Post by p.l.Post by Arduino D'IvreaNon solo fino ad 11.000 anni fa, le comunità di cacciatori erano troppo
piccole per poter procurare sufficenti clienti ad una prostituta.
come lo sappiamo? Spero che non sembri una domanda banale: quel su cui
vorrei richiamare l'attenzione è che, al limite, possiamo fare ipotesi e
nulla più. E poiché ovviamente le ipotesi non ci bastano allara abbiamo due
possibilità: considerare banale la mia domanda semplicemtne scrollandoci le
spalle, oppure riconsiderare la questione per vedere se non ci sono errori
Quando si guardano avvenimenti molto lontani, non si può annullare una
percentuale di dubbio. Nessuno potrà mai dire di conoscre con sicurezza
matematica, il numero dei morti nella battaglia di Canne, nessuno potrà mai
dire di conoscere con matematica sicurezza, il comportamento di gruppi umani
di 11.000 anni fa.
Post by p.l.nel modo in cui si è posta. Ad esempio siamo sicuri che possiamo considerare
la prostituzione, quale si è storicamente costruita in occidente, come un
fenomeno universale? Vale la pena di notare che nelle comunità di cacciatori
e raccoglitori di livello etnologico (che purenon possono in nessun modo
essere rappresentative di ciò che era 11 mila anni fa) l'uso di favori
sessuali da parte di donne in cambio di vantaggi non è sconosciuto. Donne
che, dalle mogli legittime, vengono guardate con poca simpatia. Sono
prostitute? Direi che l'uso di questa categoria è inapporpriato e non
aggiunge nnulla alla nostra comprensione del fenomeno e anzi rischia di
farci fraintendere la cosa. Che mi pare una lancia spezzata contro l'uso
universalizzante della categoria in questione.
Come vedi, hai condotto il ragionamento proprio dove volevo arrivare: Per
prostituzione, intendo la prostituta coe è vista nell'opinione generale.
Un operaia, od un impiegata, che nel piccolo ambito del suo ambiente di
lavoro, conceda dei favori a suoi colleghi o superiori, per trarne
vantaggio, sarà magari considerata Troia, ma non prostituta. Pertanto,
dicendoti che la prostituzione non esisteva 12.000 anni fa, non ti dico che
escludo ci fosse qualcuna che la desse a diversi compagni del suo gruppo
(fra l'altro, quì bisogna domandarsi, se perlomeno in modo prevalente, nei
gruppi primitivi, funzionasse il libero sesso (le femmine a disposizione di
tutti) un sistema misto (i più forti si accaparrano una o più femmine,
lasciando le restanti al sesso prosmiquo). Oppure se ci fosse un rigido
concetto di accaparramento esclusivo di tutte le femmine) Affermo
semplicemente che non c'erano i numeri per consentire ci fosse quella che
comunemente oggi definiamo prostituta.
Post by p.l.Post by Arduino D'IvreaMa la prostituzione, nasce dopo che le antiche religioni, hanno posto dei
tabù sessuali. In una società senza regole sessuali, la prostituta non ha
ragione di esistere.
Immagino che qualcuno abbia date precise sulla nasscita delle religioni,
tuttavia mi pare che la cosa sia irrilevante: semplicemente nessuna cultura
nota è priva di regole sessuali (tanto che come noto a chiuqnue si interessi
di antropologia Lévi-Strauss ha considerato l'incesto come il primo
universale umano). Così se possiamo discutere (e si discute) se esistono
culture prive di religione non si discute sul fatto che tutte hanno regole
sessuali.
In questo caso, sei tu ad imporre regole sicure a gruppi umani di cui
possiamo solo immaginare i comportamenti.
