Discussione:
Ibooks2
(troppo vecchio per rispondere)
fbrzvnrnd
2012-01-19 15:15:04 UTC
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Appena annunciato.
Chroma Key
2012-01-19 15:19:01 UTC
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Post by fbrzvnrnd
Appena annunciato.
Scommetto che una birra che presenteranno un Pages con export ePub"3".
E scommetto anche che questo ePub"3" avrà delle feature esclusive e
fuori standard.

Prevedo mesi pieni di gioia.
--
C-K
fbrzvnrnd
2012-01-19 15:24:09 UTC
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Post by Chroma Key
Post by fbrzvnrnd
Appena annunciato.
Scommetto che una birra che presenteranno un Pages con export ePub"3".
E scommetto anche che questo ePub"3" avrà delle feature esclusive e
fuori standard.
Prevedo mesi pieni di gioia.
Non sei il solo. Ti quoto anche alcuni frasi che echeggieranno per il
web nei prossimi mesi con tutta la loro idiozia:

"Nessun libro stampato può competere"

"I libri hanno cambiato il mondo, ma non sono lo strumento di
apprendimento ideale per i bambini. Non sono interattivi"

"L'intenzione di Apple è quella di reinventare i testi scolastici"

"Il messaggio di Apple è semplice: le scuole sono in pessimo stato,
l'istruzione ha bisogno di un nuovo punto di partenza."

"Apple potrebbe aiutare ad apportare questo cambiamento, rivolgendosi
agli studenti e collaborando con essi"

e mi fermo.
Chroma Key
2012-01-19 15:40:14 UTC
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Post by fbrzvnrnd
Non sei il solo. Ti quoto anche alcuni frasi che echeggieranno per il
web nei prossimi mesi con tutta la loro idiozia: [...]
Te le sottoscrivo tutte.
Nel frattempo mi limito a riscontrare che qualche "ebook designer" si
sente assai minacciato da quella pecionata di iBooks Author. I
cosiddetti "professionisti del settore".

Evviva, prevedo tir di troiate su iBookstore a partire da tre... due... uno...
--
C-K
Jack
2012-01-19 16:11:12 UTC
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Post by Chroma Key
Evviva, prevedo tir di troiate su iBookstore a partire da tre... due... uno...
sono indeciso.
la prima troiata che uscira' sara' la bibbia o il libro di scientology?

Ciao Jack
--
Yoda of Borg am I! Assimilated shall you be! Futile resistance is, hmm?
Paolo Tramannoni
2012-01-19 17:05:00 UTC
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Post by Jack
la prima troiata che uscira' sara' la bibbia o il libro di scientology?
Un sunto a cura del Reader's Digest che li riunisca tutti e due.
Con introduzione di Rick Santorum, prossimo presidente USA.

Ciao,
Paolo
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-19 16:35:33 UTC
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Post by Chroma Key
Te le sottoscrivo tutte.
Nel frattempo mi limito a riscontrare che qualche "ebook designer" si
sente assai minacciato da quella pecionata di iBooks Author. I
cosiddetti "professionisti del settore".
Sto scaricando ora. Da quello che ho visto negli screenshot è peggio di
quello che pensassi. Altro che ePub3, sembra un creatore di
micro-presentazioni/testi fatti ad hoc per iPad e solo per lui.
Spero di sbagliarmi.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Riccardo Saettone
2012-01-19 17:02:15 UTC
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Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Post by Chroma Key
Te le sottoscrivo tutte.
Nel frattempo mi limito a riscontrare che qualche "ebook designer" si
sente assai minacciato da quella pecionata di iBooks Author. I
cosiddetti "professionisti del settore".
Sto scaricando ora. Da quello che ho visto negli screenshot è peggio di
quello che pensassi. Altro che ePub3, sembra un creatore di
micro-presentazioni/testi fatti ad hoc per iPad e solo per lui.
Spero di sbagliarmi.
Be ovvio che sara` fatto su misura per iPad, mi sembra scontato che sia cosi.
Comunque dalle prime prove a me non sembra malaccio, finalmente e`
possibile crare un epub con foto ed altro senza impazzire. il file
esportati sembrano degli ePub2 o 3, sigil ad esempio li apre ma subito
dopo crasha.
Comunque staremo a vedere.
Per ora e` ancora presto per dare un giudizio.

Il libro gratis quello sugli insetti mi sembra bello.
--
Riccardo Saettone
Per rispondere togliere alfa e beta
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-19 19:11:50 UTC
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Post by Riccardo Saettone
Be ovvio che sara` fatto su misura per iPad, mi sembra scontato che sia cosi.
Dal mio punto di vista, da editore, è un ennesimo standard chiuso con
pacchetto imposto per la composizione.
Post by Riccardo Saettone
Comunque dalle prime prove a me non sembra malaccio, finalmente e`
possibile crare un epub con foto ed altro senza impazzire.
non crei ePub.
Post by Riccardo Saettone
esportati sembrano degli ePub2 o 3, sigil ad esempio li apre ma subito
dopo crasha.
Esporta dei file .ibooks che altro non sono che file zip con una
struttura interna molto simile a quella di ePub3. Non so se seguano
tutte le specifiche, ci sono alcune cose che non mi pare di aver visto
nelle specifiche di ePub3, come gli xml del search o le plist degli
hint. Crea parecchi css per adattarsi a iPad con layout fisso, ma anche
per impaginazioni mobili (forse per iPhone). L'impaginato vero e proprio
è in xhtml5. Usa parecchio svg.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Chroma Key
2012-01-19 19:24:19 UTC
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Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Esporta dei file .ibooks che altro non sono che file zip con una
struttura interna molto simile a quella di ePub3. Non so se seguano
tutte le specifiche,
No, non lo fanno. E di conseguenza non validano, quindi per me – come
per te, credo – il discorso è chiuso. Abbiamo già abbastanza
sbattimenti tra iBookstore, Amazon e restodelmondo, un altro fuori
specifica significa oltrepassare il limite della perversione.

I rumors dicevano proprio bene: Garageband per gli eBook. Immagino che
un insegnante sarà felicissimo di avere uno strumento così semplice per
distribuire le proprie dispense ai discenti... sempre che non gli
vengano in mente idee assurde come l'inclusione di formule matematiche.

Però vuoi mettere, drag-and-droppare i file di Keynote?
--
C-K
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-19 21:41:49 UTC
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Post by Chroma Key
No, non lo fanno. E di conseguenza non validano, quindi per me – come
per te, credo – il discorso è chiuso.
davvero questa volta sembra che apple abbia fatto peggio del peggio di
quello che pensassi.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Davide
2012-01-20 07:21:44 UTC
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I rumors dicevano proprio bene: Garageband per gli eBook. Immagino che un
insegnante sarà felicissimo di avere uno strumento così semplice per
distribuire le proprie dispense ai discenti... sempre che non gli vengano
in mente idee assurde come l'inclusione di formule matematiche.
Però vuoi mettere, drag-and-droppare i file di Keynote?
Io ho provato ad importare tutta la mia tesi di laurea e non ho avuto
grossi problemi con le decine di formule... ho avuto problemi con le
tabelle non sempre visibili correttamente.
Nel complesso è venuto fuori un buon lavoro!
--
You cannot connect the dots looking forward, you can only connect them
looking bakward (cit. S. Jobs)
fbrzvnrnd
2012-01-20 08:57:37 UTC
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Post by Davide
Post by Chroma Key
Però vuoi mettere, drag-and-droppare i file di Keynote?
Io ho provato ad importare tutta la mia tesi di laurea
da che formato?
per curiosità, quanto pesava l'.ibook generato?

f.
Davide
2012-01-20 19:17:09 UTC
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Post by fbrzvnrnd
Post by Davide
Post by Chroma Key
Però vuoi mettere, drag-and-droppare i file di Keynote?
Io ho provato ad importare tutta la mia tesi di laurea
da che formato?
per curiosità, quanto pesava l'.ibook generato?
Da Word 2007, con equazioni, tabelle, vari grafici, indici e altro. Durante
l'importazione mi ha dato diversi errori di formattazione non compatibile,
ma nel complesso mi è sembrato un buon risultato "di partenza" (fatto in un
attimo).
1,2 MB in Word, 3,5 MB in iBook, con circa 70 pagine (iBook segna 68, ma
sono 2 pagine reali per ciascuna pagina di iBook, quindi siamo sulle 140
pagine circa).
--
You cannot connect the dots looking forward, you can only connect them
looking bakward (cit. S. Jobs)
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-20 19:31:06 UTC
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Post by Davide
Da Word 2007, con equazioni, tabelle, vari grafici, indici e altro. Durante
l'importazione mi ha dato diversi errori di formattazione non compatibile,
ma nel complesso mi è sembrato un buon risultato "di partenza" (fatto in un
attimo).
1,2 MB in Word, 3,5 MB in iBook, con circa 70 pagine (iBook segna 68, ma
sono 2 pagine reali per ciascuna pagina di iBook, quindi siamo sulle 140
pagine circa).
Grazie, neanche tanto tutto sommato.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Davide
2012-01-20 20:09:29 UTC
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Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Grazie, neanche tanto tutto sommato.
se non sbaglio, entrambi i formati (docx e ibook) sono già compressi.
--
You cannot connect the dots looking forward, you can only connect them
looking bakward (cit. S. Jobs)
Riccardo Saettone
2012-01-19 19:26:42 UTC
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Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Post by Riccardo Saettone
Be ovvio che sara` fatto su misura per iPad, mi sembra scontato che sia cosi.
Dal mio punto di vista, da editore, è un ennesimo standard chiuso con
pacchetto imposto per la composizione.
Secondo me e` ancora presto per dire come e quanto sara` chiuso, se
pensiamo che prima che Apple adottasse il formato ePub, questi veniva
usato solo da pochissimi SW.
Tieni conto che ad apple non interessa vendere il suo SW che infatti
viene dato gratuitamente ma, il mercato dei libri di testo, quindi puo`
benissimo darsi che la prossima versione di in design supporti questo
novo "standard".
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Post by Riccardo Saettone
esportati sembrano degli ePub2 o 3, sigil ad esempio li apre ma subito
dopo crasha.
Esporta dei file .ibooks che altro non sono che file zip con una
struttura interna molto simile a quella di ePub3. Non so se seguano
tutte le specifiche, ci sono alcune cose che non mi pare di aver visto
nelle specifiche di ePub3, come gli xml del search o le plist degli
hint. Crea parecchi css per adattarsi a iPad con layout fisso, ma anche
per impaginazioni mobili (forse per iPhone). L'impaginato vero e
proprio è in xhtml5. Usa parecchio svg.
Da quanto ho visto ogni libro ha due impaginazioni differenti a seconda
di come tieni l'iPad.
Quella verticale con meno immagini ma testo ingrandibile, quella
orizzontale con testo fisso, ma con una impaginazione piu` complessa,
testo su una, due a tre colonne, possiblita` di mischiare testo ed
immagini ecc.

