Discussione:
[OT] costi di mercato per i siti internet
(troppo vecchio per rispondere)
Emanuele
2005-09-27 10:06:51 UTC
Permalink
Ciao a tutti...
cortesemente gradirei sapere da voi, in modo del tutto indicativo, una gamma
di prezzi da applicare alla realizzazione di siti internet.
Vi spiego.
Io faccio siti internet, e ho la collaborazione di diversi grafici....
facendo la somma della loro richiesta con la mia parte (iomi occupo della
parte informatica del sito, prevalentemente di vendita) otteniamo un certo
valore....
Quando vado dal cliente, mi tocca sempre fare a bote, perchè sto stronzo, ha
sempre un bastardissimo amico o parente, che il sito internet "glielofa per
poco e niente"....In un altro forum ho letto di uno che fa una pagina
internet di grafica a 20 euro...ma se prima dell'euro costava(una singola
pagina) 80.000 lire?????
Sapreste aiutarmi in tal senso?
Forse la mia valutazione del lavoro, o quella fatta dai miei grafici è
sbagliata.....

Grazie

Emanuele
Cla!
2005-09-27 10:13:40 UTC
Permalink
Post by Emanuele
Ciao a tutti...
cortesemente gradirei sapere da voi, in modo del tutto indicativo, una gamma
di prezzi da applicare alla realizzazione di siti internet.
Vi spiego.
Io faccio siti internet, e ho la collaborazione di diversi grafici....
facendo la somma della loro richiesta con la mia parte (iomi occupo della
parte informatica del sito, prevalentemente di vendita) otteniamo un certo
valore....
Quando vado dal cliente, mi tocca sempre fare a bote, perchè sto stronzo, ha
sempre un bastardissimo amico o parente, che il sito internet "glielofa per
poco e niente"....In un altro forum ho letto di uno che fa una pagina
internet di grafica a 20 euro...ma se prima dell'euro costava(una singola
pagina) 80.000 lire?????
Sapreste aiutarmi in tal senso?
Forse la mia valutazione del lavoro, o quella fatta dai miei grafici è
sbagliata.....
Grazie
Emanuele
Cerca su google groups questi 3 miei thread

- Definire il prezzo, strategia e obiettivi
- I diversi tipi di tariffa, A listino, A tempo, A progetto, Misto
- Proposta di un metodo di calcolo

Mi raccomando, non confondere mai costo con prezzo
Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Cooper
2005-09-27 10:16:57 UTC
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Post by Emanuele
Ciao a tutti...
cortesemente gradirei sapere da voi, in modo del tutto indicativo,
una gamma di prezzi da applicare alla realizzazione di siti internet.
Vi spiego.
Io faccio siti internet, e ho la collaborazione di diversi grafici....
facendo la somma della loro richiesta con la mia parte (iomi occupo
della parte informatica del sito, prevalentemente di vendita)
otteniamo un certo valore....
Quando vado dal cliente, mi tocca sempre fare a bote, perchè sto
stronzo, ha sempre un bastardissimo amico o parente, che il sito
internet "glielofa per poco e niente"....In un altro forum ho letto
di uno che fa una pagina internet di grafica a 20 euro...ma se prima
dell'euro costava(una singola pagina) 80.000 lire?????
Sapreste aiutarmi in tal senso?
Forse la mia valutazione del lavoro, o quella fatta dai miei grafici è
sbagliata.....
C'è differenza fra amatorietà e professionalità... non puoi usare lo stesso
peso e la stessa misura per entrambe le situazioni.
Se il cliente va da chi lo realizza amatorialmente avrà un costo, se va da
chi lo realizza con professionalità avrà un altro costo.
La differenza di costo non è in ciò che si vede fuori, ma in ciò che sta
dentro.
Cooper.
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BlueWare WebStudio
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[msn:] ***@blueware.it
[icq:] 146781935
Ivan Baldassi [ilG]
2005-09-27 10:36:17 UTC
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Post by Cooper
La differenza di costo non è in ciò che si vede fuori, ma in ciò che sta
dentro.
Direi + che altro che la differenza sta nel ROI per il cliente.

