Discussione:
Il 18
(troppo vecchio per rispondere)
Pier
2018-09-11 15:45:46 UTC
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Tra una settimana, il 18/9/1938, è l'inizio delle
leggi razziali in Italia
Cioè 80 anni da questa svolta

Mi chiedo perchè la popolazione, e la Chiesa,
accettarono facilmente questa imposizione indegna

Ci devono essere dei motivi anteriori se
il tutto avvenne così facilmente

---
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dr_mortimer
2018-09-11 15:58:25 UTC
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Il giorno Tue, 11 Sep 2018 17:45:46 +0200
Post by Pier
Tra una settimana, il 18/9/1938, è l'inizio delle
leggi razziali in Italia
Cioè 80 anni da questa svolta
Mi chiedo perchè la popolazione, e la Chiesa,
accettarono facilmente questa imposizione indegna
Ci devono essere dei motivi anteriori se
il tutto avvenne così facilmente
da ignorante (aspetta quindi opinioni più approfondite e misurate)
posso solo immaginare che, per molti, fu semplicemente l'effetto ormai
capillare della propaganda sulla formazione dell'opinione pubblica. che
poi per definizione era una sola, quella cara al regime nella
fattispecie.

suppongo che per molti ormai fosse consolidato un atteggiamento di
assoluto "non pensiero critico". quel che il gerarca (a nome delle alte
sfere) diceva e decideva era corretto punto e basta. una sorta di dogma.

questo secondo me influì parecchio soprattutto nei ceti di più basso
livello d'istruzione dove si potevano far valere campagne di propaganda
molto efficaci e, quasi sempre, del tutto campate per aria.

per coloro che non erano allineati ovviamente si procedeva come di
consueto. con sistemi ampiamente sperimentati di terrore e violenze sia
psicologiche che fisiche.

saluti.

***
alessio [dr_mortimer] @ debian buster/sid
Maurizio Pistone
2018-09-11 20:36:58 UTC
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Post by dr_mortimer
per coloro che non erano allineati ovviamente si procedeva come di
consueto. con sistemi ampiamente sperimentati di terrore e violenze sia
psicologiche che fisiche.
per quanto ne so, i non allineati furono ben pochi.

Alcuni per convinzione, altri perché "tanto non tocca a me", i più si
adeguarono senza tante difficoltà.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Arduino
2018-09-12 18:24:05 UTC
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Post by Maurizio Pistone
per quanto ne so, i non allineati furono ben pochi.
Alcuni per convinzione, altri perché "tanto non tocca a me", i più si
adeguarono senza tante difficoltà.
Effettivamente, nessunissimo fu manganellato perché contrario alle leggi
razziali.
Purtroppo esisteva (E esiste tuttora, più virulenta e feroce) una minoranza
razzista e antisemita.
Gli altri appunto, in parte pensarono: Tanto non tocca a me. In parte non
si opposero per le ragioni che ho illustrato nella risposta a Dr Mortimer.
--
Arduino d'Ivrea
Pier
2018-09-12 12:19:48 UTC
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Post by dr_mortimer
Il giorno Tue, 11 Sep 2018 17:45:46 +0200
Post by Pier
Tra una settimana, il 18/9/1938, è l'inizio delle
leggi razziali in Italia
Cioè 80 anni da questa svolta
Mi chiedo perchè la popolazione, e la Chiesa,
accettarono facilmente questa imposizione indegna
Ci devono essere dei motivi anteriori se
il tutto avvenne così facilmente
suppongo che per molti ormai fosse consolidato un atteggiamento di
assoluto "non pensiero critico". quel che il gerarca (a nome delle alte
sfere) diceva e decideva era corretto punto e basta. una sorta di dogma.
L'ultima parola mi fa pensare che il volgo profano
aveva sentito dalla Chiesa che gli ebrei era i *deicidi*
Per cui tale remota preparazione influì molto sul popolo
bue e ubbidiente.
Il quale era pronto per una nuova religione laica: un dogma

