http://www.repubblica.it/scienze/2016/12/18/news/roger_penrose_ecco_il_big_bang_della_fisica_-154372482/?ref=3DHRLV-19
Post by e***@gmail.comprobabilmente molti di voi l'avranno già letta, ma nel caso che a
qualcuno fosse sfuggita...
Commenti a questa intervista ?
A dire il vero in quelle pagine c'è molto di più, e l'ho trovato
straordinario (lo spazio dedicato all'argomento, intendo).
Sono tre pagine piuttosto dense, dove si trova:
- l'intervista a Penrose
- 5 noterelle che spiegherebbero al lettore gli argomenti toccati
nell'intervista:
- stringhe e vibrazioni
- mecc. quantistica
- l'ipotesi dell'inflazione
- il gatto di Schr.
- il big bang e l'universo
- consigili su libri e video
- un articolo di Giovanni Amelino-Camelia (a me sconosciuto) che
concorda con Penrose, anche se da un punto divsta diverso
- una colonnina di Odifreddi, con un parere opposto (titolo: "Ma le
stringhe funzionano parola di matematico")
Non so perché vi siate conctrati solo su Penrose.
Post by e***@gmail.comma mi ha colpito l'affermazione che le dimensioni supplementari oltre
la quarta sarebbero state "visibili" se esistessero, dato che esistono
fenomeni in atto cui è associata l'energia che sarebbe necessaria.
Davvero esiste questo nesso di casualità così diretto? Chiedo, non è
che dica di no.
Non ti so rispondere.
Che la cosiddetta "teoria" delle stringhe manchi di uno dei requisiti
essenziali di una teoria fisica che si rispetti, ossia previsioni
verificabili, non è da oggi che lo penso.
Non sono mai riuscito a capirne di più, perché non potevo certo
dedicare un anno o più a studiare gli articoli originali, e non ho mai
saputo di esposizioni serie e comprensibili (non per il lettore
comune, ma per un ex prof. di Fisica Teorica...).
Certo non è "L'universo elegante" il libro dove si può capire
qualcosa, né lo è il libro di Rovelli (i soli due che conosco tra la
letture consigiliate).
Post by e***@gmail.comUn'altra cosa che mi ha lasciato perplesso =E8 stata quella
di appoggiarsi a Dirac per dichiarare la MQ incompleta.
Non è esatto. L'affermazione che la m.q. è incompleta è di Penrose.
Poi la frase testuale che segue è: "Persino Paul Dirac, che è stato
mio professore a Cambridge, sosteneva che fosse una teoria capace di
fare previsioni ma che presto o tardi sarebbe stata sostituita da una
migliore."
Difficile obiettare, ma anche difficile capire in che contesto Dirac
abbia detto questo.
Ti è sfuggito che in precedenza Penrose dice: "Sarei uno stupido se
criticassi la m.q. per le sue previsioni [...]".
Dopo di che si sposta sul ben noto problema della macro-ogettivazione,
o se preferisci problema della misura.
E mi pare che sarebbe uno stupido chiunque sostenesse che si tratta di
probemi oggi risolti. Se per "incompletezza della m.q." Penrose
intende questo, sono perf. d'accordo.
Post by e***@gmail.comIl dubbio che mi viene, quindi, è che Penrose abbia detto altro oppure
la conversazione sia stata ben più articolata e nel riassumerla sia
venuto fuori quel che è leggibile nella pagina indicata dal link.
Questo dubbio non lo scioglieremo mai.
L'intervistatore (Luca Fraioli, chi era costui? Pardon, Google mi dice
che è laureato in astrofisica, ora giornalista scientifico...) non si
scomoda neppure a dirci se con Penrose ci ha parlato di persona, o
piuttosto (come credo) l'intervista non sia consistita in una
telefonata, poi da lui riassunta per il giornale.
Si capisce solo che l'occasione è un nuovo libro di Penrose.
Io ho letto solo "The Emperor's New Mind". Se mai ne dirò qualcosa più
avanti.
Post by e***@gmail.comPenrose esprime opinioni personali,
Bella scoperta!
Post by e***@gmail.comrette da argomentazioni che per come sono espresse in quell'articolo
e per quel poco che ne capisco mi sembrano perloppiu' inconsistenti.
