Discussione:
Madre Africa, vista da un altro punto di vista.....
(troppo vecchio per rispondere)
Raffaele Benzi
2009-03-25 11:50:45 UTC
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Visto che la mentecatta ha voluto sfrugugliare la pazienza dei senzienti
sulla Madre Africa, bene, ecco il resoconto di viaggio dell'amica che lavora
in MSF e visita i posti piu' disperati del mondo, senza scarpette rosse e
cercando di fare qualcosa, non condannando pensieri, parole ed opere....


Buon divertimento, ed ai bigotti, buona digestione...

Raffaele



ZIMBABWE, CHOLERA 2009



Cari amici (vicini?? e) lontani,
ecco un altro dei miei frettolosi monodiari, scritto alla fine di una
intensa missione. Di nuovo nell'emisfero australe, a correre per 5 settimane
nel paese chiamato la "casa dei sassi". Proprio questo vuol dire "Zimbabwe"
in shona, la lingua indigena. Mica pensavate che io mi trovassi a Matera,
vero?!?! E mica starete pensando che sono venuta in Zimbabwe perche'
invitata alla festa di compleanno del sig. Mugabe?!

Rieccomi assorbita in un'emergenza, anche questa senza precedenti. Ma sono
sicura che tutto cio' non vi riguarda, perche' se lo stesso governo dello
Zimbabwe ha minimizzato l'epidemia di colera che ha sinora ammalato quasi
90.000 persone e ucciso circa 4.000, perche' il mondo evoluto si dovrebbe
interessare a questo pericolo estinto dai nostri rubinetti, dalle nostre
toilettes, dalle nostre mani e dai nostri piatti?

Il paese delle pietre, sapete perche'? Perche' qua attivita' vulcaniche di x
epoche fa hanno formato e lasciato gigantesche gocce di materia fossile che
uno non sa spiegarsi come possano essere cosi' perfettamente levigate.
Estrusioni magmatiche, vento, pioggia e altri agenti atmosferici (NON certo
il gelo, visto che in certi posti dormiamo con 38 gradi in stanza) hanno
smussato spigoli minerali fin troppo accuratamente. E questi sassi stanno
su, impilati uno sull'altro, contro ogni scommessa gravitazionale. Se lo
Zimbabwe e' il paese dei sassi, bisognerebbe chiamarlo anche il paese dei
loro impossibili equilibri naturali.

Il paese dei sassi si', ma anche il paese delle nuvole. Finalmente nel mio
peregrinare per e con MSF in luoghi sempre disgraziati, ho trovato un posto
in cui il turismo era un'attivita' fiorente prima che la crisi investisse
questo paese. Cosi' qui si possono contemplare i famosi paesaggi africani
che uno puo' figurarsi nel turisticamente inflazionato Kenia. Il cielo qui
non e' solo la cornice superiore di un paesaggio che mai annoia, ma un vero
e proprio gioiello che regala spettacolari tramonti, arcobaleni in cui per
la prima volta sono riuscita a contare tutti i 7 colori (mai visti prima l'indaco
e il violetto!), ancora arcobaleni paralleli (due in un sol colpo, neanche
fossero stati disegnati col compasso!!).
La vegetazione poi: cactus alti come baobab, baobab alti come arcobaleni.
All'andata contemplo dall'aereo queste rosse piste perfettamente dritte in
mezzo al verde, e penso: le nostre rotonde europee per rallentare gli
automobilisti, cosi' tonde quasi fossero state disegnate da Giotto, devono
essere ancora inventate in Africa. Ma come spesso accade nel giudicare con i
propri preconcetti mondi che non si conoscono, sbaglio clamorosamente: dall'alto
infatti perdo la terza dimensione, cioe' quella delle buche che hanno
comunque lo stesso effetto di rallentare l'andatura di ogni mezzo di
trasporto. E non posso nemmeno, ancora apprezzare ne' immaginare tutta la
vita animale che si svolge nel sottobosco, che mi appare spiattellato sulla
polverosa superficie terrestre. In Zimbabwe ci sono ancora tanti parchi
nazionali che una volta erano visitati da migliaia di turisti benestanti.
Alcuni di loro venivano e pochissimi ancora vengono qui a dedicarsi ad una
tra le piu' antiche attivita' dell'uomo, la caccia. Ma ve ne parlero' poi..

Zimbabwe, dicevo, il paese dei sassi e delle nuvole. Ho detto il paese degli
equilibri naturali si', ma anche e soprattutto quello degli squilibri
socio-finanziari. Un'idea dei costi qui: tasse scolastiche 300 dollari,
rilascio di passaporto (il piu' caro al mondo) 700 dollari, rinnovo del
permesso di soggiorno per un altro mese per noi stranieri 500 dollari, un
bullone 3 dollari.
3 dollari e' pure lo stipendio mensile medio locale. Per i fortunati che
hanno un lavoro in una nazione in cui la disoccupazione supera il 90%.
Gia', sembra facile ora poter parlare di dollari, ma sino a qualche
settimana fa non si poteva scambiare ne' utilizzare valuta straniera.
Bisognava per forza usare la moneta locale, con un'inflazione che fa
addirittura ridere chi non deve arrangiarsi con l'economia locale. Il nostro
povero responsabile della finanza piu' che la calcolatrice usa un diagramma
a triangolo rettangolo per aggiungere piu' facilmente un imprecisato numero
di zeri ai costi locali, ogni giorno, ogni ora. Cio' che vale la mattina, il
pomeriggio e' carta straccia. Qui si parla di trilioni per comprare il pane,
banconote giacciono inutilizzate e inutili sui pavimenti dei supermercati!
Lasciatemi perdere per un attimo la mia veste di persona che lavora per un'organizzazione
indipendente, imparziale, neutrale, apolitica, areligiosa, etc etc.,
interessata esclusivamente alla popolazione sofferente di colera. Lasciatemi
esprimere un parere sul signor Mugabe, questo ottuagenario pazzo visionario,
un "don Chichotte africano" per cui i discendenti degli inglesi sono i suoi
mulini a vento ed usa la popolazione nazionale come ronzini da spremere fino
all'osso. Vuole forse egli ritagliare lo Zimbabwe dalle carte geografiche,
portandolo al collasso a cui si assiste vivendo e lavorando qui??!!
Pensatevi che il sig. Mugabe pensa che la presente epidemia di colera sia
stata segretamente portata dagli Inglesi per boiccottare il paese. Quando
gli Inglesi non si filano lo Zimbabwe gia' da molto, molto tempo. Apprendo
che attualmente il sig. Mugabe si ingozza di caviale ed aragoste importate
per celebrare il suo 85esimo genetliaco. Fa bene, molto bene, perche' se
questi crostacei venissero direttamente dal suo paese, sappia lui che
plancton e organismi fluvial-marini sono scientificamente provati come veri
probabili simbiotici trasportatori del vibrione del colera! Meglio che curi
la propria basilare igiene personale il sig. Mugabe, prima di sgusciare a
mani ignude prelibatezze costosissime. Le aragoste saranno per pochissimi
privilegiati, ma il colera (almeno quello!) non discrimina, se non ti lavi
le mani prima di mangiare.

Ma come biasimare il sig. Mugabe, come criticargli i pranzi luculliani,
visto che un certo tempo fa, nemmeno troppo lontano, il benessere e la
ricchezza erano di casa in tutto il "suo" paese?! I fasti passati sono
ancora visibili, benche' tutto appare impolverato e decadente, non
funzionante e/o privo di manutenzione da molto, molto tempo. E non so perche'
ma a volte mi sembra di essere in un paese sovietico, insomma la Jugoslavia
prima dell'ultima guerra. Soprattutto per il dover convertire tutti i prezzi
in scala logaritmica, perche' come gia' detto da un giorno all'altro gli
zeri si aggiungono alle cifre iniziali in modo esponenziale. E l'inflazione
sfiora non so che cetinaia per cento. Praticamente inutile pure riportare l'informazione.

Definirei lo Zimbabwe un Myanmar africano: come in una vera e propria
dittatura, la gente e' stata forzatamente costretta a ripiegare su una vita
povera ed ignorante, mentre nel passato avevano accesso a risorse,
istruzione, lavoro, assistenza sanitaria, economia di esportazione.
Viaggiando nelle zone rurali del paese, incontro persone che parlano l'inglese
meglio di me anche in remoti villaggi attorniati solo da colline montuose e
campi di grano. Harare, la capitale, sembra una citta' europea calata in un
clima tropicale: palazzi di vetro, pali della luce, ville con piscine,
aiuole curate, cestini dell'immondizia per le strade! Non proprio cio' che
mi sono abituata a vedere sinora in altre capitali africane: Freetown,
Monrovia, Maputo.
I bianchi residenti qui ormai da qualche generazione e discendenti dai
colonizzatori inglesi, che fino al 2000 stavano ingrassando le proprie
tasche e quelle dello stato, sono stati cacciati da un giorno all'altro.
Dalla notte al giorno dopo, si son ritrovati centinaia di capi di bestiame
sgozzati, quale chiaro segno di intimidazione: stavano venendo espropriati.
Il governo del sig. Mugabe iniziava a colonizzare il suo stesso paese.

Questa missione rispetta per me la legge del contrappasso: esattamente un
anno fa, quando mi trovavo in Mozambico per un'altra epidemia di colera, ero
contenta di non essere qui in Zimbabwe, vista la disastrosa situazione in
cui il paese versava (e versa). Gli espatriati che avevo incrociato a Maputo
di ritorno da qui mi raccontavano favole di scaffali vuoti e costi
proibitivi. Ebbene, eccomi ora davanti agli scaffali vuoti: vengono riempiti
a ondate di prodotti comunque troppo cari per la popolazione. Vi si trova
troppo shampoo ma non dentifricio, tanti fagioli in scatola ma non carne.
Tutto sembra improvvisato, e tutto arriva dall'estero. Capisco ora quanto
calzi bene il termine "autotreni" a certi pianali con rimorchio ripieni di
mercanzie che viaggiano da sud a nord. Caricati in Sud Africa, questi che
sembrano piu' treni che auto se ne ritorneranno a sud completamente vuoti. E
pensare che lo Zimbabwe nel passato aveva una capacita' produttiva agricola
che poteva soddisfare gran parte della domanda proveniente da molti altri
paesi africani, soprattutto cio' che concerne il fabbisogno di grano.
La crisi economica in Zimbabwe ha fatto cambiare tutto: il tipo di
agricoltura non piu' orientato all'esportazione ma al consumo casalingo, l'irrigazione
bloccata perche' ci sono le infrastrutture idrauliche ed elettriche ma manca
l'elettricita' e la manutenzione, il cambiamento climatico. Anni molto
secchi fanno si' che al posto del grano si debba coltivare il sorgo, che e'
molto piu' resistente alla siccita' ma anche molto meno nutriente e
gradevole al gusto. I pascoli per il bestiame sono impoveriti e l'erba non
fa piu' ingrassare le mucche, che sono davvero magre! A volte rimane solo il
nome: "Angus ranch" e' un'area in cui fino a qualche anno fa c'erano i
bianchi, ma come gia' detto da un giorno all'altro sono stati cacciati e una
sana bistecca al sangue la vedro' solo quando torno in Europa.

Nelle grandi citta' dello Zimbabwe splendono insegne di SPAR, i supermercati
locali, il cui logo ricorda quelli europei. Ci sono entrata due volte in un
mese e mezzo, proprio e solo perche' dovevo comprarmi il dentifricio una
volta, e le batterie per il GPS la seconda. La fila per pagare alle casse ti
sembra piuttosto naturale, quando arrivi da Bruxelles durante i saldi
invernali. Ma la seconda fila, quella dopo aver ricevuto lo scontrino per
aspettare il resto, non sei pronta ad affrontarla. Devi aspettare il resto,
se non vuoi che il tuo cambio dei 10 dollari ti venga reso in una quantita'
di leccalecca e caramelle da far paura anche al piu' spregiudicato dentista.
Il denaro spicciolo non circola e la cassiera deve accumulare banconote da
un dollaro prima di poterti dare il dovuto. Ma come sempre tutti hanno
banconote di taglia grossa e si arriva alla situazione di impass che tutti
si guardano intorno sventolando 20 e 50 dollari.