---
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Arduino
2018-09-13 15:00:45 UTC
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Post by Pier
L'ultima parola mi fa pensare che il volgo profano
aveva sentito dalla Chiesa che gli ebrei era i *deicidi*
Per cui tale remota preparazione influì molto sul popolo
bue e ubbidiente.
Il quale era pronto per una nuova religione laica: un dogma
Senza la Chiesa che per secoli e secoli, ha falsamente e stoltamente
accusato gli ebrei di deicidio, non ci sarebbe stato l'olocausto.
Ma all'epoca, non c'era bisogno di accuse di deicidio, o di popolo bue, per
una legge come quella italiana. Negli Usa per i neri c'erano leggi molto
più drastiche senza bisogno di accuse di deicidio.
E se l'Italia si fosse schierata con gli Alleati, provvedimenti simili
(Anche se con meno grancassa perché con chi ha dietro una nazione si è più
prudenti)sarebbero stati presi contro gli altoatesini.
--
Arduino d'Ivrea
Maurizio Pistone
2018-09-13 18:34:08 UTC
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Post by Arduino
E se l'Italia si fosse schierata con gli Alleati, provvedimenti simili
(Anche se con meno grancassa perché con chi ha dietro una nazione si è più
prudenti)sarebbero stati presi contro gli altoatesini.
la questione altoatesina era già stata risolta con un accordo col
Führer: chi voleva, poteva scegliere di emigrare in Austria
(un'autentica pulizia etnica!); i "Nichtoptanten", che accettavano di
rimanere in Italia, furono sottoposti ad un'italianizzazione forzata.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Arduino
2018-09-13 18:55:41 UTC
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Post by Maurizio Pistone
la questione altoatesina era già stata risolta con un accordo col
Führer: chi voleva, poteva scegliere di emigrare in Austria
(un'autentica pulizia etnica!); i "Nichtoptanten", che accettavano di
rimanere in Italia, furono sottoposti ad un'italianizzazione forzata.
Ovviamente hai ragione.
Parlavo però di una situazione teorica in cui ci fosse minaccia di guerra o
addirittura guerra contro la Germania. Non voglio dire che ci sarebbero state
politiche vessatorie come l'espellere i bambini da scuola o la proibizione dei
matrimoni misti. Ma sicuramente non si sarebbero mantenuti in servizio
ufficiali altotesini, probabilmente dei docenti non ci si sarebbe fidati, e non
è improbabile che deportassero in altre località gli abitanti del confine.
--
Arduino d'Ivrea
Arduino
2018-09-12 18:18:50 UTC
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Post by dr_mortimer
da ignorante (aspetta quindi opinioni più approfondite e misurate)
posso solo immaginare che, per molti, fu semplicemente l'effetto ormai
capillare della propaganda sulla formazione dell'opinione pubblica. che
poi per definizione era una sola, quella cara al regime nella
fattispecie.
suppongo che per molti ormai fosse consolidato un atteggiamento di
assoluto "non pensiero critico". quel che il gerarca (a nome delle alte
sfere) diceva e decideva era corretto punto e basta. una sorta di dogma.
questo secondo me influì parecchio soprattutto nei ceti di più basso
livello d'istruzione dove si potevano far valere campagne di propaganda
molto efficaci e, quasi sempre, del tutto campate per aria.
per coloro che non erano allineati ovviamente si procedeva come di
consueto. con sistemi ampiamente sperimentati di terrore e violenze sia
psicologiche che fisiche.
Vanno dette tre cose:
1^ Purtroppo l'antisemitismo era preesistente, all'inizio del 1937
Vittorio Emanuele Scrive: "Fioccano un sacco di lamentele per il continuo
arrivo di ebrei tedeschi ma lui (Mussolini) non se ne da per inteso.
Quindi, quando decise di compiere la piaggeria a hitler, Mussolini già
sapeva che molti non aspettavano altro.
2^ Il consenso a ciò che faceva il regime, non va valutato nell'ordine di
consenso o dissenso, ma di entusiasmo o tiepidezza. Per l'Etiopia milioni
di donne andarono a donare spontaneamente in modo anonimo la fede, in
quasi tutti i paesi furono forgiate epigrafi di bronzo a eterna memoria
delle future generazioni, con il testo delle inique sanzioni che avevano
colpito l'Italia.
Per la battaglia del grano...
Niente di tutto questo per le leggi razziali.
3^ Noi le leggi razziali le vediamo con gli occhi di adesso, dopo aver
visto l'olocausto, e ci fa inorridire che l'Italia, seppure non scendendo
a quei livelli criminali, fosse solidale con i nazisti.
Ma all'epoca, le leggi venivano presentate, e apparivano come una
semplice legge di separazione. Noi siamo di razza italiana, abbiamo le
nostre scuole, ecc. Loro sono di razza ebraica, hanno le loro scuole ecc.
Veniva inoltre offerta per gli ebrei europei una specie di Israele
Etiope, in cui avrebbero potuto trasferirsi.
Niente di strano, quindi, che la feccia antisemita ne fosse contenta, e
la parte sana della nazione la percepisse come una legge, magari non
eccelsa, ma tutto sommato accettabile.
--
Arduino d'Ivrea
Maurizio Pistone
2018-09-12 20:49:30 UTC
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Post by Arduino
2^ Il consenso a ciò che faceva il regime, non va valutato nell'ordine di
consenso o dissenso, ma di entusiasmo o tiepidezza. Per l'Etiopia milioni
di donne andarono a donare spontaneamente in modo anonimo la fede, in
quasi tutti i paesi furono forgiate epigrafi di bronzo a eterna memoria
delle future generazioni, con il testo delle inique sanzioni che avevano
colpito l'Italia.
invece penso che l'adesione alle leggi razziali sia stata accompagnata
da un consenso non passivo.

Espellere gli ebrei dalle scuole italiane non è cosa che si fa con un
tratto di penna.

Occorre l'attiva collaborazione di tutto l'apparato amministrativo:
presidi, insegnanti, provveditori, ispettori del ministero; e così per
tutte le leggi persecutorie negli altri campi della società.

La cosa che mi ha sempre sconcertato, è che il fascismo si era sempre
presentato come un movimento eversivo, "rivoluzionario"; quindi non c'è
da stupirsi che i fascisti convinti abbiano aderito a norme che
sconvolgevano le basi del diritto.

