Post by *GB*Alessandro De Pascale in Guerra e droga racconta invece che piloti,
ufficiali e arditi facevano anche uso di cocaina.
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Il mio commento: La Prima Guerra Mondiale fu persino peggiore della
Seconda, perché quest'ultima aveva chiare motivazioni ideologiche e di
sopravvivenza, mentre la Prima fu una carneficina dissennata. Si può in
parte spiegare se ipotizziamo che i governanti e i vertici militari di
quell'epoca fossero in maggioranza cocainomani?
Non credo che la cocaina c'entri a livello politico.
Nella sostanza i politici e i militari non avevano saputo prevedere come
sarebbe stata la futura guerra, e soprattutto prevedere la trincea.
per la verità questo artefatto militare era molto antico, i romani ad
esempio ne fecero largo uso. Ma all'epoca il loro funzionamento era
contrario di quello attuale: non si andava dentro per ripararsi, il loro
scopo era quello di creare valli, sarebbe stato il nemico che avrebbe
dovuto entrarci e poi risalire disordinatamente dalla parte opposta se
voleva attaccare, dando il vantaggio ai difensori di trovarsi in posizione
di vantaggio.
Fino a circa metà settembre le cose andarono al fronte secondo lo schema
previsto: le truppe tedesche marciarono verso Parigi, dove furono respinte,
a questo punto iniziarono una ritirata, che si sarebbe conclusa con la loro
sconfitta, a meno che in una successiva battaglia riuscissero a rovesciare
le sorti.
Ma a questo punto successe un fatto imprevisto, dopo una breve ritirata i
tedeschi adottarono l'escamotage di ripararsi in trincee. Anche dal punto
di vista intuitivo è comprensibile che un soldato riparato che abbia
bisogno solo di sporgersi appena appena, possa comodamente tener testa a
due o tre nemici che avanzino allo scoperto, la situazione è ulteriormente
peggiorata se si usano mitragliatrici.
I francesi a quel punto poterono solo rintanarsi a loro volta in trincea,
dando inizio a una guerra che nessuno dei due sapeva vincere.
I politici si trovarono in una trappola: La soluzione più logica sarebbe
stata una "pace bianca" ciascuno tornava sulle vecchie frontiere. Ma per
loro era difficile giustificare all'opinione pubblica alcuni mesi di guerra
senza ottenere niente. Peggio ancora per l'altro sarebbe stato giustificare
verso l'opinione pubblica una pace con perdite anche se piccole.
Quindi si andò avanti, ma più si andava avanti, ancora meno facile diveniva
il giustificare i lunghi mesi, e poi gli anni di sangue e inutili
sacrifici.
Inoltre i due contendenti scoprirono che i loro eserciti avevano una
capacità di resistenza inaudita, e proseguirono fino a un parossismo
inimmaginabile.
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Arduino d'Ivrea