudizio dalle famiglie dei bambini lesi e
rovinati irreparabilmente dai loro vaccini.
Infatti 1.500 famiglie inglesi hanno citato in giudizio e richiesto un
risarcimento di vari milioni di sterline alle Aventis Pasteur MSD,
GlaxoSmithKline e Merck per i danni riportati dai loro bambini dopo l’
assunzione di un vaccino contro rosolia, morbillo e varicella. I loro figli,
infatti, hanno contratto gravi malattie intestinali o neurologiche per
essere stati trattati con il siero incriminato, prodotto dalle tre
multinazionali.
Il responso dei giudici, riferiscono i legali interpellati, è atteso
per il febbraio 2003.(Adnkronos)

Vaccini e Diabete

Come mai negli ultimi 15 anni il numero di persone che soffrono di
diabete negli Stati Uniti è salito di 300 volte ? Tutta colpa dei vaccini,
secondo il Center for Empirical Medicine di Washington DC.
Le ricerche infatti hanno DIMOSTRATO che i vaccini della pertosse,
della rosolia, degli orecchioni agiscono in maniera negativa sul pancreas e
sulla produzione dell'insulina portando al diabete.
In Nuova Zelanda, invece, alcuni ricercatori stanno studiando il
probabile collegamento tra un programma di vaccinazioni contro l’epatite-B
e il consistente aumento di diabete nei giovani che ne è seguito.

MUTAZIONI GENETICHE

Il Consulente medico scientifico della Associazione UNIVERSO BAMBINO
dott. Massimo Montinari (medico chirurgo del reparto di Pediatria del
Policlinico di Bari, con la Sua equipe di ricercatori), ha effettuato
diversi anni or sono, delle precise ed accurate ricerche Clinico/Sanitarie
(auto sovvenzionate) che DIMOSTRANO con certezza l'estrema pericolosità dei
Vaccini obbligatori e non.
Egli ha accertato che tutti i vaccini creano MUTAZIONI GENETICHE,
invalidando ed alterando i geni del braccio corto del Cromosoma 6, (quello
che controlla ed organizza il Sistema Immunitario) creando quindi gravi
patologie handicappanti. Sono state informate, appena avuti gli esiti delle
ricerche, TUTTE le autorità competenti Italiane:Ministro e Ministero della
Sanità, Istituto Sup. Sanità, Università, Ricercatori molto noti, Trib. dei
Minori, Ospedali, Associazioni dei malati, Giornali, Radio, TV, malgrado
ciò, pur essendo la "scoperta del Secolo" NESSUNO ha mosso un dito per
informare i cittadini del mondo di questi gravissimi danni.
Vi chiediamo di intervenire levando anche la Vs. VOCE per contrastare
e denunciare queste prassi abominevoli contro i Vostri e nostri figli !

RISARCIMENTO VACCINI (Gran Bretagna)
I risarcimenti in denaro per bambini che sono stati danneggiati dai
piu' diffusi vaccini, sono raddoppiati, fino a 100.000 Lst. Lo fa sapere il
ministro della Social Security, che specifica in 900 il numero di bambini
per cui e' stato gia' deciso un indennizzo di 67.000 Lst

GIAPPONE
Delle famiglie giapponesi hanno vinto la causa contro l’MMR :la corte
ha intimate di pagare 115 milioni di yen alle famiglie i cui figli sono
stati danneggiati dal vaccino.
Il vaccino è stato proibito a causa dell’alta incidenza di effetti
collaterali. (14 marzo 2003-03-14)


AUTISMO DOPO VACCINAZIONE
Il nuovo autorevole studio della Columbia University conferma che il
dossier sul rapporto vaccini-autismo dell'Istituto Americano di Medicina
(IOM) era errato:
Esistono quindi relazioni strette tra i vaccini ed i danni neurologici
ai bambini.

SafeMinds, la principale organizzazione scientifica americana che sta
investigando sui rischi che corrono i nostri bambini essendo esposti a
prodotti farmaceutici che contengono mercurio - applaude alla pubblicazione
dello studio della Columbia University che dimostra la connessione tra il
Thimerosal - un conservante a base di mercurio usato nei vaccini - e i danni
neurologici a bambini ed adolescenti. "Questo studio e' un perfetto esempio
delle evidenze scientifiche che l'Istituto di Medicina (IOM) americano ha
ignorato quando ha stilato il proprio rapporto sul potenziale legame tra
vaccini e danni neurologici" ha dichiarato Lyn Redwood, RN, MSM, NP,
Presidente della SafeMinds.
"La IOM era ben consapevole che studi come questi della Columbia
University erano pronti ad essere resi pubblici, ma ha scelto di ignorare
tutto ciò, e questo è il principale motivo per il quale noi della SafeMinds
abbiamo definito perlomeno...... "prematuro" il rapporto della IOM".......

Commento (NdR):cosa non si fa per FALSIFICARE la realta' !!

VACCINI: ecco perche' bisogna evitarli

Bambina di 4 anni diventa autistica a causa di una vaccinazione
Storia di Maria, cavia senza saperlo (Vaccini e Autismo, Ndr) - (di
Maurizio Tortorella)

Una bimba di quattro anni sarebbe divenuta autistica a causa di un
vaccino «sperimentale». I genitori accusano: nessuno ci aveva informato.
L'accusa è gravissima: nella civile Italia alcuni medici, retribuiti
da una casa farmaceutica straniera, avrebbero condotto una sperimentazione
clinica su 1.280 bambini sotto i due anni d'età, allo scopo di verificare
l'efficacia di un vaccino antivaricella prodotto negli Stati Uniti, ma non
ancora approvato dalla Food and drug administration, l'organo americano per
la vigilanza farmaceutica.
E l'effetto di questa sperimentazione, sempre secondo l'accusa, è
ancora più grave. Perché una bambina barese che oggi ha poco più di quattro
anni, Maria T., subito dopo la somministrazione del vaccino si era sentita
molto male.
Oggi la diagnosi finale dei neurologi è drammatica: autismo, una
malattia che limita ogni capacità di relazione, di linguaggio,
d'espressione.
Poche settimane fa la famiglia di Maria ha citato in giudizio il
medico barese che aveva condotto quella che viene definita esplicitamente
«una sperimentazione abusiva».
La richiesta di risarcimento, curata dagli avvocati Francesco Terruli
e Giovanni Carrieri, coinvolge anche la casa farmaceutica produttrice del
vaccino antivaricella, la statunitense Merck.
In quelle 22 pagine la famiglia di Nicola T., un imprenditore edile di
Bitonto (Bari), ripercorre una storia che ha dell'incredibile e comincia
esattamente tre anni fa, il 4 dicembre 2000. Quel giorno Francesca, mamma di
Maria, porta la figlia alla Asl di Bitonto per la vaccinazione contro la
varicella. «Quando esce» racconta suo marito «Maria è stata vaccinata anche
contro rosolia, parotite e morbillo». Nessuno, apparentemente, ha informato
la donna di quello che è stato somministrato alla figlia: «Mia moglie tornò
a casa senza aver capito, quasi frastornata da tutte quelle iniezioni non
previste» sostiene Nicola. «Non ricorda nemmeno di aver sottoscritto il
foglio del cosiddetto “consenso informato”.
E in effetti, almeno nelle nostre copie del documento, la sua firma
non c'è».

Subito dopo la vaccinazione Maria si ammala: prima compare un
febbrone, poi una grave otite e un brusco calo delle piastrine nel sangue .
Così viene ricoverata più volte in ospedale. Passano i mesi e la bambina
accusa crescenti difficoltà di linguaggio. Quindi smette di parlare,
definitivamente. La diagnosi di autismo arriva un anno più tardi.
A quel punto Nicola e Francesca, disperati, cercano di comprendere che
cosa sia accaduto. Si convincono che esista un legame diretto fra i vaccini
e l'insorgere della malattia. Consultano un pediatra barese, Massimo
Montinari, che da tempo è anche un'autorità conclamata nel campo dei rischi
da vaccinazione: l'anno scorso ha scritto un libro, Autismo, nel quale ha
sostenuto, dati alla mano, che i bambini resi handicappati da vaccini sono
oltre 1.200.

Insieme con Montinari e con gli avvocati, la famiglia T. finalmente
arriva a mettere gli occhi sulla documentazione del caso. Solamente pochi
mesi fa si scopre che nel dicembre del 2000 a Maria è stato somministrato un
vaccino antivaricella sperimentale mai utilizzato prima sull'uomo: il P32 .
«Nel modulo del consenso informato» dice Montinari «c'è scritto che si
tratta di uno studio sulla sicurezza e sulla tollerabilità del P32, quando
viene somministrato insieme con altri vaccini antirosolia, morbillo e
parotite nei bambini fra i 12 e i 23 mesi».
Quel documento, che secondo i legali della famiglia T. è stato firmato
solo dal medico barese che tre anni fa aveva vaccinato Maria, continua
spiegando che si tratta del «primo studio» condotto per conto della casa
farmaceutica statunitense. Aggiunge che il P32 «non è stato ancora approvato
dalla Food and drug administration», e che esiste la possibilità di «effetti
avversi (negativi) che attualmente non si conoscono».

Montinari, che oggi è perito legale della famiglia T., è certo che il
P32 sia all'origine dell'autismo di Maria. E sottolinea, caustico, che nel
documento del «consenso informato» si legge pure che il medico responsabile
della ricerca, un docente dell'università di Bari, è stato «remunerato dalla
Merck per realizzare lo studio».
Il pediatra è scandalizzato: «Vorrei che qualcuno mi spiegasse»
sillaba Montinari «se in Italia sia davvero permessa la sperimentazione di
farmaci su bambini, tanto più se retribuita dalle multinazionali e se priva
del consenso informato dei genitori».

Le scoperte della famiglia T., intanto, continuano a crescere: la
sperimentazione del P32 sarebbe stata condotta, non solo sulla piccola Maria
ma su un totale di 1.280 bambini in tutta Italia . E ora la famiglia accusa
la Asl e il medico «responsabile della sperimentazione» di non avere
avvisato il ministero della Salute di quanto era accaduto a Maria fino al
giugno 2002.
Un fatto grave, perché l'insorgere di effetti collaterali così gravi
doveva essere subito segnalato alle autorità sanitarie. «Viene da
domandarsi» aggiunge l'avvocato Terruli «che cosa sia accaduto agli altri
1.279 bambini».

Luigi Biasio, direttore medico della joint-venture tra le case Merck,
Aventis e Pasteur Merieux, produttrici del vaccino, nega tutto : «Il P32 non
è affatto un nuovo vaccino» dice «ma è solo l'evoluzione di un farmaco
antivaricella, il Varivax, sicuro e impiegato da anni su 40 milioni di
bambini americani. Non si tratta di una sperimentazione, ma di uno studio
clinico. E a noi finora non risulta ufficialmente alcun caso di effetti
collaterali: né quello della piccola Maria T., né di alcuno degli altri
1.279 bambini».

Ma i legali della famiglia T. sospettano addirittura che nel giugno
2002 il medico dello studio clinico abbia certificato il falso al ministero,
segnalando come possibile causa dell'autismo di Maria la somministrazione di
un comune vaccino antivaricella, e non del P32 che invece le era stato
effettivamente inoculato. Biasio, però, nega anche questo.
«Resta il fatto che, a quattro anni, Maria non parla: emette lamenti»
dice suo padre Nicola, che ogni giorno l'accompagna in un istituto di
Andria. Ora sarà il Tribunale di Bari a stabilire la verità. Un'udienza è
prevista per il 20 gennaio 2004.
La famiglia T. ha chiesto un risarcimento di 2 milioni e mezzo di
euro.

AUTISMO e Vaccinazioni, la PROVA....

E' uscito il libro del dott. M. Montinari, che lavora nel reparto di
Chirurgia Pediatrica del Policlinico di Bari, dal titolo: AUTISMO, nuove
terapie per migliorare e guarire. Le ricerche (su circa 800 pazienti) che
indicano la responsabilita' delle Vaccinazioni come causa della malattia....
230 pagine di documentazione Scientifica qualificata.
Una traccia da seguire per medici, ricercatori e genitori che non
hanno perso la speranza di vedere guarire o stare molto meglio i loro figli
autistici...
Tutti i dati scientifici, le diete, le alternative agli antibiotici e
le terapie di supporto, fisiologiche, linguistiche, psicologico e senso
motorio con l'indirizzario di terapeuti ed associazioni a cui rivolgersi.
pagine 230 - editore Macroedizioni

BIMBI SCOSSI
Il vaccino MPR correlato a trombocitopenia purpura
vedi anche BIMBI SCOSSI 2 (INGLESE) + BIMBI SCOSSI 3

Ricercatori inglesi hanno confermato che il vaccino MPR (morbillo
parotite rosolia) può causare una rara forma di sanguinamento in bambini
(Miller, marzo 2001), denominato ITP (idiopathic thrombocytopenic purpura).
Le persone con questa malattia ITP hanno sanguinamenti sottocutanei,
facendo apparire lividi violacei diffusi su varie parti del corpo. Altri
sintomi includono macchioline rosse sulla pelle e perdite di sangue dal
naso. Nella maggior parte dei casi questa patologia si manifesta in una
forma lieve.
Tale reazione, causata dalla distruzione delle piastrine che regolano
l’agglutinarsi del sangue, sembra verificarsi più frequentemente entro le
prime 2 o 3 settimane dalla vaccinazione secondo la American Academy of
Pediatrics.
Per anni c’erano state segnalazioni di tali casi a seguito di vaccini
e si era discusso sulla possibilità che questa patologia potesse
manifestarsi come reazione avversa al vaccino; finora però non c’erano state
prove certe che supportavano tale correlazione.
Mercurio e trombocitopenia
Il mercurio può colpire le proteine coinvolte nella coagulazione, che
hanno un sito di-tiolico, dunque con un’altissima affinità da parte del
mercurio. Allo stesso modo altri metalli pesanti possono aver un effetto su
anomalie della coagulazione sanguigna.
1. Berglund (1991) riporta 2 casi di bambini con trombocitopenia
purpura come reazione all’inserimento di otturazioni di amalgama in denti da
latte. In entrambi i casi la regressione della malattia avvenne a seguito
dell’eliminazione del dente da latte contenente l’otturazione di mercurio.
2. Schwartz (1992) riporta di un caso di riversamento di mercurio
liquido in un’abitazione privata.
Il bambino più piccolo sviluppò trombocitopenia purpura e solo una
terapia mirata di chelazione del mercurio riportò alla normalità i suoi
valori di mercurio nel sangue e risolse il caso di trombocitopenia.
In questa occasione Schwartz fa notare che in circa il 5% dei casi
trattati con penicillamina (agente usato come chelante del mercurio) la
trombocitopenia è uno dei sintomi, e ciò dà un’idea della morbilità del
mercurio in questa patologia.
3. Fuortes (1995) riporta un altro caso di riversamento accidentale di
mercurio liquido in un’abitazione.
L’uso dell’aspirapolvere per ripulire tale perdita accidentale aveva
portato ad un’elevata esposizione degli abitanti della casa.
Due dei quattro bambini di tale famiglia svilupparono trombocitopenia
purpura, manifestazioni dermatologiche che scomparvero solo dopo chelazione
interna del mercurio con DMPS.

Bibliografia

1. Miller E, Waight P, Farrington CP, Andrews N, Stowe J, Taylor B,
“Idiopathic thrombocytopenic purpura and MMR vaccine”, Archives of Disease
in Childhood March 2001; 84: 227-229
2. ABSTRACT (Immunisation Division, Public Health Laboratory Service
Communicable Disease Surveillance Centre, Colindale, London NW9 5EQ, UK):
Una correlazione causale tra vaccino triplo morbillo-rosolia- parotite
e ITP (trombocitopenia purpura idiopatica) è stata confermata incrociando i
controlli tra vaccinazione e data di ammissione in ospedale. Il rischio
assoluto entro 6 settimane è risultato essere 1 su 22 300, e 2 casi su 3 che
avvengono in questo periodo di 6 settimane sono causati dal vaccino MPR.
Bambini con ITP prima della vaccinazione MPR non avevano mostrato reazioni o
effetti secondari da vaccino.
3. Schwartz JG, Snider TE, Montiel MM, “Toxicity of a family from
vacuumed mercury”, Am J Emerg Med 1992 May;10(3):258-61
4. ABSTRACT (Department of Pathology, University of Texas Health
Science Center, San Antonio 78284-7750)
A family of four developed toxic blood levels of mercury after the
mother vacuumed a spilled jar of liquid mercury from a closet in their
apartment. The youngest son developed severe thrombocytopenia which was
initially diagnosed as idiopathic thrombocytopenic purpura secondary to
viral illness. A possible association between acute mercury toxicity and
idiopathic thrombocytopenic purpura has not been previously reported.
Chelation therapy with penicillamine for the older child was administered
soon after toxic blood mercury levels were known by the physician. Because
thrombocytopenia has been reported to occur in up to 5% of patients
receiving penicillamine therapy, the younger child was treated with
dimercaptosuccinic acid.
The mother was also treated with dimercaptosuccinic acid. The father
received dimercaprol therapy.
The toxic effects and rationale for now outdated therapeutic uses of
mercury are discussed.
5. Berglund F, Elinder G, "Trombocitopenia in due bambini dopo l’inserimento
di amalgami nei denti da latte", Sammanfattningar, Svenska Läkarsällskapets,
Riksstämma 27-29 nov 1991
“Una bambina di 9 anni in Oskarshamn si ammalò dopo 2 mesi dall’inserimento
di un’amalgama in un dente da latte, con petecchie sulle gambe e gengive
sanguinanti. I trombociti inizialmente 15x19(9)/l rapidamente scesero a
2,1x10(9)/l.
La microspia del midollo osseo mostrava megacariociti piccoli e
immaturi. Furono somministrati 60mg di prednisolone per quattro giorni, poi
20mg al giorno e interrotto dopo tre settimane. I trombociti allora
aumentarono nell’arco di tre mesi da 43 fino a circa 200x10(9)/l. Durante
questo tempo la bambina aveva perso i suoi denti da latte con l’amalgama. La
madre aveva 16 amalgami di varia grandezza e 4 capsule d’oro. Soffriva di
dolori alle articolazioni, stanchezza freddo e avevo allattato la bambina
per 7 mesi. A un bambino nato nel 1979 venne inserita un amalgama in un
dente da latte nel 1982, a dicembre dell’83 si fece dei lividi e i
trombociti erano 23x10(9)/l. Chiaramente positivo il test di Coombs.
Inizialmente trattato con cortisone e Imurel.
Dopo un paio di mesi solo Imurel fino al 1991. Il dente cadde a
gennaio ’91 e fu analizzato. Il ragazzo ora sta bene.
La madre ha amalgami in tutti i molari e premolari, con sapore
metallico dal 1986 circa. Ha allattato il figlio per due mesi.
Topi esposti a mercurio gassoso accumulano mercurio anche nel midollo
osseo. La storia dentale, sia della madre che del figlio, dovrebbe essere
parte di una valutazione dell’anamnesi.
6. Fuortes LJ, Weismann DN, Peters C, "Trombocitopenia autoimmune ed
avvelenamento da mercurio elementare",
J Toxicol Clin Toxicol 33(5):449-455 (1995)
ABSTRACT
Tre casi di grave tossicità al mercurio verificatisi all'interno di
una famiglia. Due casi di trombocitopenìa si sono verificati in questa
famiglia e rappresentano il secondo importante resoconto di un'associazione
tra tossicità da mercurio e trombocitopenìa. Tre dei bambini si sono
presentati con una combinazione di manifestazioni dermatologiche e
neurologiche che richiamano l'acrodinia o "malattia rosa". Ciascuno dei 4
bambini in questa famiglia era stato curato con acido dimercaptosuccinico.
Sono stati descritti i rischi nell'usare l'aspirapolvere nei casi di perdite
di mercurio e le appropriate procedure di pulizia.