Ma tutta quella folla di amministatori dello Stato - a partire dal re
stesso! - erano dei conservatori, educati al culto della tradizione
sabauda. Come facevano a non rendersi conto che compiere quegli atti era
come prendere a calci le tombe di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele
II, che a queste follie erano sempre stati estranei.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Arduino
2018-09-12 22:59:13 UTC
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Post by Maurizio Pistone
invece penso che l'adesione alle leggi razziali sia stata accompagnata
da un consenso non passivo.
Espellere gli ebrei dalle scuole italiane non è cosa che si fa con un
tratto di penna.
presidi, insegnanti, provveditori, ispettori del ministero; e così per
tutte le leggi persecutorie negli altri campi della società.
La cosa che mi ha sempre sconcertato, è che il fascismo si era sempre
presentato come un movimento eversivo, "rivoluzionario"; quindi non c'è
da stupirsi che i fascisti convinti abbiano aderito a norme che
sconvolgevano le basi del diritto.
Ma tutta quella folla di amministatori dello Stato - a partire dal re
stesso! - erano dei conservatori, educati al culto della tradizione
sabauda. Come facevano a non rendersi conto che compiere quegli atti era
come prendere a calci le tombe di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele
II, che a queste follie erano sempre stati estranei.
Con un parametro attuale, nel vedere l'entusiasmo di Trieste nel giorno in
cui Mussolini ha proclamato le leggi razziali, si potrebbe pensare che in
Italia fosse scoppiato un delirio razzista. Ma in un regime che poco prima
aveva mobilitato venti milioni di persone nelle piazze per ascoltare la
proclamazione dell'impero, si può parlare di un flop completo.
Quanto all'azione pratica, oltre al tener conto che, come ho detto, c'erano
anche i razzisti ante-legge, e che i funzionari tendono a fare ciò che gli si
comanda, va anche tenuto conto che specialmente in principio ci fu
un'applicazione all'italiana, migliaia di ebrei che improvvisamente risultava
che erano fascisti antemarcia, o nel secondo semestre 1924, nonché
discendenti dei medesimi, lungaggini e eccezioni nell'applicare le norme,
ecc.
Probabilmente se non ci fosse stata la guerra, sarebbero finite in niente nel
giro di pochi anni. Con la guerra purtroppo la tendenza fu a maggiore
durezza.
--
Arduino d'Ivrea
Maurizio Pistone
2018-09-13 06:36:36 UTC
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Post by Arduino
Probabilmente se non ci fosse stata la guerra, sarebbero finite in niente nel
giro di pochi anni. Con la guerra purtroppo la tendenza fu a maggiore
durezza.
le leggi discriminatorie difficilmente si addolciscono. Molto più spesso
portano a un accanimento esacerbato. Certo, senza la seconda guerra
mondiale non ci sarebbe stato lo sterminio, ma la situazione era
comunque molto brutta.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Arduino
2018-09-13 16:32:37 UTC
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Post by Maurizio Pistone
le leggi discriminatorie difficilmente si addolciscono. Molto più spesso
portano a un accanimento esacerbato. Certo, senza la seconda guerra
mondiale non ci sarebbe stato lo sterminio, ma la situazione era
comunque molto brutta.
Precisiamo, l'italiano non è popolo genocida, di stermini in Italia non ci sono
stati neanche con la guerra.
Comunque il destino delle leggi razziali, in un mondo senza guerra, sarebbe
stato: Graduale applicazione più drastica se fossero continuati gli stretti
rapporti coi tedeschi, lento disuso, se si fossero allentati i rapporti con la
Germania, o se in questa nazione fosse subentrato uno un po' meno scemo di
hitler.
Improvviso cambio di rotta se la Germania diveniva nemica.
--
Arduino d'Ivrea
Maurizio Pistone
2018-09-13 18:34:17 UTC
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Post by Arduino
Improvviso cambio di rotta se la Germania diveniva nemica.
improvviso non tanto. Perfino dopo la guerra e la distruzione del
nazismo, l'eliminazione delle leggi razziali e delle sue conseguenze non
fu una scelta tanto ovvia. Emblematico il caso dei docenti universitari
espulsi dal Regime, che non rientrarono mai più sulle loro cattedre.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Arduino
2018-09-13 19:01:21 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
improvviso non tanto. Perfino dopo la guerra e la distruzione del
nazismo, l'eliminazione delle leggi razziali e delle sue conseguenze non
fu una scelta tanto ovvia. Emblematico il caso dei docenti universitari
espulsi dal Regime, che non rientrarono mai più sulle loro cattedre.
Anche qui, purtroppo hai ragione.
Però anche in questo caso (Se mi mandi qualche imprecazione non hai tutti i
torti;) ipotizzavo una situazione teorica in cui Mussolini avesse per una
qualche ragione preso in odio hitler, e gli volesse far dispetto.
--
Arduino d'Ivrea
Tizio.8020
2018-09-14 12:59:59 UTC
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Il giorno mercoledì 12 settembre 2018 20:18:52 UTC+2, Arduino ha scritto:

Per l'Etiopia milioni
Post by Arduino
di donne andarono a donare spontaneamente in modo anonimo la fede,
--
Arduino d'Ivrea
Non so negli altri posti, ma nella "fascistissima Ravenna" tutto l'oro (circa 12 kg) e tutto l'argento (poco meno di 12 kg) raccolti nella campagna "dona l'oro alla Patria" furono letteralemnte rubati dai responsabili che dovevano consegnarli: il Federale ed il Segretario del Fascio!
Ci fu una inchiesta interna al Fascismo, che accertò questa ed altre cose ben peggiori, ma i risultati non furono divulgati.
Jinx
2018-09-15 10:05:56 UTC
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Post by Pier
Tra una settimana, il 18/9/1938, è l'inizio delle
leggi razziali in Italia
Cioè 80 anni da questa svolta
Mi chiedo perchè la popolazione, e la Chiesa,
accettarono facilmente questa imposizione indegna
Ci devono essere dei motivi anteriori se
il tutto avvenne così facilmente
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il destino razzista degli ebrei se lo sono cercati col sionismo.
Proponendosi come una nazione ebraica, i sionisti hanno scatenato la
reazione contro gli ebrei degli altri stati in un'epoca avvelenata dai
nazionalismi. Durante la seconda guerra mondiale, era cosa normale che
ogni stato tenesse prigionieri i cittadini della nazioni nemiche
presenti sul suo territorio; così ad esempio negli USA furono arrestati
e messi nei campi di concentramento cittadini giapponesi italiani e
tedeschi. Se invece di leggere quelle leggi come razziali o antisemite,
le leggessimo come un diritto dello stato a detenere cittadini stranieri
nemici, tutto sarebe più chiaro. I sionisti non avendo uno stato loro si
potevano nascondere dietro ogni ebreo, per cui era logico diffidare di
tutti gli ebrei come potenziali nemici; questo sempre dal punto di vista
della Germania nazista. Se poi questa paranoia contro gli ebrei fu
trasferita anche in Italia la colpa fu della sanzioni economiche che
spinsero Mussolini nelle braccia di Hitler.
Pier
2018-09-15 11:51:24 UTC
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Post by Jinx
Post by Pier
Tra una settimana, il 18/9/1938, è l'inizio delle
leggi razziali in Italia
Cioè 80 anni da questa svolta
Mi chiedo perchè la popolazione, e la Chiesa,
accettarono facilmente questa imposizione indegna
Ci devono essere dei motivi anteriori se
il tutto avvenne così facilmente
il destino razzista degli ebrei se lo sono cercati col sionismo.
nemici, tutto sarebe più chiaro. I sionisti non avendo uno stato loro si
potevano nascondere dietro ogni ebreo, per cui era logico diffidare di
tutti gli ebrei come potenziali nemici; questo sempre dal punto di vista
della Germania nazista. Se poi questa paranoia contro gli ebrei fu
trasferita anche in Italia la colpa fu della sanzioni economiche che
spinsero Mussolini nelle braccia di Hitler.
non mi sento di quotare


