Discussione:
L´influenza del tedesco sui dialetti del Nord Italia
(troppo vecchio per rispondere)
Luigi Donatello Asero
2004-11-04 22:31:15 UTC
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Potreste farmi degli esempi dŽ influenza del tedesco sui dialetti del Nord
Italia?



-- Luigi ( un italiano che vive in Svezia)
http://www.italymap.dk/
http://www.scaiecat-spa-gigi.com/de/uebersetzung.html
Maurizio Pistone
2004-11-05 08:59:52 UTC
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Potreste farmi degli esempi dŽ influenza del tedesco sui dialetti del Nord
Italia?
piem. beiché, buché "guardare", blicken
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Karla
2004-11-05 16:27:15 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Potreste farmi degli esempi dZ influenza del tedesco sui dialetti del
Nord
Post by Maurizio Pistone
Italia?
piem. beiché, buché "guardare", blicken
Sempre piemontese: boch- becco (Boch), bjum- tritume di fieno (Blume),
bòita- bottega (Bude), beus- immaturo (beuse- cattivo), brandè brandon
(Brand tizzo), fot- stizza ( Wuth), magon- accoramento (Magen), mata,
matòta, matòt- ragazza/o (Mädchen), nufiè- fiutare (schnupfen), a randa-
vicino (Rand), rista- canapa (Riste), safer- zotico (Schafer pecoraio),
sëbber- mastello (Zuber), vindo- guindolo (winden dipanare), brustia e
brus-cia - spazzola per cavalli (Bürste), grisia e grissin (Gries semola),
tafiè - mangiare ingordamente (Tafel tavola), ves o vez - cagnaccio (Betse
cagna), tòta - signorina (Tochter figlia), sclin - sonoro (klingen
suonare)... e molti altri.

Vi ricordate "già" nel significato di "sì"? Molto probabilmente viene da ja.

Inoltre le negazioni "nen" e "pa", che significano entrambe "non", non si
costruiscono all'italiana o alla francese, ma alla tedesca (anche inglese):

I son nen bel (non sono bello)
Ich bin nicht schön.

k
ADPUF
2004-11-05 21:11:27 UTC
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Post by Karla
Vi ricordate "già" nel significato di "sì"? Molto
probabilmente viene da ja.
Inoltre le negazioni "nen" e "pa", che significano
entrambe "non", non si costruiscono all'italiana o alla
I son nen bel (non sono bello)
Ich bin nicht schön.
Non pensavo che in Piemonte ci fosse questa influenza
tedesca così forte.
--
pecunia non olet, sed scarseggiat semper
Luigi Donatello Asero
2004-11-05 21:52:17 UTC
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Post by ADPUF
Post by Karla
Vi ricordate "già" nel significato di "sì"? Molto
probabilmente viene da ja.
Inoltre le negazioni "nen" e "pa", che significano
entrambe "non", non si costruiscono all'italiana o alla
I son nen bel (non sono bello)
Ich bin nicht schön.
Non pensavo che in Piemonte ci fosse questa influenza
tedesca così forte.
Qualcuno vuole riferire del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia?
O forse qualcuno lo ha gia` fatto?
In quanto ai dialetti parlati nel Piemonte suppongo che in essi sia visibile
anche una forte influenza del francese.
Mi sbaglio?

-- Luigi ( un italiano che vive in Svezia)
http://www.italymap.dk/
http://www.scaiecat-spa-gigi.com/fr/bienvenue.html
Karla
2004-11-06 20:00:29 UTC
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Post by Luigi Donatello Asero
In quanto ai dialetti parlati nel Piemonte suppongo che in essi sia visibile
anche una forte influenza del francese.
Enorme. Il francese antico era ancora più simile al piemontese, anche
nella pronuncia. Ad esempio: "pois" non si pronunciava puà, ma pois come
oggi in piemontese, e così molti altri termini. L'influenza del tedesco,
invece, è minima.

k
Luigi Donatello Asero
2004-11-06 21:17:05 UTC
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Post by Luigi Donatello Asero
Post by Luigi Donatello Asero
In quanto ai dialetti parlati nel Piemonte suppongo che in essi sia
visibile
Post by Luigi Donatello Asero
anche una forte influenza del francese.
Enorme. Il francese antico era ancora più simile al piemontese, anche
nella pronuncia. Ad esempio: "pois" non si pronunciava puà, ma pois come
oggi in piemontese, e così molti altri termini. L'influenza del tedesco,
invece, è minima.
k
Sei piemontese?

-- Luigi ( un italiano che vive in Svezia)
http://www.italymap.dk/
http://www.scaiecat-spa-gigi.com/it/ailocatori.html
Karla
2004-11-07 20:24:41 UTC
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Post by Luigi Donatello Asero
Sei piemontese?
Sì, di Cuneo. :-))

k
Roger
2004-11-06 23:44:27 UTC
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Post by Karla
L'influenza del tedesco,
invece, è minima.
Non solo nei dieletti, ma anche nell'italiano ritroviamo pochissime
espressioni tedesche.
Io ricordo "Leitmotiv" (motivo conduttore) e non me ne vengono in mente
altre.

Ciao,
Roger
Luigi Donatello Asero
2004-11-07 02:02:13 UTC
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Post by Roger
Post by Karla
L'influenza del tedesco,
invece, è minima.
Non solo nei dieletti, ma anche nell'italiano ritroviamo pochissime
espressioni tedesche.
Io ricordo "Leitmotiv" (motivo conduttore) e non me ne vengono in mente
altre.
Ciao,
Roger
Per quanto riguarda i dialetti pero` molti esempi di parole in cui e`
visibile unŽ influenza del tedesco sono stati indicati da altri proprio in
questo thread.



-- Luigi ( un italiano che vive in Svezia)
http://www.italymap.dk/
http://www.scaiecat-spa-gigi.com/it/traduzioni.html
Father McKenzie
2004-11-07 07:24:30 UTC
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"Roger", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como las
huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Roger
Non solo nei dieletti, ma anche nell'italiano ritroviamo pochissime
espressioni tedesche.
Io ricordo "Leitmotiv"
Blitz, putsch, kaputt, kapo, raus, zeitgeist, poltergeist, speck, Bismarck,
vasistas (was ist das), flicorno (flügelhorn), Sachertorte, würstel, ...
Roger
2004-11-07 10:51:26 UTC
Permalink
"Father McKenzie" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:165eo7q8wk1t8$.6f90r4bvt8y9
Blitz, putsch, kaputt, raus
OK
kapo
Questa la dice solo il Berluska
zeitgeist, poltergeist, vasistas (was ist das), flicorno (flügelhorn),
Espressioni di uso comune?
Bismarck,
Allora anche Schumacher, Völler, Schröder, Hitler, ecc.
speck, Sachertorte, würstel, ...
E Oktoberfest? :-)

Ciao,
Roger
Father McKenzie
2004-11-07 12:10:48 UTC
Permalink
"Roger", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como las
huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Roger
Post by Father McKenzie
Bismarck,
Allora anche Schumacher
No, mi riferivo alla cotoletta con l'uovo
Post by Roger
Post by Father McKenzie
kapo
Questa la dice solo il Berluska
Mica vero, un film famoso di Pontecorvo(1959) fece entrare il termine
nell'uso; pochi anni fa (1999) hanno fatto il remake israeliano.
Post by Roger
Post by Father McKenzie
zeitgeist, poltergeist, vasistas (was ist das), flicorno (flügelhorn),
Espressioni di uso comune?
Direi di sì. Delle finestre (terribili!) si è parlato, di flügelhorn
discettano tutti i giovani che usano le voci delle tastiere yamaha, roland,
casio etc, gli altri non saranno popolari ma su un quotidiano si trovano
spesso.
Father McKenzie
2004-11-07 12:40:35 UTC
Permalink
"Father McKenzie", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a
veces como las huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Father McKenzie
gli altri non saranno popolari ma su un quotidiano si trovano
spesso.
Ai tempi della militanza andava molto Weltanschauung, pronunciata nei modi
piu' vari ma si diceva.
ADPUF
2004-11-07 23:32:22 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
Ai tempi della militanza andava molto Weltanschauung,
pronunciata nei modi piu' vari ma si diceva.
Mi viene in mente che a Milano (e solo a Milano, mai
sentito a Torino, Bologna, Napoli ecc) c'è l'hinterland
(detto senz'acca, mi dispiace per i milanisti)
--
pecunia non olet, sed scarseggiat semper
Roberto Waha
2004-11-13 08:54:48 UTC
Permalink
Post by ADPUF
hinterland
Effettivamente mi sono sempre chiesto perché il "retroterra"...
--
S'ciao!
Walla

------=* Roberto Waha - ***@retro-it.org *=-----+ () ASCII
El Senyor és la meva força, el Senyor el meu cant. | /\ Ribbon
Ell m'ha estat la salvació. En Ell confío, i no tinc por.| Campaign
---------------* http://www.retro-it.org *---------------+ NO HTML Mail
ADPUF
2004-11-13 22:55:53 UTC
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Post by Roberto Waha
Post by ADPUF
hinterland
Effettivamente mi sono sempre chiesto perché il
"retroterra"...
In Italia il retroterra o è culturale o non è.
--
pecunia non olet, sed scarseggiat semper
Mariuccia Ruta
2004-11-14 03:47:48 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > hinterland
¦
¦ Effettivamente mi sono sempre chiesto perché il "retroterra"...
Forse perché interland(*) significa(**) "dietro al paese"?

