Roberto Deboni DMIsr
2018-06-22 17:31:13 UTC
"Surplus di maschi porta a guerra civile e migrazione" era
uno dei titoli con cui decidevo di aprire questa discussione.
L'altro era: "Perche' in Germania la migrazione passata
migrazione turca ha funzionato e quella oggi prova rigetto ?"
La discussione mi e' stata ispirata dalla lettura di questa
intervista del 2015 al rinomato (ma sconosciuto in Italia)
pedagogo Gunnar Heinsohn:
<https://en.wikipedia.org/wiki/Gunnar_Heinsohn>
Il sig.Heinsohn e' sociologo ed economista, oltre che
docente universitario emerito. I suoi studi sociologici
si appoggiano su schemi demografici storici come metodo
per estrapolare comportamenti sociali.
Ad esempio, ha esposto una teoria che collega la tendenza
a disordini e spinte "guerrafondaie", basandosi sulla
tesi che l'esubero di giovani maschi, causando che i
terzi e quarto geniti maschili non trovano spazio nelle
posizioni sociali prestigiose, razionalizzano il loro
impeto a competere, puntando su ideologie politiche e
religiose. Second Heinsohn, ogni disordine sociale
storico, che non sia stato innescato da eventi esterni
alla societa' (come un rapido cambiamento climatico,
ad esempio o altra catastrofe che stravolge l'ambiente)
ed ogni genocidio puo' essere facilmente spiegato come
il risultato di un incremento demografico eccessivo dei
giovani maschi (tesi pubblicata gia' nel 2008, ma che
pare di cui molti italiani stanno osservando giusto negli
ultimi anni, i sintomi esteriori). Heinsohn collega
l'evenienza come fonte del colonialismo europeo, i
fascismi del secolo scorso, i conflitti cronici in Darfur,
le rivolte palestinesi dal 1987 al 1993 e dal 2000 al
presente, ed al terrorismo.
Heinsohn ipotizza che il nazismo abbia assunto che le norme
sociali etiche siano state portate nella civilizzazione
occidentale in parte dagli ebrei, ed ereditata dalla
cristianita'. E dato che il nazismo voleva che i tedeschi
fossero in grado di spazzare via e conquistare altre
terre e popoli senza l'ostacolo di norme etiche e di
coscienza, riteneva necessario spazzare via ogni tale
significato ed eredita' dell'ebraismo, semplicemente
spazzando via in modo totale l'esistenza come popolo,
da cui l'olocausto. Heinsohn approfondisce questo
anche nella abolizione dei sacrifici umani nella storia
occidentale, introdotta dagli ebrei. I fautori del
sacrificio umano, provano odio per chiunque gli possa
indurre e contribuire a provare sensi di colpa per
questo loro "bisogno" e quindi chiunque non prenda
parte al sacrificio, diventa esso stesso a rischio di
essere sacrificato. Ebbene, gli ebrei tendono a non
prendere parte a tale cultura dell'assassinio, diventando
cosi' facile bersaglio. Interessante la tesi che il
sacrificio di Cristo e' visto come una regressione a
pratiche preistoriche rispetto al progresso introdotto
dalla religione ebraica (forse inserito dalla cristianita'
per allargare la base di proselitismo anche ai pagani del
sacrificio umano ?)
Ecco l'intervista pubblicata il 5.11.2015:
<https://www.zeit.de/2015/45/bevoelkerungsentwicklung-einwanderung-buergerkrieg-fluechtlinge-maenner>
(necessaria registrazione)
Ecco una traduzione casalinga:
Die Zeit: Sig.Heinsohn, sei un professore di pedagogia,
come sei diventato un osservatore di demografia?
Gunnar Heinsohn: Attraverso il mio coinvolgimento con i bambini e
il loro sviluppo. La Germania è diventata il primo paese a livello
mondiale nel 1972 a scendere al di sotto di 2,1 bambini per ogni
donna. Sono necessari 2.1 bambini per mantenere la popolazione
stabile. Allo stesso tempo, naturalmente, ho visto come nel resto
del mondo la prolificazione continuava allegramente. Ecco perché
ho pensato allora: nessun problema, l'umanità ha così tanti
discendenti, che un paese con l'infrastruttura tedesca sarà
sempre pieno di gente. Scoprirano dove andare ad abitare.
