Post by BhismaOn Wed, 11 Feb 2015 15:53:14 +0100, io speriamo me la cavo
Post by io speriamo me la cavoL'illusione dipende solo dalla scarsa capacita dei nostri sensi, che ci
illudono che spazio e tempo non possono variare e sono costanti in ogni
dove.
Mah, la variazione nello scorrere del tempo in funzione della
variazione del sistema di riferimento è misurabile anche tramite
orologici atomici quindi mi pare qualcosa di più del semplice "inganno
dei sensi".
Il fatto è che la dipendenza dai sistemi di riferimento è *sempre*
presente nella teoria einsteiniana, anche alle alle normali condizioni
in cui si svolge la nostra vita sulla Terra, solo che è molto
difficile evidenziarla.
Non è una teoria, ma una cosa reale accertata sperimentalmente.
Il problema non è della misurazione, ma è che due contemporanei possono
vivere o aver vissuto in tempi diversi.
Per piccole variazioni non sembra una cosa importante ma prova
(teoricamente) a spostare il tempo di decine di anni. Io credo che anche
Einstein si porrebbe delle domande circa la realtà sua e quella altrui.
Ora poichè la realtà (nostra) non prescinde dal tempo, ecco che minimo
minimo arriverebbe alla conclusione che esistono due realtà. Ma poiché
il tempo può variare accelerando che rallentando, ecco che un terzo
contemporaneo andrà a vivere in una altra realtà e così via.
Ovviamente a livello soggettivo la realtà è solo una, ma a livello
oggettivo esistono diverse realtà temporali contemporaneamente.
Per ora queste cose avvengono e sono misurabili solo per frazioni di
microsecondi.
Un pilota militare che viaggia su un aereo supersonico. Facendo i
calcoli, si troverebbe la variazione del tempo a livello della quarta
cifra decimale di un microsecondo. Ma immagina cosa accadrebbe a
velocità decisamente maggiori.
Post by BhismaMa Galileo, da quel gran genio che era (ed è un gran peccato che
l'insufficienza tecnologica dei suoi tempi frustrasse il suo tentativo
di misurare la velocità della luce) si era già reso conto che
qualunque esperimento faccia, un osservatore sottocoperta su una nave
che viaggi in moto uniforme sopra un mare assolutamente tranquillo non
ha modo di determinare se la nave è ferma o in movimento sinché la sua
osservazione resta confinata al suo sistema di riferimento.
Beh a mettergli i bastoni tra le ruote ci furono anche altri che si
"illudevano" di conoscere la realtà. Gli fu semplicemente imposta la
realtà del più forte, rallegriamoci che oggi quegli illusi, abbiano meno
forza di prima.
E' vero, se manca un riferimento non c'è modo di sapere quel che
succede, però succede.
Se nello spazio esistesse solo un corpo non si potrebbe sapere se è
fermo o si muove, se ce ne è due, allora si può sapere con certezza se
c'è il moto, ma non si può sapere chi è che si muove, se solo uno o
ambedue. Ci vuole un terzo corpo per stabile una relazione dei moti.
La Terra non gira solo su se stessa, ma come è noto anche intorno al
sole, poi gira intorno alla galassia, la galassia si muove anch'essa,
sono tutte velocità considerevoli e va a sapere che tipo di moto è
quello finale.
Post by BhismaDigressioni a parte, comunque ciò che viene meno nella relatività è il
tempo "assoluto" newtoniano, ma non assoluto non significa certo
illusorio.
Il fatto è che il tempo è variabile e quindi relativo, sia alla massa,
che alla velocità del movimento.
Che tempo c'è dentro un buco nero, non lo si può sapere nemmeno
teoricamente. Data l'enorme massa dovrebbe essere fermo o lentissimo,
oppure è diventato chissà cosa.
Ora per noi la realtà non cambia, ma se fossimo in altro posto potrebbe
cambiare, quale delle due-tre-quattro-n posti è la vera realtà?
La nostra o le altre?
Se la vera realtà è una delle altre, per chi è lì, noi viviamo dentro
una illusione, il che non ci impedisce di vivere.
Così pure se noi decidiamo che la realtà è quella nostra, allora sono
loro a vivere dentro una illusione anche se vivono lo stesso. Oppure la
realtà è molteplice e solo una realtà esterna (fuori dal tempo)
potrebbe valutare tutte queste realtà come una unica realtà.
A me verrebbe da ipotizzare come unica realtà quella di Dio, Ma
ovviamente è solo un mio modo di ragionare, dove l'idea di Dio con la
paura di morire non c'entra un fico secco.