Discussione:
Il mestiere più antico del mondo?
(troppo vecchio per rispondere)
Arduino D'Ivrea
2005-10-16 17:26:37 UTC
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Secondo il detto comune, la prostituzione sarebbe il mestiere più vecchio
del mondo.
Come tutti i luoghi comuni, è falso.
Non solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
Ma la prostituzione, nasce dopo che le antiche religioni, hanno posto dei
tabù sessuali. In una società senza regole sessuali, la prostituta non ha
ragione di esistere. Solo dopo che l'uomo viene inibito dall'avere liberi
rapporti, e rispettare le mogli altrui e le fanciulle destinate al
matrimonio vergine, sorge la necessità che ci siano donne che possano
violare il tabù.
Infatti, in origine le prostitute erano sacerdotesse sacre agli dei, che
proprio in virtù della loro sacralità, potevano violare il tabù cui erano
soggette tutte le altre donne.
Solo dopo la fine dell'età del bronzo, nella più povera età del ferro, si
creò un degrado sociale che indusse alcune donne a concedersi al di fuori
dei templi, e la parte povera degli uomini, non più in grado di pagare le
alte tariffe imposte dai templi, divenne cliente di questa prostituzione
profana.
Che però non sostituì la prostituzione sacra. Prostitute sacre, c'erano
anche nel tempio di Gerusalemme. Alcuni templi, erano famosi in tutto il
mediterraneo, come ad esempio quello di Afrodite di Corinto, che aveva oltre
mille prostitute sacre.
Con il cristianesimo, la prostituzione sacra decadde. ma nella chiesa
primitiva, le prostitute risiedevano ancora nella cella campanaria. In
cambio, dovevano dedicare un certo tempo giornaliero alle preghiere, e
versare alla chiesa una parte dei guadagni.
Ad'I
Max V.
2005-10-16 18:19:30 UTC
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Post by Arduino D'Ivrea
Secondo il detto comune, la prostituzione sarebbe il mestiere più vecchio
del mondo.
Bel post, sono argomenti che trovo interessanti ^__-

(Un unico appunto, io non trovo in quello che riporti gli estremi per
sfatare il detto comune ;))
Gianni
2005-10-16 18:48:24 UTC
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Post by Max V.
Post by Arduino D'Ivrea
Secondo il detto comune, la prostituzione sarebbe il mestiere più vecchio
del mondo.
Bel post, sono argomenti che trovo interessanti ^__-
(Un unico appunto, io non trovo in quello che riporti gli estremi per
sfatare il detto comune ;))
difficile conoscere la situazione demografica di allora e nulla vieta di
pensare che ci fossero molti uomini e poche donne...quindi il mercato
giustificava l'offerta...
Dalgora Nulla
2005-10-17 10:00:18 UTC
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Post by Gianni
difficile conoscere la situazione demografica di allora e nulla vieta di
pensare che ci fossero molti uomini e poche donne...quindi il mercato
giustificava l'offerta...
In effetti, la prima perplessità è che la ricostruzione di tutto ciò
che appartiene alla preistoria è in gran parte frutto di ipotesi. Di
quelle epoche possiamo ricostruire i modi di pensare e di vivere, solo
attraverso i reperti materiali o le immagini.

Innanzitutto che cosa intendiamo per prostituzione? La prestazione
sessuale offerta in cambio di qualcosa?

Be' se è così, persino il matrimonio può talvolta rientrare in una
forma di prostituzione.

Se invece intendiamo l'attività di donne dedite a offrire prestazioni
sessuali in cambio di un compenso, anche qui l'analisi potrebbe
diventare più particolareggiata.

Il compenso può essere corrisposto mediante baratto o può essere
corrisposto attraverso il denaro. In questo caso, ma solo in questo
caso, potremo parlare di attività nata in tempi più recenti.

Gianni infatti mostra di dare questa interpretazione finale e si rifà
al "mercato" e alla famosa legge della domanda e dell'offerta...


Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Max V.
2005-10-17 16:13:41 UTC
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Post by Dalgora Nulla
In effetti, la prima perplessità è che la ricostruzione di tutto ciò
che appartiene alla preistoria è in gran parte frutto di ipotesi. Di
quelle epoche possiamo ricostruire i modi di pensare e di vivere, solo
attraverso i reperti materiali o le immagini.
Innanzitutto che cosa intendiamo per prostituzione? La prestazione
sessuale offerta in cambio di qualcosa?
IMO bisognerebbe separare i concetti di "prostituzione" dalla categoria
"prostituta". "prostituzione" è una prestazione sessuale occasionale e
non esclusiva offerta in cambio di qualche ricchezza di cui entrambe le
parti sono consapevoli.
Si può intendere come "prostituta" colei che fa della prostituzione un
mestiere, ma non necessariamente chi fa prostituzione è definibile come
prostituta. (come non necessariamente chi dice una bugia può definirsi
categoricamente un bugiardo)

Il resto delle tue obiezioni mi sembrano essere soddisfatte da questa
impostazione ;)




Max
Post by Dalgora Nulla
Be' se è così, persino il matrimonio può talvolta rientrare in una
forma di prostituzione.
Se invece intendiamo l'attività di donne dedite a offrire prestazioni
sessuali in cambio di un compenso, anche qui l'analisi potrebbe
diventare più particolareggiata.
Il compenso può essere corrisposto mediante baratto o può essere
corrisposto attraverso il denaro. In questo caso, ma solo in questo
caso, potremo parlare di attività nata in tempi più recenti.
Max V.
2005-10-17 16:27:44 UTC
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Post by Max V.
IMO bisognerebbe separare i concetti di "prostituzione" dalla categoria
"prostituta". "prostituzione" è una prestazione sessuale occasionale e
non esclusiva offerta in cambio di qualche ricchezza di cui entrambe le
parti sono consapevoli.
Si può intendere come "prostituta" colei che fa della prostituzione un
mestiere, ma non necessariamente chi fa prostituzione è definibile come
prostituta. (come non necessariamente chi dice una bugia può definirsi
categoricamente un bugiardo)
Il resto delle tue obiezioni mi sembrano essere soddisfatte da questa
impostazione ;)
inzomma, non mi convince troppo quello che ho scritto :-\
Dalgora Nulla
2005-10-17 16:54:10 UTC
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On Mon, 17 Oct 2005 18:27:44 +0200, "Max V."
Post by Max V.
inzomma, non mi convince troppo quello che ho scritto :-\
Ma come??? Stavo proprio per dire "ah, sì, sì...mi sembra più chiaro
ora!!!"....E tu contraddici te stesso??? Boh...e che faccio ora? Sono
confusa!:-))

Ciao,
Dalgora
********************************************
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FISAn: free.it.scienza.antropologia
Arduino D'Ivrea
2005-10-17 20:06:46 UTC
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Post by Max V.
Post by Max V.
IMO bisognerebbe separare i concetti di "prostituzione" dalla categoria
"prostituta". "prostituzione" è una prestazione sessuale occasionale e
non esclusiva offerta in cambio di qualche ricchezza di cui entrambe le
parti sono consapevoli.
Si può intendere come "prostituta" colei che fa della prostituzione un
mestiere, ma non necessariamente chi fa prostituzione è definibile come
prostituta. (come non necessariamente chi dice una bugia può definirsi
categoricamente un bugiardo)
Il resto delle tue obiezioni mi sembrano essere soddisfatte da questa
impostazione ;)
inzomma, non mi convince troppo quello che ho scritto :-\
Nonostante la tua successiva perplessità, credo tu abbia espresso il giusto
concetto.
Prostituzione è il singolo atto.
Prostituta è quella che lo compie in modo continuo e regolare.
Appunto allo stesso modo che bugiardo è chi dice sempre bugie, commerciante
chi commercia per professione, e che chi si dipinge la casa non è un
imbianchino.
Ciao
Ad'I
Arduino D'Ivrea
2005-10-17 19:59:04 UTC
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Post by Gianni
difficile conoscere la situazione demografica di allora e nulla vieta di
pensare che ci fossero molti uomini e poche donne...quindi il mercato
giustificava l'offerta...
Effettivamente, dal ritrovamento di scheletri, sembrerebbe che le donne
fossero metà degli uomini.
Ma in piccole comunità, proprio questa disparità numerica, rende difficile
pensare che sei sette uomini in un gruppo avessero una moglie, e gli altri
sei o sette andassero con prostitute (da dove sarebbero venute? Come
avrebbero fatto a spostarsi da un gruppo nomade all'altro?)
Perciò, è più facile pensare ad un godimento comune delle femmine, come
avviene ancora in molte tribù primitive.
Ciao
Ad'I
Arduino D'Ivrea
2005-10-16 22:04:19 UTC
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Post by Max V.
Post by Arduino D'Ivrea
Secondo il detto comune, la prostituzione sarebbe il mestiere più vecchio
del mondo.
Bel post, sono argomenti che trovo interessanti ^__-
(Un unico appunto, io non trovo in quello che riporti gli estremi per
sfatare il detto comune ;))
Amesso che l'omo Abilis, non praticasse la caccia, l'omo erectus sicuramente
la praticava. Perciò risale perlomeno a quasi due milioni di anni fa.
La prostituzione, nasce in una data incerta fra gli undicimila ed i
cinquemilacinquecento anni fa. Non mi sembra ci siano dubbi sul mestiere più
vecchio.
Ciao: Ad'I
Naturalmente, so che non si potrà sfatare il mito.
(E ti ringrazio per l'apprezzamento)
Dalgora Nulla
2005-10-17 10:34:34 UTC
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On Sun, 16 Oct 2005 20:19:30 +0200, "Max V."
Post by Max V.
Post by Arduino D'Ivrea
Secondo il detto comune, la prostituzione sarebbe il mestiere più vecchio
del mondo.
Bel post, sono argomenti che trovo interessanti ^__-
(Un unico appunto, io non trovo in quello che riporti gli estremi per
sfatare il detto comune ;))
Davvero un bel post e da approfondire, quello di Arduino, ma condivido
le perplessità ...:-)

Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
p.l.
2005-10-16 19:00:57 UTC
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Senza pretendere di dire qualcosa sulla natura dell'uomo e sulla sua
dimensione eterna, argmenti che mi sfuggono e sui quali non ho competenza,
Post by Arduino D'Ivrea
Non solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
come lo sappiamo? Spero che non sembri una domanda banale: quel su cui
vorrei richiamare l'attenzione è che, al limite, possiamo fare ipotesi e
nulla più. E poiché ovviamente le ipotesi non ci bastano allara abbiamo due
possibilità: considerare banale la mia domanda semplicemtne scrollandoci le
spalle, oppure riconsiderare la questione per vedere se non ci sono errori
nel modo in cui si è posta. Ad esempio siamo sicuri che possiamo considerare
la prostituzione, quale si è storicamente costruita in occidente, come un
fenomeno universale? Vale la pena di notare che nelle comunità di cacciatori
e raccoglitori di livello etnologico (che purenon possono in nessun modo
essere rappresentative di ciò che era 11 mila anni fa) l'uso di favori
sessuali da parte di donne in cambio di vantaggi non è sconosciuto. Donne
che, dalle mogli legittime, vengono guardate con poca simpatia. Sono
prostitute? Direi che l'uso di questa categoria è inapporpriato e non
aggiunge nnulla alla nostra comprensione del fenomeno e anzi rischia di
farci fraintendere la cosa. Che mi pare una lancia spezzata contro l'uso
universalizzante della categoria in questione.
Post by Arduino D'Ivrea
Ma la prostituzione, nasce dopo che le antiche religioni, hanno posto dei
tabù sessuali. In una società senza regole sessuali, la prostituta non ha
ragione di esistere.
Immagino che qualcuno abbia date precise sulla nasscita delle religioni,
tuttavia mi pare che la cosa sia irrilevante: semplicemente nessuna cultura
nota è priva di regole sessuali (tanto che come noto a chiuqnue si interessi
di antropologia Lévi-Strauss ha considerato l'incesto come il primo
universale umano). Così se possiamo discutere (e si discute) se esistono
culture prive di religione non si discute sul fatto che tutte hanno regole
sessuali.