Ciao
--
--
Ivan Baldassi
www.g-young.com
Cla!
2005-09-27 10:49:12 UTC
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Post by Ivan Baldassi [ilG]
Direi + che altro che la differenza sta nel ROI per il cliente.
Il cliente non si pone il problema del ROI in modo espicito, al massimo
si pone un problema di benefici. Soprattutto perché nel 90% dei casi non
esiste un ROI di tipo "diretto", l'esempio può essere lo snellimento di
una procedura.

Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Ivan Baldassi [ilG]
2005-09-27 10:55:58 UTC
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Post by Cla!
Il cliente non si pone il problema del ROI in modo espicito, al massimo
come no??? in una azienda, anche se in modo non diretto, se si fa un
investimento, lo si fa cercando di avere da questo + introiti.

Se pago il sito/applicazione o quello che sia 100 voglio che da questo
investimento mi ritorni sicuramente + di 100...direttamente o indirettamente
che sia, altrimenti quell'investimento non lo faccio.


Ciao
--
--
Ivan Baldassi
www.g-young.com
Cla!
2005-09-27 11:41:58 UTC
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Post by Ivan Baldassi [ilG]
come no??? in una azienda, anche se in modo non diretto,
Che parte non hai capito di "in modo esplicito"
Post by Ivan Baldassi [ilG]
se si fa un
investimento, lo si fa cercando di avere da questo + introiti.
Si, dal salumiere
Post by Ivan Baldassi [ilG]
Se pago il sito/applicazione o quello che sia 100 voglio che da questo
investimento mi ritorni sicuramente + di 100...direttamente o indirettamente
che sia, altrimenti quell'investimento non lo faccio.
Non so con chi lavori tu ma questa versione è decisamente limitata, ti
pongo un esempio: aumenta il giro di affari -> compro un magazzino più
grande -> Non necessariamente mi aspetto un aumento di fatturato, voglio
semplicemente che quando piove la merce abbia un tetto sotto cui stare.

L'assioma Investimento -> Ritorno è limitato alla realtà salumiere, nel
mondo esistono delle realtà un po' diverse dal salumiere, ad esempio una
azienda che costruisce una intranet potrebbe non essere interessata ad
aumentare il fatturato o a contenere i costi, semplicemente ne sente il
bisogno per snellire certe procedure o condividere attività ... che poi
da un punto di vista MOOOOOOOOLTO allargato se ne traggano benefici di
tipo economico è un'altro paio di maniche.

Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Ivan Baldassi [ilG]
2005-09-27 15:06:25 UTC
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Post by Cla!
L'assioma Investimento -> Ritorno è limitato alla realtà salumiere, nel
mondo esistono delle realtà un po' diverse dal salumiere, ad esempio una
azienda che costruisce una intranet potrebbe non essere interessata ad
aumentare il fatturato o a contenere i costi, semplicemente ne sente il
bisogno per snellire certe procedure o condividere attività ... che poi da
un punto di vista MOOOOOOOOLTO allargato se ne traggano benefici di tipo
economico è un'altro paio di maniche.
Non concordo.

Ciao
--
--
Ivan Baldassi
www.g-young.com
Cla!
2005-09-27 15:17:41 UTC
Permalink
Post by Ivan Baldassi [ilG]
Post by Cla!
L'assioma Investimento -> Ritorno è limitato alla realtà salumiere, nel
mondo esistono delle realtà un po' diverse dal salumiere, ad esempio una
azienda che costruisce una intranet potrebbe non essere interessata ad
aumentare il fatturato o a contenere i costi, semplicemente ne sente il
bisogno per snellire certe procedure o condividere attività ... che poi da
un punto di vista MOOOOOOOOLTO allargato se ne traggano benefici di tipo
economico è un'altro paio di maniche.
Non concordo.
Il tuo non concordare è normale se operi in un ambiente con clienti di
sole piccole dimensioni o di settori specifici, il negoziante ha la
mentalità spendo 1 se mi frutta 2, ti garantisco che nei servizi o in
aziende di maggiori dimensioni non è così. Come dice Lino, è una
questione di Target.

Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Ivan Baldassi [ilG]
2005-09-27 15:35:31 UTC
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...ti garantisco che nei servizi o in aziende di maggiori dimensioni non è
così. Come dice Lino, è una questione di Target.
Ma alla fin fine snocciolando il tutto, quale è il fine ultimo di una
impresa?

Forse io non riesco ad astrarre al 100% la situazione, ma mi sembra strano
che un'azienda spenda del denaro senza aver calcolato prima un possibile
rientro...boh...saro' di ristrette vedute io;-)

Ciao
--
--
Ivan Baldassi
www.g-young.com
Cla!
2005-09-27 15:40:39 UTC
Permalink
Post by Ivan Baldassi [ilG]
...boh...saro' di ristrette vedute io;-)
Decisamente ...
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Ivan Baldassi [ilG]
2005-09-27 15:42:59 UTC
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Post by Cla!
Post by Ivan Baldassi [ilG]
...boh...saro' di ristrette vedute io;-)
Decisamente ...
beh io saro' di vedute ristrette ma tu non mi hai convinto assolutamente con
le tue argomentazioni.

Ciao
--
--
Ivan Baldassi
www.g-young.com
Cla!
2005-09-27 16:11:30 UTC
Permalink
Post by Ivan Baldassi [ilG]
beh io saro' di vedute ristrette ma tu non mi hai convinto assolutamente con
le tue argomentazioni.
Mi spiace, comunque no problem, tu puoi continuare a portare avanti la
tua attività di new business promettendo un ottimo "ROI", d'altronde
finchè continui a guadagnare non peonso ti possa importare molto di
filosofia aziendalistica no?

Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Lino Mari
2005-09-27 12:32:38 UTC
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Post by Emanuele
Forse la mia valutazione del lavoro, o quella fatta dai miei grafici è
sbagliata.....
in genere chi vende si basa sui propri costi (struttura, personale, etc.)
più un congruo markup. se internamente calcolate il prezzo di vendita in
base ai vostri costi è normale, il problema è valutare il target di
riferimento, dove magari c'è concorrenza di non professionisti... e non c'è
soluzione che tenga se non cambiare i propri obiettivi o segmenti di
mercato...


Ciao,
Lino
--
Lino Mari
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Cla!
2005-09-27 12:36:59 UTC
Permalink
Post by Lino Mari
il problema è valutare il target di
riferimento, dove magari c'è concorrenza di non professionisti... e non c'è
soluzione che tenga se non cambiare i propri obiettivi o segmenti di
mercato...
STRA SUPER QUOTO
Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Lino Mari
2005-09-27 14:42:16 UTC
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Post by Cla!
Post by Lino Mari
il problema è valutare il target di
riferimento, dove magari c'è concorrenza di non professionisti... e non c'è
soluzione che tenga se non cambiare i propri obiettivi o segmenti di
mercato...
STRA SUPER QUOTO
Cla!
STRA SALUTO :)

Lino
--
Lino Mari
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Falco Stellare
2005-09-28 20:12:31 UTC
Permalink
Post by Lino Mari
il problema è valutare il target di
riferimento, dove magari c'è concorrenza di non professionisti...
Le cose forse iniziano ad andare peggio di cosi': proprio oggi mi sono
visto rifiutare un preventivo da una societa' operante sul mercato
dell'arredamento, un marchio veramente stranoto a tutti, con la
risposta: "Abbiamo uno dei nostri dipendenti che lo fa per N euro di
meno" (piu' una certa quantita' di supercazzole indecifrabili).

o_O

Ripeto, non si trattava di una realta' commerciale di quartiere, ma di
un marchio ben noto a livello nazionale.

