Discussione:
Energia elettrica dal sole alternativa dal fotovoltaico
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto Deboni
2010-06-15 23:42:17 UTC
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Per far capire il danno che il sistema di incentivi pro-fotovoltaico ha
creato alla fonte elettrica dal sole, ecco lo sviluppo di un'esempio di
generatore elettrico solare fai-da-te.

Prendete il radiatore di un'auto, alla sua uscita collegate la pompa di
recupero di un servosterzo, poi collegate di seguito uno scambiatore
liquido/liquido (questo trovate dai recuperi come pezzi di vecchi
impianti di trattamento aria per uffici e supermercati)

L'uscita dello scambiatore mandatelo ad una turbina recuperata da un
turbo e l'uscita della turbina lo collegate all'ingresso del radiatore
auto, chiudendo il circuito.

Riempite il circuito con un gas come l'R134 che trovate nei
condizionatori per auto.

Collegate alcuni collettori solari parabolici a concentrazione a trogolo
(questi li dovete comperare a nuovo), formando un circuito chiuso con
l'altro lato dello scambiatore liquido/liquido. Riempite questo secondo
circuito con glicole (antigelo per radiatori auto).

Collegate infine, sull'albero della turbina un'alternatore di recupero
per auto (14V - 60A).

Con almeno 10 metriquadri di superficie captante siete in grado di
erogare quasi un kW di potenza durante le ore di sole piu' intenso.

Il glicole, se l'impianto di collettori e' dimensionato correttamente
(con una sufficiente concentrazione), dovrebbe raggiungere temperature
di 150 gradiC, e cedendo calore al gas R134, lo espande, mettendo in
rotazione la turbina. Poi nel radiatore, il gas condensa,
raffreddandosi, ed il liquido che si e' formato viene pompato con la
pompa per servosterzo indietro nello scambiatore di calore per essere
tornare in ciclo, nuovamente riscaldato, espando nella turbina, etc.

Il calore dissipato dal radiatore (almeno l'80% del calore captato dai
collettori) puo' poi essere usato per riscaldare l'acqua sanitaria, far
funzionare un condizionatore ad assorbimento, etc. etc. etc.

Come potete vedere si tratta di un impianto che qualsiasi frigorista o
idraulico esperto (o meglio i due in societa') puo' fare.


La semplicita' ed economicita' della tecnologia, se l'incentivo per
produrre elettricita' non fosse stato dato univocamente al fotovoltaico
invece che puntato verso lo scopo (produrre elettricita' dal sole, senza
trucchi strani), avrebbe probabilmente spinto ad un fiorire di
invenzione e progetti di impianti elettrosolari a turbina.
Tra l'altro quella descritta e' una soluzione che si adatta bene allo
spirito individualista dell'italiano "inventore", che non ha la pazienza
e la voglia di interagire con industrie specializzate per produrre
componenti sofisticate.


Per quale motivo si e' voluto "incentivare" il "come" invece che il
"risultato" ?
Perche' sarebbe stato pericoloso per l'industria petrolifera e del gas.
E non avrebbe aiutato gli amici del fallimentare settore dei
semiconduttori italiano.

Sarebbe bastato un'incentivo di 8-10 eurocent/kwh, un quarto
dell'incentivo sprecato, anzi regalato, come in una nuova tangentopoli,
per il settore fotovoltaico.

Un'incentivo di 8 eurocent/kwh avrebbe implicato solo un raddoppio del
costo dell'energia (percio' 16 eurocent), avrebbe percio' permesso, a
parita' di "carico" sui consumatori elettrici italiani, di produrre
almeno 3 volte piu' elettricita' dal sole che come e' fatto oggi.

Inoltre avrei limitato l'incentivo a solo 5 anni, al massimo 10 anni,
perche', con la tecnologia in cosi' rapida evoluzione, prendersi un
impegno di 10 anni e' gia' tanto.


Ebbene, sono sicuro che oggi avremo in Italia molti piu' impianti
domestici che producono energia elettrica, con un bonus di abbondante
acqua calda per uso sanitario (non c'e' neanche bisogno di installare i
collettori per l'acqua calda) ovvero una efficienza globale dei
captatori superiore al 30% (considerando anche l'energia termica
utilizzata per riscaldare l'acqua sanitaria).

Avermo cioe' una produzione elettrica dal sole ben superiore a quel
punto percentuale odierno. Ed avremo versato buona parte dei soldi in
attivita' di aziende italiane (al contrario del fotovoltaico, dove la
parte del leone della spesa va a multinazionali non italiane), posti di
lavoro italiani. Avremo dato anche uno sbocco ad uno settori in crisi,
la componentistica per auto (mi riferisco ai costrutori di componenti
per il turbo, come la Cogeme Set).

Infatti, la maggior parte degli impianti non sarebbe fatti da novelli
fai-da-te usando pezzi di recupero per auto, ma sarebbero impianti
progettati e costruiti con componenti a nuovo, ma nulla vieta che la
Cogeme Set produca queste turbine specifiche per l'uso solare (non sono
poi cosi' tanto diverse).

Gli operai italiani disoccupati possono chiedere conto ai sindacati,
alla sinistra, ai verdi, di questa grave mancanza. Perche' hanno voluto
FORZARE il fotovoltaico ? Il beneficio dell'industria dei
semiconduttori? Perche' non si e' voluto dare una possibilita'
all'industria metalmeccanica italiana, anche quella di precisione ?

Questo e' uno dei punti, che una sinistra priva di progetti non ha
voluto fare sua. Una alternativa, una prospettiva, una speranza.
Per forza che ha perso, per forza che e' stata rigettata da molti
elettori. Se deve appiattirsi a favore delle multinazionali, delle
banche, dei commercialisti, ... che cosa resta all'elettorato di
sinistra, se non il populismo berlusconiano ?


Fonte del concetto (ma e' la scoperta dell'acqua calda):

http://www.popularmechanics.com/science/environment/4232571
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Mattia
2010-06-16 07:25:18 UTC
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Post by Roberto Deboni
Riempite il circuito con un gas come l'R134 che trovate nei
condizionatori per auto.
una delle 25 cose piu' pericolose al mondo.
per carita' non ci pensate nemmeno.
Ranablu
2010-06-16 09:47:46 UTC
Permalink
Post by Mattia
Post by Roberto Deboni
Riempite il circuito con un gas come l'R134 che trovate nei
condizionatori per auto.
una delle 25 cose piu' pericolose al mondo.
per carita' non ci pensate nemmeno.
???
Che cos'è pericoloso? caricare di gas frigorifero o l'R134?
Non credevo i miei tecnici facessero un lavoro pericolosissimo...

Silvia
felice_pago
2010-06-16 09:53:04 UTC
Permalink
Post by Mattia
Post by Roberto Deboni
Riempite il circuito con un gas come l'R134 che trovate nei
condizionatori per auto.
una delle 25 cose piu' pericolose al mondo.
per carita' non ci pensate nemmeno.
???
Che cos' pericoloso? caricare di gas frigorifero o l'R134?
Non credevo i miei tecnici facessero un lavoro pericolosissimo...
Silvia
sbaglio o l'R134 si trova, appunto,
solo nelle auto dal demolitore/vecchie ?

che poi stando dal demilitore,
quanto prima andranno in atmosfera ;-)


felice&pago

serra
.
Porcozzio
2010-06-16 11:36:58 UTC
Permalink
Post by felice_pago
che poi stando dal demilitore,
quanto prima andranno in atmosfera ;-)
Con buona pace del buco nell'ozono....
Tra l'altro sto' sempre piu' venendo frigoriferi
abbandonati per la strada a cui e' stato tolto lo scambiatore posteriore
e quindi gas che si e' preso la strada verso l'alto....
felice_pago
2010-06-16 13:12:00 UTC
Permalink
Post by Porcozzio
Post by felice_pago
che poi stando dal demilitore,
quanto prima andranno in atmosfera ;-)
Con buona pace del buco nell'ozono....
Tra l'altro sto' sempre piu' venendo frigoriferi
abbandonati per la strada a cui e' stato tolto lo scambiatore posteriore
e quindi gas che si e' preso la strada verso l'alto....
ma tu da dove scrivi ?

io in italia non le vedo queste sconcezze !


felice6pago

emilia romagna
.