Solo dopo che l'uomo viene inibito dall'avere liberi
Post by Arduino D'Ivrea
rapporti, e rispettare le mogli altrui e le fanciulle destinate al
matrimonio vergine, sorge la necessità che ci siano donne che possano
violare il tabù.
non ho idea di cosa possa essere il matrimonio vergine ma triovo singolare
che la prostituzione possa essere collegata al rispetto delle mogli altrui.
Posso immaginarla collegata alla necessità di un surplus di ricchezze, ad
una stratificazione sociale, alla schiavitù... ma non capisco come possa
legarsi alle mogli altrui. Soprattutto mi pare difficile capire in che modo
la prostituzione possa essere poi una violazione di tabù (qualsiasi cosa
possa essere poi questo tabù, termine di fatto non più usato dagli
antropologi). Quel poco che si ricava dalla storia non pone esattamente le
prostitute dalla parte dei contestatori del sistema.
Post by Arduino D'Ivrea
Infatti, in origine le prostitute erano sacerdotesse sacre agli dei, che
proprio in virtù della loro sacralità, potevano violare il tabù cui erano
soggette tutte le altre donne.
prescindendo (ancora una volta) dal problema degli dei e della loro
antichità ed originarietà, in "origine" quando le prostitute erano
sacerdotesse? Il rischio qui è di considerare arbitrariamente un altra
categoria nostra come universale: sacerdotesse. Quel che sappiamo è che
schiave erano destinate ad un tempio e diventavano dotazione di quel tempio
(sino a che erano appetibili: ignoriamo cosa accadeva poi). Il denaro per le
prestazioni non andava a loro ma al tempio. Erano prostitute? certo
lavoravano per il tempio...erano sacerdotesse? Non risulta che vi siano
stati mai templi gestiti effettivamente da personale femminile. In alcuni
casi erano donne libere a servire presso templi come "dotazione". Non
sappiamo per quanto tempo. E nemmeno la loro sorte poi. tuttavia l'ipotesi
realistica è che non fossero donne di famiglie importanti. Certro è solo
un'ipotesi la mia, tuttavia non risulta da nessuna fonte che donne di
famiglie importanti finisssrro in quel modo, mentre risulta che figlie o
comunque donne di fammiglie indebitate vi finissero. Ancora: schiave?
sacerdotesse?
Quale sarebbe il tabù di tutte le altre donne?
Post by Arduino D'Ivrea
Solo dopo la fine dell'età del bronzo, nella più povera età del ferro, si
creò un degrado sociale
povera età del ferro? E' il degrado sociale dell'età del ferro (ancora un
universale: quest'età è uguale per tutti?) a creare la prostituzione non
sacra? come dire: povertà = prostituzione? Che ciò possa esser valido oggi
mi pare chiaro ma che possa essere valido in periodi nei quali, ad esempio,
molto dipendeva dalla schiavitù...
Post by Arduino D'Ivrea
Con il cristianesimo, la prostituzione sacra decadde. ma nella chiesa
primitiva, le prostitute risiedevano ancora nella cella campanaria.
Qui concordo: "le prostitute vi precederanno nel Regno dei Cieli": il
cristianesimo primitivo non ha mai avuto per le prostitute un rifiuto
particolarmente vivo, considerandole correttamente, delle vittime più che
dei carnefici.
marco
Rosella
2005-10-16 19:52:18 UTC
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Post by p.l.
Senza pretendere di dire qualcosa sulla natura dell'uomo e sulla sua
dimensione eterna, argmenti che mi sfuggono e sui quali non ho competenza,
Post by Arduino D'Ivrea
Non solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
come lo sappiamo? Spero che non sembri una domanda banale: quel su cui
vorrei richiamare l'attenzione è che, al limite, possiamo fare ipotesi e
nulla più.
Effettivamente non è poi così banale. Hancock ha scritto libri per cercare
di dimostrare che le prime civiltà risalgono proprio a quel periodo
preistorico, e che grazie a quel fenomeno che chiamiamo diluvio universale
sono andate perdute lasciando agli eredi pochi ricordi.


Rosella
Arduino D'Ivrea
2005-10-16 21:59:00 UTC
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Post by p.l.
Post by Arduino D'Ivrea
Non solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
come lo sappiamo? Spero che non sembri una domanda banale: quel su cui
vorrei richiamare l'attenzione è che, al limite, possiamo fare ipotesi e
nulla più. E poiché ovviamente le ipotesi non ci bastano allara abbiamo due
possibilità: considerare banale la mia domanda semplicemtne scrollandoci le
spalle, oppure riconsiderare la questione per vedere se non ci sono errori
Quando si guardano avvenimenti molto lontani, non si può annullare una
percentuale di dubbio. Nessuno potrà mai dire di conoscre con sicurezza
matematica, il numero dei morti nella battaglia di Canne, nessuno potrà mai
dire di conoscere con matematica sicurezza, il comportamento di gruppi umani
di 11.000 anni fa.
Post by p.l.
nel modo in cui si è posta. Ad esempio siamo sicuri che possiamo considerare
la prostituzione, quale si è storicamente costruita in occidente, come un
fenomeno universale? Vale la pena di notare che nelle comunità di cacciatori
e raccoglitori di livello etnologico (che purenon possono in nessun modo
essere rappresentative di ciò che era 11 mila anni fa) l'uso di favori
sessuali da parte di donne in cambio di vantaggi non è sconosciuto. Donne
che, dalle mogli legittime, vengono guardate con poca simpatia. Sono
prostitute? Direi che l'uso di questa categoria è inapporpriato e non
aggiunge nnulla alla nostra comprensione del fenomeno e anzi rischia di
farci fraintendere la cosa. Che mi pare una lancia spezzata contro l'uso
universalizzante della categoria in questione.
Come vedi, hai condotto il ragionamento proprio dove volevo arrivare: Per
prostituzione, intendo la prostituta coe è vista nell'opinione generale.
Un operaia, od un impiegata, che nel piccolo ambito del suo ambiente di
lavoro, conceda dei favori a suoi colleghi o superiori, per trarne
vantaggio, sarà magari considerata Troia, ma non prostituta. Pertanto,
dicendoti che la prostituzione non esisteva 12.000 anni fa, non ti dico che
escludo ci fosse qualcuna che la desse a diversi compagni del suo gruppo
(fra l'altro, quì bisogna domandarsi, se perlomeno in modo prevalente, nei
gruppi primitivi, funzionasse il libero sesso (le femmine a disposizione di
tutti) un sistema misto (i più forti si accaparrano una o più femmine,
lasciando le restanti al sesso prosmiquo). Oppure se ci fosse un rigido
concetto di accaparramento esclusivo di tutte le femmine) Affermo
semplicemente che non c'erano i numeri per consentire ci fosse quella che
comunemente oggi definiamo prostituta.
Post by p.l.
Post by Arduino D'Ivrea
Ma la prostituzione, nasce dopo che le antiche religioni, hanno posto dei
tabù sessuali. In una società senza regole sessuali, la prostituta non ha
ragione di esistere.
Immagino che qualcuno abbia date precise sulla nasscita delle religioni,
tuttavia mi pare che la cosa sia irrilevante: semplicemente nessuna cultura
nota è priva di regole sessuali (tanto che come noto a chiuqnue si interessi
di antropologia Lévi-Strauss ha considerato l'incesto come il primo
universale umano). Così se possiamo discutere (e si discute) se esistono
culture prive di religione non si discute sul fatto che tutte hanno regole
sessuali.
In questo caso, sei tu ad imporre regole sicure a gruppi umani di cui
possiamo solo immaginare i comportamenti.
E' vero che l'incesto è un antica proibizione. (Fra l'altro, solo in linea
maschile. In pratica, era inibito ai maschi del gruppo avere rapporti con le
figlie e sorelle, che dovevano essere consegnate vergini a gruppi amici, in
cambio delle loro figlie altrettanto vergini. Ma nelle successive
generazioni, non c'era alcuna cura di evitare che gli scambi avvenissero con
fanciulle che erano figlie, delle sorelle o delle figlie che si erano
scambiate precedentemente.) Ma la proibizione del rapporto consanguineo
(avvenuta quando? Anche quì si possono solo fare ipotesi, ed il fatto che la
Bibbia, ed antichi miti, parlino di incesti, non sempre condannandoli
dimostra non solo che questa pratica non è mai scomparsa, ma che la sua
condanna, è forse più recente di quanto si pensi. Non inibiva ai gruppi
umani primitivi di avere molteplici rapporti sessuali. Bastava escludere
figlie e sorelle.
Post by p.l.
Solo dopo che l'uomo viene inibito dall'avere liberi
Post by Arduino D'Ivrea
rapporti, e rispettare le mogli altrui e le fanciulle destinate al
matrimonio vergine, sorge la necessità che ci siano donne che possano
violare il tabù.
non ho idea di cosa possa essere il matrimonio vergine ma triovo singolare
che la prostituzione possa essere collegata al rispetto delle mogli altrui.
Posso immaginarla collegata alla necessità di un surplus di ricchezze, ad
una stratificazione sociale, alla schiavitù... ma non capisco come possa
legarsi alle mogli altrui. Soprattutto mi pare difficile capire in che modo
la prostituzione possa essere poi una violazione di tabù (qualsiasi cosa
possa essere poi questo tabù, termine di fatto non più usato dagli
antropologi). Quel poco che si ricava dalla storia non pone esattamente le
prostitute dalla parte dei contestatori del sistema.
Per matrimonio vergine, intendo sposa che deve giungere vergine al
matrimonio.
Per rispetto delle mogli altrui, intendo il cambiamento culturale.
Nella società di cacciatori, l'effettiva paternità dei figli, è poco
rilevante, il cacciatore non ha nulla da lasciare in eredità.
Ma con l'agricoltura, pian piano subentra il possesso della terra, del
bestiame, non è più tollerabile che la compagna possa avere rapporti
promiscui, che possa generare figli altrui. Anche il contadino che non ha
niente, non ha certo voglia di lavorare per mantenere figli di altri.
Perciò, se nella società dei cacciatori, e sicuramente almeno in parte nella
società dell'agricoltura matriarcale della zappa, lo scapolo non aveva
difficoltà ad avere favori femminili. Perlomeno al momento dell'avvento
dell'agricoltura dell'aratro, delle società gerarchizzate, lo scapolo si
ritrova senza donne disponibili sessualmente, ed anche lo sposato che non
possa permettersi un harem, è costretto alla monogamia. Ma dato che appunto,
non era possibile imporre improvvisamente questa ricetta, era necessario che
chi imponeva la regola, inventasse un sotterfugio per aggirarla. Non ho
detto che le prostitute fossero sovvertitrici del sistema; anzi, ne erano un
puntello. Regole che non sarebbero state accettate dagli esclusi, potevano
venire imposte perché grazie alle prostitute, si poteva accettare di non
rivolgere attenzioni alle mogli e alle figlie altrui, senza per questo
votarsi alla castità.
Post by p.l.
Post by Arduino D'Ivrea
Infatti, in origine le prostitute erano sacerdotesse sacre agli dei, che
proprio in virtù della loro sacralità, potevano violare il tabù cui erano
soggette tutte le altre donne.
prescindendo (ancora una volta) dal problema degli dei e della loro
antichità ed originarietà, in "origine" quando le prostitute erano
sacerdotesse? Il rischio qui è di considerare arbitrariamente un altra
categoria nostra come universale: sacerdotesse. Quel che sappiamo è che
schiave erano destinate ad un tempio e diventavano dotazione di quel tempio
(sino a che erano appetibili: ignoriamo cosa accadeva poi).
I romani, accusavano le donne etrusche di procurarsi la dote con la
prostituzione.
Credo fosse un sistema molto diffuso.
Post by p.l.
Il denaro per le
prestazioni non andava a loro ma al tempio. Erano prostitute? certo
lavoravano per il tempio...erano sacerdotesse? Non risulta che vi siano
stati mai templi gestiti effettivamente da personale femminile. In alcuni
casi erano donne libere a servire presso templi come "dotazione". Non
sappiamo per quanto tempo. E nemmeno la loro sorte poi. tuttavia l'ipotesi
realistica è che non fossero donne di famiglie importanti. Certro è solo
un'ipotesi la mia, tuttavia non risulta da nessuna fonte che donne di
famiglie importanti finisssrro in quel modo, mentre risulta che figlie o
comunque donne di fammiglie indebitate vi finissero. Ancora: schiave?
sacerdotesse?
Quale sarebbe il tabù di tutte le altre donne?
Anche qui, per sacerdotesse, non bisogna pensare dicessero la messa.
Indipendentemente dall'importanza che potessero avere nel templio (E
comunque esistevano sacerdotesse con compiti sacri, anche se in alcuni casi
erano compiti che a noi apparirebbero osceni. Ad esempio, pare accertato
che nell'annuale festa di Isthar, il primo sacerdote si accoppiasse
sessualmente con la prima sacerdotessa, imitato poi dai sacerdoti minori e
dai fedeli. (Sempre a Babilonia, era fatto obbligo religioso ad ogni donna,
di prostituirsi almeno una volta con uno straniero, versando il ricavato al
templio, obbligo vigente anche in Grecia.)
Ciò che conta, è che avessero una sacralità, un investitura, che in parole
povere, serviva per dire al fedele: Se hai rapporti sessuali con una
prostituta del tempio, non vai all'inferno, (o dove cavolo mandavano allora
i dannati) perché è stata consacrata per questo scopo.
Se invece hai rapporti con la moglie del tuo vicino, finisci giù dritto come
un fuso.
E per tabù che legavano le altre donne, intendo appunto che erano interdette
ai rapporti sessuali. Per sfuggire alle ire divine si doveva andare solo con
le proprie mogli, o con sacerdotesse consacrate.
Post by p.l.
Post by Arduino D'Ivrea
Solo dopo la fine dell'età del bronzo, nella più povera età del ferro, si
creò un degrado sociale
povera età del ferro? E' il degrado sociale dell'età del ferro (ancora un
universale: quest'età è uguale per tutti?) a creare la prostituzione non
sacra? come dire: povertà = prostituzione? Che ciò possa esser valido oggi
mi pare chiaro ma che possa essere valido in periodi nei quali, ad esempio,
molto dipendeva dalla schiavitù...
Ovviamente anche in questo caso, occorre usare il relativo. Non si può
escludere che da qualche parte col ferro ci si arricchisse, ne che da
qualche parte si violassero già prima le regole, od in altre si siano
rispettate anche dopo.
Comunque, in quell'epoca le città crebbero, si creò una plebe urbana
diseredata, in una simile massa umana, da parte maschile c'era una quasi
impossibilità ad accedere a quella che oggi chiameremmo prostituzione di
lusso, praticata ai templi, e da parte femminile, un bisogno materiale,
anche se non si avevano magari i requisiti per accedere al gruppo delle
prostitute del tempio. Perciò, sorge una prostituzione sordida, disperata,
disprezzata. Chi va con queste prostitute, fa peccato, contro queste
prostitute si scagliano i religiosi (Diversi profeti, lanciano anatemi
contro la prostituzione, ma mai fanno una parola contro le prostitute del
tempio. In queste ultime vedevano un legittimo esercizio, mentre
consideravano un obbrobrio che altre donne potessoro praticarla al di fuori
delle regole.
Post by p.l.
Post by Arduino D'Ivrea
Con il cristianesimo, la prostituzione sacra decadde. ma nella chiesa
primitiva, le prostitute risiedevano ancora nella cella campanaria.
Qui concordo: "le prostitute vi precederanno nel Regno dei Cieli": il
cristianesimo primitivo non ha mai avuto per le prostitute un rifiuto
particolarmente vivo, considerandole correttamente, delle vittime più che
dei carnefici.
Mi fa piacere che in coda condividiamo.
E spero che la chiesa recuperi l'antica saggezza.
Ciao
Ad'I
Post by p.l.
marco
Dalgora Nulla
2005-10-17 10:33:36 UTC
Permalink
On Sun, 16 Oct 2005 23:59:00 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Come vedi, hai condotto il ragionamento proprio dove volevo arrivare: Per
prostituzione, intendo la prostituta coe è vista nell'opinione generale.
Un operaia, od un impiegata, che nel piccolo ambito del suo ambiente di
lavoro, conceda dei favori a suoi colleghi o superiori, per trarne
vantaggio, sarà magari considerata Troia, ma non prostituta.
Scusa, Arduino, ma non credo che si possa fare un'analisi basandosi
sul modo di pensare o sui modi di dire, che variano secondo le
interpretazioni del momento.

