L'AIRONE
2008-02-29 11:28:31 UTC
Chiedo scusa per questo probabilmente inutile post, ma dal momento che molti
qui dentro non sono solo degli utenti ma degli amici, volevo raccontare la
mia esperienza di ieri sera in qualità di giurato per il Festival alla Rai
di Torino.
Premesso che il Festival non lo vedevo da almeno 15 anni, ho avuto questa
opportunità e mi sono detto "perchè no, tanto peggio del Napoli in C non può
essere".
Ad ogni modo, arrivato là alle 18, mi sono dovuto sorbire nell'ordine: "La
Vita in Diretta" con i piagnistei di Cocuzza, la lettura del regolamento
interno RAI, L'Eredità, il TG Uno e "I Soliti Ignoti" con Frizzi, che
pensavo deceduto da tempo.
Dieci minuti prima dell'inizio, si presenta una tizia che annunciandosi
quale Responsabile di Giuria, comincia a farneticare elementari regole di
educazione civica spacciandocele come verità dogmatiche nonchè il modus
operandi della votazione, creando un clima di "lieve terrore" nei presenti
(alle politiche c'è molta meno tensione).
Il soggetto in questione aveva un età tra gli 80 ed i 125 anni. Tutti senza
parlare, ci siamo chiesti: "ce la farà ad arrivare all'una e mezza senza
aiutini farmacologici?".
Accanto a lei il notaio, cioè la notaia ... un mignottone sui cinquanta con
decoltè volutamente forzato che ostentava un'orrenda collana dal prezzo
superiore al bagno di casa mia.
Ad ogni modo, ci è stato spiegato che pena l'annullamento della scheda (che
ci veniva data ad ogni canzone con nome del cantante e titolo del brano),
andavano apposte solo 2 croci, una sulla fascia d'età del votante e l'altra
per esprimere il voto (da 1 a 10). Capisco che probabilmente nessuno di noi
avesse la faccia particolarmente sveglia e furba, ma ripeterlo 54 volte è
quasi mobbing.
Sul Festival in sè pensavo peggio. Qualche canzone apprezzabile per
costruzione musicale e testo c'è. Cammariere, Gazzè e Tricarico (che sembra
affetto da una grave forma di autismo) hanno delle canzoni buone, magari non
d'impatto immediato ma di livello. Grande Chiambretti, grandissimi Elio &
Friends che si presentano a mezzanotte inoltrata in vestaglia sollecitando
Baudo ad una più rapida conclusione della serata.
All'una ci viene detto che restavano "solo" 2 cantanti. Reazione della
platea (50 giurati): tentativo di suicidio di massa. Ma il peggio doveva
ancora arrivare.
Coloro che dovevano esibirsi rispondevano ai nomi di Zarrillo e Cutugno. Una
ragazza sui 25 accanto a me, alla notizia è collassata. E' in prognosi
riservata alle Molinette.
All'una e 30 aspettavamo tutti l'ok da Milano per andare a casa. Siamo stati
10 minuti in ostaggio di una vecchia decrepita che continuava a dirci che
dovevamo restare in sala. Oggi mi manca, mi sarà venuta "la sindrome di
Stoccolma" ?
Alle 2 meno 20 raggiungo la mia bicicletta attaccata con una catena davanti
alla vicinissima centrale di Polizia del centro. C'erano anche i poliziotti
che fumando scazzati vista l'ora, hanno avuto il coraggio di dirmi "ora ti
facciamo la multa perchè non hai pagato il parcheggio" (ridendo).
Arrivo a casa dopo 10 minuti, ma non è facile addormentarsi dopo una
rinfrescante gitarella in bicicletta per il centro di Torino alle 2 di
notte. Mi addormento a fatica alle 3,30 quando dopo 5 minuti inizia il
"Dopo-Festival".
Elio? No, il pupo che non ne voleva sapere di dormire.
Risultato. Ho totalizzato 2 ore e 40 minuti di sonno per essere alle 7,30 in
ufficio.
Tutto questo per aspettare Toto Cutugno.
