Post by bkkhttp://musibrasil.net/vsl_art.asp?id=1538
http://www.globus.camcom.it/globus615.aspx
Su cosa ?
Io leggo:
"il consumo di biocombustibili al 5,75% del consumo totale di energia
nel settore dei trasporti entro il 2010"
" l'alcool prodotto con la canna da zucchero è più a buon mercato di
quello prodotto con la barbabietola o con il mais"
Dove e' che c'e' scritto diversamente ?
Postiamo dei link senza neanche leggerli ?
Post by bkke infatti e' un giocattolo x niente attraente per l'utente medio
A me sembra un'ottima soluzione per un pendolare. Che cosa gli manca per
essere una:
"una utilitaria elettrica pura con un pacco batterie ridotto" ???
Descrivere altrimenti le caratteristiche della utilitaria desiderata.
Post by bkkno, gli acquisterei una macchina!
Prima di vendere le macchine, si devono costruirle, per costruirle
qualcuno ci deve credere e mettere i soldi nella fabbrichetta ed
aspettare pazientemente almeno un anno, come esemplificato nel link
riportato, prima di vedere un'utile (ma prima di avere indietro i soldi
passeranno ancora svariati anni, se va bene, ma portebbero andare tutti
persi).
Post by bkkallora perche' i miei li devo mandare ogni tanto a rifare gli avvolgimenti
cambiare le spazzole ecc?
Perche' sono motori a corrente continua (le spazzole) oppure sono stati
bruciati (rifare l'avvolgimento). A me l'unica volta che si e' bruciato
un'avvolgimento e' quando un motore e' stato inzuppato con acqua sporca
(percio' conduttiva) ed il corto ha bruciato l'avvolgimento.
L'unica operazione da fare su un motore trifase usato continuamente e'
ogni dieci/venti anni rifare i cuscinetti, ma e' una operazione facile e
poco costosa (in raffronto a mettere le mani su un motore a scoppio).
Post by bkkveramente sarebbero ben felici di abbassare i prezzi per allontanare il
punto di competitivita' delle altre fonti e fino a ieri lo facevano
giostrando la produzione, solo che adesso c'e' un piccolo problema..
irubinetti sono aperti a tutto spiano ma i prezzi non calano piu'!!!
Se continuassero con il ragionamento fatto, entro pochi decenni non
avrebbero piu' merce da vendere (le societa' petrolifere sono
multinazionali che ragionano a lungo termine, non padroncini che vivono
alla giornata) e nel contempo regalarebbero merce che potrebbero far
pagare caro. E l'unico modo per far pagare caro una merce e' ridurre
l'offerta, cosa che viene naturale, se le scorte di merce cominciano a
vedere la fine e la merce continua ad essere richiesta.
Percio' da qualsiasi punto di vista lo si giri, per una societa' che
ragionana sui decenni, la situazione attuale e per il futuro a medio, ma
forse anche a lungo termine, continua ad essere roseo.
Post by bkksi , fino a quando tira troppo la corda , il consumatore lo manda a quel
paese e si rivolge ad un prodotto succedaneo oppure ne fa direttamente a
meno
vendo un prodotto che costa 5, il concorrente costa 8: se alzo da 5 a 7,9
avro' una diminuzione proporzionale della domanda (forse...se mi va di sfiga
piu' che proporzionale) ma quando arrivo a 8 dovro' dividere il mercato con
il concorrente.
Esattamente, ma quello che e' interessante e' che, pilotando l'aumento
in modo intelligente, il negoziante, continuera' a mantenere un
fatturato costante, anche se le vendite numericamente calano. Percio'
l'utile sale ...
Post by bkkIn piu', e piu' importante, nel caso del petrolio non si puo' fare un
discorso meramente economico da scuole superiori: c'e' in ballo tutto un
complicato sistema di poteri ed organizzazione della societa'.
Per una multinazionale non e' altro che un discorso meramente economico,
naturalmente considerando tutto, anche ammortamenti, previsioni future,
scorte ed andamento del mercato, etc. In quanto a "poteri ed
organizzazione" ... di quale societa' ? Quella civile o quella
petrolifera ? Spiegare che si intende dire.
Post by bkke allora facci i proiettili ,meglio, ne fai anche ddi piu'!
E' un po' stupido, visto che si tratta di combustibile potenziale. Che
facciamo poi ? Andiamo a raccattarlo uno per uno ? E' vero che essendo
debolmente radioattivo (quello usato per i proiettili) non e'
particolarmente difficile cercarli (basta un geiger), ma poi bisogna
estrarlo dalla massa fusa ...
Post by bkkperche'? torniamo a parlare per estremi? e tutte le altre fonti possibili?
Per favore, vogliamo fare una paziente lista della serva di queste fonti
possibili (il termine stesso "possibile" e' tutto dire) indicando la
potenzialita' concrete di produzione (GWh ...) per ogni fonte ?