--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Porcozzio
2010-06-16 13:25:37 UTC
Permalink
Post by felice_pago
ma tu da dove scrivi ?
io in italia non le vedo queste sconcezze !
Dalla Toscana , dove abbiamo diversi campi nomadi e nelle vicinanze si
vedono ,spesso, cataste di elettrodomestici 'cannibalizzati' tra cui
anche frigo , comunque qui spesso vicino ai cassonetti vengono messi
elettrodomestici vecchi , questo da i nostrani.....
felice_pago
2010-06-16 13:29:06 UTC
Permalink
Post by Porcozzio
Post by felice_pago
ma tu da dove scrivi ?
io in italia non le vedo queste sconcezze !
Dalla Toscana , dove abbiamo diversi campi nomadi e nelle vicinanze si
vedono ,spesso, cataste di elettrodomestici 'cannibalizzati' tra cui
anche frigo , comunque qui spesso vicino ai cassonetti vengono messi
elettrodomestici vecchi , questo da i nostrani.....
e no navete le oasi ecologiche,
come da noi in italia ?


felice&pago

romagna
.


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Porcozzio
2010-06-16 17:23:10 UTC
Permalink
Post by felice_pago
e no navete le oasi ecologiche,
come da noi in italia ?
Yess ... ma le persone fanno prima a metterlo vicino al cassonetto che
andare all'oasi....
Non e' proprio cosi' , il giorno della pulizia delle strade si puo
mettere sul marciapiede (previo avvertimento) rifiuti ingombranti tipo
elettrodomestici, mobili ecc...
Pero' ci sono alcuni 'furbi' tra cui le ditte che dovevano smltire
proprio gli elettrodomestici (riscuotendo) , che scaricano di notte
vicino ai cassonetti (cosi' si risparmiano il contributo in discarica),
gia' beccati dalla municipale , ma c'e' chi contimnua a farlo, si vede
dal fatto che oggi non c'e' niente accanto al cassonetto e la mattina
dopo ci si trova 2tv , 1 frigo, 2 lavatrici... non mi dite che hanno
fatto tutti il cambio elettrodomestici quella sera.. normalmente questo
avviene in zone nascoste o con piazzole larghe un po' in periferia...
buj
2010-07-01 11:29:07 UTC
Permalink
Post by Porcozzio
Post by felice_pago
ma tu da dove scrivi ?
io in italia non le vedo queste sconcezze !
Dalla Toscana , dove abbiamo diversi campi nomadi e nelle vicinanze si
vedono ,spesso, cataste di elettrodomestici 'cannibalizzati' tra cui anche
frigo , comunque qui spesso vicino ai cassonetti vengono messi
elettrodomestici vecchi , questo da i nostrani.....
Ah, perchè i "nomadi" cosa sono?
Comunque da me, nel Tigullio, funziona... che te lo vengono a prendere a
casa. Il frigo - ed il resto - fanno male ad imbelinarlo in strada le
persone, dovrebbero lanciarlo dal balcone.
BowlingBPSL
2010-06-21 10:22:32 UTC
Permalink
Post by felice_pago
Post by Porcozzio
Tra l'altro sto' sempre piu' venendo frigoriferi
abbandonati per la strada a cui e' stato tolto lo scambiatore
posteriore e quindi gas che si e' preso la strada verso l'alto....
ma tu da dove scrivi ?
io in italia non le vedo queste sconcezze !
Eh, no, facci caso: QUALSIASI frigorifero in strada, se ha ancora il
compressore, tempo pochi giorni... e non ce l'ha piu'.
Lo scambiatore posteriore e' meno "richiesto" ma stai tranquillo che
sparisce pure lui.

I compressori di frigorifero sono un affarone. Ne ho uno persino io
(comprato alla fiera di Marzaglia: "cabinato" dentro un supporto a 4 ruote
per PC, con tanto di interruttore a levetta da pannello vecchio stile).

Abbandona un frigo in strada... ed il compressore sparira'.

Fabrizio (se non e' gia' stato smontato dall'abbandonatore...)
Ranablu
2010-06-25 06:51:19 UTC
Permalink
Post by BowlingBPSL
I compressori di frigorifero sono un affarone. Ne ho uno persino io
(comprato alla fiera di Marzaglia: "cabinato" dentro un supporto a 4 ruote
per PC, con tanto di interruttore a levetta da pannello vecchio stile).
Me la spieghi questa? Chi è che cerca un compressore rotto (per cambiare un
frigo le cause son generalmente 2: compressore rotto o evaporatore bucato,
tutto il resto vale la pena riparare)? E a cosa serve quella cosa che hai
comprato?

Silvia
AleX
2010-06-25 14:09:44 UTC
Permalink
Post by Ranablu
Me la spieghi questa? Chi è che cerca un compressore rotto (per
cambiare un frigo le cause son generalmente 2: compressore rotto o
evaporatore bucato, tutto il resto vale la pena riparare)? E a cosa
serve quella cosa che hai comprato?
Se non è rotto, serve a far questo:

http://www.ognigiorno.com/2009/04/12/costruire-un-compressore.html

(è pieno di siti con soluzioni di questo tipo).

Ciao,
AleX
BowlingBPSL
2010-07-08 08:00:34 UTC
Permalink
Ranablu wrote:

Scusa il ritardo...
Post by Ranablu
Post by BowlingBPSL
I compressori di frigorifero sono un affarone. Ne ho uno persino io
(comprato alla fiera di Marzaglia: "cabinato" dentro un supporto a 4
ruote per PC, con tanto di interruttore a levetta da pannello
vecchio stile).
Me la spieghi questa? Chi è che cerca un compressore rotto (per
No, i compressori da frigorifero sono praticamente eterni.
E' rarissimo che se ne rompa uno.
Post by Ranablu
cambiare un frigo le cause son generalmente 2: compressore rotto o
evaporatore bucato, tutto il resto vale la pena riparare)? E a cosa
Mah, oggidi' si tende a sostituire per un nonnulla. Gli incentivi, la
classe di funzionamento, un frigo piu' grande... nella casa del mare avevo
un frigo col gas scarico (lo usi un mese o due e lo lasci fermo il resto
del tempo, logico che possa succedere).
Avrei dovuto smontarlo (integrato) e portarlo chissaddove, "forse" me lo
ricaricavano. Escluso che venga un teNNico con le bombole, come si usava
un tempo. Buttato via.
Post by Ranablu
serve quella cosa che hai comprato?
Accoppiata con un "bombolino" per aria compressa (molto carino: ingresso
aria a mo' di valvola per auto, manometro, rubinetto standard) tutto
quello che fai con l'aria compressa (soffiatura, gomme auto, bici, moto
ecc ecc).
Certo, il volume e' basso, ma basta avere un pelo di pazienza. I vantaggi
sono che e' praticamente eterno e perfettamente silenzioso.
Lo puoi usare pure in casa a mezzanotte (infatti in un Brico point ho
visto un'implementazione "professionale" per aerografo. Piu' di 400 euro).

Per questo "qualsiasi" frigo sia abbandonato per strada, o viene privato
del compressore dallo "scafato" ex proprietario... oppure il primo che lo
vede... lo smonta. Io ci faccio sempre caso e le volte che ho visto ancora
il compressore erano rarissime (in un caso ci sono ripassato il giorno
dopo... e non c'era piu' manco l'evaporatore).