Il movimento femminista, almeno nelle sue prime analisi che io
condivisi, pose ben in evidenza come si possa definire "prostituzione"
anche il comportamento di una donna che, in cambio del mantenimento o
di altri favori, offra le sue prestazioni sessuali ad un uomo, sia
pure il proprio marito.

In una parola, si può intendere per prostituzione un qualunque atto
sessuale che non abbia come movente l'amore.

Questo genere di prostituzione è sempre stato diffusissimo e forse il
termine maschile "troia" vuole sottolineare una certa assimilazione
tra la donna che offre prestazioni sessuali dietro compenso di denaro
e la donna che si offre momentaneamente ad un uomo (per poi passare ad
un altro) sempre in cambio di qualche favore, magari anche solo
fisico.

Quanto al "mestiere" della donna che offre le proprie prestazioni a
più uomini dietro compenso di denaro, perché questo fenomeno esista
certo è necessario che la società sia piuttosto avanzata.
Post by Arduino D'Ivrea
Post by p.l.
Post by Arduino D'Ivrea
Ma la prostituzione, nasce dopo che le antiche religioni, hanno posto dei
tabù sessuali. In una società senza regole sessuali, la prostituta non ha
ragione di esistere.
Immagino che qualcuno abbia date precise sulla nasscita delle religioni,
tuttavia mi pare che la cosa sia irrilevante: semplicemente nessuna cultura
Su questo punto ho due perplessità. La prima ricalca quella espressa
da marco sul fatto che le culture primitive note non sono prive di
regole sessuali ed è quindi difficile ipotizzare culture diverse, la
seconda nasce dalla considerazione, se vuoi un po' semplicistica, che
la nostra società, con tutta la sua libertà sessuale, non è riuscita
ad eliminare la prostituzione, neppure proibendola, come è accaduto in
Italia.
Post by Arduino D'Ivrea
Perlomeno al momento dell'avvento
dell'agricoltura dell'aratro, delle società gerarchizzate, lo scapolo si
ritrova senza donne disponibili sessualmente, ed anche lo sposato che non
possa permettersi un harem, è costretto alla monogamia. Ma dato che appunto,
non era possibile imporre improvvisamente questa ricetta, era necessario che
chi imponeva la regola, inventasse un sotterfugio per aggirarla. Non ho
detto che le prostitute fossero sovvertitrici del sistema; anzi, ne erano un
puntello.
Su quest'ultima frase concordo pienamente: la prostituzione è un mezzo
che garantisce la conservazione di un sistema in cui si riconosce solo
ai maschi la piena soddisfazione sessuale.


Ciao,
Dalgora
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Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
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Arduino D'Ivrea
2005-10-17 12:17:24 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Sun, 16 Oct 2005 23:59:00 +0200, "Arduino D'Ivrea"
... conceda dei favori a suoi colleghi o superiori, per trarne
Post by Arduino D'Ivrea
vantaggio, sarà magari considerata Troia, ma non prostituta.
Scusa, Arduino, ma non credo che si possa fare un'analisi basandosi
sul modo di pensare o sui modi di dire, che variano secondo le
interpretazioni del momento.
Il movimento femminista, almeno nelle sue prime analisi che io
condivisi, pose ben in evidenza come si possa definire "prostituzione"
anche il comportamento di una donna che, in cambio del mantenimento o
di altri favori, offra le sue prestazioni sessuali ad un uomo, sia
pure il proprio marito.
In una parola, si può intendere per prostituzione un qualunque atto
sessuale che non abbia come movente l'amore.
Questo genere di prostituzione è sempre stato diffusissimo e forse il
termine maschile "troia" vuole sottolineare una certa assimilazione
tra la donna che offre prestazioni sessuali dietro compenso di denaro
e la donna che si offre momentaneamente ad un uomo (per poi passare ad
un altro) sempre in cambio di qualche favore, magari anche solo
fisico.
Ho solo due minuti, perciò rispondo solo alla prima parte, riprenderò in
seguito.
Naturalmente, se si parla di un argomento, occorre dare lo stesso valore ai
termini.
Non dubito ci siano delle ragioni in ciò che dicono le femministe (Ma però
per par condicio, bisognerebbe estendere all'uomo, e definire prostituto chi
sposa una donna ricca, e troio il playboy)
Comunque, sull'uso dei termini ci si può sbizzarrire, c'è chi, giustamente
definisce prostituzione ciò che fa un giornalista che prostituisce le
proprie idee per scrivere cò che vogliono i padroni del giornale.
Però, se io dico: Quella signora, fa la prostituta, posso stare sicuro che
l'interlocutore non pensi che potrebbe essere una giornalista che svilisce
le sue idee, o una segretaria che se la fa col capo. Anzi, posso essere
sicuro che penserà che frequenti un marciapiede od una casa di appuntamenti.
Perciò, potremo aprire un altro thread sui limiti fino a cui si possa
definire prostituzione un comportamento.
Ma non mi sembra scorretto discutere sull'argomento, considerando prostituta
solo la donna che si concede con chiunque corrisponda il prezzo richiesto,
escludendo dalla discussione chi conceda favori solo in determinate
circostanze a determinate persone.
Ciao
Ad'I
Dalgora Nulla
2005-10-17 17:00:01 UTC
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On Mon, 17 Oct 2005 14:17:24 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Naturalmente, se si parla di un argomento, occorre dare lo stesso valore ai
termini.
Sì, ok! Ma allora può trovare consistenza l'obiezione di marco il
quale fa osservare che le "sacerdotesse" non erano poi la stessa cosa
di quelle che noi oggi chiamiamo prostitute.
Post by Arduino D'Ivrea
Ma però
per par condicio, bisognerebbe estendere all'uomo, e definire prostituto chi
sposa una donna ricca, e troio il playboy
Be', io sarei d'accordo...soprattutto per il "troio"!...che poi se lo
chiamiamo "porco" mi va anche bene!:-)))
Post by Arduino D'Ivrea
Comunque, sull'uso dei termini ci si può sbizzarrire, c'è chi, giustamente
definisce prostituzione ciò che fa un giornalista che prostituisce le
proprie idee per scrivere cò che vogliono i padroni del giornale.
Già, anche questo...A guardar bene nell'idea di prostituzione si
potrebbero far rientrare moltissimi comportamenti in cui le finalità
ideali vengono messe da parte per ottenere favori economici.
Post by Arduino D'Ivrea
Però, se io dico: Quella signora, fa la prostituta, posso stare sicuro che
l'interlocutore non pensi che potrebbe essere una giornalista che svilisce
le sue idee, o una segretaria che se la fa col capo. Anzi, posso essere
sicuro che penserà che frequenti un marciapiede od una casa di appuntamenti.
D'accordo. Però stiamo utilizzando un codice di comunicazione che è
valido nella nostra società occidentale. Difficile farlo rientrare in
tutte le società attribuendo le medesime caratteristiche.
Post by Arduino D'Ivrea
Perciò, potremo aprire un altro thread sui limiti fino a cui si possa
definire prostituzione un comportamento.
Ma non mi sembra scorretto discutere sull'argomento, considerando prostituta
solo la donna che si concede con chiunque corrisponda il prezzo richiesto,
escludendo dalla discussione chi conceda favori solo in determinate
circostanze a determinate persone.
Ecco, allora se prendiamo in considerazione questa sola caratteristica
(offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro) va da sé che
l'elemento discriminatorio è rappresentato dall'esistenza del denaro
come mezzo della pattuizione.

Ma a questo punto occorre valutare un altro aspetto: la donna lavora
per sé e per il proprio arricchimento o per l'arricchimento di qualcun
altro, sia pure il tempio?

Nel secondo caso è evidente che si tratta di un'utilizzazione del
corpo femminile che la società fa a proprio vantaggio.