[Ndr: questa e' appunto la tesi dei "migrazionisti" nazionali
e sul "sapere" dove andare, i migranti non hanno dubbi]
Die Zeit: migrazione come compensazione per una crescita
demografica negativa.
Heinsohn: Sì, ma ho sopravvalutato le possibilità della pedagogia.
Allora, ero convinto che i bambini immigrati sarebbero prosperati
attraverso l'istruzione gratuita dalla culla all'università. Oggi
sappiamo che più della metà della seconda generazione, ottiene
risultati poveri ed insufficienti in aritmetica. L'educazione non
conosce ancora i mezzi per trasformare un fallimento in aritmetica
in un asso in aritmetica. Questo non era un grosso problema fino
agli anni '60, perché oltre il 50 percento di tutto il lavoro
poteva essere svolto da lavoratori non qualificati o
semi-qualificati. Molti di coloro che hanno trovato un impiego in
tali tempi, non troverbbero posti disponibili oggi perché le
richieste di posti a bassa qualificazione sono aumentati.
Die Zeit: quindi si tratta di un "chi ottieni?"
Heinsohn: Abbiamo il bellissimo esempio in Germania: iraniani e
turchi. Dopo la rivoluzione del 1978, un'elite arrivò in Germania
dall'Iran. I loro figli ottengono risultati migliori rispetto
ai diplomati delle scuole superiori. Se nel 1978 avessimo avuto
una rivoluzione a Istanbul e i migliori rifugiati turchi fossero
fuggiti qui, avrebbero anche una valutazione media migliore dei
tedeschi, perché una selezione dalla Turchia sarebbe paragonabile
alla media complessiva dei tedeschi. La selezione, non la religione
è cruciale.
Die Zeit: conoscete qualcosa sui fattori che promuovono
il successo scolastico ?
Heinsohn: Secondo il punto di vista insegnato in Occidente,
l'ambiente vitale, l'ambiente in cui i bambini crescono, è il
fattore decisivo. Ma ora abbiamo l'opportunità di verificare
questa teoria. Diamo un'occhiata ai bambini meglio serviti
della storia umana. Questi sono i bambini della classe media
americana e canadese. Stanno anche andando bene. Ma poi bambini
vengono da loro in classe, da paesi come la Corea o la Cina.
Quello era un paese povero fino al 1980, motivo per cui
bisognava essere preparati per i fallimenti scolastici in massa.
Ma poi sono i migliori in matematica e fisica, anche se non
sanno nemmeno parlare correttamente l'inglese. Ma crediamo che
l'acquisizione del linguaggio sia la chiave del successo. Perché
gli asiatici orientali si comportano meglio, nessuno può dimostrarlo
al microscopio. Ci sono solo le banalità su una cultura
dell'apprendimento più intensa.
Die Zeit: Confucio viene allora chiamato in gioco volentieri!
Heinsohn: Quello sarebbe bello! Allora i nostri educatori avrebbero
avuto un addestramento su Confucio e gli asiatici dell'Est sarebbero
stati fuori vista a PISA domani.
[ndr: per "PISA" si dovrebbe intendere il test sulle capacita' degli
studenti e fuori vista si intende che sarebbero cosi' avanti nei
risultati, da essere irraggiungibili dalle altre etnie, inclusa
quella nativa]
Di Zeit: cosa hai notato dai dibattiti tedeschi sull'immigrazione
delle ultime settimane ?
Heinsohn: Si dice sempre: rifugiati economici no, richiedenti asilo sì.
Ci sono due cose su questo ragionamento. In primo luogo, chi discute
non sa come si forma un richiedente asilo. E in secondo luogo, chiedo:
che cosa in nome del cielo hai contro un rifugiato economico ?
Egli bussa, quindi puoi controllarlo su e giù e chiedere chi è e cosa
può fare. Quindi si può dire liberamente: abbiamo bisogno di te.
Oppure: mi dispiace, batti da qualche altra parte. Il rifugiato
economico è l'unica speranza che i paesi con popolazioni sempre
più ridotte abbiano. Se diciamo ora, rifugiati economici fuori,
richiedenti asilo dentro, allora è economicamente da pazzi. Per una
persona che ha diritto alla protezione o addirittura all'asilo (le
sfumature sono legalmente piccole) non si deve chiedere cosa può
fare. Un analfabeta ha la stessa dignità umana di un premio Nobel.
