Post by edi'®Io trovo un po' bizzarro che chi italianizza /client/ scriva poi
/folder/ invece di "cartella" e /forwardarlo/ invece di "inoltrarlo".
Io (che lo faccio) non lo trovo per niente bizzarro e anzi ritengo che
la spiegazione sia perfettamente in tema su un gruppo linguistico.
"client" e' un sostantivo, ed e' chiaramente affine all'italiano
"cliente" (un "cognato" ? ;-)), per cui viene naturale fare un CALCO. Un
calco puo' avvenire sia quando i significati sono affini (il "client"
informatico e' una metafora e un subset del concetto di cliente in
generale), ma anche quando sono del tutto diversi. P.es. io e molti
altri usiamo il calco "direttorio" per "directory", oppure "demone" per
"daemon".
Quando invece un termine tecnico (p.es. informatico) e' specifico, si
preferisce tenerlo nella lingua originale, nonostante in quella la
parola possa avere altri significati. Cfr. la trita questione di "file"
o "mouse".
Il termine "cartella" mi e' totalmente estraneo (a parte la borsa di
cuoio che usavo quando andavo alle elementari). In quanto in ambito
informatico ho incontrato prima i "direttorii" (directories; RSX-11, VAX
VMS e Unix; prima ancora i "dischi (virtuali)" - IBM - e le "cartucce
(cartridges)" HP RTE) per indicare una gerarchia di files su disco (vuoi
dinamica vuoi a dimensione fissa come era su IBM VM/CMS o HP RTE).
Nella fattispecie poi facendo riferimento allo specifico cliente e-mail
che uso io (alpine successore di pine), ma in genere al modello
originale comune su unix e anche su sistemi precedenti, un folder: (1)
ha quel nome entro il programma; (2) NON e' un folder/cartella/directory
nel senso del sistema operativo ma un banale file (mbox) in cui i
messaggi si susseguono separati da appositi separatori.
Quindi in questo caso si mantiene il termine originale.
Se il termine originale e' un verbo, esso viene invece italianizzato nel
senso che gli si attacca una desinenza verbale italiana, o al limite si
fa un calco. Tanto piu' se si vuole indicare una azione specifica entro
un dato programma o ambiente.
Quindi forwardare perche' alpine usa "forward" (potrei anche dire
"bounciare" per il "bounce" che tecnicamente e' leggermente diverso; e
dico o quanto meno scrivo "attachare" [scritto cosi'] per "fare un
attachment" (MIME, entro un cliente e-mail).
Oppure prendendo in esame l'azione di cancellare un file, potrei usare
cancellare come termine generico, ma non in senso tecnico (non conosco
nessun sistema operativo che usa "cancel" per un file, mentre "cancel"
si usa per una azione o un processo). Quando avevamo tre sistemi
operativi potevamo indifferentemente usare le espressioni: purgare (in
HP RTE, "to purge" (*), PU), deletare (in VAX VMS, "to delete" bel
termine latino scomparso in italiano !) e erasare (in IBM VM/CMS "to
erase"). Non ho mai usato "rimuovere" ("rm") in Unix/Linux perche' da
subito lo ho aliasato (sic!) con "del".
(*) il calco "purgare" in VAX VMS voleva dire una cosa diversa ossia
"cancellare tutte le versioni tranne l'ultima col comando PURGE" dato
che di un file editato (sic!) venivano preservate le versioni
precedenti.
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