(sì, però ci devo riflettere un po' su...:-))

Ciao,
Dalgora
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Arduino D'Ivrea
2005-10-17 19:44:28 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Mon, 17 Oct 2005 14:17:24 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Sì, ok! Ma allora può trovare consistenza l'obiezione di marco il
quale fa osservare che le "sacerdotesse" non erano poi la stessa cosa
di quelle che noi oggi chiamiamo prostitute.
Infatti, io ho detto, che la prostituzione come la conosciamo noi adesso
(cioé la prostituta che è una pubblica peccatrice che compie un lavoro
considerato disdicevole) è nata solo con l'età del ferro.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
definire prostituto chi
sposa una donna ricca, e troio il playboy
Be', io sarei d'accordo...soprattutto per il "troio"!...che poi se lo
chiamiamo "porco" mi va anche bene!:-)))
Sempre di maiali si tratta. Verro, maiale, porco, sono nomi che si danno al
maiale maschio. Scrofa, porca, o troia (quest'ultimo però usato mi sembra
solo nel sud) sono nomi che si danno alle femmine. (una curiosità, una
volta, avevo letto, che tutti i nomi che si danno alle prostitute, non solo
i dispregiativi popolari (vacca troia, porca, zoccola) ma anche i
vezzeggiativi di tipo giornalistico (lucciola, falena) indicano sempre
animali. Come un inconscio rigetto dal genere umano. (qualche nome di
animale io lo darei ai clienti)
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Comunque, sull'uso dei termini ci si può sbizzarrire, .
Già, anche questo...A guardar bene nell'idea di prostituzione si
potrebbero far rientrare moltissimi comportamenti in cui le finalità
ideali vengono messe da parte per ottenere favori economici.
In fondo, lo siamo quasi tutti :-(
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Però, se io dico: Quella signora, fa la prostituta,
D'accordo. Però stiamo utilizzando un codice di comunicazione che è
valido nella nostra società occidentale. Difficile farlo rientrare in
tutte le società attribuendo le medesime caratteristiche.
Per forza che uso il codice di comunicazione valido per la nostra società.
Se uno fa rumore a bere, dico che è maleducato, mica dico che è ben educato
perché i giapponesi considerano un segno di cortese apprezzamento fare un
leggero rumore mentre si beve una bevanda che è stata offerta.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Perciò, potremo aprire un altro thread sui limiti fino a cui si possa
definire prostituzione un comportamento.
.
Post by Dalgora Nulla
Ecco, allora se prendiamo in considerazione questa sola caratteristica
(offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro) va da sé che
l'elemento discriminatorio è rappresentato dall'esistenza del denaro
come mezzo della pattuizione.
No, non direi tanto il denaro.
Potrei anche offrire una cesta d'arance.
La discriminante fra la prostituta e la troia, è che la troia sceglie
secondo il suo tornaconto e magari secondo i suoi gusti (per spiegarmi, a
tuo marito la darebbe perché è importante e spererebbe di riceverne
vantaggio. A me, mi manderebbe in bianco perché sono l'ultima ruota del
carro e non ne ricaverebbe nulla). La prostituta invece è democratica. Se
chiede cinquanta euro, chiunque voglia spendere questa somma, può godere dei
suoi favori. Se al posto dei soldi, fossero due caciotte, sarebbero comunque
due caciotte per tutti.
Post by Dalgora Nulla
Ma a questo punto occorre valutare un altro aspetto: la donna lavora
per sé e per il proprio arricchimento o per l'arricchimento di qualcun
altro, sia pure il tempio?
Nel secondo caso è evidente che si tratta di un'utilizzazione del
corpo femminile che la società fa a proprio vantaggio.
Le prostitute, ne avevano comunque un vangaggio (non credo che le Etrusche
fossero le uniche ad accumulare in questo modo la dote) e comunque non
avevano una condanna sociale.
Naturalmente, lo sfruttamento della prostituzione, non è fenomeno di questi
ultimi tempi.
Post by Dalgora Nulla
(sì, però ci devo riflettere un po' su...:-))
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
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Arduino D'Ivrea
2005-10-17 19:51:38 UTC
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Post by Dalgora Nulla
...
Quanto al "mestiere" della donna che offre le proprie prestazioni a
più uomini dietro compenso di denaro, perché questo fenomeno esista
certo è necessario che la società sia piuttosto avanzata.
Quindi su questo concordiamo.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Post by Arduino D'Ivrea
Ma la prostituzione, nasce dopo che le antiche religioni,
Su questo punto ho due perplessità. La prima ricalca quella espressa
da marco sul fatto che le culture primitive note non sono prive di
regole sessuali ed è quindi difficile ipotizzare culture diverse, la
seconda nasce dalla considerazione, se vuoi un po' semplicistica, che
la nostra società, con tutta la sua libertà sessuale, non è riuscita
ad eliminare la prostituzione, neppure proibendola, come è accaduto in
Italia.
In Italia, non è proibita la prostituzione (anche se una ridicola ed infame
legge approvata da una commissione prevede una condanna di sei mesi per le
prostitute) è proibito il suo sfruttamento.
Quanto alle attuali popolazioni primitive, certamente molto hanno recepito
nel corso dei millenni dalle società circostanti.
Riguardo all'attuale società libera, è più un mito che una realtà. Ti
assicuro che non sarebbe assolutamente igenico per la mia salute farmi
sorprendere dal mio vicino in camera con sua moglie. E ti garantisco anche
che senza le prostitute, ci sarebbe un buon numero di vergini (maschi) e di
vergini di ritorno ;-)
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Perlomeno al momento dell'avvento
dell'agricoltura dell'aratro, ...
... Non ho
detto che le prostitute fossero sovvertitrici del sistema; anzi, ne erano un
puntello.
Su quest'ultima frase concordo pienamente: la prostituzione è un mezzo
che garantisce la conservazione di un sistema in cui si riconosce solo
ai maschi la piena soddisfazione sessuale.
In questo caso, vorrei fare un po' l'avvocato dei maschi:
mentre per una donna, anche non molto bella e attraente, è abbastanza
facile trovare maschi disponibili. Per i maschi che non siano previlegiati
sociali o degli adoni, trovare donne disponibili è un faticoso esercizio che
non costantemente da buoni frutti. Ed addirittura fatica improba, lo è per
quegli uomini in basso nella scala sociale o della bellezza.
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
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Dalgora Nulla
2005-10-18 16:58:46 UTC
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On Mon, 17 Oct 2005 21:51:38 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Riguardo all'attuale società libera, è più un mito che una realtà. Ti
assicuro che non sarebbe assolutamente igenico per la mia salute farmi
sorprendere dal mio vicino in camera con sua moglie. E ti garantisco anche
che senza le prostitute, ci sarebbe un buon numero di vergini (maschi) e di
vergini di ritorno ;-)
Quindi la "prostituzione" rimane un "remedium concupiscentiae"
irrinunciabile?! E la libertà di costumi è solo un mito?
Vabbé, tu parli della "moglie del vicino", che, come è risaputo, è
sempre più verde...ehmm...:-)) ma esistono un mucchio di donne
single... e...che problemi ci sono?:-)

Forse il problema è che la donna è selettiva...o che ci sono a volte
convenzioni sociali che bloccano...oppure, diciamolo!, il bello
dell'andare con le prostitute è che il pagamento del prezzo assolve il
debito!:-))
Post by Arduino D'Ivrea
Post by Dalgora Nulla
Su quest'ultima frase concordo pienamente: la prostituzione è un mezzo
che garantisce la conservazione di un sistema in cui si riconosce solo
ai maschi la piena soddisfazione sessuale.
mentre per una donna, anche non molto bella e attraente, è abbastanza
facile trovare maschi disponibili. Per i maschi che non siano previlegiati
sociali o degli adoni, trovare donne disponibili è un faticoso esercizio che
non costantemente da buoni frutti. Ed addirittura fatica improba, lo è per
quegli uomini in basso nella scala sociale o della bellezza.
E' un discorso abbastanza frequente, tuttavia io non credo sia solo un
problema estetico o di potere. Conosco uomini che fisicamente non sono
degli adoni (be' Maurizio Costanzo...lo diresti che è un playboy? o
almeno lo è stato...) eppure sono piaciuti lo stesso...e ci uomini
sfaccendati che hanno fatto perdere la testa alle granduchesse...

Il problema è un altro. Ci sono uomini che si mostrano per quello che
sono: educati, sinceri, intelligenti...e realizzano bellissime
amicizie con le donne...ma...nient'altro! Un po' perché la donna
difficilmente passa dall'amicizia all'amore e, quindi, se cataloga un
uomo come "amico"...poi...ci tiene moltissimo e non vuole perdere la
sua amicizia...un po' perché questi uomini sono sinceri, non sono
capaci di mentire e le donne vogliono sentirsi dire bugie perché
vogliono sognare...

Così accade che alcuni uomini, non belli, non ricchi, ma
bugiardi...riescono a far cadere nella loro rete un mucchio di donne,
mentre quelli onesti che sinceramente dicono quello che pensano e
che, cioè, hanno solo voglia di sesso...e nient'altro...eh..restano
all'asciutto.

Ecco perché il mestiere della prostituta in fondo resta molto
redditizio.

Ciao,
Dalgora
********************************************
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Arduino D'Ivrea
2005-10-18 18:08:47 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Quindi la "prostituzione" rimane un "remedium concupiscentiae"
irrinunciabile?! E la libertà di costumi è solo un mito?
Vabbé, tu parli della "moglie del vicino", che, come è risaputo, è
sempre più verde...ehmm...:-)) ma esistono un mucchio di donne
single... e...che problemi ci sono?:-)
Il problema, è che gli uomini sposati sono più numerosi delle donne single.
Post by Dalgora Nulla
Forse il problema è che la donna è selettiva...o che ci sono a volte
convenzioni sociali che bloccano...oppure, diciamolo!, il bello
dell'andare con le prostitute è che il pagamento del prezzo assolve il
debito!:-))
Anche questo è vero.
Post by Dalgora Nulla
...
E' un discorso abbastanza frequente, tuttavia io non credo sia solo un
problema estetico o di potere. Conosco uomini che fisicamente non sono
degli adoni (be' Maurizio Costanzo...lo diresti che è un playboy? o
almeno lo è stato...) eppure sono piaciuti lo stesso...e ci uomini
sfaccendati che hanno fatto perdere la testa alle granduchesse...
Il problema è un altro. Ci sono uomini che si mostrano per quello che
sono: educati, sinceri, intelligenti...e realizzano bellissime
amicizie con le donne...ma...nient'altro! Un po' perché la donna
difficilmente passa dall'amicizia all'amore e, quindi, se cataloga un
uomo come "amico"...poi...ci tiene moltissimo e non vuole perdere la
sua amicizia...un po' perché questi uomini sono sinceri, non sono
capaci di mentire e le donne vogliono sentirsi dire bugie perché
vogliono sognare...
Così accade che alcuni uomini, non belli, non ricchi, ma
bugiardi...riescono a far cadere nella loro rete un mucchio di donne,
mentre quelli onesti che sinceramente dicono quello che pensano e
che, cioè, hanno solo voglia di sesso...e nient'altro...eh..restano
all'asciutto.
Ecco perché il mestiere della prostituta in fondo resta molto
redditizio.
Sui motivi perché molti vadano in bianco, posso concordare.
Ma comunque, al di la di un certo bullismo, per il quale quasi tutti vantano
conquiste mirabolanti esistono molte situazioni in cui un maschio si trova
in una situazione di castità forzata. Quando non si è ancora fidanzato, fra
un fidanzamento e l'altro, in eventuali periodi in cui la fidanzata non
gliela da.
A questi si debbono aggiungere scapoli, separati , vedovi, e mariti in
coppie unite solo proforma.
Questi periodi, possono essere brevissimi, ma anche molto lunghi.
Vi è poi una serie di uomini che pur avendo una vita di coppia, possono
esserne insoddisfatti (es. una moglie frigida) anche in questi casi, l'uomo
può non potere (almeno per un certo periodo) o non volere avere relazioni
estra. (tanto per intenderci, con una prostituta, non c'è il bisogno di
dover dire a due donne: Amo solo te)
Vi è poi un altra tipologia di clienti, ad esempio, quando ero militare, ho
conosciuto un paio di ragazzi, che avevano una preferenza mentale verso le
prostitute, uno addirittura affermava che talvolta viveva i rapporti
sessuali con delle ragazze come un preliminare ad un successivo rapporto
come una prostituta. Ci sono poi persone che hanno esigenze particolari,
difficilmente confessabili a parteners. E poi ci sono quelli che, parodiando
una nota pubblicità: gli piace vincere facile. Con la prostituta non occorre
essere in gamba, dire bugie, essere seducenti.
Perciò, c'è un vasto parco, e non tutto condannabile, perlomeno alla stessa
maniera.
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
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Dalgora Nulla
2005-10-19 09:26:23 UTC
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On Tue, 18 Oct 2005 20:08:47 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Perciò, c'è un vasto parco, e non tutto condannabile, perlomeno alla stessa
maniera.
Ho ritrovato nella vasta tipologia di uomini-clienti da te descritta
moltissimi esempi che riproducono quanto mi riferiscono i miei
numerosi amici.

Questo però ci dice che l'esistenza della "prostituta" non è legata
all'assenza di libertà sessuale in una società, ma alle esigenze
fisiche degli uomini i quali spesso vivono la sessualità come un
momento del tutto distinto dalla propria vita affettiva o ideale.

