"tortoise" <***@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:4Ldoe.68697
E perchè quella quantità dev'essere stabilita dalla legge e non dai medici
che operano in quel settore?
Perche' non e' una materia solamente medica. Infatti, nella commissione
parlamentare oltre a politici, c'erano medici del settore e non ma anche
giuristi, psicologi, medici di altri settori, etc. Non e' una materia
monospecialistica, ci sono tantissimi aspetti in gioco.
Post by Fabio [Area 6+2.1]Gia' questo basterebbe per indurre il medico (ma gia' in Italia, secondo
i dati dell'Istituto Superiore di Sanita' del 2000, il 49,6% dei
trasferimenti sono di 2-3 embrioni) a non superare tale numero. In piu'
la legge tutela anche il concepito, per cui si minimizza il rischio di
creare degli embrioni sovrannumerari inutilmente.
Torniamo al punto di partenza: secondo me considerare il concepito
portatore di diritti è un insulto alla donna.
Non capisco proprio perche'!
Post by Fabio [Area 6+2.1]Te lo assicuro: c'era! La ricerca scientifica poi compie passi da gigante
e senza regolamentazione si sarebbe arrivati a livelli di guardia molto
pericolosi (clonazione umana, fecondazione di gameti umani con gameti
animali, etc.).
Certo, una legge più rispettosa dei progressi della scienza e di chi
desidera garantire ai propri figli una vita dignitosa. Una legge che
permetta anche, a chi lo desideri, di far impiantare 3 embrioni a caso e
di incrociare le dita sperando che siano sani, senza impedire agli altri
di usufruire degli aspetti positivi della scienza.
Se si modifica la legge attuale, entro certi limiti cio' che desideri tu
puo' accadere, se vengono abrogati certi articoli, invece, si ritorna a una
situazione di confusione tale perr cui la legge 40 non puo' che essere
inapplicabile con conseguente ritorno al caos.
Post by Fabio [Area 6+2.1]Togli una cellula in questa fase di sviluppo embrionale a tutti gli
embrioni rischiando di alterarli tutti?
Non sono un medico, ma non mi risulta che si danneggino gli embrioni con
la diagnosi pre-impianto.
Io invece lo sono.
La diagnosi pre impianto si suddivide in morfologica e genetica.
La diagnosi morfologica prevede il controllo morfologico e di sviluppo dellembrione
in grado di predire le possibilità di impianto e di sviluppo. Ci sono:
1. Markers positivi: organizzazione spaziale dei pronuclei (maschile e
femminile) dopo la fecondazione
2. Markers negativi: grado di frammentazione, presenza di blastomeri
multinucleati
La diagnosi genetica invece può essere eseguita in due momenti:
1.Primo e secondo globulo polare (materiale extra-embrionario) determinando
alterazioni dei 23 cromosomi materni
2.Embrione in fase di segmentazione
Nelle divisioni cellulari che portano allovocita maturo si formano 2
cellule piccole che verranno espulse e che contengono 23 cromosomi identici
allovocita stesso. Il prelievo di questo materiale extra-ovocitario
permette
di individuare malattie genetiche determinate dai cromosomi materni come:
Anomalie cromosomiche (Sindrome di Down)
Difetti monogenici (Fibrosi Cistica)
Malattie X-linked (Distrofia Muscolare)
I limiti di tali procedure sono:
1.Nessuna informazione sul genotipo paterno
2.Difficoltà di analizzare il DNA su una sola cellula mediante
amplificazione che può condurre ad errori diagnostici
La biopsia dell'embrione viene eseguita 72 ore dopo il concepimento allo
stadio di 8-12 cellule. Vengono rimosse 1o 2 cellule. Le diagnosi possibili
sono:
1. Tecnica FISH (Fluorescenca In Situ Hybridization):
per anomalie cromosomiche e determinazione del sesso
2. Tecnica PCR (Polimerase Chain reaction)
per anomalie geniche come emoglobinopatie, fibrosi cistica, emofilia,
distrofia
muscolare, etc.
I limiti risiedono nel fatto che la diagnosi cromosomica eseguita su singola
cellula è errata in presenza di
mosaicismi. Inoltre, la diagnosi genica e':
1. ottenibile nell86% di embrioni biopsiati
2. errata nel 5-10% dei casi
3. cosa succede all'embrione, costituito da poche cellule, se gliene
togliamo 1 o 2?
Infine, dalle pubblicazioni in letteratura scientifica si evince che
malgrado la selezione genetica ed il trasferimento di embrioni sani, la
percentuale dei nati sani è nettamente inferiore al tasso ottenuto dopo
normale
FIVET.