Confesso che oggi pomeriggio abbiamo chiuso lo studio alle 17
(normalmente prima delle 20 non si esce) e ce ne siamo andati a spasso,
tipo ragazzini che fanno sega a scuola.
--
Falco Stellare - DeepVoid
www.deepvoid.it
Cla!
2005-09-29 06:57:41 UTC
Permalink
Post by Lino Mari
il problema è valutare il target di
riferimento, dove magari c'è concorrenza di non professionisti...
C'é anche da dire che un po' di selezione fa bene, nel senso che il
mercato non ha volumi e margini per contenerci tutti ...

Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Lino Mari
2005-09-29 11:06:49 UTC
Permalink
Post by Falco Stellare
Le cose forse iniziano ad andare peggio di cosi': proprio oggi mi sono
visto rifiutare un preventivo da una societa' operante sul mercato
dell'arredamento, un marchio veramente stranoto a tutti, con la
risposta: "Abbiamo uno dei nostri dipendenti che lo fa per N euro di
meno" (piu' una certa quantita' di supercazzole indecifrabili).
un'azienda che risponde in questo modo... è meglio perderla che trovarla...
Post by Falco Stellare
Confesso che oggi pomeriggio abbiamo chiuso lo studio alle 17
(normalmente prima delle 20 non si esce) e ce ne siamo andati a spasso,
tipo ragazzini che fanno sega a scuola.
il periodo non è dei migliori... questo è certo... pero' il vecchio sistema
di prendere clienti per fare siti non esiste più... il sito è solo una delle
tante cose che deve avere un'azienda...

Ciao
--
Lino Mari
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Stefano Mecchia
2005-09-29 12:27:55 UTC
Permalink
Forse il problema è inquadrabile anche in un altro modo (rispondo a
Falco, Cla e Lino in sequenza): se ci si propone dal cliente solo come
"realizzatore del sito" allora per un noto problema di arretratezza
culturale dei nostri imprenditori, ci si sentirà rispondere in molti
casi "me lo fa mio nipote a costo zero o quasi". Benissimo. E'
l'impostazione che è sbagliata dal principio: noi non dobbiamo
proporci come "realizzatori di siti web" ma come "fornitori di
soluzioni complete". Se il cliente percepisce che il nostro lavoro
comincia e termina con il sito web allora avrà una visione limitata e
minimalista del nostro lavoro, ma se invece nel preventivo gli si offre
tutta una serie di "altre voci" (assistenza post-produzione,
reperibilità, add-on e aggiornamenti vari, ecc.) che il ragazzino di
turno non potrà mai offrire allora la prospettiva cambia. Spendere
allora 1000 euro anziché 100 avrà il suo valore perché gli si
assicura un prodotto + servizio e non solo un prodotto. L'esempio più
immediato è quello dei quotidiani: comprereste il solo giornale o
quello che vi offre anche un paio di inserti gratis o la
cassetta/dvd..?
Mettiamoci inoltre che il nostro è un mestiere relativamente giovani.
I stessi clienti che ci rifiutano un preventivo non pensano due volte a
sborsare 20 euro al meccanico per cambiare una lampadina sulla loro
auto, e questo perché la maestranza del meccanico d'auto è ormai
socialmente consolidata.
Un saluto a tutti e non perdiamoci di coraggio.

Stefano Mecchia
http://www.dinca.it
Cla!
2005-09-29 12:42:06 UTC
Permalink
Post by Stefano Mecchia
noi non dobbiamo
proporci come "realizzatori di siti web" ma come "fornitori di
soluzioni complete".
Ottimo, così aumenti ancora di più la complessità nella comunicazione.
Io sono per la soluzione opposta, ossia l'iperspecializzazione di prodotto

