LUOGOCOMUNE.NET
2017-07-29 12:27:19 UTC
Ora che l'infame capitolo sul decreto Lorenzin si è concluso, possiamo
trarre alcune riflessioni.
La prima è la seguente: la vera "notizia" di oggi non è tanto che il
decreto sia stato convertito in legge, quanto piuttosto il fatto che
alcuni parlamentari del PD siano "stati aggrediti dagli attivisti No-vax'".
Ovviamente, per chi abbia visto il video dell'episodio, non si è
trattato affatto di un'aggressione vera e propria, come vorrebbero
descriverla i nostri giornalisti. Ma naturalmente questa "succulenta
notizia" riesce a prevalere su quella più importante - l'approvazione
definitiva della legge - e questo la dice lunga su come siano schierati
i pennivendoli del mainstream.
La seconda riflessione è a più ampio respiro, e riguarda l'intera
battaglia sui vaccini, che molti di noi hanno combattuto fin
dall'inizio. Furono infatti i David Gramiccioli, i Marcello Pamio, i
Massimo Mazzucco, il Dr. Montanari , il Dr. Montinari , altrimedici e
moltissimi altri insieme a noi, a denunciare la pericolosità dei vaccini
fin dall'inizio dell'era di Internet.
E quello che sta succedendo oggi, in realtà non è che la conseguenza di
questa battaglia iniziata 15 anni fa.
Cerco di spiegarmi meglio: se ben ricordate, questa recente offensiva
sul vaccini è iniziata, circa un anno fa, al grido generalizzato del
mainstream che "le percentuali di gente vaccinata si stanno abbassando
pericolosamente!"
E' sulla base di questo mantra che è partita la contro-reazione da parte
di Big Pharma.
Ebbene, questo calo nelle percentuali di cittadini vaccinati non è stato
certamente un caso, ma è stato la diretta conseguenza del fatto che in
Internet abbiano iniziato a circolare, da 15 anni a questa parte,
informazioni sulla (in)sicurezza dei vaccini.
La gente ha smesso di vaccinare i figli "in automatico" nel momento in
cui ha iniziato a capire i rischi a cui andava incontro.
In un certo senso quindi, siamo noi stessi che abbiamo diffuso queste
informazioni ad essere "responsabili" per il giro di vite è stato
imposto di recente alla popolazione, con l'introduzione dell'obbligo
vaccinale.
In altre parole, se non ci fosse stata la diffusione capillare di
informazioni alternative in rete sulla pericolosità dei vaccini, molto
probabilmente non saremmo mai arrivati ad una situazione in cui Big
Pharma dovesse sentire la necessità di imporre l'obbligo vaccinale.
C'è però un fatto a nostro favore, ed è questo lo sguardo a lungo
termine che vorrei proporre: tutto ciò che abbiamo imparato sui vaccini
negli ultimi 15 anni non si può più disimparare. Una volta che hai
capito una cosa non puoi più tornare indietro: la sai e basta. Tutte le
persone quindi che hanno acquisito la consapevolezza dei rischi
collegati alle vaccinazioni ormai non tornano più indietro. Queste
persone costituiscono uno zoccolo duro che nel futuro non potrà che
andare ad aumentare, visto che anche le informazioni sui pericoli da
vaccino sono disponibili ormai a tutti, e non potranno più essere
cancellate.
E quindi, la misura dell'obbligo che oggi potrebbe sembrare sufficiente
a Big Pharma, un domani non lo sarà più.
È solo questione di raggiungere la massa critica. Ma indietro non si torna.
Massimo Mazzucco.
WWW.LUOGOCOMUNE.NET
trarre alcune riflessioni.
La prima è la seguente: la vera "notizia" di oggi non è tanto che il
decreto sia stato convertito in legge, quanto piuttosto il fatto che
alcuni parlamentari del PD siano "stati aggrediti dagli attivisti No-vax'".
Ovviamente, per chi abbia visto il video dell'episodio, non si è
trattato affatto di un'aggressione vera e propria, come vorrebbero
descriverla i nostri giornalisti. Ma naturalmente questa "succulenta
notizia" riesce a prevalere su quella più importante - l'approvazione
definitiva della legge - e questo la dice lunga su come siano schierati
i pennivendoli del mainstream.
La seconda riflessione è a più ampio respiro, e riguarda l'intera
battaglia sui vaccini, che molti di noi hanno combattuto fin
dall'inizio. Furono infatti i David Gramiccioli, i Marcello Pamio, i
Massimo Mazzucco, il Dr. Montanari , il Dr. Montinari , altrimedici e
moltissimi altri insieme a noi, a denunciare la pericolosità dei vaccini
fin dall'inizio dell'era di Internet.
E quello che sta succedendo oggi, in realtà non è che la conseguenza di
questa battaglia iniziata 15 anni fa.
Cerco di spiegarmi meglio: se ben ricordate, questa recente offensiva
sul vaccini è iniziata, circa un anno fa, al grido generalizzato del
mainstream che "le percentuali di gente vaccinata si stanno abbassando
pericolosamente!"
E' sulla base di questo mantra che è partita la contro-reazione da parte
di Big Pharma.
Ebbene, questo calo nelle percentuali di cittadini vaccinati non è stato
certamente un caso, ma è stato la diretta conseguenza del fatto che in
Internet abbiano iniziato a circolare, da 15 anni a questa parte,
informazioni sulla (in)sicurezza dei vaccini.
La gente ha smesso di vaccinare i figli "in automatico" nel momento in
cui ha iniziato a capire i rischi a cui andava incontro.
In un certo senso quindi, siamo noi stessi che abbiamo diffuso queste
informazioni ad essere "responsabili" per il giro di vite è stato
imposto di recente alla popolazione, con l'introduzione dell'obbligo
vaccinale.
In altre parole, se non ci fosse stata la diffusione capillare di
informazioni alternative in rete sulla pericolosità dei vaccini, molto
probabilmente non saremmo mai arrivati ad una situazione in cui Big
Pharma dovesse sentire la necessità di imporre l'obbligo vaccinale.
C'è però un fatto a nostro favore, ed è questo lo sguardo a lungo
termine che vorrei proporre: tutto ciò che abbiamo imparato sui vaccini
negli ultimi 15 anni non si può più disimparare. Una volta che hai
capito una cosa non puoi più tornare indietro: la sai e basta. Tutte le
persone quindi che hanno acquisito la consapevolezza dei rischi
collegati alle vaccinazioni ormai non tornano più indietro. Queste
persone costituiscono uno zoccolo duro che nel futuro non potrà che
andare ad aumentare, visto che anche le informazioni sui pericoli da
vaccino sono disponibili ormai a tutti, e non potranno più essere
cancellate.
E quindi, la misura dell'obbligo che oggi potrebbe sembrare sufficiente
a Big Pharma, un domani non lo sarà più.
È solo questione di raggiungere la massa critica. Ma indietro non si torna.
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