Che davvero il mestiere della prostituta sia allora il più antico del
mondo, ???:-))

Ciao,
Dalgora
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marcofuics
2005-10-19 09:29:12 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Che davvero il mestiere della prostituta sia allora il più antico del
mondo, ???:-))
CLARO CHE SI!
Arduino D'Ivrea
2005-10-21 22:10:07 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Tue, 18 Oct 2005 20:08:47 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Perciò, c'è un vasto parco, e non tutto condannabile, perlomeno alla stessa
maniera.
Ho ritrovato nella vasta tipologia di uomini-clienti da te descritta
moltissimi esempi che riproducono quanto mi riferiscono i miei
numerosi amici.
Non ne dubito, e potrei anche approfondire in parte il tema grazie
all'esperienza di un mio amico che fa parte di un associazione per il
recupero delle prostitute.
Post by Dalgora Nulla
Questo però ci dice che l'esistenza della "prostituta" non è legata
all'assenza di libertà sessuale in una società, ma alle esigenze
fisiche degli uomini i quali spesso vivono la sessualità come un
momento del tutto distinto dalla propria vita affettiva o ideale.
In parte lo è.
Al di la di certe retoriche, in Italia muoino più donne in seguito alla
decisione di lasciare il marito, che agenti delle forze dell'ordine nella
lotta contro camorra ndrangheta e mafia.
Inoltre ripeto, anche consentendo a tutti la partecipazione al giro
d'Italia, non tutti diverrebbero ciclisti. Una fascia esclusa o semiesclusa
esisterebbe sempre.
Naturalmente, esiste poi un altra metà di clienti che lo fanno per vizio o
per comodo.
Non credo perciò, si debba agire con arresti di clienti, che molte volte
colpirebbero poveracci, e meno ancora con arresti di prostitute, spesso
colpevoli solo di essere schiave.
Occorrerebbe piuttosto un cambio di mentalità: Togliere all'andare con
prostitute quella goliardia, che ne fa in certi ambienti cosa di vantarsi
con gli amici, o da fare con gli amici. Chi va con prostitute dovrebbe
invece essere guardato come un poveraccio che non riesce ad avere rapporti
senza pagare. In tal modo si ridurrebbe il fenomeno entro i suoi termini
fisiologici.
Nel contempo, lo stato dovrebbe assicurare alle prostitute la possibilità di
avere a disposizione luoghi sicuri e protetti dagli schiavisti del sesso.
Post by Dalgora Nulla
Che davvero il mestiere della prostituta sia allora il più antico del
mondo, ???:-))
Prima che una cosa sia inventate, nessuno pensa ai suoi vantaggi :-)
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
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Dalgora Nulla
2005-10-23 17:34:59 UTC
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On Sat, 22 Oct 2005 00:10:07 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Non ne dubito, e potrei anche approfondire in parte il tema grazie
all'esperienza di un mio amico che fa parte di un associazione per il
recupero delle prostitute.
Il recupero delle prostitute? Dici che c'è un'associazione che aiuta
le prostitute ad uscire da quelle situazioni di violenza e di
schiavitù in cui sono state trascinate?
Post by Arduino D'Ivrea
Al di la di certe retoriche, in Italia muoino più donne in seguito alla
decisione di lasciare il marito, che agenti delle forze dell'ordine nella
lotta contro camorra ndrangheta e mafia.
Lasciare un uomo che si è innamorato è una vera tragedia: è una
situazione rischiosissima.
Non c'è difesa e, a mio avviso, non esistono differenze. In ogni caso
si scatenano violente forme persecutorie.
Post by Arduino D'Ivrea
Occorrerebbe piuttosto un cambio di mentalità: Togliere all'andare con
prostitute quella goliardia, che ne fa in certi ambienti cosa di vantarsi
con gli amici, o da fare con gli amici. Chi va con prostitute dovrebbe
invece essere guardato come un poveraccio che non riesce ad avere rapporti
senza pagare. In tal modo si ridurrebbe il fenomeno entro i suoi termini
fisiologici.
Conosco uomini che non vorrebbero mai avere rapporti con prostitute
proprio per questo motivo: naturalmente si tratta di seduttori
incalliti che inventano ogni falsità pur di accalappiare una donna.

Non saprei cosa scegliere: in fondo un uomo che va con una prostituta
non inganna nessuno!:-)

Ciao,
Dalgora
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Arduino D'Ivrea
2005-10-23 19:23:21 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Sat, 22 Oct 2005 00:10:07 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Non ne dubito, e potrei anche approfondire in parte il tema grazie
all'esperienza di un mio amico che fa parte di un associazione per il
recupero delle prostitute.
Il recupero delle prostitute? Dici che c'è un'associazione che aiuta
le prostitute ad uscire da quelle situazioni di violenza e di
schiavitù in cui sono state trascinate?
Si, si chiama Lule (Fiore in albanese) Ho provato anch'io pur non facendo
parte dell'associazione a dare il loro biglietto con il recapito a
prostitute che vedevo sulla strada.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Al di la di certe retoriche, in Italia muoiono più donne in seguito alla
...
Lasciare un uomo che si è innamorato è una vera tragedia: è una
situazione rischiosissima.
Non c'è difesa e, a mio avviso, non esistono differenze. In ogni caso
si scatenano violente forme persecutorie.
Non credo si tratti solo di casi di forte innamoramento, ma anche di un
esasperato concetto possessivo.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Occorrerebbe piuttosto un cambio di mentalità: Togliere all'andare con
prostitute quella goliardia, ....
Conosco uomini che non vorrebbero mai avere rapporti con prostitute
proprio per questo motivo: naturalmente si tratta di seduttori
incalliti che inventano ogni falsità pur di accalappiare una donna.
Li trovo peggiori dei frequentatori di prostitute. E credo che sia per
questo, che Sant'Agostino e Sant Tommaso d'Aquino, giustificavano la
prostituzione (non ricordo chi dei due affermò: La prostituzione svolge lo
stesso servizio fatto dalla cloaca. La cloaca è sporca, ma tiene pulita la
città)
Post by Dalgora Nulla
Non saprei cosa scegliere: in fondo un uomo che va con una prostituta
non inganna nessuno!:-)
Preferisco chi ricerchi rapporti affettivi, o di attrattiva sessuale. Ma al
secondo posto, metto di certo i frequentatori di prostitute, e non gli
imbroglioni su faccende affettive.
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
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Dalgora
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Dalgora Nulla
2005-10-24 15:42:30 UTC
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On Sun, 23 Oct 2005 21:23:21 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Post by Arduino D'Ivrea
Si, si chiama Lule (Fiore in albanese) Ho provato anch'io pur non facendo
parte dell'associazione a dare il loro biglietto con il recapito a
prostitute che vedevo sulla strada.
Mah...deve essere un servizio difficile da svolgere. In genere le
associazioni danno buoni consigli ma quanto ad aiutare in
concreto...non so. Ho i miei dubbi: anche perché il racket della
prostituzione si fonda su attività criminali superprotette.
Post by Arduino D'Ivrea
Non credo si tratti solo di casi di forte innamoramento, ma anche di un
esasperato concetto possessivo.
E' possibile...
Post by Arduino D'Ivrea
Preferisco chi ricerchi rapporti affettivi, o di attrattiva sessuale. Ma al
secondo posto, metto di certo i frequentatori di prostitute, e non gli
imbroglioni su faccende affettive.
Sì. ma nel primo caso la situazione si complica perché i rapporti
affettivi mettono a rischio il matrimonio. Ciò che vagheggiano gli
uomini, in genere, è una donna che viva il rapporto sessuale solo come
un gioco, senza implicazioni affettive. E' molto raro, però, che ciò
si verifichi, e a mio avviso, accade solo in particolari condizioni
psicologiche. Non resta che la prostituzione.

Gianni su un altro ng ha raccontato una storia molto interessante, in
proposito: la storia di Lella, laureata in filosofia e prostituta per
scelta... Sarebbe davvero da riprendere qui, come argomento, perché mi
sembra una storia esemplare.

Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Arduino
2005-10-24 17:30:01 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Sun, 23 Oct 2005 21:23:21 +0200, "Arduino D'Ivrea"
Mah...deve essere un servizio difficile da svolgere. In genere le
associazioni danno buoni consigli ma quanto ad aiutare in
concreto...non so. Ho i miei dubbi: anche perché il racket della
prostituzione si fonda su attività criminali superprotette.
Per fortuna, dalle mie parti non esiste un forte raket. Ad una ragazza che
era uscita dal giro entrando in una comunità, ad esempio, si sono limitati a
spedirgli lettere anonime, diverse sono indipendenti o semindipendenti
(tranne che dal bisogno)
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Non credo si tratti solo di casi di forte innamoramento, ma anche di un
esasperato concetto possessivo.
E' possibile...
Credo un po' più di possibile.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino D'Ivrea
Preferisco chi ricerchi rapporti affettivi, o di attrattiva sessuale. Ma al
secondo posto, metto di certo i frequentatori di prostitute, e non gli
imbroglioni su faccende affettive.
Sì. ma nel primo caso la situazione si complica perché i rapporti
affettivi mettono a rischio il matrimonio. Ciò che vagheggiano gli
uomini, in genere, è una donna che viva il rapporto sessuale solo come
un gioco, senza implicazioni affettive. E' molto raro, però, che ciò
si verifichi, e a mio avviso, accade solo in particolari condizioni
psicologiche. Non resta che la prostituzione.
Credo dipenda dalla scarsa libertà sessuale. La donna per concedersi ad un
altro, deve superare sia resistenze interne, sia la condanna della società
se non riesce a farla franca. Pertanto, se oltre al sesso non c'è
nient'altro, le remore spesso prevalgono.
Post by Dalgora Nulla
Gianni su un altro ng ha raccontato una storia molto interessante, in
proposito: la storia di Lella, laureata in filosofia e prostituta per
scelta... Sarebbe davvero da riprendere qui, come argomento, perché mi
sembra una storia esemplare.
Speriamo allora che Gianni ci legga e posti la storia.
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
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Dalgora Nulla
2005-10-25 07:36:59 UTC
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On Mon, 24 Oct 2005 19:30:01 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
Speriamo allora che Gianni ci legga e posti la storia.
No, non ci ha letto...ma il post è questo

Message-ID: <4357504c$0$29553$***@reader1.news.tin.it>

Si chiamava lella laureata con lode in filosofia ed ora dovrebeb
essere a insegnare la stessa cosa in qualche Università in Germania.
Gli anni in cui l'ho conosciuta sono del tipo 1974. Era una bella
ragazza con una figlia sposata e divisa da un uomo violento e
gelosissimo. Spesso la si incontrava a casa sua con la faccia piena di
lividi....ciaramente il suo ex era passato da casa..le denunce
serivano a poco per chi come professione faceva il poliziotto...Lella
ebbe un momento di notorietà in quegli anni. Scrisse un libro di un
certo successo...e scandaloso. Non ricordo il titolo ma ricordo
la trama perchè parlava della sua storia. Lella decise di fare la
puttana prima in strada e poi in casa...scegliondo i clienti. Disse
che voleva far soldi e alla svelta per scappare dall'Italia da
quell'uomo che la massacrava di botte....Si discuteva come facesse a
sopportare quel mestiere...e ne dava motivazioni complesse...di cui ne
capivo ben poche...La logica di fondo era che farlo da moglie gratis e
farlo da puttana a pagamento gli avrebbe concesso almeno una certa
autonomia e per lo schifo del mestiere o riteneva sopportabile in
quanto sceglieva....: Era una donna molto intelligente ma umanamente
morta...Con la pubblicazione di quel libro si precluse ogni
possibilità lavorativa a livello accademico...e quindi ottenne quel
che voleva..rompere in toto con la sua realtà facendosi terra
bruciata...A qualche anno di distanza si trasferì definitivamente con
la sua piccola figlia in Germania....In quel suo libro scritto con
impostazione di estrema femminista...teorizzava sullo sfruttamento
sessuale della donna decidendo di divenire impresa diretta di tale
sfruttamento...Lo fece sul serio....Era una bella donna Lella e tanto
triste...e le sue scelte la resero ancor piu
triste...Chissà se poi la vita gli sorrise un po di più...

