Post by posiPost by KlaramPost by RogerPost by Father McKenzieTreccani sostiene che le due forme siano entrambe presenti, e non
da ieri, in italiano, entrambe ammesse. Io sono d'accordo. Ci sono
pareri contrari?
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_766.html
Obiettivamente, penso che si possa usare sia obiettivo, sia obbiettivo.
Non credo ci sia qualcosa da obiettare.
Complimenti per la tua obiettività!
Non ho obiezioni, ma annate del «Corriere della Sera» dicono che
obiettivo batte obbiettivo 84.700 a 3.800. (Silverio Novelli 2015).
Sarebbe interessante fare un'analoga ricerca in un giornale romano.
k
Non credo sia una questione geografica, ma di mode del momento: fino
verso la fine degli anni '40 prevaleva "obbiettivo". Dal dopo guerra
ha iniziato a prevalere la forma più simile al latino, evidentemente
considerata più colta.
Il punto non è quale delle due forme vinca (la grammatica non si fa
con i referendum), ma che entrambe sono sempre coesistite, cioè
presenti in quantità significative anche quando minoritarie.
Certamente, non metto in dubbio la correttezza di "obbiettivo", ma credo
che, oltre alle mode o al considerare più colta la forma sempia, che a
Wolfgang suona come un latinismo, penso che ci sia anche una componente
geografica.
Il compianto Philippe Daverio pronunciava una grande quantità di parole
con doppie come sempie, e avrebbe detto obietivo, ma anche agetivo,
ogetivo ecc. :))
Certo, eppure non credo che gli sia mai passato per la testa di scrivere
obietivo, agetivo, ogetivo, ecc!
Per me obiettivo non suona colto, ma, al contrario, sono obbiettivo,
abbecedario ecc. a sembrarmi quasi ipercorrettismi, anche se non è così.
Quello che volevo far notare è che mentre nella pronuncia è comune l'uso
dell'italiano regionale anche in ambiti abbastanza formali, la grafia è
tendenzialmente molto più uniforme.
Ora, non ho fatto la prova, ma mi sorprenderebbe se Il Messaggero avesse
proporzioni molto diverse dal Corriere della Sera tra le due grafie.
Non c'è dubbio che un romano pronunci "obbiettivo". Ma quando si tratta
di scriverlo, oggi, spesso preferisce la grafia "obiettivo": o perché
pensa che sia l'unica corretta, o perché non ha voglia di discutere chi
gli fa notare il presunto errore, o perché sa che molti, pur non
facendoglielo notare, lo considererebbero (seppure a torto) un ignorante.
Presumibilmente lo stesso genere di considerazioni, fino agli anni '40,
portavano un milanese a scrivere "obbiettivo".