Piercarlo
2006-06-13 06:00:35 UTC
Non è cosa nuova, anzi è vecchissima, nata agli albori della primissima
applicazione audio: il telefono. E Ambrosini se ne è accorto
(ribattezzandola inopportunamente con un altro nome) ANCHE perché è un
tecnico Telecom, ovvero una persona che con la diafonia ci ha
probabilmente a che fare ogni giorno. Una bestia a lui ben nota che
probabilmente è in grado di riconoscere ovunque salti fuori.
Anche alla Grundig era una bestia ben nota anche se per altre ragioni:
lavoravano soprattutto con la RF e chi lavora con l'alta frequenza sa
bene che più i segnali diventano veloci più tendono ad andare a spasso
disperdendo energia.
Quello che succede con i contenitori non è nient'altro che diafonia
attraverso i contenitori stessi. Non è una diafonia diretta tra i canali
ma una diafonia *indiretta*. I circuiti si accoppiano al telaio
attraverso le capacità parassite generando un riverbero elettrico che è
*monofonico* e lo è sempre più via via che la frequenza dei segnali
cresce. Questo segnale monofonico (e probabilmente anche distorto) viene
riflesso e reiniettato nei circuiti andando ad alterare completamente
l'immagine stereofonica del segnale riprodotto. E la separazione
stereofonica nei Grundig è veramente ottima, anzi, per chi è abituato
alla presenza della diafonia, è addirittura *troppo* ottima. Comunque
sia, mentre su altri aspetti si può discutere, su questo punto (l'alta
separazione tra i canali) esiste un abisso tra i Grundig e la
maggioranza delle altre elettroniche: un abisso non incolmabile (dovuto
più che altro a trascuratezza da parte degli altri costruttori) ma che
comunque c'è e si sente.
Due possibili rimedi "rapidi".
1) interporre tra circuito e telaio una griglia *isolata da tutto* che
spezzi le capacità parassite riducendole. Se possibile tale griglia
dovrebbe essere fatta di fili isolati e non in contatto tra loro.
2) Inserire nel contenitore, se possibile e se non provoca
surriscaldamenti, un materiale a costante dielettrica fissa che in
pratica vada a *sostituire l'aria*. Con C-K ieri si è provato a inserire
un banale spessore di polistirolo (quello degli imballaggi, se non
l'avete buttato via, va benissimo) e si sono avuti dei cambiamenti.
Purtroppo non è una soluzione definitiva o da rendere permanente: l'aria
permette il ricircolo del calore, il polistirolo no. E' da usarsi solo a
fini di esperimento.
Se avete tempo provate e poi postate i risultati qui... giusto per
verificare che sia un fatto reale e non soltanto allucinazioni mie e di
Clark Kent.
Buona giornata a tutti!
Piercarlo
applicazione audio: il telefono. E Ambrosini se ne è accorto
(ribattezzandola inopportunamente con un altro nome) ANCHE perché è un
tecnico Telecom, ovvero una persona che con la diafonia ci ha
probabilmente a che fare ogni giorno. Una bestia a lui ben nota che
probabilmente è in grado di riconoscere ovunque salti fuori.
Anche alla Grundig era una bestia ben nota anche se per altre ragioni:
lavoravano soprattutto con la RF e chi lavora con l'alta frequenza sa
bene che più i segnali diventano veloci più tendono ad andare a spasso
disperdendo energia.
Quello che succede con i contenitori non è nient'altro che diafonia
attraverso i contenitori stessi. Non è una diafonia diretta tra i canali
ma una diafonia *indiretta*. I circuiti si accoppiano al telaio
attraverso le capacità parassite generando un riverbero elettrico che è
*monofonico* e lo è sempre più via via che la frequenza dei segnali
cresce. Questo segnale monofonico (e probabilmente anche distorto) viene
riflesso e reiniettato nei circuiti andando ad alterare completamente
l'immagine stereofonica del segnale riprodotto. E la separazione
stereofonica nei Grundig è veramente ottima, anzi, per chi è abituato
alla presenza della diafonia, è addirittura *troppo* ottima. Comunque
sia, mentre su altri aspetti si può discutere, su questo punto (l'alta
separazione tra i canali) esiste un abisso tra i Grundig e la
maggioranza delle altre elettroniche: un abisso non incolmabile (dovuto
più che altro a trascuratezza da parte degli altri costruttori) ma che
comunque c'è e si sente.
Due possibili rimedi "rapidi".
1) interporre tra circuito e telaio una griglia *isolata da tutto* che
spezzi le capacità parassite riducendole. Se possibile tale griglia
dovrebbe essere fatta di fili isolati e non in contatto tra loro.
2) Inserire nel contenitore, se possibile e se non provoca
surriscaldamenti, un materiale a costante dielettrica fissa che in
pratica vada a *sostituire l'aria*. Con C-K ieri si è provato a inserire
un banale spessore di polistirolo (quello degli imballaggi, se non
l'avete buttato via, va benissimo) e si sono avuti dei cambiamenti.
Purtroppo non è una soluzione definitiva o da rendere permanente: l'aria
permette il ricircolo del calore, il polistirolo no. E' da usarsi solo a
fini di esperimento.
Se avete tempo provate e poi postate i risultati qui... giusto per
verificare che sia un fatto reale e non soltanto allucinazioni mie e di
Clark Kent.
Buona giornata a tutti!
Piercarlo