(*) Voce tedesca, da "hinter"(=dietro) e "Land"(=paese).

(**) Fascia di territorio che gravita intorno a una grande città e ai
suoi sitemi produttivi.
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
FB
2004-11-14 14:53:23 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > hinterland
¦
¦ Effettivamente mi sono sempre chiesto perché il "retroterra"...
Forse perché interland(*) significa(**) "dietro al paese"?
(*) Voce tedesca, da "hinter"(=dietro) e "Land"(=paese).
Non "dietro al porto"? Mi pare che originariamente hinterland venisse
usato, ad esempio, per Genova, per le città portuali con una zona
produttiva attorno.


Ciao, FB
--
"Suppose I say I'm not interested."
"Does five hundred dollars interest you?"
"Very much."
"Then bring it: it's an expensive restaurant".
(The Cheap Detective)
Mariuccia Ruta
2004-11-14 15:13:02 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > Forse perché interland(*) significa(**) "dietro al paese"?
¦ > (*) Voce tedesca, da "hinter"(=dietro) e "Land"(=paese).
¦ Non "dietro al porto"?
Sí. A "land" pare si sia giunti per associazione.
¦ Mi pare che originariamente hinterland venisse
¦ usato, ad esempio, per Genova, per le città portuali con una zona
¦ produttiva attorno.
Sí. È esattamente cosí. Non l'avevo citata perché mi pareva non
venisse al caso, visto che ci si stava domandando il perché di
"hinterland" ... milanese :)
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
FB
2004-11-14 15:17:46 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > Forse perché interland(*) significa(**) "dietro al paese"?
¦ > (*) Voce tedesca, da "hinter"(=dietro) e "Land"(=paese).
¦ Non "dietro al porto"?
Sí. A "land" pare si sia giunti per associazione.
¦ Mi pare che originariamente hinterland venisse
¦ usato, ad esempio, per Genova, per le città portuali con una zona
¦ produttiva attorno.
Sí. È esattamente cosí. Non l'avevo citata perché mi pareva non
venisse al caso, visto che ci si stava domandando il perché di
"hinterland" ... milanese :)
Perché il significato è stato esteso. Appare insensato usare "hinterland"
per Milano solo se si ignora l'origine della parola.


Ciao, FB
--
"While I'm here, might I make a few changes? I adore my bedroom, but do you
think I could have my curtains washed? I believe they're red, but I should
like to make sure."
(Cold Comfort Farm, the film)
Mariuccia Ruta
2004-11-14 16:04:19 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ [...]
¦ > Sí. A "land" pare si sia giunti per associazione.
¦ [...]
¦ Perché il significato è stato esteso.
Infatti. Devo anche correggere un mio refuso: avevo scritto
"associazione", anziché "estensione".
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
Mariuccia Ruta
2004-11-14 03:59:01 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > [...]
¦ Mi viene in mente che a Milano (e solo a Milano, mai
¦ sentito a Torino, Bologna, Napoli ecc) c'è l'hinterland
Perché "solo a Milano"? Pare ci sia un hinterland anche a Torino.
Leggo infatti sul De Mauro e Mancini:
¦ "... Territorio urbanizzato circostante una grande città, su cui
¦ questa esercita una forte influenza economica, sociale,
¦ culturale e sim.: un comune dell'hinterland torinese".
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
Maurizio Pistone
2004-11-14 07:09:24 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Pare ci sia un hinterland anche a Torino.
c'era. Adesso Torino à nell'interland di Milano.
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Mariuccia Ruta
2004-11-14 12:04:09 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ >Pare ci sia un hinterland anche a Torino.
¦ c'era. Adesso Torino è nell'interland di Milano.
Ah, ecco :))
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
Sergio(R)
2004-11-14 15:56:30 UTC
Permalink
On Sat, 13 Nov 2004 23:59:01 -0400, Mariuccia Ruta
Post by Mariuccia Ruta
Perché "solo a Milano"? Pare ci sia un hinterland anche a Torino.
¦ "... Territorio urbanizzato circostante una grande città, su cui
¦ questa esercita una forte influenza economica, sociale,
¦ culturale e sim.: un comune dell'hinterland torinese".
Stando a giornali e TV esiste, udite udite, anche l'hinterland palermitano.
--
Ciao
Sergio®
Mariuccia Ruta
2004-11-14 16:06:19 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ >Perché "solo a Milano"? Pare ci sia un hinterland anche a Torino.
¦ > ¦ "... Territorio urbanizzato circostante una grande città, su cui
¦ > ¦ questa esercita una forte influenza economica, sociale,
¦ > ¦ culturale e sim.: un comune dell'hinterland torinese".
¦ Stando a giornali e TV esiste, udite udite,
¦ anche l'hinterland palermitano.
E ora, guai a chi fiata! ;))
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
Epimeteo
2004-11-14 16:57:39 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ Stando a giornali e TV esiste, udite udite,
¦ anche l'hinterland palermitano.
E ora, guai a chi fiata! ;))
Nel senso che, trattandosi di territorio a rischio, è meglio non aprire
bocca o, al massimo, dire che niente hai sentito e niente hai visto?

Presto, Mariuccia, nascondi nella tua cartella blindata queste preziose
aurore boreali americane, che qui nell'hinterland milanese, se le
vedono, me le rubano...

Loading Image...

Loading Image...

Loading Image...

Loading Image...

[Come si dirà la "r" di "hinterland" in dialetto palermitano?]

Ciao,
Epimeteo
Mariuccia Ruta
2004-11-15 08:52:01 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ "Mariuccia Ruta" ha scritto nel messaggio
¦ > >¦ Stando a giornali e TV esiste, udite udite,
¦ > >¦ anche l'hinterland palermitano.
¦
¦ > E ora, guai a chi fiata! ;))
¦
¦ Nel senso che, trattandosi di territorio a rischio, è meglio non aprire
¦ bocca o, al massimo, dire che niente hai sentito e niente hai visto?
No no. Nel senso che se l'Oreto è ancora adibito a discarica ... ;))
¦
¦ Presto, Mariuccia, nascondi nella tua cartella blindata
Già fatto, Messere. Y con mucho gusto :))
¦ queste preziose
¦ aurore boreali americane, che qui nell'hinterland milanese, se le
¦ vedono, me le rubano...
¦
¦ http://spaceweather.com/aurora/images2004/07nov04b/Westlake3.jpg
Corrisponde pari pari (o quasi: senza il verde) a quella che vedrò da
qui fra meno di mezz'ora. Le due stelle al centro sembrano Venere e
Giove come li vedevo da qui la scorsa settimana, mentre le due a
destra sembrano gli stessi, ma quattro giorni dopo.
¦
¦ http://spaceweather.com/aurora/images2004/07nov04b/Moussette1.jpg
¦ http://spaceweather.com/aurora/images2004/07nov04c/Whittaker1.jpg
¦ http://spaceweather.com/aurora/images2004/07nov04e/Dowdy1.jpg
Impressionanti.
Muy agradecida, señor.
¦ [Come si dirà la "r" di "hinterland" in dialetto palermitano?]
Non mi meraviglierei che geminasse in un tutt'uno con la /l
(intellànd), ma credo che Sergio sia la persona che meglio potrebbe
far luce su quest'incognita :))
¦
¦ Ciao,
¦ Epimeteo
Grazie ancora per le splendide immagini.
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
Ferdinando Chiodo
2004-11-15 03:12:38 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Perché "solo a Milano"? Pare ci sia un hinterland anche a Torino.
Š "... Territorio urbanizzato circostante una grande città, su cui
Š questa esercita una forte influenza economica, sociale,
Š culturale e sim.: un comune dell'hinterland torinese".
Un tempo si sarebbe chiamato "contado". Storicamernte, il contado era
il territorio sottoposto giurisdizione di un comune medievale;
successivamente indicò la campagna (i paesi, ecc.) circostante una
città, indipendentemente da riferimenti storici o giuridici. Il
Grignapoco, ad esempio, era un bravo del contado di Bergamo.