Ho già espresso i miei dubbi su quella "intervista".
Che si possa usarla per valutare le opinioni di Penrose mi pare poco
serio.
Come minimo, prima di criticare dovresti leggere il suo nuovo libro
"Fashion, faith and fantasy in the new physics of the universe".
Post by e***@gmail.comMi auguro che nessuno scambi le opinioni di uno scienziato per
scienza.
Dipende. Se sono soltanto opinioni improvvisate, confidate a
un intervistatore telefonico, speriamo di no.
Se sono frutto di riflessioni di anni, e se sono argomentate comn
critiche puntuali e competenti, fanno certamente parte del farsi della
scienza.
Il problema è che la gran parte dei lettori non sono in grado di
distinguere :-(
Post by e***@gmail.comPersonalmente trovo abbastanza divertente che Penrose liquidi come
basate su "moda, fede e fantasia" ipotesi che, bene o male, hanno
qualche motivo decente per essere state avanzate, e si lamenti che
nessuno dia un soldo bucato alla sua ipotesi, campata in aria e del
tutto superflua, che la coscienza abbia un'origine quantistica. Da che
pulpito...
Mi pare ci sia una certa differenza.
Se parliamo delle stringhe, non stiamo parlando di "ipotesi", ma di un
campo di ricerca che dura da 40 anni, di cui si è parlato moltissimo,
che solo pochissime persone al mondo capiscono (molte molte meno di
quelle che ne parlano) e che in questi 40 anni non hanno prodotto
risultati significativi dal punto di vista che conta per una teoria
fisica: spiegazioni di fatti noti e soprattutto previsioni di fatti non
noti.
Inoltre il giudizio negativo sulle stringhe non è solo di Penrose. Lo
condividono ovviameente quelli che hanno preso strade diverse, per es.
la LQG (come Rovelli).
Per quello che vale, la mia opinione è questa.
Non mi convincono né le stringhe né LQG.
La ragione di fondo è che entrambi gli approcci tentano un'unificazione
basata sul conservare la m.q. così com'è.
Solo che cercano di applicarla a strutture diverse: in uncaso appunto
le stringhe, nell'altro lo stesso spazio-tempo (la "schiuma quantica").
La mia idea è che ci voglia molto più coraggio.
Quando la m.q. è nata, non si è limitata ad applicare la meccanica
newtoniana a qualche altro strano sistema: ha semplicemente buttato
all'aria tutto il quadro concettuale.
E' questo che finora nessuno ha provato o è riuscito a fare.
Quanto all'idea di Penrose sull'origine quantistica della coscienza,
non c'è il minimo confronto quanto a grado di elaborazione teorica e
di diffusione negli ambienti di ricerca.
P. ha tutto il diritto di raccontare le sue idee.
Ne so troppo poco per esprimere un giudizio, anche se ho criticato il
vecchio libro di Penrose per aver messo insieme una buna esposizione
di parecchia fisica con la presentazione della sua ipotesi.
Modo di procedere che al lettore sprovveduto può dare l'impressione
che siano sullo stesso piano: l'una naturale continuazione dell'altra.
(Per inciso, un difetto dello stesso genere imputo anche al libro di
Ghirardi. Esporre la proposta GRW come soluzione al problema della
micro-oggettivazione, dopo aver dato una presentazione accurata della
m.q. e dei suoi problemi d'interpretazione, mi sembra attribuire
all'idea GRW un peso superiore a quello che oggettivamente merita.)
Poi ci sarebbe il discorso sull'inflazione.
Forse non è il caso di allungare ancora questo post, ma colgo
l'occasione per ricordare a chi (e sarete in gran maggioranza) non
avesse letto le mie ultime lezioni di cosmologia, che a quel tema
diedi un cenno solo di sfuggita.
Come mai? Perché non l'ho mai trovata una proposta convincente, anche
se non ero - e non sono - in grado di darne una valutazione critica
approfondita, per ragioni analoghe alle stringhe.
Vorrei ancora dire qualcosa su Amelino-Camelia e su Odifreddi, ma non
in questo post.
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Elio Fabri