[ndr: questo punto mi ha fatto riflettere e nel contempo
evidenzia l'idiozia di una certa posizione del PD per
l'accoglienza. Anche il sig.Salvini dovrebbe leggere Heinsohn,
faccendo propria la tesi che i migranti economici non sono un
problema, ma a patto di poterli scegliere - tu si', tu no ,...]
Die Zeit: Voi avete detto ora che non capivamo come nasce
un richiedente asilo. Avete una teoria?
Heinsohn: La domanda è: come è che una zona in cui le armi erano
ancora silenziose fino ad ieri, diventa una zona di guerra civile
o in una zona di guerra? Io uso un semplice indice di guerra per
questo. Misura la relazione tra uomini di 55 e 59 anni che si
preparano per la pensione e ragazzi di 15-19 anni che lottano per
la vita. La Germania ha un indice di guerra di 0,66. A 1000 vecchi
seguono 666 giovani. L'indice di guerra nella Striscia di Gaza è
dieci volte più alto. A 1000 vecchi seguono oltre 6000 giovani
uomini. In Afghanistan è lo stesso. In Nigeria, l'indice di guerra
è poco meno di 5. L' Europa ha avuto una situazione simile dal XVI
al XX secolo. C'erano sempre persone senza mezzi per la guerra, il
genocidio, la conquista del mondo e l'emigrazione. Negli anni Trenta,
il primo anno fu in grado di contrastare all'indietro, perche'
il terzo o il quarto fratello richiesti come "carne da cannone"
erano scarsi.
[ndr: mi pare di capire che il terzo e quarto fratello sono
richiesti perche' fanno meno "questioni" dei primogeniti
(inteso anche come unico maschio presente nel nucleo famigliare),
non avendo i terzi e quarti geniti nulla da perdere.]
Die Zeit: restiamo nel presente!
Heinsohn: In un paese con un alto indice di guerra, 1.000 anziani
si ritirano e 5.000 o più ragazzi lottano per questi 1.000 posti.
Poiché questo è un contrasto senza speranza, vogliono diventare
un rifugiato economico. Si affollano fuori dal loro paese ma non
lo vengono fatti entrare in altri. A casa, si rendono presto conto
che cinque o sei candidati per una posizione sono troppi. Non hanno
molte opzioni. Alcuni decidono sul crimine, i più intellettuale fanno
una teoria su una società "giusta", giustificando così l'uccisione
di peccatori e trasgressori. Immediatamente sentiamo nelle nostre
notizie di una nuova guerra civile . Prendi un paese come la Nigeria
con 170 milioni di persone. C'è un gruppo ora, Boko Haram, "I libri
sono peccato". I suoi membri sparano ai governanti locali per
ottenere posizioni che non potrebbero raggiungere come rifugiati
economici. In un colpo solo, alcune migliaia di tiratori hanno
trasformato 170 milioni di cittadini in beneficiari il cui
rimandare a casa sarebbe stato un crimine.
[ndr: pare ovvio che un aiuto al governo nigeriano per sedare
la rivolta oscurantista dei "I libri sono peccato" aiuterebbe
molto di piu' della opzione PD del pagare 30 euro al giorno
per accogliere i migranti, magari anche i fuggiaschi della stessa
Boko Haram che fossero stati riconisciuti e messi all'indice
in Nigeria]
Die Zeit: è l'opzione per diventare un guerriero solo perché
l'emigrazione non ha funzionato in modo così attraente ?
Heinsohn: Niente affatto. Pertanto, il primo desiderio è
l'emigrazione. Poi arriva il lavoro precario, infine il crimine
leggero, perché il gruppo, che vuole colpire i militari, ha
bisogno di molto: strateghi, persone fisicamente in forma, non si
può portare una mitragliatrice nella giungla essendo scheletrici.
Die Zeit: la tua spiegazione demografica della violenza non
è un pelo monocausale?