Alla fine dell'800 venne chiamato "hinterland" il retroterra,
territorio costiero di una regione extraeuropea posto nelle vicinanze
di un porto che fosse tuttavia considerato sotto l'influenza di uno
Stato europeo. (Era il caso, ad es., del territorio circostante il
porto di Assab: il porto era stato donato verso il 1880 all'Italia
dall'armatore Rubattino, ma il territorio circostante era
giuridicamente vacante, nel senso che non apparteneva a nessuno stato
europeo). Alcuni accordi internazionali sottoscritti verso il 1890 fra
Inghilterra, Francia, Germania e Italia (queste ultime due
appartenenti alla Triplice alleanza) stabilirono che l'hinterland
--ossia il territorio giuridicamente vacante, ma contiguo a un
territorio costiero, internazionalmente considerato sotto l'influenza
di uno Stato europeo-- poteva risentire della condizione giuridica del
medesimo territorio costiero. Non ricordo perché sia stato adottato un
termine tedesco; suppongo che i trattati fossero stati redatti in
francese. Ho letto da qualche parte che inizialmente il termine
tedesco nella lingua inglese fosse "hinderland", con la "d".

Ciao,
Ferdinando
--
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Mariuccia Ruta
2004-11-15 09:00:06 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ >[...]
¦ [...]
Taglio, seppur a malincuore, non senza aver prima provveduto a metter
tutto in salvo.
M'è parso quasi d'esser tornata ai bei tempi andati (andati da solo un
lustro, ma pur sempre andati).
Bentornato (spero in forma stabile).
--
Ciao,
Mariuccia®
http://www.analitica.com/va/vpi/
http://www.cnnenespanol.com/americas/
http://www.mundolatino.org/us.htm
Ferdinando Chiodo
2004-11-16 03:15:58 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Bentornato (spero in forma stabile).
Grazie,
Ferdinando
--
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Alex 5630
2004-11-15 09:16:53 UTC
Permalink
Post by Ferdinando Chiodo
Ho letto da qualche parte che inizialmente il termine
tedesco nella lingua inglese fosse "hinderland", con la "d".
La 'd' al posto della 't', come in certi dialetti dell'Italia
meridionale.
Ciao,
Alex (5630)
ADPUF
2004-11-15 19:23:14 UTC
Permalink
Post by Alex 5630
Post by Ferdinando Chiodo
Ho letto da qualche parte che inizialmente il termine
tedesco nella lingua inglese fosse "hinderland", con la
"d".
La 'd' al posto della 't', come in certi dialetti
dell'Italia meridionale.
Eppure hindern (impedire) ha un significato piuttosto
differente da hinten/hinter (dietro).

§§§

Ho gugglometrato un po' e questi sono i risultati:
- circa 9.980 pagine in Italiano per "hinterland milanese".
(0,34 secondi)
- circa 2.870 pagine in Italiano per "hinterland torinese".
(0,45 secondi) 
- circa 31 pagine in Italiano per "hinterland genovese".
(0,25 secondi)
- circa 211 pagine in Italiano per "hinterland bolognese".
(0,19 secondi)
- circa 18 pagine in Italiano per "hinterland udinese".
(0,21 secondi)
- circa 238 pagine in Italiano per "hinterland fiorentino".
(0,22 secondi)
- circa 601 pagine in Italiano per "hinterland romano".
(0,26 secondi)
- circa 1.080 pagine in Italiano per "hinterland
napoletano". (0,41 secondi)
- circa 62 pagine in Italiano per "hinterland palermitano".
(0,26 secondi)

Milano straccia il resto del mondo, come avevo scritto.
--
pecunia non olet, sed scarseggiat semper
Ferdinando Chiodo
2004-11-16 03:15:58 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Ferdinando Chiodo
Ho letto da qualche parte che inizialmente il termine
tedesco nella lingua inglese fosse "hinderland", con la
"d".
Eppure hindern (impedire) ha un significato piuttosto
differente da hinten/hinter (dietro).
Dall'Enciclopedia Britannica (CD 2.0; voce "hinterland"):

George G. Chisholm (Handbook of Commercial Geography, 1888)
transcribed the German word hinterland (land in back of), as
hinderland, and used it to refer to the backcountry of a port or
coastal settlement. Chisholm continued to use hinderland in subsequent
editions of his Handbook, but the use of hinterland, in the same
context, gained more widespread acceptance. By the early 20th century
the backcountry or tributary region of a port was usually called its
hinterland.

Ciao,
Ferdinando
--
Remove AUFER from the address for direct mail
Karla
2004-11-07 20:27:49 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
"Roger", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como las
huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Roger
Non solo nei dieletti, ma anche nell'italiano ritroviamo pochissime
espressioni tedesche.
Io ricordo "Leitmotiv"
Blitz, putsch, kaputt, kapo, raus, zeitgeist, poltergeist, speck, Bismarck,
vasistas (was ist das), flicorno (flügelhorn), Sachertorte, würstel, ..
edelweiss, alpenstok, biedermeir, bunker, diktat, walzer, diesel,
doberman, rotweiler, delikatesse, doppler, führer, gotha, hertz, interland,
kitcsh, fon... alabarda, ugonotto, brindisi, cobalto, feldspato, nichel,
gneiss...

k
Alex 5630
2004-11-08 07:54:12 UTC
Permalink
Post by Roger
Non solo nei dieletti, ma anche nell'italiano ritroviamo pochissime
espressioni tedesche.
Io ricordo "Leitmotiv" (motivo conduttore) e non me ne vengono in mente
altre.
Per tutto l'800 la lingua tedesca è stata, con la francese, quella con
cui sono stati trasmessi la maggior parte dei più innovativi studi in
campo scientifico e logico-matematico. Un po' come l'inglese attuale.
Molti termini ormai di uso comune e apparentemente di origine greca o
latina, ad esempio 'policlinico', 'psiche', 'cellula', o 'dialettica',
in realta' sono pervenuti all'italiano direttamente dal tedesco. Sono
pero' tutti termini introdotti dapprima nel linguaggio colto o
specialistico, e solo in un secondo tempo in quello comune. Qualche
vocabolo è passato anche nel linguaggio comune, ad es. i Nibelunghi e
le Valchirie dalle opere di Wagner, i lieder di Schubert, ecc.

Nel linguaggio familiare i termini di origine germanica sono invece
rarissimi: l'incontro/scontro con le popolazioni germaniche e'
avvenuto quando la lingua latina era matura e prestigiosa anche per
motivi religiosi, mentre le popolazioni di lingua tedesca, longobardi
compresi, non sono state mai molto numerose e hanno adottato semmai in
relativamente breve tempo lingua e costumi latini.