Nel frattempo maestri, poliziotti, personale medico, soldati, scioperano
assiduamente. Perche' andare a lavorare se il costo del trasporto
giornaliero e' superiore al tuo stipendio mensile? Per curare i malati di
colera? Si', magari, peccato che tanto il ministero della sanita' non
rifornisca di medicine le strutture cliniche. E quindi perche' essere
presenti nei centri di salute? Per vedere arrivare persone agonizzanti dopo
un penoso viaggio in carriola, e rimandarli subito a casa perche' non c'e'
nemmeno la varechina per disinfettare per terra?!

Lo sciopero dei maestri ha per noi il vantaggio che le scuole non vengano
riaperte, come d'uso, all'inizio dell'anno: questo ci aiutera' a scongiurare
il pericolo che bambini provenienti da diverse zone, che dovrebbero
condividere toilettes e mensa, non vengano in contatto l'uno con l'altro,
diminuendo parzialmente il rischio di epidemie.
Per di piu' i bimbi che possono essere mandati a scuola non sono poi tanti.
Molti di loro li incontriamo a pascolare il loro scarno bestiame, fatto
sempre di mucche, capre e qualche asino: ecco come spendono il loro tempo le
nuove generazioni invece che andare a scuola, visto che i genitori non
possono permettersi di pagare le tasse scolastiche. Pure per le nostre
indicazioni stradali, quando siamo persi in mezzo a campi di mais e colline
sassose, quando non sappiamo se infilarci in una traccia piena di cespugli
verso la direzione giusta, o in una strada piu' larga ma dalla parte opposta
a quella in cui dobbiamo dirigerci, ci affidiamo a bambini pastori. Il modo
in cui contemplano stupefatti il movimento delle ruote delle nostre auto li
fa sembrare piu' bambini di quelli che sono, ma la lunga frusta che
maneggiano abilmente e fieramente li fa sembrare gia' molto adulti.
Quando passiamo con le nostre macchine rumorose e ingombranti c'e' sempre il
rischio che qualche mucca o capra si faccia cogliere dal panico ed inizi a
cambiare improvvisamente direzione col rischio di essere investita. O col
rischio per noi che decida di non cambiare direzione e correre davanti a
noi, costretti a seguirla. Un vitellino impanicato al passaggio della
nostra vettura saltella in mezzo alle capre: sembra che si creda uno di
loro, ed infatti e' cosi'! L'autista mi spiega che i vitellini vengono
svezzati facendoli dormire con le capre, perche' cosi' la mattina dopo nella
mucca ci sara' tutto il latte, a sufficienza per sfamare almeno un po' la
famiglia "umana".

In un villaggio nel sud-est del paese colpito dall'epidemia di colera,
durante una sessione di educazione igienica (non si puo' chiamare
promozione, visto che si deve partire da zero), mentre enfatizziamo il fatto
che bisogna lavarsi le mani prima di mangiare, una secca signora alza la
mano: "io non mi lavo le mani prima di mangiare, perche' non ho nulla da
mangiare". Solita reazione africana, tutti scoppiano a ridere. Non so come
le persone in Africa trovino sempre e comunque la forza di ironizzare sulla
propria condizione.
Gia', qui la gente ha fame e tra lo stomaco vuoto oggi e il colera domani,
la loro priorita' non e' sicuramente la nostra (quella di prevenire il
colera): tanti cercano di farsi ricoverare nei nostri centri di trattamento
del colera, giusto per ottenere qualche pasto offerto gratuitamente. Ma per
far cio' devono farsi svariate ore a piedi perche' le cliniche sono perle
rare.

Altri incontri che mi capita di fare: una vecchierella attraversa un fiume
dove sto facendo dei test su come purificare l'acqua con della semplice
candeggina (si', tanti anni di studi ingegneristici "matti e disperati" per
finire a purificare acqua di fiume per persone che non parlano la mia
lingua, cosa posso farci?!). Ella saltella per avvicinarsi a me evitando i
posti piu' profondi, stile Sampei. Mi urla "magadi' magadi'!" che significa
"come stai?" in shona, e al contempo batte una mano sull'altra come se
stesse formando una palla: e' il tradizionale segno di saluto. Poi inizia
una lunga discussione e la mia faccia diventa un punto di domanda. L'autista
che mi accompagna (e che uso come traduttore - collaboratore, visto che si
annoia ad aspettarmi in macchina), mi dice che la donna mi sta ringraziando
perche' aveva il colera ma e' arrivata in tempo in una delle nostre cliniche
ed ora sta bene! Davanti alle donne che ho incuriosito per i miei rudi
esperimenti di potabilizzazione dell'acqua, le stringo la mano e la
abbraccio, per dimostrare loro che il contatto epidermico non trasmette il
colera, e che semplice prevenzione rende molto, ma molto difficile prendersi
il colera!

Dall'inizio dell'epidemia, cioe' a fine novembre scorso, la conta e' di
quasi quattromila morti di colera. Quattromila morti, quattromila battaglie
perse: sarebbe cosi' semplice ed efficace essere curati, se per arrivare
alla clinica non servissero 4 ore di trasporto in carretti trainati da
asini. O se alla clinica non ci fosse una farmacia vuota.

Viaggio per un posto chiamato Chilongwe, durata 9 ore a causa di un ponte
inondato che non giudichiamo sicuro per essere attraversato con le macchine.
Aggiriamo l'ostacolo viaggiando per ore nel cuore delle piantagioni di canna
da zucchero e non so come l'autista sappia decidere i bivi perche' tutto
appare molto uguale. Le coperte dell'Unicef che stiamo trasportando per i
pazienti non attutisono abbastanza gli spigoli metallici della land cruiser,
e piu' viaggiamo piu' li percepisco numerosi e pungenti. Almeno il classico
pitstop per la pipi' rende sempre, se non proprio felici, almeno un po' piu'
sereni.
Arriviamo verso le sei del pomeriggio, e per ragioni di sicurezza MSF impone
(in tutte le sue missioni) di non viaggiare quando fa buio. Con l'antropologa
decidiamo di andare a fare solo una breve ispezione nel villaggio da cui
vengono molti casi di colera. Lasciamo il logista e l'infermiera a correre
nell'area attorno alla clinica, che ben presto verra' trasformata in un
"campeggio colerico". I nostri colleghi poveretti non hanno nemmeno il tempo
di disperarsi per la situazione a cui ormai hanno fatto l'abitudine: pieno
di gente seduta seminuda per terra che vomita acqua, uomini donne vecchi
bambini, tutti con gli stessi sintomi, i piu' severamente deidratati con le
flebo appese alle ringhiere delle finestre.
Vicino all'esistente clinica condotta dal locale ministero della salute
qualche settimana fa MSF aveva gia' installato una tenda e portato medicine,
secchi e letti, ma l'esplosione di nuovi casi in altri villaggi vicini ha
richiesto un intervento piu' massiccio di quello gia' incominciato.
L'antropologa ed io ci spostiamo solo di qualche centinaia di metri, ma gia'
tutti ci corrono dietro per dirci che, a causa della scarsezza di soluzione
reidratante (praticamente la sola unica cura contro il colera!!), molti
pazienti sono stati rifiutati alla clinica. O sono stati mandati a casa dopo
poche ore di ricovero. Il che vuol dire che gia' in un paio di case accanto
a cui passiamo, troviamo persone che giacciono spossate sulle stuoie,
coperte di mosche.
Va bene, abbiamo capito abbastanza ed io ho visto l'unico pozzo da cui la
popolazione di 3 villaggi, circa 2000 persone, attingono l'acqua. Per me
sara' facile l'indomani organizzare una clorinazione sistematica dell'acqua
in tutti i secchi delle persone che arrivano li'. Bastera' una sola persona,
un po' di cloro, una bottiglia per preparare la "soluzione madre" e una
siringa. Gli ingegneri devono trovare soluzioni semplici ma di grande
impatto e poco costose, no?!
Decidiamo di tornare indietro ma rimaniamo impantanate nel fango con la
macchina. Chi spinge? L'autista deve guidare, l'antropologa ha le ciabatte..
mentre la watsan (io) ha gli stivali di gomma. Scendo ma da sola posso solo
far retrocedere la macchina invece che superare la malefica pozza. Arriva
gentilmente un signore ad aiutarmi, ma nulla da fare. Alla fine siamo in 3
quando le ruote scavalcano la melma e tutti rischiamo di finire a musata per
l'improvvisa mancanza di appoggio delle mani.
Arriviamo giusto in tempo alla clinica, dove servono piu' braccia per
spostare lo scheletro della tenda di quasi 50 metri quadri che sara' il
nuovo reparto per i casi piu' gravi. Ancora installazione di recinti
temporanei, montaggio dei letti, distribuzione di secchi, etc etc.
Verso le 22 logista, infermiera, antropologa, autisti e staff medico
nazionale, tutti riusciamo a riunirci per la cena. Spaghetti cinesi
liofilizzati cotti nell'acqua fatta bollire su un improvvisato falo'. Il
vento inizia a soffiare forte da tutte le direzioni, impossibile evitare il
fumo del fuoco perche' dove ci si sposta, lui arriva. Alle 22.05 inizia uno
scroscio di pioggia che a me fa perdere totalmente l'interesse per il cibo.
Alle 22.30 tutto passa, usciamo dalla nostra tenda (questa volta un semplice
igloo!) montata per la notte vicino alla clinica.
La pioggia e' passata, ma i conati di vomito dei paizenti a poche decine di
metri da noi rende drammatico anche un cielo stellatissimo e fanno perdere l'interesse
per contemplare Orione capovolto.

Tutto cio' puo' suonare come una favola ben congetturata. Ma io davanti a
queste realta' mi chiedo spesso: che farei io, se abitassi qui? Che fareste
voi, se abitaste in Zimbabwe? Credo che faremmo esattamente come fanno loro:
andremmo a cercar miglior fortuna in qualche altro paese. Come ad esempio il
confinante e benestante Sud Africa.
Facendo scalo a Johannesburg, al controllo dei passaporti il poliziotto (di
colore) mi chiede dove sono diretta. Zimbabwe, dico io e lui ribatte:
"Andare in Zimbabwe, questa e' follia!!". Di sicuro fa parte di uno di
quelli che teme l'immigrazione da parte dei suoi "fratelli" Zimbabweani per
la loro poverta'. Gli Zimbabweani infatti si dirigono disperatamente verso
sud per cercare asilo politico in Sud Africa. La maggior parte di loro sono
minorenni non accompagnati, che un'altra missione di MSF giusto al di la'
del confine con lo Zimbabwe cerchera' di aiutare. Discretamente, anzi quasi
di nascosto, perche' se queste persone vengono aiutate da MSF o da altre
organizzazioni umanitarie, si viene bacchettati dal locale governo
sudafricano (quello tanto aperto ad abbattere le discriminazioni e l'apartheid,
quello di Mandela e degli alti ideali sulla parita' razziale): non si puo'
legittimare la condizione di immigrati clandestini per i Zimbabweani. La
parita' va bene se stai bene, accade qui ed in fondo mi sovviene che
accadeva pure all'inizio del secolo scorso ai migranti di terza classe
(molti italiani!) all'arrivo a Ellis Island nel porto di New York. Negli
Stati Uniti con le valigie recuperate dal quel periodo ci han fatto un
museo, mentre la vedo dura qui in Africa, visto che la gente in genere si
porta dietro solo quello che ha addosso e un grappolo di bambini al seguito.

