Post by rIOOk, ora hai sparato merda... se mi dai dei consigli sono sempre ben
accetti. :D
Non sto sparando merda. Sto descrivendo la realtà. Se ti dico "guarda
che se entri in banca e chiedi al commesso dietro lo sportello come
investire i tuoi risparmi rimani fregato" sto smerdando le banche? No,
sto dicendo la pura e semplice verità. In teoria la banca dovrebbe
fare anche gli interessi del cliente. In pratica non lo fa mai.
Post by rIOIl nostro supervisore degli effetti e' dipendente degli studi che si
occuperanno della post, come MI SEMBRA giusto che sia.
Purtroppo continuiamo a non capirci. Una cosa sono gli effetti, una
cosa è la post produzione (che comprende anche gli effetti). Sono
completamente diverse.
In sostanza, e per semplificare molto, funziona così: regista,
produttore, direttore della fotografia, responsabile di pre produzione
e supervisore di post produzione (detto anche digital intermediate
supervisor, se tale sarà il tipo di lavorazione) si mettono intorno ad
un tavolo, prima di inziare il lavoro, e decidono cosa dovranno fare e
come, fin nei minimi dettagli. Decidono come girare, quanto girato si
dovrà produrre, come fornire il materiale al montatore, come gestire i
giornalieri, in che modo produrre il master finito, come archiviare i
materiali, che formati di dati usare, e così via. Tutto questo va
deciso prima di iniziare il lavoro, non durante o dopo. Peraltro, il
motivo per cui ancora pochi film (lungometraggi) sono stati girati
interamente con la Red è proprio che la Red in realtà esiste da pochi
mesi, il che significa che non può essere stata utilizzata per film la
cui pre-produzione è iniziata e terminata molto prima. In altre
parole, la si può vedere usata per film la cui pre-produzione è
iniziata massimo due o tre mesi fa, o per applicazioni secondarie (per
esempio alcune riprese in green screen di "Angeli e Demoni", il nuovo
film di Ron Howard), che però danno modo di definire e collaudare il
workflow che poi potrà essere applicato all'intero film.
Poi si contattano i laboratori e i service, fornendo indicazioni
esattissime su quello che dovrà essere realizzato e come.
Il motivo per cui non ci si può affidare a loro per le decisioni su
come procedere è che, come il commesso della banca, fanno i loro
interessi, non quelli della produzione. Ti diranno di usare le
macchine con cui si trovano meglio e i procedimenti su cui hanno più
margine di guadagno.
Così come non puoi andare da un service e dirgli "mi serve una
cinepresa 35mm e tre obiettivi" senza dirgli quale macchina e quali
obiettivi, non puoi andare da un laboratorio e dirgli "voglio fare un
film con la Red, mi potete fare la post?", perché quelli o si fregano
le mani e ti spennano o ti dicono che non se ne parla, che la Red è
piena di problemi e che casualmente loro sono bravissimi a fare cose
meravigliose con la Viper/F900/EX1/FisherPrice e che devi usare una di
queste.
Quindi il tuo supervisore, persona completamente esterna, dovrà prima
decidere cosa fare e come e poi controllare che le sue disposizioni
vengano eseguite con precisione. Mica puoi lasciare ad un dipendente
del laboratorio il compito di controllare il suo stesso lavoro, no?
Post by rIOPoi ripeto, a parte le critiche, se hai dei consigli anche saranno ben
accettati
Te li ho già dati. Prendi una persona esperta ed esterna a qualsiasi
laboratorio e service, digli cosa vuoi fare (io non lo so e quindi non
posso darti consigli specifici, e per giunta io non sono neanche
lontanamente abbastanza esperto da poter fare questo lavoro) e fatti
dire come lo si può fare nel migliore dei modi e spendendo il giusto.
Ti dirà lui cosa puoi e non puoi fare e dove rivolgerti, perché saprà
chi è più bravo o più affidabile in questo o quello.
Tra l'altro, se lavori con la Red, ti serve un digital asset manager,
cioè un tizio che si occupa sul set della gestione dei dati registrati
dalla camera. Ma anche lui ha bisogno di indicazioni su come
procedere, altrimenti ti troverai con montagne di dati disorganizzati,
fuori logica, magari ridondanti o peggio te ne perdi una parte e te ne
accorgi troppo tardi.
Hai calcolato quanto spazio primario ti serve? Quanto tempo per
copiare i dati? Quanti backup e con che rotazione? Su che supporti
realizzarli? Come inviare i dati al laboratorio? Come preparare il
materiale per il montatore? Come fare il montaggio? Come conformare il
materiale originale? Quali spazi colore e relativi profili usare? Come
e dove fare la color correction finale? E il sonoro? La presa diretta?
Come la sincronizzi col girato della Red? E poi: che tipo di master ti
serve? Quanti tipi te ne servono (es. pellicola, video HD, video SD,
ecc.)? In che formati? Come archiviare e catalogare il materiale
definitivo? Su quali supporti e in quali formati? LTO3 con metadata?
Separazioni bianconero (vabbè, scherzavo ;))?
Per esempio, se vuoi uscire in pellicola, hai deciso come fare? Quale
film recorder utilizzare (mica sono tutti uguali)? Che tipo di
pellicola produrre? In che formato? Non puoi chiedere al laboratorio.
Devi essere tu a dirgli "ok, mi serve uno scarico su ArriLaser di
28560 fotogrammi DPX forniti su hard disk HFS+ su internegativo
poliestere 4K native academy LUT 10log, trascrizione negativo colonna
DolbyDigital e analogico Dolby Stereo LtRt da disco magneto-ottico a
24 fps, e poi stampa combinata sottoliquido luce unica bilanciata
sulla LAD su positivo 2383", o una cosa del genere. Poi, quando ti
danno il materiale, prendi un densitometro e controlli che lo Status M
e lo Status A (le terne di valori densitometrici RGB della patch
445,445,445 della LAD) siano quelli giusti, come da specifiche Kodak.
Ti controlli pure il bandino, per vedere se l'hanno veramente stampata
a luce unica (e quale luce, cosa che ti permette di valutare
abbastanza bene la qualità del loro processo) o hanno fatto uno
scarico alla membro di cane per poi rappecettarlo al videocolor. E
magari ti controlli pure l'x-mod della colonna SVA e l'error rate
della DD (così almeno se quando vai in proiezione ti trovi col
processore fisso a 6 sai se il problema è nella stampa o nel cinema).
Di alcuni aspetti si occupa il direttore della fotografia, ma non puoi
chiedergli di occuparsi di tutto, non è il suo lavoro.
Per le uscite in digitale è lo stesso. Non puoi andare in laboratorio
e dirgli "fatemi il BluRay". Se il laboratorio deve finire di pagarsi
l'encoder MPEG2, ti farà il BluRay in MPEG2 (successo veramente).
Che sia un lungometraggio di due ore con un rapporto 100:1 (100 girato
e 1 usato) o un cortometraggio di dieci minuti con rapporto "buona la
prima", il sistema è esattamente lo stesso. Se non lo applichi avrai
solo frustrazioni. E soldi buttati. E un risultato scadente.
P.S. Qualcuno potrebbe pensare che io stia esagerando. I laboratori
non sono poi così inaffidabili. Allora sentite questa: copia stampata
male, con dominante gialla. Cliente che arriva al laboratorio per
vedere la copia nella sala da proiezione. Laboratorio che proietta la
copia con un filtro azzurro davanti all'obiettivo del proiettore. Devo
aggiungere altro?