Ciao,
Alex (5630)
Father McKenzie
2004-11-08 17:21:28 UTC
Permalink
"Alex 5630", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como
las huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Alex 5630
Per tutto l'800 la lingua tedesca è stata, con la francese, quella con
cui sono stati trasmessi la maggior parte dei più innovativi studi in
campo scientifico e logico-matematico(...)
Nel linguaggio familiare i termini di origine germanica sono invece
rarissimi
Ovviamente ho inteso parlare dei termini di uso comune: per questo ho
citato il poltergeist (fenomeno paranormale di cui hanno parlato i
giornali), la cotoletta Bismarck, il fluegelhorn che è tra le voci di fiati
delle tastiere elettroniche, e no, per esempio, i lieder, si cui parliamo
noi appassionati di musica, o l'alpenstock di cui si servono i
conquistatori di vette alpine. Nei linguaggi specialistici ci sono
sicuramente piu' prestiti o parole derivate dal td., specialmente in campo
filosofico, come notavi, scientifico, letterario (mi viene in mente Sturm
und Drang), musicale, chimico (configurazioni Z (zusammen) e E (entgegen)
delle molecole organiche, aufbau delle orbite elettroniche)...
Maurizio Pistone
2004-11-08 11:29:37 UTC
Permalink
Post by Roger
Non solo nei dieletti, ma anche nell'italiano ritroviamo pochissime
espressioni tedesche.
ferrovia, Eisenbahn
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Roberto Waha
2004-11-13 08:54:48 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
ferrovia, Eisenbahn
ferro-via, chemin-de-fer
In questo caso potrebbero essere stati i Tedeschi a copiare dai Francesi
o viceversa? (Vi prego di chiarire questo dubbio)
In Baviera le patate non si chiamano "Kartoffeln" come nel resto della
Germania, bensì "Erdäpfel", dove "Erd" è la terra e "Äpfel" sono le
mele, mentre in francese le patate sono notoriamente le "pommes de
terre".
--
------=* Roberto Waha - ***@retro-it.org *=-----+ () ASCII
El Senyor és la meva força, el Senyor el meu cant. | /\ Ribbon
Ell m'ha estat la salvació. En Ell confío, i no tinc por.| Campaign
---------------* http://www.retro-it.org *---------------+ NO HTML Mail
Colette
2004-11-13 10:30:07 UTC
Permalink
Post by Roberto Waha
ferro-via, chemin-de-fer
In questo caso potrebbero essere stati i Tedeschi a copiare dai Francesi[...]
Nei miei dizionari francesi, "chemin de fer" viene chiamato
"calco dell"inglese railway"!

Ciao
--
Amichevolmente
Colette
Maurizio Pistone
2004-11-13 12:42:48 UTC
Permalink
Post by Colette
Nei miei dizionari francesi, "chemin de fer" viene chiamato
"calco dell"inglese railway"!
rail, mi consta, è una sbarra, un'asta, non necessariamente di
fero, ma anche di legno, come nelle campestri recinzioni; oppure
una balaustra.

Ricordo una vecchia barzelletta, di due ubrianche, che, senza
rendersene conto, arrancano sui binari di una ferrovia. Uno dice:
Ma quant'è lunga 'sta scala! E l'altro: E ha un corrimano così
basso!
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Epimeteo
2004-11-13 13:55:30 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Colette
Nei miei dizionari francesi, "chemin de fer" viene chiamato
"calco dell"inglese railway"!
rail, mi consta, è una sbarra, un'asta, non necessariamente di
fero, ma anche di legno, come nelle campestri recinzioni; oppure
una balaustra.
Secondo il M-W, alla fin fine, "rail" deriva dal latino "regula" ed è
imparentato con "right" (lat. "regere").

Epimeteo
Karla
2004-11-13 16:39:28 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Ricordo una vecchia barzelletta, di due ubrianche,
Erano, per caso, Lanca Kaprinka e Anka Sbilenka? :-)

k
Maurizio Pistone
2004-11-13 17:18:20 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Ricordo una vecchia barzelletta, di due ubrianche,
chissà cosa pensavo mentre scrivevo. La barzelletta parlava di due
*ubriachi*.
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Colette
2004-11-13 22:18:44 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
rail, mi consta, è una sbarra, un'asta, non necessariamente di
fero, ma anche di legno, come nelle campestri recinzioni; oppure
una balaustra.
Sì...
Post by Maurizio Pistone
Ricordo una vecchia barzelletta, [...]
Mica male :-)) In questo caso diciamo che quelli ubriachi
"déraillaient" complètement ! :-)

Ciao.
--
Amichevolmente
Colette
Father McKenzie
2004-11-13 12:44:55 UTC
Permalink
"Colette", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como
las huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Colette
Post by Roberto Waha
ferro-via, chemin-de-fer
In questo caso potrebbero essere stati i Tedeschi a copiare dai Francesi[...]
Nei miei dizionari francesi, "chemin de fer" viene chiamato
"calco dell"inglese railway"!
E siccome tra i primi a fare ferrovie sono stati anche i Napoletani,
potrebbero venire tutti da "strada 'e fierr" (st come in italiano).
http://www.orcaloca.it/treni/napo.htm
(qui si parla del progetto della Napoli-Nocera, che è del '36, mentre come
tutti sanno la prima linea italiana fu...
--
Sur mes cahiers d'écolier
Sur mon pupître et les arbres
Sur le sable sur la neige
J'écris ton nom (P.Éluard, "Liberté")
Colette
2004-11-13 22:18:45 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
E siccome tra i primi a fare ferrovie sono stati anche i Napoletani,
potrebbero venire tutti da "strada 'e fierr" (st come in italiano).
E viva Napoli! :-)
Post by Father McKenzie
http://www.orcaloca.it/treni/napo.htm
Grazie, mi hai dato voglia di partire... in treno!
Post by Father McKenzie
(qui si parla del progetto della Napoli-Nocera, che è del '36, mentre come
tutti sanno la prima linea italiana fu...
... la via Appia?! ;o)
Je donne ma langue au chat! ;-)))
Ciao.
--
Amichevolmente
Colette
Father McKenzie
2004-11-13 22:28:05 UTC
Permalink
"Colette", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como
las huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Colette
Post by Father McKenzie
tutti sanno la prima linea italiana fu...
... la via Appia?! ;o)
Napoli-portici
Post by Colette
Je donne ma langue au chat! ;-)))
Ottime le langues de chat, col tè o nel latte
Colette
2004-11-15 14:13:05 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
Napoli-portici
Mais c'est bien sûr ! ;-)
Post by Father McKenzie
Post by Colette
Je donne ma langue au chat! ;-)))
Ottime le langues de chat, col tè o nel latte
Aiuto! ;o)

Ciao.
--
Amichevolmente
Colette
Epimeteo
2004-11-15 16:03:12 UTC
Permalink
Post by Colette
Post by Father McKenzie
Post by Colette
Je donne ma langue au chat! ;-)))
Ottime le langues de chat, col tè o nel latte
Aiuto! ;o)
Ecco quello che hai chiesto, Colette.
Qui c'è anche la ricetta:

http://home.att.ne.jp/sigma/D2X/tomo/basic/langue.html


Ciao,
Epimeteo
Father McKenzie
2004-11-15 16:15:25 UTC
Permalink
"Epimeteo", Para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como
las huellas de las gaviotas en las playas.
Post by Epimeteo
Ecco quello che hai chiesto, Colette.
http://home.att.ne.jp/sigma/D2X/tomo/basic/langue.html
Domo arigatoo, Epimeteo sensei, la cercavo anch'io
Cingar
2004-11-05 11:13:53 UTC
Permalink
Potreste farmi degli esempi d' influenza del tedesco sui dialetti del Nord
Italia?
È scarsissima: qualche parola qui è là, soprattutto termini burocratici o
commerciali risalenti al perido del regno Lombardo-Veneto. (Mi riferisco,
come da domanda, all'influenza propriamente "tedesca". Tutt'altro discorso
per a quella genericamente "germanica", in particolare quella longobarda,
che invece è stata fortissima su tutti i dialetti italiani e in particolare
su quelli del nord e sul toscano.)

Comunque, un esempio famoso di infuenza del tedesco *scritto* nei dialetti
del nord è il veneto "schei" ("soldi") che pare venga dalla dicitura
"SCHEI.", abbreviatura di "Scheidenmunze" ("moneta spicciola"), che stava
scritta su non so quale moneta o banconota dell'epoca austriaca.

Il lombardo "ghèi" (sempre "soldi"), anche se somiglia molto al precedente,
pare però che abbia tutt'altra origine, anche se sempre tedesca. Al
singolare, "ghèi" fa "ghèl" (in lombardo è normale che la "-l" finale
diventi "-i" al plurale), che dovrebbe venire dal tedesco "Geld" ("oro",
"denaro").

Sicuramente tedesco è anche il milanese "surùch" ("tedesco" (spregiativo),
"crucco") che viene dall'esclamazione "Zurück!" ("Indietro!") con cui i
soldati respingevano la folla durante i moti antiaustriaci.

--
Cingar



--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Paolo Bonardi dalla Fosforescente Modernita' e Accecante
2004-11-05 11:15:35 UTC
Permalink
Post by Cingar
Il lombardo "ghèi" (sempre "soldi"), anche se somiglia molto al precedente,
pare però che abbia tutt'altra origine, anche se sempre tedesca. Al
singolare, "ghèi" fa "ghèl" (in lombardo è normale che la "-l" finale
diventi "-i" al plurale), che dovrebbe venire dal tedesco "Geld" ("oro",
"denaro").
Che dici del milanese "svanziche"?