Post by bkkal "lettore" e' chiaro pero' , nonostante il lettore non sia uno scienziato,
che se adesso costruisci una centrale ad uranio poi non puoi pretendere di
farla andare a torio quando l'uranio finisce,
Invece si. Per quale motivo uno dovrebbe costruire oggi una centrale di
prima o seconda generazione ? Oggi si costruiscono centrali di quarta e
quinta generazione, facilmente addattabili per usare torio.
Post by bkke a quanto risulta al lettore
il torio x adesso non lo usano,
Si informi, lo usano.
Per cominciare alcuni esempi di ricerca (tanto per avere il polso
dell'esperienza):
- tra il 1967 ed il 1988, a Julich in Germania un reattore sperimentale
a biglie di tipo AVR ha opertao per oltre 750 settimane a 15 MWe, per il
95% con combustibile basato sul torio
- tra il 1967 ed il 1974, il reattore ad alta temperatura, moderato a
grafite, di tipo HTGR in Peach Bottom della General Atomics ha usato
uranio con torio ad una potenza di 110 MWt
- in Olanda, un reattore ad acqua ha operato per tre anni usando una
soluzione di combustibile in miscela di uranio e torio, con
riprocessamento continuo per rimuovere i prodotti di fissione. Il
risultato e' stato un'interessante alto rapporto di conversione del
torio in U233 ad una potenza di 1MWt (molto interessante il processo
continuo che non richiedeva la tradizionale ricarica periodica)
E la produzione:
- dal 1983 al 1989 un reattore THTR da 300 MWe in Germania, sviluppato
dall'AVR summenzionato ha operato usando 674'000 biglie di combustibile,
la meta' contenenti torio, il resto erano di grafite moderatore ed
alcuni assorbitori di neutroni. Queste biglie venivano continuamente
riciclate e in media il combustibile passava 6 volte nel nucleo. La
produzione delle biglie era organizzata a livello industriale.
- il reattore Forte St.Vrain, un impianto nucleare commerciale negli
USA, anche sviluppato dall'AVR tedesco, ha operato dal 1976 al 1989. Era
un reattore ad alta temperatura (700 gradiC), moderato a grafite,
raffreddato ad elio, alimentato con combustibile al torio ad un potenza
di 842 MWt con una resa elettrica di 330 MW. Il combustibile in
microsfere di carburo di torio e di carburo di torio misto con U235 (per
l'innesco) era ricoperto con ossido di silicio e carbone da pirolisi per
la ritenzione dei prodotti di fissione. In questo caso il combustibile
era formato a colonne prismatiche esagonali invece che a biglie. Sono
stati usati 25 tonnellate di torio, producendo 170'000 MW/giorno ternici
(4'080'000 di MWh termici).
- in India, sia Kakrapar-1 che Kakrapar-2 sono caricati con 500 kg di
torio per migliorare la loro operativita' al riavvio. Kakrapar-1 e'
stato il primo reattore al mondo ad usare torio per stabilizzare il
livello di potenza. Nel 1995 Kakrapar-1 ha operato per 300 giorni a
piena potenza usando torio e Kakrapar-2 per 100 giorni usando torio.
(tra parentesi, i reattori in costruzione in India: Kaiga-1 e Kaiga-2 e
Rajasthan-3 e Rajasthan-4 sono tutti previsti per funzionare con torio
(ricavandone il 75% della potenza dal torio).
Quanto ho descritto non sono proposte (come l'interessante ADS di
Rubbia), ma realta' anche commerciali. E' vero che in questo preciso
istante, non mi risulta che ci sia un reattore in produzione usando
torio. Ma solo perche' i due indiani sono in manutenzione programmata.
Quello che voglio osservare e il passaggio da torio ad uranio e
viceversa nei reattori. Per dire il modello CANDU di reattori canadesi
e' compatibile con l'utilizzo del torio e cosi per tutti i reattori ad
alta temperatura.
Ricordo che il torio per essere fissionato viene trasmutato in U-233,
sia prima che durante la produzione.
Post by bkkinoltre il lettore non sta' neanche a fare
il conto dell'investimento necessario a costruire tutte le centrali dallo
"scrivente" proposte in quanto a occhio e' una cifra immane,
Ma e' una cifra immane in manodopera, servizi, materiali nazionali, non
in energia. Ed e' qui che sta la differenza.
