Post by tuttiPost by f***@nospam.nospampoi per quanto riguarda l'architettura, se proprio volessi spiegarci
le ragioni delle tue scelte potremmo intavolare una discussione, in
caso contrario esprimo anche la mia opinione, "tranchant" e lapidaria
come la tua: mi fa schifo.
allora ti fa schifo tutto il razionalismo italiano! guarda che l'ultima
epoca in cui l'architettura italiana ha fatto scuola nel mondo era proprio
ai tempi dei vari terragni, gardella, figini pollini, libera, pagano,
cosenza!
no, mi piace mediamente. Aggiungerei anche Asnago e Vender, hanno
lavorato molto a Milano ma purtroppo non sono entrati nel novero dei
famosi.
Il razionalismo (ma sul termine italiano di functionalism e della sua
declinazione in suolo italico e dei collegamenti con l'international
style ci sarebbe da aprire una lunga pagina critica) è comunque un
qualcosa che accomuna diversi architetti in una certa epoca (non mi
sento di avere la competenza per chiamarlo volgarmente "stile" nè
"movimento").
Questa epoca è passata.
Non dico che sia da buttare, siamo tutti figli del razionalismo molto
di più che del dorico o dello ionico, ma è comunque un qualcosa che è
stato e che sarebbe assurdo riproporre così come era.
Post by tuttiho visto il vs sito, avete commesse importanti e vi faccio i complimenti,
gli esiti però sono davvero miseri. Scusa ma sono lapidario pure io. Mi
piace che sperimentate ma voi da meier avreste senza dubbio da imparare.
Tenterò, solo perchè sono molto paziente, di spiegarti alcune cose sia
dell'architettura, sia dell'uso dei newsgroup.
Cominciamo da questi ultimi.
I ng, nonostante siamo un luogo "libero" di discussione hanno delle
regole di convivenza.
Senza queste regole di convivenza sarebbero illeggibili.
Una di queste regole è di evitare i crosspost.
http://www.nic.it/NA/netiquette.txt
Inserirsi in un ng è inserirsi in un gruppo di persone che parla di un
determinato argomento, in genere c'è un gruppo "storico" che da tempo
dibatte su argomenti attinenti ed è consigliabile leggere un po' l'ng
prima di inserirsi.
E' un gruppo di discussione, generalmente è utile leggere e scrivere e
ascoltare le opinioni anche degli altri.
In genere è meglio presentarsi (è carino ma non è obbligatorio).
Io ho scelto di presentarmi, di dire chi sono e cosa faccio e per
questo di essere esposto a critiche da parte dei frequentanti.
Lo so e lo accetto.
Preferisco sempre critiche motivate a quelle immotivate, ma non tutti
sono perfetti.
Una cosa inoltre è essere lapidario e una cosa è "tranchant".
Lapidario è un aforisma di Kraus, "tranchant" è un giudizio "buttato
lì".
Post by tuttiPost by f***@nospam.nospamIntendiamoci: interventi del genere sono comuni in mezzo mondo, i
materiali sono spesso di qualità, i dettagli tecnologici anche ma un
progetto serio, dal mio punto di vista, è tutta un'altra cosa.
riguardo il progetto di meier pure io lo critico aspramente ma non si può
dire che non sia vera Architettura. Nel campo residenziale lo metto tra i
migliori interventi realizzati in italia negli ultimi 20 anni.
Il resto in confronto è zero.
Va bene, allora mi spieghi cosa è vera "Architettura", parola che ti
ostini a scrivere in maniera scorretta con la maiuscola?
L'architettura "moderna" per te è una parete bianca? Un frangisole
metallico che fa tanto hi-tech? Una grande vetrata sul giardino?
O un modulo quadrato ripetuto all'infinito?
Va bene, nell'attesa comincio io.
In genere non mi piace l'architettura "parlata" o virtuale ma quella
reale fatta di spazi ed elementi concreti. Così come credo che un
progetto comunque non possa essere valutato appieno sulla carta o da
una foto ma solo in seguito ad una visita sul posto.
Un esperire sensoriale che non si risolva nella vista di immagini
bidimensionali e nella, utile ma limitante, astrazione spaziale.
Un progetto non parte da un modello predefinito applicabile ovunque ma
seguendo certi criteri spaziali e compositivi variabili a seconda del
luogo e delle circostanze. L'intorno è importante perchè il manufatto
architettonico si inserisce sempre e comunque all'interno di un
contesto preesistente. Con esso un nuovo intervento può cercare un
dialogo di sintesi o antitesi. Così all'interno del progetto stesso si
può intervenire esaltando i contrasti o lavorando sull'uniformità.
Meglio usare i colori naturali dei materiali piuttosto che vernici.
Adattarsi alle esigenze del committente salvaguardando allo stesso
tempo il progetto.
Un progetto quindi pensato per un certo luogo non può essere
trasferito da un'altra parte, il progetto quindi è unico e i modi per
affrontarlo possono essere anche molto diversi tra loro. Non si può
quindi parlare di "stile" ma di approccio riconoscibile, al limite.
adesso devo fare altre cose ma, se interessato, conto di proseguire.
E tu? Mi motivi i tuoi giudizi?
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federico reyneri
LPzR architetti
www.LPzR.it
ICQ 149062387