Cla!
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Stefano Mecchia
2005-09-29 13:05:18 UTC
Permalink
Guarda, leggo abitualmente newsletter del calibro di 01Net - Linea EDP
dove, sicuramente, non pubblicano le opinioni degli ultimi arrivati (e
mi ci includo io anche se sono professionista da 6 anni) e sono già
2-3 anni che i più esperti ripetono sempre le stesse cose: occorre
offrire soluzioni e non solo prodotti. L'iperspecializzazione di cui tu
parli non deve essere intesa come frammento di un processo di vendita.
L'iperspecializzazione, per come la intendo io potrebbe essere questa:
<<sviluppo solo applicazioni web di tipo "portale" ma ti offro tutto
quello che posso offrirti su quello specifico segmento di prodotto>> e
non <<ti faccio il sito e poi chi si è visto si è visto>>.
La "complessità" della comunicazione poi dipende sempre dal tipo di
interlocutori, dal grado di preparazione, dalla versatilità e da altri
fattori che con il solo l'html specifico non c'entrano molto...

Stefano Mecchia
http://www.dinca.it
Cla!
2005-09-29 13:16:41 UTC
Permalink
Post by Stefano Mecchia
Guarda, leggo abitualmente newsletter del calibro di 01Net - Linea EDP
wow, dunque sei "cool"? ;-)
Post by Stefano Mecchia
dove, sicuramente, non pubblicano le opinioni degli ultimi arrivati (e
mi ci includo io anche se sono professionista da 6 anni)
wow, sei doppiamente cool ;-)
Post by Stefano Mecchia
L'iperspecializzazione di cui tu
parli non deve essere intesa come frammento di un processo di vendita.
<<sviluppo solo applicazioni web di tipo "portale" ma ti offro tutto
quello che posso offrirti su quello specifico segmento di prodotto>>
E' quanto vado predicando da mo' ... questa è una piccola parte di un
libro di Marketing che rilascerò presto (per tutti quelli che mi seguono
in questa avvantura, il libro è finito, ora finisco altri progetto e poi
lo rilascio)

La specializzazione

In un mercato iperframmentato e confuso come quello dell'informatica
dove tutti fanno tutto intraprendere la strada della specializzazione
può rivelarsi una strategia vincente in termini di:

Qualità del lavoro
Qualità degli interlocutori
Gestione del lavoro
Risparmio di costi
Ottimizzazione delle strategie di comunicazione
Visibilità
Aggiornamento

Molti professionisti dell'informatica, pur di non perdere una commessa,
cadono nell'errore della filosofia del “faccio tutto io”, vediamo
sistemisti che costruiscono siti web, grafici che programmano in PHP,
web designer che gestiscono server Linux per rivendere anche hosting.

L'effetto di queste scelte è sempre una scarsa qualità di una parte del
lavoro effettuato per il committente, scarsa qualità che getta un'ombra
anche sulla parte del lavoro fatto bene.

Prendiamo ad esempio un web designer, con competenze di XHTML e CSS che
vuole vendere anche web hosting senza passare da alcun intermediario. Il
cliente ACME Ltd commissiona a questo web designer la realizzazione ex
novo delsito web, il web designer propone al committente anche un
hosting con un sovrapprezzo del 10% sul totale commessa, ACME Ltd accetta.

Quello che accadrà sarà:
Il sito web sarà fatto bene
Il server Linux richiede una attività sistemistica che il web designer
non è in grado di fare
Conseguenza 1: Il Web designer dovrà distogliere tempo dalla sua
attività principale per documentarsi sull'attività sistemistica
Conseguenza 2: Il web designer dovrà distogliere tempo dalla sua
attività principale per monitorare gli aggiornamenti software per il
server ed installarli
ACME Ltd. Chiamerà spesso per chiedere come si configura la posta
elettronica
Conseguenza 3: Il web designer dovrà distogliere tempo dalla sua
attività principale per dare supporto tecnico al cliente
ACME Ltd., stanca dei down causati da un server gestito da un non
professionista, è scontenta del servizio IN TOTO, il cliente, a causa
dell'errata strategia di Marketing del web designer non è portato a
vedere i due servizi come separati ma come servizi unici.

