8tto
2007-04-24 08:36:57 UTC
No, non è una trollata :-D
La premessa è che i nostri mezzi meccanici non sono perfetti, hanno
alcune caratteristiche peculiari (alcuni li definirebbero difetti) che
impongono l'adozione di speciali tecniche di guida.
Se l'auto fosse perfetta, basterebbe girare lo sterzo e premere
l'acceleratore o il freno. Non ci sarebbe bisogno nemmeno del cambio.
Succede invece che ogni auto ha un suo specifico comportamento ed è
compito del pilota modificare il proprio stile di guida in modo da
sfruttare al meglio le potenzialità della macchina.
Un pilota che cerchi di guidare una trazione anteriore come fosse una
trazione posteriore sarà sempre frustrato e otterrà tempi ridicoli;
ovviamente vale anche il vice-versa.
Tornando all'oggetto del post: la sovralimentazione tramite
turbocompressore permette di ottenere una fantastica curva di potenza
rimanendo nell'ambito di potenze specifiche "umane", oppure potenze
specifiche "disumane" :-)
Ovviamente c'è uno scotto da pagare, in termini di consumi specifici (ma
ultimamente le cose stanno cambiando) e in termini di turbo-lag (e anche
qui i motori sono notevolmente migliorati rispetto a vent'anni fa).
Tralasciando i consumi, ché all'automobilista sportivo non interessano
(:-P), rimane la questione del turbo-lag.
Il turbo lag fa parte di quelle caratteristiche (o difetti che dir si
voglia) che impongono una tecnica di guida diversa dallo standard.
Cosa succede? Soprattutto ai bassi regimi, c'è un intervallo di tempo
ben percepibile tra quando si preme l'acceleratore e quando il motore è
in grado di fornire la massima spinta. Questo ritardo è massimo quando
il motore, prima dell'accelerata, è stato qualche secondo in rilascio.
Il fenomeno è presto spiegato: il turbocompressore, ad acceleratore
rilasciato, in pratica si ferma. Ri-accelerando, prima che i gas di
scarico forniscano una sufficiente dose di entalpia (mi si perdoni la
termodinamica for dummies) alla turbina, passano anche un paio di secondi.
Come dicevo, il fenomeno è evidentissimo se il motore rimane a lungo in
rilascio, mentre si nota quasi per nulla nei cambi marcia.
Quale può essere una tecnica di guida per ovviare a questo difetto?
Essenzialmente, occorre accelerare un po' prima del dovuto.
Ad esempio in curva, normalmente uno farebbe:
- inserimento in rilascio
- corda a velocità costante
- uscita in accelerazione
Ecco, specie se la fase centrale è breve, ci si trova a ri-accelerare
col motore impiccato dal turbo lag. Può essere quindi conveniente
accelerare in corda un po' più di quanto ci si aspetterebbe di dover
fare, in modo da trovarsi poi in uscita con la massima pressione di
sovralimentazione.
Occorre ovviamente fare l'abitudine a questo comportamento e saper
prevedere perfettamente la durata del lag, in modo che l'incremento di
spinta (che spesso avviene assai bruscamente) si verifichi nell'istante
esatto. Se accade prima del dovuto, l'auto parte in un micidiale sotto o
o sovrasterzo, a seconda che sia TA o TP.
Fin qui ho descritto la guida sul misto-veloce, che è relativamente
semplice, in quanto si tratta solo di acquisire la necessaria
sensibilità ad anticipare l'accelerata del tempo necessario.
Ci sono situazioni di guida in cui questo non è possibile, in quanto non
c'è in pratica la fase che io ho chiamato "di corda". Tipicamente nella
guida a bassa velocità, sui tornanti, quando oltretutto ci si trova a un
regime piuttosto basso perché si è in seconda e non è il caso di perder
tempo a scalare in prima.
In quelle situazioni il turbo-lag è davvero frustrante: non c'è modo di
anticipare l'accelerata, in quanto in pratica non esiste la fase "gas
costante", anzi, spesso due terzi di curva vengono effettuati in
drifting sfruttando un pelo di pendolo per facilitare l'inserimento.
Spesso poi a bassa velocità si tiene un po' frenato, in modo da ridurre
il sottosterzo e caricare un po' l'avantreno.
Quando finalmente si guadagna l'uscita, si molla il freno e si salta
sull'acceleratore e "nothing happens", perché il motore è stato cinque
secondi in rilascio e si trova magari a 2000 giri.
