Post by Sigfrid Roland KieslowskiPost by NeuRoTiXse hai 6000 euro
per le casse non ti metti a memorizzare le traccie audio su un supporto
che l'anno prossimo non leggerai quasi piu')
Allora, rispondo qui e poi basta perché non voglio diventare scortese. In
fondo si tratta di dare un consiglio entry-level e siamo finiti a parlare di
tutt'altro, quindi meglio darci un taglio.
Mi sembra che si stanno dicendo un sacco di cose che rivelano una certa
incompetenza, spesso malcelata.
Che ci vuoi fare, nessuno è perfetto.
Il mio settore è la teoria dei numeri e la crittografia a chiave
pubblica. A suo tempo studiai composizione per un decennio, poi
decisi che i numeri mi avrebbero dato il pane. Non sono un esperto
di audio.
Post by Sigfrid Roland KieslowskiNon voglio sottolinearle per non dare modo a nessuno di offendersi in prima
persona, ma, credetemi, le inesattezze e le approssimazioni si sprecano.
Ho lavorato a lungo come giornalista redattore per riviste specializzate in
audio pro.
Basta che tu non sia Bebo Moroni, e la prendo come una referenza
positiva ;-)
Post by Sigfrid Roland KieslowskiMi sembra quindi di parlare a ragion veduta. Ho modo di
constatare ogni giorno tutto ciò che dico, di sentirlo con le mie orecchie,
conosco diverse persone che hanno speso migliaia di ore all'inseguimento
della fedeltà assoluta, ho modo di sentire musica su queste casse acustiche
http://www.bwspeakers.com/index.cfm/fuseaction/products.models/label/Model%20Nautilus
che non costano certo 6000 euro, ma molto, molto di più.
Anch'io.
Strepitose.
Le preferisco, e di gran lunga, alle tanto osannate
Avantgarde, come il Trio Classic, che francamente mi
ha un pochino deluso (sarà stato l'ambiente di ascolto
inferiore ai 100mq?)
Post by Sigfrid Roland KieslowskiHo collaborato alla
realizzazioni di impianti di alimentazione artigianali con i cavi Ethernet
di cui sopra, per alimentare i finali che danno energia alle casse sopra
citate, che non sono certo sobrie nella richiesta di watt.
Se non fosse stato che io non ho mai aiutato un mio amico
a fare una alimentazione per finali per pilotare delle
Nautilus, potrei dire che forse potresti essere quel mio
amico. Lui invece si è fatto, semplicemente, un sistema
basato su
Lettore CD + DAC: Meridian 200 + 203 -- sostituiscono
un VRDS-10 morto (prima morì il DAC, venne preso il
Meridian, poi morì anche la meccanica... alla fine
il sistema ci ha guadagnato alla grande).
Giradischi: Thorens 124 Mk 1 (abarthizzato non poco)
Prephono: non ricordo
Pre: autocostruito basato su delle 71A, alimentazione curata
ma non dual mono
Finale: autocostruito, con delle 211, pilotate da delle kt66 e
delle ecc82, senza controreazione, dual mono, alimentazione
estremamente curata
Diffusori: Woofer Altec 515e (15")
midrange: driver altec 288-16k con tromba (Altec) 311-60
Tweeter, solo per rifinire in alto, dei B&C non ricordo
il modello
Ho anche dato una manina a livello di assemblaggio, test, rischio
di fulminarsi pigliandosi una 211 che ti si scarica attraverso il
corpo e cosine del genere (non è vero, ho sentito solo un po' di
formicolio al braccio).
Non sono affatto un esperto, sono più che altro uno spettatore,
ma alcuni esperimenti li ho fatti. E uso le mie orecchie come
strumento principale di misura.
Post by Sigfrid Roland KieslowskiHo lavorato nel settore della produzione e della post-produzione, so quello
che dico.
Mi viene solo da sorridere quanto sento parlare di lettori mp3 da 200 euro
come pietra di paragone o di G5 come unici in grado di assicurare uno
Calmo calmo, il G5 era citato solo perchè sono un fanatico del mac,
ma se vuoi tenerlo nella stessa stanza di *ascolto* e ovviamente
*accesoé affinchè piloti un DAC, hai bisogno di una macchina
*silenziosa*. Il G5 è, nella sua fascia di prezzo e di prestazioni,
una delle macchine più silenziose. E nonostante questo, produce
inevitabili rumori che neppure tu, ne sono sicuro, tollereresti
sia mentre vuoi *ascoltare* *musica* attraverso l'impianto, che
per valutare l'impianto. Credo che qui possiamo essere d'accordo.
Post by Sigfrid Roland Kieslowskistreaming audio idoneo alla conversione da parte di DAC esterni o di cavi
lunghi un metro o altre corbellerie che possono uscire solo da chi non sa
quello di cui sta parlando.
Ho chiaramente capito che non si ha nemmeno l'idea di cosa siano le
specifiche RedBook e di come esse contribuiscano, con la loro vetustà, alla
lievitazione dei costi. Se solo potessimo ottenere in commercio uno
streaming digitale perfetto, per esempio da un file Wav su CD-ROM, tutti i
lettori CD da 10.000 euro non si venderebbero più.
