Post by Puceapprofondita in merito, ma non conosco nessun editore che pubblichi
praticamente tutto quello che gli viene passato (*), distribuendo
gratuitamente il prodotto, e assicurando il 70% allo scrittore...
Apple non pubblica niente infatti, è solo un distributore/store. Anche se
mettesse un isbn ad ogni testo, resterebbe un distributore. E non
distribuirebbe gratuitamente, si terrebbe il 30%. Diventa "editore"
(dovevo virgolettarlo) nel senso che sostituisce il lavoro di un normale
editore con la pubblicazione indiscriminata e immediata di manoscritti.
Formalismi a parte, il risultato finale è il medesimo: se io ho un libro
nel cassetto che nessun editore mi vuole pubblicare, ora ho la mia
occasione.
Post by PuceCerto c'è il problema non indifferente del vincolo con l'iPad, ma
commercialmente per Apple è un ragionamento che non fa una grinza: chi
fornirebbe tool gratuiti che permettono di realizzare prodotti per la
concorrenza?.
Infatti io non tocco il discorso se questa mossa è commercialmente vaida
per apple. Al momento penso che sia valida soprattutto per apple.
Sarebbe valida per chiunque l'avesse fatta per primo, e guardacaso c'è
arrivata prima Apple (e guardacaso con un idea di Jobs ;) ma questo è un
altro discorso...)
Post by Puce(che non ci sono più) e video, nonché all'incompatibilità del software tra
i vari sistemi. Forse bisognerebbe fare un distinguo tra i libri di testo e
Certo, apple ha introdotto un "drm" strutturale, modificando un formato
libero, l'ePub3, aggiungendo una serie di funzioni proprietarie e
vincolando lo sviluppo alla sua sola piattaforma. Anno dopo anno Apple
diventa sempre più simile alla peggior microsoft degli anni novanta.
Ripeto: sei liberissimo di fare un ePub e di venderlo anche in un posto
diverso dall'AppStore, e avrai comunque la sicurezza di poterne usufruire
sull'iPad
Post by Pucequelli pubblicati da chicchessia ma, tanto per fare un esempio concreto
(pur con tutte le differenze del caso) se Colombini decidesse di pubblicare
Locusta Temporis come App per Android, affidandolo ad un editore diverso da
quintadicopertina, sarebbe libero di farlo?
Le differenze del caso sono sostanziali: io sono un editore che ha
acquistato i diritti di autore di uno scrittore, ho lavorato con lui per
due anni durante lo sviluppo e spendo risorse in promozione e ulteriore
sviluppo. Apple non fa nulla di questo, apple non sa nemmeno cosa vende,
perché è solo un distributore. Incassa su transazioni di pacchetti che
non sono frutto del suo lavoro.
Quindi la risposta è "no", Colombini non sarebbe libero di farlo...
Tu hai investito tempo e collaborazione, ma anche Apple ha investito per
creare un tool di sviluppo, un sistema di distribuzione, e un oggetto per
poterne usufruire: se l'iPad non avesse il 70% del mercato Apple non
avrebbs forza di fare certi accordi con certi editori. Inoltre Apple ti
lascia il 70% (credo che rapporto tra te e Colombini le percentuali siano
diverse). Apple ti vincola, ma pure tu hai acquisito i diritti di autore di
Colombini... Non voglio dire che sia esattamente la stessa cosa, anche
perchè stiamo ragionando su scale completamente differenti, però i vincoli
ci sono in entrambi i casi: da qualche parte c'è sempre un limite alla
libertà dell'autore (ma anche dell'utente, visto che l'App di Locusta
Temporis c'è per iOS ma non per Android... e nemmeno per WindowsPhone o per
Symbian o WebOS)
Ciao
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Domenico
http://puce72.blogspot.com