Post by bkkinoltre al
lettore risulta che partendo adesso le centrali non sarebbero operative in
meno di 10 anni o piu'
Bastano 4 anni. 10 anni e' il ciclo per la prima centrale di un tipo. Ma
non vedo perche' non si possa fare come i francesi, che per le prime
due centrali hanno pagato la consulenza degli americani. L'Italia non
avrebbe neanche bisogno di andare oltreoceano, ma potrebbe chiedere
aiuto in casa europea, cioe' proprio dai francesi (che oggi
sull'argomento sono decisamente scafati). Peraltro mi pare che l'ENEL
abbia continuato l'esperienza italiano (ricordo il successo di Caorso)
anche durante questi anni collaborando appunto con i francesi e con
quote di partecipazione in centrali nucleari di altre nazioni.
Post by bkke tornando al discorso dell'uovo e della gallina il
lettore non trova molto senso investire una cosi' immane cifra se non si fa
altrettanto per adeguare la rete di distribuzione che necessita di essere
aggiornata costruendo nuove linee ad alta tensione per sostenere una
produzione centralizzata,
Il lettore evidentemente crede che una produzione centralizzata
localizzata richiede piu' linee elettriche che importare la stessa
produzione dall'estero da migliaia di chilometri di distanza. Non faccio
commenti, per non offendere.
Post by bkkergo non e' meglio investirli per adeguarla da
subito ad un modello decentralizzato?
La rete esiste gia'. Ed il nucleare serve a sostituire le centrali
attuali che sono appunto "centralizzate". Non faccio commenti.
Post by bkke infatti ho detto casa e macchina
Perche' tutto quello che serve per la casa e per la macchina sono
forniti usando l'energia autoprodotta ? E' chiaro che mi riferisco solo
al fabbisogno domestico, ma TOTALE, quello che un programma energetico
serio deve affrontare.
Post by bkkSiccome "lei" e' bravo con i numeri provi a fare la somma del potenziale
delle varie fonti
Non e' questione di essere bravi, e' che il mondo dell'energia va avanti
con i numeri non con auspici o pii desideri.
Post by bkkrinnovabili, dei risparmi sul trasporto in caso di produzione
decentralizzata, dei risparmi ottenibili da un uso piu' efficiente.
Sono percentuali note e standard. Dieci per centro per la distribuzione,
ma va compensata con un minore efficienza di produzione piu' piccole A
PARI TECNOLOGIA. Ma se si tratta di eolico/solare, c'e' il pesante
pedaggio dell'immagazzinamento che si fa fuori, se va bene un 20%,
percio' il saldo finale NETTO e' peggiore, non migliore.
Venti per cento sono i risparmi possibili all'attuale livello delle
tecnologie in uso e di quelle migliori fattibili. Al massimo, in un caso
ideale ipotetico, si puo' ridurre il fabbisogno globale pro-capite di
energia fino al 30%. Ma temo che sia irrealistico, conoscendo gli italiani.
Post by bkkIo sono rimasto indietro, mi son rotto le scatole di leggere sempre le
stesse cose...sono ancora al vecchio rapporto pubblicato da ises secondo il
quale utilizzando solo le coperture degli edifici correttemente orientate e
considerando un'efficienza di conversione del 10% mil fv avbrebbe coperto
nel 2002 la meta' del fabbisogno elettrico nazionale (il lettore conosce la
differenza fra energia elettrica e primaria); adesso siamo piu' vicini al
15% e i nuovi edifici potrebbero essere costruiti per ottimizzare la
produzione, oltre che per un consumo piu' efficiente; restano eolico,
microeolico,biocombustibili,idro,geo cip ciop qui quo e qua e chi ne ha piu'
ne metta.
Sarebbe cosi' gentile da dirmi la superficie totale di fotovoltaico
corrispondente ?
Provo a stimarlo con un calcolo indiretto, il fabbisogno attuale e' di
oltre 320 TWh, calcoliamo 160 Twh di origine fotovoltaica.
Questi 160 TWh devono essere prodotti entro una media di 8 ore di
insolazione (calcolando una media esagerata, in realta' 6 ore e' piu'
realistico) e dimentichiamo i giorni di pioggia e che d'inverno arriva
meno della meta' (proprio di inverno, quando abbiamo bisogno di
energia). A livello giornaliero, abbiamo 160/365 = 438 GWh nelle 8 ore.
Da cui la potenza netta elettrica, pari a 438/8 = 54,75 GW
Almeno meta' di questa energia DEVE essere messa in riserva e quindi ci
sarebbe il pesante pedaggio della carica/ricarica (20%), ma siamo buoni
ed ipotizziamo che venga usata "al volo", percio' abbiamo solo le
perdite di conversione del 10%, cioe' la potenza lorda elettrica deve
essere pari a 54,75/(1-0,10)= 60,83 GW.
Considerando un'efficienza di conversione del 10% come indicato
dall'ISES (ipotizzando oltretutto pannelli ad inseguimento, percio'
puntano sempre sul sole), la potenza SOLARE corrispondente e' di 608,33
GW cioe' 608'333'333 kW da cui 608'333'333 metriquadri calcolando 1
kWp/metroquadro (anche questo, specie nelle citta' ed in pianura, e'
tutto da verificare). Si tratta di oltre 10 metriquadrati per ogni
italiano. Ma lasciamo perdere.
