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2006-03-05 09:55:32 UTC
http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Alimentazione/2006/03_Marzo/01/farkas_verdure.shtml
«Il raccolto più ricco diventa automaticamente il più povero
Frutta e verdura «svuotate» di vitamine
Allarme dagli Usa. «I vegetali oggi vengono fatti crescere troppo e troppo
in fretta. E le loro proprietà nutritive diminuiscono»
NEW YORK - La frutta e verdura che mangiavano i nostri nonni e genitori era
molto più sana e nutriente di quella che consumiamo noi oggi. Lo rivela uno
studio realizzato da Donald Davis, un biochimico dell'università del Texas
ad Austin, secondo il quale almeno sei delle tredici principali sostanze
nutritive contenute nella frutta e verdura più usate sulla tavola del mondo
occidentale sono drammaticamente diminuite negli ultimi anni. Il calo più
sostanziale riguarda calcio, proteine, vitamina C, fosforo, ferro e
riboflavin. «Hanno avuto un crollo del 40% rispetto ad un paio di decenni or
sono», spiega lo scienziato. Qual è il motivo di questo trend negativo? «La
colpa è delle nuove tecniche competitive usate dagli agricoltori, e non solo
in America», risponde Davis, «per aumentare i profitti sono costretti a
maggiorare la produzione, usando sistemi che fanno incrementare e maturare i
raccolti assai più velocemente». Ma questi sistemi che stravolgono il modo
in cui Madre Natura opera da secoli si sono rivelati disastrosi. «Frutta e
verdura pompate all'inverosimile e in maniera artificiale non hanno il tempo
di sviluppare le naturali proprietà nutrizionali, tipiche di uno sviluppo
normale», puntualizza Davis. Franken-agricoltura? Proprio così. Ma
nonostante le denunce di salutisti, scienziati ed esperti di alimentazione
il trend non accenna a diminuire. «Gli agricoltori vengono pagati a peso,
non a seconda delle vitamine nei loro prodotti», afferma Davis. Gli
scienziati lo chiamano «effetto diluizione»: più la frutta e la verdura
diventano grandi e rigogliose, meno contengono minerali, vitamine e altre
sostanze nutritive. «E' un rapporto inversamente proporzionale», spiega
Davis, «il raccolto più ricco diventa automaticamente il più povero».
Come può fare il consumatore per difendersi? Per chi non vuole diventare
schiavo degli integratori vitaminici, l'unica via di scampo è coltivarsi l'orticello
nel proprio giardino. Chi per mancanza di spazio non può, dovrebbe optare
per i prodotti «biologici». Le piante cresciute come natura comanda sono
infatti le uniche capaci di assorbire lentamente - ed interamente - il
nutrimento del suolo e dalla luce solare che poi viene trasformato nei
preziosissimi componenti chimici noti come sostanze nutritive: vitamine,
calcio, minerali, ecc. Ciò non significa però che bisogna buttare alle
ortiche la dieta a base di frutta e verdura. «I prodotti della terra, per
quanto manipolati e diluiti, sono da preferire a tutti gli altri», spiega
Davis, «anche se le vitamine sono limitate, questi prodotti sono più
efficaci dei cibi adulterati, grassi e farine bianche nel fornire all'organismo
le difese immunitarie necessarie per essere sano». Proprio sulle farine e i
cerali si incentrerà la nuova ricerca di Davis. «Sto studiando l'effetto
diluizione in quattordici varietà di granoturco», spiega lo studioso, «ho
scoperto che la stessa identica regola vale anche per loro: più abbondante è
il raccolto, meno sostanze nutritive possiede».
Alessandra Farkas
03 marzo 2006
«Il raccolto più ricco diventa automaticamente il più povero
Frutta e verdura «svuotate» di vitamine
Allarme dagli Usa. «I vegetali oggi vengono fatti crescere troppo e troppo
in fretta. E le loro proprietà nutritive diminuiscono»
NEW YORK - La frutta e verdura che mangiavano i nostri nonni e genitori era
molto più sana e nutriente di quella che consumiamo noi oggi. Lo rivela uno
studio realizzato da Donald Davis, un biochimico dell'università del Texas
ad Austin, secondo il quale almeno sei delle tredici principali sostanze
nutritive contenute nella frutta e verdura più usate sulla tavola del mondo
occidentale sono drammaticamente diminuite negli ultimi anni. Il calo più
sostanziale riguarda calcio, proteine, vitamina C, fosforo, ferro e
riboflavin. «Hanno avuto un crollo del 40% rispetto ad un paio di decenni or
sono», spiega lo scienziato. Qual è il motivo di questo trend negativo? «La
colpa è delle nuove tecniche competitive usate dagli agricoltori, e non solo
in America», risponde Davis, «per aumentare i profitti sono costretti a
maggiorare la produzione, usando sistemi che fanno incrementare e maturare i
raccolti assai più velocemente». Ma questi sistemi che stravolgono il modo
in cui Madre Natura opera da secoli si sono rivelati disastrosi. «Frutta e
verdura pompate all'inverosimile e in maniera artificiale non hanno il tempo
di sviluppare le naturali proprietà nutrizionali, tipiche di uno sviluppo
normale», puntualizza Davis. Franken-agricoltura? Proprio così. Ma
nonostante le denunce di salutisti, scienziati ed esperti di alimentazione
il trend non accenna a diminuire. «Gli agricoltori vengono pagati a peso,
non a seconda delle vitamine nei loro prodotti», afferma Davis. Gli
scienziati lo chiamano «effetto diluizione»: più la frutta e la verdura
diventano grandi e rigogliose, meno contengono minerali, vitamine e altre
sostanze nutritive. «E' un rapporto inversamente proporzionale», spiega
Davis, «il raccolto più ricco diventa automaticamente il più povero».
Come può fare il consumatore per difendersi? Per chi non vuole diventare
schiavo degli integratori vitaminici, l'unica via di scampo è coltivarsi l'orticello
nel proprio giardino. Chi per mancanza di spazio non può, dovrebbe optare
per i prodotti «biologici». Le piante cresciute come natura comanda sono
infatti le uniche capaci di assorbire lentamente - ed interamente - il
nutrimento del suolo e dalla luce solare che poi viene trasformato nei
preziosissimi componenti chimici noti come sostanze nutritive: vitamine,
calcio, minerali, ecc. Ciò non significa però che bisogna buttare alle
ortiche la dieta a base di frutta e verdura. «I prodotti della terra, per
quanto manipolati e diluiti, sono da preferire a tutti gli altri», spiega
Davis, «anche se le vitamine sono limitate, questi prodotti sono più
efficaci dei cibi adulterati, grassi e farine bianche nel fornire all'organismo
le difese immunitarie necessarie per essere sano». Proprio sulle farine e i
cerali si incentrerà la nuova ricerca di Davis. «Sto studiando l'effetto
diluizione in quattordici varietà di granoturco», spiega lo studioso, «ho
scoperto che la stessa identica regola vale anche per loro: più abbondante è
il raccolto, meno sostanze nutritive possiede».
Alessandra Farkas
03 marzo 2006
--
Un Saluto
:-)
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