Fabrizio

Luigi70
2010-06-16 10:33:33 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni
http://www.popularmechanics.com/science/environment/4232571
se quanto dici è corretto ingegnerizziamolo
e mettiamo su un 'industria autonoma di produzione di energia'

creiamo un forum dedicato in cui inseriamo i nostri test e progetti...

il Deboni ci deve stare per forza visto l'entusiasmo

Luigi
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Mister XX
2010-06-16 14:49:27 UTC
Permalink
Post by Luigi70
creiamo un forum dedicato in cui inseriamo i nostri test e progetti...
il Deboni ci deve stare per forza visto l'entusiasmo
il deboni parla parla ma l'unica fissa che ha è l'energia atomica
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Roberto Deboni
2010-06-16 18:28:46 UTC
Permalink
Post by Mister XX
Post by Luigi70
creiamo un forum dedicato in cui inseriamo i nostri test e progetti...
il Deboni ci deve stare per forza visto l'entusiasmo
il deboni parla parla ma l'unica fissa che ha è l'energia atomica
Questo e' FALSO. Ed affermarlo proprio su un intervento che piu' IT in
questo NG si muore e' il massimo della falsita'.


Hmmmm .... pare che i miei recenti interventi hanno messo il dito
proprio sulla piaga :-)


Come devono interpretarsi altrimenti questi attacchi personali e
gratuiti a cielo sereno ?

Per esempio, lei chi e' ? Ci conosciamo ?

Oppure e' un delle parti interessate menzionate nei miei interventi ?

In tal caso devo proprio sentirmi lusingato, perche' significherebbe che
ho fatto un bello, perfetto, tondo centro nel bersaglio.

Gente ... meditate ;-)
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Roberto Deboni
2010-06-16 18:23:31 UTC
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Post by Luigi70
Post by Roberto Deboni
http://www.popularmechanics.com/science/environment/4232571
se quanto dici è corretto ingegnerizziamolo
e mettiamo su un 'industria autonoma di produzione di energia'
creiamo un forum dedicato in cui inseriamo i nostri test e progetti...
Perche' questo NG non va bene ? Se legge il manifesto, forse e' uno dei
post piu' IT da un po' di tempo a questa parte.
Post by Luigi70
il Deboni ci deve stare per forza visto l'entusiasmo
Quale entusiasmo ? Sono depresso.
Ho visto siti americani con implementazioni simili gia' oltre una decina
di anni fa.

Il massimo che posso fare (abito in condominio) e' il ciclo rankine,
Hmmm, in effetti per provare il tutto non e' necessario avere i
collettori solari, e' sufficiente rifornire lo scambiatore sul circuito
secondario, con acqua calda. Magari prodotta con la combustione di
biomasse cosi' riteniamo nel tema del NG.


In quanto al freon, e' ovvio che va trattato in modo professionale.
Se proprio vogliamo andare sullo specifico, il prelievo dal vecchio
condizionatore va fatto con le corrette procedure, ed idem per la carica
nel nuovo circuito.
Ed ovviamente dovete inserire nel circuito una valvola di carico
(funziona come la valvola delle gomme della bicicletta).

Per chi non sapesse come si caricano gli impianti frigoriferi, consiglio
di rivolgersi ad un installatore di condizionatori, sia per la procedura
di svuotamento del condizionatore da cannibalizzare sia per la carica
nel circuito con la turbina del turbo.

Per quanto riguarda gli idioti che pensassero di recuperare il gas con
mezzi di fortuna, devono sapere che e' un gas molto fluido, e se ne'
disperdono anche solo una parte nell'atmosfera, gli tocca cannibalizzare
decine di condizionatori prima di avere le quantita' sufficienti.
Insomma, l'obbiettivo non e' quello di "scannare" vecchi condizionatori,
bensi' proprio di recuperare il gas, senza disperderne neanche un po'
nell'atmosfera. Come incentivo vale solo ricordare che e' un gas molto
costoso ... e buttarlo nell'aria (oltre che criminale) e' anche
puramente da idioti (come del resto pare da alcuni giorni essere sceso
il livello degli interventi in questo NG).

Questo per quanto riguarda l'eventuale fai-da-te.


Ma il mio intervento voleva solo esporre quanto la soluzione e'
concettualmente semplice, con tecnologie in comune del turbocompressore
dele auto e altri parti con gli impianti di condizionamento.
L'esempio del condizionatore per auto era solo per evidenziare che buona
parte delle componenti sono presenti sul territorio italiano (e non) in
grande abbondanza nei centri di demolizione auto (ed il riuso e' la
massima forma di riciclo).

Ora, immaginatevi, se grazie agli incentivi, si crea un mercato di
persone interessate ad installare un'impianto del genere a casa propria.
Un'impianto che puo' funzionare indifferentemente con l'acqua calda dal
sole, dalla combustione di biomasse, dal calore di scarto di qualche
processo industriale o artigianale (si pensi ad un panificio ...).

L'industria prenderebbe nota, industrializzerebbe una versione domestica
del Turbosteamer della BMW ... chiavi in mano, non c'e' neanche bisogno
di chiamare l'omino per installare lo split come avviene per i
condizionatori, perche' il generatore elettrico sarebbe completamente
chiuso, come un frigorifero, senza perdite di freon per errori di
installazione.
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Lurkos
2010-06-16 22:27:39 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni
Il glicole, se l'impianto di collettori e' dimensionato correttamente
(con una sufficiente concentrazione), dovrebbe raggiungere temperature
di 150 gradiC, e cedendo calore al gas R134, lo espande, mettendo in
rotazione la turbina. Poi nel radiatore, il gas condensa,
raffreddandosi, ed il liquido che si e' formato viene pompato con la
pompa per servosterzo indietro nello scambiatore di calore per essere
tornare in ciclo, nuovamente riscaldato, espando nella turbina, etc.
OK, vuoi fare un micro ciclo Rankine.
Dato che però la turbina centripeta che userai dovrà lavorare a velocità
elevatissime ti serve almeno un AC/DC e di nuovo DC/AC per abbassare la
frequenza a 50 Hz. Non mi sembra che questi componenti siano inclusi
nell'alternatore (sicuramente non il secondo).
Post by Roberto Deboni
Il calore dissipato dal radiatore (almeno l'80% del calore captato dai
collettori) puo' poi essere usato per riscaldare l'acqua sanitaria, far
funzionare un condizionatore ad assorbimento, etc. etc. etc.
Recuperare altro calore lo escluderei, men che meno per frigoriferi ad
assorbimento. Siamo a livelli di temperatura troppo bassi.
Post by Roberto Deboni
Come potete vedere si tratta di un impianto che qualsiasi frigorista o
idraulico esperto (o meglio i due in societa') puo' fare.
Non la farei così semplice. Si può fare, ma serve un minimo di
progettazione dietro per verificare che tutto funzioni a dovere.
--
Lurkos
Roberto Deboni
2010-06-16 23:28:58 UTC
Permalink
Post by Lurkos
Post by Roberto Deboni
Il glicole, se l'impianto di collettori e' dimensionato correttamente
(con una sufficiente concentrazione), dovrebbe raggiungere temperature
di 150 gradiC, e cedendo calore al gas R134, lo espande, mettendo in
rotazione la turbina. Poi nel radiatore, il gas condensa,
raffreddandosi, ed il liquido che si e' formato viene pompato con la
pompa per servosterzo indietro nello scambiatore di calore per essere
tornare in ciclo, nuovamente riscaldato, espando nella turbina, etc.
OK, vuoi fare un micro ciclo Rankine.
Dato che però la turbina centripeta che userai dovrà lavorare a velocità
elevatissime ti serve almeno un AC/DC e di nuovo DC/AC per abbassare la
frequenza a 50 Hz. Non mi sembra che questi componenti siano inclusi
nell'alternatore (sicuramente non il secondo).
Avevo fornito il link originale.
E ho anche ricapitolato.

"un'alternatore di recupero PER AUTO"

quindi, il risultato e' una corrente continua e la frequenza non e' un
grosso problema. Del resto l'uscita di un collettore fotovoltaico, che
cosa e' ? Corrente alternata ?

Perche' il fotovoltaico puo' usare inverter sincronizzati alla rete ed
io no. Mica e' giusto :-( uuuuahhh!!!