P.
Cingar
2004-11-05 16:19:42 UTC
Permalink
Post by Paolo Bonardi dalla Fosforescente Modernita' e Accecante
Che dici del milanese "svanziche"?
Teteskissimo, direi.

--
Cingar


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Sergio Michele
2004-11-05 18:38:13 UTC
Permalink
Post by Luigi Donatello Asero
Potreste farmi degli esempi dŽ influenza del tedesco sui dialetti del Nord
Italia?
Proprio pochi giorni fa mi sono imbattuto nella parola "gabinàt" su cui sto
ancora cercando approfondimenti.
Zona: Lombardia; pare derivare da "geben nacht".

Sergio.
ADPUF
2004-11-05 21:20:59 UTC
Permalink
on 23:31, giovedì 04 novembre 2004 Luigi Donatello Asero
Potreste farmi degli esempi d'influenza del tedesco sui
dialetti del Nord Italia?
Mi viene in mente solo:
zirùc, sirùc: ordine di arretrare al cavallo o
al bue attaccato (züruck); fâ zirùc, zirucâ: arretrare;
lasimpòn, asimpòn: terra straniera d'emigrazione, paesi del
Nord, da Eisenbahn; anche lasimponâr, ferroviere

Dal francese viene betòn/petòn, calcestruzzo.
--
pecunia non olet, sed scarseggiat semper
Karla
2004-11-06 20:01:24 UTC
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Post by ADPUF
on 23:31, giovedì 04 novembre 2004 Luigi Donatello Asero
Potreste farmi degli esempi d'influenza del tedesco sui
dialetti del Nord Italia?
zirùc, sirùc: ordine di arretrare al cavallo o
al bue attaccato (züruck); fâ zirùc, zirucâ: arretrare;
lasimpòn, asimpòn: terra straniera d'emigrazione, paesi del
Nord, da Eisenbahn; anche lasimponâr, ferroviere
Io conosco solo delle ricette triestine il cui nome deriva dal tedesco,
come: il liptauer, gli schinkenflecken, il caiserflais (da Kaiserfleisch), i
chifeleti de patate ( da Kipfeln), il caiser- smar ( Scmarren), il guguluf
(Kugelhupf) e le snite (Schnitte).

K
ADPUF
2004-11-07 23:34:30 UTC
Permalink
Post by Karla
Io conosco solo delle ricette triestine il cui nome
deriva dal tedesco,
come: il liptauer, gli schinkenflecken, il caiserflais (da
Kaiserfleisch), i chifeleti de patate ( da Kipfeln), il
caiser- smar ( Scmarren), il guguluf (Kugelhupf) e le
snite (Schnitte).
E i krapfen.
--
pecunia non olet, sed scarseggiat semper
FB
2004-11-07 23:40:07 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Karla
Io conosco solo delle ricette triestine il cui nome
deriva dal tedesco,
come: il liptauer, gli schinkenflecken, il caiserflais (da
Kaiserfleisch), i chifeleti de patate ( da Kipfeln), il
caiser- smar ( Scmarren), il guguluf (Kugelhupf) e le
snite (Schnitte).
E i krapfen.
Ah però...


Ciao, FB
--
"Golden orb... The golden orb... The golden orb..."
(Cold Comfort Farm, the film)
p***@gmail.com
2017-10-26 11:57:19 UTC
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Ciao Luigi!

Io sono Veneto e qui sono rimaste nel dialetto alcune, anche se poche, tracce del dominio asburgico, ad esempio, oltre ai già ricordati schei che vengono da Scheidenmunze o da Schelling (vecchia moneta austriaca), la parola trincare (fondamentale per ogni buon veneto ;)) che viene chiaramente da trinken, e la camicetta che qui si dice blusa e di tedesco die Bluse.. sicuramente ci sono altri esempi ma al momento quelli che mi vengono in mente sono questi.. naturalmente devi tener conto del fatto che la dominazione austriaca qui è durata relativamente poco, dal 1815 al 1866, quindi non ha ovviamente lasciato un'impronta culturale pari a quella di territori che sono rimasti sotto gli Asburgo per secoli come il Trentino ed il Friuli.. ah dimenticavo nelle montagne venete (Province di Belluno e Vicenza) vivono tuttora popolazioni che parlando dialetti di origine germanica, come i cimbri, quindi lì la commistione linguistica è molto più forte ovviamente..
Maurizio Pistone
2017-10-26 12:48:40 UTC
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Post by p***@gmail.com
parola trincare (fondamentale per ogni buon veneto ;)) che viene
chiaramente da trinken, e la camicetta che qui si dice blusa
trincare e blusa si dicono in po' dappertutto
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
edi'®
2017-10-26 15:27:48 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by p***@gmail.com
parola trincare (fondamentale per ogni buon veneto ;)) che viene
chiaramente da trinken, e la camicetta che qui si dice blusa
trincare e blusa si dicono in po' dappertutto
Blusa viene dal francese /blouse/ e si dice financo[*] in greco (μπλούζα)

E.D.

[*] Voi usate
- financo
- finanche
- nessuno dei suddetti
Maurizio Pistone
2017-10-26 17:15:23 UTC
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Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
edi'®
2017-10-30 08:27:27 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
Boh... io ho guardato etimo.it, Garzanti, Treccani, Wikipedia e tutti
scrivono "dal francese blouse"

E.D.
Voce dalla Germania
2017-10-30 09:01:52 UTC
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Post by edi'®
Post by Maurizio Pistone
Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
Boh... io ho guardato etimo.it, Garzanti, Treccani,
Wikipedia e tutti scrivono "dal francese blouse"
Non ne dubito, ma questo non esclude che il francese blouse
venga da un'altra parte.
Il mio Petit Robert dice per blouse (1788, parola
germanica). Ricordo che germanico non è sinonimo di tedesco.

In compenso Kluge (_IL_ dizionario etimologico della lingua
tedesca) indica per il tedesco Bluse: dal 1830 dal francese
blouse. ;-)
ADPUF
2017-10-31 22:22:43 UTC
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Post by Voce dalla Germania
Post by edi'®
Post by Maurizio Pistone
Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
Boh... io ho guardato etimo.it, Garzanti, Treccani,
Wikipedia e tutti scrivono "dal francese blouse"
Non ne dubito, ma questo non esclude che il francese blouse
venga da un'altra parte.
Il mio Petit Robert dice per blouse (1788, parola
germanica). Ricordo che germanico non è sinonimo di tedesco.
In compenso Kluge (_IL_ dizionario etimologico della lingua
tedesca) indica per il tedesco Bluse: dal 1830 dal francese
blouse. ;-)
Ritengo più probabile il percorso F -> D che l'inverso, si
tratta di moda e vestiario.
--
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
Voce dalla Germania
2017-11-01 08:41:36 UTC
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Post by ADPUF
Post by Voce dalla Germania
Post by edi'®
Post by Maurizio Pistone
Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
Boh... io ho guardato etimo.it, Garzanti, Treccani,
Wikipedia e tutti scrivono "dal francese blouse"
Non ne dubito, ma questo non esclude che il francese blouse
venga da un'altra parte.
Il mio Petit Robert dice per blouse (1788, parola
germanica). Ricordo che germanico non è sinonimo di tedesco.
In compenso Kluge (_IL_ dizionario etimologico della lingua
tedesca) indica per il tedesco Bluse: dal 1830 dal francese
blouse. ;-)
Ritengo più probabile il percorso F -> D che l'inverso, si
tratta di moda e vestiario.
Lo penso anch'io, ma non me la sento di escludere, anche per
la forma del nome, che "blouse" sia davvero di origine
germanica (ripeto: NON tedesca!) e in origine sia stato
importato in francese con un significato diverso dall'attuale.
Qualcuno ha un dizionario etimologico di francese a portata
di mano?
JaWo
2017-11-01 09:13:16 UTC
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Post by Voce dalla Germania
Post by ADPUF
Post by Voce dalla Germania
Post by edi'®
...
Post by Maurizio Pistone
Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
Boh... io ho guardato etimo.it, Garzanti, Treccani,
Wikipedia e tutti scrivono "dal francese blouse"
Non ne dubito, ma questo non esclude che il francese blouse
venga da un'altra parte.
Il mio Petit Robert dice per blouse (1788, parola
germanica). Ricordo che germanico non è sinonimo di tedesco.
In compenso Kluge (_IL_ dizionario etimologico della lingua
tedesca) indica per il tedesco Bluse: dal 1830 dal francese
blouse. ;-)
Ritengo più probabile il percorso F -> D che l'inverso, si
tratta di moda e vestiario.
Lo penso anch'io, ma non me la sento di escludere, anche per
la forma del nome, che "blouse" sia davvero di origine
germanica (ripeto: NON tedesca!) e in origine sia stato
importato in francese con un significato diverso dall'attuale.
Qualcuno ha un dizionario etimologico di francese a portata
di mano?
Ecco. Ma non serve molto...
http://www.cnrtl.fr/etymologie/blouse
Klaram
2017-11-01 17:08:18 UTC
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Post by Voce dalla Germania
Post by ADPUF
Post by Voce dalla Germania
Post by edi'®
Post by Maurizio Pistone
Post by edi'®
Blusa viene dal francese /blouse/
il Robert fa derivare blouse dal tedesco
Boh... io ho guardato etimo.it, Garzanti, Treccani,
Wikipedia e tutti scrivono "dal francese blouse"
Non ne dubito, ma questo non esclude che il francese blouse
venga da un'altra parte.
Il mio Petit Robert dice per blouse (1788, parola
germanica). Ricordo che germanico non è sinonimo di tedesco.
In compenso Kluge (_IL_ dizionario etimologico della lingua
tedesca) indica per il tedesco Bluse: dal 1830 dal francese
blouse. ;-)
Ritengo più probabile il percorso F -> D che l'inverso, si
tratta di moda e vestiario.
Lo penso anch'io, ma non me la sento di escludere, anche per
la forma del nome, che "blouse" sia davvero di origine
germanica (ripeto: NON tedesca!) e in origine sia stato
importato in francese con un significato diverso dall'attuale.
Qualcuno ha un dizionario etimologico di francese a portata
di mano?
Il Larousse, ma è incerto: origine germanica o dal latino bullosa,
gonfiata, da bulla.