Quello che mi preme e' osservare che per produrre 608 milioni di metri
quadri di celle fotovoltaiche servono la bellezza di un minimo di
500-700 TWh di energia eletrica (la variabilita' dipende da molti
fattori ma siamo verso il basso). Da dove li pigliamo ?
E chiaramente il ragionamento dovrebbe valere per tutto il mondo, o gli
altri devono "pagare" lo scotto energetico, per fare dell'Italia un
paradiso fotovoltaico ?
E' chiaro che un progamma fotovoltaico di questo genere richiede decenni
(occorre diluire l'enorme quantita' di energia da fornire).
E ricordo che non ho considerato il dimezzamento dell'insolazione
durante i mesi invernali, e le giornate di maltempo e cielo non limpido.
MA NEL FRATTEMPO CHE FACCIAMO PER LE EMISSIONI DI CO2 ?
E' qui che vedo un "ciclo" di nucleare (30-40 ani) che permetterebbe di
spegnere buona parte delle centrali termoelettriche nel giro di dieci
anni. Oppure di fornire un'esubero di energia per aumentare la
produzione di celle fotovoltaiche ed accelerare la conversione
alll'energia solare. E magari di avere tra 30 anni, meta' prodotto da
fonte rinnovabili e meta' dal nucleare, con la cessazioni di emissioni
di CO2 almeno per l'elettrico.
Ma in tutto questo ragionamento manca un tassello: cosa facciamo con i
300 TWh equivalenti di energia usata per il trasporto ed altrettanto per
il riscaldamento ? Per il riscaldamento potremo usare il termosolare,
oltretutto i pannelli costano meno, ma dobbiamo trovare altri 10 metri
quadrati di tetto per ogni italiano ... chiaramente, i tetti sono saturi
con il fotovoltaico ... useremo giardini e parchi ... (tra parentesi
avrebbe piu' senso mettere il termosolare sul tetto ed il fotovoltaico
nei parchi e giardini, perche' l'energia elettrica si scarozza
facilmente, i tubi con l'acquacalda invece no).
Restano i 300 TWh per l'autotrasporto. Non importa se si vuole farlo
elettrico o ad idrogeno o quant'altro, ma occorre energia non fossile.
Il solare ormai l'abbiamo impengato completamente. Nel giro di un
secolo, potremo aumentare i pannelli per produrre energia anche per
l'autotrasporto, ma tra un secolo, se non facciamo subito qualcosa per
il CO2 non so se ci salviamo dall'effetto serra.
Anche qui il nucleare avrebbe il suo posto, potendo produrre energia
elettrica per l'autotrasporto.
Per quanto riguarda il biodiesel vedi thread piu' avanti.
E' come se fossimo sotto una pila di coperte e stiamo soffocando dal
caldo. Ogni anno che continuiamo cosi', mettiamo una ulteriore coperta.
E chiaro che avremo sempre piu' caldo finche' non smettiamo di
aggiungere coperte. Ed oltretutto il caldo tende ad accumullarsi
(percio' l'effetto dell'aggiunta di ogni nuova coperta si fa sentire in
ritardo). Nell'ultimo mese sono stati superati in varie parti
dell'Europa e degli Stati Uniti tutti i livelli storici di temperatura,
da quando cioe' sono iniziati i rilevamenti. Non basta questo per capire
che dobbiamo cessare il piu' rapidamente possibile a produrre CO2 ?
Post by bkkipotizzando il fv per 120mq
Quante famiglie italiane hanno 120 metriquadri di tetto a disposizione ?
Quanti tetti sono correttamente orientati. Ed in ogni caso, orientato
bene, ma senza inseguitori vuol dire perdere piu' del 20% dell'energia
solare nell'arco della giornata.
Post by bkkfanno un minimo di circa 17000kwh/anno (1100kwh ogni 6,5mq) +3500 che ho
gia' fanno 20500kwh/anno +10mq di termico , attacchiamoci un paio di
microeolici ad asse verticale
Se c'e' vento ...
Post by bkk, tanto chissenefrega, e se non basta ci
mettiamo anche la coogenerazione a metano visto che non bisogna farne a meno
da domani.
La cogenerazione a metano e' un migliore utilizzo dell'energia, ma non
fa parte dell'argomento CESSAZIONE dell'emissioni di CO2. In quanto al
"non bisogna farne a meno da domani", io sono catastrofista, ritengo che
si dovrebbe "SPEGNERE" il fossile nel giro di pochi anni.
Vedremo se nel 2012 dovro' scrivere (posto che il NG esista ancora): "ve
l'avevo detto ...".
R.L.Deboni