Per ora l'unica grossa pecca che ho trovato e` che nel formato
verticale il testo scorre continuamente verso il basso e non sembra
possibile una formattazione a pagina tipo libro, ma spero di essermi
sbagliato.

Francamente per fare quello per cui e` pensato, cioe` libri di testo
evoluti, non mi sembra affatto male.
permette ad una persona normale senza conoscenze particlari di crearsi
le sue dispense per scuola, lavoro ecc.
Findo ad ora un SW cosi` non esisteva quindi secondo me e` un notevole
passo avanti.
--
Riccardo Saettone
Per rispondere togliere alfa e beta
Chroma Key
2012-01-19 19:30:46 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Tieni conto che ad apple non interessa vendere il suo SW che infatti
viene dato gratuitamente ma, il mercato dei libri di testo, quindi puo`
benissimo darsi che la prossima versione di in design supporti questo
novo "standard".
Già me li vedo, in Adobe, tutti impazienti di aiutare i loro clienti ad
uscire su iPad senza passare dalla costosissima Digital Publishing
Suite.
--
C-K
Riccardo Saettone
2012-01-19 19:38:45 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Post by Riccardo Saettone
Tieni conto che ad apple non interessa vendere il suo SW che infatti
viene dato gratuitamente ma, il mercato dei libri di testo, quindi puo`
benissimo darsi che la prossima versione di in design supporti questo
novo "standard".
Già me li vedo, in Adobe, tutti impazienti di aiutare i loro clienti ad
uscire su iPad senza passare dalla costosissima Digital Publishing
Suite.
Perche` tu pensi che venderanno il loro SW per creare i libri di testo
a gratis ?
Stai pur sicuro che troverrano il modo di straguadagniarci.
--
Riccardo Saettone
Per rispondere togliere alfa e beta
Chroma Key
2012-01-19 19:41:41 UTC
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Post by Riccardo Saettone
Post by Chroma Key
Già me li vedo, in Adobe, tutti impazienti di aiutare i loro clienti ad
uscire su iPad senza passare dalla costosissima Digital Publishing
Suite.
Perche` tu pensi che venderanno il loro SW per creare i libri di testo
a gratis ?
Stai pur sicuro che troverrano il modo di straguadagniarci.
Aspetta, forse mi sono perso qualche passaggio.
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author è pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse
ad abbassare le soglie di accesso al loro store.

Discorso diverso è quello di Adobe, che mi citi parlando della
"prossima versione di InDesign" a proposito del loro supporto allo
"""standard""" Apple. Perché dovrebbero supportarlo, quando hanno
tirato su tutto l'ambaradan della DPS per venire incontro agli editori
che chiedevano un modo per vendere su iPad i loro contenuti InDesign?
--
C-K
Riccardo Saettone
2012-01-20 05:57:31 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Post by Riccardo Saettone
Post by Chroma Key
Già me li vedo, in Adobe, tutti impazienti di aiutare i loro clienti ad
uscire su iPad senza passare dalla costosissima Digital Publishing >> Suite.
Perche` tu pensi che venderanno il loro SW per creare i libri di testo > a gratis ?
Stai pur sicuro che troverrano il modo di straguadagniarci.
Aspetta, forse mi sono perso qualche passaggio.
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author è pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse ad
abbassare le soglie di accesso al loro store.
Discorso diverso è quello di Adobe, che mi citi parlando della "prossima
versione di InDesign" a proposito del loro supporto allo """standard"""
Apple. Perché dovrebbero supportarlo, quando hanno tirato su tutto
l'ambaradan della DPS per venire incontro agli editori che chiedevano un
modo per vendere su iPad i loro contenuti InDesign?
Be' partivo dal presupposto che Adobe aggiungerà ad indesign la possibilità
di creare libri di testo, come quelli che già ora è possibile fare con
iBooks author
Un po' come è ora dove puoi creare un libro in formato epub con indesign
per poi decidere se pubblicarlo sullo store di Apple oppure tramite la DPS.
--
Riccardo ha scritto quanto sopra con un iPad.
Per rispondere togliere alfa e beta
nda
2012-01-20 13:18:23 UTC
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Post by Chroma Key
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author è pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse
ad abbassare le soglie di accesso al loro store.
Permettendo a "the rest of us" di stilare, preparare e pubblicare
guide per gli utilizzi più svariati, tra cui corsi di Yoga o manuali per
truccare la marmitta del motorino.
Post by Chroma Key
Discorso diverso è quello di Adobe
Che si rivolge a un altro tipo di utenza.
--
Nicola D'Agostino
<!-- http://www.nicoladagostino.net -->
<!-- http://www.storiediapple.it -->
Chroma Key
2012-01-20 15:12:41 UTC
Permalink
Post by nda
Post by Chroma Key
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author è pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse
ad abbassare le soglie di accesso al loro store.
Permettendo a "the rest of us" di stilare, preparare e pubblicare
guide per gli utilizzi più svariati, tra cui corsi di Yoga o manuali per
truccare la marmitta del motorino.
E venderlo solo su iBookstore. Se all'autore va bene, pace.
Post by nda
Discorso diverso è quello di Adobe
Che si rivolge a un altro tipo di utenza.
Tipo gli editori? :)
--
C-K
nda
2012-01-20 19:17:05 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Post by nda
Post by Chroma Key
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author è pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse
ad abbassare le soglie di accesso al loro store.
Permettendo a "the rest of us" di stilare, preparare e pubblicare
guide per gli utilizzi più svariati, tra cui corsi di Yoga o manuali per
truccare la marmitta del motorino.
E venderlo solo su iBookstore. Se all'autore va bene, pace.
Post by nda
Discorso diverso è quello di Adobe
Che si rivolge a un altro tipo di utenza.
Tipo gli editori? :)
O chiunque possa o voglia giustificare quel tipo di investimento.
--
Nicola D'Agostino
<!-- http://www.nicoladagostino.net -->
<!-- http://www.storiediapple.it -->
Riccardo Saettone
2012-01-22 20:26:43 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Post by nda
Post by Chroma Key
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author è pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse
ad abbassare le soglie di accesso al loro store.
Permettendo a "the rest of us" di stilare, preparare e pubblicare
guide per gli utilizzi più svariati, tra cui corsi di Yoga o manuali per
truccare la marmitta del motorino.
E venderlo solo su iBookstore. Se all'autore va bene, pace.
No se è gratis lo puoi anche fornire direttamente come file.
Basta che chi prende il file si scarichi anche iBooks author e ne acceti
EULA.
--
Riccardo ha scritto quanto sopra con un iPad.
Per rispondere togliere alfa e beta
Nio
2012-01-22 20:34:17 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Che Apple non abbia bisogno di vendere iBooks Author Ú pacifico: lo
schema 70/30 sui contenuti funziona benissimo, hanno tutto l'interesse
ad abbassare le soglie di accesso al loro store.
Permettendo a "the rest of us" di stilare, preparare e pubblicare
guide per gli utilizzi più svariati, tra cui corsi di Yoga o manuali per
truccare la marmitta del motorino.
E venderlo solo su iBookstore. Se all'autore va bene, pace.
No se Ú gratis lo puoi anche fornire direttamente come file.
Basta che chi prende il file si scarichi anche iBooks author e ne acceti
EULA.
Comunque è innegabile che il software diventa uno stimolo in più alla
pubblicazione, chissà a quanta gente verrà in mente di pubblicare il
libro della vita.