La specializzazione consente inoltre di poter ottimizzare la strategia
di comunicazione, prendiamo ad esempio il confronto tra:

un programmatore PHP che si specializza nella realizzazione e
personalizzazione di applicativi per l'help desk in ambito sistemistico

un programmatore PHP che realizza “di tutto”

In termini di comunicazione il programmatore”specializzato” ha un
lavoro più facile da fare, il target è ben definito e lo sforzo di
comunicazione sarà concentrato su aspetti ben definiti.

Il secondo programmatore invece si troverà a dover “sparare nel
mucchio”, anche se il suo mercato di riferimento sarà più ampio (In
questo caso, Mercato = Tutti coloro che hanno bisogno di un
programmatore PHP) e in linea teorica potrebbe portare a casa più
clienti in pratica si trova a dover fronteggiare diversi tipi di
problemi quali:

Difficile identificazione dell'attività svolta
Referenze su lavori precedenti che spesso non sono utili da presentare
ai clienti futuri
Competizione con programmatori improvvisati
Comunicazione troppo dispersiva

L'ultimo argomento da affrontare in questo paragrafo è, ma come
tutelarsi dall'eccessiva specializzazione? Se il programmatore investe
tutte la sue conoscenze e investimenti su una singola attività come
potrà riciclarsi e investire su prodotti nuovi prima che quelli attuali
invecchino?

Le risposte ci vengono date in parte dal buon senso e in parte da due
teorie che sono riportate nei paragrafi seguenti (Ciclo di vita del
prodotto e matrice del Boston Consulting Group). Relativamente al buon
senso è utile dire che il programmatore avveduto:

Si specializza su una o poche attività ma non si isola dal mercato, deve
essere sempre pronto a cogliere nuove opportunità stando però attento ai
falsi innamoramenti (non innamorarsi di qualsiasi idea gli passi per la
testa) e a gestire in modo ottimale la migrazione da una
specializzazione ad un altra
Allarga il suo campo prodotti e servizi ponendo particolare attenzione a
settori vicini a quello a cui si opera (Ad esempio un sistemista che
gestisce server Linux potrebbe pensare ad un servizio specifico di
screening sulla sicurezza su server di altre aziende, alla formazione in
ambito linux ecc...)

Lo specialista deve inoltre crearsi un network di altri specialisti con
cui collaborare e creare delle procedure di lavoro che snelliscano le
intrazioni e ottimizziono i vantaggi reciproci.
--
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Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Lino Mari
2005-09-29 14:05:52 UTC
Permalink
Post by Cla!
Post by Stefano Mecchia
noi non dobbiamo
proporci come "realizzatori di siti web" ma come "fornitori di
soluzioni complete".
Ottimo, così aumenti ancora di più la complessità nella comunicazione.
Io sono per la soluzione opposta, ossia l'iperspecializzazione di prodotto
non è proprio cosi'... oggi il web significa tante cose, dalla
comunicazione, al brandig, all'advertising, al crm, al gstionale, alla
formazione e tanto altro... quello che occorre impostare è l'approccio al
proprio segmento di riferimento...

Ciao
--
Lino Mari
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Stefano Mecchia
2005-09-29 15:18:38 UTC
Permalink
Mi sembra che abbiamo divagato, perdendo di vista il primo post. Il
Post by Emanuele
Quando vado dal cliente, mi tocca sempre fare a bote, perchè sto stronzo, ha
sempre un bastardissimo amico o parente, che il sito internet "glielo fa per
poco e niente"....In un altro forum ho letto di uno che fa una pagina
internet di grafica a 20 euro...ma se prima dell'euro costava(una singola
pagina) 80.000 lire?????
e nel mio intervento lasciavo intendere che il problema è prima di
tutto culturale: bisogna far capire in qualche modo, magari offrendo
servizi connessi e pertinenti al lavoro svolto, che la propria opera
(professionale) vale più di quella offerta dall'amico o parente di
turno (amatoriale). Personalmente sono specializzato in programmazione
ma ciò non significa che non debba saperne nulla di sistemistica o che
non sia in grado di consigliare al cliente di prendere un server in
housing per completare la soluzione...fa sempre parte della mia
offerta, senza per questo diventare sistemista o rubare il lavoro
altrui.
Nicolò Nyo Armato
2005-09-29 15:30:59 UTC
Permalink
Post by Lino Mari
Post by Cla!
Ottimo, così aumenti ancora di più la complessità nella comunicazione.
Io sono per la soluzione opposta, ossia l'iperspecializzazione di prodotto
non è proprio cosi'... oggi il web significa tante cose, dalla
comunicazione, al brandig, all'advertising, al crm, al gstionale, alla
formazione e tanto altro... quello che occorre impostare è l'approccio al
proprio segmento di riferimento...
Ciao
Esatto, stavo pensando proprio al brand Yamaha, si va dai motori per le
barche alle tastiere elettroniche, alle chitarre... ma comunque questo
proporsi ad un targer vasto non pregiudica la qualità del prodotto in
quanto ogni settore ha ovviamente gente specializzata.