Almeno in Sud Africa la clorinazione dell'acqua e' pratica di uso comune.
In Zimbabwe visito la citta' di Mutare, al confine col Mozambico, dove ci
vengono riportati alcuni casi di colera. Trattandosi di una citta'
densamente abitata come Trieste (circa 250.000 persone), meglio andare a
controllare la situazione circa la provenienza dell'acqua "potabile" e il
conferimento delle acque reflue. Arrivo la sera e nell'albergo dove posso
vedere un unico canale di televisione (sudafricano, che trasmette..
wrestling!), inizio i miei stupidissimi test con l'acqua campionata dal
rubinetto nel bagno della mia camera: non c'e' cloro. Primo problema: cosa
bevo ora, che ho sete e se chiedo alla reception mi danno la stessa acqua
che non voglio essere scortese a rifiutare? Inizio quindi a sminuzzare su un
pezzo di carta una pastiglia di cloro che dovrebbe servire per la
potabilizzazione di 20 litri d'acqua. Io ho solo una bottiglia da mezzo,
quindi inizio questa delicata operazione con un mini coltellino svizzero che
mi sembra di essere una cocainomane.
Riprovo a misurare il cloro nell'acqua il giorno dopo, nella toilette dell'ufficio
del comune, dove aspetto di essere accolta dal responsabile del "settore
salute pubblica". Nulla. Quando esprimo la mia preoccupazione per la mia
scoperta, lui mi ribatte: "noi abbiamo un impianto di purificazione dell'acqua
che funziona perfettamente!". Si', penso io, forse anni fa. Lo convinco a
fare un paio di sopralluoghi, e piu' testiamo l'acqua in diversi punti della
citta', piu' la sua faccia si incupisce. finiamo per andare a visitare l'impianto
stesso, 30 chilometri di strada in mezzo a verdissime montagne dove il
profumo di essenze e' incredibilmente buono, vista la ricchissima attivita'
di produzione di legni tropicali. Si', tutto molto bucolico ma occhio ai
camion che sbucano ad ogni curva carichi di tronchi pero'!
Dall'esterno del recinto l'impianto mi pare un sogno: tutto c'e' (vasche di
pretrattamento, di decantazione, aeratori, mixer, etc. etc.), ma nulla viene
usato! Alla nostra richiesta all'ingegnere responsabile dell'impianto di
entrare, ci viene negato l'accesso accampando stupide scuse. "E comunque non
c'e' nulla da vedere perche' al momento, ma solo temporaneamente, non
abbiamo ricevuto ancora i reagenti chimici per farlo funzionare".
Torniamo in citta' e il funzionario mi confida che sente puzza di bruciato,
visto che una settimana fa aveva pure imprestato alla ditta che gestisce l'impianto
il camion del comune per andare a prendere ad Harare la fornitura di cloro
nel magazzino dell'Unicef. Quindi c'e' qualcosa di losco sotto. mi da' un
appuntamento il giorno dopo. Arrivo la mattina e mi raggelo: nel suo ufficio
ha convocato camionisti, funzionari della compagnia responsabile del
trattamento dell'acqua, il sindaco! Vengo indicata come "quella che ha
scoperto che nella citta' di Harare l'acqua non e' clorinata".. E come l'ho
scoperto? Con uno stupidisissimo strumento che serve anche per controllare
il corretto contenuto di cloro nell'acqua delle piscine, e con l'intuizione
che se noi italiani non sempre brilliamo per correttezza ambientale e
legislativa, figuriamoci dove la gente ha fame.
A parte il fatto di sentirmi un po' come "la signora in giallo" al culmine
delle sue investigazioni, penso che e' meglio che me ne vada presto, prima
che finisca nelle mani di quelli a cui ho interrotto l'affare del cloro
"riciclato" chissa' dove e in quali tasche!

Infatti fortunatamente lascio Mutare con la promessa di sollevare il
problema con l'Unicef, che di solito ha un magazzino di cloro e solfato di
alluminio necessari per il trattamento dell'acqua che sembra una caverna di
Ali' Baba'. Sapete gia' chi immaginare per impersonare i 40 ladroni.. Ma mi
tocca passare un'altra notte in albergo, ancora a trastullarmi con i dosaggi
empirici di polvere di cloro! La sera prima, per eccesso di sicurezza, mi sa
che avevo esagerato e la quantita' che avevo addizionato alla mia piccola
bottiglietta mi aveva causato una "leggera" secchezza delle fauci che era
meglio che direttamente non bevessi per nulla!

In queste circostanze epidemiche il nostro epidemiologo, un dottore
australiano, viene usato come "cane da fiuto" per scovare posti
particolarmente a rischio di contagio, che finora sono stati graziati dall'epidemia.
Andiamo alla ricerca delle zone in cui possiamo prevedere e temere un
maggior numero di casi, vuoi per la carenza di acqua e di igiene, vuoi per
la distanza dalle strutture sanitarie, vuoi perche' circondati da villaggi
in cui la malattia ha gia' fatto il suo decorso e molto probabilmente e'
stata introdotta da qualche portatore sano anche in zone rimaste per ora
senza casi. Per la notte riusciamo sempre ad accamparci in vecchi lodge che
evidentemente vantano una gloriosa storia di caccia grossa: ci sono ancora
grossi ganci, sistemi di carrucole, ripari di paglia a protezione di mensole
e rastrelliere, che non riesco a capire a cosa servano. Ma dovrei
sospettarlo quando vedo di cosa sono fatti i cestini delle immondizie:
creati con la pelle dei piedi di un elefante (seguono testimonianze
fotografiche..)! Il tutto e' una sorta di camera delle torture, che serviva
a scorticare e poi innalzare le pelli delle fiere per farle seccare. E
durante il giorno ci imbattiamo in due zimbabweani bianchi che
fortunatamente non sono stati ancora cacciati visto che si occupano di
"controllo delle nascite". di coccodrilli! Sono cacciatori di professione,
non sanno praticamente nulla del colera, loro possono permettersi di
comprare acqua in bottiglia. Li stupisco raccontando loro che l'anno scorso
sono stata in Mozambico sempre per il colera, in un posto al confine col
Malawi dove c'e' una fiorente attivita' di raccolta e crescita di
coccodrillini da spedire ancora in tenera eta' (leggi massimo qualche
decimetro di lunghezza) al macello in Sud Africa. Quando proferisco il nome
di Mutarara, il posto dove ero basata (che forse ricordate da una delle mie
passate email?!), mi guardano a dir poco sorpresi e mi dicono che il gestore
del business delle pelli di coccodrillo e' un loro conoscente!!
L'epidemiologo, 2 infermieri, la logista, una promotrice dell'igiene, l'autista
ed io scorrazziamo nel sud est del paese per qualche giorno. La sera lo
staff nazionale prepara molto gentilmente la cena. Democraticamente uomini e
donne si aiutano in cucina. Per farmi piacere mi cucinano pure la pasta.
peccato che altrettanto democraticamente adottino gli stessi tempi di
cottura per riso e spaghetti, quindi la pasta risulta un soffice blocco
compatto! Ma la stanchezza della giornata spesa a correre di qua e la', a
fare test sulla qualita' dell'acqua al bordo dei fiumi, a individuare i
villaggi e a cercare i capi villaggio per chiedere quanti casi di colera
hanno avuto e da dove attingono l'acqua per bere, ha il sopravvento su
tutto, pure sul deisderio di una pasta al dente. Mi addormento sempre molto,
troppo rapidamente, provando un sottile sadico piacere nel vedere che le
zanzare se ne stanno a proboscide asciutta in inutile attesa del mio sangue
sul lato esterno della mia zanzariera. La mattina partiamo presto. Scopriamo
i babbuini in mezzo a un cespuglio, partiamo e zebre cervi e antilopi se la
danno a gambe levate al passaggio della nostra macchina.

Ci sarebbe tanto da vedere e visitare in Zimbabwe. Al termine della mia
missione le celeberrime Victoria falls le avro' viste solo nella foto che
abbellisce la mappa geografica dello Zimbabwe che ho con me per i grandi
spostamenti. D'altronde non mi posso lamentare, perche' posso dire di aver
visto abbastanza acqua in Zimbabwe, e forse messa assieme puo' fare il
volume che precipita in un minuto dalle cascate!

Avrei anche ancora tante cose da scrivervi su questa missione. Finisco qui
questo "collage" di episodi scombinati sperando di non avervi annoiato
troppo. Questa volta, per la totale lontananza da connessioni a internet e
soprattutto per la rapidita' dei miei movimenti, avevo continuato a fissare
le mie idee su un pezzo di carta, cercando di scarabocchiare (piu' che
scrivere, viste le strade disseminate di buche) durante gli spostamenti in
macchina. Se non avete voglia di leggere tutto (ma se siete arrivati fino a
questo punto. troppo tardi!!), andate al seguente sito per avere un
riassunto in immagini: http://picasaweb.google.com/fra.coloni.msf

Vi lascio con un indovinello: quanti zeri bisogna aggiungere ad una cifra
per ottenere il. zilione??!! Il premio lo offro io, decidete voi cosa!
E aggiungo pure un proverbio: "Quando arrivi in Africa, il primo strappo di
carta igienica non e' mai abbastanza. Mentre il primo quando rientri in
Europa, sara' sicuramente troppo lungo!". Se troppo oscuro, scrivetemi per
delucidazioni..

FranSIsKa

PS: Cari Tutti, da tempo non scrivevo perche' da qualche mese sto lavorando
nell'ufficio di MSF a Bruxelles e i cambiamenti repentini non mi avevano
permesso di tenervi aggiornati. Per questo mi scuso, ma prometto di farmi
viva appena in Italia!
Leo_Nero
2009-03-25 13:21:25 UTC
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Post by Raffaele Benzi
ZIMBABWE, CHOLERA 2009
Ho letto tutto con grande attenzione e tre cose mi hanno colpito.

La prima, tipica dell'antico costruttore di antenne.

I fuori strada mostrati nelle immagini presenti sul sito indicato
nell'articolo con le loro enormi antenne per onde decametriche
e le grosse bobine di "carico" alla base.

Evidentemente non ci sono telefoni da quelle parti e se si vuole comunicare
a qualche centinaio di Km di distanza l'unica soluzione sono le onde radio
decametriche, le vecchie apparecchiature ingombranti che necessitano di
enormi antenne ma, le sole che funzionano con quelle condizioni a contorno.

La seconda:

[I bianchi residenti qui ormai da qualche generazione e discendenti dai
[colonizzatori inglesi, che fino al 2000 stavano ingrassando le proprie
[tasche e quelle dello stato, sono stati cacciati da un giorno all'altro.

Evidentemente andati via quelli che *sapevano* far funzionare le cose,
tutto è tornato all'età della pietra come prima del loro arrivo.

Terza considerazione a supporto della seconda:

[un bullone 3 dollari.
[3 dollari e' pure lo stipendio mensile medio locale

Evidentemente non sono in grado di immaginare e costruirsi da soli
nemmeno un bullone anche dopo aver "visto come si fa".

Sarò sicuramente cinico e men che mai "buono" ma,
penso che un popolo raccoglie ciò che ha saputo seminare
durante tutta la sua storia e se in 200 mila anni quella gente
non è riuscita a produrre niente di più intelligente
delle loro capanne di sterco, un motivo ci sarà.

Leo_Nero
--
BLOG: http://www.lacucinaditonia.com/dblog/

Sito di famiglia: http://www.lacucinaditonia.com/
L
2009-03-25 14:41:45 UTC
Permalink
Post by Leo_Nero
Sarò sicuramente cinico e men che mai "buono" ma,
penso che un popolo raccoglie ciò che ha saputo seminare
durante tutta la sua storia e se in 200 mila anni quella gente
non è riuscita a produrre niente di più intelligente
delle loro capanne di sterco, un motivo ci sarà.
Leo_Nero
Ti ricordo che l'Occidente deve molta della sua cultura alla terra tra
il Tigri e L'Eufrate.

Dall'iperUranio di Ur, però, ci si muove, e si lasciano -normalmente- i
leoni di pietra dove furono scolpiti.

Ci si sposta, perché il clima cambia, le sorgenti si seccano, l'ambiente
diviene difficile e poi perché non esplorare?

I primi umani sono collocati proprio in Africa, la madre Africa, basta
seguire le mutazioni genetiche.

L'Africa è quasi un archetipo, la giovinezza e la innocenza della specie
umana, l'eterno fanciullo che non ha saputo divenire uomo.