Dr. Andrea Zille
Search MEDLINE “purpura & vaccination”:

Alter HJ, Scanlon RT, Schechter GP, “Thrombocytopenic purpura
following vaccination with attenuated measles Virus”, Am J Dis Child. 1968
Jan;115(1):111-3.

Arya LS, Ghai OP, Saraya AK, “Thrombocytopenic purpura following DPT
vaccination”, Pediatr Hematol Oncol. 1993 Oct-Dec;10(4):381-3

Autret E, Jonville-Bera AP, Galy-Eyraud C, Hessel L.,
[Thrombocytopenic purpura after single or combined vaccination against
measles, mumps and rubella], Arch Pediatr. 1996 Apr;3(4):393-4 & Autret
E, Jonville-Bera AP, Galy-Eyraud C, Hessel L., Therapie. 1996 Nov-Dec;
51(6):677-80 & Pediatr Infect Dis J 1996 Jan;15(1):44-8

ABSTRACT (Service de Pharmacologie Clinique, Hopital Bretonneau,
Tours, France):
A retrospective epidemiological survey was conducted to evaluate the
incidence and characteristics of thrombocytopenic purpura (TP) reported in
France following measles, mumps or rubella vaccination with monovalent or
multivalent vaccines. Sixty cases of TP were reported i.e an
incidence/100,000 doses of 0.23 and 0.17 for measles or rubella vaccines
respectively given alone, to 0.87 for combined measles-rubella vaccine and
0.95 for MMR vaccine. The mean age was 21 +/- 12 months and the delay of
diagnosis was 16 +/- 6 days after vaccination. Thrombopenia was severe (mean
platelet count: 8000 +/- 6000/mm3) and always associated with purpura. The
immediate outcome was favourable in 89.5 per cent of cases.
Vaccine-associated TP appears to be similar to acute childhood idiopathic
thrombocytopenic purpura but the clear temporal relationship between MMR
vaccination and the occurrence of TP make a causal relationship highly
plausible. Acute TP seems a rare complication of measles-rubella and MMR
vaccination but clinicians had to be informed of the possibility of their
occurrence. Acute TP following vaccination should be reported by physicians
to their Regional Drug Surveillance Centre.

Bartos HR., “Thrombocytopenia associated with rubella vaccination”, N
Y State J Med. 1972 Feb 15;72(4):499.

Beeler J, Varricchio F, Wise R., “Thrombocytopenia after immunization
with measles vaccines: review of the vaccine adverse events reporting system
(1990 to 1994)”, Pediatr Infect Dis J. 1996 Jan;15(1):88-90.

Brown RC, Blecher TE, French EA, Toghill PJ., “Thrombotic
thrombocytopenic purpura after influenza vaccination”, Br Med J. 1973 May
5;2(5861):303

Casoli P, Tumiati B., [Acute idiopathic thrombocytopenic purpura after
anti-influenza vaccination.], Medicina (Firenze) 1989 Oct-Dec;9(4):417-8

ABSTRACT:
A case of acute thrombocytopenic purpura, presented with sudden onset
of petechiae and ecchymoses, as a possible complication of antinfluenza
vaccination with inactivated viruses is reported. Within 15 days of
vaccination the platelet count fell down, serum antiplatelet antibodies were
detected in high titre and bone marrow aspiration revealed an increased
number of megakaryocytes. Corticosteroid therapy was followed by a complete
recovery within ten days; three months later, platelets number remained in
the normal range.

Casteles-Van Daele M., “Vaccination and Henoch-Schoenlein purpura”, N
Engl J Med. 1969 Apr 3;280(14):781.

Champsaur HF, Bottazzo GF, Bertrams J, Assan R, Bach C., “Virologic,
immunologic, and genetic factors in insulin-dependent diabetes mellitus”, J
Pediatr 1982 Jan;100(1):15-20

ABSTRACT:
A 16-month-old girl presented with an episode of fever and acute
thrombocytopenic purpura caused by a Coxsackie B5 virus. On days 13 to 23,
laboratory evidence of diabetes mellitus was present, followed by a 2
1/2-month remission, then by definitive insulin-dependent diabetes. The
involvement of virologic, immunologic, and genetic factors in the
pathophysiology was substantiated by the following data: (1) Virus-induced
glucose intolerance was produced in selected mouse strains. (2) Islet-cell
antibodies were found one week before onset of diabetes; however,
circulating lymphocytes of the child at that time suppressed insulin release
from islets in vitro. (3) Immunogenetic analysis of the child revealed the
presence of high-risk genetic markers. It is suggested that the convergence
of an insulotropic variant virus, genetic predisposition, and perhaps some
uncontrolled adjuvant factors, e.g. steroid therapy and DPT vaccination, may
have determined insular damage and anti-islet autoimmune reactions, leading
to insulin-dependent diabetes mellitus.

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thrombocytopenic purpura following combined vaccination against measles,
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de Jong MC, Monnens LA , “Recurrent haemolytic uraemic syndrome”,
Padiatr Padol 1976;11(3):521-7

ABSTRACT:
Two children are described with frequent relapsing haemolytic uraemic
syndrome. In the first child, the disease reoccurred twice and in the second
three times. In both, relapses could be related to a viral infection, as
well as to a preceding inoculation for
diphtheria--pertussis--tetanus--poliomyelitis in the second patient.
Recurrent haemolytic-uraemic syndrome (H.U.S.) may constitute a discrete
clinical form of H.U.S.

De Ritis L, Pecorari R., [Thrombopenic purpura following measles
vaccination.], Pediatr Med Chir 1990 Mar-Apr;12(2):161-3

ABSTRACT (Divisione Pediatrica, Ospedale, F.lli Borselli, Bondeno,
Ferrara, Italia):
A case of acute thrombocytopenic purpura complicating live measles
vaccination is reported. Clinically and morphologically this case is
identical to the postinfectious thrombocytopenic purpura. An immunological
mechanism has been postulated to explain the thrombocytopenia.

Farrington P, Pugh S, Colville A, Flower A, Nash J, Morgan-Capner P,
Rush M, Miller E ., “A new method for active surveillance of adverse events
from diphtheria/tetanus/pertussis and measles/mumps/rubella vaccines”,
Lancet 1995 Mar 4;345(8949):567-9

Public Health Laboratory Service Statistics Unit, Communicable Disease
Surveillance Center, London, UK.
We describe a new method for active post-marketing surveillance of
vaccine safety based on patient records.
We studied the association between diphtheria/tetanus/pertussis (DTP)
vaccination and febrile convulsion, and between measles/mumps/rubella (MMR)
vaccination and febrile convulsion and idiopathic thrombocytopenic purpura
(ITP) in five district health authorities in England by linking vaccination
records with computerised hospital admission records. We found an increased
relative incidence for convulsions 0-3 days after DTP vaccination. The
effect was limited to the third dose of vaccine for which the attributable
risk (all ages) was 1 in 12,500 doses. Completion of vaccination by 4 months
instead of10 months after the change in the UK to an accelerated
immunisation schedule may have resulted in a 4-fold decrease in febrile
convulsions attributable to DTP vaccine. 67% of admissions for a convulsion
6-11 days after MMR vaccination were attributable to the measles component
of the vaccine (risk 1 in 3000 doses). An excess of admissions for a
convulsion 15-35 days after MMR vaccination was found only for vaccines
containing the Urabe mumps strain (1 in 2600 Urabe doses).
There was a causal association between MMR vaccination and ITP
resulting in admission 15-35 days subsequently. The estimated absolute risk
of 1 in 24,000 doses was 5 times that calculated from cases passively
reported by clinicians. This finding emphasises the need for active
surveillance of adverse events. The record linkage method that we used is
an effective way to identify vaccine-attributable adverse events.

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thrombocytopenia”, JAMA 1981 Jan 23-30;245(4):369-70

ABSTRACT:
Two patients with immune thrombocytopenia had relapses of their immune
thrombocytopenia after the administration of pneumococcal and influenza
vaccines. These observations suggest that patients with a history of immune
thrombocytopenia should be monitored after vaccination.

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varicella-zoster vaccination”, Am J Pediatr Hematol Oncol 1986
Spring;8(1):78-80
.
ABSTRACT:
Acute thrombocytopenia developed 3 weeks after the vaccination of a
child with leukemia with V-Z vaccine. This is the first case of postvaccinal
thrombocytopenia to be reported following V-Z vaccine. The risk to leukemic
children of postvaccinal thrombocytopenia would appear to be less than 1%.
Note added in proof: The patient remained seronegative until the eighth
month following vaccination. Her FAMA titer then rose to 1:32, probably as a
result of exogenous reinfection with V-Z virus.

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the monitored 289 immunization against Rabies)

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ABSTRACT (Departement de Maladies Infectieuses et Medecine Interne,
Hopital Pellegrin, Bordeaux, France):
Recombinant hepatitis B vaccine is usually well tolerated. Clinical
and laboratory test manifestations with immunologic mechanisms have
nonetheless been described following use of this vaccine. We retrospectively
report 7 cases of thrombocytopenia occurring within 3 months (7 weeks on the
average) of 1 or following injections of recombinant hepatitis B vaccine.
Four boys and 3 girls, average age 12 y, were involved. Three had a history
of immune thrombocytopenic purpura. Four had haemorrhagic manifestations.
The haemogram showed thrombocytopenia (24 x 10(9)/l on the average) without
alterations of the other lines. Infectious and immune aetiologies were
excluded in all cases. The course varied after treatment by corticosteroids,
high-dose intravenous immunoglobulin, or both. After describing the
different manifestations subsequent to recombinant hepatitis B vaccination,
we discuss post-vaccinal thrombocytopenias (vaccines in question,
mechanisms) and the reality of this entity.
Nielsen LJ, Karup Pedersen F, Ellegaard J., “Failure of pneumococcal
vaccination in a splenectomized child”, Acta Paediatr Scand 1982
Mar;71(2):331-3

ABSTRACT:
Recurrent Streptococcus pneumoniae septicaemia occurred in a
splenectomized child with idiopathic thrombocytopenic purpura. Fatal
infection took place 1 year after pneumococcal vaccination, and was caused
by sero-type 18C which was included in the vaccine. The efficacy of
pneumococcal vaccination is discussed in relation to specific pneumococcal
polysaccharide antibody titers, and it is concluded that vaccination
alone is insufficient in preventing overwhelming infections in
splenectomized individuals.

Nieminen U, Peltola H, Syrjala MT, Makipernaa A, Kekomaki R, “Acute
thrombocytopenic purpura following measles, mumps and rubella vaccination. A
report on 23 patients”, Acta Paediatr 1993 Mar;82(3):267-70
.
ABSTRACT (Finnish Red Cross Blood Transfusion Service, Helsinki)
An acute thrombocytopenic purpura developed shortly after
measles-mumps-rubella vaccination in 23 of approximately 700,000 children
immunized over a period of seven years. The mean interval from inoculation
to the onset of purpura was 19 days. Bone marrow aspirates obtained from 13
patients showed increased or normal amounts of megakaryocytes. Platelet
survival time was markedly shortened in the two patients studied. Fifteen
patients recovered (the platelet count exceeded 100 x 10(9)/l) in one month,
five in two months and two in six months. Increase in platelet-associated
immunoglobulin was detected in 10 of 15 patients. Circulating antiplatelet
autoantibodies (AAb) against glycoprotein IIb/IIIa were detected in 5 of 15
patients. The findings are compatible with an autoimmune mechanism triggered
by immune response to measles-mumps-rubella vaccination. As evaluated by the
clinical course and the presence of AAb, post-vaccination thrombocytopenic
purpura appears to be indistinguishable from childhood acute idiopathic
thrombocytopenic purpura.

Patel U, Bradley JR, Hamilton DV, “Henoch-Schonlein purpura after
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Senatore S, Tedeschi F., [Uremic-hemolytic syndrome: clinical and
pathological observations of a case (author's transl).], Ateneo Parmense
Acta Biomed 1978;49(4):377-87

ABSTRACT:
A case of uremic hemolytic syndrome observed in a 20 months old child
has been investigated from the clinical and pathological point of view. All
specific clinical manifestations of the syndrome were present as well as the
pathognomic pathological finding of a renal trombotic microangiopathy. In
addition a generalized lymphoadenopathy likely related to a previous
vaccination, was also found. The possible role of such an immune reaction in
the pathogenesis of the syndrome in the present case is discussed.

Slee DS, Lagro SW, Frenkel J., [Acute hemorrhagic edema in children:
excellentprognosis.], Ned Tijdschr Geneeskd 2001 Apr 28;145(17):830-4

ABSTRACT (Catharina-Ziekenhuis, afd. Kindergeneeskunde, Eindhoven)
In 2 young children, boys aged 8 and 14 months, who were referred with
fever and typical concentric skin lesions and oedema (except for on the
trunk), acute haemorrhagic oedema was diagnosed. This is a benign
leucocytoclastic vasculitis of the skin accompanied by oedema, which affects
children between birth and 36 months of age. It is often preceded by an
infection or vaccination. As a rule, recovery is complete.

Sourreil P, Battin JP, Beylot C., [Postvaccinal erythemato-purpuric
acrodermatitis], Bull Soc Fr Dermatol Syphiligr. 1969;76(1):79-80.
Stopfkuchen H, Jungst BK, Wilutzky H., [Purpura fulminans associated
with varicella and polyvalent protective inoculations], Klin Padiatr. 1976
Mar;188(2):190-3.

ABSTRACT:
We report about a 10 years old boy, who developed the rare disease of
Purpura fulminans following Varicella, after having received the trivalent
Poliomyelitis vaccine of Sabin and a diphtheria-tetanus booster during the
incubation period of Varicella. The acute stage of the disease was overcome
by symptomatic therapy; extensive skin necrosis especially in the lower
extremities had to be treated surgically. The etiology of Purpura fulminans
has not yet been established. Since diffuse intravascular clotting (DIC)
plays an essential part in the pathogenesis of this disease. Heparintherapy
is now used as the treatment of choice. At the present state of knowledge we
believe that the protective inoculations given in the incubation period of
Varicella possibly provoced Purpura fulminans as a rare complication of
Varicella.

Symmers WS, “Thrombocytopenic purpura and haemolytic anaemia after
influenza vaccination”, Br Med J. 1973 Jun 9;2(5866):614

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vaccination.], Monatsschr Kinderheilkd 1989 Aug;137(8):440-6 & von
Muhlendahl KE., “Side-effects of measles-mumps vaccination”, Lancet. 1990
Mar 3;335(8688):540-1.

ABSTRACT (Kinderhospital Osnabruck, Austria)
Within three years we have observed three patients with parotitis
after measles-mumps-vaccination, one child with idiopathic thrombocytopenic
purpura, one with meningitis, and one patient with a preexisting severe
cerebral damage died of central vasomotor and breath regulation dysfunction
20 days after the vaccination. Their case histories are described here, and
the literature dealing with this question is reviewed. The following
incidences of side effects may have to be accepted: "vaccination measles"
(fever, rash, conjunctivitis, coughing) 5%, parotid swelling 1%.
Furthermore, there are reports and observations on 38 patients who have
developed ITP after vaccination, and on 8 other children who developed
meningitis. From their lumbar liquor, mumps- or vaccine mumps viruses have
been cultured.

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smallpox vaccination], Kinderarztl Prax. 1969 Jul;37(7):299-303.

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Wiersbitzky S, Bruns R, Muller C, Wiersbitzky H, Mentel R, Seidel W.
Postvaccinal thrombocytopenia: fact or myth?
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PMID: 8519638 [PubMed - indexed for MEDLINE]

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thrombocytopenic purpura following rubella vaccination]. Rinsho Ketsueki.
1996 Nov;37(11):1328-30.

ABSTRACT (Department of Pediatrics, Kinki University School of
Medicine)
A case of acute thrombocytopenic purpura following rubella vaccination
is reported. A 3-year-old boy developed purpura on the 22nd days after
rubella vaccination. His platelet count was 34 x 10(3)/microliter.
Platelet-associated IgG was elevated, but the amount of megakaryocytes in
bone marrow aspirates was within the normal range, suggesting immune
mechanism-associated thrombocytopenia. He recovered spontaneously within one
month. Thrombocytopenic purpura is a well-documented complication of natural
rubella infection. Attention should be paid rubella vaccination-associated
thrombocytopenia, though it seems to be less frequent than after natural
infections.

AUTISMO dai VACCINI
Il LEGAME fra il VACCINO MMR e L'AUTISMO ORA è più CHIARO
(di Lorraine Fracer @ 2000 )
Nel febbraio del 1998 dei dottori britannici annunciarono delle prove
schiaccianti relative al legame fra la vaccinazione MMR (orecchioni -
morbillo - rosolia) l'autismo e le malattie intestinali nei bambini. In un
ulteriore studio, condotto dal Professor John O'Leary il virus del morbillo
fu trovato negli intestini di 24 bambini su 25 i quali avevano sviluppato
enterocolite autistica dopo un'infanzia apparentemente sana.