Inoltre esistono anche le pulegge. Ha presente una bella ruota di 50 cm
in asse sull'alternatore ed una puleggina da 3 cm sulla turbina ?
Post by Lurkos
Post by Roberto Deboni
Il calore dissipato dal radiatore (almeno l'80% del calore captato dai
collettori) puo' poi essere usato per riscaldare l'acqua sanitaria, far
funzionare un condizionatore ad assorbimento, etc. etc. etc.
Recuperare altro calore lo escluderei, men che meno per frigoriferi ad
assorbimento. Siamo a livelli di temperatura troppo bassi.
Hmmm ...
Post by Lurkos
Post by Roberto Deboni
Come potete vedere si tratta di un impianto che qualsiasi frigorista o
idraulico esperto (o meglio i due in societa') puo' fare.
Non la farei così semplice. Si può fare, ma serve un minimo di
progettazione dietro per verificare che tutto funzioni a dovere.
Nessuno lo nega.

Ma sottolineo anche il corollario della sua precisazione:
qui non stiamo parlando di fusione fredda, di impiantare una fonderia di
silicio, o che altra diavoleria alla portata piu' di multinazionali che
di piccole attivita' o artigiani locali.

Qui stiamo parlando di qualcosa che capiamo, di cui serve solo un
progetto, e neanche tanto sofisticato. Lei probabilmente ha una
mentalita' perfezionista, di ottenere il massimo risultato, il massimo
rendimento.

In quel caso, inviterei a prendere contatto con la BMW, che ha
ampiamente dimostrato la funzionalita' delle tecnologia con il suo
turbosteamer. I motivi per cui non e' ancora uscito e'
Primo) perche' per ora e' ancora troppo pesante (ma credo che quello del
peso non e' un problema per la nostra applicazione)
Secondo) perche' forse e' arrivato troppo tardi per salvare l'auto con
motore a scoppio dell'essere soppiantato dalle auto elettriche (ma forse
no ...).

Ma quel sistema funziona anche se c'e' qualche piccolo errore, anche se
viene usato nell'Africa piu' povera, da persone che sanno si e' no
riparare il motore di un'auto.

In ogni caso, chi vuole aiuto per il progetto:

http://www.stginternational.org/

... credo che per uso personale, dietro una piccola donazione, si puo'
avere una mano anche se non si e' degli africani sull'orlo dell'inedia.

Ed ecco la notizia dal sito MIT (e chi sono ... nessuno ?) del 2006:

http://web.mit.edu/newsoffice/2006/lesotho.html


Non voglio bestemmiare, ma e' gia' da almeno 4 anni che girano questi
trabiccoli. E' come per il solare termodinamico "ufficiale", negli anni
'80 ha dimostrato il suo successo in modo talmente convincente che il
governo si e' affrettato a farlo seppellire dalla burocrazia.

E solo ora, con quasi 30 anni di ritardo e perche' pare che ci sia una
crisi mondiale (riscaldamento ? oil peak ?) viene rispolverata, ed alla
grande. Ma non si poteva cominciare 30 anni fa ?


Ebbene, anche per gli impianti domestici ci troviamo di fronte ad un
boicottaggio simile: va bene per l'Africa povera (del resto altro non si
potrebbe venderci). Ma non va bene per l'Europa (forse perche' l'europeo
medio si domanda cosa ha da fare con tutti i suoi soldi che pare sempre
cosi' pronto e disponibile a spenderli).
Ed e' veramente tremendo capire che in sostanza negli ultimi 10 anni la
corruzione politica italiana ha preso talmente piede nelle commissioni
europee da far spingere (quasi ci fosse una direttiva CE clandestina) in
modo sfacciato ed economicamente insostenibile il fotovoltaico COME
tale. Punto e basta. Non per obbiettivo di "risultati". Ma come
obbiettivo di "cosa si costruisce" esattamente (c'e' anche un'elenco
specifico di quale fotovoltaico va bene e quale no).

Scusate, ma e' possibile che siamo cosi' pochi a trovarlo scandaloso ?

La gravita' delle conseguenze e' tale che viene veramente da invidiare
la Cina che almeno ha il coraggio di mettere al muro i dirigenti ed
amministratori corrotti che si sono macchiati delle colpe piu' gravi nei
confronti della collettivita':

http://www.reuters.com/article/idUSTRE4BU00T20081231

"Zheng Xiaoyu, former head of the food and drug watchdog, the State Food
and Drug Administration, was executed last year for taking bribes and
dereliction of duty in the wake of a series of drug safety scandals."

[Zheng Xiaoyu, precedente direttore del garante del cibo e dei farmaci,
e' stato giustiziato l'anno scorso (cioe' nel 2007) per avere preso
bustarelle e trascurato i suoi compiti sull'onda di una serie di
scandali sulla sicurezza dei farmaci]


Pero' mi viene un dubbio:

http://planetgreen.discovery.com/tech-transport/green-inventors-solar-microgenerator.html

siete cosi' pochi a capire l'inglese in modo capire la "sostanza" della
notizia ?
--
Roberto Deboni

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il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
eduardo.ligotti
2010-06-17 11:33:54 UTC
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Post by Lurkos
Post by Roberto Deboni
Il glicole, se l'impianto di collettori e' dimensionato correttamente
(con una sufficiente concentrazione), dovrebbe raggiungere temperature
di 150 gradiC, e cedendo calore al gas R134, lo espande, mettendo in
rotazione la turbina. Poi nel radiatore, il gas condensa,
raffreddandosi, ed il liquido che si e' formato viene pompato con la
pompa per servosterzo indietro nello scambiatore di calore per essere
tornare in ciclo, nuovamente riscaldato, espando nella turbina, etc.
OK, vuoi fare un micro ciclo Rankine.
In linea di principio il sistema funziona ed è pratico, il problema
(eventuale) di ridurre i giri turbina a quelli accettabili (meccanicamente)
dall'alternatore si può fare con una semplicissima cinghia di trasmissione,
magari anche con un tenditore fatto in casa con pezzi di recupero.
L'unico problema è lo spazio(garage, cantina, soffitta) per realizzarlo e lo
spazio per montarlo.

Un suggerimento, complicando un pò la costruzione, con dei semplici tubi
d'acqua in acciaio NP 6, un paio di vecchi scaldabagni, per intenderci una
caldaia a tubi d'acqua tip le Babcock e Wilcox vecchia maniera, e si
potrebbe produrre direttamente vapore con cui far andare la turbinetta, si
tratta solo di dimensionare il concentratore

Nel 1979 facemmo qualcosa del genere in Arabia Saudita, però con acqua
surriscaldata (t.variabile tra 160 e 230 °C) sotto pressione(la temp.
variava in funzione delle ore del sole), che alimentava delle PdC per fare
acqua a 5 °C per climatizzare un edificio, raggiungemmo delle potenze non
indifferenti (oltre 8 mil. di Kfrig)
Alessandro
2010-06-17 12:28:41 UTC
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Post by eduardo.ligotti
Un suggerimento, complicando un pò la costruzione, con dei semplici tubi
d'acqua in acciaio NP 6, un paio di vecchi scaldabagni, per intenderci una
caldaia a tubi d'acqua tip le Babcock e Wilcox vecchia maniera, e si
potrebbe produrre direttamente vapore con cui far andare la turbinetta, si
tratta solo di dimensionare il concentratore
Nel 1979 facemmo qualcosa del genere in Arabia Saudita, però con acqua
surriscaldata (t.variabile tra 160 e 230 °C) sotto pressione(la temp.
variava in funzione delle ore del sole), che alimentava delle PdC per fare
acqua a 5 °C per climatizzare un edificio, raggiungemmo delle potenze non
indifferenti (oltre 8 mil. di Kfrig)
Che tipo di pdc, intendo con che COP/efficenza ? Mi chiedo se qualcosa del
genere si possa fare anche in Italia con le temp tipiche di mandata dell'
acqua del teleriscaldamento, 100< t < 150 °C, eventualmente anche in inverno
per alimentare una stessa pdc con COP invernale > 1 (altrimenti ovviamente
non ha alcun senso avere una pdc) oltre che in estate (anche con un
efficienza < 1, tanto è tutta elettricità risparmaiata cmq)
eduardo.ligotti
2010-06-17 18:00:50 UTC
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Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
Un suggerimento, complicando un pò la costruzione, con dei semplici tubi
d'acqua in acciaio NP 6, un paio di vecchi scaldabagni, per intenderci una
caldaia a tubi d'acqua tip le Babcock e Wilcox vecchia maniera, e si
potrebbe produrre direttamente vapore con cui far andare la turbinetta, si
tratta solo di dimensionare il concentratore
Nel 1979 facemmo qualcosa del genere in Arabia Saudita, però con acqua
surriscaldata (t.variabile tra 160 e 230 °C) sotto pressione(la temp.
variava in funzione delle ore del sole), che alimentava delle PdC per fare
acqua a 5 °C per climatizzare un edificio, raggiungemmo delle potenze non
indifferenti (oltre 8 mil. di Kfrig)
Che tipo di pdc, intendo con che COP/efficenza ? Mi chiedo se qualcosa del
genere si possa fare anche in Italia con le temp tipiche di mandata dell'
acqua del teleriscaldamento, 100< t < 150 °C, eventualmente anche in
inverno per alimentare una stessa pdc con COP invernale > 1 (altrimenti
ovviamente non ha alcun senso avere una pdc) oltre che in estate (anche
con un efficienza < 1, tanto è tutta elettricità risparmaiata cmq)
Non ci crederete ma superavano abbondantemente COP 5 in ciclo ordinario ma,
occhio, l'intero edificio era progettato per il sistema, anche la forma
architettonica, quindi non è qualcosa che si può fare ordinariamente.
Svelo il trucco: le PdC erano state studiate appositamente da un collega del
CNR e per la progettazione architettonico-impiantista c'erano dentro le
migliori menti di ingegneria ed architettura della Sapienza, io ero il
cucciolo appena laureato, e spendemmo un botto ma pagavano gli arabi con i
soldi del petrolio che ci vendevano.

