Post by gigi zurlograzie gigi.
chiedo scusa a persone di fede buddista e non,se ,nella foga della replica
sono stato un pò vago e impreciso,ma non sono riuscito a frenare un moto di
rabbia,pur riconoscendo a chiunque il diritto di credere in ciò che
vuole,nel vedere accostato questo tizio,rael,alla religione e alla filosofia
di vita che mi ha permesso di risollevare letteralmente la mia vita dal
tunnel in cui l'avvevo cacciata.
Si. Sei stato vago e impreciso.
Bene allora citero esattamente alcuni passi dell"'Insegnamento del Buddha"
di Walpola Rahula edizioni Paramita. Questo libro espone con chiarezza e
rigore i fondamenti della dottrina buddhista sulla base degli antichi testi
riconosciuti da tutte le tradizioni. Il Reverendo Walpola Rahula è nato a
Ceylon nel 1907 e ha ricevuto l'educazione tradizionale di un monaco
buddista di Sri Lanka. Ha arricchito la vita di monaco buddhista con
costanti impegni culturali e sociali (negli anni 30 finì in carcere per
attività sindacali). Dopo studi in Università indiane ed europee, dal 58' ha
rappresentato il suo paese all'Unesco. Rettore dell'università singalese di
Kelaniya, ha insegnato all'università dell'Illinois(USA) e nel 1982 ha
fondato a Colombo la Buddist and Pali University. Accanto a saggi su Zen,
Bodhisattva e Dhyana, è fondamentale la sua traduzione in francese
dell'Abhidharmasamuccaya di Asanga. Il reverndo Rahula possiede una
conoscenza incomparabile dei testi più antichi a cui si riferisce
costantemente e pressocchè esclusivamente.
Dal capitolo VI:
La dottrina del non-se
"Generalmente le nostre parole Anima, Sè, Io o la parola sanscrita Atman
suggeriscono l'idea che esiste nell'uomo un'entità permanente, eterna e
assoluta, una sostanza immutabile dietro il mondo fenomenico in perpetuo
cambiamento. Secondo certe religioni, ogni individuo ha un anima separata di
questo tipo, creata da Dio e che, alla fine, dopo la morte, vive eternamente
o all'inferno o in paradiso, dipendendo il suo destino eterno dal giudizio
del suo creatore. Secondo altri, quest'anima passa di vita in vita, finchè
non è completamente purificata e alla fine si unisce a Dio o a Brahaman,
all'anima Universale o Atman, da cui in origine era stata emanata. Questa
anima o Sè dell'uomo è ciò che pensa i pensieri, che sente le sensazioni e
che riceve ricompense o punizioni per le azioni buone o malvagie. Una tale
concezione è chiamata l'Idea del Sè.
Il Buddhismo, unico nella storia del pensiero umano, si trova a negare
l'esistenza di una tale Anima, Sè o Atman. Secondo l'insegnamento del
Buddha, l'idea del Sè è una creazione falsa e immaginaria, che non ha
corrispondenza nella realtà ed è la causa dei pericolosi pensieri di "me" e
di "mio", dei desideri egoistici e insaziabili, dell'attaccamento,
dell'odio, della malevolenza, della vanità, dell'orgoglio, dell'egoismo,
delle altre contaminazioni, impurità e problemi. E' la fonte di tutti i
nostri tormenti nel mondo, dai conflitti personali fino alle guerre tra le
nazioni. In breve, si può far risalire tutto il male che c'è nel mondo a
questa falsa visione. Due idee sono radicate profondamente nell'uomo:
l'auto-protezione e l'auto-conservazione. Per la sua auto-prprotezione,
l'uomo ha creato Dio, da cui dipende per essere protetto e salvaguardato,
come un bambino dipende dai genitori. Per la sua auto-preservazione, l'uomo
ha concepito l'idea di un'Anima immortale o Atman, che vivrà eternamente.
Nella sua ignoranza, nella sua debolezza, nella sua paura e nel suo
desiderio, l'uomo ha bisogno di queste due cose per consolarsi. Ecco perchè
vi si attacca profondamente e con fanatismo.
L'insegnamento del Buddaha non incoraggia questa ignoranza, questa
debolezza, questa paura e questo desiderio, ma anzi il suo scopo è di far
raggiungere all'uomo l'illuminazione, distruggendo quei prodotti mentali,
estirpandoli alle radici. Secondo il Buddhismo, le nostre idee di Dio e di
Anima sono false e vuote. Anche se sono state sviluppate profondamente come
teorie, non sono che delle proiezioni mentali estremamente sottili,
rivestite di una fraseologia filosofica e metafisica. Queste idee sono assai
profondamente radicate nell'uomo, tanto vicine e care, che egli non desidera
sentire nè vuole comprendere un qualche insegnamento contrario.
Il Buddha lo sapeva e disse testualmente che il suo insegnamento "era contro
corrente" (patisotagami), contro i desideri egoisti dell'uomo......."
Il Buddha non ha mai accettato un'idea di Atman, cioè di anima, per quanto
si cerchi nei testi originali. Secondo l'insegnamento del Buddha un essere è
composto di cinque Aggregati e nient'altro. In nessuna parte del canone si
dice che in un essere ci sia qualcos'altro, oltre a questi cinque Aggregati.
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Penso che io non debba fare nessun commento a queste frasi, che parlano da
sole e dicono chiaramente cosa pensano i buddisti dell'anima e di Dio.
saluti
<Gigi>
Rael e i raeliani nel sito:
http://www.rael.org