Heinsohn: Anche se all'inizio sembra poco intuitivo, hai bisogno di
uno sviluppo economico, oltre a un indice di guerra tra 3 e 7. Le
persone affamate ti spezzano il cuore ma non sono una minaccia
militare. Quindi avete bisogno di giovani relativamente istruiti,
nutriti e dotati di cure mediche. L'idea che le persone sparino
per causa della fame o siano in fugga è cibo [ideologico] di base,
ma sbagliato. La fame non può correre. Se inizia oggi [la guerra
civile] in qualsiasi paese africano, vedrai quasi sempre un
precedente aumento del reddito pro capite di circa $300 a circa
$1500. Lo stesso valeva per l'Europa prima della prima guerra
mondiale, quando 10 milioni di giovani furono bruciati - come si
dice: dal piccolo denaro demografico. Anche qui abbiamo il mistero
che dal 1870 al 1914 aumentano i redditi, ma anche la rabbia,
poiché i numeri dei bambini sono ancora a 4 o al di sopra [per donna].
Colmar von der Goltz fu quindi in grado di raccomandare nel 1883 in
"Il popolo in armi", di mettere i diciassettenni sulla linea del
fuoco; perché "solo i giovani si separano facilmente dalla vita".
Anche il ventenne pensa alla sposa. Ma puoi mandare alla morte solo
i diciassettenni quando la coorte successiva si gratta gli zoccoli.
Se oggi Angela Merkel avesse salutato l' Afghanistan con le parole
"è facile per i giovani separarsi dalla vita", essi avrebbero più
ostacoli rispetto all'apertura del confine.
Die Zeit: Cioè, le comunita' europee sono pacificate perché perdonano?
Heinsohn: Sì! Mentre osservavamo gli alti tassi di disoccupazione
giovanile nell'Europa meridionale durante la crisi greca, i
professori famosi hanno avvertito: è una condizione esplosiva,
porta alla violenza! Li ho contraddetti. Perche' i giovani
arrabbiati greci sono statisticamente i figli uniici o i bambini
singoli che soggiornano permanentemente all'Hotel Mama.
[ndr: hmmm, questa vale anche nel meridione italiano e spiegherebbe
la scarsa propensione di "rivoluzioni" stile '68 nel Sud]
segue ...
uno dei titoli con cui decidevo di aprire questa discussione.
L'altro era: "Perche' in Germania la migrazione passata
migrazione turca ha funzionato e quella oggi prova rigetto ?"
La discussione mi e' stata ispirata dalla lettura di questa
intervista del 2015 al rinomato (ma sconosciuto in Italia)
pedagogo Gunnar Heinsohn:
<https://en.wikipedia.org/wiki/Gunnar_Heinsohn>
Il sig.Heinsohn e' sociologo ed economista, oltre che
docente universitario emerito. I suoi studi sociologici
si appoggiano su schemi demografici storici come metodo
per estrapolare comportamenti sociali.
Ad esempio, ha esposto una teoria che collega la tendenza
a disordini e spinte "guerrafondaie", basandosi sulla
tesi che l'esubero di giovani maschi, causando che i
terzi e quarto geniti maschili non trovano spazio nelle
posizioni sociali prestigiose, razionalizzano il loro
impeto a competere, puntando su ideologie politiche e
religiose. Second Heinsohn, ogni disordine sociale
storico, che non sia stato innescato da eventi esterni
alla societa' (come un rapido cambiamento climatico,
ad esempio o altra catastrofe che stravolge l'ambiente)
ed ogni genocidio puo' essere facilmente spiegato come
il risultato di un incremento demografico eccessivo dei
giovani maschi (tesi pubblicata gia' nel 2008, ma che
pare di cui molti italiani stanno osservando giusto negli
ultimi anni, i sintomi esteriori). Heinsohn collega
l'evenienza come fonte del colonialismo europeo, i
fascismi del secolo scorso, i conflitti cronici in Darfur,
le rivolte palestinesi dal 1987 al 1993 e dal 2000 al
presente, ed al terrorismo.
