Post by jarodIl ciclo di vita di un prodotto qualsiasi ormai ha raggiunto tempi
cortissimi, quasi quanto quelli di un prodotto software (o di una Ferrari F1
... tempo massimo di vita una stagione, 9-10 mesi). Rende bene appena uscito
sul mercato e nel breve periodo, dopo perde velocemente valore a causa delle
imitazioni. Per vivere bene e vincere la sfida occorre innestare nelle
aziende cicli virtuosi che diano vita a rilasci continui di prodotti nuovi
ed appetibili.
Non dico che sia facile. Servono persone con idee, geniali, tenaci ed
intraprendenti al comando.
Il tempo degli imprenditori self made man che hanno il colpo di genio e
vivono di rendita per il resto della vita facendo il tagliatore di costi è
*finito*. O sai inventare cose di successo a ciclo continuo o sei tagliato
fuori. Sembra un concetto banale ma a pensarci bene non lo è così tanto.
L'imprenditore vecchio stampo come lo conosciamo oggi che amministra bene ma
non inventa nulla è morto e sepolto.
Pensando il business in quest'ottica, ogni business anche il più piccolo
deve avere un ufficio R&D perchè da questo trae energia per vivere. A quel
punto tornano ad essere importanti le persone di qualità, i migliori in quel
campo, ed i costi scendono velocemente in secondo piano. Semplicemente
perchè non devo competere sul prezzo con prodotti uguali. La differenza è
una delle armi vincenti.
I costi scendono in secondo piano se hai le spalle grosse, non se hai
budget limitati dalla tua dimensione aziendale.
Post by jarodNon è un'equazione. Tanti soldi investiti non vuol dire successo sicuro.
Servono idee, talenti, persone che inventano ed in certi campi l'Italia ha
persone vincenti in abbondanza. Devono cambiare le aziende, deve cambiare il
modo di fare business. Fine della quantità senza valore aggiunto e della
competizione sui costi. O siamo morti da domani. Ragionando in termini di
eccellenza Cina ed India francamente non fanno tanta paura. Anche se sono
potenze mondiali con una forza pari a quella degli Stati Uniti (Cina in
particolare ... ti dirò pensandoci bene non fanno paura nemmeno gli USA).
Da quel che scrivi mi sembra che tu sia convinto che i cinesi e gli
indiani non abbiano gente valida. Sai cosa dicono nella Silicon Valley
..... che la rivoluzione nella Silicon Valley fu basata sui ICs
......indovina un po' cosa sono gli ICs ......
Post by jarodChiusura dei mercati del WTO per difendersi dalla Cina ? Protezionismo ? Non
sarebbe servito a nulla.
E no. Finche' li tenevi sull'ingresso potevi pretendere in cambio altre
cose .... come norme antiinquinamento, tutela dell'IP, condizioni di
lavoro, yuan non ancorato al dollaro. Invece oggi abbiamo addirittura i
dazi asimmetrici. Per fare un esempio, solo un mese fa gli USA hanno
finalmente risolto il problema dell'industria dei semiconduttori dove se
hai prodotto all'estero il prodotto hai l'IVA (o VAT o come diavolo vuoi
chiamarla) al 17%, mentre se l'hai prodotto in Cina la VAT sta si al 17%
ma te ne tornano il 14% ....e finisci per pagare solo il 3%
Protezionismo, dazi....guai....che orrore, poi se si va a vedere si
scopre che sono proprio i cinesi i primi a fare queste cose.
Oppure vogliamo parlare dell'aggancio artificiale di yuan e dollaro, che
non permette la rivalutazione naturale del yuan (dovuta alla bilancia
commerciale con gli USA) che renderebbe meno competitiva la Cina? Negli
ultimi 3 anni l'Euro e' passato da 0.84$ a 1.29$ ....una rivaluzione di
oltre il 50%, hai idea di cosa significhi in termini di competivita'?
Invece i cinesi si sono agganciati al dollaro e nonostante le proteste
se ne sbattono. Dazi, protezionismo....giammai....non serve a nulla
(pero' intanto lo subiamo dagli altri).
Post by jarodPiuttosto dovremmo cogliere l'occasione al volo e dare una bella spallata al
sistema di PMI (le grandi ormai barcollano da sole) che si illudeva di far
crescere l'economia nazionale vendendo ed esportando nel mondo prodotti di
bassa qualità in grandi quantità a piccoli prezzi.
Non siamo più competitivi ? Meglio ... chiudiamo la fabbrica di tappi in
sughero o la ditta di mozzarelle ed apriamo la fabbrica di materiali
compositi, biotecnologie o quello che vuoi tu.
Tu di economia non capisci un piffero. Ma speri di mandare avanti un
paese di 60 milioni di abitanti solo con la tecnologia? Vuoi chiudere le
PMI? Perfetto, ma preparati all'inferno perche' sono gran parte del
nostro tessuto economico. Ma come ti viene in mente che si possa
diventare tutti scienziati? Tanto la produzione sara' sempre piu'
conveniente farla all'estero, quindi le fabbriche qua non le fai, e
tutta la manodopera nel frattempo che fa? Crepa di fame?
Post by jarodNon ci sono le persone per realizzare queste idee ? Vai a fare un giro per
le università italiane, i vari politecnici, i centri avanzati di ricerca, ne
trovi quante ne vuoi.
Questo e' un altro discorso. Lo so anch'io che c'e' un enorme potenziale
sprecato in Italia, ma da qui a dire che risolvi il problema (che e'
molto piu' grave) ricordandoci di avere qualche buona testa ce ne vuole.
Post by jarodL'unico problema sono i soldi, chi li ha preferisce comprare ville in Costa
Smeralda piuttosto che investirli nel futuro del paese. Basterebbe solo un
pò di intelligenza, visione a lungo termine e coraggio.
Ma evidentemente siamo un paese di imprenditori pavidi e codardi.
Beh, se in vita tua hai fatto solo bulloni o straccetti non credo che
uno si metta ad investire in tecnologia: non conosce il settore, non ha
le basi culturali. Sarebbe un pazzo. Stesso problema per le banche: non
hanno uffici studi per valutare le aziende e cosi' continuano a
finanziarle in base al patrimonio del "parun". Di venture capitalist con
una buona cultura scientifica non ce ne sono, quindi siamo veramente mal
messi.
Post by jarodI costi sono l'ultimo dei problemi come ti ho già detto. Manca la volontà ed
il coraggio.
Ma l'ultimo dei problemi per chi? Per una multinazionale forse, non
certo per una PMI visto l'accesso al credito che abbiamo in Italia, e
alla scarsa propensione ad usare metodi di finanziamente come la borsa.
Post by jarodFra l'altro leggendo i post di Pluto mi sono accorto che ho sbagliato
completamente valutazione sull'abbigliamento Benetton, Diesel, ecc... made
in Romania. C'è mercato per quei prodotti, le vendite tirano alla grande
forse anche nella stessa Cina, ovviamente nelle grandi città dove ci sono i
nuovi ricchi.
Quindi produrre ad 1/10 del costo in Italia è solo una mera azione
speculativa tipica del vecchio imprenditore italico vigliacco ed avido.
Prima ce li scrolliamo dal groppone e prima ricomincerà la ripresa economica
del nostro paese.
Si, come no campa cavallo che l'erba cresce. E poi sarei curioso di
sapere come questi signori che ti stanno sulle palle impediscono ai
superscienziati di mettere su nuove aziende ipertecnologiche. I problemi
sono altri.
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What the eyes see and the ears hear, the mind believes.