Post by egmontA parte il «divide con chiarezza» (ROTFL, io 'ste perle me le devo
conservare), si parla nientepopòdimeno di «tre distinti temi» (!!!).
Apperò, abbiamo pure la sonata tritematica ante litteram, se l'avesse
saputo
Luciano Chailly gli sarebbe preso un coccolone!
No ma dài, qui però qualcuno mi aiuti.
Cioè, manco sapere che in un primo tempo di sonata, si possono dare
non solo temi singoli, ma anche gruppi tematici, e che la differenza
davvero determinante è che il primo tema (o gruppo tematico) sia
alla *tonica* e che il secondo tema (o gruppi tematico) sia alla
*dominante* (se il brano è in maggiore).
Che, guarda un po', è quello che succede nel terzetto: tema del Conte
e di Basilio alla tonica (Sib), il tema a imitazione di "Ah già svien
la poverina" alla dominante (Fa).
Scusa ma che molte delle sinfonie di Mozart siano costruite sulla
presentazione di gruppi tematici, più che di singoli temi (a differenza
di quelle di Haydn ad es.), non ti è passato per la testa?
Robine tipo la Jupiter non le hai mai ascoltate?
Secondo me no, cioè sì, cioè boh (vedi sotto).
Comunque, il mio sospetto è *ben* più forte: che tu non sappia neppure
che la forma sonata classica si caratterizza per la presenza di *due*
temi o gruppi tematici di carattere contrapposto o almeno distinto
(e quindi tonalmente distinti).
Questo, infatti, il modo con cui mi descrivevi l'aria di Paisiello "Del
suo mal non v'affliggete"
Post by egmontPer intenderci, un esempio di modello di sonata applicata all'opera è
http://youtu.be/fB6mnqkehVs
Qui davvero si sente un' __esposizione___ e uno ___sviluppo___ : dopo
una piccola parentesi, a 2.02 si chiude l'esposizione,
l'armonia diventa dunque ____instabile____ , il tema lo si ascolta
ora frantumato e camuffato e inizia la catena di modulazioni,
progressioni e giochini vari.
Quindi gran pedalone in crescendo sull'accordo di tonica...
Ecco, visto che ci siamo, mi sapresti indicare qui dove sta il secondo
tema (o gruppo tematico) richiesto della forma sonata?
Ti do' una notizia: non basta che ci sia un solo tema, né che questo
venga ripresentato alla fine, dopo che l'armonia è diventata instabile
con "giochini vari" (lol), per parlare di "forma sonata".
Azz', a te Rosen ti fa 'na pippa, eh.
Post by egmontPoi l'autore, bontà sua, entra meglio nel dettaglio (pag. 46, tabella) e
rinomina quello che prima definiva come due temi distinti (corrispondenti
all'entrata del conte e quella di Basilio), come primo tema in due
differenti emanazioni (MT1 e MT2).
Eccerto che fa così, di fatto il "primo tema" è un gruppo tematico che
ne contiene due: chiamali sotto-temi o come vuoi, ma essendo
poi cantati da due personaggi differenti ed esaminati all'inizio
singolarmente è corretto chiamarli semplicemente "temi".
Dal lettore ci si aspetta un certo background, sai com'è.
Del resto, poi, lo stesso autore continua correttamente
parlando di "Main theme" (MT diviso nei sotto-temi M1 e M2) e
"secondary theme". Tutto chiaro? Temo di no.
Che, tra l'altro, la coppia costituita dal tema del Conte + di quello di
Basilio, si rispecchia anche da un punto di vista teatrale
perché l'osservazione di Basilio "Ah del paggio, quel che ho detto..."
è, la prima volta, cantata *in soccorso* all'ira del Conte (non così
alla fine del terzetto, dove acquista un valore ironico, dato che il
paggio è proprio lì sotto gli occhi del Conte: vedi quanto dico sotto).
Di questi rispecchiamenti tra forma musicale e azione scenica tratta la
"ciofeca", sai?
