DARKNES
2013-08-31 11:53:27 UTC
La polemica scatenata dalla teoria illustrata da James Watson
premio Nobel e scienziato di fama internazionale
Clamorosa teoria del pioniere del Dna
"I neri sono meno intelligenti dei bianchi"
LONDRA - James Watson, uno dei più eminenti scienziati di fama
internazionale ha scatenato una clamorosa polemica dopo aver sostenuto che
la gente nera è meno intelligente della gente bianca e l'idea che
"l'eguaglianza della ragione" sia condivisa da tutti i gruppi razziali si è
rivelata una delusione. Lo rivela The Independent riportando le sue
dichiarazioni che riaprono l'esplosivo dibattito sulle teorie razziste della
superiorità della "razza bianca".
Watson, 79 anni, lo scienziato che nel 1962 vinse il Nobel in medicina per
il suo contributo alla scoperta della struttura del Dna, oggi alla guida di
uno dei principali centri di ricerca scientifici degli Stati Uniti, si è
attirato le proteste per le osservazioni razziali e razziste che ha
formulato al suo arrivo in Gran Bretagna, dove è impegnato in una serie di
conferenze, di cui una al museo della scienza a Londra.
La Commissione per i diritti umani, che in Gran Bretagna ha appena
sostituito quella per l'eguaglianza razziale, ha subito fatto sapere che sta
studiando parola per parola le dichiarazioni di Watson.
Lo scienziato ha argomentato che "è un desiderio naturale" che tutti gli
esseri umani siano uguali, ma "chi ha a che fare con dipendenti di colore
pensa che questo non sia vero". Keith Vaz, parlamentare laburista, ha
risposto che "è triste vedere un uomo di scienza di questo livello
abbandonarsi a commenti senza alcun fondamento scientifico e così offensivi
che, sono sicuro, la comunità scientifica respingerà in quanto pregiudizi
personali del dr. Watson".
Nel 1997, ricorda l'Independent, lo stesso Watson dichiarò alla stampa
britannica che una donna doveva avere il diritto di abortire se un test
avesse potuto determinare la natura omosessuale del nascituro. In seguito
suggerì un legame fra colore della pelle e comportamento sessuale: i neri
avrebbero una libido maggiore, il che giustificherebbe un monitoraggio
scientifico e ingegneristico in campo genetico sull'assunto che la
"stupidità" possa essere un giorno curata. Watson è arrivato anche a
sostenere che la bellezza può essere fabbricata geneticamente: "La gente
dice che sarebbe terribile se rendessimo belle tutte le ragazze. Io penso
che sarebbe grandioso".
Steven Rose, professore delle scienze biologiche alla Open University e
membro fondatore della Società per la responsabilità sociale nella scienza,
ha commentato: "E' la teoria più scandalosa di Watson. Ha detto cose simili
sulle donne in passato, ma non lo avevo mai sentito trattare argomenti
genuinamente razzisti".
premio Nobel e scienziato di fama internazionale
Clamorosa teoria del pioniere del Dna
"I neri sono meno intelligenti dei bianchi"
LONDRA - James Watson, uno dei più eminenti scienziati di fama
internazionale ha scatenato una clamorosa polemica dopo aver sostenuto che
la gente nera è meno intelligente della gente bianca e l'idea che
"l'eguaglianza della ragione" sia condivisa da tutti i gruppi razziali si è
rivelata una delusione. Lo rivela The Independent riportando le sue
dichiarazioni che riaprono l'esplosivo dibattito sulle teorie razziste della
superiorità della "razza bianca".
Watson, 79 anni, lo scienziato che nel 1962 vinse il Nobel in medicina per
il suo contributo alla scoperta della struttura del Dna, oggi alla guida di
uno dei principali centri di ricerca scientifici degli Stati Uniti, si è
attirato le proteste per le osservazioni razziali e razziste che ha
formulato al suo arrivo in Gran Bretagna, dove è impegnato in una serie di
conferenze, di cui una al museo della scienza a Londra.
La Commissione per i diritti umani, che in Gran Bretagna ha appena
sostituito quella per l'eguaglianza razziale, ha subito fatto sapere che sta
studiando parola per parola le dichiarazioni di Watson.
Lo scienziato ha argomentato che "è un desiderio naturale" che tutti gli
esseri umani siano uguali, ma "chi ha a che fare con dipendenti di colore
pensa che questo non sia vero". Keith Vaz, parlamentare laburista, ha
risposto che "è triste vedere un uomo di scienza di questo livello
abbandonarsi a commenti senza alcun fondamento scientifico e così offensivi
che, sono sicuro, la comunità scientifica respingerà in quanto pregiudizi
personali del dr. Watson".
Nel 1997, ricorda l'Independent, lo stesso Watson dichiarò alla stampa
britannica che una donna doveva avere il diritto di abortire se un test
avesse potuto determinare la natura omosessuale del nascituro. In seguito
suggerì un legame fra colore della pelle e comportamento sessuale: i neri
avrebbero una libido maggiore, il che giustificherebbe un monitoraggio
scientifico e ingegneristico in campo genetico sull'assunto che la
"stupidità" possa essere un giorno curata. Watson è arrivato anche a
sostenere che la bellezza può essere fabbricata geneticamente: "La gente
dice che sarebbe terribile se rendessimo belle tutte le ragazze. Io penso
che sarebbe grandioso".
Steven Rose, professore delle scienze biologiche alla Open University e
membro fondatore della Società per la responsabilità sociale nella scienza,
ha commentato: "E' la teoria più scandalosa di Watson. Ha detto cose simili
sulle donne in passato, ma non lo avevo mai sentito trattare argomenti
genuinamente razzisti".