Nella mia visione, si va verso un concetto alla google, alla adobe in
tutte le realtà medio-grandi, cioè conquistare nuovi mercati iniziando
dal core, in netto contrasto con la politica del fare tutto e subito.
Crescere ed acquistare aziende e know-how specifico, eliminare concorrenti.

Poi Cla comunque parla troppo nell'ottica dell'imprenditore di un certo
prodotto che "funziona" già di suo come solista. Nell'ottica delle nuove
aziende "serie" in crescita che debbono pianificare e realizzare tutto
un discorso di comunicazione integrata si ha bisogno di un servizio
globale che spazia dalla corporate image, al sito aziendale, alla
campagna pubblicitaria e tutti i tramezzini below del caso.

Ora aziende che hanno necessità di questi servizi integrati ed abbiano
la mentalità giusta ed il budget per gli investimenti ce ne saranno ben
poche, tutto il resto è gente che ha bisogno di un sistema frammentato,
oggi faccio il logo, ed il coordinato, domani affido il sito web a
quell'azienda, dopodomani vediamo, magari faccio lo spot...spesso
analisi zero ma giustificata in un certo senso visto la gente che
gestisce l'azienda che non ha studi e capacità minime per affrontare
certi discorsi, per poi arrivare a discorsi alla Falco o Amoretti.

Utopicamente dovrebbero scomparire sia improvvisati, che liberi
professionisti (tranne quelli di nicchia) e piccole aziende, avere la
forza, la mentalità, le capacità, i budget, l'assistenza dello stato per
creare grandi aziende multisettoriali con know-how specifico diviso in
microteam che collaborano per un prodotto completo, ovviamente ben
diverso dal discorso di cla di 1/2 persone che vogliono fare tutto.

Ho detto utopicamente perchè molti elementi mancano, sia soldi che gente
con le "bolle" che sappia mandare avanti un grande business e
contemporaneamente mantenere un ottimo clima con i dipendenti, in un
certo senso, come dire... fidelizzare il dipendente, e non giocarci con
l'usa e getta. Ho sentito di gente che ha lavorato in grandi agenzie e
non se la passano bene, dirigenti e geni insostituibili a parte.

Come ho più spesso ripetuto siamo anni-luce (parsec per gli affezionati)
indietro rispetto alla qualità e la cura dei dipendenti giapponesi,
anche se loro hanno altre mentalità e modi di vedere il lavoro. Ma in
quelle zone la questione dipendente è diversa anche se stan cambiando
anche loro un pò, adeguandosi agli standard di altri paesi occidentali.

Se riusciremo a cavarcela (parlo di numeri a livello mondiale) dalle
varie guerre, pandemie... io prospetto un mondo di corporazione e di
alto livello di specializzazione, anche perchè tra pochi anni gli
androidi saranno venduti con costi accessibili per la gran parte della
popolazione, dal mercato del sesso alla cura della casa, si inizierà con
i lavori manuali, di basso livello intellettivo per poi passare a cose
sempre più complesse sia nei movimenti che nelle capacità elaborative,
nel giro di 20 anni molti lavori non specialistici nel IT e non, saranno
fatti da androidi o da umani-modificati o con protesi/elementi
elettronici speciali, praticamente tutto quello che fino ad oggi era un
film è destinato a diventare realtà come questo presente nel passato.