---
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Arduino
2018-09-15 17:20:32 UTC
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Jinx <***@ell.it> ha scritto:


---
Post by Jinx
il destino razzista degli ebrei se lo sono cercati col sionismo.
Che cacchio doveva interessare a quel scemo austriaco se gli ebrei volevano
l'indipendenza dall'Inghilterra?!!!!!?
--
Arduino d'Ivrea
Jinx
2018-09-16 07:07:54 UTC
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Post by Arduino
Post by Jinx
il destino razzista degli ebrei se lo sono cercati col sionismo.
Che cacchio doveva interessare a quel scemo austriaco se gli ebrei volevano
l'indipendenza dall'Inghilterra?!!!!!?
sembra proprio che la storia debba essere riscritta e che furono i
sionisti a finanziare la campagna elettorale nazista e l'ascesa di
Hitler. Si ricordi di un episodio della vita del dittatore in cui pochi
anni prima della presa al potere veniva invitato a cena da alcuni ricchi
banchieri ebrei tedeschi: pensate ad Adolf vestito in costume tirolese
coi calzoncini corti che degustava cibo ebraico kosher a fianco di un
rabbino e di ricco mercante ebreo. Quella notte Hitler dormì con a
fianco una copia del libro di 'I Protocolli dei Savi di Sion' da cui non
si separò più. L'ala estremista del movimento sionista (la stessa che
pretendeva di conquistare la Palestina massacrando la popolazione araba)
rimase alleata dei nazisti tedeschi fino alla fine della seconda guerra
mondiale, e uno degli slogan che propangandava era proprio la punizione
degli ebrei che si rifiutavano di trasferirsi in Israele. Basta fare un
piccolo ragionamento e capire di fu la colpa dell'olocausto degli ebrei.
https://infoalternativablog.wordpress.com/2014/11/19/il-patto-segreto-tra-nazismo-e-sionisti-ebrei/
Arduino
2018-09-19 23:40:32 UTC
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Post by Jinx
sembra proprio che la storia debba essere riscritta e che furono i
sionisti a finanziare la campagna elettorale nazista ...
Giurami su tua mamma che le credi veramente le cose che scrivi!;))
--
Arduino d'Ivrea
Jinx
2018-09-20 06:34:32 UTC
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Post by Arduino
Post by Jinx
sembra proprio che la storia debba essere riscritta e che furono i
sionisti a finanziare la campagna elettorale nazista ...
Giurami su tua mamma che le credi veramente le cose che scrivi!;))
se vuoi ti posto il video ripreso in diretta in un centro commerciale di
Tel Aviv in cui si facevano ascoltare l'affermazione scritta nel diario
del fondatore del sionismo, e poi si domandava ai passanti se vi
riconoscevano una tipica frase di Hitler: i passanti israeliani hanno
risposto tutti di si.

La logica storica è impeccabile: il comportamento irrazionale di Hitler
quando attaccò la Unione Sovietica nel 1941, praticamente nell'anno in
cui la Germania aveva vinto tutte le sue battaglie e poteva essere
fondato il Reich millenario promesso dai nazisti, con alle porte un
fedelissimo e sicuro alleato russo, è spiegabile solo se Hitler era un
agente sionista messo al potere dai banchieri ebrei proprio per scalzare
dalle loro terre gli aschenaziti in gran parte concentrati in territori
russi.
Pier
2018-09-28 12:22:43 UTC
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Post by Jinx
se vuoi ti posto il video ripreso in diretta in un centro commerciale di
Tel Aviv in cui si facevano ascoltare l'affermazione scritta nel diario
del fondatore del sionismo, e poi si domandava ai passanti se vi
riconoscevano una tipica frase di Hitler: i passanti israeliani hanno
risposto tutti di si.
Ti credo sulla parola, ma son cose che non ho nemmeno sentito
mai noninare
Ora copierò le obbiezioni e le invierò a colui che disse q.sopra
Post by Jinx
La logica storica è impeccabile: il comportamento irrazionale di Hitler
quando attaccò la Unione Sovietica nel 1941, praticamente nell'anno in
cui la Germania aveva vinto tutte le sue battaglie e poteva essere
fondato il Reich millenario promesso dai nazisti, con alle porte un
fedelissimo e sicuro alleato russo, è spiegabile solo se Hitler era un
agente sionista messo al potere dai banchieri ebrei proprio per scalzare
dalle loro terre gli aschenaziti in gran parte concentrati in territori
russi.
Non capisco cosa intendi per logica storica
per il motivo che cose logiche hanno scarseggiato assai
Inoltre, come modesto conoscitore di storia, ma appassionato
di aviazione, ho sempre sentito che il Fuhrer, messo alle
strette da Churchill, dopo la mal riuscita battaglia
d'Inghilterra, per non perdere prestigio e per piegare
il nemico, avrebbe esclamato:
PRENDERE MOSCA PER PRENDERE LONDRA !
A me è sembrata questa la 'logica' di cui parli



