Post by GoucheZioArturone
Post by ZioArturonePerchè a Barrett, in quel giro di LSD, sono i primi nomi di astri che
sono venuti in mente.
Non è il caso di cercare motivi reconditi in tutto :-)))
Valerio HT:
Tempo fa ho scritto un little saggio pressappoco dedicato alla
"Semiologia della numerologia di Marooned", dove esprimo il concetto
qui sopra esplicato da ZioArturone... ;-)
O meglio, i motivi ci sono ma non sono affatto razionali ne' conducibili
ad una logica di tipo Aristotelico (ad una di tipo psichedelico, forse,
ma non schematizzabile ne' riproducibile...).
L'unica notazione assai generica che si puo' fare, è che vengono citati
pianeti e satelliti della parte *esterna* del sistema solare. Sono tutti
corpi orbitanti oltre Marte e la fascia principale degli asteroidi. Ma
puo' apparire curiosa la coincidenza che non venga incluso Plutone,
proprio il "pianeta" più distante dal Sole;
qualcuno potrebbe ritenerla una specie di premonizione del fatto che
oggi Plutone e Caronte sono considerati corpi della Fascia di Kuiper,
ricca di tantissimi altri pianetini o asteroidi, del quale Plutone
sarebbe solo l'esemplare di maggiori dimensioni e massa *per ora*
scoperto. Il motivo più probabile, invece, è che nel 1966 (e sino
al 1978 se ben ricordo) non si era scoperto Caronte, "satellite" di
Plutone, e però già si sapeva che Plutone era di dimensioni assai
piccole; puo' anche essere che Barrett avesse sentito dire che una
teoria lo considerava un satellite di Nettuno poi "sfuggito", o un
grosso asteroide postosi in rapporto "di risonanza orbitale" per una
ragione di 3/2 rispetto a Nettuno (nel 1966 vi erano già pubblicazioni
che sostenevano tali tesi). Comunque sia, ha preferito citare tre dei
quattro pianeti "giganti gassosi" più esterni del sistema solare, e
di quello non citato (Urano) se ne riportano però tre dei satelliti
(più Titano, satellite di Saturno). Probabilmente erano solamente i
nomi che in quel momento lo suggestionavano; puo' darsi che sia stato
omesso Urano puramente per motivi "tecnici", di ritmo delle strofe
o fonetici, vale a dire.
Chi abbia avuto a che fare con la scrittura di testi di canzoni,
sa bene che spesso si scelgono certe parole piuttosto che altre
NON per motivi "concettuali", ma perché esse s'inseriscono meglio
nella metrica espressa dalla musica di cui quelle parole costituiscono
il testo. Questo è un punto IMPORTANTISSIMO, che se fosse tenuto ben
presente, eliminerebbe a monte moltissime delle domande che spesso
si sentono fare sul perché in un certo testo si scriva una certa
cosa con certe parole: a me e a tanti altri è capitato persino di
cambiare il senso stesso delle frasi scelte, onde adeguare le parole
alla scansione ritmica dei pezzi.
Saluti a "gouche", se sei quella che io penso, dovresti essere una
ragazza, tale Valentina veneta che dovrebbe frequentare un corso di
laurea di astronomia (o astrofisica?) a Padova. Speriamo almeno
che le materie di studio ti piacciano... :-)
Saluti
--
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