Il Professor John O'Leary, parlando sotto giuramento nel corso di
un'udienza di fronte al potente Comitato Congressuale sulle Riforme
Governative ha riferito come il suo sofisticato laboratorio aveva
identificato il virus del morbillo - qualcosa che certamente non avrebbe
dovuto trovarsi lì - in campioni prelevati dagli intestini di non meno di 24
su 25 pazienti presi in considerazione. Le scoperte di questo studio di
vitale importanza, riportate per la prima volta il 6 aprile presso l'udienza
congressuale sull'autismo, forniscono una convincente nuova testimonianza
del collegamento fra l'infezione da virus morbillo e questa terribile
disgrazia; queste scoperte, tre, richiedono urgentemente nuovi parametri
sulla sicurezza del vaccino MMR - la vaccinazione combinata per orecchioni,
morbillo e rosolia che viene regolarmente somministrata ogni anno a
centinaia di migliaia di bambini in Gran Bretagna (e nel resto del mondo).

Sono passati più di cinque anni da quando Rosemary Kessick, ansiosa di
scoprire perché il suo bimbo in precedenza sano aveva contratto delle
terribili affezioni all'intestino e di punto in bianco si comportava in modo
incontrollabile, dapprima cercò l'uomo che forni al Professor O'Leary quelle
fondamentali biopsie di tessuti prelevati da bambini autistici; ella si
rivolse al gastroenterologo Dr. Andrew Wakefield, consulente onorario presso
il Royal Free Hospital di Londra nonché acclamato ricercatore delle
affezioni infiammatorie dell'intestino.
Il Dr. Wakefield non aveva mai visto prima un bambino come William, il
cui autismo era calato su di lui quasi nel giro di una notte. Quando esaminò
il rivestimento dell'intestino di William con una telecamera a fibre
ottiche, egli rimase sbalordito nello scoprire un'inspiegabile anormalità.
Nel febbraio del 1998, dopo aver visto altri 11 pazienti con sintomi
identici, osò suggerire che genitori come Mary, i quali ritenevano che i
loro bambini avessero sviluppato l'autismo dopo che era stato loro
somministrato il vaccino, adesso avrebbero dovuto essere presi sul serio.

In un documento scientifico pubblicato sulla rivista medica leader,
The Lancet, il Dr. Wakefield ed i suoi colleghi hanno descritto come
scoprirono questo medesimo esempio di infiammazione dell'intestino - che
essi ritenevano fosse una componente di una nuova malattia, l'enterocolite
autistica - in tutti I 12 bambini. Essi hanno riportato che i genitori di
otto bambini hanno detto che il comportamento dei piccoli ha iniziato a
deteriorarsi dopo le loro vaccinazioni MMR.
Mentre non vi era alcuna prova diretta di un legame, il Dr. Wakefield
disse che bisognava indagare adeguatamente sulla faccenda; egli sottolineò
di non essere contro i vaccini e di volere soltanto programmi di
vaccinazione sicura per i bambini.

Tuttavia all'interno dell'ambiente medico consolidato non esiste
eresia piu grande che mettere in discussione la sicurezza dei vaccini per
l'infanzia. Il Dr. Wakefield fu presto accusato di minare la fiducia dei
genitori nel MMR e di mettere a rischio le vite di molti bambini poiché un
gran numero di genitori aveva deciso di evitare il vaccino; da quel giorno
in poi la comunità medica gli diede l'ostracismo. I suoi meticolosi studi
sui 12 bambini - e, di conseguenza, altre centinaia nelle loro condizioni -
vennero ignorati dal governo britannico e accantonati dagli "esperti" del
Medical Research Council; i suoi capi dell'University College di Londra gli
ordinarono di non parlare con la stampa.

MEDICO, RICERCATORE ESPULSO dal suo lavoro, perché CONTRARIO ai
VACCINI !!!

Il dott. Andrei Wakefield, consulente gastroenterologo la cui ricerca
sui vaccini MMR (morbillo, orecchioni, rosolia) ha dimostrato il nesso fra
vaccini ed autismo e malattie gastrointestinali, ha annunciato il 01/12/2001
che la direzione dell’Istituto ove lavorava gli ha chiesto di dare le
dimissione dal suo lavoro !

Il dottor Wakefield era stato nominato un mese prima Membro del
Collegio Reale dei Patologi in riconoscimento del suo lavoro di ricerca.

Egli ha verificato la teoria secondo la quale il vaccino trivalente
MMR può formare una colonia nell’intestino dei bambini predisposti,
generando infiammazioni all’intestino, il quale distrugge l’equilibrio
chimico nell’organismo e nel cervello provocando anche l’autismo.

Alla notizia i genitori di bambini autistici coinvolti nella ricerca
(circa 170), hanno manifestato la loro rabbia !

Alcuni di loro hanno chiesto che il Royal Free Hospital, permetta di
continuare, al dott. Wakefield, il trattamento dei bambini da lui curati.

Egli ha raccontato che dopo aver visitato i bambini con storie simili,
si è reso conto delle false affermazioni del Ministero della Sanità
britannico, secondo il quale il MMR sarebbe “sicuro”; avendolo dimostrato
con le sue ricerche, è stato invitato a lasciare il suo lavoro !

La pressione sul reparto di gastroenterologia infantile è talmente
alta che la sua lista di attesa rischia di infrangere il limite di 18 mesi
del NHS (Min. della Sanità)

(vedere anche: The Telegraf, London, 02 DEC, 2001 –
http://news.telegraf.co.uk)

Adesso, dice il Professor O'Leary, che è uno dei patologi indipendenti
di punta della Repubblica d'Irlanda, le nuove prove provenienti dal suo
laboratorio devono cambiare tutta questa situazione. Egli è doppiamente
preoccupato in quanto un altro gruppo di ricerca indipendente in Giappone ha
anch'esso trovato il virus del morbillo nel sangue di tre dei pazienti di
Wakefield - ed essi sostengono che l'impronta genetica è "coerente" col
ceppo usato nel vaccino MMR; così ulteriori studi divengono ora imperativi.

"Le scoperte che ho presentato al Congresso" ha detto il Professor
O'Leary, "sono i risultati di un lavoro indipendente eseguito dal mio
laboratorio su materiale mandatoci da Andrew Wakefield. Il materiale che ci
è stato dato è stato spedito in modo riservato; prima che i test fossero
completati non conoscevamo i nomi dei pazienti, né la diagnosi o l'età; non
vi era alcuna tendenza particolare a cambiare diagnosi o cambiare i
risultati conformarsi ad una particolare ipotesi di lavoro." Egli ha detto
che dei 25 bambini con enterocolite autistica che il suo laboratorio ha
analizzato, 24 ospitavano l'impronta genetica del morbillo. Solo uno dei 15
bambini del gruppo di controllo - quelli che non hanno l'autismo presentava
il virus. Il Professor O'Leary ha detto: "è il 96% confrontato con il 6,6%,
che statisticamente è altamente significativo implica un'associazione fra il
virus del morbillo e la malattia. Il virus del morbillo è presente
nell'intestino di questi bambini.

Non dovrebbe trovarsi lì. Il problema seguente è scoprire che cosa ci
sta a fare là, e vi è la necessità di un'indagine approfondita in merito e
che sia appropriatamente finanziata."

Sui genitori britannici sono state esercitate fortissime pressioni da
parte degli ispettori della sanità e dai GP affinché i loro bambini
venissero vaccinati con il MMR ed alcune famiglie sono state depennate dalle
liste mediche per aver rifiutato. Il governo lo scorso hanno ha bloccato
l'importazione del vaccino contro il solo morbillo ed i genitori che
desiderano il singolo vaccino sono costretti a recarsi oltremare. Se viene
confermato che l'infezione da virus del morbillo, qualsiasi sia la sua
origine, è la causa di variazioni croniche nell'intestino e di danno
cerebrale in almeno questo gruppo di bambini autistici, potrebbe essere
possibile trovare una cura; certamente molti genitori hanno scoperto che una
dieta rigida può aiutare i loro bambini.
Il Ministero della Sanità Britannico ha espresso disprezzo per gli
studi del Professor O'Leary, tuttavia, agli inizi di aprile, il Medical
Research Council ha annunciato una massiccia indagine statistica su due
milioni di cittadini in Gran Bretagna, che è finalizzata a saperne di più
sull'autismo e che dovrebbe "essere in grado di esaminare qualsiasi
possibile associazione fra l'autismo ed il vaccino MMR".

La potenziale importanza dei risultati del Professor O'Leary non verrà
sprecata dagli avvocati di circa 200 bambini - gran parte dei quali
autistici - che hanno già intentato causa ai produttori del vaccino MMR.

Il Professor O'Leary, che ora ha deciso di ampliare la sua
collaborazione col Dr. Wakefield, ha commentato: "Adesso è giunto il momento
per una vera ricerca; dobbiamo decifrare quello che sta accadendo."

Per le centinaia di genitori come Rosemary Kessick tale ricerca non
potrà essere svolta con la dovuta tempestività. (Fonte: The Mail on Sunday,
UK, y aprile 2000)



tratto da: http://www.mednat.org/vaccini/vaccini_base.htm e vi e'
MOLTO ma MOLTO di piu': es. oltre 1000 studi scientifici che sbugiardano
totalemente cio' che copiato da quel sito.........vicino ai produttori dei
vaccini !



PRODUTTORI dei VACCINI TUTELATI.......

La Legge sulla Sicurezza Nazionale degli USA, tutela e protegge
i Produttori di Vaccini

Mistero per 2 settimane a Washington: poco prima che Gorge Bush
convertisse la proposta di legge sulla Sicurezza Interna in Legge, un membro
non meglio specificato del congresso, ha inserito all’ultimo momento nel
testo della legge, in modo da non avere il tempo per una ulteriore
discussione del nuovo testo, una disposizione che blocca le cause legali
intentate contro il colosso farmaceutico Eli Lilly & Co., che produce
vaccini contenenti il Thiomersal (mercurio) utilizzato nei vaccini
somministrati ai bambini.

Migliaia di genitori che hanno intentato causa di risarcimento
con i loro legali, perché i loro figli erano divenuti autistici (autismo)
dopo la somministrazione di quei vaccini, contro il colosso farmaceutico, si
sono visti bloccare le cause perché i legali dell’amministrazione Bush hanno
intimato ai giudici dei vari tribunali ove queste cause erano in atto, di
NON divulgare nessuna notizia inerente quei casi di autismo da vaccino.

I legali di quelle famiglie dei bambini autistici hanno accusato
il governo degli Stati Uniti di cercare di tenere le informazioni fuori dai
tribunali civili, nelle quali le giurie potrebbero essere convinte a
decretare pesanti sentenza di risarcimento contro i produttori di vaccini.

L’onorevole Tennis Kucinich (Ohio) ha detto: “la capacità di uno
specifico gruppo d’interesse di inserire nei testi di legge disposizioni per
il proprio vantaggio personale e a scapito dell’interesse pubblico, solleva
grossi dubbi fondamentali sull’integrità del nostro governo”.

Dopo qualche settimane del mistero al Congresso i membri
interrogati hanno negato di aver inserito quella disposizione, salvo uno
(Dick Armey – Texas) Capogruppo della maggioranza alla Camera che ha
riferito alla CBS News di averlo fatto per evitare che i produttori di
vaccini fallissero, sommersi dal peso delle crescenti cause legali intentate
contro di loro ed ha detto: “Sono stato io e ne sono orgoglioso: E’ una
questione di Sicurezza Nazionale. Se il paese sarà attaccato con armi
batteriologice avremo bisogno di quei vaccini”.

I critici hanno scoperto che il padre dell’attuale presidente
Bush negli anni 1970 faceva parte del consiglio di amministrazione della Eli
Lilly; l’attuale amministratore del bilancio della Casa Bianca Mitch Daniels
un tempo era uno dei dirigenti della Eli Lilly; il CEO della Eli Lilly
lavora attualmente nel gruppo di Consulenza per la sicurezza interna del
presidente Bush……….
(Fonti: Reuters, 26/11/2002; CBS WorldWide, 17/12/2002.)




Commento: si auto autotutelano, per evitare di dover pagare per i loro
crimini ! con la scusa del terrorismo essi incrementano il mercato dei
malati per poterlo poi gestire.......!

Questi sono i crimini dell'industria farmaceutica dei vaccini !

Cosa intendete fare per far conoscere a tutti la gravità delle
profilassi vaccinali ?


G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e
Medicine Biologico Naturali
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Ambra
2004-10-08 15:53:15 UTC
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http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html
http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm

E’ meglio contrarre la malattia o essere vaccinati?

Le malattie causano sofferenza e in molti casi complicanze con esiti
permanenti o morte. I vaccini proteggono dalla malattia senza i rischi delle
complicanze gravi.

E’ sicuramente preferibile immunizzarsi attraverso la vaccinazione. Le
malattie prevenibili con vaccinazione possono causare la morte o complicanze
con danni permanenti come paralisi da poliomielite, danni epatici o cancro
del fegato dopo infezione da virus dell’epatite B, ritardi mentali dopo
meningite causata da parecchi batteri (Hib, pneumococco e meningococco).
Inoltre morbillo, pertosse, meningite da Hib possono causare danni
cerebrali. Anche la rosolia contratta in gravidanza può essere causa di
gravi difetti congeniti al nascituro.

L’immunità acquisita tramite vaccinazione conferisce protezione nei
confronti della malattia in modo simile all’immunità acquisita dopo
infezione naturale. E’ vero che, a volte una sola infezione naturale è in
grado di stimolare l’immunità per tutta la vita mentre per acquisire una
immunità ottimale tramite vaccinazione, può essere necessaria la
somministrazione di più dosi di vaccino nel corso di più mesi.

In alcuni casi però solo la vaccinazione è in grado di conferire, o
conferisce una immunità migliore dell’infezione naturale (vedi, ad esempio
il tetano e le infezioni da Hib).

http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html
http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm
G. Paolo
2004-10-08 12:58:23 UTC
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Ecco il contenuto dei Vaccini:

http://www.vaccinetwork.org/sub_index/sezioni/vaccinazioni/foglietti.html
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G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
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Ambra
2004-10-08 15:53:16 UTC
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http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html
http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm
Nei vaccini sono presenti anche piccolissime quantità di sostanze necessarie
per prevenire contaminazioni batteriche, evitare la perdita di efficacia nel
tempo o potenziare la risposta immunitaria.
Gli adiuvanti utilizzati più frequentemente sono:
Antibiotici: sono utilizzati per prevenire la crescita batterica nelle
culture vaccinali. La neomicina è uno degli antibiotici più frequentemente
utilizzati a tale scopo.
Alluminio: sotto forma di sali di alluminio è utilizzato nei vaccini per
aumentare la stimolazione immunitaria ed aumentare la produzione di
anticorpi nei confronti della malattia.
Formaldeide: è utilizzata per uccidere virus e batteri che possono trovarsi
nelle colture usate per produrre vaccini.
Monossido di glutammato (MSG): è utilizzato come stabilizzante in alcuni
vaccini che in tal modo rimangono inalterati in situazioni quali cambiamenti
di temperatura, umidità, ph ecc.. L'MSG viene utilizzato molto spesso nei
cibi.
Solfato: sotto forma di sodio metabisolfito è anch'esso uno stabilizzante.
Si trova anche in alcuni cibi e bevande alcoliche.
Thimerosal: è un conservante. Il thimerosal contiene mercurio è può trovarsi
sotto forma di etilmercurio, acido tiosalicilico, idrossido di sodio ed
etanolo. Si trova anche come conservante nei liquidi di pulizia delle lenti
a contatto e negli spray orali.
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html
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G. Paolo
2004-10-08 17:03:40 UTC
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Il sistema immunitario ha due funzioni separate e in equilibrio tra di loro,
Th1 e Th2.
Con Th1 è indicata l'immunità mediata da fagociti, primaria difesa contro
funghi, virus e protozoi; con Th2 è indicata l'immunità umorale indipendente
dai fagociti (IgE, IgM, IgG), che produce anticorpi specifici.

Th2 rappresenta la memoria e il riconoscimento delle sostanze estranee. Se
paragonassimo le sostanze che vengono a contatto con il sistema immunitario
al cibo che si sta per mangiare, Th2 sarebbe l'impatto sensoriale, il
riconoscimento visivo e la memoria di un cibo. Th1 sarebbe invece il
processo di digestione ed espulsione del cibo.

Alla base di ogni problema immunologico c'è uno squilibrio tra le funzioni
Th1 e Th2. La risposta davanti ad uno stesso stimolo può essere sia Th1 che
Th2, dipende dallo stato immunologico della persona. Predominanza di Th2
significa risposta allergica (elevati IgE, IgM) o malattia autoimmune
cronica (auto-anticorpi). Il processo Th1 di distruggere, digerire ed
espellere antigeni estranei dal corpo è noto come "risposta infiammatoria
acuta", i cui classici segnali sono: febbre, dolore, fuoriuscite di muco o
pus, diarrea.

Le vaccinazioni spostano l'equilibrio Th1/ Th2 verso la predominanza di Th2.
Un vaccino diminuisce l'immunità mediata da linfociti (Th1) del 50%, due
vaccini insieme del 70%. Ormai sono una norma 3 vaccini nella stessa
iniezione, il tutto ripetuto in tre dosi successive a distanza di qualche
mese. I dottori responsabili delle vaccinazioni per loro comodità cercano di
somministrare vaccini di 10 virus diversi in un solo giorno!! I vaccini
riducono il numero di globuli bianchi, la capacità fagocitante dei
neutrofili polimorfonucleari, la vitalità dei linfociti, la segmentazione
dei neutrofili. Il livello di produzione delle IgE è sotto lo stretto
controllo dei linfociti Th2. Lo squilibrio verso Th2 è un fattore che
predispone a tutti i tipi di malattie allergiche (raffreddori, asma, rash
cutanei, etc..).

"Sono disponibili numerosi dati che mostrano che rinite allergica, asma
bronchiale allergico, dermatite atopica, rappresentano il risultato di una
risposta Th2 nei confronti di antigeni ambientali innocui (allergeni)" dr
Zironi RC, Le allergie, nuove ricerche e sperimentazioni, Divisione
Aggiornamento e Cultura, Homeopharm, 1999

"In presenza di infiammazioni autoimmuni o allergie croniche a causa di una
funzione Th2 predominante, una vaccinazione porterebbe la funzione Th2 a
predominare ancora di più, aggravando lo squilibrio del sistema immunitario
e predisponendo l'individuo a sviluppare asma, eczema, allergie primaverili,
intolleranze alimentari ed eventualmente autoimmunità e produzione di
auto-anticorpi” dr Philip F. Incao, 1997.

Imani & Proud hanno dimostrato una correlazione tra le vaccinazioni e i
parametri biochimici responsabili per l'attivazione dell'asma infantile. La
probabilità di avere asma era doppia in una popolazione di bambini che aveva
ricevuto il vaccino triplo DPT (difterite tetano pertosse) rispetto a quelli
che non lo avevano ricevuto (Hurwitz & Morgensten, Department of
Epidemiology, Los Angeles Medical School).