E' vero che l'incesto è un antica proibizione. (Fra l'altro, solo in linea
maschile. In pratica, era inibito ai maschi del gruppo avere rapporti con le
figlie e sorelle, che dovevano essere consegnate vergini a gruppi amici, in
cambio delle loro figlie altrettanto vergini. Ma nelle successive
generazioni, non c'era alcuna cura di evitare che gli scambi avvenissero con
fanciulle che erano figlie, delle sorelle o delle figlie che si erano
scambiate precedentemente.) Ma la proibizione del rapporto consanguineo
(avvenuta quando? Anche quì si possono solo fare ipotesi, ed il fatto che la
Bibbia, ed antichi miti, parlino di incesti, non sempre condannandoli
dimostra non solo che questa pratica non è mai scomparsa, ma che la sua
condanna, è forse più recente di quanto si pensi. Non inibiva ai gruppi
umani primitivi di avere molteplici rapporti sessuali. Bastava escludere
figlie e sorelle.
Post by p.l.Solo dopo che l'uomo viene inibito dall'avere liberi
Post by Arduino D'Ivrearapporti, e rispettare le mogli altrui e le fanciulle destinate al
matrimonio vergine, sorge la necessità che ci siano donne che possano
violare il tabù.
non ho idea di cosa possa essere il matrimonio vergine ma triovo singolare
che la prostituzione possa essere collegata al rispetto delle mogli altrui.
Posso immaginarla collegata alla necessità di un surplus di ricchezze, ad
una stratificazione sociale, alla schiavitù... ma non capisco come possa
legarsi alle mogli altrui. Soprattutto mi pare difficile capire in che modo
la prostituzione possa essere poi una violazione di tabù (qualsiasi cosa
possa essere poi questo tabù, termine di fatto non più usato dagli
antropologi). Quel poco che si ricava dalla storia non pone esattamente le
prostitute dalla parte dei contestatori del sistema.
Per matrimonio vergine, intendo sposa che deve giungere vergine al
matrimonio.
Per rispetto delle mogli altrui, intendo il cambiamento culturale.
Nella società di cacciatori, l'effettiva paternità dei figli, è poco
rilevante, il cacciatore non ha nulla da lasciare in eredità.
Ma con l'agricoltura, pian piano subentra il possesso della terra, del
bestiame, non è più tollerabile che la compagna possa avere rapporti
promiscui, che possa generare figli altrui. Anche il contadino che non ha
niente, non ha certo voglia di lavorare per mantenere figli di altri.
Perciò, se nella società dei cacciatori, e sicuramente almeno in parte nella
società dell'agricoltura matriarcale della zappa, lo scapolo non aveva
difficoltà ad avere favori femminili. Perlomeno al momento dell'avvento
dell'agricoltura dell'aratro, delle società gerarchizzate, lo scapolo si
ritrova senza donne disponibili sessualmente, ed anche lo sposato che non
possa permettersi un harem, è costretto alla monogamia. Ma dato che appunto,
non era possibile imporre improvvisamente questa ricetta, era necessario che
chi imponeva la regola, inventasse un sotterfugio per aggirarla. Non ho
detto che le prostitute fossero sovvertitrici del sistema; anzi, ne erano un
puntello. Regole che non sarebbero state accettate dagli esclusi, potevano
venire imposte perché grazie alle prostitute, si poteva accettare di non
rivolgere attenzioni alle mogli e alle figlie altrui, senza per questo
votarsi alla castità.
Post by p.l.Post by Arduino D'IvreaInfatti, in origine le prostitute erano sacerdotesse sacre agli dei, che
proprio in virtù della loro sacralità, potevano violare il tabù cui erano
soggette tutte le altre donne.
prescindendo (ancora una volta) dal problema degli dei e della loro
antichità ed originarietà, in "origine" quando le prostitute erano
sacerdotesse? Il rischio qui è di considerare arbitrariamente un altra
categoria nostra come universale: sacerdotesse. Quel che sappiamo è che
schiave erano destinate ad un tempio e diventavano dotazione di quel tempio
(sino a che erano appetibili: ignoriamo cosa accadeva poi).
I romani, accusavano le donne etrusche di procurarsi la dote con la
prostituzione.
Credo fosse un sistema molto diffuso.