Il sistema pilota fu provato con t di circa 120° C e funzionava con COP
3,1-3,75 se ricordo bene
Alessandro
2010-06-17 18:19:22 UTC
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Post by eduardo.ligotti
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
Un suggerimento, complicando un pò la costruzione, con dei semplici tubi
d'acqua in acciaio NP 6, un paio di vecchi scaldabagni, per intenderci una
caldaia a tubi d'acqua tip le Babcock e Wilcox vecchia maniera, e si
potrebbe produrre direttamente vapore con cui far andare la turbinetta, si
tratta solo di dimensionare il concentratore
Nel 1979 facemmo qualcosa del genere in Arabia Saudita, però con acqua
surriscaldata (t.variabile tra 160 e 230 °C) sotto pressione(la temp.
variava in funzione delle ore del sole), che alimentava delle PdC per fare
acqua a 5 °C per climatizzare un edificio, raggiungemmo delle potenze non
indifferenti (oltre 8 mil. di Kfrig)
Che tipo di pdc, intendo con che COP/efficenza ? Mi chiedo se qualcosa
del genere si possa fare anche in Italia con le temp tipiche di mandata
dell' acqua del teleriscaldamento, 100< t < 150 °C, eventualmente anche
in inverno per alimentare una stessa pdc con COP invernale > 1
(altrimenti ovviamente non ha alcun senso avere una pdc) oltre che in
estate (anche con un efficienza < 1, tanto è tutta elettricità
risparmaiata cmq)
Non ci crederete ma superavano abbondantemente COP 5 in ciclo ordinario
ma, occhio, l'intero edificio era progettato per il sistema, anche la
forma architettonica, quindi non è qualcosa che si può fare
ordinariamente.
Svelo il trucco: le PdC erano state studiate appositamente da un collega
del CNR e per la progettazione architettonico-impiantista c'erano dentro
le migliori menti di ingegneria ed architettura della Sapienza, io ero il
cucciolo appena laureato, e spendemmo un botto ma pagavano gli arabi con i
soldi del petrolio che ci vendevano.
Il sistema pilota fu provato con t di circa 120° C e funzionava con COP
3,1-3,75 se ricordo bene
Ma potrebbe funzionare (oltre che in raffreddamento) anche d' inverno in
*riscaldamento* sempre con COP > 1, altrimenti non ha senso con efficienza
minore dell' unità (basterebbe l' acqua calda stessa), per es. sfruttando l'
acqua calda a temp opportune del teleriscaldamento nei mesi freddi ?
eduardo.ligotti
2010-06-17 22:50:10 UTC
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Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
Un suggerimento, complicando un pò la costruzione, con dei semplici tubi
d'acqua in acciaio NP 6, un paio di vecchi scaldabagni, per intenderci una
caldaia a tubi d'acqua tip le Babcock e Wilcox vecchia maniera, e si
potrebbe produrre direttamente vapore con cui far andare la turbinetta, si
tratta solo di dimensionare il concentratore
Nel 1979 facemmo qualcosa del genere in Arabia Saudita, però con acqua
surriscaldata (t.variabile tra 160 e 230 °C) sotto pressione(la temp.
variava in funzione delle ore del sole), che alimentava delle PdC per fare
acqua a 5 °C per climatizzare un edificio, raggiungemmo delle potenze non
indifferenti (oltre 8 mil. di Kfrig)
Che tipo di pdc, intendo con che COP/efficenza ? Mi chiedo se qualcosa
del genere si possa fare anche in Italia con le temp tipiche di mandata
dell' acqua del teleriscaldamento, 100< t < 150 °C, eventualmente anche
in inverno per alimentare una stessa pdc con COP invernale > 1
(altrimenti ovviamente non ha alcun senso avere una pdc) oltre che in
estate (anche con un efficienza < 1, tanto è tutta elettricità
risparmaiata cmq)
Non ci crederete ma superavano abbondantemente COP 5 in ciclo ordinario
ma, occhio, l'intero edificio era progettato per il sistema, anche la
forma architettonica, quindi non è qualcosa che si può fare
ordinariamente.
Svelo il trucco: le PdC erano state studiate appositamente da un collega
del CNR e per la progettazione architettonico-impiantista c'erano dentro
le migliori menti di ingegneria ed architettura della Sapienza, io ero il
cucciolo appena laureato, e spendemmo un botto ma pagavano gli arabi con i
soldi del petrolio che ci vendevano.
Il sistema pilota fu provato con t di circa 120° C e funzionava con COP
3,1-3,75 se ricordo bene
Ma potrebbe funzionare (oltre che in raffreddamento) anche d' inverno in
*riscaldamento* sempre con COP > 1, altrimenti non ha senso con
efficienza minore dell' unità (basterebbe l' acqua calda stessa), per es.
sfruttando l' acqua calda a temp opportune del teleriscaldamento nei mesi
freddi ?
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese ad
alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si raggiungevano i
1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non può
funzionare.
E' il problema di tutti gli impianti ad energie alternative, senza la fonte
primaria salta tutto, il costo degli investimenti necessari non sarebbe mai
coperto dalla produzione.