IL-9 (InterLeukina 9) è una di quelle sostanze Th2 che diventa iper-attiva,
che sopprime la funzione Th1 e che, insomma, vi condanna ad avere l'asma.
Ricercatori alla McGill University e all'Istituto Pasteur hanno scritto sul
Journal of Allergy and Clinical Immunology che se si riesce ad abbassare il
numero di IL-9, ciò aiuterà a trattare e a prevenire l'asma.

Predominanza di Th2 coincide con depressione di Th1, cosa che favorisce lo
sviluppo di infezioni virali croniche (virus influenzale o altri, ma anche
candida), perché l'organismo non riesce più ad arginare e scacciare entità
virali e batteriche aggressive.

È come se noi davanti ad una mela messa sul tavolo ci mettessimo a piangere
(in uno stato di squilibrio verso Th2 il riconoscimento scatena
inesorabilmente sintomi esasperati, iperattività Th2 fuori luogo) e comunque
non riuscissimo a mangiarla perché non abbiamo denti o altro (Th1 depresso,
impossibile fagocitare l'elemento esterno).

I vaccini, tutti i vaccini, sono immunosoppressori (per la precisione
deprimono Th1). Essi riducono la nostra immunità attraverso molti meccanismi
importanti:

1) I vaccini contengono sostanze chimiche (formaldeide) e metalli tossici
(mercurio e alluminio) che hanno un forte effetto di depressione immunitaria
(Th1, ridotto numero di macrofagi). Il mercurio è il più allergizzante dei
metalli insieme al nichel (Th2, iperattività IgE, IgM).

2) I vaccini contengono tessuti e materiale DNA/RNA di altri animali, che
hanno l'effetto di deprimere il sistema immunitario attraverso un meccanismo
di rigetto dell'organismo di cellule estranee.

3) I vaccini alterano il rapporto di linfociti T helper/ linfociti
soppressori. Tale parametro è un indicatore chiave del grado di funzionalità
del sistema immunitario.

4) I vaccini alterano l'attività metabolica di neutrofili polimorfonucleari
(NPM) e riducono la loro capacità fagocitante. Gli NPM rappresentano la
difesa dell'organismo contro batteri e virus.

5) I vaccini sopprimono la nostra immunità non solo sovraccaricando
l'organismo con mercurio ed altro materiale estraneo, ma anche introducendo
virus attenuati e patogeni. Mentre le tossine nei vaccini rallentano il
sistema immunitario, i virus si instaurano e mutano preparando l'attacco.

6) I vaccini intasano il nostro sistema linfatico e i linfonodi con grandi
molecole di proteine che essendo state iniettate direttamente nel sangue,
non sono state adeguatamente ridotte dai processi digestivi.

7) I vaccini impoveriscono il nostro organismo di elementi essenziali per la
vitalità immunitaria, quali vitamina C, A e zinco. Questi nutrienti
permettono ai globuli bianchi e ai macrofagi di funzionare in maniera
ideale.

8) I vaccini sono neurotossici, rallentano il livello di trasmissione
nervosa e di comunicazione al cervello ed altri tessuti. Ora noi sappiamo
che alcuni linfociti comunicano direttamente con il cervello attraverso una
complessa serie di neurotrasmettitori. Alterare questi fattori avrà
conseguenze anche sulla immunità.

Una forte polarizzazione verso Th2 è caratteristica di patologie autoimmuni
e sclerosi sistemiche e produzione di auto-anticorpi. Elevati livelli di
anticorpi alle proteine di base della mielina cerebrale sono riscontrati in
oltre il 95% dei bambini autistici secondo gli studi del Dr Singh.

Th1 (cioè i linfociti T helper di tipo 1) produce una serie di modulatori
immunitari molto importanti: interferone gamma, interleukina (IL)-2 e TNF,
tumor necrosis factor.

Uno studio pubblicato dal Journal of Infectious Diseases ha documentato una
diminuzione di produzione di interferone causata dal vaccino del morbillo.
Questo declino persisteva per un anno dopo la vaccinazione, periodo cui fu
limitato tale studio. L'interferone è una sostanza prodotta da Th1 che rende
l'organismo resistente alle infezioni. Cioè il risultato finale è che i
vaccini portano ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni.

Ed in effetti fu scoperto da uno studio pubblicato dalla rivista American
Journal of Public Health Investigators nel 1990 che, su un campione di 3437
casi di polio nello stato di New York, le vittime avevano probabilità doppia
di avere ricevuto il vaccino DTP nei due mesi precedenti la comparsa del
polio rispetto ai bambini di controllo.

Più recentemente, in un'epidemia di polio nello stato di Oman, è stato
dimostrato che le vaccinazioni DPT, difterite tetano pertosse, avevano
causato la comparsa di polio paralitico. Nello studio pubblicato sulla
rivista The Lancet fu confermato che una percentuale significativamente
elevata di questi bambini con polio avevano ricevuto una vaccinazione DTP
nei 30 giorni precedenti la comparsa del polio. I vaccini DTP sopprimono la
capacità del corpo di combattere il virus del polio.

Fino a poco tempo fa veniva spiegato che il meccanismo di azione dei vaccini
era semplicemente che essi causano un aumento di livelli di anticorpi contro
un antigene specifico di una malattia (virus o batterio). Oggi la scienza ha
appreso che il sistema immunitario umano è più complicato di quello che si
era pensato e si distinguono schematicamente almeno due categorie
differenti, Th1 e Th2.

Non risulta difficile comprendere perché, contrariamente a quanto ipotizzato
in passato, i vaccini non rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel
suo complesso. Anzi predispongono ad infezioni ed allergie, rispettivamente
perché deprimono Th1 e spostano l'equilibrio verso Th2.

Ecco di cosa stiamo parlando. Di un baratto in cui otteniamo una specifica
immunità di 3-4 anni (temporanea) verso un virus innocuo (per es. morbillo)
al posto di una depressione generalizzata del sistema immunitario.

Germi e virus sono pleiomorfici, cioè possono cambiare e adattarsi a secondo
dell'ambiente in cui si vengono a trovare. Germi e virus possono instaurarsi
e mutare in un organismo limitatamente alle condizioni biologiche che
trovano in esso. Più queste condizioni sono squilibrate, più i virus avranno
la possibilità di mutare nelle forme più aggressive.

Le vaccinazioni deprimono le funzioni immunitarie dell'organismo e ciò ci
rende suscettibili a contrarre una serie illimitata di altre patologie. È un
atteggiamento molto infantile pensare che noi possiamo prendere un vaccino
per un solo virus, per es. influenzale, e mai ammalarci delle tante altre
varietà di influenza esistenti, specialmente perché i virus possono mutare
così velocemente quando ci sono condizioni a loro favorevoli.

http://www.vitanaturale.it/rubriche/vaccini.htm#Squilibrio%20immunitario%20Th2%20a%
20seguito%20di%20vaccinazioni



Fonti bibliografiche

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Tratto da: http://www.vitanaturale.it/rubriche%5Cvaccini.htm
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G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
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Ambra
2004-10-08 20:38:15 UTC
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Come si può affermare che un vaccino è sicuro?

Il vaccino dapprima viene studiato in laboratorio, poi testato negli animali
ed infine nell’uomo. I vaccini vengono somministrati ai bambini solo dopo
essere stati somministrati e valutati negli adulti. Ad ogni livello i
risultati devono garantire sia l’efficacia del prodotto che la sua
sicurezza.

Quali sono le prove prima di autorizzare il commercio di un vaccino?

L’autorizzazione all’immissione in commercio di un vaccino è un processo
molto lungo e può durare anche più di 10 anni in quanto è richiesto il
superamento di tre fasi di sperimentazioni cliniche (trials). La prima fase
è contenuta, in genere coinvolge un ridotto numero di volontari (20-100
persone), dura pochi mesi e serve a stabilire la sicurezza di base. La
seconda fase è più ampia, coinvolge parecchie centinaia di volontari e dura
da alcuni mesi a pochi anni. La terza fase coinvolge da parecchie centinaia
a parecchie migliaia di persone e tipicamente dura alcuni anni. Il vaccino
viene prodotto su larga scala e messo in commercio solo dopo l’approvazione
ministeriale. Prima dell’immissione in commercio ogni lotto di vaccino viene
testato relativamente a purezza, efficacia e sicurezza.

Come è monitorata la sicurezza dei vaccini?

Per quanto riguarda il nostro paese esiste il sistema di farmacovigilanza in
base al quale qualsiasi sanitario deve segnalare al Ministero della Sanità
ogni evento avverso osservato dopo somministrazione di farmaci. Per quanto
riguarda i vaccini le segnalazioni sono regolamentate inoltre da alcune
circolari ministeriali ed è prevista una scheda di segnalazione specifica.
Per i vaccini, quindi, vi è un duplice sistema di sorveglianza.
Da alcuni anni è inoltre stato attivato un sistema di sorveglianza attivo
che consente di verificare l’insorgenza dei casi di paralisi associata al
vaccino polio. ( 1 – 2 all’anno con il vecchio calendario che usava il solo
vaccino attenuato Sabin).
I vaccini che si usano in Italia sono gli stessi che si usano anche negli
altri Paesi le informazioni sulla sicurezza dei vaccini sono quindi
soprattutto il frutto di una sorveglianza globale che permette di vigilare
sulla esecuzione di centinaia di milioni di dosi di vaccino ogni anno.
Le informazioni sulla rarità egli eventi avversi a vaccinazione sono un dato
certo.
G. Paolo
2004-10-08 12:56:24 UTC
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"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:_Mv9d.7681$***@news3.tin.it...

“Il figlio è Vostro. Non dello stato. Non è stato messo al mondo allo scopo
di arricchire la “scienza medica”. Voi siete responsabili per le Sue cure e
per la Sua educazione. I genitori hanno molte responsabilità nei confronti
dei propri figli. Tra queste una è certamente quella di salvaguardarli
dagli attacchi dei fattori nocivi, specialmente da quelli che mettono a
repentaglio la loro salute.
E’ DOVERE quindi di ogni genitore di “RIFIUTARE e COMBATTERE” la
vaccinazione nell’interesse dei propri figli, in qualsiasi luogo ed in
qualsiasi circostanza. Combattete con le istituzioni “sanitarie” e resistete
in ogni maniera possibile contro gli attacchi dei sostenitori di questa
pratica ripugnante”
(tratto da “Damages caused from vaccines and serum” di M. Shelton)

COME DISTRUGGERE il vostro SISTEMA IMMUNITARIO in modo "SCIENTIFICO"
"Tutte le raccomandazioni ufficiali americane a proposito delle vaccinazioni
sono inquinate senza speranza dall'intreccio di interessi esistente fra le
ditte produttrici di vaccini, l'accademia americana dei pediatri ed il
CDC" - Michael Belkin, - Congresso USA, 18.05.1999

"Vi è una apparenza di arroganza nelle argomentazioni che sostengono, a
proposito delle informazioni mediche su internet, che solo i medici possono
giudicare qualitativamente ed interpretare l'informazione medica"
Paul Whatling, Specialist registrar in vascular surgery, articolo su BMJ
1999;318:1144 - 24 April 1999

"Vaccinare i bambini per l'epatite B è oltraggioso nei loro confronti: la
grande maggioranza dei bambini non sono a rischio di contrarre l'epatite, ma
sono sicuramente a rischio per gli effetti collaterali del vaccino "
Jane Orient - 1999

"Liberate la vostra mente dal paradigma dei Vaccini"
"Free Your Mind....From The Vaccine Paradigm" - siti Molto Utili da visitare
(english)
http://poisonevercure.150m.com/vaccines/diabetes.htm (english)
www.whale.to/vaccines.html (english)

INTERVISTA al dr. A. KALOKERINOS
INTERVISTA al dr. A. MORRIS BS, MS, PhD

"possiamo NON credere in Dio, ma NON possiamo NON credere nel vaccino e nel
farmaco"
--
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Ambra
2004-10-08 15:53:15 UTC
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http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm

Il vaccino contro l’Epatite B causa malattie del sistema nervoso come la
sclerosi multipla ?
No, non ci sono evidenze scientifiche che il vaccino dell’Epatite B causa la
sclerosi multipla. Nel 1994 l’Institute of Medicine (una prestigiosa
organizzazione di ricerca fondata dal Congresso degli USA) ha riesaminato
tutte le informazioni disponibili e ha concluso che i dati non mostrano che
il vaccino possa causare malattie del sistema nervoso. Più recentemente, nel
1998, il Comitato sulla Prevenzione dell’’Epatite Virale B dell’OMS ha
chiesto ad un comitato di esperti di rivedere ulteriormente i dati
scientifici su vaccinazione antiepatite B e sclerosi multipla. Questi
esperti hanno concluso, nuovamente, che il vaccino dell’Epatite B non causa
la sclerosi multipla.
Anche l’Associazione Nazionale dei malati di Sclerosi Multipla degli USA ha
detto, dopo la revisione di tutti i dati disponibili eseguita dal loro
Comitato Medico Consultivo, che non ci sono dati che mostrano una relazione
tra vaccino e sclerosi multipla.

http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html

http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm
G. Paolo
2004-10-08 17:03:05 UTC
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VACCINAZIONI
Attenti, sono pericolosissime !!
Considerate fino a un decennio fa come sicura panacea a terribile malattie,
oggi le vaccinazioni sono sempre piu' accusate di essere le responsabili
delle cadute immunitarie di popolazioni intere, mutazioni genetiche
trasmissibili e quindi messe sempre piu' in discussione anche per il loro
contenuto altamente tossico, generanti complicazioni, controindicazioni e
malattie immunitarie. Esse sono anche profilassi sanitarie invasive ed
obbligatorie in aperto contrasto con la salute e la Liberta' di Scelta di
ogni individuo !
Le vaccinazioni sono un grave attentato ed attacco al fisico in genere ma
specificatamente al cervello/mente e quindi alla Psiche dell'Essere stesso !

Mass Murder in Medicine: Dr. Len Horowitz on “The Insight Hour”
Listen to the Archived Show - Click Here
Discussing “Iatrogenocide”
Dr. Len Horowitz, internationally known authority in public health and
emerging diseases, and the nationally syndicated radio talk show host of
“The Insight Hour,” delves into the darkest side of drug-based medicine,
including the mass killing and poisoning of people for profit and politics.
This free program is dedicated and donated to grassroots activists and
organizations worldwide working to stop this ongoing medically-induced mass
murder that Dr. Horowitz christens “iatrogenocide.” Find out why trusted
vaccines, blood supplies, and drugs play a primary role in what amounts to
genocide for profit, psychosocial control, and even depopulation. We urge
you to make copies of this exceptional 45-minute presentation, help spread
this recording, and stop the killing.
http://www.americanreddoublecross.com/ or http://www.tetrahedron.org/
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Permalink
http://www.levaccinazioni.it/informagente/domande/generale.asp#sicurezza
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html

I Vaccini sono sicuri?

I vaccini sono estremamente sicuri e, nel corso degli anni, medici,
ricercatori e operatori di sanità pubblica hanno perseguito l’obiettivo di
rendere questi prodotti sempre più sicuri ed efficaci. L’autorizzazione e l’
immissione in commercio dei vaccini è subordinata al controllo di stato.
Eccone la dimostrazione:

a.. Complicanze gravi dopo vaccinazione sono estremamente rare. La
probabilità di gravi complicazioni (incluso il decesso) dopo malattie
prevenibili con vaccinazioni è in alcuni casi molto alta.
b.. Come ogni farmaco anche i vaccini possono presentare qualche rischio.
Prima di raccomandare un vaccino i medici e gli operatori di sanità pubblica
fanno perciò una valutazione del bilancio tra rischi e benefici, bilancio
che ovviamente può cambiare nel tempo, in rapporto al controllo o all’
eliminazione di una malattia infettiva o alla disponibilità di nuovi
prodotti.
c.. Un esempio è fornito dal vaiolo: dopo la eliminazione di questa
malattia il vaccino non è più stato raccomandato.
d.. Anche le raccomandazioni relativamente alla vaccinazione antipolio
sono state recentemente modificate; il rischio remoto di polioparalisi
vaccino associata ha portato alla modifica del calendario vaccinale che
prevede per le prime due dosi la somministrazione di vaccino inattivato
(IPV) in sostituzione del vaccino orale (OPV). Ciò perché in situazioni
epidemiologiche come quella italiana, dove non si registrano da anni casi
indigeni di malattia anche un rischio bassissimo, 1 caso ogni 2,4 milioni di
dosi, non è accettabile.
The Duke
2004-10-09 13:39:33 UTC
Permalink
E’ DOVERE quindi di ogni genitore di “RIFIUTARE e COMBATTERE” la
vaccinazione nell’interesse dei propri figli, in qualsiasi luogo ed in
qualsiasi circostanza. Combattete con le istituzioni “sanitarie” e resistete
in ogni maniera possibile contro gli attacchi dei sostenitori di questa
pratica ripugnante”
(tratto da “Damages caused from vaccines and serum” di M. Shelton)
Tu sei scemo nella testa e dimostri di non avere figli.
Ho vaccinato mia figlia per tutto e contro tutto e non ha avuto
problemi. Idem per tutti gli abitanti del mio paese e zone limitrofe tra
cui la città del tuo amico gibbo (a no, è mio amico, sorry).
Ti auguro di cuore che nel caso in cui tu abbia figli, cosa che reputo
facile come dimostrare l'esistenza degli Elohim, tu non li vaccini. Poi
ci mettiamo alla finestra.

Le tue scartabelle ala gigi-rael riportano statistiche che sono
irrilevanti sulla massa dei curati.
Una curiosità.... per curare il vaiolo avremmo dovuto bere piscio o
vaccinarci???

Belle poi le citazioni tratte dai tuoi post: www.mednat.it
E' il tuo sito!!!!!!!
Mavaffa!!!!!!
--
Addio per sempre, terrestre.
The Duke

Tutti possono arricchire
tranne i poveri
G. Paolo
2004-10-08 13:02:14 UTC
Permalink
"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:_Mv9d.7681$***@news3.tin.it...


RITIRATO VACCINO per la POLIO
EUROPRESS 20 ottobre 2000 - dal "THE TIMES"
INGHILTERRA - Il dipartimento della Sanità ha imposto il ritiro dal
mercato di un particolare tipo di vaccino antipoliomielite, regolarmente
usato fino ad ora. La causa del ritiro sembrerebbe dovuta alla diffusione
del cosiddetto "morbo della mucca pazza".



