se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorriso scrisse...
Ma tu cosa intendi per interattivo? Che sia completamente deciso dal
giocatore? Allora l'unica cosa realmente interattiva è la storia che ti
scrivi da solo, perché qualsiasi altra storia è già più o meno decisa. :)
Interattivo vuol dire in cui il fruitore partecipa, che "consente uno
scambio di informazioni tra un sistema di elaborazione e l'operatore".
Una if, di suo, è molto più interattiva di qualsiasi librogame, perché
l'utente può inviare quanti messaggi vuole all'elaboratore; l'elaboratore al
massimo non li capirà e risponderà con una risposta standard, ma intanto li
puoi mandare.
L'interattività di un librogame cartaceo invece è fissata al momento della
stampa.
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoIl salto da librogame a if? Salto psichedelico direi, visto che
storicamente non c'è stato alcun salto.
I racconti a scelta multipla risalgono direi al primo gruppo di bambini che
ha giocato più volte alla stessa storia, decidendo a un certo punto di
cambiare il finale, o i ruoli. Ben prima degli elaboratori elettronici, e
conseguentemente della IF.
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoCome ho già scritto altrove, il 'medium' if è storicamente datato.
Sarà, confrontando alcune IF moderne con alcune avventure grafiche dello
stesso periodo direi che vincono nettamente le prime; direi che ad essere
datata è l'avventura grafica tradizionale, la IF invece si sta evolvendo.
La scena italiana non è un buon indicatore della IF, ahimè: abbiamo tante
avventure 'guess the verb' e alcuni esperimenti molto narrativi ma poco
interattivi.
Però se devo scegliere chi è datato tra lo strumento che mi ha dato "lupo
solitario" e quello che mi ha dato "Non sarà un'avventura" direi che la
scelta è palese (no, non è la IF).
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoTanto che per muoversi in una stanza si scrive ancora E, e che nel 99 per
cento dei casi non si supera un complesso VERBO + OGGETTO, identico a
quello di vent'anni fa.
Scusami, allora Monkey Island 3 è più paleolitica di qualsiasi altra cosa,
visto che per ha solo tre comandi: parla, osserva e usa; e tutti e tre
attivati da un click del mouse.
E il librogame è ancora più datato: un solo comando, SCEGLI.
Dove sta la naturalità?
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoIl librogame no, ha una l'onestà tecnologica del prodotto finito ed una
facilità di acquisizione da parte del fruitore che la at non ha mai avuto.
Sarà, io ho trovato molto più facile immergermi in una IF che in un
librogame; questo perché una if fatta bene, anche con un parser scarso, mi
lascia comunque l'illusione di avere la scelta, cosa che il librogame non mi
da, anche espandendo la possibilità di scelte all'infinito.
Quando sono obbligato dentro un certo binario non perché lo richiede la
storia ma perché l'autore mi obbliga allora IMHO non c'è interattività, che
sia una if come che sia un librogame. Infatti ho smesso di usare i librogame
quando mi sono accorto che tra le varie scelte possibili era molto raro che
ci fosse quella che avrei fatto io. :P
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoQuesto è un giochino di parole: idra è uno strumento per fare IF
Hai appena detto che Idra è uno strumento per fare librigame. Deciditi. :)
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoUn libro game elettronico può avere una forma narrativa a ben più ampio
respiro rispetto ad una at
In cosa? E soprattutto, perché continui a dire "at"? La IF non è limitata
all'avventura, così come con Glulx non è più limitata al testuale. :)
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoMentre vedo possibile un romanzo
in ipertesto o cartaceo, non riesco ad immaginarlo in at senza un crollo
nervoso dopo qualche anno di lavoro.
Io riesco a immaginare benissimo un romanzo IF, anzi, penso che prima o poi
il futuro del romanzo passerà di lì; vedo anzi molto probabile un romanzo
multigiocatore tramite MU*.
Post by se hai scritto nel tuo viso che la vita ti ha sorrisoNon ultimo il rapporto più immediato con il lettore occasionale.
Il lettore occasionale non legge romanzi, figuriamoci un romanzo multiplo.
Secondo me ben pochi occasionali hanno rigiocato lo stesso librogame.
L'unica cosa di cui le AT soffrono in Italia è la pubblicità, IMHO.
Conosco gente americana che non ha mai giocato una IF in vita sua ma invece
di dire "just my two cents" nelle discussioni dice "just my two zorkmids";
una popolarità del genere in Italia non ce l'hanno nemmeno i videogiochi più
famosi.
Maggiore popolarità si traduce velocemente in maggior seguito, maggiore
produzione, e miglioramento della produzione a favore del pubblico.
Perché un libro è un "insieme di fogli, stampati o manoscritti, cuciti
insieme secondo un dato ordine e racchiusi da una copertina; volume", quindi
la sua definizione include il supporto fisico.
Quelli che vengono definiti e-book, più o meno complessi e funzionali, non
sono altro che e-text, perché del book gli manca la parte fisica. Il bello è
che un libro, in teoria, non necessita nemmeno di un testo per essere tale:
un libro vuoto è pur sempre un libro. :)
La definizione di librogame, ossia "un racconto di cui il lettore è chiamato
a costruire la trama scegliendo fra varie possibilità", al contrario non lo
include un supporto fisico.
Il fatto stesso che ci siano librigame elettronici indica che il supporto
non è una caratteristica determinante per essere librogame o meno.
(Risposta più semplice: perché confrontavo i contenuti, che sono
indipendenti dal supporto.)
--
Atrus di Myst
"Shawn suddenly felt frightened. He'd been scared before, but it had been
immediate and physical. But Magrat, like this, frightened him more than
the elves. It was like being charged by a sheep." -- Terry Pratchett
http://legendknights.tk