Post by Pino Vitucci[...]
Post by abbaInfatti, non lo deve pubblicare chi fa il testamento (come ti dico
Il testamento NON e' il mio, ma della sorella di mia moglie che e'
deceduta e' l'aveva lasciato in custodia a mia moglie.
Mia moglie e' al corrente del contenuto perche' era presente alla
stesura ed e' per questo che abbiamo avuto l'idea, visto la pochezza
della cifra e la "concordia" dell'altra sorella, di non pubblicarlo per
non avere altre spese.
ASCOLTAMI BENE.
***Oggi*** la concordia c'è, ***domani*** potrebbe non esserci più,
per i più svariati motivi, che vanno dalle questioni di salute mentale
alle questioni più banali, capaci di ingenerare comunque controversie
le più feroci (così è la vita, purtroppo - lo sappiamo...) :-\
CONTINUA AD ASCOLTARMI BENE.
_Una cosa_ è che il testamento sia il *tuo*, cioè, sia nella tua
personale disposizione (= sia dipendente dalla volontà di te che
sei ancora vivo e in possesso delle tue facoltà fisiche e mentali),
_un'altra cosa_ è che il testamento sia (è) di una persona che non
c'è più (= non è più in possesso delle sue facoltà fisiche e mentali).
Ora, bisogna considerare che, nel caso della sorella defunta di tua moglie,
il testamento C'E' ------> e non solo, con esso, c'è l'espressione della
volontà di un defunto, volontà che quella è perchè un defunto non
la può cambiare (se mai avesse voluto, in vita, cambiarla...) ma, per
giunta, che c'è un testamento... si sa!!
Visto tutto quanto sopra, ti consiglio di farlo pubblicare comunque,
qualsiasi ne sia il contenuto, perchè millemila sono i possibili capi
di critica/accusa/lite che possono ingenerarsi dalla non pubblicazione
di un testamento che SI SA CHE C'E.
Per farla breve ;-)
sapendosi dell'esistenza di un testamento, se non venisse pubblicato,
chiunque, un domani, potrebbe dire che c'era un testamento, il quale
diceva così e cosà (anche se in realtà non dice(va) così e cosà, ma
figùrati...).
Invece, si pubblica, punto e basta.
Frègatene, delle spese, mi hai capito? (pardon: mi sono spiegato?).
E così dormi sonni tranquilli, per qualsiasi evenienza della vita.