Se ho capito bene si basa sulla teoria dei precotti, stile iWeb o
Wordpress, per cui immagino che non ci sia nessuna difficoltà tecnica,
sia alla portata di chiunque.
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-22 21:39:14 UTC
Permalink
Post by Nio
Se ho capito bene si basa sulla teoria dei precotti, stile iWeb o
Wordpress, per cui immagino che non ci sia nessuna difficoltà tecnica,
sia alla portata di chiunque.
Decisamente. Apple, come amazon, punta molto al self-publishing. Si
tratta di soldi facili, di massa, spesso nemmeno pagati, che vengono dai
clienti stessi. I quali non hanno alcun potere contrattuale nei
confronti del loro editore-distributore-libreria-"tipografia".
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Nio
2012-01-22 22:19:14 UTC
Permalink
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Post by Nio
Se ho capito bene si basa sulla teoria dei precotti, stile iWeb o
Wordpress, per cui immagino che non ci sia nessuna difficoltà tecnica,
sia alla portata di chiunque.
Decisamente. Apple, come amazon, punta molto al self-publishing. Si
tratta di soldi facili, di massa, spesso nemmeno pagati, che vengono dai
clienti stessi. I quali non hanno alcun potere contrattuale nei
confronti del loro editore-distributore-libreria-"tipografia".
Una specie di Lulu.com in versione Apple. E' comunque una opportunità,
credo, e non vedo come un editore normale possa offrire più "potere
contrattuale" a chi gli affida le sue opere. Cosa buona e giusta, quindi.
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-23 05:35:24 UTC
Permalink
Post by Nio
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Decisamente. Apple, come amazon, punta molto al self-publishing. Si
tratta di soldi facili, di massa, spesso nemmeno pagati, che vengono dai
clienti stessi. I quali non hanno alcun potere contrattuale nei
confronti del loro editore-distributore-libreria-"tipografia".
Una specie di Lulu.com in versione Apple. E' comunque una opportunità,
credo, e non vedo come un editore normale possa offrire più "potere
contrattuale" a chi gli affida le sue opere. Cosa buona e giusta, quindi.
Più potere contrattuale nei confronti di apple ovviamente.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Davide
2012-01-23 06:09:47 UTC
Permalink
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Più potere contrattuale nei confronti di apple ovviamente.
con un editore chi sceglie il prezzo di vendita?
Con Apple il prezzo è scelto dall'autore.
--
You cannot connect the dots looking forward, you can only connect them
looking bakward (cit. S. Jobs)
fbrzvnrnd
2012-01-23 07:50:34 UTC
Permalink
Post by Davide
con un editore chi sceglie il prezzo di vendita?
Con Apple il prezzo è scelto dall'autore.
Direi di no, al massimo può scegliere una delle fasce di prezzo
psicologico imposte da apple.
Nio
2012-01-23 08:21:15 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Post by Davide
con un editore chi sceglie il prezzo di vendita?
Con Apple il prezzo è scelto dall'autore.
Direi di no, al massimo può scegliere una delle fasce di prezzo
psicologico imposte da apple.
"Fasce di prezzo psicologico" ?
fbrzvnrnd
2012-01-23 08:25:52 UTC
Permalink
Post by Nio
"Fasce di prezzo psicologico" ?
Quelle che finiscono in .x9
Nio
2012-01-23 08:33:30 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Post by Nio
"Fasce di prezzo psicologico" ?
Quelle che finiscono in .x9
Ah, le impone Apple ?
fbrzvnrnd
2012-01-23 08:51:05 UTC
Permalink
Post by Nio
Post by fbrzvnrnd
Quelle che finiscono in .x9
Ah, le impone Apple ?
Eh sì. Io editore non posso svegliere il prezzo della mia app o del mio
ebook. Posso solo scegliere una delle fasce di prezzo imposte da apple.
ric
2012-01-23 09:01:54 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Post by Davide
con un editore chi sceglie il prezzo di vendita?
Con Apple il prezzo è scelto dall'autore.
Direi di no, al massimo può scegliere una delle fasce di prezzo
psicologico imposte da apple.
Anche se fosse, è sempre meglio della scelta che ti offre normalmente un
editore tradizionale, almeno di quelli più grossi: ovvero nessuna.
--
ciao, ric
fbrzvnrnd
2012-01-23 09:07:04 UTC
Permalink
Post by ric
Post by fbrzvnrnd
Direi di no, al massimo può scegliere una delle fasce di prezzo
psicologico imposte da apple.
Anche se fosse, è sempre meglio della scelta che ti offre normalmente un
editore tradizionale, almeno di quelli più grossi: ovvero nessuna.
Che c'entra un editore con apple? Apple non ha nessuna redazione, nessun
editor, nessuna revisione dei testi. Apple è un semplice
distributore/store.
Con il self-publishing il publisher (l'editore) sei tu, non apple, lo
dice il nome stesso.
Puce
2012-01-23 08:33:03 UTC
Permalink
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Post by Nio
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Decisamente. Apple, come amazon, punta molto al self-publishing. Si
tratta di soldi facili, di massa, spesso nemmeno pagati, che vengono dai
clienti stessi. I quali non hanno alcun potere contrattuale nei
confronti del loro editore-distributore-libreria-"tipografia".
Una specie di Lulu.com in versione Apple. E' comunque una opportunità,
credo, e non vedo come un editore normale possa offrire più "potere
contrattuale" a chi gli affida le sue opere. Cosa buona e giusta, quindi.
Più potere contrattuale nei confronti di apple ovviamente.
Beh, dipende dai punti di vista... Non che la mia esperienza sia molto
approfondita in merito, ma non conosco nessun editore che pubblichi
praticamente tutto quello che gli viene passato (*), distribuendo
gratuitamente il prodotto, e assicurando il 70% allo scrittore...
Certo c'è il problema non indifferente del vincolo con l'iPad, ma
commercialmente per Apple è un ragionamento che non fa una grinza: chi
fornirebbe tool gratuiti che permettono di realizzare prodotti per la
concorrenza?. Del resto nessuno vieta di fare più versioni dello stesso
libro da distribuire in formati differenti, così come ora ci sono diverse
versioni delle App. In realtà Apple vieterebbe di distribuirne uno
esattamente uguale, ma bisogna vedere quanto saranno puntigliosi su questo
aspetto: mi pare ci siano diverse interpretazioni del contratto in merito a
questo punto. Il problema non è molto diverso da quello dei DRM su musica
(che non ci sono più) e video, nonché all'incompatibilità del software tra
i vari sistemi. Forse bisognerebbe fare un distinguo tra i libri di testo e
quelli pubblicati da chicchessia ma, tanto per fare un esempio concreto
(pur con tutte le differenze del caso) se Colombini decidesse di pubblicare
Locusta Temporis come App per Android, affidandolo ad un editore diverso da
quintadicopertina, sarebbe libero di farlo?

(*) è vero che Apple ha il diritto di veto, ma non mi risulta che gli altri
editori pubblichino indistintamente tutto, anche perchè andrebbero incontro
a costi insostenibili.
--
Domenico
http://puce72.blogspot.com
fbrzvnrnd
2012-01-23 09:04:44 UTC
Permalink
Post by Puce
approfondita in merito, ma non conosco nessun editore che pubblichi
praticamente tutto quello che gli viene passato (*), distribuendo
gratuitamente il prodotto, e assicurando il 70% allo scrittore...
Apple non pubblica niente infatti, è solo un distributore/store. Anche
se mettesse un isbn ad ogni testo, resterebbe un distributore. E non
distribuirebbe gratuitamente, si terrebbe il 30%. Diventa "editore"
(dovevo virgolettarlo) nel senso che sostituisce il lavoro di un normale
editore con la pubblicazione indiscriminata e immediata di manoscritti.
Post by Puce
Certo c'è il problema non indifferente del vincolo con l'iPad, ma
commercialmente per Apple è un ragionamento che non fa una grinza: chi
fornirebbe tool gratuiti che permettono di realizzare prodotti per la
concorrenza?.
Infatti io non tocco il discorso se questa mossa è commercialmente vaida
per apple. Al momento penso che sia valida soprattutto per apple.
Post by Puce
(che non ci sono più) e video, nonché all'incompatibilità del software tra
i vari sistemi. Forse bisognerebbe fare un distinguo tra i libri di testo e
Certo, apple ha introdotto un "drm" strutturale, modificando un formato
libero, l'ePub3, aggiungendo una serie di funzioni proprietarie e
vincolando lo sviluppo alla sua sola piattaforma. Anno dopo anno Apple
diventa sempre più simile alla peggior microsoft degli anni novanta.
Post by Puce
quelli pubblicati da chicchessia ma, tanto per fare un esempio concreto
(pur con tutte le differenze del caso) se Colombini decidesse di pubblicare
Locusta Temporis come App per Android, affidandolo ad un editore diverso da
quintadicopertina, sarebbe libero di farlo?
Le differenze del caso sono sostanziali: io sono un editore che ha
acquistato i diritti di autore di uno scrittore, ho lavorato con lui per
due anni durante lo sviluppo e spendo risorse in promozione e ulteriore
sviluppo. Apple non fa nulla di questo, apple non sa nemmeno cosa vende,
perché è solo un distributore. Incassa su transazioni di pacchetti che
non sono frutto del suo lavoro.

f.
Puce
2012-01-23 09:22:46 UTC
Permalink
Post by Puce
approfondita in merito, ma non conosco nessun editore che pubblichi
praticamente tutto quello che gli viene passato (*), distribuendo
gratuitamente il prodotto, e assicurando il 70% allo scrittore...
Apple non pubblica niente infatti, è solo un distributore/store. Anche se
mettesse un isbn ad ogni testo, resterebbe un distributore. E non
distribuirebbe gratuitamente, si terrebbe il 30%. Diventa "editore"
(dovevo virgolettarlo) nel senso che sostituisce il lavoro di un normale
editore con la pubblicazione indiscriminata e immediata di manoscritti.
Formalismi a parte, il risultato finale è il medesimo: se io ho un libro
nel cassetto che nessun editore mi vuole pubblicare, ora ho la mia
occasione.
Post by Puce
Certo c'è il problema non indifferente del vincolo con l'iPad, ma
commercialmente per Apple è un ragionamento che non fa una grinza: chi
fornirebbe tool gratuiti che permettono di realizzare prodotti per la
concorrenza?.
Infatti io non tocco il discorso se questa mossa è commercialmente vaida
per apple. Al momento penso che sia valida soprattutto per apple.
Sarebbe valida per chiunque l'avesse fatta per primo, e guardacaso c'è
arrivata prima Apple (e guardacaso con un idea di Jobs ;) ma questo è un
altro discorso...)
Post by Puce
(che non ci sono più) e video, nonché all'incompatibilità del software tra
i vari sistemi. Forse bisognerebbe fare un distinguo tra i libri di testo e
Certo, apple ha introdotto un "drm" strutturale, modificando un formato
libero, l'ePub3, aggiungendo una serie di funzioni proprietarie e
vincolando lo sviluppo alla sua sola piattaforma. Anno dopo anno Apple
diventa sempre più simile alla peggior microsoft degli anni novanta.
Ripeto: sei liberissimo di fare un ePub e di venderlo anche in un posto
diverso dall'AppStore, e avrai comunque la sicurezza di poterne usufruire
sull'iPad
Post by Puce
quelli pubblicati da chicchessia ma, tanto per fare un esempio concreto
(pur con tutte le differenze del caso) se Colombini decidesse di pubblicare
Locusta Temporis come App per Android, affidandolo ad un editore diverso da
quintadicopertina, sarebbe libero di farlo?
Le differenze del caso sono sostanziali: io sono un editore che ha
acquistato i diritti di autore di uno scrittore, ho lavorato con lui per
due anni durante lo sviluppo e spendo risorse in promozione e ulteriore
sviluppo. Apple non fa nulla di questo, apple non sa nemmeno cosa vende,
perché è solo un distributore. Incassa su transazioni di pacchetti che
non sono frutto del suo lavoro.
Quindi la risposta è "no", Colombini non sarebbe libero di farlo...