Beh, il _formato_ dei dati sul cd è bagaglio normale delle mie
conoscenze. L'affermazione che questo, alla fine, causi più
rogne che altro, almeno al giorno d'oggi, mi vede assolutamente
d'accordo. Alla qualità di un lettore CD, o meglio, di un
DAC, ovviamente contribuiscono anche lo stadio di uscita, tanto
per dirne una, e l'alimentazione: modifiche allo stadio di uscita
hanno ripercussioni non da poco sulla qualità del suono, idem per
l'alimentazione, e anche il tipo di convertitore gioca un ruolo
non da poco. Credo che tu sia d'accordo su questo. Forse non
ci sarebbe più bisogno di lettori CD da oltre 10.000 Euro, ma
ci sarebbero comunque lettori più costosi di quelli consumer,
fino a soglie che ovviamente non saprei quantificare.
Post by Sigfrid Roland KieslowskiHo provato a comperare CD e
buttarli dopo cinque anni, alla faccia dell'invecchiamento dei CD-R che,
quando sono buoni, durano 10 volte di più.
L'infame abbronzatura? Ha colpito 4 o 5 CD della mia discoteca,
e sto seriamente pensando a delle soluzioni di backup per poter
recuperare i dati quando ne avrò bisogno. Ma, ora come ora,
mi servirebbe un array di dischi rigidi di circa 3 Terabyte...
Post by Sigfrid Roland KieslowskiE ancora: i restauri si ottengono con processori digitali che intervengono
su materiale vecchio e malandato, migliorandone la qualità. Allo stesso
modo, un buon algoritmo di compressione contribuisce a migliorare il
prodotto compresso, magari modificandolo, ma, spesso, migliorandolo.
Bisognerebbe definire *buono*. Ci sono algoritmi di compressione che
sono addirittura lossless, ovviamente, dal punto di vista della qualità,
più buono di così non si può. Dall'altra parte l'mp3 svolge una
funzione importante (a livello economico) di riduzione delle risorse
di immagazzinamento e di uso limitato della larghezza di banda
disponibile. L'algoritmo di compressione da solo non migliora,
eventualmente filtrando, il suono - semmai è l'accoppiata dell'algoritmo
di compressione con quello di decompressione. Assieme, i due possono
avere come (desiderabile) effetto collaterale quello di ridurre il
rumore o che altro, ma l'argomento è molto delicato (come sarà
la ricostruzione scenica se gli algoritmi introducono rotazioni di
fase e per giunta variabili con le frequenze?).
Post by Sigfrid Roland KieslowskiA livello professionale (broadcasting, live...) è noto come si preferiscano,
per diversi motivi, compresa la perdita di qualità quasi inesistente, file
compressi (Minidisk o mp3) a file PCM tradizionali.
Uh, qui tocchi un settore che conosco davvero bene da vicino, anche se
probabilmetne con un accezione diversa, riguardo una professione
diversa. Conosco diversi giovani compositori che si occupano di musica
elettronica (uno lavora all'IRCAM) e li la parola d'ordine è: MAI
usare un algoritmo di compressione, a meno che non sia lossless.
Post by Sigfrid Roland KieslowskiE infine, il vero limite dei CD è il fatto che non sono fatti per essere
ascoltati su impianti Hi-End, ma devono suonare bene (anche i Telarc o i
Deutsche Grammophone) anche sulla radio con CD portatile.
Assicuro che il mastering finale viene effettuato peggiorando e non poco la
qualità della ripresa, enfatizzando frequenze particolari e tagliandone
altre, oltre che applicando effetti digitali a profusione, soprattutto
compressione, enfasi e riverbero.
Cosa notissima. Purtroppo.
Post by Sigfrid Roland KieslowskiQuesto per quanto riguarda la produzione.
Poi, l'ascolto è conseguente.
Chi compra casse Chario, ad esempio, non ha la più pallida idea di cosa sia
una risposta flat, non ha mai sentito degli ottimi monitor nearfield e
soprattutto vuole dalle proprie casse quello che denigra nei compatti da
supermercato: l'enfasi. Artefatta, ovviamente.
Si parlava però di un impianto dal 1500 euro...
Oserei dire, poi, che OGNI impianto non può che dare un artefatto.
Perchè la musica è fatta per essere ascoltata dal vivo, e la musica
in lattina, anche se la lattina è in oro o platino con il sottobicchiere
in carbon block, sempre in lattina è.
Post by Sigfrid Roland KieslowskiLa questione è che se vogliamo imparare è un conto, se vogliamo invece
bisticciare per me il discorso è chiuso qui.
Quindi buon divertimento.
Passo e chiudo.
mi piacerebbe invece continuare la discussione, magari in privato.
Se vorrai scrivermi, scrivi a
roberto punto avanzi chiocciola gmx punto net
ciao
Roberto
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