Polio da vaccino, la madre a una conferenza del Lion's
SABBIONETA - La vicenda della piccola Silvia Lodi Rizzini, colpita da
paralisi flaccida agli arti inferiori a causa del vaccino antipolio, ha
commosso e fatto discutere tutta l'Italia, diventando un caso nazionale,
grazie alla determinazione della madre Nadia Gatti, che ha accettato di
raccontare la sua storia a stampa e tv per evitare ad altre famiglie lo
stesso calvario. Sull'argomento, il Lion's Club Sabbioneta Nova Civitas,
promuove una tavola rotonda per venerdì 20 ottobre, alla quale
parteciperanno Nadia Gatti, l'onorevole Franco Raffaldini del gruppo di
lavoro che dovrebbe preparare i provvedimenti per riconoscere ai danneggiati
da vaccino gli indennizzi adeguati, il dottor Angelo Romano, primario della
divisione di Pediatria dell'Ospedale Oglio Po, che ha seguito fin
dall'inizio in prima persona la dolorosa vicenda e l'avvocato Emilio Azzini
di Casalmaggiore, protagonista della prima sentenza in Italia che condanna
una struttura sanitaria al risarcimento di 3 miliardi in un caso analogo.
Nella serata, oltre alla testimonianza della madre-coraggio, verranno presi
in considerazione i risvolti legislativi, medici e legali sull'argomento.
"Sulla questione del vaccino - afferma la Gatti - vogliamo più
informazione e meno bugie.
Vogliamo che i medici e il Ministero smettano di chiamarci terroristi,
perché siamo noi la parte lesa e non loro.
Vogliamo giustizia perché siamo convinti che già nel 1996 il vaccino
avrebbe dovuto essere cambiato ed oggi, usando il buon senso, otto bambini
correrebbero felici insieme ai loro coetanei invece di subire
quotidianamente dolorose fisioterapie, senza sapere nemmeno se e come
cammineranno".
di Roberto Marchini (dalla Gazzetta di Mantova del 03.10.2000)

Polio, denuncia in tv. A Report – Rai 3, la storia di una madre
coraggio - Sabbioneta
Nadia Gatti si batte da anni per ottenere giustizia dallo Stato (di
Andrea Setti)
SABBIONETA - Le vaccinazioni obbligatorie e lo sconcertante quadro di
impreparazione della sanità pubblica nei confronti dei rischi di paralisi e
di danni cerebrali sono stati gli argomenti di un'interessante inchiesta del
programma "Report".
Si tratta di una trasmissione di denuncia condotta da giovani
giornalisti "free lance" che si occupano di casi scottanti raramente
illuminati dai riflettori televisivi. Domenica in seconda serata, Rai 3 ha
trasmesso il servizio confezionato da Stefania Rimini che ha intervistato
Nadia Gatti, madre di Silvia Lodi Rizzini, colpita da paralisi flaccida dopo
il vaccino antipolio. Un vaccino, il Sabin, che dal 1999 è stato sostituito
dal Salk ritenuto più sicuro. "Noi siamo fortunati rispetto a tanti altri -
ha spiegato davanti alle telecamere la donna - perché dopo tre anni abbiamo
ricevuto il riconoscimento che i danni manifestati da nostra figlia sono
provocati dalla vaccinazione. Sono tantissimi, invece, i casi che non sono
stati riconosciuti e che costringono le famiglie a sopportare sofferenze di
ogni genere".
Va sottolineato, tuttavia, che ancora i familiari di silvia non sono
stati risarciti e anche il vitalizio previsto dalla legge (un milione e
200mila lire al mese) viene erogato soltanto al compimento del 18esimo anno
di età da parte del danneggiato.
Una situazione praticamente insostenibile se si pensa che le cure e
dunque le spese devono essere fatte tempestivamente e non dopo decenni
quando il danno è pressocchè irreparabile.
"Siamo ancora in attesa di una risposta da parte del Ministero della
Sanità - afferma la madre coraggio di Sabbioneta - ma se non arriverà io e
altri genitori siamo pronti ad azioni clamorose".
Un po di delusione a Casalmaggiore perché l'inchiesta non ha proposto
l'intervista, pur realizzata nelle settimane scorse, a Aldo Formis, il padre
di Mattia, il ragazzo che ha recentemente vinto una storica causa contro la
sanità pubblica che ora dovrà rifondere oltre tre miliardi di lire.
La televisione ha mostrato alcune riprese del Listone di Casalmaggiore
ma senza commenti.
Grande risalto, invece, ha avuto la vicenda di Veronica Gozzi, una
bambina di Parma che lamenta danni cerebrali causati dalla vaccinazione
antipertosse con sostanze contenenti mercurio.
Dalla ricerca è emerso che in Italia non è prevista una soglia di
pericolosità oltre la quale è sconsigliabile utilizzare vaccini con
componenti mercuriali.
(da "La Provincia" del 03.10.2000)

Tre miliardi di risarcimento per la polio da vaccino.
"Una sentenza pilota. Darà speranza a molti"
Sul caso di Mattia Formis condanna dopo 17 anni all'ex Ussl di Viadana
(CR) e all'Azienda ospedaliera cremonese
L'ex Ussl 50-52 di Viadana e l'Azienda ospedaliera cremonese sono
stati condannati a pagare 3 miliardi di risarcimento alla famiglia di Mattia
Formis, il giovane casalasco oggi 17enne che nell'83 si ammalò di
poliomielite in seguito alla vaccinazione obbligatoria.
La sentenza è stata emessa dal tribunale di Cremona e costituisce un
importante precedente per casi analoghi, oltre 30mila in tutta Italia.
Mattia era stato sottoposto all'antipolio con il metodo Sabin
(inoculazione del vaccino vivo attenuato), rimasto in uso in Italia sino
all'anno scorso. La somministrazione avvenne quando aveva l'età di cinque
mesi ed era reduce da un'influenza. Il vaccino gli venne dato senza una
preventiva visita medica.
Dopo pochi giorni venne colpito da una grave forma di paralisi
flaccida dei muscoli delle gambe che gli provocò notevoli difficoltà di
deambulazione. Solo nell'86, a tre anni dall'episodio il padre Aldo presentò
un esposto alla magistratura ed una richiesta di risarcimento danni. Ora il
giudice ha condannato per quel fatto l'allora responsabile dell'ufficio
igiene pubblica dell'Ussl viadanese, Giuseppe Chizzolini, l'assistente
sanitaria che somministrò il vaccino, Maria Rosa Malacalza e l'Azienda
ospedaliera di Cremona. Dovranno risarcire in solido un miliardo e 334
milioni, che con gli interessi legali lievitano a 3 miliardi e 54 milioni di
lire.
"E' la prima volta che viene stabilito da un Tribunale il nesso fra la
vaccinazione e la malattia" spiega Nadia Lodi Rizzini, la madre di
Sabbioneta che, grazie alla sua battaglia, ha fatto modificare la legge
nazionale sulle vaccinazioni.
"Tra l'altro nelle condizioni di Mattia in Italia c'è un alto numero
di casi che per ora non è stato quantificato".
Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dal padre di Mattia,
Aldo, mentre l'avvocato che ha promosso la causa, Emilio Azzini, di
Casalmaggiore, ha annunciato l'intenzione di ricorrere in Appello. Il
risarcimento è stato, infatti, calcolato dal momento della presentazione
della denuncia, e non dal fatto in sé. Se venisse retrodatato il calcolo
degli interessi, il pagamento potrebbe lievitare a circa 4 miliardi e mezzo.
Si tratta di cifre che coprono solo in parte le spese mediche che la
famiglia ha dovuto sopportare per la fisioterapia, la rieducazione motoria,
la ginnastica e tutti i presidi sanitari dei quali il ragazzo ha avuto
bisogno in questi 17 anni. La cifra sarà liquidata subito perché la sentenza
è esecutiva.
Occorrerà stabilire, dopo lo scorporo dell'ex Ussl 50-52 se sarà l'Asl
mantovana o gli Istituti Ospitalieri di Cremona a pagare ora il
risarcimento.
"Una sentenza pilota. Darà speranza a molti" (di NADIA LODI RIZZINI)
SABBIONETA. "E' una sentenza importante, che darà speranza a
tantissime famiglie che ancora oggi vivono questa situazione". Sono le
parole di Nadia Lodi Rizzini, la madre della piccola Silvia, la bimba di 3
anni ammalatasi in seguito alla vaccinazione antipolio. La donna, con
l'aiuto dell'associazione Vaccinetwork di Modena, ha lottato sino a far
modificare la vaccinazione che in Italia non avviene più con il metodo
Sabin.
Oggi si è ritornati ad usare il metodo Salk che prevede l'uso di virus
inattivato. Ma è ancora poco, secondo la Lodi Rizzini che fa parte della
commissione nazionale di lavoro per i danneggiati da polio, una task force
di accento mantovano nella quale sono anche l'onorevole Franco Raffaldini ed
il dottor Oleari, responsabile del settore prevenzione del ministero della
Sanità entrambi suzzaresi.
"Noi chiediamo" spiega la Lodi Rizzini "che l'indennizzo vitalizio
mensile che oggi viene vincolato sino alla maggiore età dei bimbi, sia
invece dato alle famiglie, che hanno spese altissime.
Che venga abolita l'umiliante visita della commissione militare e ci
sia una vera informazione ai genitori prima della vaccinazione".
Dal 92 la legge 210 prevede indennizzi ai danneggiati da vaccinazioni,
ma estenuanti trafile per il riconoscimento della malattia. "Sono infine
soddisfatta per Mattia e la sua famiglia" conclude la madre di Sabbioneta.
"Ma è uno scandalo che questi soldi arrivino a 17 anni dall'episodio.
Ora spero che l'appello continui a fare giustizia come il Tribunale di
Cremona ha finalmente riconosciuto".
(da "La Gazzetta di Mantova" del 12.08.2000)

Claudia si ammala col vaccino. Poliomielitico risarcito
CREMONA — E' stata colpa di un vaccino antipolio somministrato dopo
un'influenza se un bimbo di 5 mesi contrasse la poliomielite, con
conseguente paralisi delle gambe. Per questo il tribunale di Cremona ha
condannato l'azienda ospedaliera cremonese e i responsabili dell'ex Usl a
risarcire con circa 3 miliardi i genitori di quel piccolo, che oggi ha 17
anni.
La vicenda risale al giugno del 1983: il piccolo, reduce da
un'influenza, venne vaccinato senza esser sottoposto ad una preventiva
visita medica. L'inchiesta si aprì nell'86 e si è conclusa ieri con la
condanna di Giuseppe Chizzolini, responsabile dell'ufficio di igiene
pubblica dell'ex Usl, di Maria Rosa Malacalza, l'assistente sanitaria che
somministrò il vaccino antipolio, e dell'azienda ospedaliera al pagamento di
1 miliardo e 335 milioni, che con gli interessi salgono a quasi tre
miliardi. Il tribunale, che ha chiuso uno dei 30 mila casi del genere in
sospeso in Italia, ha riconosciuto il nesso tra la vaccinazione e la
poliomielite. (da "Il Resto del Carlino" del 12.08.2000)

L'Internazionale: la polio tra noi anche se il virus scompare (da
Internazionale del 21 aprile 2000)
La rivista Internazionale, nel numero del 21 aprile 2000, pubblica un
lungo articolo dedicato alla vaccinazione antipolio magnificandone i
benefici e ammonendo a non allentare la morsa nei confronti della malattia,
che dicono essere sempre in agguato dovunque e comunque, anche quando il
virus sarà scomparso ! ?
Nel testo dell'articolo troviamo però un sacco di contraddizioni e di
affermazioni che destano sconcerto.
Vi proponiamo alcuni stralci dell'articolo. "La lunga battaglia contro
la polio"
La poliomielite è quasi scomparsa dalla faccia della terra. Ma è
davvero possibile sconfiggerla del tutto ?
by Wendy Orent, tratto da The Sciences, Usa
(…) "I funzionari dell'OMS sperano ancora in un futuro senza polio.
Quando quel momento arriverà, i campioni di virus conservati nei laboratori
di tutto il mondo a scopo di ricerca verranno rintracciati, congelati e
immagazzinati in luoghi sicuri con un'operazione nota come contenimento. Le
scorte rimaste potrebbero essere distrutte anche se non è ancora stato fatto
alcun piano. (…)
Allora forse le vaccinazioni potranno essere interrotte (forse ? !
Ndr).
Se il programma di eradicazione avrà successo sarà un trionfo per la
sanità pubblica. E soprattutto verrà risparmiato il miliardo e mezzo di
dollari che ogni anno viene speso per le vaccinazioni (evidentemente si
tratta di un bel volume d'affari ! Ndr) (…)
Ma non sarà così facile liberarsi dalla polio come si pensava un tempo
(ma va ! Ndr).
L'analogia con l'eradicazione del vaiolo, che è sempre stata un
modello per la campagna antipolio, in realtà è ingannevole. Anche se una
campagna mondiale di immunizzazione ha permesso di eliminare il vaiolo già
nel 1980, e quindi le vaccinazioni sono state interrotte, il virus non è mai
stato veramente contenuto e deve ancora essere distrutto (buono a sapersi !
Ciò significa che in un qualunque laboratorio di questo mondo possono essere
rimasti campioni di virus e chiunque può farne ciò che vuole ! Ndr).
Il progetto originario prevedeva di congelare tutte le scorte ancora
esistenti nei laboratori distruggerle nel 1993.
Ma nel 1991 i servizi segreti statunitensi scoprirono che da decine di
anni nell'ex Unione Sovietica era in corso un programma segreto per la
coltura di tonnellate di virus del vaiolo e la realizzazione di sofisticati
metodi per diffonderlo nell'atmosfera, facendo del virus un'arma biologica
potenzialmente devastante. Inoltre si pensa che il virus del vaiolo sia
caduto nelle mani di terroristi o di Stati poco affidabili come la Corea del
Nord (Cos'è questo) ?
Una scusa per giustificare la non volontà di disfarsi di un virus
pericoloso ? Una realtà sconcertante che nessuno aveva mai prima d'ora
immaginato ? Un piano studiato a tavolino per far rientrare dalla finestra
quanto uscito dalla porta ?
Una cosa è certa comunque: le istituzioni che si dicono
paternalisticamente fautori della salvaguardia della salute collettiva, sono
assolutamente inaffidabili. - Ndr).
Quando è risultato chiaro che il vaiolo non era stato eliminato,
distruggere le scorte rimaste nei laboratori non aveva più senso.
Anche se la poliomielite è una malattia antica (una tavoletta di
pietra dell'antico Egitto mostra un prete con una gamba rattrappita, il
tipico effetto della paralisi poliomielitica), non è mai stata un grande
pericolo per l'umanità fino al Ventesimo secolo (??? Ma come ? E allora fino
ad oggi cosa ci hanno raccontato ? ! - Ndr).
In passato la polio, che di solito si diffonde con l'acqua
contaminata, colpiva quasi tutti i bambini subito dopo la nascita.
I piccoli acquisivano l'immunità permanente grazie a quel primo
contatto e solo i pochi che riuscivano a evitare l'infezione durante
l'infanzia correvano qualche rischio. Con i miglioramenti introdotti nei
sistemi di approvvigionamento idrico all'inizio del Ventesimo secolo, i
bambini non erano più automaticamente esposti al contagio e perciò non
sviluppavano più l'immunità.
Le rare volte che la materia fecale portatrice del poliovirus riusciva
a penetrare in un sistema idrico moderno il virus colpiva duramente (Ma
bene…! Sono riusciti ad affermare che la potabilizzazione dell'acqua ha
fatto più danno che beneficio per la polio ! Quindi se la polio è diventata
malattia tanto temuta è soprattutto colpa di chi ha pensato che
potabilizzare l'acqua potesse essere una buona idea! Meglio il Medioevo,
dunque! - Ndr). (…)
I vaccini agiscono stimolando la risposta immune nella persona a cui
vengono somministrati senza provocare la malattia (Questo non è vero; ad
esempio i vaccini a virus vivi attenuati, come polio e morbillo, possono
provocare la malattia. (Ndr).
Il vaccino Salk era stato realizzato con poliovirus morti e veniva
iniettato in un braccio.
Purtroppo fu messo in produzione in modo affrettato: quello stesso
anno i laboratori di Cutter di Berkeley, in California, prepararono alcuni
lotti di vaccino ma non li trattarono abbastanza accuratamente con la
formalina, la soluzione di formaldeide usata per uccidere i virus. Più di
duecento bambini a cui venne iniettato il virus vivo contrassero la polio in
seguito all'iniezione.
(Secondo altre fonti le vittime sarebbero alcune centinaia di
migliaia. - Ndr).(…)
Il vaccino orale non solo protegge dalla polio ma impedisce anche che
le persone vaccinate diventino portatrici sane della malattia (Qui il
giornalista o è di una ignoranza spaventosa o gioca a raccontare cose non
vere; è risaputo infatti che il vaccino orale Sabin può indurre nella
persona che lo riceve la poliomielite paralitica e, una volta eliminato
attraverso le feci, può contagiare un'altra persona causandogli la
malattia. - Ndr). Inoltre una persona a cui è stato somministrato il vaccino
orale è utile all'intera comunità. Chi viene contagiato dal poliovirus lo
elimina nel giro di sei-otto settimane con le feci. Allo stesso modo le
persone cui è stato somministrato il vaccino orale eliminano la forma
indebolita del virus più o meno nello stesso periodo di tempo.
Se una persona cui è stato somministrato il vaccino Sabin contagia
qualcun altro in quel periodo, in realtà non fa altro che trasmettergli il
vaccino e quindi consente alle persone non vaccinate di sviluppare
l'immunità (Peccato che invece raccomandino ai non vaccinati di non toccare
per un mese le feci dei vaccinati perché esiste il rischio di trasmettere la
malattia! NDR).(…)
Anche il vaccino antipolio orale però ha qualche problema. Il
poliovirus allo stato naturale muta con estrema rapidità.
Il problema del vaccino orale è che anch'esso muta in modo pericoloso.
Un unico cambiamento di nucleotide può far sì che il virus indebolito del
vaccino orale diventi neurovirulento e in grado di provocare la paralisi.
(…)
Le mutazioni si verificano di frequente, almeno nella metà dei casi
(Ammissione sconcertante! Ndr) nella prima settimana dopo la vaccinazione.
Il virus mutato del vaccino orale (…) a volte può menomare e uccidere.
Negli Stati Uniti alcuni bambini cui è stato somministrato il vaccino
orale, e alcune delle persone che li curavano, sono morte o sono rimaste
paralizzati. (…)
Volete che il mondo spenda un miliardo e mezzo di dollari per
vaccinare la gente contro qualcosa che non esiste ?
Chiede Stephen L. Cochi del National Immunization Programm del CDC di
Atlanta. 'Presto avremo un mondo in cui la polio sarà solo una tra le
migliaia di malattie possibili. Non ci si può vaccinare contro la paranoia.
(Meno male che qualcuno lo ha detto ! - Ndr). (…)
Anche se l'OMS ha in programma di sigillare tutti i materiali di
ricerca che contengono il poliovirus in serbatoi di massima sicurezza,
alcuni virologi sostengono che qualche campione potrebbe sfuggire al
controllo.
Tanto per cominciare i campioni congelati di feci e liquido
cerebrospinale potrebbero contenere il poliovirus senza che nessuno lo
sappia.
Una volta interrotte le vaccinazioni questi campioni potrebbero
provocare un'epidemia di polio (Come dire…Ci sarà sempre un'ipotesi
possibile, per assurda e remota che sia, che giustificherà la vaccinazione
all'infinito ! - Ndr). (…)
Poco più avanti l'articolo parla della possibilità per un essere umano
di espellere il virus della polio con le feci per anni (??) e afferma: Il
poliovirus, diversamente da quello del vaiolo, può sopravvivere per mesi nel
sistema fognario. Quest'affermazione contraddice completamente quanto si
legge, nello stesso articolo, in un riquadro a pag. 24 della rivista: Gli
animali non sono portatori e il virus non sopravvive a lungo nelle acque di
scolo.
L'autore dell'articolo, evidentemente, ha un po di confusione in
testa!!
L'articolo poi lancia un altro allarme per scoraggiare la fine della
vaccinazione: Se non ci sono anticorpi del poliovirus in circolazione, altri
enterovirus potrebbero sviluppare la capacità di attaccarsi al recettore del
poliovirus.
Cioè ci sarebbe la polio senza virus della polio ! Siamo alla
fantascienza!
"Altrettanto difficile sarebbe la fabbricazione del vaccino una volta
che la polio fosse stata sradicata (a che servirebbe un vaccino quando la
malattia non esiste più ? - Ndr). (…)
C'è infine un altro problema (…): il poliovirus potrebbe essere
utilizzato come arma biologica. (…)
Tra cinque o dieci anni, se le vaccinazioni saranno state interrotte,
vivremo in un mondo diverso, molto più esposto al contagio di un'arma
biologica (Bene! Continuiamo a vaccinarci per paura che gli Stati che
vogliono proteggerci utilizzino contro di noi un'arma biologica prodotta col
poliovirus !- Ndr). (…)
"Il vaccino orale presenta dei problemi perché le persone a cui viene
somministrato immettono il virus neurovirulento nell'ambiente. Nel mondo di
oggi, in cui quasi tutti sono vaccinati, l'impatto è minimo.
Ma una volta interrotte le vaccinazioni, il ritorno alla
neurovirulenza potrebbe dimostrarsi molto più pericoloso (In un passo
precedente l'autore scriveva che i vaccinati non rappresentano pericolo
alcuno per gli altri e qui si smentisce; poi afferma tacitamente che proprio
perché ormai abbiamo cominciato con la vaccinazione, che infetta l'ambiente,
ora non possiamo più smettere per paura di ribeccarci quel virus ! - Ndr).
Esilarante è la conclusione:
"Anche se riusciremo a eradicare la polio, non dobbiamo pensare che
potremo dimenticarcene".
A voi ogni commento (da "L'Internazionale" del 21.04.2000)