Post by egmontIl professore temo che non conosca la distinzione tra tema e periodo, ma andiamo avanti.
Lol. Quasi quasi gli scrivo.
http://www.music.fsu.edu/Faculty-and-Staff/Faculty/Matthew-Shaftel
Ti spiace se, per inquadrare un attimo, nella sua mente probabilmente
sbalordita, l'autore della dotta obiezione, lo informo che il dotto
obiettore non ha saputo in passato definire correttamente le due
battute su "Discendi o gioia bella" / "Deh vieni alla finestra" nel DG,
come non dico una "semi-frase", ma, alla buona, "frammento di frase" o
"di tema"?
Ma pensava che fossero proprio un "tema" *intero* (orrrrrore)?
Post by egmontIl terzo tema è ora
diventato secondo tema (mi scuso se riempio di controsensi le mie parole,
ma provate voi a dare un'occhiata a quella roba per capire che razza di
pasticcio è).
Ti scuso volentieri.
Deve essere un pasticcio enorme per te, se non sai: 1) che nella forma
sonata deve esistere un secondo tema (o gruppo tematico) in parte
contrapposto al primo; 2) che la caratteristica fondamentale di un
secondo tema (o gruppo tematico) di sonata (nella sua forma standard
ovviamente), quando la composizione è in maggiore, è di essere alla
dominante, e quindi, quand'anche fosse *uno solo*, si distingue
in forza di questo dal gruppo tematico alla tonica.
Post by egmontAndiamo a vedere questo «secondo tema». Il professore dice che inizia a
misura 42 «ah già svien la poverina»: peccato che a quella misura c'è un
pedale . Ora, immaginarsi un secondo tema che inizia con un pedale è una
di > quelle sfide di surrealismo musicale che darebbe del filo da torcere
persino ad un Bussotti.
A te persino i bussolotti darebbero del filo da torcere.
Ma che c'entra il pedale, frena va che vai a sbattere! Non vedi che
siamo alla dominante adesso?
Ah già, non lo vedi.
Post by egmontMa mica è finita qui: finito il pedale, dopo appena 4
misure cosa compare? toh: quello che il professore aveva prima indicato come
primo tema (più specificamente MT2): troppo sforzo, per il professore, notare
che le pause su secondo e quarto tempo di misura non ne modificano di una
virgola la fisionomia, e che sono un comunissimo artificio per far cantare
con affanno i protagonisti.
Qui ho riso tantissimo.
Pensare che questo tema:
http://youtu.be/43Tyq4JEkWQ
(due lunghe frasi discendenti, ciascuna divisa in due metà)
sia uguale a questo (che poi non è un tema, ma la seconda metà di quello
che viene identificato nel "Secondary theme" di sonata, su "Siamo qui
per aiutarti")
http://youtu.be/43Tyq4JEkWQ
motivo di tre note ripetuto, poi ascendente con cromatismo
(ho imparato, vedi) e infine discendente, è da stella nella walk of
fame della sede dell'Amplifon.
Pensare poi che le pause siano state messe per non far stancare i
cantanti e non per far sentire in controtempo i violini è *oltre*
ogni elogio io possa mai immaginare.
Post by egmontInsomma, ma 'ndo 'sta allora 'sto secondo tema??? Nell'uovo di Pasqua???
Quello che è sicuro è che *non* sta nella tua testa.
Quello che si discute nella pagina di questo studio (non lo dico per
te, eh, per qualcuno che conosca l'ABC della forma sonata) è che in
quella che si può a buon diritto identificare come la "ricapitolazione"
alla m. 147
http://youtu.be/43Tyq4JEkWQ
e che inizia con il tema del conte su "Onestissima signora..." (urca in
Sib come all'inizio, sai che la forma sonata dice proprio che deve
succedere così?), il *secondo tema* (quello delle pause defatiganti
lollissime; urca lo sai che anche questo secondo tema ora è alla tonica
secondo i principi della forma sonata?)
http://youtu.be/43Tyq4JEkWQ
arrivi *prima* del tema di Basilio (MT2), che infatti si presenta *dopo*:
http://youtu.be/43Tyq4JEkWQ
Il che, pur essendo oggetto di discussioni tra gli studiosi (sebbene
dubito che si divertano così, lol), non è certo la regola nella sonata
classica.
