Post by Barone BaroloPost by WolfgangPost by B.B.Non mi sembra che "io immagino a me" sia italiano corretto,
È brutto
No, è proprio sbagliato.
Dipende dalla definizione di cosa sia uno sbaglio. C'è chi ritiene
sbagliato qualsiasi costrutto purché esso non usi in un buon
italiano, ma c'è anche chi ritiene sbagliati solo quelli che
contraddicono le regole morfosintattiche, per inconsueti che siano.
Il dativus ethicus è un complemento di termine espresso sempre da un
pronome riflessivo atono. Il tentativo di sostituire quest'ultimo
con un pronome tonico produce un mostruosità, mai usata in italiano,
ma per questo non necessariamente erronea.
Possiamo però serenamente lasciar perdere questo punto di dissenso,
visto che l'argomento della nostra discussione non è affatto il
ruolo del sintagma «a me» nella frase «immagino a me», sbagliata o
mostruosa che sia, bensì il ruolo del «mi» in «mi immagino». Ripeto
e ribadisco di ritenerlo un complemento di termine.
Post by Barone BaroloPost by WolfgangIl pronome riflessivo può essere o complemento oggetto o
complemento di termine
Le costruzioni idiomatiche sfuggono a questo tipo di analisi.
Certo, puoi fare a pezzi la voce verbale coniugata, ma al
prezzo di modificarne il significato.
Post by Wolfgangtertium non datur, cioè non è previsto un «né ... né».
So cosa vuol dire "tertium non datur". Oltre ad aver studiato
filosofia e latino al liceo, per lavoro mi occupo di logica.
Non intendevo insegnarti il significato del detto latino, ma solo
ribadire la mia asserzione che un pronome riflessivo può svolgere
solo due ruoli, o quello del complemento oggetto o quello del
complemento di termine, mentre il classico principio del terzo
escluso è, come tu sai meglio di me, una tautologia, giacché si
riferisce solo ai sistemi binari. Pensavo pertanto che il mio uso
improprio del terzo escluso richiedesse una precisazione. Se questa
ti è sembrata una saccenteria, te ne chiedo scusa.
Solo ora mi rendo però conto del fatto che fosse sbagliata la mia
asserzione da te contestata, visto che c'è anche il pronome
riflessivo «sé», che preceduto da una preposizione non svolge né
l'una né l'altra delle predette due funzioni.
Post by Barone BaroloPost by WolfgangIl pronome *atono* può essere o complemento oggetto
o complemento di termine: tertium non datur (da
intendere nel senso improprio come spiegato di sopra).
A questo punto toccherebbe a te nominare il tertium per confutare
questa mia asserzione.
Post by Barone Barolo(Nei sistemi intuizionisti, che sono quelli a cui mi interesso
maggiormente, il terzo escluso non vale. Ma non divaghiamo.)
(Ma ci sono tante questioni che ammettono più di due risposte. Sono
però d'accordo che dobbiamo evitare le divagazioni dal soggetto.
Casomai si apra un nuovo filone.)
Ciao,
Wolfgang