Tu hai investito tempo e collaborazione, ma anche Apple ha investito per
creare un tool di sviluppo, un sistema di distribuzione, e un oggetto per
poterne usufruire: se l'iPad non avesse il 70% del mercato Apple non
avrebbs forza di fare certi accordi con certi editori. Inoltre Apple ti
lascia il 70% (credo che rapporto tra te e Colombini le percentuali siano
diverse). Apple ti vincola, ma pure tu hai acquisito i diritti di autore di
Colombini... Non voglio dire che sia esattamente la stessa cosa, anche
perchè stiamo ragionando su scale completamente differenti, però i vincoli
ci sono in entrambi i casi: da qualche parte c'è sempre un limite alla
libertà dell'autore (ma anche dell'utente, visto che l'App di Locusta
Temporis c'è per iOS ma non per Android... e nemmeno per WindowsPhone o per
Symbian o WebOS)

Ciao
--
Domenico
http://puce72.blogspot.com
fbrzvnrnd
2012-01-23 09:45:10 UTC
Permalink
Post by Puce
Formalismi a parte, il risultato finale è il medesimo: se io ho un libro
nel cassetto che nessun editore mi vuole pubblicare, ora ho la mia
occasione.
? Puce sono secoli che esiste il self-publishing e anni che esiste
quello digitale. E no, non sono formalismi, si tratta di chiamare le
cose con il loro nome: apple *non* è un editore.
Post by Puce
Sarebbe valida per chiunque l'avesse fatta per primo, e guardacaso c'è
arrivata prima Apple (e guardacaso con un idea di Jobs ;) ma questo è un
altro discorso...)
? Puce, sono anni che Amazon ha aperto al self-publishing. E con lei
Lulu, narcissus e numerosissimi altri. Apple si è accodata dopo aver
detto (per bocca del tuo tanto amato Jobs) che non aveva senso investire
nel mercato dell'editoria digitale perché "la gente non legge".
Post by Puce
Post by fbrzvnrnd
Certo, apple ha introdotto un "drm" strutturale, modificando un formato
libero, l'ePub3, aggiungendo una serie di funzioni proprietarie e
vincolando lo sviluppo alla sua sola piattaforma. Anno dopo anno Apple
diventa sempre più simile alla peggior microsoft degli anni novanta.
Ripeto: sei liberissimo di fare un ePub e di venderlo anche in un posto
diverso dall'AppStore, e avrai comunque la sicurezza di poterne usufruire
sull'iPad
Ripeti a vanvera o non leggi quello che ho scritto. Vedremo se e come
Ibooks sosterrà l'ePub3.
Post by Puce
Quindi la risposta è "no", Colombini non sarebbe libero di farlo...
Tu hai investito tempo e collaborazione, ma anche Apple ha investito per
creare un tool di sviluppo, un sistema di distribuzione, e un oggetto per
poterne usufruire: se l'iPad non avesse il 70% del mercato Apple non
avrebbs forza di fare certi accordi con certi editori. Inoltre Apple ti
(...)
Post by Puce
Temporis c'è per iOS ma non per Android... e nemmeno per WindowsPhone o per
Symbian o WebOS)
Infatti. Apple sta facendo accordi commercialmente assai vantaggiosi per
lei, seguendo la stessa politica di monopolio della microsoft degli anni
novanta. Curioso che gli stessi applisti che si stracciavano le vesti
all'epoca, oggi plaudano con convinzione.
Sull'equiparazione del lavoro di un editore e di un distributore, glisso
perché credo che tu non sappia di cosa stai parlando.

f.
Nio
2012-01-23 09:37:25 UTC
Permalink
Il 23/01/12 10:04, fbrzvnrnd ha scritto:
.........................
Post by fbrzvnrnd
Le differenze del caso sono sostanziali: io sono un editore che ha
acquistato i diritti di autore di uno scrittore, ho lavorato con lui per
due anni durante lo sviluppo e spendo risorse in promozione e ulteriore
sviluppo. Apple non fa nulla di questo, apple non sa nemmeno cosa vende,
perché Ú solo un distributore. Incassa su transazioni di pacchetti che
non sono frutto del suo lavoro.
Intanto ha un diritto di scelta e di veto, e poi amministra la vendita e
fornisce in esclusiva l'oggetto che permette l'utilizzo del prodotto,
che non sono proprio operazioni tipiche di un distributore.

Se è un distributore, è un distributore un po' anomalo, diciamo un
associato in qualche modo con il self-editore, il quale a sua volta è un
editore un po' imbastardato con l'autore... Diciamo che il mondo cambia.
fbrzvnrnd
2012-01-23 09:56:21 UTC
Permalink
Post by Nio
Intanto ha un diritto di scelta e di veto, e poi amministra la vendita e
fornisce in esclusiva l'oggetto che permette l'utilizzo del prodotto,
che non sono proprio operazioni tipiche di un distributore.
No, ma non hanno niente a che vedere con quelle dell'editore. Come
scrivevo altrove si sta delineando un panorama in cui pochi attori di
tecnologia di consumo si trovano a tenere in mano una serie di settori
chiave dell'editoria digitale, della cultura e dell'informazione in
genere. Apple e amazon, per dirne due, sono distributori, ma anche
librerie, ma anche tipografie e sono coloro che detengono il "possesso"
dell'oggetto fisico che andrà poi nelle mani dell'utente finale.
È un bene o un male? Ognuno avrà il suo punto di vista.
Post by Nio
Se è un distributore, è un distributore un po' anomalo, diciamo un
associato in qualche modo con il self-editore, il quale a sua volta è un
editore un po' imbastardato con l'autore... Diciamo che il mondo cambia.
Non è il mondo che cambia genericamente, sono alcuni attori, forti, che
stanno predisponendo un certo tipo di mercato editoriale. Sta anche a
noi giudicarne i pregi, i limiti e muoversi di conseguenza.


f.
Nio
2012-01-23 10:17:36 UTC
Permalink
Il 23/01/12 10:56, fbrzvnrnd ha scritto:
..........
Post by fbrzvnrnd
Post by Nio
Se è un distributore, è un distributore un po' anomalo, diciamo un
associato in qualche modo con il self-editore, il quale a sua volta è un
editore un po' imbastardato con l'autore... Diciamo che il mondo cambia.
Non è il mondo che cambia genericamente, sono alcuni attori, forti, che
stanno predisponendo un certo tipo di mercato editoriale. Sta anche a
noi giudicarne i pregi, i limiti e muoversi di conseguenza.
Giustamente bisogna sforzarsi di vedere il nuovo cercando di non
applicare le categorie mentali e le etichette del passato, magari
sforzandosi di coglierne le opportunità.

Proprio per questo il fatto che Apple entri in un nuovo settore è un
cigno nero che potrebbe smuovere in modo decisivo un mercato per troppo
tempo immobilizzato.
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-19 21:23:36 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Findo ad ora un SW cosi` non esisteva quindi secondo me e` un notevole
passo avanti.
direi di no. Continua a non esistere se non per iPad, bypassando
l'ePub3. Un ennesimo standard proprietario tarato solo su un device
apple. Peccato.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Riccardo Saettone
2012-01-20 05:56:07 UTC
Permalink
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Post by Riccardo Saettone
Findo ad ora un SW cosi` non esisteva quindi secondo me e` un notevole
passo avanti.
direi di no. Continua a non esistere se non per iPad, bypassando
l'ePub3. Un ennesimo standard proprietario tarato solo su un device
apple. Peccato.
MA su quali altri daavice si sarebbe dovuto tarare ?

Gli ebook reader sono esclusi perche usano schermi a toni di grigio, 16
quando va bene, non possono riprodurre filmati, e nella maggior parte
dei casi hanno schermi da 6 pollici.

Rimangono i device android, ma dubito molto che Apple voglia aiutare
android in qualsiasi modo o maniera.
--
Riccardo Saettone
Per rispondere togliere alfa e beta
fbrzvnrnd
2012-01-20 07:44:16 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
MA su quali altri daavice si sarebbe dovuto tarare ?
Gli ebook reader sono esclusi perche usano schermi a toni di grigio, 16
quando va bene, non possono riprodurre filmati, e nella maggior parte
dei casi hanno schermi da 6 pollici.
Riccardo, seguire lo standard aperto: ePub3 con fallback. Io editore
impagino *un* *vero* libro digitale che guarda da cosa è letto e attiva
le risorse adeguate. Ovvero la strada aperta e intelligente.
Apple ha fatto un reader proprietario connesso a un proprio programma di
scrittura proprietario connesso a una sola device chiusa e legato solo
al proprio store. Non sono entusiasta, da molti punti di vista.


f.
uliano
2012-01-20 08:05:27 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
standard aperto
[...] vs
Post by fbrzvnrnd
un reader proprietario connesso a un proprio programma di
scrittura proprietario connesso a una sola device chiusa e legato solo
al proprio store.
la cosa tragica e' che saranno le vittime a decretarne il successo

sindome di stoccolma!
Riccardo Saettone
2012-01-22 20:26:44 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Post by Riccardo Saettone
MA su quali altri daavice si sarebbe dovuto tarare ?
Gli ebook reader sono esclusi perche usano schermi a toni di grigio, 16
quando va bene, non possono riprodurre filmati, e nella maggior parte
dei casi hanno schermi da 6 pollici.
Riccardo, seguire lo standard aperto: ePub3 con fallback. Io editore
impagino *un* *vero* libro digitale che guarda da cosa è letto e attiva
le risorse adeguate. Ovvero la strada aperta e intelligente.
Apple ha fatto un reader proprietario connesso a un proprio programma di
scrittura proprietario connesso a una sola device chiusa e legato solo al
proprio store. Non sono entusiasta, da molti punti di vista.
Che la scelta di Apple non sia la migliore possibile è un fatto
incontestabile.
Ma almeno per ora, anche se un editore facesse un libro seguendo lo
standard epub3 poi non potrebbe venderlo da nessuna parte perché di reader
che usano ePub 3 su android non ce ne son e, non ho idea di quanto sia
compatibile iBooks con ePub3.
Il problema di fondo è che almeno per adesso non ci sono a parte iPad
tablet capaci di visualizzare davvero un libro di testo digitale, cioè con
immagini a colori, filmati, ecc.