Nel Settecento indicava un indumento degli operai e dei paesani, solo
alla fine dell'Ottocento ha assunto il significato di indumento
femminile.

k
ADPUF
2017-11-02 17:50:05 UTC
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Post by Klaram
Post by Voce dalla Germania
Post by ADPUF
Ritengo più probabile il percorso F -> D che l'inverso, si
tratta di moda e vestiario.
Lo penso anch'io, ma non me la sento di escludere, anche per
la forma del nome, che "blouse" sia davvero di origine
germanica (ripeto: NON tedesca!) e in origine sia stato
importato in francese con un significato diverso
dall'attuale.
Antico franco?
Burgundo?
Visigoto?
Alamanno?
:-)
Post by Klaram
Post by Voce dalla Germania
Qualcuno ha un dizionario etimologico di
francese a portata di mano?
Il Larousse, ma è incerto: origine germanica o dal latino
bullosa, gonfiata, da bulla.
Nel Settecento indicava un indumento degli operai e dei
paesani, solo alla fine dell'Ottocento ha assunto il
significato di indumento femminile.
Qui "paesani" vuol dire "contadini"?
--
E-S °¿°
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Father McKenzie
2017-10-27 06:51:52 UTC
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Post by edi'®
[*] Voi usate
- financo
- finanche
- nessuno dei suddetti
persino
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
p***@gmail.com
2017-10-26 15:41:17 UTC
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Post by p***@gmail.com
Ciao Luigi!
Io sono Veneto e qui sono rimaste nel dialetto alcune, anche se poche, tracce del dominio asburgico...
stusser (urtare) stossen
tanf (tanfo) Dampf
chegapuj (carpino) Hagenbuche
bioss (schietto) bloss
granfi (granchio) Krampf
grapp (grappolo) Krapp
garandella (penzoloni) garandare (circondare)
burgh (cesto da cova) bergen (difendere)
bagaj (uomo da poco) baga (sacca)
blisgare (scivolare) be-lisciare (prefisso "be" intensivo)
mnen (gattino) minnen (amabile)
buscher (ricevere delle botte) Busch (legna->legnate)
berver (semicuocere) brewen
muffi` (ammuffito) muffig
sbragher (fare sfracelli) brechen
tanganer (tergiversare) tagghen (litigare)
brisa (mica) Broeslein
ronfa (seme delle carte) Rumpf
sgurare (pulire) scheuren
p***@gmail.com
2017-11-05 12:49:05 UTC
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stusser (urtare) stossen
tanf (tanfo) Dampf
chegapuj (carpino) Hagenbuche
bioss (schietto) bloss
granfi (granchio) Krampf
grapp (grappolo) Krapp
garandella (penzoloni) garandare (circondare)
burgh (cesto da cova) bergen (difendere)
bagaj (uomo da poco) baga (sacca)
blisgare (scivolare) be-lisciare (prefisso "be" intensivo)
mnen (gattino) minnen (amabile)
buscher (ricevere delle botte) Busch (legna->legnate)
berver (semicuocere) brewen
muffi` (ammuffito) muffig
sbragher (fare sfracelli) brechen
tanganer (tergiversare) tagghen (litigare)
brisa (mica) Broeslein
ronfa (seme delle carte) Rumpf
sgurare (pulire) scheuren
Altre parole tipicamente emiliane di probabile o presunta origine germanica:

boccia (bottiglia) Butze
fiappo (cedevole) flap
striccare (stringere) strichen
arnese (strumento di dubbia utilita`) hernest
slisciare (scivolare) glitschen
ludero (gozzovigliatore, nell`espressione "mangiare come un l.") Luder (canaglia)
tumbano (ferrarese per sciocco) dumb
Mad Prof
2017-11-05 13:26:40 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
boccia (bottiglia) Butze
fiappo (cedevole) flap
striccare (stringere) strichen
arnese (strumento di dubbia utilita`) hernest
slisciare (scivolare) glitschen
ludero (gozzovigliatore, nell`espressione "mangiare come un l.") Luder (canaglia)
tumbano (ferrarese per sciocco) dumb
Boccia e arnese non mi sembrano “parole tipicamente emiliane”…
--
73 is the Chuck Norris of numbers.
p***@gmail.com
2017-11-05 20:00:18 UTC
Permalink
Post by Mad Prof
Boccia e arnese non mi sembrano “parole tipicamente emiliane”…
"Bocia" per "palla" l`ho sempre sentito dire.

"Arnes" forse e` meno tipico delle espressioni piu` crude "bagaglio" o "zavaglio", pero` e` molto usato:


Mad Prof
2017-11-05 20:09:42 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
Boccia e arnese non mi sembrano parole tipicamente emiliane&
"Bocia" per "palla" l`ho sempre sentito dire.
"Arnes" forse e` meno tipico delle espressioni piu` crude "bagaglio" o
http://youtu.be/PgSKiJsndHM
Non discuto che si usino in Emilia. Il punto è che sono termini diffusi
anche in altre regioni. Nell’altro messaggio facevi riferimento all’uso di
boccia col significato di bottiglia, non di palla, e a Roma è comunissimo
(incluso l’accrescitivo boccione).
--
73 is the Chuck Norris of numbers.
p***@gmail.com
2017-12-15 06:52:27 UTC
Permalink
Post by Mad Prof
Non discuto che si usino in Emilia. Il punto è che sono termini diffusi
anche in altre regioni. Nell’altro messaggio facevi riferimento all’uso di
boccia col significato di bottiglia, non di palla, e a Roma è comunissimo
(incluso l’accrescitivo boccione).
Altre tipicamente emiliane (secondo il mio giudizio):

bega= impiccio, lite (dal got. "bega"= lite)
canappia= naso (da "nappja" = naso?)
scrana= seggiola (dal long. "skranna"= panca)
sleppa= schiaffo, gran quantita` (da "schlapp"= percosso?)
zaccolone= persona trasandata, trascurata (dal long. "zahar"= goccia)
Mad Prof
2017-12-15 13:09:59 UTC
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Post by p***@gmail.com
Post by Mad Prof
Non discuto che si usino in Emilia. Il punto è che sono termini diffusi
anche in altre regioni. Nell'altro messaggio facevi riferimento all'uso di
boccia col significato di bottiglia, non di palla, e a Roma è comunissimo
(incluso l'accrescitivo boccione).
bega= impiccio, lite (dal got. "bega"= lite)
Italiano standard: <http://www.treccani.it/vocabolario/bega>