Sotto le strada africane l'Occidente ha seppellito i suoi rifiuti
tossici.

Sulle coste africane ha scaricato i suoi rifiuti radioattivi.

La madre Africa è diventa così il quadro che mostra il volto violento
dell'Occidente sugli innocenti, sui poveri, sugli indifesi.

Bambini con un mitra in mano, quando va bene, altrimenti solo un
pugnale, questa è la 'speranza senza speranza' dell'Africa.

Una terra spogliata e violentata come se fosse in un altro pianeta, come
se non dovessimo pagare anche per un solo pensiero sbagliato.

Ma tutto ciò che vive sta già facendo giustizia: Non basterà stampare
soldi e darli ai ricchi per salvare il pianeta.

Bisogna decidere se l'uomo deve vivere come un parassita oppure no.

Se vuole vivere come un parassita durerà meno dei dinosauri, sta a lui
scegliere il suo futuro.


Ciao,

L
la guerra dell'acqua: Ivano Fossati

Leo_Nero
2009-03-25 16:37:18 UTC
Permalink
Post by L
Ti ricordo che l'Occidente deve molta della sua cultura alla terra tra
il Tigri e L'Eufrate.
Lo so ma, la Mesopotamia non è Africa.
In quei posti, facendo mia la tua storia sulle origini e le migrazioni
umane, ci sono arrivati quelli che dal "paesello d'origine africano"
erano scappati e non potevano essere che gli inquieti, i curiosi,
i coraggiosi.
Post by L
L'Africa è quasi un archetipo, la giovinezza e la innocenza della specie
umana, l'eterno fanciullo che non ha saputo divenire uomo.
Più che l'archetipo della giovinezza direi l'archetipo del paesello natio,
sempre uguale, rassicurante nella sua arcaicità perduta
girando per terre lontane.

Noi siamo i figli degli "avventurieri" di tutti i tempi.
Quelli che si spostavano.

Quelli tranquilli sono rimasti a casa, in Africa
ed i loro figli sono gli africani di oggi.

A me sembra che quelli partiti dall'Africa hanno fatto e pensato
e costruito molte più cose di quelli che sono rimasti a casa.

Certamente i luoghi dell'infanzia della specie hanno il loro fascino.
Mio nonno ne era rimasto innamorato.
Raffaele pure, mi sembra.
Mal d'Africa lo chiamano.

Capisco benissimo quello che vuoi dire ma,
le colpe sul loro stato attuale non sono tutte nostre.

Figli di 'ndrocchia noi d'accordo e "selvaggi" loro,
per scelta o per necessità,ed i selvaggi perdono sempre,
da sempre.

Se loro negli ultimi tremila anni sono stati selvaggi,
per scelta o per necessità e lo sono ancora adesso,
almeno questa non è colpa nostra.


Leo_Nero
--
BLOG: http://www.lacucinaditonia.com/dblog/

Sito di famiglia: http://www.lacucinaditonia.com/
filippo. angileri
2009-03-25 19:18:01 UTC
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Post by L
Ma tutto ciò che vive sta già facendo giustizia: Non basterà stampare
soldi e darli ai ricchi per salvare il pianeta.
Stupenda frase: grazie per averla pensata e scritta.Sarà la Fede Baha'i,
la comunità Baha'i, il mondo Baha'i a salvare il pianeta,quando ciascuno
comincerà a ragionare con la propria testa per cercare realmente la Verità
- che è Una e che è in tutte le Religioni rivelate da Dio e che in sintesi
è l'amore, l'amore vuole l'unità, spirituale e sociale di tutta l'umanità
dal momento che la terra è un solo paese.
Saluti
Filippo

www.bepperobiati.it
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Raffaele Benzi
2009-03-25 22:40:37 UTC
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Post by filippo. angileri
Post by L
Ma tutto ciò che vive sta già facendo giustizia: Non basterà stampare
soldi e darli ai ricchi per salvare il pianeta.
Stupenda frase: grazie per averla pensata e scritta.Sarà la Fede
Baha'i, la comunità Baha'i, il mondo Baha'i a salvare il
pianeta,quando ciascuno comincerà a ragionare con la propria testa
per cercare realmente la Verità - che è Una e che è in tutte le
Religioni rivelate da Dio e che in sintesi è l'amore, l'amore vuole
l'unità, spirituale e sociale di tutta l'umanità dal momento che la
terra è un solo paese.
Saluti
Filippo
Scusa, ma la tua visione e' troppo ottimistica.

Oggi la tua setta e' nulla , e tale rimarra' per moltissimo tempo,
il vostro problema sara' se e quando comparirete all'attenzione dei popoli:
si aprira' la caccia e sarete le prede, non i salvatori.

Ogni parola che si legge di voi, spinge a prepararsi ad una guerra per
distruggervi, dovunque e comunque.

Quindi, se davvero volete il potere, preparatevi a conquistarlo casa per
casa su tutto il pianeta.
Di dittatori ne abbiamo avuti abbastanza, ma uno che voglia comandare
proprio tutti , bhe, quello e' davvero da eliminare...

Raffaele
L
2009-03-26 09:38:28 UTC
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Post by filippo. angileri
Post by L
Ma tutto ciò che vive sta già facendo giustizia: Non basterà stampare
soldi e darli ai ricchi per salvare il pianeta.
Stupenda frase: grazie per averla pensata e scritta.Sarà la Fede Baha'i,
la comunità Baha'i, il mondo Baha'i a salvare il pianeta,quando ciascuno
comincerà a ragionare con la propria testa per cercare realmente la Verità
- che è Una e che è in tutte le Religioni rivelate da Dio e che in sintesi
è l'amore, l'amore vuole l'unità, spirituale e sociale di tutta l'umanità
dal momento che la terra è un solo paese.
Saluti
Filippo
www.bepperobiati.it
Caro Filippo, forse tu sai che non commento mai i complimenti, ma non
sto qui adesso a scrivere pro domo mia.

Il punto è che mi stupisce il fatto che "x-factor" sia stato visto da
così poca gente, se è vero, e la serata sia stata accapparrata da
"Amici" il programma di Maria De Filippi.

Evidentemente non basta un nome Filippo o De Filippi per dire le stesse
cose ..

: - )

Ed infatti se sapessimo andare oltre le apparenze, oltre le maschere
indossate per celare i nostri pensieri, oltre le stesse parole dette
poco prima e smentite poco dopo -> magari solo perché non ci siamo
accorti che stava trasparendo la verità -> non saremmo nelle condizioni
pietose -come pianeta terra- in cui siamo.

C'è sempre qualcuno infatti che arriva (come Cristoforo Colombo) - con
collanine e chincaglieria - a rubare i nostri sogni e le nostre speranze
..

A cercare di rubare il diritto -di tutti- di esistere.

Lo fa con i lustrini o gli spettacoli surreali di un ponte tra una
sponda di disgraziati e un'altra sponda di disgraziati che comprano dei
sogni che non sono progetti, ma illusioni che rimangono illusioni, come
lo sviluppo del sud di Italia.

E' la politica di "tutto va ben madama la marchesa".

Di dare il voto a Mussolini e/o ad Hitler.

Ma la verità ha una sua propria forza -> anche se odiata ed osteggiata,
anche se vilipesa e compressa tanto da sfigurarla e sotterrarla nei
corpi straziati che non ci vengono mostrati delle persone che muoiono di
fame e di sete.

Si dice: "La crisi è governabile .. poiché Obama sta immettendo circa
500 miliardi di dollari a ricapitalizzare il sistema bancario
americano".

Supponiamo che sia vero, poiché la verità è usata -pur vera- per essere
detta solo in parte -> onde non poter essere smentiti.

Ma se è vero, dove è stato spiegato (sui mezzi di informazione) da dove
prende i soldi Obama?

Dove è stato spiegato come gli altri governi europei, compresa l'Italia,
prenderà i soldi per ricapitalizzare le banche?

Nessuno l'ha spiegato.

Nessuno ha la più pallida idea di spiegarlo.

Perché la verità -benché semplice- è potere, e il potere non è da dare a
tutti, a solo ad alcuni, secondo chi governa.

E' da dare solo "ai più uguali".

A quelli per cui "la legge non è uguale per tutti" (Orwell docet).

Però la verità emerge comunque -dicevo- perché ha una forza sua: la
forza della evidenza.

E la evidenza è che stamperanno soldi e li immetteranno nel sistema
svalutando i soldi di chi li aveva già.

Se immettessero il 50% dei soldi già esistenti -> i soldi pre-esistenti
si svaluterebbero del 50% del valore iniziale (prima della immissione).

E' come se ci avessero chiesto di rifinanziare la Parmalat con i soldi
delle tasse, raccolte -le tasse- per ospedali, strade, insegnamento,
etc, ed INVECE avessero dato le tasse al buco di bilancio (come -in
vero- hanno fatto) creato dagli amministratori della Parmalat.

Un disastro finaziario -però- su scala planetaria che NON basta
ripianare.

Poiché il meccanismo è semplice:

Se io che rubo ho il diritto che lo stato ripiani i debiti causati dagli
ammanchi che nessuno controlla -> allora -> io continuo a rubare.

Ecco il disastro: Il rifiuto di progettare *un sistema di controllo* che
_impedisca_ di rubare a chi ruba, a chi ha portato alla bancarotta il
pianeta, con un potere che non risponde delle sue azioni a nessuno.

Ma qui viene il bello:

=====================================================

"La dinamica di tagliare il ramo su cui si è seduti":

=====================================================

De facto, a mio avviso è lo stesso sistema finaziario -che ha creato il
disastro dentro cui siamo- che sta dettando la sua fine.

Infatti la concentrazione dei capitali, è una legge matematica, porta al
collasso del sistema finanziario.

I meccanismi sono pochi e semplici:

1) Le fabbriche chiudono perché non ci sono che poche persone che
comprano la merce

2) Il collasso del sistema industriale crea una estensione della povertà

3) L'estensione della povertà porta alla chiusura delle poche iniziative
ancora in piedi e si ritorna alla manifettura pre-industriale.

4) Le insurrezioni e le guerre portano alla chiusura del sistema
distributivo preso d'assalto dei disperati che non hanno denaro, né
assistenza.

5) ricomincia a valere la competenza, più che le connivenze di casta.

6) nella logica del servo padrone: il padrone è seduto su immense
quantità di beni e denaro che non sa più con chi scambiare, salvo un
sistema dittariale imposto con la forza delle milizie armate.

Sono scenari da orrore.

In cui i fatti elementari di dare a ciascuno le risorse di sussistenza
minima vengo rinviati.

Vi dico solo:

"Beati i pacifici, poiché saranno loro che erediteranno la terra".