Ricordo il racconto di un amico, era incazzatissimo perché, alla guida
della sua auto turbobenza con turbolag misurabile in *minuti*, veniva
sverniciato da quello che stava inseguendo, che aveva adottato una
curiosa tecnica di guida, per seminarlo: nei tornanti rallentava più del
dovuto, per poi schizzare via (lui che poteva) all'uscita, mentre
l'inseguitore doveva attendere il risveglio della turbina :-D
Anni fa, quando avevo a che fare con auto turbo benzina con turbina
*molto grossa* con *molta inerzia* avevo sviluppato un'efficace tecnica
di guida, per queste situazioni.
Immaginiamo il classico tornante.
Frenata prima del tornante, scalata fino alla seconda, coi piedi in
posizione "canonica".
Messa la seconda, il piede sinistro passa sul freno, il destro rimane
sull'acceleratore.
Ingresso in curva in lieve frenata.
A un terzo del tornante, acceleratore a metà corsa e lieve incremento
del freno in modo da mantenere costante la velocità.
Uscita dal tornante, via il freno, acceleratore tutto giù, con la
turbina che è ormai a regime e garantisce quindi un'uscita a razzo.
Il tutto è un po' complicato dal fatto di avere solo due piedi per tre
pedali, ma funziona perfettamente.
Occorre saper dosare bene il freno col piede sinistro, in modo da
inseguire l'incremento di coppia del motore.
Il risultato comunque è eccellente: all'uscita della curva l'auto
ri-accelera come un missile in quanto il compressore è già alla sua
massima pressione, essendo stato precaricato :-)
Epilogo:
ci ho provato con la Picasso; tengo frenato col sinistro, giù
l'acceleratore.... il motore muore completamente, dal cruscotto esce un
insistente BIP BIP, sul display compare AVARIA GESTIONE MOTORE.
Uff, il sistema di autodiagnosi dell'acceleratore elettronico rileva un
conflitto (secondo lui la contemporanea presenza di acceleratore e freno
corrisponde a un guasto dell'acceleratore) e blocca tutto.
Dovrei riprovare scollegando lo switch del pedale freno, ma viaggiare
senza luci di stop non è sano.
Fanculo all'auto digitale.
La premessa è che i nostri mezzi meccanici non sono perfetti, hanno
alcune caratteristiche peculiari (alcuni li definirebbero difetti) che
impongono l'adozione di speciali tecniche di guida.
Se l'auto fosse perfetta, basterebbe girare lo sterzo e premere
l'acceleratore o il freno. Non ci sarebbe bisogno nemmeno del cambio.
Succede invece che ogni auto ha un suo specifico comportamento ed è
compito del pilota modificare il proprio stile di guida in modo da
sfruttare al meglio le potenzialità della macchina.
Un pilota che cerchi di guidare una trazione anteriore come fosse una
trazione posteriore sarà sempre frustrato e otterrà tempi ridicoli;
ovviamente vale anche il vice-versa.
Tornando all'oggetto del post: la sovralimentazione tramite
turbocompressore permette di ottenere una fantastica curva di potenza
rimanendo nell'ambito di potenze specifiche "umane", oppure potenze
specifiche "disumane" :-)
Ovviamente c'è uno scotto da pagare, in termini di consumi specifici (ma
ultimamente le cose stanno cambiando) e in termini di turbo-lag (e anche
qui i motori sono notevolmente migliorati rispetto a vent'anni fa).
Tralasciando i consumi, ché all'automobilista sportivo non interessano
(:-P), rimane la questione del turbo-lag.
Il turbo lag fa parte di quelle caratteristiche (o difetti che dir si
voglia) che impongono una tecnica di guida diversa dallo standard.
Cosa succede? Soprattutto ai bassi regimi, c'è un intervallo di tempo
ben percepibile tra quando si preme l'acceleratore e quando il motore è
in grado di fornire la massima spinta. Questo ritardo è massimo quando
il motore, prima dell'accelerata, è stato qualche secondo in rilascio.
Il fenomeno è presto spiegato: il turbocompressore, ad acceleratore
rilasciato, in pratica si ferma. Ri-accelerando, prima che i gas di
scarico forniscano una sufficiente dose di entalpia (mi si perdoni la
termodinamica for dummies) alla turbina, passano anche un paio di secondi.
Come dicevo, il fenomeno è evidentissimo se il motore rimane a lungo in
rilascio, mentre si nota quasi per nulla nei cambi marcia.
Quale può essere una tecnica di guida per ovviare a questo difetto?
Essenzialmente, occorre accelerare un po' prima del dovuto.