Post by p.l.Il denaro per le
prestazioni non andava a loro ma al tempio. Erano prostitute? certo
lavoravano per il tempio...erano sacerdotesse? Non risulta che vi siano
stati mai templi gestiti effettivamente da personale femminile. In alcuni
casi erano donne libere a servire presso templi come "dotazione". Non
sappiamo per quanto tempo. E nemmeno la loro sorte poi. tuttavia l'ipotesi
realistica è che non fossero donne di famiglie importanti. Certro è solo
un'ipotesi la mia, tuttavia non risulta da nessuna fonte che donne di
famiglie importanti finisssrro in quel modo, mentre risulta che figlie o
comunque donne di fammiglie indebitate vi finissero. Ancora: schiave?
sacerdotesse?
Quale sarebbe il tabù di tutte le altre donne?
Anche qui, per sacerdotesse, non bisogna pensare dicessero la messa.
Indipendentemente dall'importanza che potessero avere nel templio (E
comunque esistevano sacerdotesse con compiti sacri, anche se in alcuni casi
erano compiti che a noi apparirebbero osceni. Ad esempio, pare accertato
che nell'annuale festa di Isthar, il primo sacerdote si accoppiasse
sessualmente con la prima sacerdotessa, imitato poi dai sacerdoti minori e
dai fedeli. (Sempre a Babilonia, era fatto obbligo religioso ad ogni donna,
di prostituirsi almeno una volta con uno straniero, versando il ricavato al
templio, obbligo vigente anche in Grecia.)
Ciò che conta, è che avessero una sacralità, un investitura, che in parole
povere, serviva per dire al fedele: Se hai rapporti sessuali con una
prostituta del tempio, non vai all'inferno, (o dove cavolo mandavano allora
i dannati) perché è stata consacrata per questo scopo.
Se invece hai rapporti con la moglie del tuo vicino, finisci giù dritto come
un fuso.
E per tabù che legavano le altre donne, intendo appunto che erano interdette
ai rapporti sessuali. Per sfuggire alle ire divine si doveva andare solo con
le proprie mogli, o con sacerdotesse consacrate.
Post by p.l.Post by Arduino D'IvreaSolo dopo la fine dell'età del bronzo, nella più povera età del ferro, si
creò un degrado sociale
povera età del ferro? E' il degrado sociale dell'età del ferro (ancora un
universale: quest'età è uguale per tutti?) a creare la prostituzione non
sacra? come dire: povertà = prostituzione? Che ciò possa esser valido oggi
mi pare chiaro ma che possa essere valido in periodi nei quali, ad esempio,
molto dipendeva dalla schiavitù...
Ovviamente anche in questo caso, occorre usare il relativo. Non si può
escludere che da qualche parte col ferro ci si arricchisse, ne che da
qualche parte si violassero già prima le regole, od in altre si siano
rispettate anche dopo.
Comunque, in quell'epoca le città crebbero, si creò una plebe urbana
diseredata, in una simile massa umana, da parte maschile c'era una quasi
impossibilità ad accedere a quella che oggi chiameremmo prostituzione di
lusso, praticata ai templi, e da parte femminile, un bisogno materiale,
anche se non si avevano magari i requisiti per accedere al gruppo delle
prostitute del tempio. Perciò, sorge una prostituzione sordida, disperata,
disprezzata. Chi va con queste prostitute, fa peccato, contro queste
prostitute si scagliano i religiosi (Diversi profeti, lanciano anatemi
contro la prostituzione, ma mai fanno una parola contro le prostitute del
tempio. In queste ultime vedevano un legittimo esercizio, mentre
consideravano un obbrobrio che altre donne potessoro praticarla al di fuori
delle regole.
Post by p.l.Post by Arduino D'IvreaCon il cristianesimo, la prostituzione sacra decadde. ma nella chiesa
primitiva, le prostitute risiedevano ancora nella cella campanaria.
Qui concordo: "le prostitute vi precederanno nel Regno dei Cieli": il
cristianesimo primitivo non ha mai avuto per le prostitute un rifiuto
particolarmente vivo, considerandole correttamente, delle vittime più che
dei carnefici.
Mi fa piacere che in coda condividiamo.
E spero che la chiesa recuperi l'antica saggezza.
Ciao
Ad'I