Polio da vaccino: l'appello dei genitori dimenticati
Dopo aver riportato su questo sito le ultime novità relative al caso
dei bambini che tra il 96 e il 98 hanno riportato gravi danni causati dal
vaccino antipolio, riportiamo ora questa accorata testimonianza delle
vicissitudini che queste famiglie hanno dovuto affrontare.
Si tratta del testo dell'appello che il gruppo delle famiglie
coinvolte da questa tragedia ha inviato lo scorso anno al presidente della
Repubblica Ciampi, al ministro Bindi e al presidente del Consiglio. La Bindi
e Ciampi non hanno mai risposto; la presidenza del consiglio ha inviato alle
famiglie una nota con cui dichiarava che avrebbe "liquidato" il tutto al
ministero della sanità
Sabbioneta, 03.11.99
Al Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi
e p.c.
al Presidente del Consiglio
e
al Ministro della Sanità

Signor Presidente Carlo Azeglio Ciampi,

noi siamo i genitori dei "BAMBINI DIMENTICATI", ovvero quei bimbi che,
dopo essere stati ammalati a 3 mesi dalla 1° vaccinazione antipolio, sono
stati abbandonati a se stessi. Siamo quelli che possono dichiararsi
"FORTUNATI" perché, dopo notevoli sforzi, sono riusciti a farsi riconoscere
il danno da vaccino, mentre a tantissimi altri -per incompetenza,
disattenzione delle strutture pubbliche o superficialità- è stata negata
anche questa opportunità.
I nostri figli, sani alla nascita, sono diventati i numeri di un
balletto di cifre: prima 1 ogni 2.000.000, dopo 1 ogni 500.000.
Statistiche inattendibili proprio perché nessuno si è mai preoccupato
di controllarne la veridicità tramite le ASL o le strutture ospedaliere.
Ad alcuni dei nostri figli fu diagnosticata una paralisi
post-influenzale e solo dopo varie lotte si giunse alla verità.
Siamo i genitori "SCOMODI", quelli che sono stati dichiarati
"TERRORISTI" perché, denunciando questi gravi fatti, infrangevano la
sicurezza degli italiani sull'innocuità dei vaccini.
Siamo gli stessi che si chiedono come mai il vaccino Sabin non sia
stato sostituito dal vaccino Salk molto tempo fa.
L'ultimo caso di polio da virus selvaggio non importato è stato
registrato in Italia nel lontano 1982 !
Da allora sono passati 17 anni. Dal 1996 al 1999, ci sono stati 8 casi
di polio accertati - i nostri- e tantissimi altri prima.
Detto questo, vogliamo precisare che non siamo contrari ai vaccini
anzi, riconosciamo che a suo tempo e anche adesso, alcuni abbiano giocato un
ruolo fondamentale per la tutela e la salute di milioni di bambini.
Quello che non comprendiamo, e che ci amareggia moltissimo, è l'esser
stati lasciati COMPLETAMENTE SOLI.
Non ci è stata fornita nessuna indicazione sul dove andare e sul cosa
fare per curare i nostri figli.
Nessun aiuto, né morale, né materiale !
Le spese per cure e visite sono tutte a nostro carico, ed alcuni di
noi hanno dovuto rinunciare al lavoro per accudire i propri figli.
La scorsa primavera abbiamo scritto all'On. Rosy Bindi per ottenere
giustizia. Giornali e televisione ci hanno appoggiato e questo ci ha portato
ad ottenere, in brevissimo tempo, il cambio del vaccino, evitando così che
tanti altri bimbi dovessero affrontare lo stesso calvario dei nostri figli.
E ne siamo stati felicissimi.
Il Ministro Bindi accettò di riceverci a Roma il 28 aprile scorso per
discutere dei vari problemi legati alla malattia dei nostri figli.
Purtroppo dovette partire per l'Albania e noi fummo ricevuti da alcuni
responsabili del Ministero. Ci furono promessi aiuto e attenzione: purtroppo
le parole sono rimaste tali.
Signor Presidente, noi ci rivolgiamo a Lei per ottenere giustizia e Le
chiediamo di aiutarci in questa importantissima battaglia.
Non chiediamo elemosine, ma solo ciò che ci spetta di diritto. La
legge 210/92 prevede un indennizzo mensile per 15 anni (vuol dire che
passato questo lasso di tempo i nostri figli saranno guariti?),
vincolato -dal giudice tutelare- in Titoli di Stato fino alla maggiore età.
Bene, se si vuole indennizzarli per essere stati "INCIDENTI" di percorso, o
meglio, per aver permesso a milioni di bambini di non ammalarsi, non sarebbe
giusto togliere il ridicolo vincolo dei 15 anni e portarlo a tutta la vita?
E ancora, non sarebbe giusto che venisse previsto un risarcimento anche per
le famiglie? Non parliamo di danni morali, perché per quelli non c'è prezzo,
ma di danni materiali. Noi vogliamo poter curare i nostri figli nel modo
migliore e dove lo riteniamo opportuno, anche all'estero se necessario.
La nostra vita è stata sconvolta e cambiata per sempre a causa di
quell'OBBLIGO, l'angoscia che ci attanaglia il cuore quando vediamo i nostri
figli arrabbiarsi perché non riescono a fare ciò che fanno i loro coetanei è
grande e crescerà sempre di più.
Vorremo almeno non avere problemi finanziari da risolvere ogni fine
mese !
Ci aiuti ad avere di nuovo fiducia nelle istituzioni.
Non ci lasci soli.
Ringraziandola fin d'ora Le porgiamo deferenti ossequi.
Il gruppo dei genitori dei bambini colpiti da polio da vaccino.
FAM. LODI RIZZINI
FAM. MINIUCCHI
FAM. JATOSTI
FAM. TADDEO
FAM. ROBERTI
FAM. DEL FRATE
FAM. GRILLO
FAM. ACCONCIA
FAM. FECAROTTA
FAM. IACOMUSSI
(da "VacciNetwork del 15.06.2000)

Rieti, la battaglia del piccolo Mattia
"Rimborsi a gli 800 bambini vittime del vaccino antipolio"
Commento: scusate, ma i vaccini non erano SICURI ???? Articoli di:
MASSIMO CAVOLI
RIETI - Hanno lottato per più di un anno prima di vedersi finalmente
riconosciuto il diritto a essere risarciti per i danni provocati dal vaccino
antipolio ai loro figli. Sono i genitori del Comitato nazionale dei "Bambini
dimenticati", guidato da alcune mamme coraggio che sono riuscite a ottenere
la costituzione presso il ministero della Sanità di una Commissione di
lavoro che preparerà i provvedimenti necessari per riconoscere ai
danneggiati dal vaccino diritti e idennizzi adeguati alla loro condizione.
Un organismo del quale faranno parte tre parlamentari (Raffaldini,
Suzzara, Giacco) e altrettanti rappresentanti dei genitori del Comitato nato
dopo il caso di Mattia Miniucchi, il piccolo di Roccasinibalda (Rieti)
rimasto paralizzato a una gamba proprio a causa del vaccino, e la cui
vicenda servì ad accelerare i tempi per l'approvazione in Parlamento della
nuova legge che prevede una diversa e più sicura somministrazione del
prodotto ai bambini. Non è stato facile arrivare a questo risultato, ci sono
volute diverse iniziative parlamentari e persino un appello al presidente
della Repubblica, Ciampi, ma alla fine le richieste del Comitato sono state
accolte. In tutta Italia, secondo i dati forniti dal ministero in risposta a
un'interrogazione presentata alla Camera, sono più di 450 i soggetti colpiti
da polio da vaccino negli ultimi anni ma secondo i legali dei genitori ce ne
sarebbero altri 370 non ancora ufficiali.
Commenta Cinzia Bucciolotti, mamma di Mattia e tra le animatrici del
Comitato: "Dopo anni di indifferenza delle istituzioni e lentezze
burocratiche, il rimborso consentirà a tutte le famiglie colpite di
provvedere alle necessità dei propri figli e di curarli nel modo migliore.
Non chiediamo elemosine, ma solo ciò che ci spetta".



Dal Veneto - "Storia di Gianmaria"
Ancora una storia vissuta "difficile da accettare"

Commento: pubblichiamo questa lettera, con l'autorizzazione degli
autori, perché crediamo che un forte insegnamento per tutti i genitori e gli
addetti ai lavori in questo campo, possa arrivare non tanto dagli
interessanti e a volte inediti articoli di cronaca che prendiamo dai
giornali o da altri organi di informazione, quanto piuttosto dalla vita
realmente VISSUTA tutti i santi giorni, a lottare per una sopravvivenza
dignitosa e a chiedere giustizia. Purtroppo di storie come questa ce ne sono
tante, troppe, come troppe sono le colpe, le falsità e le reticenze ai vari
livelli (sanitario, giuridico, legislativo) che hanno penalizzato
oltremisura la vita di questi genitori come di molti altri: oltre al danno
la beffa!

Vicenza il 02.08.00
Vi invio copia della lettera che ho fatto pervenire, lo scorso anno,
al Gruppo parlamentare VERDI, i quali, credo, abbiano prodotto una
interpellanza Parlamentare. Vogliate perdonarmi se mi sono limitato ad
apportare gli opportuni adattamenti, ma ne ho scritte a decine, in questi
anni, ed ogni volta, puntualmente si riapre la vecchia ferita.
Gianmaria è nato il 19.10.76, presso l'Ospedale civile di Vicenza, in
seguito a gravidanza normale, e parto normale.
E' stato dimesso dopo una settimana, dopo essere stato sottoposto alle
visite ed ai test, di rito, tutti assolutamente nella norma come si può
rilevare dalla cartella clinica.
Il 17 di gennaio del 1977, è sottoposto a vaccino antipolio. Dopo una
decina di giorni, è colto da febbre, in apparenza un normale stato febbrile
come capita sovente ai bambini. Compare successivamente, dopo un paio di
giorni di malessere, la prima crisi epilettica. Il Prof. Ronconi diagnostica
una sindrome di West. Da allora si sono susseguiti, per numerosi anni,
pellegrinaggi da una clinica all'altra, nel tentativo di liberare Gianmaria
dalla morsa delle numerosissime crisi, giornaliere ma soprattutto notturne.
Piano, piano, iniziamo a rassegnarci; nel frattempo nasce Marcello,
nonostante qualche specialista ci avesse a più riprese scoraggiato.
Marcello, gode oggi, di ottima salute.
Quattro anni fa, il neurologo che da anni segue Gianmaria, ci rilascia
in una circostanza casuale, un certificato nel quale dichiara, che
verosimilmente il danno subito è riconducibile al vaccino.
Frettolosamente, metto insieme le carte che riesco a trovare, chiedo
le cartelle depositate presso l'ospedale di Vicenza, e prendo
disordinatamente i primi contatti. Un Signore di Verona, segnato
profondamente, dal caso dei suoi due figli, mi esorta a contattare il Prof.
Tarro, a Napoli.
Quest'ultimo, vista la documentazione, conferma l'ipotesi del
neurologo. Nel frattempo prendo conoscenza dell'esistenza della legge 210
del 92, i cui termini erano già scaduti. Invio in ogni modo la
documentazione ed attendo la convocazione. Qualche giorno prima del Natale
del 97, dopo un anno e mezzo di attesa, Gianmaria viene sottoposto a visita
presso l'ospedale militare di Verona , da due medici , militari, ed un
terzo, civile, quasi a rassicurarci sulla bontà della diagnosi che di li a
qualche settimana, un mese, poco più, il Ministero della Sanità ci avrebbe
comunicato. Due anni dopo il Ministero delle Sanità ci comunica l'esito, fin
troppo prevedibile. Abbiamo, ad ogni modo, avviata la pratica di ricorso,
allegando l'esito di prove di laboratorio effettuate in breve tempo, che
assumono particolare rilevanza a sostegno della nostra tesi, ma francamente
non nutriamo alcuna aspettativa.
Un anno fa un funzionario della locale ASL ci aveva consigliato di
rivolgerci ad un legale, ma l'ipotesi di ingaggiare un battaglia con Golia
ci scoraggiava, cosicché, abbiamo smesso di roderci. Ho vinto il desiderio
di imbracciare il megafono anche quando lo scorso anno, ci recammo presso il
Tribunale dei Minori di Venezia, dove fummo convocati per fornire
spiegazioni al nostro diniego di sottoporre Marcello al vaccino
antiepatiteB. In quella circostanza mi feci due ripide rampe di scale con
Gianmaria in carrozzella, mettendo in serio pericolo la sua e la mia
incolumità, nella speranza di riuscire a fare almeno arrossire il Giudice.
Oggi, di fatto, ci troviamo con l'esercizio della Patria potestà,
limitato, e stiamo aspettando che l'ASL ed il Tribunale dei Minori smettano
di scaricarsi la patata bollente.
Allo stato attuale delle cose, aldilà dell'esito della querelle, (non
ci attendiamo alcunché di buono), ci preoccupa un tantino il ns. futuro: Io
ho esercitato dal 1990, ma sempre più sporadicamente, l'attività di agente
di commercio, fra mille difficoltà, dopo un periodo di 15 anni come
dipendente.
Mia moglie, lavora da una decina d'anni, come dipendente; ma era tempo
che uno dei due rimanesse definitivamente a casa, poiché la nonna paterna,
che abita sottocasa, per ovvi motivi, trovava sempre più difficile lavare,
vestire, sfamare, … un ragazzo che cresce.
So, di certo, che non percepirò mai alcuna pensione, ma ciò nonostante
l'INPS, mi chiede dei contributi, che difficilmente posso e potrò pagare,
per cui, alla luce dei miei redditi, assolutamente marginali, mi sono
ritirato, a fare il papà, e speriamo che mio figlio campi a lungo! (lui
percepisce l'indennità di accompagnamento e la pensione di invalidità)
Con i miei migliori auspici – OMERO
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 15:53:17 UTC
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http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html

http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm

Efficacia in una popolazione

La vaccinazione oltre a proteggere le persone immunizzate, diminuisce anche
il numero di suscettibili alla malattia e ne rallenta la circolazione.
Quindi accanto alla difesa della singola persona i programmi di vaccinazione
determinano una protezione della popolazione definita herd immunity o
immunità di branco.
Le campagne di vaccinazione, proprio per effetto della immunità di branco,
hanno complessivamente una efficacia nettamente superiore alla efficacia
protettiva della vaccinazione nel singolo.
Prima che i vaccini venissero largamente utilizzati, le malattie infettive
causavano migliaia di morti ogni anno sia tra i bambini che tra gli adulti.
Per capire la loro efficacia in una popolazione vediamo l’esempio di cosa è
successo negli Stati Uniti:
Prima del 1985 l’Haemophilus Influenzae tipo B causava nei bambini 20.000
casi di malattia grave ogni anno, di cui circa 12.000 casi di meningite e
7.500 casi di polmonite. Nel 1999 ci sono stati 230 casi di malattia da Hib.
Durante l’epidemia del 1964-1965 sono nati 20.000 bambini affetti da rosolia
congenita 11.600 erano sordi, 3580 erano ciechi e 1.800 presentavano un
ritardo mentale. Nel 1999 ci sono stati 238 casi di rosolia e 8 casi di
rosolia congenita.
Prima del 1963 ogni anno erano segnalati centinaia di migliaia di casi di
morbillo e 500 morti per morbillo. Più del 90% dei bambini contraeva il
morbillo entro i 15 anni. Nel 1999 ci sono stati 86 casi di morbillo.
Nel 1952 la poliomielite ha paralizzato più di 21000 persone. Nel 1999 non c
’è stato alcun caso di poliomielite.
Agli inizi degli anni ’40 ogni anno la media dei casi di pertosse segnalata
era di 175.000 casi con circa 8000 decessi. Nel 1999 i casi di pertosse sono
stati 6031.
Negli anni 20 i casi di difterite erano 100.000-200.000 all’anno con 13.000
morti. Nel 1999 c’è stato solo un caso di difterite.
La quasi totalità dei casi residui si è verificata tra persone non
vaccinate.

http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html

http://www.levaccinazioni.it/informagente/Quarta.htm
G. Paolo
2004-10-08 17:06:54 UTC
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"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:NJy9d.94071$***@news4.tin.it...
AUMENTO del "FUOCO di s. Antonio per i VACCINI



Il vaccino antivaricella fa aumentare il fuoco di S. Antonio
[30.01.2004]
Con sempre maggiore insistenza, anche in Italia viene proposta
la vaccinazione anti-varicella di massa.
Nessuno però ha dimostrato che benefici della vaccinazione sono
maggiori dei possibili danni.
Un importante studio inglese, al contrario, sottolinea la
pericolosità della vaccinazione: fa aumentare nell'età adulta i casi di
herpes zoster (Fuoco di S. Antonio).
Una recente intervista sul trimestrale Salute è (n. 10 del
dicembre 2003), supplemento del mensile Aam Terranuova fa il punto della
situazione.