---
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Jinx
2018-09-28 12:44:18 UTC
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Post by Jinx
se vuoi ti posto il video ripreso in diretta in un centro commerciale
di Tel Aviv in cui si facevano ascoltare l'affermazione scritta nel
diario del fondatore del sionismo, e poi si domandava ai passanti se
vi riconoscevano una tipica frase di Hitler: i passanti israeliani
hanno risposto tutti di si.
     Ti credo sulla parola, ma son cose che non ho nemmeno sentito
         mai noninare
     Ora copierò le obbiezioni e le invierò a colui che disse q.sopra
Post by Jinx
La logica storica è impeccabile: il comportamento irrazionale di
Hitler quando attaccò la Unione Sovietica nel 1941, praticamente
nell'anno in cui la Germania aveva vinto tutte le sue battaglie e
poteva essere fondato il Reich millenario promesso dai nazisti, con
alle porte un fedelissimo e sicuro alleato russo, è spiegabile solo se
Hitler era un agente sionista messo al potere dai banchieri ebrei
proprio per scalzare dalle loro terre gli aschenaziti in gran parte
concentrati in territori russi.
     Non capisco cosa intendi per logica storica
        per il motivo che cose logiche hanno scarseggiato assai
sono stati scritti centinaia di libri sull'olocausto degli ebrei, perchè
non dovrebbe dire la verità invece questo libro
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Other_Side:_The_Secret_Relationship_Between_Nazism_and_Zionism
Pier
2018-09-28 14:55:52 UTC
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Post by Jinx
Post by Jinx
se vuoi ti posto il video ripreso in diretta in un centro commerciale
di Tel Aviv in cui si facevano ascoltare l'affermazione scritta nel
diario del fondatore del sionismo, e poi si domandava ai passanti se
vi riconoscevano una tipica frase di Hitler: i passanti israeliani
hanno risposto tutti di si.
      Ti credo sulla parola, ma son cose che non ho nemmeno sentito
          mai noninare
      Ora copierò le obbiezioni e le invierò a colui che disse q.sopra
Post by Jinx
La logica storica è impeccabile: il comportamento irrazionale di
Hitler quando attaccò la Unione Sovietica nel 1941, praticamente
nell'anno in cui la Germania aveva vinto tutte le sue battaglie e
poteva essere fondato il Reich millenario promesso dai nazisti, con
alle porte un fedelissimo e sicuro alleato russo, è spiegabile solo
se Hitler era un agente sionista messo al potere dai banchieri ebrei
proprio per scalzare dalle loro terre gli aschenaziti in gran parte
concentrati in territori russi.
      Non capisco cosa intendi per logica storica
         per il motivo che cose logiche hanno scarseggiato assai
sono stati scritti centinaia di libri sull'olocausto degli ebrei, perchè
non dovrebbe dire la verità invece questo libro
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Other_Side:_The_Secret_Relationship_Between_Nazism_and_Zionism
Dell'olocausto (la parola non è idonea) so ed ho letto molto
Invece per quanto sopra l'interessato mi mette in guardia dai
gruppi che spesso NON sono del tutto attendibili