Ciao,
Dalgora
********************************************
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Arduino
2005-10-25 20:14:26 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Mon, 24 Oct 2005 19:30:01 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
Speriamo allora che Gianni ci legga e posti la storia.
No, non ci ha letto...ma il post è questo
Si chiamava lella laureata con lode in filosofia ed ora dovrebeb
essere a insegnare la stessa cosa in qualche Università in Germania.
Gli anni in cui l'ho conosciuta sono del tipo 1974. Era una bella
ragazza con una figlia sposata e divisa da un uomo violento e
gelosissimo. Spesso la si incontrava a casa sua con la faccia piena di
lividi....ciaramente il suo ex era passato da casa..le denunce
serivano a poco per chi come professione faceva il poliziotto...Lella
ebbe un momento di notorietà in quegli anni. Scrisse un libro di un
certo successo...e scandaloso. Non ricordo il titolo ma ricordo
la trama perchè parlava della sua storia. Lella decise di fare la
puttana prima in strada e poi in casa...scegliondo i clienti. Disse
che voleva far soldi e alla svelta per scappare dall'Italia da
quell'uomo che la massacrava di botte....Si discuteva come facesse a
sopportare quel mestiere...e ne dava motivazioni complesse...di cui ne
capivo ben poche...La logica di fondo era che farlo da moglie gratis e
farlo da puttana a pagamento gli avrebbe concesso almeno una certa
autonomia e per lo schifo del mestiere o riteneva sopportabile in
quanto sceglieva....: Era una donna molto intelligente ma umanamente
morta...Con la pubblicazione di quel libro si precluse ogni
possibilità lavorativa a livello accademico...e quindi ottenne quel
che voleva..rompere in toto con la sua realtà facendosi terra
bruciata...A qualche anno di distanza si trasferì definitivamente con
la sua piccola figlia in Germania....In quel suo libro scritto con
impostazione di estrema femminista...teorizzava sullo sfruttamento
sessuale della donna decidendo di divenire impresa diretta di tale
sfruttamento...Lo fece sul serio....Era una bella donna Lella e tanto
triste...e le sue scelte la resero ancor piu
triste...Chissà se poi la vita gli sorrise un po di più...
Interessante, ed anche toccante.
Auguro una grandissima fortuna a Lella.
Ciao: Ad'I
Ps: qualche volta posto anch'io una testimonianza vera.
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
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Dalgora Nulla
2005-10-26 12:32:49 UTC
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On Tue, 25 Oct 2005 22:14:26 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
Post by Dalgora Nulla
....In quel suo libro scritto con
impostazione di estrema femminista...teorizzava sullo sfruttamento
sessuale della donna decidendo di divenire impresa diretta di tale
sfruttamento...Lo fece sul serio....Era una bella donna Lella e tanto
triste...e le sue scelte la resero ancor piu
triste...Chissà se poi la vita gli sorrise un po di più...
Interessante, ed anche toccante.
Auguro una grandissima fortuna a Lella.
Molto interessante, poiché a mio avviso mostra l'estrema negazione che
l'idea dell'uomo aveva raggiunto in quella donna.

Giungere alla prostituzione come libera scelta, intellettualmente
perseguita, mostra che per Lella l'uomo, in quanto persona, davvero
non esisteva più. E, naturalmente, questo modo di sentire e di pensare
doveva essere in lei la conseguenza delle esperienze vissute.

Magari ci si potrà chiedere: perché scegliere quella strada e non
quell'altra del convento?

Perché Lella non era credente, mi sembra chiaro, e poteva unicamente
operare una scelta che fosse completamente materialista...

Ciao,
Dalgora
********************************************
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Arduino
2005-10-27 18:29:13 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Tue, 25 Oct 2005 22:14:26 +0200, "Arduino"
Perché Lella non era credente, mi sembra chiaro, e poteva unicamente
operare una scelta che fosse completamente materialista...
Prima di entrare nel merito, con il permesso dell'autore, posto un
"intervista" che ci permetterà di approfondire la questione:

O.R. 26 anni, alta con un bel fisico. Parla un italiano caratteristico, ma
ben comprensibile.

Di dove sei?
- Ungheria-
Da quanto sei qui?
-Due anni-
Come mai hai deciso di diventare prostituta? Avevi già questa idea quando
sei partita dall'Ungheria?
-Ma sei matto? tu non ragiona. Io credeva che in Italia c'era fortuna, c'era
lavoro.
Io diceva a miei genitori: In Italia, c'è fortuna, c'è lavoro. Ma loro mi
diceva: te sei matta, se vai in Italia, finisci male. Ma io non ci credeva,
continuava a dire: C'è fortuna, c'è lavoro, io non lascia scappare la
fortuna. Ma loro: Se esci, non torni più, tu finisci sul marciapiede. Loro
aveva ragione, ma io non creduto, credeva lavoro, fortuna, sono partita.
Sono andata al motel e cercava lavoro, Poi io so anche dipingere, faceva
acquerelli. Belli, dovresti vedere, ma a nessuno interessava, ed anche il
lavoro non arrivava. Io intanto aveva finito i soldi.-
E poi?
-Dopo io non pagava più motel. quelli cercare i soldi, io diceva: adesso
trova lavoro, poi vi pago, ma lavoro non arrivava.
Quelli di motel mi diceva: Vai su strada, si guadagna: Ma io dicevo: siete
matti, io non sono puttana. Ma poi io continuava a non pagare, e era tre
giorni che non mangiava. Allora sono andata su strada, ma continuava a
piangere, nessuno si fermava, si capisce che dicevano: quella è matta.
Poi si è fermato uno: mi fa: "Cosa vuoi?" Io: Cosa vuoi tu! Va via, io non
sono puttana! Quello va, ma fa un giro in macchina, e poi torna. Mi fa: "Se
non batti, cosa fai li?" Allora io gli dico che non ero puttana, ero li
perché non mangiava. Allora lui mi chiede ancora: quanto vuoi? Io gli dico:
Quanto mi dai tu? "Va bene cinquantamila?" Cosa è cinquantamila? Quello
bravo, mi fa salire in macchina, e mi fa vedere i soldi: cinquemila,
diecimila, cinquantamila, e mi spiega cosa è cinquantamila.(Si era al tempo
delle lire) Allora io gli detto: va bene. E' stato molto gentile. Anche il
secondo. Io non gli aveva detto niente, ma quello ha capito perché non
sapevo fare niente, mi ha detto se era la prima volta. Gli ho detto: Se
arrivavi mezz'ora fa eri il primo. Allora lui: Mi dispiace, e mi ha lasciato
centomila. Ci sono quelli bravi che mi lasciano centomila, mi dice: Tieni,
mi dispiace che prendi il freddo.
Continua.
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
********************************************
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Arduino
2005-10-29 15:40:06 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Molto interessante, poiché a mio avviso mostra l'estrema negazione che
l'idea dell'uomo aveva raggiunto in quella donna.
Questo, è un settore che non avevamo toccato, presente sopratutto in certa
prostituzione d'alto bordo. Donne che in sostanza odiano l'uomo, ed in
sostanza gli dicono: Se vuoi avere paga! Donne che dalle loro prestazioni,
se non ricavano un piacere sessuale (che non escluderei a priori in certi
casi di prostituzione quasi per sfizio) perlomeno ricavano un piacere
mentale, nel vedere l'uomo costretto a pagare per poter avere una
soddisfazione sessuale, o magari anche per essere umiliato e dominato.
Post by Dalgora Nulla
Giungere alla prostituzione come libera scelta, intellettualmente
perseguita, mostra che per Lella l'uomo, in quanto persona, davvero
non esisteva più. E, naturalmente, questo modo di sentire e di pensare
doveva essere in lei la conseguenza delle esperienze vissute.
Magari ci si potrà chiedere: perché scegliere quella strada e non
quell'altra del convento?
Probabilmente perché nel convento, non si umilia l'uomo, non lo si costringe
a pagare per avere questo, ad aggiungere un altra somma per avere
quest'altro. Mentre la prostituta di strada, è una schiava dell'uomo, quella
d'alto bordo lo schiavizza.
Post by Dalgora Nulla
Perché Lella non era credente, mi sembra chiaro, e poteva unicamente
operare una scelta che fosse completamente materialista...
Forse, se era credente, poteva abbandonare la partita, perdonare, ed andare
in convento.
Ma credo sarebbe stato un sacrificio.
Il suo istinto era certamente di vendicarsi su tutti gli uomini per gli
abusi subiti da uno.
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
********************************************
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FISAn: free.it.scienza.antropologia
vnd
2005-10-18 14:08:30 UTC
Permalink
Post by Arduino D'Ivrea
Non solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
Come la definisci la donna che si concedeva al solo scopo di mangiare?

E quella che, in funzione della sua bellezza, tentava di sistemarsi con
l'uomo meglio inserito nella gerarchia del gruppo in modo da avere cibo
assicurato per lei e i figli?

Sono davvero scomparsi, questi istinti?
O si sono soltanto trasformati?

vnd
Arduino D'Ivrea
2005-10-18 18:12:19 UTC
Permalink
Post by vnd
Post by Arduino D'Ivrea
Non solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
Come la definisci la donna che si concedeva al solo scopo di mangiare?
E quella che, in funzione della sua bellezza, tentava di sistemarsi con
l'uomo meglio inserito nella gerarchia del gruppo in modo da avere cibo
assicurato per lei e i figli?
Sono davvero scomparsi, questi istinti?
O si sono soltanto trasformati?
Si tratta di casi molto differenti.
Fino a pochi decenni fa, era normalissimo per una moglie (pur contribuendo
con il lavoro casalingo e collaborando al lavoro contadino o altro) essere
mantenuta dal marito. E non si trattava certo di prostituzione.
Ciao
Ad'I
Post by vnd
vnd
vnd
2005-10-18 19:50:03 UTC
Permalink
Post by Arduino D'Ivrea
Si tratta di casi molto differenti.
Fino a pochi decenni fa, era normalissimo per una moglie (pur contribuendo
con il lavoro casalingo e collaborando al lavoro contadino o altro) essere
mantenuta dal marito. E non si trattava certo di prostituzione.
Mi sei scivolato come una saponetta.....

Hai fatto bene.

Ma la considerazione che alcune ricerche di cui avevo letto (e va a sapere
quali....) sembravano dimostrare che, comunque sia, una donna continua a
trovare sessualmente attraente l'uomo ben vestito e con una bella
macchina....
Puoi immaginare dove avrei voluto portarti.....

Non è questione di moralità o immoralità.

La propensione a vendersi è scritta molto nel profondo.

Poi.... la cultura imbriglia gli istinti....
Che però sono lì... vivi.
Come lo erano alle origini.

vnd
Rosella
2005-10-18 20:49:16 UTC
Permalink
Post by vnd
Post by Arduino D'Ivrea
Si tratta di casi molto differenti.
Fino a pochi decenni fa, era normalissimo per una moglie (pur contribuendo
con il lavoro casalingo e collaborando al lavoro contadino o altro) essere
mantenuta dal marito. E non si trattava certo di prostituzione.
Mi sei scivolato come una saponetta.....
Hai fatto bene.
Ma la considerazione che alcune ricerche di cui avevo letto (e va a sapere
quali....) sembravano dimostrare che, comunque sia, una donna continua a
trovare sessualmente attraente l'uomo ben vestito e con una bella
macchina....
Puoi immaginare dove avrei voluto portarti.....
Non è questione di moralità o immoralità.
La propensione a vendersi è scritta molto nel profondo.
A questo punto sarei curiosa di sapere cosa ne pensi della prostituzione
maschile.

Rosella
vnd
2005-10-19 08:05:47 UTC
Permalink
Post by Rosella
A questo punto sarei curiosa di sapere cosa ne pensi della prostituzione
maschile.
Molto semplicemente non penso nulla...
Forse sbaglio, ma non mi sembra un fenomeno tanto importante e diffuso...
Non credo che i puttani arrivino a costituire il 5% della categoria...
Ma è solo un'ipotesi...
Se esistessero dei dati, li si potrebbe analizzare...

Vogliamo tenere per buono quel 5%?
Esageriamo?
Facciamo il 10%?

Buona parte dei prostituti è costituita da omosessuali.
Scimmiottano le colleghe donne....
L'imitazione di un modello femminile da parte di un uomo non dimostra che
l'ipotesi dell'esistenza di un istinto che spingerebbe a prostituirsi (darsi
in cambio di.... trovare più attraente l'uomo in grado di...) sia un idea
tanto bizzarra....

Anche i prostituti maschi (eterosessuali) imitano un comportamento
femminile.

Ma qui forse entrano in gioco altri fattori.
Ad es. la confusione dei ruoli determinata dal femminismo.

Ho sentito parlare di alcuni bar di Torino dove donne borghesi possono farsi
montare da negri....
In questo caso, la confisione dei ruoli potrebbe determinare il capriccio
della donna nel voler imitare il comportamento maschile.
Lo ha fatto la sua amica e le ha raccontato di essersi trovata bene....
(Imitazione del comportamento del branco (o del gregge))
Togliersi uno sfizio con uno sconosciuto garantisce riservatezza....

Anche questo... alla fine, non smentisce la mia ipotesi.

L'uomo, come dice Dalgora è meno selettivo.
Una bella donna che voglia darla gratis... difficilmente tornerà a casa a
pancia vuota....
Questo fa sì che l'esigenza di prostituti sia meno sentita di quella delle
prostitute....