Saluti e felicità,

L


Raffaele Benzi
2009-03-26 13:27:49 UTC
Permalink
Post by L
Ed infatti se sapessimo andare oltre le apparenze, oltre le maschere
indossate per celare i nostri pensieri, oltre le stesse parole dette
poco prima e smentite poco dopo -> magari solo perché non ci siamo
accorti che stava trasparendo la verità -> non saremmo nelle
condizioni pietose -come pianeta terra- in cui siamo.
C'è sempre qualcuno infatti che arriva (come Cristoforo Colombo) - con
collanine e chincaglieria - a rubare i nostri sogni e le nostre
speranze ..
A cercare di rubare il diritto -di tutti- di esistere.
Non mi sembra che sia una novita': dovremmo essere abituati ai ladri di
futuro,
dopo esserlo stati per tanti secoli...
Post by L
Lo fa con i lustrini o gli spettacoli surreali di un ponte tra una
sponda di disgraziati e un'altra sponda di disgraziati che comprano
dei sogni che non sono progetti, ma illusioni che rimangono
illusioni, come lo sviluppo del sud di Italia.
E' la politica di "tutto va ben madama la marchesa".
O la "finanza creativa " dei soliti soliti che rende qualsiasi progetto
inutile, anche quelli realizzabili,
solo che a loro non serve realizzarli, perche' altrimenti perderebbero il
potere di far realizzare i progetti.
Post by L
Di dare il voto a Mussolini e/o ad Hitler.
O Bush, se e' per quello, visto che sarei dell'idea di far coincidere
Guantanamo
con un campo di concentramento e le prigioni invisibili con quelli di
sterminio..
Poi ci mettiamo la guerra, l'appoggio ad israele, l'occupazione imbelle
della Somalia
Diego Garcia, de altre porcate tanto porche che era meglio l'imbianchino,
che almeno ammetteva chiaramente i propri obiettivi9...
Post by L
Ma la verità ha una sua propria forza -> anche se odiata ed
osteggiata, anche se vilipesa e compressa tanto da sfigurarla e
sotterrarla nei corpi straziati che non ci vengono mostrati delle
persone che muoiono di fame e di sete.
Si dice: "La crisi è governabile .. poiché Obama sta immettendo circa
500 miliardi di dollari a ricapitalizzare il sistema bancario
americano".
Supponiamo che sia vero, poiché la verità è usata -pur vera- per
essere detta solo in parte -> onde non poter essere smentiti.
Ma se è vero, dove è stato spiegato (sui mezzi di informazione) da
dove prende i soldi Obama?
Scusa, quando la borsa valeva dieci volte oggi dove erano quei soldi?
Sappiamo bene che questi crolli di borsa servono solo a togliere i soldi ai
poveri ( piccoli investitori)
e darli ai ricchi, che guadagnano anche quando la borsa cala, puntando sugli
short,
tanto che questa settimana , sulla borsa di Milano, ci sono persone che
hanno realizzato guadagni del 400%..
Post by L
Dove è stato spiegato come gli altri governi europei, compresa
l'Italia, prenderà i soldi per ricapitalizzare le banche?
Nessuno l'ha spiegato.
Nessuno ha la più pallida idea di spiegarlo.
E' forse cambiato il valore reale delle banche reali?
Ricordiamo che ci sono, non in itaglia e per fortuna,
banche che non sono fondate e garantite da depositi reali,
ma da semplici movimenti di denaro, un po come i giroassegni
con cui prima dell'informatizzazione delle banche,
le aziende itagliane truffavano le banche stesse..
Cosa che ignari amministratori di societa' in bancarotta venivano
arrestati una decina di anni dopo la vicenda, quando a loro completa
insaputa,
la vicenda era stata mandata in giudicato , da chi aveva rastrellato gli
utili della bancarotta.

Ecco, siamo alla bancarotta delle aziende fantasma create con i soldi
raccolti da catene di sant'antonio,
come ha fatto il presidente della FED...
Post by L
Perché la verità -benché semplice- è potere, e il potere non è da
dare a tutti, a solo ad alcuni, secondo chi governa.
E' da dare solo "ai più uguali".
A quelli per cui "la legge non è uguale per tutti" (Orwell docet).
Mi sapresti spiegare perche' chi fa le leggi, in un regime come il nostro,
deve essere obbligato poi a rispettarle anche lui, ( magari mi sapresti
anche dire da chi...)
Post by L
Però la verità emerge comunque -dicevo- perché ha una forza sua: la
forza della evidenza.
E la evidenza è che stamperanno soldi e li immetteranno nel sistema
svalutando i soldi di chi li aveva già.
Se immettessero il 50% dei soldi già esistenti -> i soldi
pre-esistenti si svaluterebbero del 50% del valore iniziale (prima
della immissione).
No, perche' chi ha investito i soldi, semplicemente non ne ha piu.
L'Unicredit ha fatto investire centomila euro ad una mia amica di Bologna,
sui titoli sicurissimi della piu' grande banca d'affari americana, che
fallendo,
ha azzerato il suo credito con la mia amica.
Lei non ha piu' i centomila euro, come molti risparmiatori piu' sfortunati
hanno perso i loro 20 o 50 mila,
qualcuno qualche milione, ma sono spiccioli, i ricchi sapevano cosa fare
del denaro.
Post by L
E' come se ci avessero chiesto di rifinanziare la Parmalat con i soldi
delle tasse, raccolte -le tasse- per ospedali, strade, insegnamento,
etc, ed INVECE avessero dato le tasse al buco di bilancio (come -in
vero- hanno fatto) creato dagli amministratori della Parmalat.
I risparmiatori che hanno investito in Parmalat sono un prezioso bacino di
voti,
motivati e decisi a sopportare qualsiasi abuso da chi li ha aiutati...
Post by L
Un disastro finaziario -però- su scala planetaria che NON basta
ripianare.
Se io che rubo ho il diritto che lo stato ripiani i debiti causati
dagli ammanchi che nessuno controlla -> allora -> io continuo a
rubare.
Ma non e' chiaro che chi ruba e' anche chi fa le leggi?
Post by L
Ecco il disastro: Il rifiuto di progettare *un sistema di controllo*
che _impedisca_ di rubare a chi ruba, a chi ha portato alla
bancarotta il pianeta, con un potere che non risponde delle sue
azioni a nessuno.
=====================================================
=====================================================
De facto, a mio avviso è lo stesso sistema finaziario -che ha creato
il disastro dentro cui siamo- che sta dettando la sua fine.
Infatti la concentrazione dei capitali, è una legge matematica, porta
al collasso del sistema finanziario.
Piissima illusione...aspetta di vedere cosa succede quando arabi e cinesi
decideranno
che non e' piu' il dollaro la moneta di riferimento per l'economia
mondiale,
solo la voce del fatto ha fatto calare il dollaro di 20 punti rispetto
all'euro,
e chi sapeva, investendo al momento giusto sul Forex Trading,
ha in poche ore guadagnato un'enorme quantita' di denaro.
Post by L
1) Le fabbriche chiudono perché non ci sono che poche persone che
comprano la merce
Possiamo anche dire che le fabbriche non competitive devono chiudere?
Post by L
2) Il collasso del sistema industriale crea una estensione della povertà
Certamente, i poveri servono sempre...
Post by L
3) L'estensione della povertà porta alla chiusura delle poche
iniziative ancora in piedi e si ritorna alla manifettura
pre-industriale.
E gli Ipod chi li costruisce? No, la tua ipotesi e' eccessivamente
ottimista,
ipotizza capacita' di autocoscienza da parte del popolo
Post by L
4) Le insurrezioni e le guerre portano alla chiusura del sistema
distributivo preso d'assalto dei disperati che non hanno denaro, né
assistenza.
Che saranno prima obiettivo di qualche raffica di mitragliatrice,
poi pezzi per il mercato degli schiavi,
per POI fare la solita sanguinosa rivoluzione per ritornare al punto di
partenza...
Post by L
5) ricomincia a valere la competenza, più che le connivenze di casta.
No, quello solo a livello autarchico. Il branco di buoi resta
nei pascoli previsti ad ingrassare nel tempo previsto...
poi viene raccolto e portato al mercarto
Post by L
6) nella logica del servo padrone: il padrone è seduto su immense
quantità di beni e denaro che non sa più con chi scambiare, salvo un
sistema dittariale imposto con la forza delle milizie armate.
Sono scenari da orrore.
In cui i fatti elementari di dare a ciascuno le risorse di sussistenza
minima vengo rinviati.
Questa e' una motivazione che mi sfugge.
Per quale motivo occorre garantire a chicchessia una qualsiasi risorsa?
Vogliamo ricominciare il casino del wellfare?
Cosi' li incoraggiamo a moltiplicarsi di nuovo?

Un Re-Dio od un Faraone chiedevano forse il permesso a qulcuno di fare cio'
che volevano?
Ma Putin, Bush , la Teacher, il premier cinese in carica, Ciavez, chiedono
qualcosa a qaulcuno, quando devono fare qualcosa?

E perche' un Berlusconi qualsiasi, una volta incantati gli italiani,
dovrebbe spiegare al popolo bue cosa fa?
( in verita' avrebbe dovuto spiegare il laido sacrestano bolognese , cosa
faceva con Nomisma, per avere una ragione da far valere,
oppure il vecchio sindfaco di Roma raccontarci dove ha fatto finire i
miliardi scomparsi...)
Post by L
"Beati i pacifici, poiché saranno loro che erediteranno la terra".
Lo vedi che i vangeli mentono?
Neanche Ghandi, potrebbe qualcosa contro i moderni mezzi di eliminazione di
massa...


Poi, detto tra noi, uomo come Ghandi ancora deve nascere,
( anche se sulla sua coscienza
consapevole ci sono almeno tre milioni di morti..
.ma lo ha fatto per il bene degli altri ,
mandandoli a morire per mano altrui...
elegante, come soluzione non credi?)






Pace, Salute e munizioni sufficienti...;-)))))


Raffaele
L
2009-03-26 14:30:11 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by L
In cui i fatti elementari di dare a ciascuno le risorse di sussistenza
minima vengo rinviati.
Questa e' una motivazione che mi sfugge.
Per quale motivo occorre garantire a chicchessia una qualsiasi risorsa?
Vogliamo ricominciare il casino del wellfare?
Cosi' li incoraggiamo a moltiplicarsi di nuovo?
Un Re-Dio od un Faraone chiedevano forse il permesso a qulcuno di fare cio'
che volevano?
Ma Putin, Bush , la Teacher, il premier cinese in carica, Ciavez, chiedono
qualcosa a qaulcuno, quando devono fare qualcosa?
E perche' un Berlusconi qualsiasi, una volta incantati gli italiani,
dovrebbe spiegare al popolo bue cosa fa?
( in verita' avrebbe dovuto spiegare il laido sacrestano bolognese , cosa
faceva con Nomisma, per avere una ragione da far valere,
oppure il vecchio sindfaco di Roma raccontarci dove ha fatto finire i
miliardi scomparsi...)
Vedi, caro Raffaele, noi -la maggior parte di noi- _non_ sa che il
lavoro non serve più.

Prova a riflettere per un attimo.

Parlo del lavoro manuale, quello automatizzabile.

Tra 20 anni -se esisteremo ancora- come specie umana, poiché -magari-
non ci siamo autoannientati .. la parola "lavoro" sarà cambiata di
significato.

Con lavoro si intenderanno -> i compiti ripetitivi che eseguono dei
sistemi robotici e in automatico (magari riprogrammabili).

Proviamo -per un attimo- a pensare che il lavoro NON serva già più ->
oggi.

Il che tra l'altro è vero(!), poiché nell'occorrenza di ogni crisi -> i
finanziamenti vengono utilizzati per sostituire con processi robotici i
cicli industriali (aumentando la disoccupazione anziché ridurla e
tradendo quindi le ragioni per cui si erano dati degli incentivi, per
esempio al mercato dell'auto).

Ma chi è al potere -compresi gli industriali- sanno che il passaggio
dovrebbe essere graduale -> di modo che non vi sia gente che rimane per
strada e mette in crisi la convivenza, che dovrebbe essere civile.

Ma sempre più gente si sta spostando dal sud del mondo al nord del mondo
-> ed il processo di trovare *il medioevo & il futuro* nello stesso
quartiere di Roma o di Milano o di Parigi, etc, è in fase di
accellerazione.

Basterebbe guardare cosa succede nei quartieri dei diseredati di Parigi,
o nella periferia delle grandi città del Brasile.

Quindi chi ha immense ricchezze farebbe un favore a se stesso -> a
garantire un minimo vitale -a chiunque- per le seguenti ragioni:

1) Perché il cibo è già oggi in eccesso e viene distrutto per non fare
scendere il prezzo

2) Dei disperati affamati sono più pericolosi di poveri che hanno almeno
mangiato

3) Sarebbero tenuti fuori (gli esterni alla casta) dal sistema
scolastico di alto livello (onde non minacciare il potere, o con 500
euro al mese, sebbene laureati, come i ricercatori universitari, se non
sono interni alla casta, almeno finché non si rilevassero utili).

4) Pescando nella quantità -> vi potrebbe essere la possibilità di
sostituire gli imbelli, i minorati mentali pur già figli di qualche
capo.