---
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Arduino
2018-09-29 11:05:32 UTC
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Post by Jinx
Post by Arduino
Giurami su tua mamma che le credi veramente le cose che scrivi!;))
La logica storica è impeccabile: il comportamento irrazionale di Hitler
quando attaccò la Unione Sovietica nel 1941, praticamente nell'anno in
cui la Germania aveva vinto tutte le sue battaglie e poteva essere
fondato il Reich millenario promesso dai nazisti, con alle porte un
fedelissimo e sicuro alleato russo, è spiegabile solo se Hitler era un
agente sionista ....
Sarò un tipo strambo, non capirò niente di logica, non sarò ai tuoi eccelsi
livelli. Però fossi stato hitler e avessi voluto così bene a Israele, col
potere e il carisma che aveva, avrei inviato otto divisioni a Rommel, lo facevo
arrivare in Israele, dichiaravo decaduto il mandato britannico, proclamavo lo
stato ebraico.
--
Arduino d'Ivrea
Jinx
2018-09-29 12:19:55 UTC
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Post by Arduino
Post by Jinx
Post by Arduino
Giurami su tua mamma che le credi veramente le cose che scrivi!;))
La logica storica è impeccabile: il comportamento irrazionale di Hitler
quando attaccò la Unione Sovietica nel 1941, praticamente nell'anno in
cui la Germania aveva vinto tutte le sue battaglie e poteva essere
fondato il Reich millenario promesso dai nazisti, con alle porte un
fedelissimo e sicuro alleato russo, è spiegabile solo se Hitler era un
agente sionista ....
Sarò un tipo strambo, non capirò niente di logica, non sarò ai tuoi eccelsi
livelli. Però fossi stato hitler e avessi voluto così bene a Israele, col
potere e il carisma che aveva, avrei inviato otto divisioni a Rommel, lo facevo
arrivare in Israele, dichiaravo decaduto il mandato britannico, proclamavo lo
stato ebraico.
e poi chi ce li portava gli ebrei in Israele? il problema non era la
sovranità britannica o tedesca le terre in Palestina le avevano già
comprate i banchieri sionisti. Il problema era costringere milioni di
ebrei a trasferirvisi e fondare Israele che oggi con 9 milioni di
abitanti ebrei allora ne contava appena 300mila. Gli effetti della
politica nazista hanno dato come risultato la fondazione dello stato
d'Israele e il trasferimento la di milioni di profughi ebrei nel
dopoguerre: questi sono i fatti storici innegabili. Per quanto riguarda
i campi di concentramento nazisti in cui furono rinchiusi gli ebrei (in
attesa del loro trasferimento in Israele, bloccato dagli inglesi)
somigliano fortemente ai kibbutz israeliani già fondati dall'inizio del
novecento, per cui in realtà erano campi di addestramento per futuri
cittadini israeliani, se poi ci sono morti milioni di ebrei la colpa è
stata la fame l'epidemie di tifo e i bombardamenti .
Pier
2018-09-29 14:08:07 UTC
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Post by Jinx
Post by Arduino
Sarò un tipo strambo, non capirò niente di logica, non sarò ai tuoi eccelsi
livelli. Però fossi stato hitler e avessi voluto così bene a Israele, col
potere e il carisma che aveva, avrei inviato otto divisioni a Rommel, lo facevo
arrivare in Israele, dichiaravo decaduto il mandato britannico, proclamavo lo
stato ebraico.
e poi chi ce li portava gli ebrei in Israele? il problema non era la
sovranità britannica o tedesca le terre in Palestina le avevano già
comprate i banchieri sionisti. Il problema era costringere milioni di
ebrei a trasferirvisi e fondare Israele che oggi con 9 milioni di
abitanti ebrei allora ne contava appena 300mila. Gli effetti della
politica nazista hanno dato come risultato la fondazione dello stato
d'Israele e il trasferimento la di milioni di profughi ebrei nel
dopoguerre: questi sono i fatti storici innegabili. Per quanto riguarda
i campi di concentramento nazisti in cui furono rinchiusi gli ebrei (in
attesa del loro trasferimento in Israele, bloccato dagli inglesi)
somigliano fortemente ai kibbutz israeliani già fondati dall'inizio del
novecento, per cui in realtà erano campi di addestramento per futuri
cittadini israeliani, se poi ci sono morti milioni di ebrei la colpa è
stata la fame l'epidemie di tifo e i bombardamenti .
Mi pare che bombardamenti dentro i campi non ce ne furono
E perchè fucilarli se tentavano di scappare ? e perchè
il filo spinato con la corrente, visibile ancor oggi ?

---
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Arduino
2018-10-01 09:04:32 UTC
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Post by Jinx
e poi chi ce li portava gli ebrei in Israele? il problema non era la
sovranità britannica o tedesca le terre in Palestina le avevano già
comprate i banchieri sionisti. Il problema era costringere milioni di
ebrei a trasferirvisi e fondare Israele che oggi con 9 milioni di
abitanti ebrei allora ne contava appena 300mila. Gli effetti della
politica nazista hanno dato come risultato la fondazione dello stato
d'Israele e il trasferimento la di milioni di profughi ebrei nel
dopoguerre: questi sono i fatti storici innegabili. Per quanto riguarda
i campi di concentramento nazisti in cui furono rinchiusi gli ebrei (in
attesa del loro trasferimento in Israele, bloccato dagli inglesi)
somigliano fortemente ai kibbutz israeliani già fondati dall'inizio del
novecento, per cui in realtà erano campi di addestramento per futuri
cittadini israeliani, se poi ci sono morti milioni di ebrei la colpa è
stata la fame l'epidemie di tifo e i bombardamenti .
Dal 1939, alla vittoria sugli arabi nel 1949, non ci furono arrivi di ebrei
europei in Israele, causa il libro bianco e il blocco navale albionico. La
guerra di liberazione l'hanno combattuta unicamente gli ebreo-palestinesi e gli
immigrati dei decenni precedenti il 1939.
Va aggiunto che gli ebrei russi poterono immigrare solo dopo gli anni novanta.
Quanto alla tua domanda, una volta conquistato Israele, poteva prendere gli
ebrei francesi, tedeschi e polacchi, e portarceli.
--
Arduino d'Ivrea
Jinx
2018-10-01 11:00:57 UTC
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Post by Arduino
Post by Jinx
e poi chi ce li portava gli ebrei in Israele? il problema non era la
sovranità britannica o tedesca le terre in Palestina le avevano già
comprate i banchieri sionisti. Il problema era costringere milioni di
ebrei a trasferirvisi e fondare Israele che oggi con 9 milioni di
abitanti ebrei allora ne contava appena 300mila. Gli effetti della
politica nazista hanno dato come risultato la fondazione dello stato
d'Israele e il trasferimento la di milioni di profughi ebrei nel
dopoguerre: questi sono i fatti storici innegabili. Per quanto riguarda
i campi di concentramento nazisti in cui furono rinchiusi gli ebrei (in
attesa del loro trasferimento in Israele, bloccato dagli inglesi)
somigliano fortemente ai kibbutz israeliani già fondati dall'inizio del
novecento, per cui in realtà erano campi di addestramento per futuri
cittadini israeliani, se poi ci sono morti milioni di ebrei la colpa è
stata la fame l'epidemie di tifo e i bombardamenti .
Dal 1939, alla vittoria sugli arabi nel 1949, non ci furono arrivi di ebrei
europei in Israele, causa il libro bianco e il blocco navale albionico. La
guerra di liberazione l'hanno combattuta unicamente gli ebreo-palestinesi e gli
immigrati dei decenni precedenti il 1939.
Va aggiunto che gli ebrei russi poterono immigrare solo dopo gli anni novanta.
Quanto alla tua domanda, una volta conquistato Israele, poteva prendere gli
ebrei francesi, tedeschi e polacchi, e portarceli.
resta il fatto che c'erano milioni di ebrei in Europa orientale che,
nonostante ci fossero in Palestina terre e case a loro disposizione sin
dagli inizi del novecento, nessuno si presentava . Gli ebrei aschenzisti
se costretti dalle circostanze delle guerre, preferivano migrare prima
nei paesi dell'Europa occidentale con la Germania in prima tappa, poi
verso la Francia e Londra, e oltre oceano verso la nascente città
ebraica di New York. Vorrai ammettere che in queste circostanze
storiche, se il flusso migratoria dei aschenazisti fosse stato lasciato
fare, solo in pochi idealisti sionisti avrebbero deciso di trasferirsi
in palestina. Il miracolo 'iavista' della nascita dello stato d'Israele
sarebbe dovuto dunque ad un trucco satanico dei sionisti, con il
messiah, l'uomo mandato da dio, impersonato da Hitler.