Tra l'altro almeno da quanto ho letto lo "standard" ePub3 è almeno per ora
tutt'altro che perfetto.
--
Riccardo ha scritto quanto sopra con un iPad.
Per rispondere togliere alfa e beta
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-22 21:36:29 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Che la scelta di Apple non sia la migliore possibile è un fatto
incontestabile.
Imho è una delle peggiori possibili.
Post by Riccardo Saettone
Ma almeno per ora, anche se un editore facesse un libro seguendo lo
standard epub3 poi non potrebbe venderlo da nessuna parte perché di reader
che usano ePub 3 su android non ce ne son e, non ho idea di quanto sia
compatibile iBooks con ePub3.
Diciamo che mi aspettavo che Ibooks sarebbe stato il primo programma a
supportare l'ePub3. Invece apple ha deciso di tagliare le gambe al
formato. Non so davvero quanto e come l'ePub3 potrà andare avanti dopo
questa mossa di apple.
Post by Riccardo Saettone
Il problema di fondo è che almeno per adesso non ci sono a parte iPad
tablet capaci di visualizzare davvero un libro di testo digitale, cioè con
immagini a colori, filmati, ecc.
Direi che ce ne sono parecchi, a partire da Kindle fire che, btw,
converte da ePub3 a kf8... È una battaglia tra apple e amazon (più
qualche comparsa) fatta su formati proprietari, macchine sottocosto,
drm, eula terroristiche e frammentazione dell'autonomia editoriale per
tenere in mano del proprio ecosistema le maggiori percentuali di guadagno.
Post by Riccardo Saettone
Tra l'altro almeno da quanto ho letto lo "standard" ePub3 è almeno per ora
tutt'altro che perfetto.
Nessuno di questi formati è vagamente decente. Gli strumenti dati in
mano agli editori sono grossolani. Questo di apple mi pare essere il
peggiore di tutti, non fosse altro per i lucchetti con cui vieni
inchiavardato se vuoi utilizzarlo.


f.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Davide
2012-01-22 21:55:08 UTC
Permalink
Nessuno di questi formati è vagamente decente. Gli strumenti dati in mano
agli editori sono grossolani. Questo di apple mi pare essere il peggiore
di tutti, non fosse altro per i lucchetti con cui vieni inchiavardato se vuoi utilizzarlo.
f.
i lucchetti possono non piacere, ma un buon prodotto non si giudica solo
dalla presenza del lucchetto.
--
You cannot connect the dots looking forward, you can only connect them
looking bakward (cit. S. Jobs)
fbrzvnrnd
2012-01-23 07:59:54 UTC
Permalink
Post by Davide
i lucchetti possono non piacere, ma un buon prodotto non si giudica solo
dalla presenza del lucchetto.
Il lucchetto impatta nel processo di produzione di un ebook. Chiudere
l'integrazione con ePub o con database xml significa costringere
l'editore a rifare da zero un lavoro già impaginato per altri formati,
usando poi un arcaico e pesante pacchettone a wysiwyg.

Ibook Author è poi un pacchetto che IMHO (e ripeto IMHO) fa parecchi
passi indietro per la costruzione di ebook: la costruzione di ipertesti
è macchinosa; non mi pare esistano possibilità di costruire percorsi di
lettura con testi condizionali; l'impaginazione è ancora "a pagine
statiche", oppure (orrore) a scrollone a mo di sito web; la
strumentazione per lavorare sulla semantica degli elementi mi è parsa
povera; l'interazione alla modifica e gestione dei contenuti da parte
dello studente, per creare ambienti di lavoro condiviso con altri
studenti, mi pare che sia prossima allo zero.
Insomma, ad una prima veloce prova questo .ibook mi pare molto più
simile ai cd-rom anni novanta che ad uno strumento educativo volto al
futuro.
Magari mi sbaglierò.

f.
Puce
2012-01-23 08:39:18 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Post by Davide
i lucchetti possono non piacere, ma un buon prodotto non si giudica solo
dalla presenza del lucchetto.
Il lucchetto impatta nel processo di produzione di un ebook. Chiudere
l'integrazione con ePub o con database xml significa costringere
l'editore a rifare da zero un lavoro già impaginato per altri formati,
usando poi un arcaico e pesante pacchettone a wysiwyg.
Si, ma nessuno ti obbliga ad usare i tool di Apple: puoi farti il tuo eBook
in ePub distribuendolo come vuoi e sai che comunque potrà essere letto
anche su iPad. Poi ognuno si fa i suoi conti e decide...
--
Domenico
http://puce72.blogspot.com
fbrzvnrnd
2012-01-23 08:52:41 UTC
Permalink
Post by Puce
Si, ma nessuno ti obbliga ad usare i tool di Apple: puoi farti il tuo eBook
in ePub distribuendolo come vuoi e sai che comunque potrà essere letto
anche su iPad. Poi ognuno si fa i suoi conti e decide...
Dipende da quello che succederà ora con ePub3.
Chroma Key
2012-01-23 10:18:27 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
[...]
Insomma, ad una prima veloce prova questo .ibook mi pare molto più
simile ai cd-rom anni novanta che ad uno strumento educativo volto al
futuro.
++
--
C-K
konron
2012-01-21 14:46:19 UTC
Permalink
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Dal mio punto di vista, da editore, è un ennesimo standard chiuso con
pacchetto imposto per la composizione.
Qui un interessante punto di vista sulla questione:
http://daringfireball.net/2012/01/ibooks_author_file_format
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-21 21:33:18 UTC
Permalink
Post by konron
Post by f a b r i z i o v e n e r a n d i
Dal mio punto di vista, da editore, è un ennesimo standard chiuso con
pacchetto imposto per la composizione.
http://daringfireball.net/2012/01/ibooks_author_file_format
Mi sembra un punto di vista abbastanza curioso. In sostanza sostiene che
questa mossa di apple è lucrosa per apple e che gli altri attori del
mercato editoriale devono adattarsi. Questo è ovvio, è una pura prova di
muscoli commerciale.
Lo ripete più volte, i problemi che sorgono "that’s not Apple’s
problem", non sono problemi di apple.
È chiaro. Lo sono per tutti gli altri.
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Paolo Tramannoni
2012-01-20 11:36:54 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Il libro gratis quello sugli insetti mi sembra bello.
Tu hai capito se c'è modo di tenerlo su iPad, ma non farlo sincronizzare
con iTunes su Mac? L'idea di sacrificare un giga per un inutile backup
non mi entusiasma.

Ciao,
Paolo
nda
2012-01-20 13:18:24 UTC
Permalink
Post by Paolo Tramannoni
Post by Riccardo Saettone
Il libro gratis quello sugli insetti mi sembra bello.
Tu hai capito se c'è modo di tenerlo su iPad, ma non farlo sincronizzare
con iTunes su Mac? L'idea di sacrificare un giga per un inutile backup
non mi entusiasma.
C'è una utility che si chiama BackOff che potrebbe darti il controllo
che vuoi sui backup di iTunes:
<http://www.digidna.net/products/backoff>

È da qualche mese sul CD-Rom allegato a iPhone Magazine, o meglio da
quando dirigo io la rivista.
--
Nicola D'Agostino
<!-- http://www.nicoladagostino.net -->
<!-- http://www.storiediapple.it -->
Paolo Tramannoni
2012-01-20 14:34:31 UTC
Permalink
Post by nda
Post by Paolo Tramannoni
Tu hai capito se c'è modo di tenerlo su iPad, ma non farlo sincronizzare
con iTunes su Mac?
C'è una utility che si chiama BackOff che potrebbe darti il controllo
<http://www.digidna.net/products/backoff>
Grazie della segnalazione. Proviamo.
Post by nda
È da qualche mese sul CD-Rom allegato a iPhone Magazine, o meglio da
quando dirigo io la rivista.
...e congratulazioni per la nomina!