Il sistema "castale" (Si veda la pre-veggenza di Hesse, ne "Il gioco
delle perle di vetro") ovverosia il sistema medievale che la Cina ha
reintrodotto nel commercio mondiale -> sarebbe ancora in piedi per molte
migliaia di anni.
Post by Raffaele Benzi
Post by L
"Beati i pacifici, poiché saranno loro che erediteranno la terra".
Lo vedi che i vangeli mentono?
Neanche Ghandi, potrebbe qualcosa contro i moderni mezzi di eliminazione di
massa...
Poi, detto tra noi, uomo come Ghandi ancora deve nascere,
( anche se sulla sua coscienza
consapevole ci sono almeno tre milioni di morti..
.ma lo ha fatto per il bene degli altri ,
mandandoli a morire per mano altrui...
elegante, come soluzione non credi?)
Pace, Salute e munizioni sufficienti...;-)))))
Raffaele
Io sono per la politica dei piccoli passi ..

Nel senso che la mia vita la cerco di vivere nella qualità .. più che
nella quantità ..

Per la qualità mi basta di avere denaro sufficiente per stare a potare
gli alberi in giardino ..

Non è nulla di eccezionale .. apparentemente ..

Però se si è capace di ascoltare le piante e i fiori .. è una cosa che
le "persone nornali" non sanno fare, né gli interessa ..

Per me è illuminarmi di immenso già qui .. poi faccio due chiacchiere
con la tua brillante eloquenza .. e quindi ..

Mi basta una cosa così .. per me non è poco .. poiché l'esperienza di
pensare con la propria testa -> non si può spiegare ..

: - )

Saluti, pace, non servono le munizioni (secondo me) .. la morte ci trova
comunque .. ma basta studiare un metodo per farla fessa ..


Ciao, L

P.S.
Per gli amanti della musica di Fossati:
"La costruzione di un amore"



Il confronto con una ragazza di oggi (Noemi):


Raffaele Benzi
2009-03-26 16:09:53 UTC
Permalink
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
In cui i fatti elementari di dare a ciascuno le risorse di
sussistenza minima vengo rinviati.
Vedi, caro Raffaele, noi -la maggior parte di noi- _non_ sa che il
lavoro non serve più.
Prova a riflettere per un attimo.
Parlo del lavoro manuale, quello automatizzabile.
Tra 20 anni -se esisteremo ancora- come specie umana, poiché -magari-
non ci siamo autoannientati .. la parola "lavoro" sarà cambiata di
significato.
Con lavoro si intenderanno -> i compiti ripetitivi che eseguono dei
sistemi robotici e in automatico (magari riprogrammabili).
Fin qui siamo d'accordo, anche se ho parlato con industriali che ritengono
la settimana lavorativa di 70 ore lo strumento di sopavvivenza momentaneo
della loro azienda. Loro lavorano di piu', entrando in ufficio alle 6,30 ed
uscendo a notte fonda, usando i fine settimana per gli spostamenti
intercontinentali ...
Post by L
Proviamo -per un attimo- a pensare che il lavoro NON serva già più ->
oggi.
Il che tra l'altro è vero(!), poiché nell'occorrenza di ogni crisi ->
i finanziamenti vengono utilizzati per sostituire con processi
robotici i cicli industriali (aumentando la disoccupazione anziché
ridurla e tradendo quindi le ragioni per cui si erano dati degli
incentivi, per esempio al mercato dell'auto).
Ma chi è al potere -compresi gli industriali- sanno che il passaggio
dovrebbe essere graduale -> di modo che non vi sia gente che rimane
per strada e mette in crisi la convivenza, che dovrebbe essere civile.
Anche per mantenere alto il profitto...
Post by L
Ma sempre più gente si sta spostando dal sud del mondo al nord del
mondo -> ed il processo di trovare *il medioevo & il futuro* nello
stesso quartiere di Roma o di Milano o di Parigi, etc, è in fase di
accellerazione.
Basterebbe guardare cosa succede nei quartieri dei diseredati di
Parigi, o nella periferia delle grandi città del Brasile.
Quindi chi ha immense ricchezze farebbe un favore a se stesso -> a
1) Perché il cibo è già oggi in eccesso e viene distrutto per non fare
scendere il prezzo
2) Dei disperati affamati sono più pericolosi di poveri che hanno
almeno mangiato
3) Sarebbero tenuti fuori (gli esterni alla casta) dal sistema
scolastico di alto livello (onde non minacciare il potere, o con 500
euro al mese, sebbene laureati, come i ricercatori universitari, se
non sono interni alla casta, almeno finché non si rilevassero utili).
4) Pescando nella quantità -> vi potrebbe essere la possibilità di
sostituire gli imbelli, i minorati mentali pur già figli di qualche
capo.
Il sistema "castale" (Si veda la pre-veggenza di Hesse, ne "Il gioco
delle perle di vetro") ovverosia il sistema medievale che la Cina ha
reintrodotto nel commercio mondiale -> sarebbe ancora in piedi per
molte migliaia di anni.
Il tuo discorso sarebbe logico se non esistesse un fattore di disturbo non
prevedibile: siete troppi.
Il numero degli umani continua a crescere esponenzialmente , aumentano le "
pretese" di ciascun
umano e le risorse sono in via di esaurimento, vedi il pesce del mare,
che e' sempre stato preso come similitudine di infinito...
A questo punto le regole non valgono piu' come in passato, servono nuove
regole per vecchi problemi.

E vedo un periodo in cui si applicheranno le vecchie soluzioni , ai vecchi
problemi, e tutto sara' sporco di rosso...
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Pace, Salute e munizioni sufficienti...;-)))))
Raffaele
Io sono per la politica dei piccoli passi ..
Nel senso che la mia vita la cerco di vivere nella qualità .. più che
nella quantità ..
Per la qualità mi basta di avere denaro sufficiente per stare a potare
gli alberi in giardino ..
Io non ho piu' il giardino, ma conto di rimediare...
Post by L
Non è nulla di eccezionale .. apparentemente ..
Però se si è capace di ascoltare le piante e i fiori .. è una cosa che
le "persone nornali" non sanno fare, né gli interessa ..
Per me è illuminarmi di immenso già qui .. poi faccio due chiacchiere
con la tua brillante eloquenza .. e quindi ..
Grazie del complimento, ma in questo periodo non brillo particolarmente,
causa burocrazie varie...
Post by L
Mi basta una cosa così .. per me non è poco .. poiché l'esperienza di
pensare con la propria testa -> non si può spiegare ..
Post by Raffaele Benzi
- )
Saluti, pace, non servono le munizioni (secondo me) .. la morte ci
trova comunque .. ma basta studiare un metodo per farla fessa ..
E' una questione di principio. Amo che le cose mi siano chieste, non
pretese,
e non e' la morte a spaventarmi, sono gli umani...


Raffaele
L
2009-03-26 18:55:35 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Saluti, pace, non servono le munizioni (secondo me) .. la morte ci
trova comunque .. ma basta studiare un metodo per farla fessa ..
E' una questione di principio. Amo che le cose mi siano chieste, non
pretese,
e non e' la morte a spaventarmi, sono gli umani...
Come darti torto?

: - )

Forse se si credesse in Dio .. ma Dio crede in noi?

Quindi io non credo in Dio .. diciamo .. in modo classico .. nel senso
di fidarmi di un canone ..

Ho un dialogo aperto .. perché non dovrei interrogarmi sul complesso
degli enti e sulla logica che li legherebbe?

Ho trovato tale ambito di meditazione .. sempre una cosa molto
interessante .. spesso mi ha persino stupito a scoprire il fatto che Dio
(qualunque cosa sia) voleva che credessi in lui ..

Insomma sono in buoni rapporti con la questione .. anche se non ho una
idea precisa di cosa si tratti .. quindi non è che posso dire di credere
sapendo a cosa mi sto riferendo ..

Ma la novità di esplorare i multiversi (poiché non lo esploro solo in
avanti .. come un normale uni-verso) è un passatempo che consiglio a
chiunque ..

Basta sedersi ad ascoltare .. a vedere le nuvole che si deformano e si
muovono mentre si modificano .. insomma non serve l'illusione del
diritto di vivere perché -> si lavora!

Il lavoro lasciamolo alle macchine .. che loro non sanno di soffrire ..
nell'usura del dai e dai ..

L'esplorare la vita -invece- con il corpo, con la mente, in modo
creativo io non la chiamerei lavoro, anche se zappassi la terra.

Perché tutto può esser fatto tanto da renderlo unico, propriamente
nostro ..

Taglio qui, grazie della chiacchierata ..


L

Jovanotti-Safari:

Raffaele Benzi
2009-03-26 20:28:45 UTC
Permalink
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Saluti, pace, non servono le munizioni (secondo me) .. la morte ci
trova comunque .. ma basta studiare un metodo per farla fessa ..
E' una questione di principio. Amo che le cose mi siano chieste, non
pretese,
e non e' la morte a spaventarmi, sono gli umani...
Come darti torto?
Post by Raffaele Benzi
- )
Forse se si credesse in Dio .. ma Dio crede in noi?
Quindi io non credo in Dio .. diciamo .. in modo classico .. nel senso
di fidarmi di un canone ..
Ho un dialogo aperto .. perché non dovrei interrogarmi sul complesso
degli enti e sulla logica che li legherebbe?
Ho trovato tale ambito di meditazione .. sempre una cosa molto
interessante .. spesso mi ha persino stupito a scoprire il fatto che
Dio (qualunque cosa sia) voleva che credessi in lui ..
Trovo tali interessanti affermazioni non coerenti con le tue consuete
affermazioni sulla divinita' semita...effetto della primavera?


Raffaele
L
2009-03-27 08:49:53 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Ho trovato tale ambito di meditazione .. sempre una cosa molto
interessante .. spesso mi ha persino stupito a scoprire il fatto che
Dio (qualunque cosa sia) voleva che credessi in lui ..
Trovo tali interessanti affermazioni non coerenti con le tue consuete
affermazioni sulla divinita' semita...effetto della primavera?
Raffaele
E' che faccio anche una reinvenzione del linguaggio ..

: - )

Spesso non ci rendiamo conto che -per esempio- dire "Dio" non significa
..

Non significa perché ciascuno si è fatto una sua idea di una "etichetta"
(per esempio "Dio") e poi l'"etichetta" sul barattolo rimane constante
-> mentre il contenuto del barattolo -per quello che man mano ci
mettiamo dentro- cambia ..

Quindi -il mio- è solo il ricordare che bisognerebbe guardare il reale e
il surreale in modo dinamico e non statico .. altrimenti siamo già
morti.

Anzi .. siamo già morti per la quota parte che non siamo pronti a
ribadire un'idea -> perché l'abbiamo sottoposta a critica e poi
riconfermata o abbiamo girato pagina, finché -e tanto quanto- certe cose
non ci risultano ..

La primavera dovrebbe essere sempre ..

Buona primavera ..

: - )


Ciao, L

Ivano Fossati - Il rimedio


(Nota Bene: ritornello: "Che vita è questa? ..")
Raffaele Benzi
2009-03-27 12:02:05 UTC
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Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
Ho trovato tale ambito di meditazione .. sempre una cosa molto
interessante .. spesso mi ha persino stupito a scoprire il fatto che
Dio (qualunque cosa sia) voleva che credessi in lui ..
Trovo tali interessanti affermazioni non coerenti con le tue
consuete affermazioni sulla divinita' semita...effetto della
primavera?
Raffaele
E' che faccio anche una reinvenzione del linguaggio ..
Post by Raffaele Benzi
- )
Spesso non ci rendiamo conto che -per esempio- dire "Dio" non
significa ..
Non significa perché ciascuno si è fatto una sua idea di una
"etichetta" (per esempio "Dio") e poi l'"etichetta" sul barattolo
rimane constante -> mentre il contenuto del barattolo -per quello che
man mano ci mettiamo dentro- cambia ..
Quindi -il mio- è solo il ricordare che bisognerebbe guardare il
reale e il surreale in modo dinamico e non statico .. altrimenti
siamo già morti.
Anzi .. siamo già morti per la quota parte che non siamo pronti a
ribadire un'idea -> perché l'abbiamo sottoposta a critica e poi
riconfermata o abbiamo girato pagina, finché -e tanto quanto- certe
cose non ci risultano ..
La primavera dovrebbe essere sempre ..
Bene, cominci a diventare umano....;-)))
Ma sei sicuro di vedere il barattolo su cui mettere quell'etichetta?
Io vedo l'infinito sempre variabile ribollire dei sogni dal cosmico
calderone,
sogni, infiniti, senza tempo e forma ,
intenti a sembrare di essere, mentre si trasformano in altro...