E poi Hitler era davvero un antisemita? lui stesso aveva un nonno ebreo
e si considerava da giovane un mezzosangue, i suoi amici e conoscenti in
giovinezza erano tutti ebrei, i suoi mercanti d'arte a cui vendeva i
suoi quadri erano ebrei, persino dopo che assunse il ruolo di fuhrer
aveva ancora un medico personale ebreo e la sua amante Eva Braun era una
ebrea.
Psicologicamente la figura di Hitler è ben inquadrabile con il classico
mezzosangue integrato che si comportata da razzista nei confronti degli
appartenenti della sua razza che invece non vogliono integrarsi. Nel suo
libro 'Mein Kampf' Hitler descrive l'anno e l'episodio in cui per la
prima volta nella sua vita sentì un sentimento di odio nei confronti di
un ebreo. Come l'evento decisivo della sua trasformazione in antisemita,
Hitler menziona - nel 1924 precisamente, in Mein Kampf - un incontro con
un ebreo orientale. L'apparizione in un ebreo orientale in caftano nero
e capelli neri gli faceva pensare: "è un ebreo? è stato il mio primo
pensiero". E: "è un tedesco?" Ancora una volta, dice, questa esperienza
lo spinse a leggere sull'argomento: "per alcuni talleri comprai i primi
opuscoli antisemiti della mia vita". Quello che successe poi, continua,
era quella che può essere definita l'ossessione tipica dell'antisemita
radicale: "da quando avevo cominciato a occuparmi di questa domanda e a
prendere coscienza degli ebrei, Vienna mi apparve in una luce diversa
rispetto a prima. Ovunque andassi, cominciai a vedere gli ebrei, e più
vedevo, più acutamente si distinguevano nei miei occhi dal resto
dell'umanità". Il risultato di questo drammatico sviluppo, afferma
Hitler, fu la presa di coscienza del carattere ebraico della
socialdemocrazia: "quando riconobbi l'ebreo come leader della
socialdemocrazia, le scaglie caddero dai miei occhi. Una lunga lotta per
l'anima era giunta alla sua conclusione".
Arduino
2018-10-08 15:37:18 UTC
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Post by Jinx
Nel suo
libro 'Mein Kampf' Hitler descrive l'anno e l'episodio in cui per la
prima volta nella sua vita sentì un sentimento di odio nei confronti di
un ebreo. Come l'evento decisivo della sua trasformazione in antisemita,
Hitler menziona - nel 1924 precisamente, in Mein Kampf - un incontro con
un ebreo orientale. L'apparizione in un ebreo orientale in caftano nero
e capelli neri gli faceva pensare: "è un ebreo? è stato il mio primo
pensiero". E: "è un tedesco?" Ancora una volta, dice, questa esperienza
lo spinse a leggere sull'argomento: "per alcuni talleri comprai i primi
opuscoli antisemiti della mia vita". Quello che successe poi, continua,
era quella che può essere definita l'ossessione tipica dell'antisemita
radicale: "da quando avevo cominciato a occuparmi di questa domanda e a
prendere coscienza degli ebrei, Vienna mi apparve in una luce diversa
rispetto a prima. Ovunque andassi, cominciai a vedere gli ebrei, e più
vedevo, più acutamente si distinguevano nei miei occhi dal resto
dell'umanità". Il risultato di questo drammatico sviluppo, afferma
Hitler, fu la presa di coscienza del carattere ebraico della
socialdemocrazia: "quando riconobbi l'ebreo come leader della
socialdemocrazia, le scaglie caddero dai miei occhi. Una lunga lotta per
l'anima era giunta alla sua conclusione".
Dopo aver ribadito che Israele non fu formato dagli ebrei orientali, in parte
sterminati da hitler, e che per il restante rimasero intrappolati nell'Urss
fino agli anni novanta...
Quanto a hitler, il quadro psicologico che egli stesso traccia di sé, indica un
sentimento comunissimo portato al parossismo.
Del tutto normale sentire in un bar: Ah, però l'assassino era estracomunitario,
oppure meridionale, o anche...
Normale pensare che i cattivi, siano gli "altri" hitler però è andato oltre, se
da una parte razionalmente aveva ben compreso che la Germania aveva perso la
guerra perché aveva meno risorse dei suoi nemici, dall'altra elaborò un
concetto mistico secondo cui un popolo tedesco che fosse stato purissimo, senza
contaminazioni, avrebbe comunque vinto; nella sua mente si forgiò il concetto
che il soldato che scappa, lo speculatore che guadagna sulle commesse militari,
il comunista che insorge alle spalle dell'esercito, esistessero solo perché la
razza germanica era contaminata dalla presenza di una minoranza ebraica.
Al di la della facile obiezione che se così fosse stato, anche francesi e
inglesi sarebbero stati molto più combattivi, i russi non sarebbero usciti dal
conflitto, ecc.
Va aggiunto che la seconda guerra mondiale ha dimostrato che puoi purificare