Heinsohn ipotizza che il nazismo abbia assunto che le norme
sociali etiche siano state portate nella civilizzazione
occidentale in parte dagli ebrei, ed ereditata dalla
cristianita'. E dato che il nazismo voleva che i tedeschi
fossero in grado di spazzare via e conquistare altre
terre e popoli senza l'ostacolo di norme etiche e di
coscienza, riteneva necessario spazzare via ogni tale
significato ed eredita' dell'ebraismo, semplicemente
spazzando via in modo totale l'esistenza come popolo,
da cui l'olocausto. Heinsohn approfondisce questo
anche nella abolizione dei sacrifici umani nella storia
occidentale, introdotta dagli ebrei. I fautori del
sacrificio umano, provano odio per chiunque gli possa
indurre e contribuire a provare sensi di colpa per
questo loro "bisogno" e quindi chiunque non prenda
parte al sacrificio, diventa esso stesso a rischio di
essere sacrificato. Ebbene, gli ebrei tendono a non
prendere parte a tale cultura dell'assassinio, diventando
cosi' facile bersaglio. Interessante la tesi che il
sacrificio di Cristo e' visto come una regressione a
pratiche preistoriche rispetto al progresso introdotto
dalla religione ebraica (forse inserito dalla cristianita'
per allargare la base di proselitismo anche ai pagani del
sacrificio umano ?)
Ecco l'intervista pubblicata il 5.11.2015:
<https://www.zeit.de/2015/45/bevoelkerungsentwicklung-einwanderung-buergerkrieg-fluechtlinge-maenner>
(necessaria registrazione)
Ecco una traduzione casalinga:
Die Zeit: Sig.Heinsohn, sei un professore di pedagogia,
come sei diventato un osservatore di demografia?
Gunnar Heinsohn: Attraverso il mio coinvolgimento con i bambini e
il loro sviluppo. La Germania è diventata il primo paese a livello
mondiale nel 1972 a scendere al di sotto di 2,1 bambini per ogni
donna. Sono necessari 2.1 bambini per mantenere la popolazione
stabile. Allo stesso tempo, naturalmente, ho visto come nel resto
del mondo la prolificazione continuava allegramente. Ecco perché
ho pensato allora: nessun problema, l'umanità ha così tanti
discendenti, che un paese con l'infrastruttura tedesca sarà
sempre pieno di gente. Scoprirano dove andare ad abitare.
[Ndr: questa e' appunto la tesi dei "migrazionisti" nazionali
e sul "sapere" dove andare, i migranti non hanno dubbi]
Die Zeit: migrazione come compensazione per una crescita
demografica negativa.
Heinsohn: Sì, ma ho sopravvalutato le possibilità della pedagogia.
Allora, ero convinto che i bambini immigrati sarebbero prosperati
attraverso l'istruzione gratuita dalla culla all'università. Oggi
sappiamo che più della metà della seconda generazione, ottiene
risultati poveri ed insufficienti in aritmetica. L'educazione non
conosce ancora i mezzi per trasformare un fallimento in aritmetica
in un asso in aritmetica. Questo non era un grosso problema fino
agli anni '60, perché oltre il 50 percento di tutto il lavoro
poteva essere svolto da lavoratori non qualificati o
semi-qualificati. Molti di coloro che hanno trovato un impiego in
tali tempi, non troverbbero posti disponibili oggi perché le
richieste di posti a bassa qualificazione sono aumentati.
Die Zeit: quindi si tratta di un "chi ottieni?"
Heinsohn: Abbiamo il bellissimo esempio in Germania: iraniani e
turchi. Dopo la rivoluzione del 1978, un'elite arrivò in Germania
dall'Iran. I loro figli ottengono risultati migliori rispetto
ai diplomati delle scuole superiori. Se nel 1978 avessimo avuto
una rivoluzione a Istanbul e i migliori rifugiati turchi fossero
fuggiti qui, avrebbero anche una valutazione media migliore dei
tedeschi, perché una selezione dalla Turchia sarebbe paragonabile
alla media complessiva dei tedeschi. La selezione, non la religione
è cruciale.
Die Zeit: conoscete qualcosa sui fattori che promuovono
il successo scolastico ?
Heinsohn: Secondo il punto di vista insegnato in Occidente,
l'ambiente vitale, l'ambiente in cui i bambini crescono, è il
fattore decisivo. Ma ora abbiamo l'opportunità di verificare
questa teoria. Diamo un'occhiata ai bambini meglio serviti
della storia umana. Questi sono i bambini della classe media
americana e canadese. Stanno anche andando bene. Ma poi bambini
vengono da loro in classe, da paesi come la Corea o la Cina.