Ad esempio in curva, normalmente uno farebbe:
- inserimento in rilascio
- corda a velocità costante
- uscita in accelerazione
Ecco, specie se la fase centrale è breve, ci si trova a ri-accelerare
col motore impiccato dal turbo lag. Può essere quindi conveniente
accelerare in corda un po' più di quanto ci si aspetterebbe di dover
fare, in modo da trovarsi poi in uscita con la massima pressione di
sovralimentazione.
Occorre ovviamente fare l'abitudine a questo comportamento e saper
prevedere perfettamente la durata del lag, in modo che l'incremento di
spinta (che spesso avviene assai bruscamente) si verifichi nell'istante
esatto. Se accade prima del dovuto, l'auto parte in un micidiale sotto o
o sovrasterzo, a seconda che sia TA o TP.
Fin qui ho descritto la guida sul misto-veloce, che è relativamente
semplice, in quanto si tratta solo di acquisire la necessaria
sensibilità ad anticipare l'accelerata del tempo necessario.
Ci sono situazioni di guida in cui questo non è possibile, in quanto non
c'è in pratica la fase che io ho chiamato "di corda". Tipicamente nella
guida a bassa velocità, sui tornanti, quando oltretutto ci si trova a un
regime piuttosto basso perché si è in seconda e non è il caso di perder
tempo a scalare in prima.
In quelle situazioni il turbo-lag è davvero frustrante: non c'è modo di
anticipare l'accelerata, in quanto in pratica non esiste la fase "gas
costante", anzi, spesso due terzi di curva vengono effettuati in
drifting sfruttando un pelo di pendolo per facilitare l'inserimento.
Spesso poi a bassa velocità si tiene un po' frenato, in modo da ridurre
il sottosterzo e caricare un po' l'avantreno.
Quando finalmente si guadagna l'uscita, si molla il freno e si salta
sull'acceleratore e "nothing happens", perché il motore è stato cinque
secondi in rilascio e si trova magari a 2000 giri.
Ricordo il racconto di un amico, era incazzatissimo perché, alla guida
della sua auto turbobenza con turbolag misurabile in *minuti*, veniva
sverniciato da quello che stava inseguendo, che aveva adottato una
curiosa tecnica di guida, per seminarlo: nei tornanti rallentava più del
dovuto, per poi schizzare via (lui che poteva) all'uscita, mentre
l'inseguitore doveva attendere il risveglio della turbina :-D
Anni fa, quando avevo a che fare con auto turbo benzina con turbina
*molto grossa* con *molta inerzia* avevo sviluppato un'efficace tecnica
di guida, per queste situazioni.
Immaginiamo il classico tornante.
Frenata prima del tornante, scalata fino alla seconda, coi piedi in
posizione "canonica".
Messa la seconda, il piede sinistro passa sul freno, il destro rimane
sull'acceleratore.
Ingresso in curva in lieve frenata.
A un terzo del tornante, acceleratore a metà corsa e lieve incremento
del freno in modo da mantenere costante la velocità.
Uscita dal tornante, via il freno, acceleratore tutto giù, con la
turbina che è ormai a regime e garantisce quindi un'uscita a razzo.
Il tutto è un po' complicato dal fatto di avere solo due piedi per tre
pedali, ma funziona perfettamente.
Occorre saper dosare bene il freno col piede sinistro, in modo da
inseguire l'incremento di coppia del motore.
Il risultato comunque è eccellente: all'uscita della curva l'auto
ri-accelera come un missile in quanto il compressore è già alla sua
massima pressione, essendo stato precaricato :-)
Epilogo:
ci ho provato con la Picasso; tengo frenato col sinistro, giù
l'acceleratore.... il motore muore completamente, dal cruscotto esce un
insistente BIP BIP, sul display compare AVARIA GESTIONE MOTORE.
Uff, il sistema di autodiagnosi dell'acceleratore elettronico rileva un
conflitto (secondo lui la contemporanea presenza di acceleratore e freno
corrisponde a un guasto dell'acceleratore) e blocca tutto.
Dovrei riprovare scollegando lo switch del pedale freno, ma viaggiare
senza luci di stop non è sano.
Fanculo all'auto digitale.
--
8tto (36,383,MI)
If you let Marketing get involved with Product Definition, you'll never
get it done quickly. And you squander the ability to make something
unique... (Charles Winterable)
8tto (36,383,MI)
If you let Marketing get involved with Product Definition, you'll never
get it done quickly. And you squander the ability to make something
unique... (Charles Winterable)