pippo.calo, Fri, 24 Feb 2006 11:27:52 GMT, ha scritto in
Post by pippo.caloPost by Roberto RosoniMa dove l'hai letta questa terrificante stronzata?
Parto dal fondo della tua risposta. Scusa, ma non c'era alcuna
intenzione di insultare nessuno. Solo la storia è una "stronzata", ma
non certo mi riferivo a chi la riporta. Comunque scusa.
Post by pippo.caloPrima di tutto sia accende e spegne a 50 Hz o a 100 Hz su tutte e due le
semionde? perchè ho visto un intervento dopo a cui tu rispondi che parla di
50 Hz.
Nel thread non mi pare, ma chiarisco: Un "ciclo" di una sinusoide si
intende sempre completo: semionda positiva, zero, semionda negativa,
zero.
50 Hz è la frequenza di rete europea: in un secondo 50 cicli completi,
100 semionde, 100 passaggi per zero.
Il tubo fluorescente, come la lampadina ad incandescenza, è un
componente non polarizzato, che si illumina su entrambe le semionde,
quindi a 100 Hz. Diverso il discorso di un LED alimentato in alternata
che da buon diodo condurrebbe e quindi sarebbe illuminato solo su una
semionda.
Di due LED in "antiparallelo" cioè in parallelo con poli rispettivamente
invertiti, se ne accende uno alla volta. In questo caso avresti una
sorta di controfase come quella che hai ipotizzato per i tubi
fluorescenti.
Post by pippo.caloLa leggenda sosteneva che essendo due tubi ed essendoci nel circuito
componenti reattive la corrente (che è quella che provoca il fenomeno
luminoso) subisce degli sfasamenti che non sono tutti uguali. Quindi le
famose 400 lampade nel capannone non si accenderebbero e spegnerebbero in
perfetto sincronismo.
A parte che di regola i reattori si rifasano tramite un condensatore,
specie nel caso di grandi impianti industriali, beh, non vedo alcuna
ragione per cui tubi uguali debbano essere alimentati da reattori
differenti, a meno delle (piccole) tolleranze costruttive.
Post by pippo.caloAdesso ci vorrebbe uno che è al corrente delle circuitistica di quei tempi
per vedere di quanti gradi di sfasamento stiamo parlando.
Di certo non i 90 gradi necessari per l'effetto voluto. Comunque il
circuito tradizionale reattore/starter è lo stesso da un secolo o giù di
lì. A parte l'introduzione dell'elettronica, l'evoluzione
dell'illuminazione fluorescente è stata solo nella chimica dei fosfori
per ottenere maggiore efficienza del tubo e qualità dell'emissione
luminosa. Esistono una miriade di tipi di tubo, persino quelli specifici
per i banchi carne e quelli specifici per i banchi ortofrutta dei
negozi/supermercati.
Post by pippo.caloPoi l'effetto di un solo stroboscopio è più fastidioso di quello di due
stroboscopi di uguale fequenza ed anche sincronizzati. Ricorda anche questo
"detto" e non scritto. A te dire se ha un minimo di fondamento o è leggenda
anche questa.
Non ho mai sentito dire nulla del genere. A naso, mi puzza un po'. Sei
mai stato in uno spettacolo o in una discoteca con decine di strobo
sincronizzati? C'è da far venire una crisi epilettica anche ad una
persona sana. Eventualmente si può invece peggiorare la cosa con una
leggera differenza di frequenza, perché oltre alle due frequenze proprie
si forma una terza frequenza, detta "di battimento", pari alla
differenza tra le due.
Nota bene: differenza di frequenza, non di fase, per cui non è comunque
il caso qui in esame.
Post by pippo.caloSicuramente oggi anche nelle lampade a fluorescenza "non compatte" ci può
essere l'elettronica e quindi questo problema è scavalcato da frequenze di
eccitazione decisamente superiori a quelle di rete, in molti nuovi impianti.
Certo. Quelle vanno oltre ogni soglia di percezione, e anche di
udibilità.
--
Roberto Rosoni