fin che vuoi una razza, puoi fanatizzarla all'estremo, ma gli uomini resteranno
fatti di carne e ossa e oltre un certo limite lo sforzo militare non lo puoi
portare.
--
Arduino d'Ivrea
Jinx
2018-10-09 05:51:46 UTC
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Post by Arduino
Post by Jinx
Nel suo
libro 'Mein Kampf' Hitler descrive l'anno e l'episodio in cui per la
prima volta nella sua vita sentì un sentimento di odio nei confronti di
un ebreo. Come l'evento decisivo della sua trasformazione in antisemita,
Hitler menziona - nel 1924 precisamente, in Mein Kampf - un incontro con
un ebreo orientale. L'apparizione in un ebreo orientale in caftano nero
e capelli neri gli faceva pensare: "è un ebreo? è stato il mio primo
pensiero". E: "è un tedesco?" Ancora una volta, dice, questa esperienza
lo spinse a leggere sull'argomento: "per alcuni talleri comprai i primi
opuscoli antisemiti della mia vita". Quello che successe poi, continua,
era quella che può essere definita l'ossessione tipica dell'antisemita
radicale: "da quando avevo cominciato a occuparmi di questa domanda e a
prendere coscienza degli ebrei, Vienna mi apparve in una luce diversa
rispetto a prima. Ovunque andassi, cominciai a vedere gli ebrei, e più
vedevo, più acutamente si distinguevano nei miei occhi dal resto
dell'umanità". Il risultato di questo drammatico sviluppo, afferma
Hitler, fu la presa di coscienza del carattere ebraico della
socialdemocrazia: "quando riconobbi l'ebreo come leader della
socialdemocrazia, le scaglie caddero dai miei occhi. Una lunga lotta per
l'anima era giunta alla sua conclusione".
Dopo aver ribadito che Israele non fu formato dagli ebrei orientali, in parte
sterminati da hitler, e che per il restante rimasero intrappolati nell'Urss
fino agli anni novanta...
praticamente Tel Aviv era stata fondata nel 1900, ma fino al 1930 si
presentarono solo 150mila ebrei. I sionisti comiciarono a finanziare
movimenti antisemiti in Europa e rapidamente tra il 1930 e il 1938 gli
ebrei in Palestina aumentarono fino a oltre 400mila. In altre parole gli
ebrei che prima potevano trasferirsi in Francia a Londra e negli USA
cominciarono ad essere bloccati dagli antisemiti finanziati dagli stessi
sionisti.
https://www.jewishvirtuallibrary.org/jewish-and-non-jewish-population-of-israel-palestine-1517-present
Post by Arduino
Quanto a hitler, il quadro psicologico che egli stesso traccia di sé, indica un
sentimento comunissimo portato al parossismo.
Del tutto normale sentire in un bar: Ah, però l'assassino era estracomunitario,
oppure meridionale, o anche...
Normale pensare che i cattivi, siano gli "altri" hitler però è andato oltre, se
da una parte razionalmente aveva ben compreso che la Germania aveva perso la
guerra perché aveva meno risorse dei suoi nemici, dall'altra elaborò un
concetto mistico secondo cui un popolo tedesco che fosse stato purissimo, senza
contaminazioni, avrebbe comunque vinto; nella sua mente si forgiò il concetto
che il soldato che scappa, lo speculatore che guadagna sulle commesse militari,
il comunista che insorge alle spalle dell'esercito, esistessero solo perché la
razza germanica era contaminata dalla presenza di una minoranza ebraica.
Al di la della facile obiezione che se così fosse stato, anche francesi e
inglesi sarebbero stati molto più combattivi, i russi non sarebbero usciti dal
conflitto, ecc.
Va aggiunto che la seconda guerra mondiale ha dimostrato che puoi purificare
fin che vuoi una razza, puoi fanatizzarla all'estremo, ma gli uomini resteranno
fatti di carne e ossa e oltre un certo limite lo sforzo militare non lo puoi
portare.
Hitler fu uno dei tanti politici antisemiti finanziati dai sionisti
Arduino
2018-10-10 13:50:40 UTC
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Post by Jinx
praticamente Tel Aviv era stata fondata nel 1900, ma fino al 1930 si
presentarono solo 150mila ebrei. I sionisti comiciarono a finanziare
movimenti antisemiti
Ne avevano di soldi da buttare. Per fortuna si dice che sono tirchi;))
Diciamo che, dato che gli antisemiti esistevano per conto loro, io i soldi li
avrei spesi per le comunità in Israele, acquistare terre agli arabi, ecc. (come
è stato fatto) Vero che l'antisemitismo germanico ha dato una spinta, ma è
servita solo a incattivire ulteriormente gli arabi e indurre gli inglesi al
blocco dell'immigrazione ebraica.
Post by Jinx
Hitler fu uno dei tanti politici antisemiti finanziati dai sionisti
Se non fosse una balla, si potrebbe dire che mai al mondo soldi furono così mal
spesi.:((
--
Arduino d'Ivrea
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