Non mi sono spiegato bene, l'impianto andava sincrono con il sole: + sole
+produzione, ma per climatizzare: + sole = +necessità di energia per
raffreddare quindi il tutto è sincrono, ciò è antitetico con il
riscaldamento dove più fa freddo + c'è bisogno di energia, ma generalmente è
notte o il tempo è cattivo per cui l'impianto non produce.
Inoltre come ho già detto l'intero edificio era stato progettato
appositamente, cosa non fattibile praticamente in ogni caso. I tetti erano
disegnati con particolari curve per funzionare come concentratori, vi era
una doppia facciata (non una facciata ventilata) per attivare l'effetto
camino e ridurre il calore sula vera facciata,in sintesi l'edificio era
progettato specificatamente per il caldo, le dispersioni erano elevatissime
appunto per combattere l'accumulo di calore interno. esattamente lopposto di
un edificio normale per i ns climi, dove invece deve trattenere il calore.
Infine nei ns climi serve un edificio caldo d'inverno e fresco d'estate che
è cosa più complessa

Per questo credo che le energie cd. alternative derivanti da vento, sole,
ecc sono marginali rispetto al fabbisogno energetico.
Alessandro
2010-06-18 07:27:24 UTC
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Post by eduardo.ligotti
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese
ad alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si raggiungevano
i 1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non
può funzionare.
Forse non mi sono spiegato, non intendevo usare il calore del sole (che ha
chiaramente dei limiti) ma dell' acqua calda del teleriscaldamento prodotta,
supponiamo, da una qualsiasi fonte termica (per es. centrale a cogenerazione
a biomassa). Questo permetterebbe di aumentare la disponibilità delle reti
di TLR anche nel periodo estivo, tra l' altro
Post by eduardo.ligotti
E' il problema di tutti gli impianti ad energie alternative, senza la
fonte primaria salta tutto, il costo degli investimenti necessari non
sarebbe mai coperto dalla produzione.
Non mi sono spiegato bene, l'impianto andava sincrono con il sole: + sole
+produzione, ma per climatizzare: + sole = +necessità di energia per
raffreddare quindi il tutto è sincrono, ciò è antitetico con il
riscaldamento dove più fa freddo + c'è bisogno di energia, ma generalmente
è notte o il tempo è cattivo per cui l'impianto non produce.
Appunto, la mia domanda iniziale era di accoppiare il teleriscaldamento con
le pdc ad assorbimento, anche in inverno possibilmente se si riesce a
realizzare un COP in riscaldamento > 1 e cmq in estate per la
climatizzazione anche con una efficienza <1
eduardo.ligotti
2010-06-18 19:19:59 UTC
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Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese
ad alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si raggiungevano
i 1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non
può funzionare.
cut
Post by Alessandro
Appunto, la mia domanda iniziale era di accoppiare il teleriscaldamento
con le pdc ad assorbimento, anche in inverno possibilmente se si riesce a
realizzare un COP in riscaldamento > 1 e cmq in estate per la
climatizzazione anche con una efficienza <1
cut

Non avevo capito.
In effetti ho allo studio (finora solo di fattibilità economica) un impianto
"multifunzione" partendo da ciclo del RSU ( con trattamento particolare di
nuova generazione per aumentare il potere calorifero così ottenendo alte
temperature non abbiamo diossine e senza utilizzare combustibili aggiunti se
non in minima parte) bruciato in una caldaia che genera vapore il quale
muove turbine che producono energia elettrica e delle unità ad assorbimento
con PdC (al posto del condensatore di vapore) le quali dovrebbero produrre
H20 calda o fredda da distribuire con un sistema di "teleriscaldamento"
(vorremmo utilizzarlo per un nodo "para-industriale"

Il problema attuale è che il sistema non raggiunge una redditività
accettabile senza i contributi per lo smaltimento e trattamento RSU, inoltre
il rendimento teorico delle turbine è piuttosto basso (non utilizzando un
condensatore non possiamo ottimizzare le pressioni sul lato turbine)

Cmq è uno studio che portiamo avanti, tecnicamente si tratta di lavorare su
tecnologie singole già esistenti da molto tempo ma integrandole, ciò non è
facile, se vogliamo anche una convenienza economica (vorremmo aver costi
inferiori a quelli di una turbogas)

In effetti per tranquillizzare l'amico Deboni, stiamo valutando anche il
motore esotermico (stirling e similari) in quanto ci permetterebbe di
produrre energia nelle sole ore di picco, (il costo del kWh sulla borsa
europea e molto maggiore nei picchi di consumo, quindi maggiore redditività
e minor costo di personale - 2 soli turni invece di 4) ma allo stato
attuale non vorrei mettere troppa carne al fuoco, con impianti di
medie/grosse dimensioni è facile bruciarsi.
Alessandro
2010-06-19 09:02:35 UTC
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Post by eduardo.ligotti
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese
ad alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si
raggiungevano
i 1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non
può funzionare.
cut
Post by Alessandro
Appunto, la mia domanda iniziale era di accoppiare il teleriscaldamento
con le pdc ad assorbimento, anche in inverno possibilmente se si riesce a
realizzare un COP in riscaldamento > 1 e cmq in estate per la
climatizzazione anche con una efficienza <1
cut
Non avevo capito.
In effetti ho allo studio (finora solo di fattibilità economica) un
impianto "multifunzione" partendo da ciclo del RSU ( con trattamento
particolare di nuova generazione per aumentare il potere calorifero così
ottenendo alte temperature non abbiamo diossine e senza utilizzare
combustibili aggiunti se non in minima parte) bruciato in una caldaia che
genera vapore il quale muove turbine che producono energia elettrica e
delle unità ad assorbimento con PdC (al posto del condensatore di vapore)
le quali dovrebbero produrre H20 calda o fredda da distribuire con un
sistema di "teleriscaldamento" (vorremmo utilizzarlo per un nodo
"para-industriale"
Questo è SUPER interessante !
Che temp dell' acqua calda si devono produrre affinchè il sistema abbia un
minimo di fattibilità ? Non avrebbe più senso produrre sempre acqua calda
nel teleriscaldamento (inverno ed estate) e avere pdc ad assorbimento (per
produrre secondo necessità, fresco, acqua calda o caldo) nelle singole
abitazioni ?
eduardo.ligotti
2010-06-19 22:14:06 UTC
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Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese
ad alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si
raggiungevano
i 1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non
può funzionare.
cut
Post by Alessandro
Appunto, la mia domanda iniziale era di accoppiare il teleriscaldamento
con le pdc ad assorbimento, anche in inverno possibilmente se si riesce a
realizzare un COP in riscaldamento > 1 e cmq in estate per la
climatizzazione anche con una efficienza <1
cut
Non avevo capito.
In effetti ho allo studio (finora solo di fattibilità economica) un
impianto "multifunzione" partendo da ciclo del RSU ( con trattamento
particolare di nuova generazione per aumentare il potere calorifero così
ottenendo alte temperature non abbiamo diossine e senza utilizzare
combustibili aggiunti se non in minima parte) bruciato in una caldaia che
genera vapore il quale muove turbine che producono energia elettrica e
delle unità ad assorbimento con PdC (al posto del condensatore di vapore)
le quali dovrebbero produrre H20 calda o fredda da distribuire con un
sistema di "teleriscaldamento" (vorremmo utilizzarlo per un nodo
"para-industriale"
Questo è SUPER interessante !
Che temp dell' acqua calda si devono produrre affinchè il sistema abbia un
minimo di fattibilità ? Non avrebbe più senso produrre sempre acqua calda
nel teleriscaldamento (inverno ed estate) e avere pdc ad assorbimento (per
produrre secondo necessità, fresco, acqua calda o caldo) nelle singole
abitazioni ?
Già ma il sistema deve non solo ripagarsi ma dare anche un reddito e ciò non
è facile.
Un sistema del genere ha un funzionamento tipico di h24, ciò comporta che il
costo di produzione dell'energia deve essere inferiore a quanto posso
venderla, altrimenti non ci guadagno ed una media alla borsa elettrica di
6,5/8 eurocent/kWh è basso, ecco perchè avevamo persato ad un motore
esotermico che muove gli alternatori, il problema è che questi motori non
sono ancora affidabili specie se devono avere grosse potenze (stiamo
parlando di decine di migliaia di hp, sono nato all'epoca del cavallo vapore
e penso ancora in cavalli e non in kW) e nel sistema vi è già un componente
sperimentale (ha circa 2 anni di vita ) per cui non si può rischiare
aggiungendo un altro componente non totalmente affidabile.
Però un motore esotermicoci permetterebbe di produrre energia nelle ore di
picco dei consumi, dove il prezzo di vendita raggiunge e supera 16,5
eutocente/kWh, semplificando anche la gestione del tutto: turni personale,
meno personale, manutenzione più facile poichè si può fare nelle ore di
fermo impianto, ecc.
Per noi la produzione dell'acqua calda è un sottoprodotto (non può essere
altrimenti visti i costi) come è in tutti i sistemi di "teleriscaldamento",
quello che interessa è lo smaltimento delle RSU e la produzione elettrica,
l'uso delle PdC ad assorbimento è un mio chiodo fisso da oltre 25 anni, le
trovo indicatissime per utilizzare i cascami di calore nei cicli di
produzione, ma è appunto un impiego marginale per migliorare l'efficenza
complessiva del sistema in cui si trovano ad operare.
Appunto per produrre nelle ore di picco quando ho un pò di tempo metterò i
miei al lavoro per valutare l'impiego delle vecchie motrici a vapore a
triplice espansione, come le vecchie navi dei primi anni del '900, è tutto
un problema di rendimenti unitari dei singoli componenti e di consumi.
Alessandro
2010-06-20 19:23:18 UTC
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Post by eduardo.ligotti
l'uso delle PdC ad assorbimento è un mio chiodo fisso da oltre 25 anni,
Anche il mio, ma da molto meno tempo !
Semplicemente però vedrei molto meglio sviluppare una pdc (sufficientemente
piccola) da installare nelle singole utenze in città dove esiste già una
rete di teleriscaldamento per il periodo invernale, anzicchè distribuire
acqua fredda. Probabilmente però ancora non esisitono modelli economicamente
ragionevole per quelle taglie di potenza, non di meno i risparmi energetici
sarebbero enormi...
Alessandro
2010-06-20 19:36:25 UTC
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Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
l'uso delle PdC ad assorbimento è un mio chiodo fisso da oltre 25 anni,
Anche il mio, ma da molto meno tempo !
Semplicemente però vedrei molto meglio sviluppare una pdc
(sufficientemente piccola) da installare nelle singole utenze in città
dove esiste già una rete di teleriscaldamento per il periodo invernale,
anzicchè distribuire acqua fredda.
La stessa pdc eventualmente da usare anche nel periodo invernale in
riscaldamento, se si riuscisse per la temp di mandata dell' acqua calda nel
telerisc ad ottenere un COP >1
eduardo.ligotti
2010-06-20 22:45:11 UTC
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Post by Alessandro
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
l'uso delle PdC ad assorbimento è un mio chiodo fisso da oltre 25 anni,
Anche il mio, ma da molto meno tempo !
Semplicemente però vedrei molto meglio sviluppare una pdc
(sufficientemente piccola) da installare nelle singole utenze in città
dove esiste già una rete di teleriscaldamento per il periodo invernale,
anzicchè distribuire acqua fredda.
La stessa pdc eventualmente da usare anche nel periodo invernale in
riscaldamento, se si riuscisse per la temp di mandata dell' acqua calda
nel telerisc ad ottenere un COP >1
Il problema non è la potenza ridotta, in commercio esistono PdV da 17,5 kW
potenza giusta per una normale appartamento da raffrescare, il problema è
dato sia dalle dimensioni che dalla necessità di vare uno spazio scoperto
idoneo per alloggiarne una.
Queste PdC necessitano di una ventilazione supplementare per cui devono
stare all'aperto.
Alessandro
2010-06-21 11:54:11 UTC
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Post by eduardo.ligotti
Post by Alessandro
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
l'uso delle PdC ad assorbimento è un mio chiodo fisso da oltre 25 anni,
Anche il mio, ma da molto meno tempo !
Semplicemente però vedrei molto meglio sviluppare una pdc
(sufficientemente piccola) da installare nelle singole utenze in città
dove esiste già una rete di teleriscaldamento per il periodo invernale,
anzicchè distribuire acqua fredda.
La stessa pdc eventualmente da usare anche nel periodo invernale in
riscaldamento, se si riuscisse per la temp di mandata dell' acqua calda
nel telerisc ad ottenere un COP >1
Il problema non è la potenza ridotta, in commercio esistono PdV da 17,5 kW
potenza giusta per una normale appartamento da raffrescare,
dal costo (orientativo) di ...