Ecco l'articolo...
Anche la varicella, tra le malattie esantematiche dell’infanzia,
sta diventando piano piano nell’immaginario collettivo una malattia da
combattere ad ogni costo. Perché? La ragione si trova nella massiccia
campagna promozionale che le istituzioni sanitarie hanno iniziato qualche
tempo fa per promuovere, appunto, il vaccino antivaricella.
Ci siamo chiesti, allora, quanto sia “benefica” una eventuale
vaccinazione di massa contro la varicella e se il gioco, come si dice,
“valga veramente la candela”. Lo abbiamo domandato ad un medico che da tempo
si occupa di vaccinazioni e che ha a lungo setacciato le banche dati
scientifiche alla ricerca di argomenti, spiegazioni, chiarimenti ma
soprattutto dati.
Il dottor Andrea Valeri è responsabile del dipartimento ricerche
cliniche della Società Italiana di Medicina Omeopatica www.omeomed.net e
ha una visione estremamente chiara del problema.
“Innanzi tutto – spiega – non bisogna dimenticare che la
varicella in sé è una malattia lieve, una delle poche malattie esantematiche
dell’infanzia che i bambini possono ancora contrarre in quest’epoca di
diffusa copertura vaccinale.
E poiché, come sempre del resto, la vaccinazione modifica l’assetto
della storia naturale della malattia, devono esserci chiari benefici per
promuovere una vaccinazione di massa, altrimenti non è utile né sicuro
procedere”. Cerchiamo quindi di capire se nel caso dell’antivaricella questa
sicurezza e questi benefici possano essere garantiti. “Sulla base dei dati
reperiti in letteratura scientifica - – ancora Valeri – si può affermare che
una vaccinazione di massa contro la varicella produrrebbe rischi seri e
benefici ridotti. Al proposito è estremamente significativo uno studio
pubblicato nel 2002 sulla rivista Journal of Infection e finanziato dalla
British Infection Society (“The effect of vaccination on the epidemiology of
varicella zoster virus” di W.J. Edmunds e M. Brisson, pubblicato su “Journal
of Infection” 2002, 44:211-219, nda). Innanzi tutto viene sottolineato come
il vaccino antivaricella sia stato utilizzato già negli anni ’70 in Giappone
e Corea e come, malgrado ciò, non ci siano dati consistenti e puntuali su
eventuali danni o benefici, sulla copertura vaccinale e sulla durata dell’immunità.
Diventa quindi difficile capire se la prevenzione sia dovuta al vaccino
oppure alla immunità naturale fornita dalla malattia.
L’introduzione in Occidente del vaccino è molto recente e non si
hanno vaste coperture vaccinali, quindi per poter fare previsioni occorre
ricorrere a modelli matematici, come fa lo studio inglese. Gli autori ci
dicono che il virus della varicella, una volta che si sia ricevuta la
vaccinazione o si sia avuto un contatto con la malattia, può rimanere
dormiente nell’organismo e riattivarsi in età adulta dando luogo al
cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio, ciò che in termini medici viene chiamato
herpes zoster.
Il rischio di sviluppare questa dolorosa patologia è di circa il
30%, cioè una persona su tre vaccinata o colpita dalla malattia può
sviluppare l’herpes zoster. Lo studio ci ricorda anche che l’herpes zoster è
meno comune della semplice varicella e che le complicanze del Fuoco di Sant’Antonio
(come la neuropatia persistente, ossia dolori continui anche in assenza di
eruzione cutanea) sono maggiori e più gravi della varicella. Si hanno
infatti livelli di ospedalizzazione da 1 a 4 volte più alti e soprattutto
colpisce in età adulta.
Allora ci dobbiamo chiedere: che impatto avrà la vaccinazione
sull’incidenza dello zoster ?
E che impatto avrà la vaccinazione sulla possibilità di
contrarre poi la varicella in età adulta, quando diviene più pericolosa (a
differenza di quanto accade nell’infanzia) ?
Sicuramente vaccinando la popolazione infantile spostiamo in
avanti l’età in cui si contrae la malattia, cioè si fanno ammalare gli
adulti anziché i bambini, visto che la durata dell’immunità indotta è più
breve della immunità naturale. Quindi, poiché le complicanze aumentano con l’aumentare
dell’età, ci troveremo di fronte ad un aumento di casi più gravi.
Supponiamo poi che venga vaccinato contro la varicella il 90%
della popolazione infantile, come è negli obiettivi dei servizi sanitari.
Nel momento in cui si inizia a vaccinare a tappeto, diminuisce l’incidenza
dell’immunità naturale alla malattia. Ma è dimostrato che questa immunità
naturale consente di diminuire l’incidenza del Fuoco di Sant’Antonio. In
conclusione, ciò che ci possiamo attendere è un aumento del Fuoco di Sant’Antonio
in concomitanza con le campagne vaccinali di massa. Ecco cosa afferma
testualmente l’articolo inglese:
“Più è efficace il programma (antivaricella, ndt), maggiore è l’aumento
di incidenza dello zoster” e, poiché tale patologia è assai più grave della
varicella, l’aumento dei casi può annullare i benefici della vaccinazione”.
Tra gli studi a disposizione sul vaccino antivaricella, quello
inglese è sicuramente molto interessante anche per il fatto di essere
finanziato da un ente pubblico e non da ditte farmaceutiche, come accade di
frequente per numerose sperimentazioni. Naturalmente il problema del
conflitto di interessi esiste ed è stato portato più volte all’attenzione
dei lettori anche da riviste mediche importanti e prestigiose come il
British Medical Journal e Jama.
Ricordiamo, per fare un esempio, i dati forniti dall’Osservatorio
Nazionale di Sperimentazione Clinica, organo del ministero della salute. Nel
rapporto, datato dicembre 2002, dal titolo “La sperimentazione clinica dei
medicinali in Italia”, si legge come su 1420 sperimentazioni cliniche
portate avanti tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2002, il 76,7% sia
stato sponsorizzato da aziende farmaceutiche e solo il 23,3% da enti no
profit.
“Sarebbe quindi opportuno – conclude Valeri – che quando si
prendono in esame articoli scientifici sui farmaci, e quindi anche sui
vaccini, si verifichi sempre se gli autori possano avere conflitti di
interesse e quale sia la fonte del finanziamento.
Alla luce poi dei dati forniti, viene spontaneo chiedersi: in un
momento di grave crisi come quello odierno e di pesanti tagli alla sanità,
siamo certi che i soldi dei contribuenti vadano spesi proprio nel vaccino
antivaricella ?
O ci sono altri interventi prioritari per tutelare la salute dei
bambini ?”

... e l'abstract dello studio
J Infect. 2002 May; 44(4): 211-9.

The effect of vaccination on the epidemiology of varicella
zoster virus.

Edmunds WJ, Brisson M.

Immunisation Division, Colindale, London NW9 5EQ, UK.
***@phls.org.uk

Varicella zoster virus (VZV) causes chickenpox (varicella) on
primary exposure and can reactivate later in life to cause shingles
(zoster). As primary infection is more serious in adults than children, and
exposure to the virus might boost the immune response to both chickenpox and
shingles, there are two main concerns regarding infant VZV vaccination: that
it could lead to an increase in adult disease; and/or that it could lead to
a temporary increase in
the incidence of shingles. This paper reviews the evidence for
such outcomes.
The consensus view of mathematical modelling studies is that the
overall varicella associated burden is likely to decrease in the long term,
regardless of the level of vaccine coverage.
On the other hand, recent evidence suggests that an increase in
zoster incidence appears likely, and the more effective vaccination is at
preventing varicella, the larger the increase in zoster
incidence. Targeted vaccination of susceptible adolescents
and/or the contacts of high-risk individuals can be effective at preventing
disease in these individuals with minimal risk to the community. However,
targeted strategies would not prevent most disease (including most severe
disease), and will not lead to a long-term reduction in the incidence of
zoster. Understanding the mechanisms for maintaining immunity against
varicella and zoster is critical for predicting the long-term effects of
vaccination. Meanwhile sensitive surveillance of both chickenpox and
shingles is essential in countries that have implemented, or are about to
implement, varicella vaccination.
Copyright 2002 The British Infection Society.
Tratto da http://www.omeomed.net
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 20:38:16 UTC
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http://www.vaccini.net/news/vaccini_cosa.htm
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html

Che cosa sono i vaccini?

I vaccini sono farmaci concepiti per la prevenzione delle malattie
infettive. La somministrazione di un vaccino induce una risposta immunitaria
dell'organismo che determina la protezione del soggetto vaccinato nei
confronti di una o più malattie (nel caso dei vaccini combinati) di origine
batterica o virale.
I vaccini possono essere costituiti da batteri o virus interi vivi
inattivati (uccisi) oppure da frammenti del microrganismo specifico. Questi
vaccini cosiddetti inattivati stimolano la risposta anticorpale, ma non
causano la malattia. Esiste un terzo tipo di vaccini prodotto con
microrganismi vivi attenuati in grado di indurre una forma asintomatica
della malattia e quindi la formazione degli anticorpi specifici.
Una caratteristica peculiare della vaccinazione consiste nel fatto di non
produrre solo effetti sulla persona che riceve il vaccino, ma su tutta la
popolazione riducendo la circolazione dell'agente responsabile di quella
malattia.


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I vaccini dell'età pediatrica
L'Organizzazione Mondiale della Sanità è impegnata a diffondere le
vaccinazioni dell'infanzia al duplice scopo di ridurre la mortalità
infantile e di migliorare le condizioni generali di salute dei bambini di
tutto il mondo. In Italia il programma di vaccinazione per l'infanzia
prevede nel primo anno di vita la somministrazione di vaccini antipolio (OPV
o IPV), difterite (D), tetano (T), epatite B (HB), pertosse (P) ed
Haemophilus influenzae (Hib), somministrati secondo un ciclo primario a tre
dosi. Nel secondo anno di vita i bambini ricevono il vaccino contro
morbillo, parotite e rosolia (MPR) e nel terzo il richiamo della polio.
Inoltre prima del loro accesso alla scuola dell'obbligo ad ogni bambino
viene somministrata una dose di richiamo di vaccino contro difterite, tetano
e morbillo-parotite-rosolia (MPR).
Gli adolescenti, dopo il compimento dell'undicesimo anno di età ricevono un
intero ciclo di tre dosi di vaccino antiepatite B (HB).


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I vaccini degli adulti e degli anziani
Le vaccinazioni dell'adulto ottemperano allo scopo del mantenimento
dell'immunità precedentemente conferitagli in età pediatrica (come quella
contro il tetano, la difterite, e la polio) e della protezione nei confronti
di malattie che in età adulta potrebbero avere complicanze anche fatali
(epatite B).
Le vaccinazioni nell'adulto hanno generalmente come target categorie
professionali particolarmente esposte al rischio di contrarre e trasmettere
patologie infettive (operatori sanitari ecc.).
Gli anziani traggono ampio beneficio dalle vaccinazioni in quanto possiedono
un sistema immunitario meno efficiente ed in quanto soggetti a perdere la
memoria immunitaria nei confronti delle malattie contro le quali avevano
effettuato un tempo la vaccinazione. E' importante quindi enfatizzare
l'importanza della vaccinazione contro malattie frequenti e pericolose come
l'influenza e le infezioni da pneumococco.


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I vaccini per i viaggiatori
Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale del Turismo oltre 450 milioni
di persone varcano ogni anno le frontiere internazionali. A questa elevata
mobilità delle persone corrisponde un crescente aumento dei rischi per la
salute di tutti quei viaggiatori che si recano in paesi con climi, abitudini
alimentari, condizioni igienico-sanitarie molto differenti da quelle del
paese di origine.
Gli adulti che viaggiano in paesi dove sono endemiche malattie come la
febbre gialla, la meningite meningococcica, l'epatite A, il tifo, la
rabbia,, la difterite, la poliomielite possono correre forti rischi se non
opportunamente vaccinati prima della partenza. Queste vaccinazioni possono
essere effettuate presso specifici Centri di vaccinazioni Internazionali
delle USL o centri privati di Medicina Tropicale dove occorre recarsi almeno
un mese prima della partenza considerato che in alcuni casi per fornire una
protezione adeguata potrebbe essere necessario somministrare più dosi di
vaccino in tempi diversi.


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I vaccini hanno effetti collaterali?
I vaccini moderni consentono ampi margini di sicurezza e tollerabilità oltre
ad essere immunogeni. I vantaggi della vaccinazione superano di gran lunga
il rischio di effetti collaterali peraltro generalmente circoscritti a
reazioni locali di lieve e transitoria entità
G. Paolo
2004-10-08 17:05:26 UTC
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"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:NJy9d.94071$***@news4.tin.it...


INTERVISTA con il dr. A. KALOKERINOS

E’ pressoché superfluo presentare il dott. Archie Kalokerinos essendo
egli ben conosciuto in tutto il mondo come il medico che ha trascorso la
maggior parte del suo tempo lottando per il benessere degli aborigeni in
Australia. E’ talmente stimato per il suo lavoro ed il suo impegno che molti
lo chiamano affettuosamente ‘Archie’. Ha scritto le sue esperienze nel suo
capolavoro "Every Second Child". Anziché essere ripagato per questo, egli
venne ostacolato e i suoi metodi non furono presi in considerazione dalle
autorità, forse perché reputati troppo semplici, troppo economici e troppo
efficaci per adempiere ai moderni standard della medicina. Inoltre tali
metodi erano destinati a salvaguardare una popolazione per la quale, benché
fosse nel proprio paese natio, secondo alcuni, non è proprio il caso di
darsi la pena. Il dott. Kalokerinos la pensava diversamente.
Egli sottolineò il fatto che l’aumento delle campagne di vaccinazione
era stata la ragione per la quale ad un certo punto, fino la metà dei
bambini aborigeni vaccinati erano deceduti, quale ovvia conseguenza di una
grave carenza di vitamina C provocata dalla vaccinazione.

IVN: Dott. Kalokerinos, Lei era un convinto sostenitore delle
vaccinazioni quando ha iniziato con gli aborigeni, ma poi è successo
qualcosa.
Quali sono state le Sue esperienze con le vaccinazioni ?
KALOKERINOS: Dapprima si trattò di una semplice osservazione clinica.
Osservai che molti bambini, dopo aver ricevuto le vaccinazioni di routine
quali l’antitetanica, l’antidifterica, l’antipolio, l’antipertosse o altre,
si ammalavano. Certi si ammalavano gravemente ed altri poi effettivamente
morivano. Si trattava di una osservazione, non di una teoria. Così la mia
prima reazione fu quella di indagare sul perché ciò accadeva.
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 20:38:14 UTC
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http://www.levaccinazioni.it/informagente/domande/generale.asp#sicurezza
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html



Il vaccino contro l’Epatite B causa malattie del sistema nervoso come la
sclerosi multipla ?

No, non ci sono evidenze scientifiche che il vaccino dell’Epatite B causa la
sclerosi multipla. Nel 1994 l’Institute of Medicine (una prestigiosa
organizzazione di ricerca fondata dal Congresso degli USA) ha riesaminato
tutte le informazioni disponibili e ha concluso che i dati non mostrano che
il vaccino possa causare malattie del sistema nervoso. Più recentemente, nel
1998, il Comitato sulla Prevenzione dell’’Epatite Virale B dell’OMS ha
chiesto ad un comitato di esperti di rivedere ulteriormente i dati
scientifici su vaccinazione antiepatite B e sclerosi multipla. Questi
esperti hanno concluso, nuovamente, che il vaccino dell’Epatite B non causa
la sclerosi multipla.
Anche l’Associazione Nazionale dei malati di Sclerosi Multipla degli USA ha
detto, dopo la revisione di tutti i dati disponibili eseguita dal loro
Comitato Medico Consultivo, che non ci sono dati che mostrano una relazione
tra vaccino e sclerosi multipla.
G. Paolo
2004-10-08 17:10:06 UTC
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"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:NJy9d.94071$***@news4.tin.it...
POLIOMIELITE paralitica in Bambini dello Zimbabwe (Africa) affetti da HIV,
associata alla Vaccinazione per la polio orale da virus vivi
Falsita' della medicina ufficiale
vedi anche DANNI dei VACCINI

Titolo originale: Paralytic poliomyelitis associated with live oral
poliomyelitis vaccine in child with HIV infection in Zimbabwe:
case report - Autori: Inam Chitsike, Ralph van Furth Copyright (C)
2000 BMJ - http://www.bmj.com/cgi/collection?coll_id=198

Abstract

Obiettivo: descrivere le complicazioni della vaccinazione con vaccino
orale antipolio da virus vivo attenuato in bambini affetti da HIV.

Località: Teaching Hospital, Harare, Zimbabwe.

Soggetti: un bambino di 4 anni e mezzo e la madre. Risultati da
sperimentazione clinica e di laboratorio.
Risultati: Due settimane dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino
antipolio orale nel corso delle giornate nazionali dedicate
all'immunizzazione il bambino ha sviluppato una paralisi alla gamba destra.