Ciao,
Paolo
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-20 19:28:02 UTC
Permalink
Post by nda
È da qualche mese sul CD-Rom allegato a iPhone Magazine, o meglio da
quando dirigo io la rivista.
:D
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
fbrzvnrnd
2012-01-20 11:43:28 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Il libro gratis quello sugli insetti mi sembra bello.
Solo l'anteprima del libro sugli insetti si prende un giga, mi immagino
un testo completo.

f.
Puce
2012-01-19 15:57:38 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Post by Chroma Key
Post by fbrzvnrnd
Appena annunciato.
Scommetto che una birra che presenteranno un Pages con export ePub"3".
E scommetto anche che questo ePub"3" avrà delle feature esclusive e
fuori standard.
Prevedo mesi pieni di gioia.
Non sei il solo. Ti quoto anche alcuni frasi che echeggieranno per il
"Nessun libro stampato può competere"
"I libri hanno cambiato il mondo, ma non sono lo strumento di
apprendimento ideale per i bambini. Non sono interattivi"
"L'intenzione di Apple è quella di reinventare i testi scolastici"
"Il messaggio di Apple è semplice: le scuole sono in pessimo stato,
l'istruzione ha bisogno di un nuovo punto di partenza."
"Apple potrebbe aiutare ad apportare questo cambiamento, rivolgendosi
agli studenti e collaborando con essi"
e mi fermo.
Beh, non è una previsione difficile... fu Steve Jobs ad iniziare
l'argomento dei libri di testo già diverso tempo fa (mi pare che ne
parlò direttamente anche con Obama)

Del resto era anche prevedibile che dopo film (iMovie/iDVD), musica
(Garageband), e App (Xcode), Apple puntasse a far si che le persone si
mettessero a realizzare libri... ne ho parlato giusto stamattina sul
mio blog (anche se in realtà il pezzo l'avevo già preparato qualche
tempo fa)

ciao

--
Domenico
http://puce72.blogspot.com/
Paolo Tramannoni
2012-01-19 17:04:59 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
"I libri hanno cambiato il mondo, ma non sono lo strumento di
apprendimento ideale per i bambini. Non sono interattivi"
Sai che, secondo uno studio recente (di cui al momento non ricordo i
riferimenti) i sessantacinquenni americani sono tra i più istruiti del
mondo, mentre i ventenni americani tra i più ignoranti?

Mi sembra che si sia sulla buona strada per disimparar loro del tutto a
leggere.

Due note sparse:

I figli dei tecnici della Silicon Valley vanno in scuole senza lavagne
digitali.

Le nostre scuole elementari (forse dopo la rivoluzione Gelmini?) hanno
cominciato ad insegnare lo stampatello minuscolo, invece che il corsivo.
Post by fbrzvnrnd
"Il messaggio di Apple è semplice: le scuole sono in pessimo stato,
l'istruzione ha bisogno di un nuovo punto di partenza."
Questo è drammaticamente vero. Non so se l'interattività sia la mossa
giusta per ricominciare. Penso proprio di no, visti i danni fatti da una
forma base di interattività che sono i quiz.

Ciao,
Paolo
Riccardo Saettone
2012-01-19 17:55:33 UTC
Permalink
Post by Paolo Tramannoni
Le nostre scuole elementari (forse dopo la rivoluzione Gelmini?) hanno
cominciato ad insegnare lo stampatello minuscolo, invece che il corsivo.
Io sono del '69 e alle elementari mi insegnarono anche lo stampatello
minuscolo,
Post by Paolo Tramannoni
Post by fbrzvnrnd
"Il messaggio di Apple è semplice: le scuole sono in pessimo stato,
l'istruzione ha bisogno di un nuovo punto di partenza."
Questo è drammaticamente vero. Non so se l'interattività sia la mossa
giusta per ricominciare. Penso proprio di no, visti i danni fatti da una
forma base di interattività che sono i quiz.
Secondo me si tratta di un qualcosa in più ad esempio in un testo che parla
di come è strutturato il DNA una animazione che faccia vedere come
funzionano i vari livelli di impacchettamento è utile.
Così come un filmato che mostri come il DNA si duplica.

Interattività e quiz sono due cose diverse, la prima serve per aggiungere
informazioni rispetto a quelle che può dare un semplice pagina stampata, i
quiz sono un metodo per valutare il livello di apprendimento.
--
Riccardo ha scritto quanto sopra con un iPad.
Per rispondere togliere alfa e beta
janka
2012-01-19 18:58:30 UTC
Permalink
Post by Paolo Tramannoni
Questo è drammaticamente vero. Non so se l'interattività sia la mossa
giusta per ricominciare. Penso proprio di no, visti i danni fatti da una
forma base di interattività che sono i quiz.
ma non è vero. I quiz se ben fatti funzionano. Ti faccio presente che le
olimpiadi della matematica, della fisica, etc etc usano i quiz a
risposta multipla e sono quiz molto ma molto attendibili e rinomati.
E sono fatti molto bene.
Qui ci vogliono però insegnanti bravi o fornire agli insegnanti
materiali adeguati ed interattivi.
Jack
2012-01-20 08:53:02 UTC
Permalink
Post by janka
olimpiadi della matematica, della fisica, etc etc usano i quiz a
risposta multipla e sono quiz molto ma molto attendibili e rinomati.
E sono fatti molto bene.
i quiz a risposta multipla sono una cagata.
Se uno non proprio stupido riesce a fare un punteggio molto piu' alto
rispetto alle sue vere conoscenze.

Ciao Jack
--
Yoda of Borg am I! Assimilated shall you be! Futile resistance is, hmm?
Puce
2012-01-20 09:06:18 UTC
Permalink
Post by Jack
Post by janka
olimpiadi della matematica, della fisica, etc etc usano i quiz a
risposta multipla e sono quiz molto ma molto attendibili e rinomati.
E sono fatti molto bene.
i quiz a risposta multipla sono una cagata.
Se uno non proprio stupido riesce a fare un punteggio molto piu' alto
rispetto alle sue vere conoscenze.
Dipende da come sono fatti
--
Domenico
http://puce72.blogspot.com
Paolo Tramannoni
2012-01-20 09:41:01 UTC
Permalink
Post by Puce
Post by Jack
i quiz a risposta multipla sono una cagata.
Dipende da come sono fatti
Sono ancora fresco di un'esperienza con l'università canadese (area
anglofona). Personalmente, ho trovato i quiz imbarazzanti. Per fortuna,
ho visto che gli esami adottavano un sistema misto: un po' di quiz, e un
po' di elaborazione libera. Oltre a quello che i francesi chiamano il
"controllo continuo", cioè la verifica della partecipazione dell'allievo
durante le lezioni.

Quello che non apprezzo del sistema a quiz è che la risposta giusta c'è
sempre. Come dice Jack, si tratta di un suggerimento, un aiuto per chi
ha abbastanza intuito anche se non abbastanza preparazione. Va bene per
aiutare le famiglie ad accettare le alte tasse universitarie che
caratterizzano quel sistema, forse un po' meno per verificare la
preparazione.

Naturalmente, non sono un didatta. Ma tra le esperienze con i vari
sistemi universitari continuo a preferire il sistema
franco-tedesco-britannico (li metto insieme perché mi sembra di trovarvi
una stessa filosofia di fondo, pur nelle varie sfumature - quello
britannico l'ho sperimentato eoni fa, quindi magari nel frattempo si è
americanizzato).

Ciao,
Paolo
Puce
2012-01-20 10:05:14 UTC
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Post by Paolo Tramannoni
Post by Puce
Post by Jack
i quiz a risposta multipla sono una cagata.
Dipende da come sono fatti
Sono ancora fresco di un'esperienza con l'università canadese (area
anglofona). Personalmente, ho trovato i quiz imbarazzanti.
Tanto per dire, i test del Mensa prevedono molte risposte a scelta
multipla, tipo quiz; anche il test che feci (ormai 20 anni fa) per
l'iscrizione all'università era di quel tipo, ma non per questo era
banale... Anzi spesso ci sono scelte "ingannevoli" tra le risposte, messe
lì apposta per chi confida solo nell'intuito.
Poi concordo che ci sono casi in cui è fatto malissimo e uno di questi, a
mio avviso, è il tanto rinomato TOEFL
--
Domenico
http://puce72.blogspot.com
janka
2012-01-20 12:26:34 UTC
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Post by Jack
i quiz a risposta multipla sono una cagata.
Se uno non proprio stupido riesce a fare un punteggio molto piu' alto
rispetto alle sue vere conoscenze.
non sai cosa dici! ti sfido a provare i quiz a risposta multipla delle
olimpiadi della matematica. Poi ne riparliamo!
Jack
2012-01-20 13:59:39 UTC
Permalink
Post by janka
Post by Jack
i quiz a risposta multipla sono una cagata.
Se uno non proprio stupido riesce a fare un punteggio molto piu' alto
rispetto alle sue vere conoscenze.
non sai cosa dici! ti sfido a provare i quiz a risposta multipla delle
olimpiadi della matematica. Poi ne riparliamo!
soprattutto a matematica fare i quiz a risposta multipla e' un'immensa
stronzata.
A meno che le domande siano del tipo:
"La somma degli angoli in un triangolo e'." A: 234° B:180° C: 170° D:
Pi/2.

L'unico motivo per cui si fanno i quiz a risposta multipla e' perche'
sono molto piu' semplici da correggere.