perchè questo credo sia oggi il problema, per quelle taglie oggi la
tecnologia è scarsamente conveniente
eduardo.ligotti
2010-06-21 21:59:00 UTC
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Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
Post by Alessandro
Post by Alessandro
Post by eduardo.ligotti
l'uso delle PdC ad assorbimento è un mio chiodo fisso da oltre 25 anni,
Anche il mio, ma da molto meno tempo !
Semplicemente però vedrei molto meglio sviluppare una pdc
(sufficientemente piccola) da installare nelle singole utenze in città
dove esiste già una rete di teleriscaldamento per il periodo invernale,
anzicchè distribuire acqua fredda.
La stessa pdc eventualmente da usare anche nel periodo invernale in
riscaldamento, se si riuscisse per la temp di mandata dell' acqua calda
nel telerisc ad ottenere un COP >1
Il problema non è la potenza ridotta, in commercio esistono PdV da 17,5
kW potenza giusta per una normale appartamento da raffrescare,
dal costo (orientativo) di ...
perchè questo credo sia oggi il problema, per quelle taglie oggi la
tecnologia è scarsamente conveniente
No, il costo è conveniente considerando che la stessa macchina fa caldo
freddo e ACS e d'estate produce ACS per 20kW/giorno (in media)
gratuitamente. Per il ciclo acqua/ammoniaca stiamo sui 10.000 euro (se
consideri caldaia bivalente risc + ACS+accumulo e refrigerazione dell'intera
casa vedi che i costi sono simili) inoltre una macchina del genere va avanti
con un contratto da 3 kW, quindi minori costi contrattuali.
Per il ciclo bromuro di litio siamo + cari a circa il doppio, ma non mi
piace costa di più e non ha la stessa efficienza.
Roberto Deboni
2010-06-18 11:13:26 UTC
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eduardo.ligotti wrote:

...snip...
Post by eduardo.ligotti
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese ad
alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si raggiungevano i
1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non può
funzionare.
E' il problema di tutti gli impianti ad energie alternative, senza la fonte
primaria salta tutto, il costo degli investimenti necessari non sarebbe mai
coperto dalla produzione.
Lei menziona giustamente il fatto che un'impianto solare richiederebbe
tempi di ammortamento quattro volte superiori a quelli, per fare
un'esempio, di un'impianto termoelettrico nella ipotesi di una parita'
di costo della tecnologia.

Per non complicare il ragionamento, tralasciamo che i costi sono
diversi, specialmente nel caso del fotovoltaico.

Scomponiamo un'impianto solare in due blocchi costitutivi, in quella
parte che ha una funzione solo se e' presente il sole e nella parte
restante che puo' anche funzionare con energia proveniente da una
qualche forma di accumulo o da un'altra fonte.

Nel caso del fotovoltaico, il suo ragionamento non fa una piega, stante
che le parte dell'impianto che funziona solo quando c'e' sole, ovvero i
moduli con le celle fotovoltaiche, rappresenta la parte sovverchiante
dell'impianto (come costo delle materie prime e costo di installazione).
Penso che una una ipotesi di incidenza del 90% sia una ragionevole e
quindi abbiamo un 90% del costo dell'impianto che si ammortizza solo
durante le ore, scarse (2000h/ anno ?), di produzione.
Ma c'e' di peggio, il 10% restante (inverter e collegamento alla rete)
puo' funzionare solo usando un'accumulo o una fonte di energia
elettrica: ambedue soluzioni costose per ogni unita' di energia
accumulata o prodotta. Insomma, non solo l'utilizzare quel 10% anche
fuori dalle ore di produzione dal sole e' poco rilevante in rapporto a
tutto il bilancio economico dell'impianto, ma e' anche difficile che sia
una convenienza economica (ovvero a prescindere da altre considerazioni,
come una eventuale utilita'/necessita' di autonomia totale di produzione).

Nel caso del termosolare dinamico invece le cose si fanno piu' interessanti.

Primo) la parte dell'impianto che puo' operare solo durante le ore di
insolazione grava meno sul costo totale della centrale solarelettrica.
Ora non ho la pazienza di cercare dati piu' precisi (se qualcuno ha
voglia :-) ma nella ipotesi che ogni metroquadro di "specchio" costa
meno di un decimo della pari superficie di moduli fotovoltaici, azzardo
che la superficie captante rappresenta la meta' o giu' di li', del costo
totale della centrale.