Le analisi di laboratorio indicano un titolo elevato di anticorpi
contro il virus della polio tipo 2, come pure degli anticorpi contro HIV-1,
un basso tenore di CD4, un rapporto CD4/CD8 pari a 0.47 e una
ipergammaglobulinemia. Non manifesta alcun anticorpo contro la difterite,
tetano o poliovirus tipo 1 e 3, sebbene sia stato vaccinato anche contro
difterite, tetano e pertosse e polio orale durante il suo primo anno di vita
e successivamente trattato con una nuova dose di vaccino DTP all'età di 24
mesi. Non manifesta la sintomatologia clinica dell'AIDS anche se la madre
risulta affetta da AIDS e tubercolosi.

Conclusioni: La poliomielite paralitica in questo bambino affetto da
HIV è stata causata dal poliovirus tipo 2 dopo la vaccinazione antipolio
orale.



Aumento della predisposizione al morbillo nei bambini americani

Titolo originale: Increased Susceptibility to Measles in Infants in
the United States

Autori: Mark Papania*, Andrew L. Baughman*, Susan Lee*, James E.
Cheek, William Atkinson*, Stephen C. Redd*, Kenneth Spitalny, Lyn Finelli,
and Lauri Markowitz*

From the * National Immunization Program, and the Division of Field
Epidemiology, Epidemiology Program Office, Centers for Disease Control and
Prevention, Atlanta, Georgia; the § Department of Health, Austin, Texas; and
theDepartment of Health and Senior Services, Trenton, New Jersey. Copyright
© 1999 by the American Academy of Pediatrics http://www.pediatrics.org

Traduzione sintetica e commento

Le donne nate negli USA dopo l'introduzione della vaccinazione
antimorbillo, nel 1963, trasferiscono meno anticorpi specifici di questa
malattia ai loro figli rispetto alle donne nate prima di questa data. Questo
fatto può comportare un aumento della suscettibilità verso la malattia nei
loro figli: i risultati di questa ricerca dimostrano che nei bambini nati da
questa generazione di madri (dopo il 1963) il morbillo compare nel 33% dei
casi, mentre fra i bambini di donne nate prima del 1963 la percentuale
scende al 12%. Altri fattori di rischio significativo in questo caso sono
rappresentati dalla maggiore età in cui compare la malattia e il fatto che
le madri stesse sviluppano il morbillo dopo il parto.
Le conclusioni della ricerca indicano quindi la maggiore
suscettibilità al morbillo dei figli di madri nate dopo il 1963:
l'indicazione finale è quella di vaccinare questi bambini contro il morbillo
all'età di 12 mesi, al fine di ridurre il fattore di rischio all'esposizione
verso la malattia.
Tutto ciò è perfettamente DEMENZIALE secondo una logica scientifica:
la vaccinazione delle madri ha sostanzialmente debilitato le capacità
difensive dell'organismo dei figli verso la malattia e il continuare a
vaccinare i figli non può far altro che potenziale questo danno ! Viceversa,
secondo una logica di PROFITTO delle Industrie Farmaceutiche produttrici dei
vaccini il ragionamento non fa una piega: ECCO COME COSTRUIRSI IL MERCATO
DEL FUTURO !
La notizia è stata diffusa in data 3 dicembre anche dalla Reuters
Health Information. Testo integrale dell'Abstract, in lingua originale

Background.

Women born in the United States after measles vaccine licensure in
1963 transfer less measles antibody to their infants than do older women.
This may result in increased susceptibility to measles among infants.

Objective. To determine the effect of maternal year of birth on the
risk for measles in infants.

Methods.

We enrolled 128 unvaccinated infants 15 months of age who had
documented exposure to measles from 1990 through 1992 in a retrospective
cohort study. We interviewed their mothers by telephone to obtain
demographic data, medical and vaccination history, and details of measles
exposure and outcome. We used logistic regression analysis to estimate the
effect of maternal year of birth.

Results. Infants whose mothers were born after 1963 had a measles
attack rate of 33%, compared with 12% for infants of older mothers. In
logistic regression analysis, the adjusted odds ratio for maternal year of
birth (born after 1963) was 7.5 (95% confidence interval 1.8, 30.6). Other
significant risk factors were older infant age, mothers who developed
measles after delivery, and exposure within 2 days of the rash onset of the
exposing case.

Conclusions.

Infants whose mothers were born after 1963 are more susceptible to
measles than are infants of older mothers.

An increasing proportion of infants born in the United States may be
susceptible to measles. Infants at high risk of exposure to measles should
be vaccinated at 12 months of age. Vaccination programs that reduce
transmission of the measles virus in the general population reduce the risk
of infant exposure to measles. Key words: measles, maternal antibody,
measles vaccine, infants.
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 20:38:13 UTC
Permalink
http://www.guidagenitori.it/guidagenitori/home.jsp?openDocument=1474&parent1
=186&parent2=308&docs=308

http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html



TUTTO SUI VACCINI
Raccolte in un testo le istruzioni per capire perché bisogna
proteggere i più piccoli dalle malattie infettive
Il Pensiero Scientifico Editore ha recentemente pubblicato un’
interessante testo dal titolo “Vaccini per l’infanzia – Istruzioni per l’
uso” redatto grazie al contributo di tre specialisti: Alberto E. Tozzi,
medico pediatra, Stefania Salmaso, biologa e Donato Greco, infettivologo ed
igienista. Tozzi e Salmaso lavorano presso l’Istituto Superiore di Sanità in
qualità di epidemiologi nel Laboratorio di Epidemiologia del quale Greco è
direttore. Di malattie infettive, dunque, i tre autori si occupano a tempo
pieno da oltre 15 anni..

Il libro spiega, in un linguaggio scorrevole e agevolmente
comprensibile, l’importanza di sottoporre i bambini, nei primi anni di vita,
alle vaccinazioni previste per scongiurare l’insorgere di molte malattie
infettive che potrebbero rivelarsi pericolose. Nella parte introduttiva
vengono presentate le modalità con cui i germi, responsabili delle
infezioni, riescono a sopravvivere nel nostro organismo e quali sistemi di
difesa vengono attivati per combattere l’ospite indesiderato. Viene spiegata
poi la distinzione tra individuo immune e soggetto suscettibile al contagio
della malattia, fino alle dinamiche di trasmissione dell’infezione e il
verificarsi del fenomeno delle epidemie.
Questa parte introduttiva serve a mettere in risalto l’
importanza dei metodi di prevenzione e immunizzazione attraverso i vaccini,
di cui viene descritta la composizione, oltre ad una attenta valutazione di
rischi e benefici.

La parte centrale del volume contiene le schede che presentano
le caratteristiche delle più diffuse malattie infettive, alcune delle quali
rientrano nella categoria che siamo soliti definire “esantematiche” . Per
ogni affezione viene descritta origine, tipologia di vaccino, incidenza tra
la popolazione infantile e diffusione dei sistemi di vaccinazione.
I capitoli successivi vengono introdotti da una serie di domande
e interrogativi che ricalcano le incertezze che molti genitori possono
nutrire in merito ai tempi, alle avvertenze e alle modalità per sottoporre i
bambini alle vaccinazioni. Ogni sequenza di domande ha un denominatore
comune; si parte con “Le vaccinazioni in situazioni particolari” per
continuare con “Il bambino viaggiatore” e “Quando vaccinare”. Si passa poi
al capitolo dedicato ai “Richiami” e, a seguire, “Le controindicazioni e le
precauzioni”.

Le sezioni che espongono cosa fare prima e dopo la vaccinazione
precedono l’importante capitolo in cui vengono illustrati gli effetti
collaterali, considerati con precisione in ogni aspetto essendo, questi
ultimi, oggetto di tanti allarmismi tra molti genitori. Come tutti gli altri
farmaci, spiegano gli esperti, i vaccini possono produrre conseguenze
indesiderate, ma gli enormi progressi fatti negli ultimi decenni hanno
permesso di ridurre al minimo questi inconvenienti che, comunque, risultano
di rilevanza veramente minima rispetto alle complicazioni che possono essere
generate dalle infezioni
G. Paolo
2004-10-08 17:21:14 UTC
Permalink
"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:NJy9d.94071$***@news4.tin.it...

(AGI/AFP) - Londra, 5 ott. - Le autorita' britaniche hanno
sospeso oggi la licenza di produzione del vaccino
anti-influenzale della Chiron Corporation.
Il provvedimento a carico della Chiron, una delle case
farmaceutiche piu' importanti del mondo per la produzione di
vaccini anti-influenzali, durera' tre mesi, "con decorrenza
immediata", come si legge nel comunicato diramato dall'ente
governativo britannico preposto alla vigilanza su medicinali e
prodotti sanitari, la Medicines and Healthcare Products
Regulatory Agency.
"Per effetto di questo provvedimento, la societa' non
potra' commercializzare alcuna partita del suo faccino
anti-influenzale su alcun mercato", dice il comunicato.
Mentre le autorita'
sanitarie britanniche assicurano che la decisione non avra'
ripercussioni sul programma di vaccinazione anti-influenzale in
Gran Bretagna, la Chiron Corp. annuncia che non potra' fornire
il vaccino per la stagione influenzale 2004-2005: la Chiron
fornisce quasi meta' dei vaccini anti-influenzali negli Stati
Uniti.
La societa' aveva gia' fatto sapere che aveva fermato la
spedizione delle dosi gia' pronte del suo vaccino FluVirin,
perche' alcuni lotti con quattro milioni di dosi non
rispondevano al livello di sterilizzazione previsto dalla
normativa. La produzione e' stata intanto fermata, in attesa di
scoprire la causa della contaminazione riscontrata. (AGI)
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 20:38:17 UTC
Permalink
http://www.infettivibrescia.it/schede_vaccini/vaccini.html
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html



Benefici dei Vaccini
La prevenzione delle malattie rappresenta il compito principale della
sanità pubblica.
I vaccini sono utili a chi li riceve, ma poichè chi li riceve non contrae la
malattia e quindi non la può trasmettere ad altri, nell'ambito di una
popolazione di riflesso sono utili anche a chi non si sottopone alla
vaccinazione. Sia per il singolo individuo che per l'interesse della
collettività, è sempre meglio prevenire una malattia piuttosto che doverla
curare.
Anche i vaccini utilizzati in ambito veterinario sono utili all'uomo, in
quanto sono in grado di prevenire la comparsa di molte malattie
trasmissibili dall'animale all'uomo, come per esempio la rabbia.
Molte vaccinazioni sono rese obbligatorie da precise disposizioni
legislative in tema di sanità pubblica. Molte malattie tipiche dell'età
infantile sono attualmente prevenibili mediante la vaccinazione, come per
esempio il morbillo, la rosolia, la parotite e la pertosse. Queste malattie
nella maggior parte dei casi hanno una evoluzione benigna, ma a volte in
alcuni casi possono provocare complicanze anche fatali o lasciare esiti
permanenti.
Sebbene la maggior parte delle vaccinazioni venga eseguita in età
infantile o durante l'adolescenza, è importante ricordare che i vaccini
possono essere eseguiti anche dalle persone adulte, soprattutto per quanto
riguarda i "richiami" di alcune vaccinazioni eseguite da bambini, come per
esempio l'antitetanica. Gli adulti che non hanno contratto da bambini
malattie come il morbillo o la varicella, dovrebbero vaccinarsi, per esempio
prima che i loro figli contraggano queste malattie e che li possano poi
contagiare. Queste patologie infatti nell'adulto possono avere un andamento
più serio e con più complicanze rispetto a quanto osservato nel bambino.
Inoltre, alcune vaccinazioni sono a volte richieste per chi viaggia verso
determinati Paesi, come per esempio quelle contro il tifo, l'epatite A o la
febbre gialla.
Ogni anno viene preparato un nuovo vaccino contro l'influenza, in grado
di proteggere contro il ceppo virale diffuso in quella precisa stagione.
G. Paolo
2004-10-08 17:34:04 UTC
Permalink
"Ambra" <***@nomailplease.it> ha scritto nel messaggio news:NJy9d.94071$***@news4.tin.it...


Avevo diversi anni fa parlato personalmente (50 minuti di telefonata) con il
Prof. A. Procopio (1994) quando fece qualche anno questa scoperta assieme
al Prof Carbone.
e quando gli spiegai che l'immunodepressione + tossicita' diretta (per le
sostanze tossiche contenute nei vaccini + i contaminanti "occulti"
esistenti - non e' possibile produrre un vaccino senza contaminanti, per
ammissione dei produttori dei vaccini) erano le cause di moltissime malattie
in forte ascesa nel paesi piu' "coperti" dai vaccini, mi rispose speriamo
che non sia vero....perche' se e' vero siamo al disastro !
Purtroppo la verita' sta venendo a galla !

VACCINI e CANCRO della PLEURA


L’amianto non basta (la colpa è anche dei vaccini)

E’ saltato fuori lo zampino di un virus nelle cellule di un tumore
aggressivo della pleura, il mesotelioma. Questo virus proviene dalle scimmie
ed è stato messo in circolazione all’interno della specie umana in quanto
presente nel vaccini per la poliomielite fino 1985.
Un ricercatore italiano, Antonio Procopio dell’università di Chieti,
insieme con due studiosi del National Institutes of Health americani,
Michele Carbone e Harvey Pass hanno fatto questa scoperta.
Il virus che i tre ricercatori hanno inaspettatamente trovato all’interno
dei tumori (e che non c’è nei tessuti circostanti) ha tutti i connotati dell’SV4O,
un agente infettivo dei macachi ben noto per essere stato somministrato a
450 milioni di persone per mezzo del vaccino Sabin.
Il vaccino per la polio si prepara con cellule di scimmia, da cui il
virus SV4O era passato nei preparati distribuiti in tutto il mondo fin dagli
anni 50, fino agli anni 80' (1998). L’incidente della vaccinazione non
sarebbe stato così innocuo come sinora si è sostenuto, questo indica e fa
brillare tutta la nostra ignoranza sui possibili effetti a lungo termine
delle vaccinazioni.
vedi anche: "PANORAMA" e "L'ESPRESSO" deI 10/6/94



Ecco il sunto della scoperta del 1994:
premessa il Vaccino per la Polio, veniva prodotto su colture di rene di
scimmia verde africana...(conferma da parte dell'Ist. Pasteur di Parigi)

(AGI) - Roma, 8 lug. 2004 - Un vaccino per la poliomielite
potrebbe essere stato contaminato con un virus delle scimmie che causa
cancro anche fino ai primi anni
Ottanta. L'allarme arriva da uno studio condotto dal medico italiano Michele
Carbone del Loyola University Medical Center
di Chicago (Usa) che aveva gia' individuato questa contaminazione nei
campioni di vaccino prodotti negli anni
Sessanta.
Nel corso della conferenza Vaccine Cell Substrate in corso negli Usa,
Carbone ha sottolineato che centinaia di milioni di
persone al mondo potrebbero essere state esposte a questo virus dopo il 1963
dato che il vaccino era stato esportato in Europa, Australia, Giappone e in
molti paesi africani.

Il virus in questione si chiama SV40 ed e' tipico delle scimmie macaco. Con
ogni probabilita' e' legato alla comparsa
di alcuni tipi di tumore, tra cui uno particolarmente mortale, il
mesotelioma ai polmoni.
La contaminazione e' dovuta al metodo di preparazione del vaccino, che si
basava sull'uso dei reni delle scimmie e su una
procedura di sterilizzazione fondata sul cloruro di magnesio.
Sterilizzazione che pero' funzionava soltanto al 95 per cento.
Solo dopo il 1981, i russi abbandonarono il loro vaccino a favore di uno
prodotto dall'Organizzazione mondiale della
Sanita', al 100 per 100 libero dal virus SV40.
Carbone ha scoperto questa contaminazione studiando tre campioni di vaccino
trovati nei congelatori del National
Institute for Biological Standards and Control inglese ma per il momento si
e' rifiutato di aggiungere ulteriori spiegazioni,
almeno fino a che i dati non saranno pubblicati su una rivista scientifica.
Intanto il problema sta assumendo dimensioni sempre piu'
gravi. Molti paesi continuano a usare vaccini che potrebbero
essere contaminati e negli Usa, la Food and Drug
Administration, l'ente che controlla farmaci ed alimenti, e'
gia' stata citata in giudizio da alcune persone che ritengono
di essere state colpite dal cancro proprio a causa di un
vaccino contro la poliomielite contaminato. (AGI)
Glc
081800 LUG 04
--
G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine
Biologico Naturali
www.mednat.org
Ambra
2004-10-08 20:38:14 UTC
Permalink
http://www.sapere.it/tc/medicina/percorsi/vaccinazioni/vacci9.jsp
http://www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/vanoli_faq.html

Nel prossimo decennio, i tradizionali sistemi di vaccinazione subiranno una
vera e propria rivoluzione che avrà un grande impatto sulla salute di tutti.
La rivoluzione riguarderà sia gli obiettivi, tra i quali vi saranno anche
malattie non infettive come i tumori e il morbo di Alzheimer, sia i metodi
di somministrazione; in pratica, al posto del tanto temuto ago, vi saranno
sistemi di vaccinazione per via orale, nasale e cutanea.

I vaccini ci guariranno
L’elenco delle malattie che si potranno contrastare coi nuovi vaccini è
piuttosto lungo: si va dal virus sinciziale, responsabile di pericolose
malattie respiratorie nei bambini, ai microrganismi responsabili di
tubercolosi, malaria e febbre emorragica, patologie di grande impatto nei
paesi sottosviluppati. Tra i batteri e i virus sotto tiro non mancano quelli
colpevoli di malattie meno gravi ma, comunque, di notevole importanza
sociale, come Herpes Simplex e Streptococcus mutans, uno dei principali
responsabili della carie dentale.I vaccini, inoltre, vedranno ampliarsi il
loro campo di applicazione: non più semplici mezzi di prevenzione, ma veri e
propri vaccini terapeutici, cioè armi in grado contrastare una malattia che
ha già colpito l’organismo. I vaccini curativi saranno fatti di DNA e non
più delle tradizionali proteine. Il principio su cui si basano è la capacità
del materiale genetico dei microrganismi di stimolare una risposta
immunitaria più forte rispetto ai tradizionali antigeni; in questo modo si
spera di combattere Helicobacter pilori, il batterio coinvolto nell’ulcera
gastrica, e Candida albicans, il fungo responsabile del mughetto dei
lattanti e di pericolose infezioni nei pazienti con difese immunitarie
ridotte per causa di altre malattie
Continua a leggere su narkive:
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