Ciao Jack
--
Yoda of Borg am I! Assimilated shall you be! Futile resistance is, hmm?
janka
2012-01-20 18:33:28 UTC
Permalink
Post by Jack
soprattutto a matematica fare i quiz a risposta multipla e' un'immensa
stronzata.
Pi/2.
allora mi sa che di matematica e di didattica tu non capisca nulla.
Ribadisco vediti le prove delle olimpiadi della matematica di quest'anno
ad esempio e poi sappimi dire!
Post by Jack
L'unico motivo per cui si fanno i quiz a risposta multipla e' perche'
sono molto piu' semplici da correggere.
beh dici poco!
sinceramente l'era dei vecchi problemoni di matematica solo calcoli e
studi parametrici è finita. Tutta roba inutile.
Davide
2012-01-20 20:09:29 UTC
Permalink
Post by janka
beh dici poco!
sinceramente l'era dei vecchi problemoni di matematica solo calcoli e
studi parametrici è finita. Tutta roba inutile.
O_o
Perché?
--
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janka
2012-01-21 06:13:33 UTC
Permalink
Post by Davide
Perché?
ma li hai mai visti i problemi della maturità dello scientifico di tipo
15 anni fa??? a cosa servivano scusa? per fortuna che tanterville e
cazzate simili sono quasi sparite.
Davide
2012-01-21 10:16:28 UTC
Permalink
Post by janka
Post by Davide
Perché?
ma li hai mai visti i problemi della maturità dello scientifico di tipo
15 anni fa??? a cosa servivano scusa? per fortuna che tanterville e
cazzate simili sono quasi sparite.
li ho visti e li ho studiati per la mia maturità.
Ritengo "persino" che a me siano serviti.
Non so cosa sia cambiato negli ultimi 10 anni e per quale motivo quel che
facevamo fino al secolo scorso sia inutile.
Se lo spieghi, forse potrei darti ragione, forse no. In ogni caso gli
studenti di oggi mi sembrano meno preparati, almeno da quel poco che vedevo
facendo ripetizioni.
--
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looking bakward (cit. S. Jobs)
janka
2012-01-21 18:54:31 UTC
Permalink
Post by Davide
li ho visti e li ho studiati per la mia maturità.
Ritengo "persino" che a me siano serviti.
ovvio se tu studi per la maturità devi prepararti sul modello di quesiti
che andranno a proporti. Negli ultimi 10 anni l'esame è cambiato. Adesso
si da più preminenza all'analisi e allo studio di funzioni. Un tempo
l'esame era molto più calcolistico, non c'erano riferimenti alla
modellistica o all'analisi numerica, non c'erano nozioni di algebra
lineare, si dava preminenza di più allo studio di problemi parametrici
estremamente laboriosi nei calcoli ma pressoché inutili. Mettere in un
problema un derivata che ti porta via venti-trenta minuti a calcolarla
non ha molto senso. E' un calcolo puramente meccanico.
Post by Davide
Non so cosa sia cambiato negli ultimi 10 anni e per quale motivo quel che
facevamo fino al secolo scorso sia inutile.
c'è uno scollegamento pazzesco tra superiori ed università. Ed è male.
Quello che voglio dire è che vent'anni fa andava di moda il metodo di
tanterville ad esempio e tanti altri orpelli algebrici.
Ti risulta che questo metodo abbia qualche utilità? o magari non sarebbe
più utile approfondire piuttosto il campo dei numeri complessi?
Post by Davide
Se lo spieghi, forse potrei darti ragione, forse no. In ogni caso gli
studenti di oggi mi sembrano meno preparati, almeno da quel poco che vedevo
facendo ripetizioni.
su questo hai ragione la preparazione è scesa ma per motivi diversi non
perché si studiano cose diverse.
P@olo
2012-01-22 12:45:32 UTC
Permalink
Post by janka
Post by Davide
li ho visti e li ho studiati per la mia maturità.
Ritengo "persino" che a me siano serviti.
ovvio se tu studi per la maturità devi prepararti sul modello di quesiti
che andranno a proporti. Negli ultimi 10 anni l'esame è cambiato. Adesso
si da più preminenza all'analisi e allo studio di funzioni. Un tempo
l'esame era molto più calcolistico, non c'erano riferimenti alla
modellistica o all'analisi numerica, non c'erano nozioni di algebra
lineare, si dava preminenza di più allo studio di problemi parametrici
estremamente laboriosi nei calcoli ma pressoché inutili. Mettere in un
problema un derivata che ti porta via venti-trenta minuti a calcolarla
non ha molto senso. E' un calcolo puramente meccanico.
Post by Davide
Non so cosa sia cambiato negli ultimi 10 anni e per quale motivo quel che
facevamo fino al secolo scorso sia inutile.
c'è uno scollegamento pazzesco tra superiori ed università. Ed è male.
Quello che voglio dire è che vent'anni fa andava di moda il metodo di
tanterville ad esempio e tanti altri orpelli algebrici.
Ti risulta che questo metodo abbia qualche utilità? o magari non sarebbe
più utile approfondire piuttosto il campo dei numeri complessi?
Post by Davide
Se lo spieghi, forse potrei darti ragione, forse no. In ogni caso gli
studenti di oggi mi sembrano meno preparati, almeno da quel poco che vedevo
facendo ripetizioni.
su questo hai ragione la preparazione è scesa ma per motivi diversi non
perché si studiano cose diverse.
Ecco, questa mi pare una analisi già più interessante. A questo punto,
Janka, hai risposto ai miei dubbi del post di 30" fa.
--
***@olo
P@olo
2012-01-22 12:43:20 UTC
Permalink
Post by Davide
Post by janka
Post by Davide
Perché?
ma li hai mai visti i problemi della maturità dello scientifico di tipo
15 anni fa??? a cosa servivano scusa? per fortuna che tanterville e
cazzate simili sono quasi sparite.
li ho visti e li ho studiati per la mia maturità.
Ritengo "persino" che a me siano serviti.
Non so cosa sia cambiato negli ultimi 10 anni e per quale motivo quel che
facevamo fino al secolo scorso sia inutile.
Se lo spieghi, forse potrei darti ragione, forse no. In ogni caso gli
studenti di oggi mi sembrano meno preparati, almeno da quel poco che vedevo
facendo ripetizioni.
Quoto. A ma sono CERTAMENTE serviti.
Poi è ovvio che se uno dopo vuole fare l'artista di strada magari non se ne
fa nulla, certo…

Scusa Janka, mi pare di capire che tu sia insegnante, dico bene? Parlavi di
insegnamento pochi post addietro. Insegni matematica in una scuola
superiore?
--
***@olo
janka
2012-01-22 16:39:11 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Quoto. A ma sono CERTAMENTE serviti.
per la maturità ovviamente ci sono dei contenuti da preparare.
E ci sono anche delle guide che solitamente si comprano con i vecchi
temi d'esame. E' chiaro che se uno si prepara per la maturità studia i
vecchi temi d'esame. Se però per la maturità del 2012 ti preparassi
studiando i temi del 1970 direi che non te ne faresti quasi nulla. Certo
c'è sempre da imparare ma le cose sono cambiate parecchie. Ormai le
guide per la maturità contengono giusto gli ultimi 10-15 anni di prove.
Post by ***@olo
Poi è ovvio che se uno dopo vuole fare l'artista di strada magari non se ne
fa nulla, certo…
il senso non era proprio quello. Mi stavo riferendo alla prova in sè.
L'esame dello scientifico del 1970 non è come quello del 2011. Ci sono
competenze diverse. E per fortuna non si fanno più cose tipo tanterville.
Post by ***@olo
Scusa Janka, mi pare di capire che tu sia insegnante, dico bene? Parlavi di
insegnamento pochi post addietro. Insegni matematica in una scuola
superiore?
sì in un liceo scientifico.
Davide
2012-01-22 19:34:34 UTC
Permalink
quando dicevo che a me sono serviti i temi d'esame, non intendevo per fare
la maturità, ma per l'università e per il mio attuale lavoro.
Oltre che per ragionare
--
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janka
2012-01-22 22:38:59 UTC
Permalink
Post by Davide
quando dicevo che a me sono serviti i temi d'esame, non intendevo per fare
la maturità, ma per l'università e per il mio attuale lavoro.
Oltre che per ragionare
interessante...ma temi d'esame di che periodo? e per che lavoro?
Davide
2012-01-23 06:09:47 UTC
Permalink
Post by janka
Post by Davide
quando dicevo che a me sono serviti i temi d'esame, non intendevo per fare
la maturità, ma per l'università e per il mio attuale lavoro.
Oltre che per ragionare
interessante...ma temi d'esame di che periodo? e per che lavoro?
Se ricordo bene erano degli anni 90.
Per lavoro faccio uso di programmazione, statistica, matrici. Secondo me il
liceo mi ha insegnato a ragionare.
--
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Jack
2012-01-21 01:53:45 UTC
Permalink
Post by janka
Post by Jack
soprattutto a matematica fare i quiz a risposta multipla e' un'immensa
stronzata.
Pi/2.
allora mi sa che di matematica e di didattica tu non capisca nulla.
Ribadisco vediti le prove delle olimpiadi della matematica di quest'anno
ad esempio e poi sappimi dire!
certo, didatticamente e' meglio dare ad un esame un giusto/sbagliato
piuttosto che un "ok, sai come fare , ma hai dimenticato un meno al
settimo passaggio (di due pagine di calcoli).
Post by janka
Post by Jack
L'unico motivo per cui si fanno i quiz a risposta multipla e' perche'
sono molto piu' semplici da correggere.
beh dici poco!
sinceramente l'era dei vecchi problemoni di matematica solo calcoli e
studi parametrici è finita. Tutta roba inutile.
certo, e' inutile saper fare i calcoli...