Secondo) la forma di energia prodotta dalla sezione "captante" e' calore
e per accumularlo o produrlo ci sono tecnologie efficienti ed
economiche. Anzi, la nostra societa' produce abbondante calore di scarto
(anche se di svariate "qualita'" energetiche).

In altre parole i costi economici per aggiungere alla centrale solare
elettrica a ciclo termico, una sezione di accumulo e/o di generazione di
calore da fonte alternativa sono moderati, il che rende molto
interessante l'opzione di far funzionare anche fuori dalle ore diurne,
la sezione dell'impianto non legata strettamente all'insolazione.

Ricordo un'esempio: le centrali tipo Andasol.

Il costo dell'accumulo termico che permette di far funzionare la sezione
vapore e' moderato, con il risultato che e' economicamente competitivo
(ed utile anche ad aumentare la flessibilita' delle centrali solari tipo
Andasol che percio' non soffrono delle fastidiose, per il gestore di
rete, variabilita' che ad esempio si porta l'eolico).

Un'altro esempio sono le centrali ibride termoelettriche con collettori
solari (come l'IISC in costruzione in Algeria, a Hassi R'Mel).

In ambedue i casi, abbiamo che grosso modo la meta' dell'impianto si
ammortizza molto piu' rapidamente che nel caso di un'impianto fotovoltaico.

Tra parentesi, c'e' un'altra fonte alternativa che, ove il bacino e'
sufficiente, sfrutta possibilita' di accumlo per accorciare i tempi di
ammortamento almeno della sezione produzione e conversione:
l'idroelettrico :-)


...snip...
Post by eduardo.ligotti
Per questo credo che le energie cd. alternative derivanti da vento, sole,
ecc sono marginali rispetto al fabbisogno energetico.
E' solo una questione di tempi di costruzione.
Quanti decenni ci sono voluti per costruire l'attuale base installata di
generazione elettrica ?
Se c'e' la volonta', in tempi paragonabili e' sicuramente possibile
sostituire almeno la meta' del termoelettrico con energia dal sole
(radiazione, vento, etc.) o delle maree.
Purtroppo il fatto di essere stati fermi per 30 anni (dopo la prima
crisi che ci aveva ampiamente educato su quanto eravamo dipendenti
dall'energia importata dai paesi sottosviluppati) non e' che aiutato molto.
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
eduardo.ligotti
2010-06-19 23:07:16 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni
...snip...
Post by eduardo.ligotti
In linea teorica si, se vi è sole diretto, vi fu un esperimento francese ad
alta quota, quindi basse temperature, se ricordo bene si raggiungevano i
1500°C, usando specchi concentratori su un corpo nero, ma senza sole non può
funzionare.
E' il problema di tutti gli impianti ad energie alternative, senza la fonte
primaria salta tutto, il costo degli investimenti necessari non sarebbe mai
coperto dalla produzione.
Lei menziona giustamente il fatto che un'impianto solare richiederebbe
tempi di ammortamento quattro volte superiori a quelli, per fare
un'esempio, di un'impianto termoelettrico nella ipotesi di una parita'
di costo della tecnologia.
Per non complicare il ragionamento, tralasciamo che i costi sono
diversi, specialmente nel caso del fotovoltaico.
Scomponiamo un'impianto solare in due blocchi costitutivi, in quella
parte che ha una funzione solo se e' presente il sole e nella parte
restante che puo' anche funzionare con energia proveniente da una
qualche forma di accumulo o da un'altra fonte.
cut
E' vero il termodinamico è più efficiente e costa meno, ma, come negli anni
'70 quando usavo i sali di Gerber, è l'accumulo il nocciolo del problema. Se
l'impianto sorge in un luogo dove c'è sempre sole, basta coprire i periodi
notturni. Ma non nei ns. climi dove, anche in sicilia, vi sono periodi di
tempo coperto o cmq con basso irraggiamento diretto, la centrale andrebbe
inevitabilmente furi servizio, o cmq a servizio ridotto.
Attualmente vale anche per le centrali termodinamiche, mi ricordo che
studiai per un vecchio concorso (1979) un edificio a collettori solari
utilizzando sali di gerber come accumulo, per 15 gg di autonomia, l'accumulo
era enorme ed improponibile, le 7 ore di accumulo di andasol 1 coprono la
notte, non 1 giorno di pioggia - purtroppo, ci arriveremo un giorno a
risolvere questi problemi se sono ragionevolmente sicuro, ma oggi purtroppo
no.

Quindi i tempi di ammortamento si allungano ma ciò che conta è che
l'impianto non potrebbe servire come impianto base ma solo come
integrazione, le ricordo il suo post, molto giusto, sulla differenza tra la
necessità di produzione base e quella integrativa.
Per la produzione di base ho bisogno di impianti h24 in qualsiasi
condizione atmosferica, e ciò a costi contenuti è oggi possibile solo con il
nucleare, per la produzione di picco (integrativa) posso utilizzare un mix
di varie tecnologie. Anche perchè i prezzi di vendita sulla borsa europea
variano in funzione dei consumi istantanei.
Post by Roberto Deboni
Post by eduardo.ligotti
Per questo credo che le energie cd. alternative derivanti da vento, sole,
ecc sono marginali rispetto al fabbisogno energetico.
E' solo una questione di tempi di costruzione.
Quanti decenni ci sono voluti per costruire l'attuale base installata di
generazione elettrica ?
Se c'e' la volonta', in tempi paragonabili e' sicuramente possibile
sostituire almeno la meta' del termoelettrico con energia dal sole
(radiazione, vento, etc.) o delle maree.
Purtroppo il fatto di essere stati fermi per 30 anni (dopo la prima
crisi che ci aveva ampiamente educato su quanto eravamo dipendenti
dall'energia importata dai paesi sottosviluppati) non e' che aiutato molto.
Vero, e ho vissuto la prima crisi, anzi è da allora che mi interesso a
questi problemi, ma da tecnico che deve operare in termici economici e di
affidabilità non in ricerca, sono abituato ad utilizzare le tecnologie
quando le giudico mature, non vecchie, ma quando se ne conoscano le varie
sfaccettature ed i rischi dell'investimento siano accettabili- i miei
clienti vogliono guadagnarci e non rimetterci :) sono pronti alle nuove
tecnologie ma se i costi scendono ed i rischi accettabili.

Lo so, sono stato impreciso e generico e troppo sintetico, ma vista l'ora,
spero mi perdoniate,
Lurkos
2010-06-17 15:43:31 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni
"un'alternatore di recupero PER AUTO"
quindi, il risultato e' una corrente continua e la frequenza non e' un
grosso problema. Del resto l'uscita di un collettore fotovoltaico, che
cosa e' ? Corrente alternata ?
Hai fatto un elenco di componenti. Mi sono accorto che ne mancava uno,
quindi l'ho segnalato. Che c'è di male?
Aggiungi alla lista un DC/AC e siamo tutti contenti.
Post by Roberto Deboni
Inoltre esistono anche le pulegge. Ha presente una bella ruota di 50 cm
in asse sull'alternatore ed una puleggina da 3 cm sulla turbina ?
Beh... se come dici tu l'alternatore ha già un ponte raddrizzatore,
quanto da te suggerito non serve a nulla.
In ogni caso eviterei riduttori meccanici per applicazioni del genere.
Post by Roberto Deboni
Post by Lurkos
Post by Roberto Deboni
Come potete vedere si tratta di un impianto che qualsiasi frigorista o
idraulico esperto (o meglio i due in societa') puo' fare.
Non la farei così semplice. Si può fare, ma serve un minimo di
progettazione dietro per verificare che tutto funzioni a dovere.
Nessuno lo nega.
qui non stiamo parlando di fusione fredda, di impiantare una fonderia di
silicio, o che altra diavoleria alla portata piu' di multinazionali che
di piccole attivita' o artigiani locali.
Sì, ma non il fai-da-te!
Ben venga lo sviluppo degli ORC, ma non illudiamo la gente che basti
recuperare pezzi in giro e montarli alla buona per ottenere un sistema
non solo funzionante, ma anche affidabile.
--
Lurkos
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