Tra 50-100 anni la maggior parte della gente sarà tecnicamente inutile,
soltanto geni, creativi e tecnici con competenze specifiche andranno
avanti, gli androidi saranno sempre meno costosi e più redditizzi. Sarò
un futurista per natura, ma la vedo dura ^_^' e meglio che non continuo
che sto andando a fine dentro un buco nero :) Ma chi mi ha portato a sti
discorsi :S

Vabbeh, my 2 yen (~_^)/~
Nyo
Nicolò Nyo Armato
2005-09-29 15:37:48 UTC
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Post by Nicolò Nyo Armato
Utopicamente dovrebbero scomparire sia improvvisati, che liberi
professionisti (tranne quelli di nicchia) e piccole aziende, avere la
forza, la mentalità, le capacità, i budget, l'assistenza dello stato per
creare grandi aziende multisettoriali con know-how specifico diviso in
microteam che collaborano per un prodotto completo, ovviamente ben
diverso dal discorso di cla di 1/2 persone che vogliono fare tutto.
Ovviamente ci vogliono massiccie dosi (quantità adeguata) di realtà
aziendali di supporto dall'altra parte, interessate a sviluppare un
prodotto ad hoc ed efficente, altrimenti non si resiste comunque. \|/

Oggi sono di un'utopia paurosa :)
Post by Nicolò Nyo Armato
Ho detto utopicamente perchè molti elementi mancano, sia soldi che gente
con le "bolle" che sappia mandare avanti un grande business e
contemporaneamente mantenere un ottimo clima con i dipendenti, in un
certo senso, come dire... fidelizzare il dipendente, e non giocarci con
l'usa e getta. Ho sentito di gente che ha lavorato in grandi agenzie e
non se la passano bene, dirigenti e geni insostituibili a parte.
Nyo
Cla!
2005-09-29 16:05:51 UTC
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Post by Lino Mari
non è proprio cosi'... oggi il web significa tante cose, dalla
comunicazione, al brandig, all'advertising, al crm, al gstionale, alla
formazione e tanto altro... quello che occorre impostare è l'approccio al
proprio segmento di riferimento...
Lino, sai che ti quoto spesso ma in cambio ti chiedo di leggere con
attenzione i miei thread ;-) . La tua risposta va nella stessa mia
direzione in quanto è la direzione opposta alla "tuttologia" infatti
definendo un mercato di riferimento (e attenendoti ai tuoi servizi di
riferimento) hai già effettuato una selezione del mercato a cui andrai a
vendere e delle cose che gli devi comunicare.

Ciao
Cla!
--
http://www.docebolms.org :: E-learning open source

Oggi, 6 luglio 2005, mi sento più Europeo
Lino Mari
2005-09-29 16:10:18 UTC
Permalink
Post by Cla!
Post by Lino Mari
non è proprio cosi'... oggi il web significa tante cose, dalla
comunicazione, al brandig, all'advertising, al crm, al gstionale, alla
formazione e tanto altro... quello che occorre impostare è l'approccio al
proprio segmento di riferimento...
Lino, sai che ti quoto spesso ma in cambio ti chiedo di leggere con
attenzione i miei thread ;-) . La tua risposta va nella stessa mia
direzione in quanto è la direzione opposta alla "tuttologia" infatti
definendo un mercato di riferimento (e attenendoti ai tuoi servizi di
riferimento) hai già effettuato una selezione del mercato a cui andrai a
vendere e delle cose che gli devi comunicare.
non intendevo dire che andavi nell'altra direzione... su questo credo che ci
intendiamo... e cmq ogni segmento ha la sua comunicazione e il suo approccio
all'adv... etc. etc... quindi oggi per differenziarsi non basta solo il
prodotto e la competenza... spesso ci vuole un approccio innovativo e
diverso dalla concorrenza...

Ciao
--
Lino Mari
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