Quello era un paese povero fino al 1980, motivo per cui
bisognava essere preparati per i fallimenti scolastici in massa.
Ma poi sono i migliori in matematica e fisica, anche se non
sanno nemmeno parlare correttamente l'inglese. Ma crediamo che
l'acquisizione del linguaggio sia la chiave del successo. Perché
gli asiatici orientali si comportano meglio, nessuno può dimostrarlo
al microscopio. Ci sono solo le banalità su una cultura
dell'apprendimento più intensa.
Die Zeit: Confucio viene allora chiamato in gioco volentieri!
Heinsohn: Quello sarebbe bello! Allora i nostri educatori avrebbero
avuto un addestramento su Confucio e gli asiatici dell'Est sarebbero
stati fuori vista a PISA domani.
[ndr: per "PISA" si dovrebbe intendere il test sulle capacita' degli
studenti e fuori vista si intende che sarebbero cosi' avanti nei
risultati, da essere irraggiungibili dalle altre etnie, inclusa
quella nativa]
Di Zeit: cosa hai notato dai dibattiti tedeschi sull'immigrazione
delle ultime settimane ?
Heinsohn: Si dice sempre: rifugiati economici no, richiedenti asilo sì.
Ci sono due cose su questo ragionamento. In primo luogo, chi discute
non sa come si forma un richiedente asilo. E in secondo luogo, chiedo:
che cosa in nome del cielo hai contro un rifugiato economico ?
Egli bussa, quindi puoi controllarlo su e giù e chiedere chi è e cosa
può fare. Quindi si può dire liberamente: abbiamo bisogno di te.
Oppure: mi dispiace, batti da qualche altra parte. Il rifugiato
economico è l'unica speranza che i paesi con popolazioni sempre
più ridotte abbiano. Se diciamo ora, rifugiati economici fuori,
richiedenti asilo dentro, allora è economicamente da pazzi. Per una
persona che ha diritto alla protezione o addirittura all'asilo (le
sfumature sono legalmente piccole) non si deve chiedere cosa può
fare. Un analfabeta ha la stessa dignità umana di un premio Nobel.
[ndr: questo punto mi ha fatto riflettere e nel contempo
evidenzia l'idiozia di una certa posizione del PD per
l'accoglienza. Anche il sig.Salvini dovrebbe leggere Heinsohn,
faccendo propria la tesi che i migranti economici non sono un
problema, ma a patto di poterli scegliere - tu si', tu no ,...]
Die Zeit: Voi avete detto ora che non capivamo come nasce
un richiedente asilo. Avete una teoria?
Heinsohn: La domanda è: come è che una zona in cui le armi erano
ancora silenziose fino ad ieri, diventa una zona di guerra civile
o in una zona di guerra? Io uso un semplice indice di guerra per
questo. Misura la relazione tra uomini di 55 e 59 anni che si
preparano per la pensione e ragazzi di 15-19 anni che lottano per
la vita. La Germania ha un indice di guerra di 0,66. A 1000 vecchi
seguono 666 giovani. L'indice di guerra nella Striscia di Gaza è
dieci volte più alto. A 1000 vecchi seguono oltre 6000 giovani
uomini. In Afghanistan è lo stesso. In Nigeria, l'indice di guerra
è poco meno di 5. L' Europa ha avuto una situazione simile dal XVI
al XX secolo. C'erano sempre persone senza mezzi per la guerra, il
genocidio, la conquista del mondo e l'emigrazione. Negli anni Trenta,
il primo anno fu in grado di contrastare all'indietro, perche'
il terzo o il quarto fratello richiesti come "carne da cannone"
erano scarsi.
[ndr: mi pare di capire che il terzo e quarto fratello sono
richiesti perche' fanno meno "questioni" dei primogeniti
(inteso anche come unico maschio presente nel nucleo famigliare),
non avendo i terzi e quarti geniti nulla da perdere.]
Die Zeit: restiamo nel presente!
Heinsohn: In un paese con un alto indice di guerra, 1.000 anziani
si ritirano e 5.000 o più ragazzi lottano per questi 1.000 posti.