Da un amico modenese ho invece imparato il significato "bega = membro
maschile": questo penso sia specificamente emiliano.
Post by p***@gmail.com
sleppa= schiaffo, gran quantita` (da "schlapp"= percosso?)
Questo si trova addirittura nei sonetti romaneschi di G. G. Belli.
--
73 is the Chuck Norris of numbers.
Mad Prof
2017-12-15 13:10:53 UTC
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Post by Mad Prof
Post by p***@gmail.com
Post by Mad Prof
Non discuto che si usino in Emilia. Il punto è che sono termini diffusi
anche in altre regioni. Nell'altro messaggio facevi riferimento all'uso di
boccia col significato di bottiglia, non di palla, e a Roma è comunissimo
(incluso l'accrescitivo boccione).
bega= impiccio, lite (dal got. "bega"= lite)
Italiano standard: <http://www.treccani.it/vocabolario/bega>
Da un amico modenese ho invece imparato il significato "bega = membro
maschile": questo penso sia specificamente emiliano.
Post by p***@gmail.com
sleppa= schiaffo, gran quantita` (da "schlapp"= percosso?)
Questo si trova addirittura nei sonetti romaneschi di G. G. Belli.
Dimenticato il link: <http://www.intratext.com/ixt/ita1554/9/FP.HTM>
--
73 is the Chuck Norris of numbers.
Voce dalla Germania
2017-12-15 16:22:18 UTC
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Post by Mad Prof
Post by p***@gmail.com
sleppa= schiaffo, gran quantita` (da "schlapp"= percosso?)
Questo si trova addirittura nei sonetti romaneschi di G. G. Belli.
Sul tedesco ai tempi di G. G. Belli o ancora prima non posso
dire niente, ma oggi "schlapp" è una parola colloquiale che
si può tradurre con spossato, fiacco, floscio, abulico ecc.
p***@gmail.com
2017-12-15 17:41:18 UTC
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Post by Voce dalla Germania
Post by Mad Prof
Post by p***@gmail.com
sleppa= schiaffo, gran quantita` (da "schlapp"= percosso?)
Questo si trova addirittura nei sonetti romaneschi di G. G. Belli.
Sul tedesco ai tempi di G. G. Belli o ancora prima non posso
dire niente, ma oggi "schlapp" è una parola colloquiale che
si può tradurre con spossato, fiacco, floscio, abulico ecc.
Mi attacco qui per ragioni tecniche:
"bega", nell`altro significato indicato, potrebbe derivare da "bego" (lombrico), con un femminile intensivo o di astrazione.
Klaram
2017-10-27 11:29:56 UTC
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Post by p***@gmail.com
Ciao Luigi!
Io sono Veneto e qui sono rimaste nel dialetto alcune, anche se poche, tracce
del dominio asburgico, ad esempio, oltre ai già ricordati schei che vengono
da Scheidenmunze o da Schelling (vecchia moneta austriaca), la parola
trincare (fondamentale per ogni buon veneto ;)) che viene chiaramente da
trinken, e la camicetta che qui si dice blusa e di tedesco die Bluse..
sicuramente ci sono altri esempi ma al momento quelli che mi vengono in mente
sono questi.. naturalmente devi tener conto del fatto che la dominazione
austriaca qui è durata relativamente poco, dal 1815 al 1866, quindi non ha
ovviamente lasciato un'impronta culturale pari a quella di territori che sono
rimasti sotto gli Asburgo per secoli come il Trentino ed il Friuli.. ah
dimenticavo nelle montagne venete (Province di Belluno e Vicenza) vivono
tuttora popolazioni che parlando dialetti di origine germanica, come i
cimbri, quindi lì la commistione linguistica è molto più forte ovviamente..
Di parole di derivazione germanica ce ne sono in tutti i dialetti
settentrionali, come pure nell'italiano, ma generalmente sono più
antiche.

Dalla recente dominazione asburgia mi vengono in mente: liptauer (una
specie di crema di formaggio), schinkenflecken (una pasta al forno che
si trova nei ristoranti triestini), chifeleti (Kipfeln) de patate,
buchel (fagottini ripieni), caiser-smar (dolce Schmarren), guguluf
(dolce, Kughenlupf), snite (Schnitte). Quest'ultimo in Francia si
chiama pain perdu.

Non so se questi termini si trovino in tutto il Veneto, sicuramente
sono d'uso comune nella Venezia Giulia.

k
Bruno Van Dyck
2017-10-27 12:54:17 UTC
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Post by Klaram
Dalla recente dominazione asburgia mi vengono in mente: liptauer
Non è di origine ungherese-slovacca?
Vabbè che l'impero di Ceccobeppe era austro-ungarico e comprendeva anche
Slovacchia e Cechia...
--
#201815

Il futuro non è più quello di una volta.
Klaram
2017-10-27 16:27:34 UTC
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Post by Bruno Van Dyck
Post by Klaram
Dalla recente dominazione asburgia mi vengono in mente: liptauer
Non è di origine ungherese-slovacca?
Vabbè che l'impero di Ceccobeppe era austro-ungarico e comprendeva anche
Slovacchia e Cechia...
Non parliamo dell'origine del formaggio, ma del nome.
Liptov è il nome della regione slovacca che in tedesco è detta Liptau
da cui Liptauer.
In slovacco il formaggio è chiamato in tutt'altro modo.

k
ADPUF
2017-10-27 20:53:02 UTC
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Post by Klaram
Post by p***@gmail.com
Ciao Luigi!
Chi è Luigi?
Post by Klaram
Post by p***@gmail.com
Io sono Veneto e qui sono rimaste nel dialetto alcune, anche
se poche, tracce del dominio asburgico, ad esempio, oltre ai
già ricordati schei che vengono da Scheidenmunze o da
Schelling (vecchia moneta austriaca), la parola trincare
(fondamentale per ogni buon veneto ;)) che viene chiaramente
da trinken, e la camicetta che qui si dice blusa e di
tedesco die Bluse.. sicuramente ci sono altri esempi ma al
momento quelli che mi vengono in mente sono questi..
naturalmente devi tener conto del fatto che la dominazione
austriaca qui è durata relativamente poco, dal 1815 al 1866,
quindi non ha ovviamente lasciato un'impronta culturale pari
a quella di territori che sono rimasti sotto gli Asburgo per
secoli come il Trentino ed il Friuli..
No, gran parte del Friuli fu sottomesso a san Marco dal 1420,
solo il Friuli goriziano era asburgico (meno Monfalcone e
dintorni).
Post by Klaram
Post by p***@gmail.com
ah dimenticavo nelle
montagne venete (Province di Belluno e Vicenza) vivono
tuttora popolazioni che parlando dialetti di origine
germanica, come i cimbri, quindi lì la commistione
linguistica è molto più forte ovviamente..
Di parole di derivazione germanica ce ne sono in tutti i
dialetti
settentrionali, come pure nell'italiano, ma generalmente sono
più antiche.
liptauer (una
specie di crema di formaggio), schinkenflecken (una pasta al
forno che si trova nei ristoranti triestini), chifeleti
(Kipfeln) de patate, buchel (fagottini ripieni), caiser-smar
(dolce Schmarren), guguluf (dolce, Kughenlupf), snite
(Schnitte). Quest'ultimo in Francia si chiama pain perdu.
Non so se questi termini si trovino in tutto il Veneto,
sicuramente sono d'uso comune nella Venezia Giulia.
Boh, mai sentiti... i cràfen sì.
Ma io non conto.

Ai cavalli i contadini ordinavano avanti/fermo/indietro in
tedesco, non so se dal Medioevo o dall'Ottocento, propendo per
la prima.
--
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Qui è Usenet, non è il Web!
Father McKenzie
2017-10-29 13:08:47 UTC
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Post by ADPUF
Ai cavalli i contadini ordinavano avanti/fermo/indietro in
tedesco, non so se dal Medioevo o dall'Ottocento, propendo per
la prima.
Ma i cavalli non li addestravano a Lipizza (Lipica), che dovrebbe essere
poco oltre il confine con l'attuale Slovenia?
--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)
ADPUF
2017-10-31 22:41:06 UTC
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Post by Father McKenzie
Post by ADPUF
Ai cavalli i contadini ordinavano avanti/fermo/indietro in
tedesco, non so se dal Medioevo o dall'Ottocento, propendo
per la prima.
Ma i cavalli non li addestravano a Lipizza (Lipica), che
dovrebbe essere poco oltre il confine con l'attuale Slovenia?
Li allevano. Da puledri non sono bianchi, pare, poi lo
diventano.

Ma quelli sono speciali... poi a Vienna la scuola di
equitazione si chiama scuola spagnola, mi pare.