La spinta dell'uomo lo porta a tentare di accoppiarsi con le donne
disponibili, le più belle possibili, al fine di migliorare la specie.
La spinta della donna la porta a considerare anche quanto quest'uomo può
garantire sopravvivenza a lei e ai figli.

Mi sembra superfluo scrivere su un ng di antropologia che questi istinti non
significano nulla....

Gli istinti sono il cavallo e la cultura e le tradizioni, le briglie...
Se le donne nel concedersi mirano istintivamente ad altro, ciò non deve per
forza portare a considerale tutte puttane.
La cultura e le tradizioni sono lì apposta per aiutarci ad incanalere le
pulsioni secondo comportamenti che si sono rivelati essere convenienti per
noi e per gli altri.

Completezza d'informazione.
Nel caso ci si domandasse se sono o no favorevole ad una regolamentazione
della prostituzione, e all'evantuale riapertura delle case chiuse, la
risposta è sì.
Esistono uomini incapaci di rapportarsi con le donne.
Questa incapacità può degenerare in pulsioni aggressive.
La prostite possono fungere da condensatore.


vnd
Arduino
2005-10-25 21:03:15 UTC
Permalink
Post by vnd
Molto semplicemente non penso nulla...
Forse sbaglio, ma non mi sembra un fenomeno tanto importante e diffuso...
Non credo che i puttani arrivino a costituire il 5% della categoria...
Ma è solo un'ipotesi...
Se esistessero dei dati, li si potrebbe analizzare...
Se metti assieme, transessuali, travestiti, prostituti per signora, credo si
superi discretamente.
Post by vnd
Vogliamo tenere per buono quel 5%?
Esageriamo?
Facciamo il 10%?
Prendiamo per buono.
Post by vnd
Buona parte dei prostituti è costituita da omosessuali.
Scimmiottano le colleghe donne....
No, non credo sia uno scimmiottamento delle donne
Post by vnd
Anche i prostituti maschi (eterosessuali) imitano un comportamento
femminile.
Anche in questo caso, non credo.
Anzi, penso non ci sia una remora maschile a prostituirsi. Se una donna
piacente, dovesse dire ad un uomo: ti do tot euro se fai sesso con me: tolti
quelli che non hanno bisogno del tot euro, se la situazione non comporta il
pericolo che la cosa venga risaputa, o rischi del genere, credo sarebbero
pochissimi gli uomini a dire di no.
Se non accade, è semplicemente perché la donna piacente normalmente, lo
ottiene senza sganciare un centesimo, e magari facendosi pregare a lungo.
Post by vnd
Ho sentito parlare di alcuni bar di Torino dove donne borghesi possono farsi
montare da negri....
In questo caso, la confisione dei ruoli potrebbe determinare il capriccio
della donna nel voler imitare il comportamento maschile.
Lo ha fatto la sua amica e le ha raccontato di essersi trovata bene....
(Imitazione del comportamento del branco (o del gregge))
Togliersi uno sfizio con uno sconosciuto garantisce riservatezza....
In pratica, le avventrici di quel bar, si comportano esattamente come gli
uomini.
Post by vnd
Anche questo... alla fine, non smentisce la mia ipotesi.
L'uomo, come dice Dalgora è meno selettivo.
Una bella donna che voglia darla gratis... difficilmente tornerà a casa a
pancia vuota....
Questo fa sì che l'esigenza di prostituti sia meno sentita di quella delle
prostitute....
Su questo concordo
Post by vnd
La spinta dell'uomo lo porta a tentare di accoppiarsi con le donne
disponibili, le più belle possibili, al fine di migliorare la specie.
La spinta della donna la porta a considerare anche quanto quest'uomo può
garantire sopravvivenza a lei e ai figli.
Mi sembra superfluo scrivere su un ng di antropologia che questi istinti non
significano nulla....
Gli istinti sono il cavallo e la cultura e le tradizioni, le briglie...
Se le donne nel concedersi mirano istintivamente ad altro, ciò non deve per
forza portare a considerale tutte puttane.
La cultura e le tradizioni sono lì apposta per aiutarci ad incanalere le
pulsioni secondo comportamenti che si sono rivelati essere convenienti per
noi e per gli altri.
Su questo tema, non intervengo, ma ti invito ad azzerare i fattori esterni,
che sono due:
Esiste ancora una differenza di potere economico e sociale fra uomini e
donne. Difficile immaginare che il ricco industriale, il famoso regista, il
celebre attore, conducano magari una vita di castità forzata perché non ci
sanno fare con le donne. Anzi, sarebbe assurdo immaginare che qualcuno possa
concedersi tutti i lussi, tranne quello delle donne. Ed invito a riflettere
al riguardo, che laddove le donne raggiungono certe posizioni, si comincia
perlomeno spesso a vedere donne con mariti o fidanzati molto più giovani.
In secondo luogo, bisogna fare la tara anche del peso sociale: un uomo che
fa una scappatella, è in gamba, la donna una sgualdrina. Non sarebbe
possibile, che in una società in cui alche la donna che facesse una
scappatella, fosse in gamba, che accada che gli uomini sarebbero
sopracaricati di sesso? Che quelle un po' meno belline o più maldestre,
comincerebbero a restare a pancia asciutta (usando il tuo termine) Quindi,
potrebbe darsi che a quel punto, divengano molte le disposte a pagare. E
molti i maschi disposti a ricevere.
Naturalmente, come dicevo prima, non contraddico la tua versione, potrebbe
darsi che anche dando alla donna lo stesso potere economico e sociale, anche
dandogli identica libertà sessuale, permanga una differenza di desiderio
sessuale a favore dell'uomo. Ma comunque, le differenze di desiderio,
sarebbero minori delle attuali.
Post by vnd
Completezza d'informazione.
Nel caso ci si domandasse se sono o no favorevole ad una regolamentazione
della prostituzione, e all'evantuale riapertura delle case chiuse, la
risposta è sì.
Esistono uomini incapaci di rapportarsi con le donne.
Questa incapacità può degenerare in pulsioni aggressive.
La prostite possono fungere da condensatore.
Su questo, concordo al mille per mille.
Purché, siano una possibilità di sottrarsi dalla strada, e non un obbligo.
Altrimenti, invece di case chiuse, avremmo lager del sesso.
Ciao
Ad'I
Post by vnd
vnd
Dalgora Nulla
2005-10-19 09:05:00 UTC
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Post by Rosella
A questo punto sarei curiosa di sapere cosa ne pensi della prostituzione
maschile.
Troppo difficile da realizzare, forse...:-))

Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Arduino
2005-10-25 20:17:29 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Post by Rosella
A questo punto sarei curiosa di sapere cosa ne pensi della prostituzione
maschile.
Troppo difficile da realizzare, forse...:-))
Sopratutto dal punto di vista fisico.
Sarà sempre una questione di elite. Un uomo, a meno che sia bionico, non
riuscirebbe mai a mettersi su una strada ed accontentare decine di
clientesse.
Ciao: -)
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
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Dalgora Nulla
2005-10-26 12:20:33 UTC
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On Tue, 25 Oct 2005 22:17:29 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
Post by Dalgora Nulla
Troppo difficile da realizzare, forse...:-))
Sopratutto dal punto di vista fisico.
Sarà sempre una questione di elite. Un uomo, a meno che sia bionico, non
riuscirebbe mai a mettersi su una strada ed accontentare decine di
clientesse.
Appunto...anzi mi chiedo come faccia ad accontentarne anche una
soltanto... Ma si sa, gli uomini "per natura" sono generosi!:-))

Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Arduino
2005-10-28 17:30:31 UTC
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Post by Dalgora Nulla
Appunto...anzi mi chiedo come faccia ad accontentarne anche una
soltanto... Ma si sa, gli uomini "per natura" sono generosi!:-))
E si, la donna è molto più "forte" sessualmente del maschio.
Credo questo sia il motivo per cui nel Po sono state trovate tracce di
cocaina (provenienti dai reflui dei gabinetti, nei quali evidentemente fanno
pipi molti cocainomani)
Confesso, che se domani avessi occasione di uscire con una donna normale,
non mi farei problemi, dato che come la totalità dei maschi, sono convinto
di essere un pochino più dotato e prestante sessualmente della media (Ma:
chissà dove abitano i normalmente dotati ed i poco dotati; forse sulla
Luna:-(
Però, ammetto che se per assurdo, mi capitasse di aver occasione di uscire
con una Letterina, una Velina o simile: Mi assalirebbero mille timori.
Magari mi faccia un brutto scherzo, magari contrariamente a ciò che penso
gli altri hanno una durata doppia o tripla della mia, magari...
Ovviamente, io non corro un simile rischio. Ma, se fossi stato un regista,
un attore di soap opera, simili evenienze mi sarebbero capitate, e non so se
avrei avuto la temperanza, di non ricorrere ad ausili chimici.
Ciao;-)
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
********************************************
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Dalgora Nulla
2005-10-29 08:17:25 UTC
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On Fri, 28 Oct 2005 19:30:31 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
E si, la donna è molto più "forte" sessualmente del maschio.
Credo questo sia il motivo per cui nel Po sono state trovate tracce di
cocaina (provenienti dai reflui dei gabinetti, nei quali evidentemente fanno
pipi molti cocainomani)
La notizia mi terrorizza poiché Ferrara è alimentata da un acquedotto
che pesca nel Po!!! (Che bevo???:-)))
Post by Arduino
Confesso, che se domani avessi occasione di uscire con una donna normale,
non mi farei problemi, dato che come la totalità dei maschi, sono convinto
chissà dove abitano i normalmente dotati ed i poco dotati; forse sulla
Luna:-(
Ah, ah...ieri sera a cena tra mio figlio e mio marito si è proprio
sviluppata una conversazione di questo genere (sul numero!!!...:-)))
E' un aspetto che mi ha sempre stupito e di cui avevo chiesto
delucidazioni anche a Gianni che aveva raccontato di certi
intrugli...bevuti per tenersi su!:-))

E' strano come gli uomini siano sempre presi da questi timori...e
pensare che noi donne vi crediamo forti e spavaldi...!!!
Anche in Olanda mia figlia mi raccontava che i ragazzi, nonostante
studino molta educazione sessuale, si pongono domande sulla
"lunghezza"!
Post by Arduino
Però, ammetto che se per assurdo, mi capitasse di aver occasione di uscire
con una Letterina, una Velina o simile: Mi assalirebbero mille timori.
Magari mi faccia un brutto scherzo, magari contrariamente a ciò che penso
gli altri hanno una durata doppia o tripla della mia, magari...
Questa storia della velina e della donna normale non mi piace
affatto!:-))
Tu consideri una Velina degna di maggiore attenzione rispetto ad una
donna normale? Sull'argomento credo che ci sia confusione, ah...molta
confusione...

Le defaillances maschili vengono, in genere, attribuite da una donna
al fatto di non esercitare abbastanza attrazione sull'uomo: se l'uomo
non si eccita, o se l'eccitazione viene meno durante il rapporto,
evidentemente l'attrattiva è scarsa. (pensa la donna!) Credo che di
qui nascano numerosi conflitti.

Poiché, per una donna, sentirsi poco attraente equivale a negare il
suo essere femminile, la defaillance maschile genera sgomento e
dispetto. Ne nasce la conseguente colpevolizzazione del maschio (a
difesa della propria attrattiva femminile!): se non lo attraggo vuol
dire che è impotente!