Mi sembra un dogma l'esistenza stessa del barattolo, se non ti riferisci al
nostro processore biologico..

Raffaele
L
2009-03-27 12:37:45 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by L
La primavera dovrebbe essere sempre ..
Bene, cominci a diventare umano....;-)))
Ma sei sicuro di vedere il barattolo su cui mettere quell'etichetta?
Vedo solo un barattolo metaforico ..
Post by Raffaele Benzi
Io vedo l'infinito sempre variabile ribollire dei sogni dal cosmico
calderone,
sogni, infiniti, senza tempo e forma ,
intenti a sembrare di essere, mentre si trasformano in altro...
Ecco tu vedi -allora- il Vivente ..
Post by Raffaele Benzi
Mi sembra un dogma l'esistenza stessa del barattolo, se non ti riferisci al
nostro processore biologico..
Raffaele
Il barattolo era una metafora ..

: - )

Ivano Fossati - Mio fratello che guardi il mondo

Raffaele Benzi
2009-03-25 15:39:28 UTC
Permalink
Post by Leo_Nero
Post by Raffaele Benzi
ZIMBABWE, CHOLERA 2009
Ho letto tutto con grande attenzione e tre cose mi hanno colpito.
[un bullone 3 dollari.
[3 dollari e' pure lo stipendio mensile medio locale
Evidentemente non sono in grado di immaginare e costruirsi da soli
nemmeno un bullone anche dopo aver "visto come si fa".
Sarò sicuramente cinico e men che mai "buono" ma,
penso che un popolo raccoglie ciò che ha saputo seminare
durante tutta la sua storia e se in 200 mila anni quella gente
non è riuscita a produrre niente di più intelligente
delle loro capanne di sterco, un motivo ci sarà.
Si, Leo, il motivo c'e', e tolta la nostra avversione per la morte, e' anche
banale

Perche' e' INUTILE.

Certo, Ipod e fratelli, comode case, supercazzole conn scappellamento ad
antani, tutto brodo fa, ma resta ,
alla base di tutto, una volta passato il rischio della raffica di AK 47,
passato il rischio di essere scambiato per americano,
il fatto inelluttabile, che per vivere tutto il resto non serve.

La capanna di sterco e' l'igloo dei tropici, e se non fossero rimaste
installate le infrastrutture negative che noi,
presunti civilizzati, abbiamo trasferito laggiu' per il nostro comodo e
come teofania del nostro potere,
Sarrebbe ancora oggi esattamente cio' che serve.

Perche' Madre Africa avrebbe due religioni e seicento milioni di abitanti
in meno, che vivrebbero poco e bene.

Se la nostra oscura civilta' ha bisogno di tanti inutili orpelli e' colpa
nostra, e se sono state fatte tante meravigliose invenzioni, e' , mi sia
scusato il termine, solo il nostro " peccato originale " ( bada su di un
super veliero, o sulla super auto non si sta male, ma non ti sentirai mai
come la mattina , dopo la grande pioggia , il sole illumina la savana e tu
folgori , con un preciso colpo del 6,5 uno struzzo distante seicento metri
per la colazione.
Ti senti dio.

Poi ci sono insetti, fame , malattie, guerra e morte , ma vuoi vivere in
eterno?

Io so che una volta adempiuto il mio dovere, lascero' la maggior parte delle
cose al mio coltissimo ed inutile fratello, poi tornero' laggiu, dove gli
arcobaleni hanno sette colori.

Una sola morte possono farmi subire, tanto qui ogni mattina mi uccidono un
pochino, poco poco, quel tanto che sia costretto a comperare quello che non
mi serve....

Mi manchera' lo Chardonnay di Tasca di Almerita, ma so far fermentare il
vino di palma, proprio dentro la palma...


Raffaele
Post by Leo_Nero
Leo_Nero
Leo_Nero
2009-03-25 16:50:20 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Si, Leo, il motivo c'e', e tolta la nostra avversione per la morte, e' anche
banale
Perche' e' INUTILE.
Per me sarebbe auspicabile che "noi" si riuscisse
a lasciargli vivere in pace la loro vita e la loro morte ma,
dubito succederà mai.

Gli aiuti umanitari, i missionari ed i medici senza frontiere
che operano "per il loro bene" che fai, li cancelli ?

Allora sei uno cattivo con la cultura della morte
e non si può fare.
Post by Raffaele Benzi
Io so che una volta adempiuto il mio dovere, lascero' la maggior parte delle
cose al mio coltissimo ed inutile fratello, poi tornero' laggiu, dove gli
arcobaleni hanno sette colori.
So che ne sei innamorato.
Negli occhi di mio nonno quando mi raccontava dei leoni
leggevo lo stesso amore che leggo nei tuoi
quando mi parli di Lei.
Post by Raffaele Benzi
Una sola morte possono farmi subire, tanto qui ogni mattina mi uccidono un
pochino, poco poco, quel tanto che sia costretto a comperare quello che non
mi serve....
Mi manchera' lo Chardonnay di Tasca di Almerita, ma so far fermentare il
vino di palma, proprio dentro la palma.
E' un bel sogno Raffy ma, lo sai anche tu che il vino fatto così
diventa subito aceto e poi che fai, mi tradisci Dioniso Zagreo
con una Venere Nera devota ad Allah? :-))


Leo_Nero
--
BLOG: http://www.lacucinaditonia.com/dblog/

Sito di famiglia: http://www.lacucinaditonia.com/
Lazarus
2009-03-25 17:13:43 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Si, Leo, il motivo c'e', e tolta la nostra avversione per la morte, e' anche
banale
Perche' e' INUTILE.
Hai detto NULLA, la sopravvivenza e' il nostro scopo fondamentale - se
rimuovi quello e' TUTTO inutile
Post by Raffaele Benzi
il fatto inelluttabile, che per vivere tutto il resto non serve.
Acqua pulita, cibo, MEDICINE. Il buon selvaggio...muore giovane.
Post by Raffaele Benzi
folgori , con un preciso colpo del 6,5 uno struzzo distante seicento metri
per la colazione.
Ti senti dio.
Ecco, tanta mitologia del vivere naturale e poi tiri fuori il fucile,
che implica acciaierie e industria...



Ciao
L.
Raffaele Benzi
2009-03-25 19:11:50 UTC
Permalink
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
Si, Leo, il motivo c'e', e tolta la nostra avversione per la morte,
e' anche banale
Perche' e' INUTILE.
Hai detto NULLA, la sopravvivenza e' il nostro scopo fondamentale - se
rimuovi quello e' TUTTO inutile
Post by Raffaele Benzi
il fatto inelluttabile, che per vivere tutto il resto non serve.
Acqua pulita, cibo, MEDICINE. Il buon selvaggio...muore giovane.
Ecoo, io sono convinto che la vecchiaia che abbiamo preteso di avere non
fosse affatto prevista dalla natura,
e vivere un imbuto che piu' si allunga piu' si stringe, non mi affascina
neanche un po'.
Preferirei il morso di un mamba che una lunga solitaria putrescente
vecchiaia...
ho commesso moltissimi peccati ( secondo il metro semitico) quindi,
nella mia vita non ci sono rimorsi, il mio tempo e' stato usato
compiutamente.
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
folgori , con un preciso colpo del 6,5 uno struzzo distante seicento
metri per la colazione.
Ti senti dio.
Ecco, tanta mitologia del vivere naturale e poi tiri fuori il fucile,
che implica acciaierie e industria...
Guarda che avevano gli archibugi a miccia fin da quando gli venivano venduti
per alimentare le faide tribali e farseli pagare in oro...Poi, sul pianeta
ci sono armi per fare una guerra lunga duecento anni, usarne uno per la
caccia, mi pare anche restituire dignita' a qualcosa di inflazionato...

Comunque, uno struzzo lo stecchisci anche con un buon arco, una balestra,
oppure, se sei pigro, una trappola acconcia, ed a proposito di trappole, se
sei parte di un gruppo, nella grossa trappola , magari ci trovi un
ippopotamo, allora il clan fa festa due settimane...


Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un racconto breve di hemingway,
dove trovi spunti interessanti....
marimeri1
2009-03-25 20:01:01 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
Si, Leo, il motivo c'e', e tolta la nostra
avversione per la morte,
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
e' anche banale
Perche' e' INUTILE.
Hai detto NULLA, la sopravvivenza e' il nostro
scopo fondamentale - se
Post by Lazarus
rimuovi quello e' TUTTO inutile
Post by Raffaele Benzi
il fatto inelluttabile, che per vivere tutto il
resto non serve.
Post by Lazarus
Acqua pulita, cibo, MEDICINE. Il buon
selvaggio...muore giovane.
Ecoo, io sono convinto che la vecchiaia che abbiamo
preteso di avere non
fosse affatto prevista dalla natura,
e vivere un imbuto che piu' si allunga piu' si
i stringe, non mi affascina
neanche un po'.
Preferirei il morso di un mamba che una lunga
solitaria putrescente
vecchiaia...
ho commesso moltissimi peccati ( secondo il metro
semitico) quindi,
nella mia vita non ci sono rimorsi, il mio tempo e'
stato usato
compiutamente.
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
folgori , con un preciso colpo del 6,5 uno struzzo
distante seicento
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
metri per la colazione.
Ti senti dio.
Ecco, tanta mitologia del vivere naturale e poi
tiri fuori il fucile,
Post by Lazarus
che implica acciaierie e industria...
Guarda che avevano gli archibugi a miccia fin da
quando gli venivano venduti
per alimentare le faide tribali e farseli pagare in
oro...Poi, sul pianeta
ci sono armi per fare una guerra lunga duecento anni,
usarne uno per la
caccia, mi pare anche restituire dignita' a qualcosa
di inflazionato...
Comunque, uno struzzo lo stecchisci anche con un
n buon arco, una balestra,
oppure, se sei pigro, una trappola acconcia, ed a
proposito di trappole, se
sei parte di un gruppo, nella grossa trappola ,
magari ci trovi un
ippopotamo, allora il clan fa festa due settimane...
Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un
racconto breve di hemingway,
dove trovi spunti interessanti....
molto romantico questo sogno di una vita diversa...rimpianto
di una morte con un senso...tutto questo si può avere qui...qui
il nostro destino..la nostra battaglia per un modo nostro di
vivere e perchè no, morire.....noi non saremo mai loro...
per me dobbiamo fare i conti con la nostra cultura,le nostre
contraddizioni..le nostre opportunità..fino in fondo


ciao, Mari
--
Postato da Alice Newsgroup: lo usi da web ma con le funzioni del newsreader http://newsgroup.alice.it
Gerarchie it, italia, it-alt, tin, it.binari. Unico!
Raffaele Benzi
2009-03-25 22:51:55 UTC
Permalink
Post by marimeri1
Post by Lazarus
Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
folgori , con un preciso colpo del 6,5 uno struzzo distante
seicento metri per la colazione.
Ti senti dio.
Ecco, tanta mitologia del vivere naturale e poi
tiri fuori il fucile,
Post by Lazarus
che implica acciaierie e industria...
Guarda che avevano gli archibugi a miccia fin da
quando gli venivano venduti
per alimentare le faide tribali e farseli pagare in
oro...Poi, sul pianeta
ci sono armi per fare una guerra lunga duecento anni,
usarne uno per la
caccia, mi pare anche restituire dignita' a qualcosa
di inflazionato...
Comunque, uno struzzo lo stecchisci anche con un
n buon arco, una balestra,
oppure, se sei pigro, una trappola acconcia, ed a
proposito di trappole, se
sei parte di un gruppo, nella grossa trappola ,
magari ci trovi un
ippopotamo, allora il clan fa festa due settimane...
Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un
racconto breve di hemingway,
dove trovi spunti interessanti....
molto romantico questo sogno di una vita diversa...
No, nel mio caso di una parte di vita vissuta....




rimpianto
Post by marimeri1
di una morte con un senso...
Perche' la morte abbia un senso, deve esistere una vita diversa da quella
che consumiamo come falene...







tutto questo si può avere qui...qui
Post by marimeri1
il nostro destino..
Voglia di rivoluzione? Qui? Con questa gente? Ma dai....


la nostra battaglia per un modo nostro di
Post by marimeri1
vivere e perchè no, morire.....
La continua battaglia per un'autarchia mentale difficilmente
difendibile...oggi.



noi non saremo mai loro...