Quel che conta è che, come osserva l'autore, questa contravvenzione
alle regole della forma sonata sia scientemente sfruttata da WAM
proprio per sottolineare il valore ironico, e non più di soccorso al
Conte, che ora deve avere l'osservazione di Basilio.
Che è quello che volevo far notare io stesso, che non son nessuno,
da qualche giorno riguardo a questo Terzetto, in cui Mozart va a
ripescare nel finale del Terzetto la frase di Basilio posta
*all'inizio* da Da Ponte
"Ah del paggio, quel che ho detto / era solo un mio sospetto"
che, nel contesto di inizio Terzetto (paggio nascosto, Conte incazzato)
ha un senso ("gettiamo acqua sul fuoco"), ma nel contesto di fine
Terzetto (paggio scoperto, Conte ancora più incazzato) assume un valore
totalmente ironico: e ciò dice della psicologia di quel maneggione di
Basilio come meglio non si può.
Questo, ancora una volta, significa far teatro solo attraverso
*dispositivi musicali*.
Dubito che tu abbia capito qualcosa di tutto ciò, per cui
mi aspetto già strampalate riletture
Post by egmontEcco, ancora una volta sono caduto in questo delirante gioco. E me ne
rendo > conto a cose fatte. Etwas, tu hai qualche potere sadico nei miei confronti
che inizia a preoccuparmi. E io, fondamentalmente, sono uno sciocco.
A me invece fanno male gli addominali, dal ridere.
Resisto, però, perché questa cosa della Jupiter mi ha un po' incuriosito
e sono andato a vedere se il nostro aveva qualche dimestichezza
con la composizione in oggetto.
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La Jupiter di Egmont. Dramma giocoso in due atti
Atto I.
Siamo in una fredda fine di gennaio del remoto 2009. Nel seguente thread
obietta (secondo me perfino con ragione) a una tesi (un bel po')
azzardata su un presunto antecedente da cui WAM avrebbe saccheggiato
per la sua Jupiter
http://tinyurl.com/bpqbh2a
Notare innanzitutto l'indignazione sull'ipotesi che Mozart che abbia
copiato... Non sia mai! Sembra poi che conosca persino la differenza
tra tema e motivo.
Però, a domanda precisa, rivelava
Post by egmontTi dirò: ho ascoltato la Jupiter una sola volta in vita mia, ma è
bastata per farmi notare che... (omissis su questo metodo dianalisi
basato su un ascolto una tantum: devi avere una memoria che neanche
il Mozart bambino con il Miserere)
Atto II.
Sempre 2009, fa ancora freddo. In quest'altro thread
http://tinyurl.com/cb46mxf
il nostro stronca sprezzante un'incisione della sinfonia medesima, e ne
consiglia altre a destra e a manca, perché
Post by egmontpenso che la Jupiter (che è in assoluto tra le mie predilette) sia una
sinfonia che interpreta sè stessa. Il direttore deve battere il tempo
e poco più.
Sono passati trenta giorni.
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Cioè, il tipo è questo. Oddio, tipo. Secondo me è un software che genera
costrutti sintatticamente coerenti ma contenutisticamente casuali.
Una specie di loremipsum a sfondo musicale.
Osservare, ad esempio, come lodava il DG in questo thread:
http://tinyurl.com/bp232p2
Un paio d'anni fa. Come cambiano in fretta i gusti.
Siamo tutti esuli dal nostro passato, come diceva quel tale.
Chi più chi meno, aggiungo io.
Detto questo, la faccenda la chiudo *veramente* ora, perché mi è
passato il divertimento. Temo, anzi sono certo di repliche,
ma chi le leggerà si potrà fare un'idea del tutto, anche se non
replicherò.
Adieu
E