Poiché questo è un contrasto senza speranza, vogliono diventare
un rifugiato economico. Si affollano fuori dal loro paese ma non
lo vengono fatti entrare in altri. A casa, si rendono presto conto
che cinque o sei candidati per una posizione sono troppi. Non hanno
molte opzioni. Alcuni decidono sul crimine, i più intellettuale fanno
una teoria su una società "giusta", giustificando così l'uccisione
di peccatori e trasgressori. Immediatamente sentiamo nelle nostre
notizie di una nuova guerra civile . Prendi un paese come la Nigeria
con 170 milioni di persone. C'è un gruppo ora, Boko Haram, "I libri
sono peccato". I suoi membri sparano ai governanti locali per
ottenere posizioni che non potrebbero raggiungere come rifugiati
economici. In un colpo solo, alcune migliaia di tiratori hanno
trasformato 170 milioni di cittadini in beneficiari il cui
rimandare a casa sarebbe stato un crimine.
[ndr: pare ovvio che un aiuto al governo nigeriano per sedare
la rivolta oscurantista dei "I libri sono peccato" aiuterebbe
molto di piu' della opzione PD del pagare 30 euro al giorno
per accogliere i migranti, magari anche i fuggiaschi della stessa
Boko Haram che fossero stati riconisciuti e messi all'indice
in Nigeria]
Die Zeit: è l'opzione per diventare un guerriero solo perché
l'emigrazione non ha funzionato in modo così attraente ?
Heinsohn: Niente affatto. Pertanto, il primo desiderio è
l'emigrazione. Poi arriva il lavoro precario, infine il crimine
leggero, perché il gruppo, che vuole colpire i militari, ha
bisogno di molto: strateghi, persone fisicamente in forma, non si
può portare una mitragliatrice nella giungla essendo scheletrici.
Die Zeit: la tua spiegazione demografica della violenza non
è un pelo monocausale?
Heinsohn: Anche se all'inizio sembra poco intuitivo, hai bisogno di
uno sviluppo economico, oltre a un indice di guerra tra 3 e 7. Le
persone affamate ti spezzano il cuore ma non sono una minaccia
militare. Quindi avete bisogno di giovani relativamente istruiti,
nutriti e dotati di cure mediche. L'idea che le persone sparino
per causa della fame o siano in fugga è cibo [ideologico] di base,
ma sbagliato. La fame non può correre. Se inizia oggi [la guerra
civile] in qualsiasi paese africano, vedrai quasi sempre un
precedente aumento del reddito pro capite di circa $300 a circa
$1500. Lo stesso valeva per l'Europa prima della prima guerra
mondiale, quando 10 milioni di giovani furono bruciati - come si
dice: dal piccolo denaro demografico. Anche qui abbiamo il mistero
che dal 1870 al 1914 aumentano i redditi, ma anche la rabbia,
poiché i numeri dei bambini sono ancora a 4 o al di sopra [per donna].
Colmar von der Goltz fu quindi in grado di raccomandare nel 1883 in
"Il popolo in armi", di mettere i diciassettenni sulla linea del
fuoco; perché "solo i giovani si separano facilmente dalla vita".
Anche il ventenne pensa alla sposa. Ma puoi mandare alla morte solo
i diciassettenni quando la coorte successiva si gratta gli zoccoli.
Se oggi Angela Merkel avesse salutato l' Afghanistan con le parole
"è facile per i giovani separarsi dalla vita", essi avrebbero più
ostacoli rispetto all'apertura del confine.
Die Zeit: Cioè, le comunita' europee sono pacificate perché perdonano?
Heinsohn: Sì! Mentre osservavamo gli alti tassi di disoccupazione
giovanile nell'Europa meridionale durante la crisi greca, i
professori famosi hanno avvertito: è una condizione esplosiva,
porta alla violenza! Li ho contraddetti. Perche' i giovani
arrabbiati greci sono statisticamente i figli uniici o i bambini
singoli che soggiornano permanentemente all'Hotel Mama.
[ndr: hmmm, questa vale anche nel meridione italiano e spiegherebbe
la scarsa propensione di "rivoluzioni" stile '68 nel Sud]
segue ...