Ma vorremmo costringere loro ad essere noi, questa e' la colpa, non la
schiavitu' e la rapina,
loro sono ( erano...) diversi, diversi dentro....
Post by marimeri1
per me dobbiamo fare i conti con la nostra cultura,le nostre
contraddizioni..le nostre opportunità..fino in fondo
Se hai del plutonio micronizzato ( una cinquantina di chili) possiamo
cominciare subito a fare i conti con la nostra cultura.
Altrimenti , nessuno di noi puo' piu' contrastare il Sistema del
Benessere...
E non parlo di benessere fisico, ma di quello metafisico, visto come un
obbligo ed un dovere....


Raffaele
Post by marimeri1
ciao, Mari
marimeri1
2009-03-26 19:51:55 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by Raffaele Benzi
Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un
racconto breve di hemingway,
dove trovi spunti interessanti....
molto romantico questo sogno di una vita diversa...
No, nel mio caso di una parte di vita vissuta....
rimpianto
Post by marimeri1
di una morte con un senso...
Perche' la morte abbia un senso, deve esistere una
vita diversa da quella
che consumiamo come falene...
tutto questo si può avere qui...qui
Post by marimeri1
il nostro destino..
Voglia di rivoluzione? Qui? Con questa gente? Ma
dai....
la nostra battaglia per un modo nostro di
Post by marimeri1
vivere e perchè no, morire.....
La continua battaglia per un'autarchia mentale
difficilmente
difendibile...oggi.
noi non saremo mai loro...
Ma vorremmo costringere loro ad essere noi, questa e'
la colpa, non la
schiavitu' e la rapina,
loro sono ( erano...) diversi, diversi dentro....
Post by marimeri1
per me dobbiamo fare i conti con la nostra
cultura,le nostre
Post by marimeri1
contraddizioni..le nostre opportunità..fino in
fondo
Se hai del plutonio micronizzato ( una cinquantina di
chili) possiamo
cominciare subito a fare i conti con la nostra
cultura.
Altrimenti , nessuno di noi puo' piu' contrastare il
Sistema del
Benessere...
E non parlo di benessere fisico, ma di quello
metafisico, visto come un
obbligo ed un dovere....
Raffaele
non so.. ho sempre pensato a me come a un prodotto di una
civiltà e di una cultura.....e in fondo sono sempre stata
contenta di essere nata da questa parte del pianeta......
non posso riampiangere quello che non sono...anche se un tempo
mi pesava, per esmpio essere donna..
mi ricordi una poesia di Manzoni, chissà perchè: "Me collocò la
provvida sventura in tra gli oppressi....".ma ognuno ha catene
da cui non può liberarsi..dovunque...alle tue hai dato un nome.

PS non credo molto alle responsabilità collettive...mi sa di..
Deicidio...


ciao,Mari
--
Postato da Alice Newsgroup: lo usi da web ma con le funzioni del newsreader http://newsgroup.alice.it
Gerarchie it, italia, it-alt, tin, it.binari. Unico!
Raffaele Benzi
2009-03-26 20:37:51 UTC
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Post by marimeri1
Post by marimeri1
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by Raffaele Benzi
Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un
racconto breve di hemingway,
dove trovi spunti interessanti....
per me dobbiamo fare i conti con la nostra
cultura,le nostre
Post by marimeri1
contraddizioni..le nostre opportunità..fino in
fondo
Se hai del plutonio micronizzato ( una cinquantina di
chili) possiamo
cominciare subito a fare i conti con la nostra
cultura.
Altrimenti , nessuno di noi puo' piu' contrastare il
Sistema del
Benessere...
E non parlo di benessere fisico, ma di quello
metafisico, visto come un
obbligo ed un dovere....
Raffaele
non so.. ho sempre pensato a me come a un prodotto di una
civiltà e di una cultura.....
Senza alcun dubbio, ma io sono un organismo geneticamente modificato, mi
hanno impiantato dei geni di una cultura diversa....



e in fondo sono sempre stata
Post by marimeri1
contenta di essere nata da questa parte del pianeta......
Forse perche' non hai nprovato l'altra...
Post by marimeri1
non posso riampiangere quello che non sono...anche se un tempo
mi pesava, per esmpio essere donna..
Ricordo tempi in cui tale affermazione aveva un senso, ma oggi?
Post by marimeri1
mi ricordi una poesia di Manzoni, chissà perchè: "Me collocò la
provvida sventura in tra gli oppressi....".
Ma guarda...grazie dell'attenzione...percezione molto azzeccata.


ma ognuno ha catene
Post by marimeri1
da cui non può liberarsi..dovunque...alle tue hai dato un nome.
Vero, quasi temo il giorno in cui saro' libero.....
Post by marimeri1
PS non credo molto alle responsabilità collettive...mi sa di..
Deicidio...
Tutti gli dei muoiono, quando vengono dimenticati...

Ma oggi, nella parte del dio ci sono entita' piu' reali e peggio
intenzionate,

dovremmo davvero pensare al deicidio..:-))))


Raffaele
Post by marimeri1
ciao,Mari
marimeri1
2009-03-26 21:25:36 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
non so.. ho sempre pensato a me come a un prodotto
di una
Post by marimeri1
civiltà e di una cultura.....
Senza alcun dubbio, ma io sono un organismo
geneticamente modificato, mi
hanno impiantato dei geni di una cultura diversa....
e in fondo sono sempre stata
Post by marimeri1
contenta di essere nata da questa parte del
pianeta......
Forse perche' non hai nprovato l'altra...
Post by marimeri1
non posso riampiangere quello che non sono...anche
se un tempo
Post by marimeri1
mi pesava, per esmpio essere donna..
Ricordo tempi in cui tale affermazione aveva un
senso, ma oggi?
appunto...un tempo...
Post by Raffaele Benzi
"Me collocò la
Post by marimeri1
provvida sventura in tra gli oppressi....".
Ma guarda...grazie dell'attenzione...percezione
molto azzeccata.
ma ognuno ha catene
Post by marimeri1
da cui non può liberarsi..dovunque...alle tue hai
dato un nome.
Vero, quasi temo il giorno in cui saro' libero.....
libero?
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
PS non credo molto alle responsabilità
collettive...mi sa di..
Post by marimeri1
Deicidio...
Tutti gli dei muoiono, quando vengono dimenticati...
Ma oggi, nella parte del dio ci sono entita' piu'
reali e peggio
intenzionate,
dovremmo davvero pensare al deicidio..:-))))
Raffaele
ok, avrei dovuto dire: peccato originale

ciao,Mari
--
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Raffaele Benzi
2009-03-26 22:13:41 UTC
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Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
non so.. ho sempre pensato a me come a un prodotto di una
civiltà e di una cultura.....
non posso riampiangere quello che non sono...anche se un tempo
mi pesava, per esmpio essere donna..
Ricordo tempi in cui tale affermazione aveva un
senso, ma oggi?
appunto...un tempo...
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
mi ricordi una poesia di Manzoni, chissà perchè: "Me collocò la
provvida sventura in tra gli oppressi....".
Ma guarda...grazie dell'attenzione...percezione
molto azzeccata.
ma ognuno ha catene
Post by marimeri1
da cui non può liberarsi..dovunque...alle tue hai dato un nome.
Vero, quasi temo il giorno in cui saro' libero.....
libero?
Morto?:-)))

Raffaele
marimeri1
2009-03-27 19:41:45 UTC
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Post by marimeri1
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
non posso riampiangere quello che non
sono...anche se un tempo
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
mi pesava, per esmpio essere donna..
Ricordo tempi in cui tale affermazione aveva un
senso, ma oggi?
appunto...un tempo...
"Me collocò la
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
provvida sventura in tra gli oppressi....".
Ma guarda...grazie dell'attenzione...percezione
molto azzeccata.
ma ognuno ha catene
Post by marimeri1
da cui non può liberarsi..dovunque...alle tue hai
dato un nome.
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Vero, quasi temo il giorno in cui saro'
libero.....
Post by marimeri1
libero?
Morto?:-)))
Raffaele
che differenza fa?

Mari
--
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Gerarchie it, italia, it-alt, tin, it.binari. Unico!
Raffaele Benzi
2009-03-27 21:17:35 UTC
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Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Vero, quasi temo il giorno in cui saro' libero.....
libero?
Morto?:-)))
Raffaele
che differenza fa?
Ovviamente nessuna.

Non si teme la mietitrice, si teme l'incompletezza del proprio progetto...

Raffaele
marimeri1
2009-03-27 21:49:19 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Vero, quasi temo il giorno in cui saro'
libero.....
Post by marimeri1
Post by Raffaele Benzi
Post by marimeri1
libero?
Morto?:-)))
Raffaele
che differenza fa?
Ovviamente nessuna.
Non si teme la mietitrice, si teme l'incompletezza
del proprio progetto...
Raffaele
vero..concordo

Mari
--
Postato da Alice Newsgroup: lo usi da web ma con le funzioni del newsreader http://newsgroup.alice.it
Gerarchie it, italia, it-alt, tin, it.binari. Unico!
IMe
2009-03-26 08:54:11 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un racconto breve di
hemingway, dove trovi spunti interessanti....
Vero. Il bello di questa storia è che ci sono tre attori (quattro con il
leone, se vuoi)

Visto come va il mondo, se tiri una balestrata al tuo compagno di clan, può
essere per rispetto oppure per interesse, come Margot. Nel primo caso sarà
quando lo vuole lui, nel secondo quando lo vuoi tu.

E poi c'è Wilson che sistema le cose.

"In fede mia, non m'importa; un uomo non può morire che una volta; una morte
dobbiamo a Dio e vada come vuole, chi muore quest'anno non dovrà farlo
quello successivo"
Wilson->Ernest->Fiacco->Shakespeare Enrico IV

--
IMe
IMe
2009-03-26 08:57:09 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Breve la vita felice di Francis Macomber, e' un racconto breve di
hemingway, dove trovi spunti interessanti....
Btw: Mi ero dimenticato di questo racconto. Grazie.

--
IMe
Mimmo
2009-03-25 20:13:52 UTC
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Post by Lazarus
Post by Raffaele Benzi
Si, Leo, il motivo c'e', e tolta la nostra avversione per la morte, e'
anche banale
Perche' e' INUTILE.
Hai detto NULLA, la sopravvivenza e' il nostro scopo fondamentale - se
rimuovi quello e' TUTTO inutile
Post by Raffaele Benzi
il fatto inelluttabile, che per vivere tutto il resto non serve.
Acqua pulita, cibo, MEDICINE. Il buon selvaggio...muore giovane.
Post by Raffaele Benzi
folgori , con un preciso colpo del 6,5 uno struzzo distante seicento
metri per la colazione.
Ti senti dio.
Per Benzino..
Tu folgori un cazzo! Ti vorrei veder sparare e colpire da venti passi, con
la colt 45,
una moneta da due euro.IO ci riesco!
(anche ubriaco..)
Sbruffone da quattro soldi.. e chi sei Kit Karson????

karman....
Post by Lazarus
Ecco, tanta mitologia del vivere naturale e poi tiri fuori il fucile, che
implica acciaierie e industria...
Ma cazzo devi tirar fuoi tu?
la Minkia..? Ma cel'hai ancora? Ti tira?
Post by Lazarus
Ciao
L.
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