Forse ha ragione lui: sono un italiano vero.
L'AIRONE
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
qui dentro non sono solo degli utenti ma degli amici, volevo raccontare la
mia esperienza di ieri sera in qualità di giurato per il Festival alla Rai
di Torino.
Premesso che il Festival non lo vedevo da almeno 15 anni, ho avuto questa
opportunità e mi sono detto "perchè no, tanto peggio del Napoli in C non può
essere".
Ad ogni modo, arrivato là alle 18, mi sono dovuto sorbire nell'ordine: "La
Vita in Diretta" con i piagnistei di Cocuzza, la lettura del regolamento
interno RAI, L'Eredità, il TG Uno e "I Soliti Ignoti" con Frizzi, che
pensavo deceduto da tempo.
Dieci minuti prima dell'inizio, si presenta una tizia che annunciandosi
quale Responsabile di Giuria, comincia a farneticare elementari regole di
educazione civica spacciandocele come verità dogmatiche nonchè il modus
operandi della votazione, creando un clima di "lieve terrore" nei presenti
(alle politiche c'è molta meno tensione).
Il soggetto in questione aveva un età tra gli 80 ed i 125 anni. Tutti senza
parlare, ci siamo chiesti: "ce la farà ad arrivare all'una e mezza senza
aiutini farmacologici?".
Accanto a lei il notaio, cioè la notaia ... un mignottone sui cinquanta con
decoltè volutamente forzato che ostentava un'orrenda collana dal prezzo
superiore al bagno di casa mia.
Ad ogni modo, ci è stato spiegato che pena l'annullamento della scheda (che
ci veniva data ad ogni canzone con nome del cantante e titolo del brano),
andavano apposte solo 2 croci, una sulla fascia d'età del votante e l'altra
per esprimere il voto (da 1 a 10). Capisco che probabilmente nessuno di noi
avesse la faccia particolarmente sveglia e furba, ma ripeterlo 54 volte è
quasi mobbing.
Sul Festival in sè pensavo peggio. Qualche canzone apprezzabile per
costruzione musicale e testo c'è. Cammariere, Gazzè e Tricarico (che sembra
affetto da una grave forma di autismo) hanno delle canzoni buone, magari non
d'impatto immediato ma di livello. Grande Chiambretti, grandissimi Elio &
Friends che si presentano a mezzanotte inoltrata in vestaglia sollecitando
Baudo ad una più rapida conclusione della serata.
All'una ci viene detto che restavano "solo" 2 cantanti. Reazione della
platea (50 giurati): tentativo di suicidio di massa. Ma il peggio doveva
ancora arrivare.
Coloro che dovevano esibirsi rispondevano ai nomi di Zarrillo e Cutugno. Una
ragazza sui 25 accanto a me, alla notizia è collassata. E' in prognosi
riservata alle Molinette.
All'una e 30 aspettavamo tutti l'ok da Milano per andare a casa. Siamo stati
10 minuti in ostaggio di una vecchia decrepita che continuava a dirci che
dovevamo restare in sala. Oggi mi manca, mi sarà venuta "la sindrome di
Stoccolma" ?
Alle 2 meno 20 raggiungo la mia bicicletta attaccata con una catena davanti
alla vicinissima centrale di Polizia del centro. C'erano anche i poliziotti
che fumando scazzati vista l'ora, hanno avuto il coraggio di dirmi "ora ti
facciamo la multa perchè non hai pagato il parcheggio" (ridendo).
Arrivo a casa dopo 10 minuti, ma non è facile addormentarsi dopo una
rinfrescante gitarella in bicicletta per il centro di Torino alle 2 di
notte. Mi addormento a fatica alle 3,30 quando dopo 5 minuti inizia il
"Dopo-Festival".
Elio? No, il pupo che non ne voleva sapere di dormire.
Risultato. Ho totalizzato 2 ore e 40 minuti di sonno per essere alle 7,30 in
ufficio.
Tutto questo per aspettare Toto Cutugno.
Forse ha ragione lui: sono un italiano vero.
L'AIRONE
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/