Ciao Jack
--
Yoda of Borg am I! Assimilated shall you be! Futile resistance is, hmm?
janka
2012-01-21 06:12:40 UTC
Permalink
Post by Jack
certo, didatticamente e' meglio dare ad un esame un giusto/sbagliato
piuttosto che un "ok, sai come fare , ma hai dimenticato un meno al
settimo passaggio (di due pagine di calcoli).
appunto.
Post by Jack
certo, e' inutile saper fare i calcoli...
si vede che non hai mai insegnato. E che non sai cosa sia la matematica.
Jack
2012-01-21 08:46:48 UTC
Permalink
Post by janka
Post by Jack
certo, didatticamente e' meglio dare ad un esame un giusto/sbagliato
piuttosto che un "ok, sai come fare , ma hai dimenticato un meno al
settimo passaggio (di due pagine di calcoli).
appunto.
tu non hai capito niente.
Post by janka
Post by Jack
certo, e' inutile saper fare i calcoli...
si vede che non hai mai insegnato. E che non sai cosa sia la matematica.
hahaha

a questo punto: PLONK!
--
Yoda of Borg am I! Assimilated shall you be! Futile resistance is, hmm?
janka
2012-01-21 18:55:44 UTC
Permalink
Post by Jack
tu non hai capito niente.
è inutile ribattere così. Spiega il tuo punto di vista.
Post by Jack
a questo punto: PLONK!
spiegati invece di criticare e basta. Io ho dato delle opinioni. Ribatti
con dei fatti concreti. Insegni? che lavoro fai?
janka
2012-01-19 19:04:14 UTC
Permalink
Post by fbrzvnrnd
Non sei il solo. Ti quoto anche alcuni frasi che echeggieranno per il
"Nessun libro stampato può competere"
beh insomma. Pensa se sei un ingegnere tecnico e devi consultare
manualoni da 1000 pagine l'uno. E se sei all'estero devi portarteli
tutti dietro ogni volta.
Anche a scuola io vedo insegnanti arrivare con il trolley!!! e magari da
un libro devono leggere appena una poesia!
Post by fbrzvnrnd
"I libri hanno cambiato il mondo, ma non sono lo strumento di
apprendimento ideale per i bambini. Non sono interattivi"
infatti i bambini hanno bisogno di stimoli visivi ed interattivi.
E' ovvio che non si vuole abolire il buon vecchio quaderno!
Post by fbrzvnrnd
"L'intenzione di Apple è quella di reinventare i testi scolastici"
magari! faccio solo presente che un 3 anni fa quasi nessuno parlava di
ebook (perlomeno in italia). C'erano gli ebook reader ma erano come le
mosche bianche. C'erano quelli di simplicissimus ma anche lì parliamo di
una elite.
Le case editrici li snobbavano tutti. Uscito l'ipad tutti hanno
incominciato a parlare di ebook. Ovvio la apple non ha inventato nulla.
Però sta di fatto che dopo questo evento le case editrici come pazze
hanno iniziato a proporre contenuti multimediali soprattutto per ipad.
Oh prima zero!
Post by fbrzvnrnd
"Il messaggio di Apple è semplice: le scuole sono in pessimo stato,
l'istruzione ha bisogno di un nuovo punto di partenza."
questo è verissimo! la LIM ad esempio è una ciofeca. Pensa ti prendi un
proiettore portatile, un ipad e un cavo vga e hai tutto quello che ti
serve per rendere interattive le lezioni!
Post by fbrzvnrnd
"Apple potrebbe aiutare ad apportare questo cambiamento, rivolgendosi
agli studenti e collaborando con essi"
io mi domando gli altri cosa stanno facendo?
Chroma Key
2012-01-19 19:26:08 UTC
Permalink
Post by janka
Le case editrici li snobbavano tutti. Uscito l'ipad tutti hanno
incominciato a parlare di ebook. Ovvio la apple non ha inventato nulla.
Però sta di fatto che dopo questo evento le case editrici come pazze
hanno iniziato a proporre contenuti multimediali soprattutto per ipad.
Oh prima zero!
Magari ti sfugge che iBookstore in Italia è stato lanciato solo lo
scorso novembre. Prima di quella data le case editrici non proponevano
un bel niente su iPad.
--
C-K
Riccardo Saettone
2012-01-19 19:40:28 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Post by janka
Le case editrici li snobbavano tutti. Uscito l'ipad tutti hanno
incominciato a parlare di ebook. Ovvio la apple non ha inventato nulla.
Però sta di fatto che dopo questo evento le case editrici come pazze
hanno iniziato a proporre contenuti multimediali soprattutto per ipad.
Oh prima zero!
Magari ti sfugge che iBookstore in Italia è stato lanciato solo lo
scorso novembre. Prima di quella data le case editrici non proponevano
un bel niente su iPad.
Si ma gia` da mesi primo avevano cominciato a rilasciare libri in
formato ePub con drm adobe.
Prima di Ipad in italia non c'era praticamente nulla a parte qualche
rarissimo PDF
--
Riccardo Saettone
Per rispondere togliere alfa e beta
Chroma Key
2012-01-19 19:46:03 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Si ma gia` da mesi primo avevano cominciato a rilasciare libri in
formato ePub con drm adobe.
Prima di Ipad in italia non c'era praticamente nulla a parte qualche
rarissimo PDF
Qui da me siamo partiti a novembre 2010, con la partenza della
distribuzione "digitaleitalianaperòcompratadalcanada". Vero, parliamo
di diversi mesi dopo la presentazione di iPad, ma il vero fenomeno che
ha scatenato anche nel Belpaese le chiacchiere digitali è stato il
successo prorompente di Kindle negli States, ben precedente.

Questo per quanto attiene agli editori. Se poi vuoi dire che la
comparsa degli ebook sulla stampa mainstream è cominciata con iPad,
allora siamo perfettamente d'accordo.
--
C-K
janka
2012-01-19 20:42:00 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Qui da me siamo partiti a novembre 2010, con la partenza della
distribuzione "digitaleitalianaperòcompratadalcanada". Vero, parliamo di
diversi mesi dopo la presentazione di iPad, ma il vero fenomeno che ha
scatenato anche nel Belpaese le chiacchiere digitali è stato il successo
prorompente di Kindle negli States, ben precedente.
sì ma chiedi in giro cosa sia kindle...anche a certi editori. Io ho
parlato al telefono con diversi editori scolastici e loro conoscevano
solo ipad e stavano rivedendo le copie in funzione dell'ipad.
Adesso si inizia a parlare anche di android.
Riccardo Saettone
2012-01-20 05:57:31 UTC
Permalink
Questo per quanto attiene agli editori. Se poi vuoi dire che la comparsa
degli ebook sulla stampa mainstream è
cominciata con iPad, allora siamo perfettamente d'accordo.
da quello che io ho visto come lettore in Italia prima dell'iPad di libri
venduti in formato epub o anche PDF praticamente non ce n'erano.
Certo c'erano i soliti convegni dove i soliti editori discutevano di questo
"strano fenomeno" ma in pratica erano poco più che chicchere da osteria.
--
Riccardo ha scritto quanto sopra con un iPad.
Per rispondere togliere alfa e beta
fbrzvnrnd
2012-01-20 07:49:37 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
da quello che io ho visto come lettore in Italia prima dell'iPad di libri
venduti in formato epub o anche PDF praticamente non ce n'erano.
Certo c'erano i soliti convegni dove i soliti editori discutevano di questo
"strano fenomeno" ma in pratica erano poco più che chicchere da osteria.
Noi eravamo già a vendere mobi ePub e pdf interattivi a maggio del 2010.
In quel periodo c'erano circa 50,000 ereader in italia che leggevano uno
di questi tre formati. Apple ha spinto il formato ePub per contrastare
Kindle, i grossi editori si sono accorti delle potenzialità del mezzo
spinti dalla propaganda nata attorno a iPad, questo è pacifico. Ma era
fumo negli occhi: lo store apple per i libri per tutto il 2010 e buona
parte del 2011 era chiuso per l'italia e gli ePub creati dagli editori
avevano drm che non andavano su iP*.
Sarebbe successa la stessa cosa se kindle fosse sbarcata qua da noi un
po' prima. Il merito di apple è stato sostanzialmente mediatico.

f.
janka
2012-01-19 20:40:07 UTC
Permalink
Post by Riccardo Saettone
Si ma gia` da mesi primo avevano cominciato a rilasciare libri in
formato ePub con drm adobe.
Prima di Ipad in italia non c'era praticamente nulla a parte qualche
rarissimo PDF
infatti quello che dico anch'io. Prima dell'ipad avevo ben due ebook
reader. Insomma trovavi solo ciofeche. Poi improvvisamente hanno inziato
a diffondersi come per magia epub ovunque!
janka
2012-01-19 20:39:19 UTC
Permalink
Post by Chroma Key
Magari ti sfugge che iBookstore in Italia è stato lanciato solo lo
scorso novembre. Prima di quella data le case editrici non proponevano
un bel niente su iPad.
si ma io ricordo che appena uscito ibooks dopo meno di un mesetto
librerie, case editrici, libri scolastici hanno inziato a parlare di
epub per ipad, etc etc
prima il nulla o qualche ignobile pdf!
f a b r i z i o v e n e r a n d i
2012-01-19 21:25:28 UTC
Permalink
Post by janka
prima il nulla o qualche ignobile pdf!
mobipocket c'era da anni
--
La nuova hypertext fiction di Mauro Mazzetti: http://goo.gl/6V2eL
Riccardo Saettone
2012-01-19 19:30:58 UTC
Permalink
Post by janka
Post by fbrzvnrnd
"Apple potrebbe aiutare ad apportare questo cambiamento, rivolgendosi
agli studenti e collaborando con essi"
io mi domando gli altri cosa stanno facendo?
Stanno aspettando che Apple mostri loro come fare in modo do poterla
poi copiare e magari prendersi pure il merito.
--
Riccardo Saettone
Per rispondere togliere alfa e beta
janka
2012-01-19 20:38:01 UTC
Permalink
Stanno aspettando che Apple mostri loro come fare in modo do poterla poi
copiare e magari prendersi pure il merito.
concordo :)
mutek
2012-01-23 08:58:21 UTC
Permalink
On Thu, 19 Jan 2012 16:24:09 +0100, fbrzvnrnd wrote:
...
Post by fbrzvnrnd
Non sei il solo. Ti quoto anche alcuni frasi che echeggieranno per il
le frasi possono anche essere idiote, ma il prodotto sotteso non lo è.

Questo tipo di innovazione se prende piede ha un senso.

Ovvero creare contenuto per l'apprendimento interattivo per l'ambiente
scolastico e non solo (visto che usano tanto materiale del MIT a titolo
propagandistioco per riempire i loro DB).

Come al solito, le cose sono li fuori disaggregate ed inusabili...loro
intervengono forzando una specie di standardizzazione di fatto a loro
favore.

Implica che altri attori imiteranno la Apple mettendo in moto sta
benedetta palla di neve che rotola..

Buona parte di quello che la Apple tocca...diventa oro (per pochi, per
molti, per tutti...ma comunque diventa oro).

Ora sta al resto reagire im plementando la versione _"libera ed aperta"_
di questo nuovo paradigma.

mutek
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