Gli Asburghi erano legati alla Spagna per via di Carlo V,
avevano un cerimoniale molto spagnolo.

I cavalli dei contadini erano più rustici. Me li ricordo da
bambino, ce n'era uno in fondo alla strada. Passavano e
mollavano le fatte, poi le donne raccoglievano per concimare
l'orto... :-)
Non era nemmeno asfaltata, la strada... la plastica era una
roba nuova...
Ma io divago.

Altre influenze portate dagli emigranti:
eisenbahn -> lasimpòn
betòn (dal francese)
--
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JaWo
2017-11-01 09:24:14 UTC
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Post by ADPUF
Post by Father McKenzie
Ma i cavalli non li addestravano a Lipizza (Lipica), che
dovrebbe essere poco oltre il confine con l'attuale Slovenia?
Li allevano. Da puledri non sono bianchi, pare, poi lo
diventano.
Ma quelli sono speciali... poi a Vienna la scuola di
equitazione si chiama scuola spagnola, mi pare.
Gli Asburghi erano legati alla Spagna per via di Carlo V,
avevano un cerimoniale molto spagnolo.
Non diresti piuttosto per via del suo padre?
Filippo il Bello (Felipe el Hermoso) che sposò Juana La Loca (La Pazza),
la figlia di Fernando de Aragón e Isabel de Castilla (los Reyes
Católicos) e l'erede del Nuovo Mondo.

Ciao, JaWo (che torna proprio adesso da Vienna)
ADPUF
2017-11-02 17:54:29 UTC
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Post by JaWo
Post by ADPUF
Gli Asburghi erano legati alla Spagna per via di Carlo V,
avevano un cerimoniale molto spagnolo.
Non diresti piuttosto per via del suo padre?
Filippo il Bello (Felipe el Hermoso) che sposò Juana La Loca
(La Pazza), la figlia di Fernando de Aragón e Isabel de
Castilla (los Reyes Católicos) e l'erede del Nuovo Mondo.
Non conosco bene la vicenda di matrimoni ed eredità dinastiche,
Carlo è il più famoso, ho preso lui.
Post by JaWo
Ciao, JaWo (che torna proprio adesso da Vienna)
Ben arrivato!
--
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Giovanni Drogo
2017-11-02 10:09:42 UTC
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Post by ADPUF
betòn (dal francese)
A Tirano, stazione della Ferrovia Retica, chiedendo a un addetto su che
vagone era meglio salire per un cambio a Pontresina, la risposta fu "fa
lo stesso, fermano tutti sul perròn"
Roger
2017-10-29 16:12:44 UTC
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Post by ADPUF
[...]
Boh, mai sentiti... i cràfen sì.
Noi li chiamiamo "bale d'ors" (testicoli di plantigrado :-))
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
ADPUF
2017-10-31 22:39:56 UTC
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Post by Roger
Post by ADPUF
Boh, mai sentiti... i cràfen sì.
Noi li chiamiamo "bale d'ors" (testicoli di plantigrado :-))
Ahah... ma forse sarebbe bale d'or (d'oro)?
--
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Qui è Usenet, non è il Web!
Roger
2017-11-01 09:09:21 UTC
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Post by ADPUF
Post by Roger
Post by ADPUF
Boh, mai sentiti... i cràfen sì.
Noi li chiamiamo "bale d'ors" (testicoli di plantigrado :-))
Ahah... ma forse sarebbe bale d'or (d'oro)?
Nonò, proprio "bale d'ors".
Ed è un nome comunissimo, tanto che lo diciamo senza nessuna
intenzione
scherzosa.
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
Klaram
2017-11-01 18:27:20 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by ADPUF
Post by Roger
Post by ADPUF
Boh, mai sentiti... i cràfen sì.
Noi li chiamiamo "bale d'ors" (testicoli di plantigrado :-))
Ahah... ma forse sarebbe bale d'or (d'oro)?
Nonò, proprio "bale d'ors".
Ed è un nome comunissimo, tanto che lo diciamo senza nessuna
intenzione
scherzosa.
A Monastero Vasco, si trovano le bale d'aso (palle di asino), un
salame da cuocere molto buono.

A Torino, in una pasticceria di via Lagrange, ho visto le "palle di
Pietro Micca". Sembrano piccole palle di cannone dorate, ma il nome è
molto ambiguo. :))

k
Roger
2017-11-02 09:03:54 UTC
Permalink
[...]
A Monastero Vasco, si trovano le bale d'aso (palle di asino), un salame da
cuocere molto buono.
A Torino, in una pasticceria di via Lagrange, ho visto le "palle di Pietro
Micca". Sembrano piccole palle di cannone dorate, ma il nome è molto ambiguo.
:))
Be', a Salisburgo e in tutta l'Austria (e non solo) sono arcinote
le squisite "Palle di Mozart"

https://it.wikipedia.org/wiki/Palle_di_Mozart

Però il nome tedesco, Mozartkugeln, è meno equivoco di quello che
appare in italiano, anche se... :-)
--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
Voce dalla Germania
2017-11-02 09:25:19 UTC
Permalink
Post by Roger
Post by Klaram
[...]
A Monastero Vasco, si trovano le bale d'aso (palle di
asino), un salame da cuocere molto buono.
A Torino, in una pasticceria di via Lagrange, ho visto le
"palle di Pietro Micca". Sembrano piccole palle di cannone
dorate, ma il nome è molto ambiguo. :))
Be', a Salisburgo e in tutta l'Austria (e non solo) sono
arcinote
le squisite "Palle di Mozart"
https://it.wikipedia.org/wiki/Palle_di_Mozart
Però il nome tedesco, Mozartkugeln, è meno equivoco di
quello che
appare in italiano, anche se... :-)
Non è affatto equivoco, perché il termine tedesco volgare è
Eier, ovvero uova e non palle (Bälle) e tanto meno sfere
(Kugeln). Fra l'altro mi sembra più appropriato del nostro,
almeno guardando alla forma degli oggetti in questione.
Giovanni Drogo
2017-11-02 10:18:12 UTC
Permalink
Post by Roger
Però il nome tedesco, Mozartkugeln, è meno equivoco di
non palle (Bälle) e tanto meno sfere (Kugeln).
Ecco, anch'io avrei interpretato Kugeln come sfere ... ma quantomeno il
traduttore google traduce Kugel come palla, Sphere come sfera ...

Sono Kugeln anche le palline di gelato nei coni. no ?

Una volta a Aquisgrana (noi la chiamiamo cosi') avevo mandato mia madre
che non sa il tedesco da un gelataio (veneto come tutti quelli di una
certa eta') ... lei aveva provato con un "zwei Ballen" e lui aveva
risposto in italiano "la signora ci ha provato"

Poi ce lo siamo mangiati a fianco della cattedrale ascoltando degli
studenti di musica che suonavano la Montanara :-)
Voce dalla Germania
2017-11-02 10:34:46 UTC
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Post by Giovanni Drogo
Post by Roger
Però il nome tedesco, Mozartkugeln, è meno equivoco di
non palle (Bälle) e tanto meno sfere (Kugeln).
Ecco, anch'io avrei interpretato Kugeln come sfere ... ma
quantomeno il traduttore google traduce Kugel come palla,
Sphere come sfera ...
Beh, se davvero ti affidi al traduttore di Google, mi
cascano le palle. ;-)
Post by Giovanni Drogo
Sono Kugeln anche le palline di gelato nei coni. no ?
Sì, però, scusa tanto, per caso qualcuno crede ancora che la
parola X nella lingua A corrisponda sempre alla parola Y
nella lingua B? Si consideri insultato con un insulto a sua
scelta.
Post by Giovanni Drogo
Una volta a Aquisgrana (noi la chiamiamo cosi') avevo
mandato mia madre che non sa il tedesco da un gelataio
(veneto come tutti quelli di una certa eta') ... lei aveva
provato con un "zwei Ballen" e lui aveva risposto in
italiano "la signora ci ha provato"
Giustamente.
ADPUF
2017-11-02 18:01:04 UTC
Permalink
Post by Giovanni Drogo
Post by Roger
Però il nome tedesco, Mozartkugeln, è meno equivoco di
non palle (Bälle) e tanto meno sfere (Kugeln).
Ecco, anch'io avrei interpretato Kugeln come sfere ... ma
quantomeno il traduttore google traduce Kugel come palla,
Sphere come sfera ...
In matematica sfera e palla sono cose diverse, come
circonferenza e cerchio.
--
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
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