E a questo punto...l'uomo si sente sempre terribilmente messo in
discussione...Situazione orrenda, frequente nei primi rapporti!
Post by Arduino
Ovviamente, io non corro un simile rischio. Ma, se fossi stato un regista,
un attore di soap opera, simili evenienze mi sarebbero capitate, e non so se
avrei avuto la temperanza, di non ricorrere ad ausili chimici.
C'è un senso di rammarico in questa tua affermazione. Guarda che basta
andare a Segrate in uno di quei palazzoni...Mi sembra che Mediaset sia
lì...:-)))

Scusa se ho scherzato un po', ma io scherzo spesso su questi
argomenti... Ieri sera credo di aver lasciata allibita mia nuora...:-)

Per me la sessualità dovrebbe essere sempre vissuta in modo
spensierato e giocoso...è solo un gioco. Perché caricarla di tanti
problemi?:-)

Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Arduino
2005-10-29 15:29:57 UTC
Permalink
Post by Dalgora Nulla
On Fri, 28 Oct 2005 19:30:31 +0200, "Arduino"
(provenienti dai reflui dei gabinetti, nei quali evidentemente fanno
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino
pipi molti cocainomani)
La notizia mi terrorizza poiché Ferrara è alimentata da un acquedotto
che pesca nel Po!!! (Che bevo???:-)))
Che Schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Noi ci facciamo i bisogni, e voi bevete :-(((((((((((((((((((((((
(Ma non avete mai sentito parlare di falda freatica?!?)
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino
chissà dove abitano i normalmente dotati ed i poco dotati; forse sulla
Luna:-(
Ah, ah...ieri sera a cena tra mio figlio e mio marito si è proprio
sviluppata una conversazione di questo genere (sul numero!!!...:-)))
E' un aspetto che mi ha sempre stupito e di cui avevo chiesto
delucidazioni anche a Gianni che aveva raccontato di certi
intrugli...bevuti per tenersi su!:-))
Non so degli intrugli, l'unico consiglio che darei è non darci dentro come
un forsennato la prima volta, altrimenti si scoppia.
Ma credo sia un terreno ingannevole. Uno che duri venti minuti una volta, fa
di più di uno che duri un minuto dieci volte, anche se il secondo si vanterà
di essere superman.
Post by Dalgora Nulla
E' strano come gli uomini siano sempre presi da questi timori...e
pensare che noi donne vi crediamo forti e spavaldi...!!!
Anche in Olanda mia figlia mi raccontava che i ragazzi, nonostante
studino molta educazione sessuale, si pongono domande sulla
"lunghezza"!
Credo che questo sia normalissimo.
E' vero che una donna che abbia un seno piccolissimo può far godere più di
una tettona, ma anche l'occhio vuole la sua parte.
Perciò è normalissimo che una donna si rammarichi del seno piccolo, ed un
uomo per l'organo piccolo.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino
Però, ammetto che se per assurdo, mi capitasse di aver occasione di
Questa storia della velina e della donna normale non mi piace
affatto!:-))
Cosa c'è di strano? Anche se mi invitasse a Pranzo Gerry Scotti, mi
preoccuperei di vestirmi adeguatamente, di usare alla perfezione le posate,
molto più di quando mi invita mio cognato.
Post by Dalgora Nulla
Tu consideri una Velina degna di maggiore attenzione rispetto ad una
donna normale? Sull'argomento credo che ci sia confusione, ah...molta
confusione...
La velina, non è un gradino sopra le altre.
Ma ripeto, magari sarà perché io sono un uomo all'antica, ma avrei più
apprensione parlando con un ministro che con un bidello. Così come ne avrei
di più con una donna che sicuramente non ha bisogno di accontentarsi, che
molto probabilmente ha avuto esperienze con grandi amatori, che...
Post by Dalgora Nulla
Le defaillances maschili vengono, in genere, attribuite da una donna
al fatto di non esercitare abbastanza attrazione sull'uomo: se l'uomo
non si eccita, o se l'eccitazione viene meno durante il rapporto,
evidentemente l'attrattiva è scarsa. (pensa la donna!) Credo che di
qui nascano numerosi conflitti.
Invece è quasi sempre il contrario.
Difficilmente (a meno si tratti di un particolare interesse, ma questo è un
altro discorso) un uomo va a letto con una donna che lo attragga talmente
poco da non provocargli eccitazione. Anzi, con una donna a cui si
attribuisca scarso valore, un uomo è molto più tranquillo e non avendo
particolari timori (se si accontenta bene, altrimenti se ne cerchi un altro)
quasi sicuramente non avrà difficoltà. Queste molto più probabilmente
avverranno con una donna posta un gradino più in alto di se (Un amica con
cui sono in contatto internet, ha avuto una vicenda simile. Adesso lei odia
il marito, teme di non valere niente fisicamente. Mentre lui si è creato un
sacco di malattie psicosomatiche.
Post by Dalgora Nulla
Poiché, per una donna, sentirsi poco attraente equivale a negare il
suo essere femminile, la defaillance maschile genera sgomento e
dispetto. Ne nasce la conseguente colpevolizzazione del maschio (a
difesa della propria attrattiva femminile!): se non lo attraggo vuol
dire che è impotente!
Appunto.
Non si prende neppure in considerazione l'ipotesi: L'attraggo troppo, il che
lo inibisce.
Post by Dalgora Nulla
E a questo punto...l'uomo si sente sempre terribilmente messo in
discussione...Situazione orrenda, frequente nei primi rapporti!
E terribile se non trova soluzione, come nel caso su accennato.
Post by Dalgora Nulla
Post by Arduino
se fossi stato un regista,
un attore di soap opera,
C'è un senso di rammarico in questa tua affermazione. Guarda che basta
andare a Segrate in uno di quei palazzoni...Mi sembra che Mediaset sia
lì...:-)))
Ma sai che non ci avevo mai pensato?!?
Domani corro li. Cosi appena una Letterina mi vede, fa subito: Stupendo,
finalmente ho potuto conoscere Arduino, non sognavo altro. E mi salta
addosso.
Post by Dalgora Nulla
Scusa se ho scherzato un po', ma io scherzo spesso su questi
argomenti... Ieri sera credo di aver lasciata allibita mia nuora...:-)
Spero che non gli hai fatto credere che tuo marito abbia prestazioni due o
tre volte maggiori il suo. In tal caso avvisala prima che cerchi un altro al
posto di tuo figlio ;-)
Post by Dalgora Nulla
Per me la sessualità dovrebbe essere sempre vissuta in modo
spensierato e giocoso...è solo un gioco. Perché caricarla di tanti
problemi?:-)
Normalmente, i problemi non ci sono.
Ma in certe situazioni, con certe persone, ci possono essere.
E' normale sia così, altrimenti sarebbe l'unico settore in cui non esistano
problemi.
Ciao
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Dalgora Nulla
2005-10-29 18:14:34 UTC
Permalink
On Sat, 29 Oct 2005 17:29:57 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
Post by Dalgora Nulla
La notizia mi terrorizza poiché Ferrara è alimentata da un acquedotto
che pesca nel Po!!! (Che bevo???:-)))
Che Schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Noi ci facciamo i bisogni, e voi bevete :-(((((((((((((((((((((((
(Ma non avete mai sentito parlare di falda freatica?!?)
Arduino, non dirmi così! Devo andare a cena! Ne parliamo domani,
vabbé...se sopravvivo!:-))

Ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
Arduino
2005-10-29 23:43:52 UTC
Permalink
Post by Dalgora Nulla
Arduino, non dirmi così! Devo andare a cena! Ne parliamo domani,
vabbé...se sopravvivo!:-))
Stai tranquilla, adesso hanno tali sistemi di filtraggio, che potrebbero
rendere purissimo lo scarico del tuo gabinetto.
Ciao;-)
Ad'I
Post by Dalgora Nulla
Ciao,
Dalgora
********************************************
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Dalgora Nulla
2005-10-30 14:58:07 UTC
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On Sun, 30 Oct 2005 01:43:52 +0200, "Arduino"
Post by Arduino
Stai tranquilla, adesso hanno tali sistemi di filtraggio, che potrebbero
rendere purissimo lo scarico del tuo gabinetto.
Infatti, a dir loro, l'acqua del nostro acquedotto è migliore della
minerale...Mah. che ci sarà nella minerale???:-))

Ciao,
Dalgora
********************************************
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FISAn: free.it.scienza.antropologia
vnd
2005-10-28 21:32:50 UTC
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Post by Dalgora Nulla
On Tue, 25 Oct 2005 22:17:29 +0200, "Arduino"
Post by Dalgora Nulla
Appunto...anzi mi chiedo come faccia ad accontentarne anche una
soltanto...
Se tutta sta gente va a comprarsi l'amore.... non credo che sia perché non
riescono ad accontentare la loro compagna...
Che sia per il motivo contrario?

vnd
Arduino
2005-10-29 15:48:17 UTC
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Post by vnd
Se tutta sta gente va a comprarsi l'amore.... non credo che sia perché non
riescono ad accontentare la loro compagna...
Che sia per il motivo contrario?
Prova a fare una gara (con una che non abbia la vaginite) chi dura di più.
La donna, può durare praticamente all'infinito, l'uomo a limiti fisiologici.
Ciò che insoddisfa l'uomo, non è la durata (a meno ovviamente di una moglie
poco disponibile) ma la monotonia della partner fissa, e magari anche
l'attrattiva fisica.
Ciao
Ad'I
Post by vnd
vnd
vnd
2005-10-30 12:24:10 UTC
Permalink
Post by Arduino
Prova a fare una gara (con una che non abbia la vaginite) chi dura di più.
Non è il durare di più che può accontentere o non accontentare la gente...

Del resto, basta "non venire" e si vince la gara...
Basta non partecipare, o crearsi degli ostacoli....
Post by Arduino
La donna, può durare praticamente all'infinito,
Una donna può amche mettersi a mangiare un panino....
Questo non significa che stia accontentando l'uomo che sta con lei...

l'uomo a limiti fisiologici.
Post by Arduino
Ciò che insoddisfa l'uomo, non è la durata (a meno ovviamente di una
moglie poco disponibile) ma la monotonia della partner fissa, e magari
anche l'attrattiva fisica.
E' indubbio....

Comunque io... non ce la farei di certo a fare il prostituto...

Ma non è detto che anche tutte le donne lo possano fare...

Una mia conoscente (un po' fuori di testa), all'epoca disoccupata, mi
diceva: "ho provato a fare di tutto sai? Persino la puttana, ma non sono
brava nemmeno in quello! Dopo il terzo mi bruciava talmente che ho dovuto
lasciar perdere"

Non sono stato a chiedere se usasse la vasellina o no...
Che, se ricordo bene, stando alla 626, farebbe male se usata per scopi
professionali....

vnd
Arduino
2005-10-30 15:00:22 UTC
Permalink
Post by vnd
Ma non è detto che anche tutte le donne lo possano fare...
Una mia conoscente (un po' fuori di testa), all'epoca disoccupata, mi
diceva: "ho provato a fare di tutto sai? Persino la puttana, ma non sono
brava nemmeno in quello! Dopo il terzo mi bruciava talmente che ho dovuto
lasciar perdere"
Non sono stato a chiedere se usasse la vasellina o no...
Che, se ricordo bene, stando alla 626, farebbe male se usata per scopi
professionali....
Cosa è la 626?!?
Ciao
Ad'I
Post by vnd
vnd
Dalgora Nulla
2005-10-30 15:37:52 UTC
Permalink
On Sun, 30 Oct 2005 16:00:22 +0100, "Arduino"
Post by Arduino
Cosa è la 626?!?
La legge sulla sicurezza sul lavoro...:-)

Ciao,
Dalgora
********************************************
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FISAn: free.it.scienza.antropologia
vnd
2005-10-30 15:50:13 UTC
Permalink
Post by Dalgora Nulla
On Sun, 30 Oct 2005 16:00:22 +0100, "Arduino"
Post by Arduino
Cosa è la 626?!?
La legge sulla sicurezza sul lavoro...:-)
Esatto.
Comunque la domanda era pertinente...

Chiamarla 626 non può identificarla univocamente.

Che anno era?

Mah?... 95?

vnd
Dalgora Nulla
2005-10-30 17:06:14 UTC
Permalink
Post by vnd
Chiamarla 626 non può identificarla univocamente.
Che anno era?
E' una legge ancora attualissima...guai ignorarla..per qualunque
lavoro si debba intraprendere...:-)

ciao,
Dalgora
********************************************
Per saperne di più (o anche di meno, chissà)...
FISAn: free.it.scienza.antropologia
vnd
2005-10-30 21:46:29 UTC
Permalink
Post by Dalgora Nulla
Post by vnd
Chiamarla 626 non può identificarla univocamente.
Che anno era?
E' una legge ancora attualissima...guai ignorarla..per qualunque
lavoro si debba intraprendere...:-)
Ok. Adesso mettiti quel bustino nero tieni nell'armadio...
Stretta.

Metti un paio di calze, un paio di tacchi....

E vieni a metterti in ginocchio.... Voglio spiegarti qualcosa sul
masochismo...

Stavolta non ti lego.

Voglio che tu sia libera di rinunciare alle sberle che hai dimostrato di
meritare.

Monella... Dalgora!

vnd

Arduino D'Ivrea
2005-10-21 22:12:27 UTC
Permalink
"vnd" <***@aliceposta.it> ha scritto nel messaggio news:435551ed$0$13351$***@reader2.news.tin.it...
comunque sia, una donna continua a
Post by vnd
trovare sessualmente attraente l'uomo ben vestito e con una bella
macchina....
Sai una cosa? Non è prerogativa femminile.
Ti garantisco che nessuno, fra figli e figlie di Berlusconi avra bisogno di
inserzioni sui giornali per sposarsi.
Ciao
Ad'I
Post by vnd
vnd
Continua a leggere su narkive:
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