Discussione:
A Fukushima preparano una lezione che non si scorda
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-02 22:38:30 UTC
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Ahaaha, ... anzi no. Sarebbe da ridere se non fosse da piangere.
Avevo sempre scritto sulla tendenziosita' di certi (troppi) sondaggi quando
chiedono: "Vivreste vicino ad una centrale nucleare ?"
Ebbene, a Fukushima stanno per provare sulla loro pelle la falsita' (e
quindi la disonesta' dei sondaggisti che li hanno preparati):

http://voiceofrussia.com/2013_11_30/Coal-fired-power-plants-to-be-built-in-Fukushima-3349/

Se i residenti intorno alla centrale Dai-ichi pensavano di averla fatta
franca, la dura realta' gli insegnera' tutt'altro: due centrali
termoelettriche a carbone da 1000 MW(e) cadauna.
Sara' carbone avanzato (ovvio, perche', potendo costruire con il 40%
di efficienza, si dovrebbe fare meno ? il carbone arrivato in Giappone
costa caro, dopo il lungo viaggio).
Sara un carbone pulito (cosi' dicono), per chi ci crede.

La lezione e' pero' di quelle che occorre una vita impararla.
Qualcosa come quarantanni. In sostanza avremo i nipoti degli attuali
superstiziosi antinuclearisti (cosi' resi ad arte da un propaganda
che cio' vuole) che maledirano l'ingenuita' dei loro nonni.

In Italia mancano ancora dieci anni, ma forse anche in provincia di
Viterbo si aprira' un caso come a Taranto. A meno che nel frattempo la
dittatura fascista in Italia si sia dichiarata (nel qualcaso il
termoelettrico diventa affare di stato e quindi non si potra' denigrarlo).


Attenzione: non e' che TEPCo scelga il carbone per "cattiveria". Ma e'
che, per come si trova tra martello ed incudine (costi del fossile e
prezzo imposto dal governo), e' costretta a scegliere il fossile che
costa meno, ed il carbone e' il meno caro dei combustibili (eppure costa
sempre di piu' di un centrale nucleare esistenti, tipo la Da-ini, che
TEPCo si puo' dire, quasi implora venga lasciata riavviare ed a Fukushima,
colti dalla sindrome di Vajont, non vogliono lasciare ripartire,
nonostante la prova di avere superato con successo un vero e proprio
cataclisma naturale che ha lasciato milioni senza tetto.
Ma in fondo non riesco neanche a prendermela con tale stupidita'.
Anche il Giappone (come Germania ed Italia) e' permeato di una cultura di
tipo fascista, ovvero in cui la popolazione "crede" ai media controllati
dal governo, perche' non ha imparato il senso critico verso il potere.

E questi media, controllati in modo corporativista ovvero di un conformismo
allineato alle scelte politiche del governo, evitano ogni informazione
critica alle scelte del cosidetto "potere". Dove per "potere" non si
deve pensare ai vari Berlusconi o Prodi, ma bensi' ai vertici della
burocrazia statale, che peraltro, negli ultimi due anni pare essere
scesa in prima linea. Non si pensi ad una censura totale, di tipo militare.
Ma pensiamo semplicemente ad un controllo che riesce ad assicurarsi che
fino al 90% degli elettori conosca "una sola" versione di problemi e
soluzioni, quella desiderata dal governo. Percio', scavando, qualche
intervento critico, qualche informazione "contro" (specie nelle
riviste scientifiche e tecnologiche reputabili) le troveremo. Ma non
contano, specialmente se sempre questo "potere" mediatico e' riuscito
ad incutere nella popolazione una profonda diffidenza verso scienziati
e tecnici "non benedetti dal marchio dello Stato". Non importa se premi
Nobel come il Rubbia (che infatti se ne e' dovuto andare dall'Italia per
seguire il suo progetto di energia rinnovabili, in netto contrasto, ovvero
contro il suicidio economico del fotovoltaico.

Il Giappone e' un caso interessante, perche' fino a poco tempo fa, la
linea del governo (e quindi dei sui media) era pro-nucleare. E questo
spiega il successo elettorale di Abe, un pro-nucleare dichiarato.
Ma ora e' in corso una lotta politica interna, anche all'interno dello
stesso partito di Abe. Senza entrare nel merito se e' meglio il nucleare
o il termoelettrico, e' da osservare che pare piu' un contrasto dietro
il chiuso delle porte del potere, che un dibattito pubblico come invece
avviene nel Regno Unito o negli Stati Uniti. Insomma, anche un nucleare
sostenuto da un allineamento totale dei media e' male, perche' avremo
controlli deboli e quindi una TEPCo che fa pasticci (ma ciononostante,
Fukushima Dai-ichi non ha ucciso ancora ed in futuro uccidera' molto,
ma molto meno (di "ordini") di quanto avrebbero ucciso 30 anni di
termoelettrico, di cui buona a parte a carbone, perche' a causa della
importazione via mare, sarebbe (ed e' anche oggi) il combustibile
meno costoso.
AleTV
2013-12-03 18:50:16 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Se i residenti intorno alla centrale Dai-ichi pensavano di averla fatta
franca, la dura realta' gli insegnera' tutt'altro: due centrali
termoelettriche a carbone da 1000 MW(e) cadauna.
Sara' carbone avanzato (ovvio, perche', potendo costruire con il 40%
di efficienza, si dovrebbe fare meno ? il carbone arrivato in Giappone
costa caro, dopo il lungo viaggio).
Sara un carbone pulito (cosi' dicono), per chi ci crede.
La lezione e' pero' di quelle che occorre una vita impararla.
Qualcosa come quarantanni. In sostanza avremo i nipoti degli attuali
superstiziosi antinuclearisti (cosi' resi ad arte da un propaganda
che cio' vuole) che maledirano l'ingenuita' dei loro nonni.
Dubito che impareranno.
Con il carbone otterranno un rischio ZERO di evacuazione forzata di massa, e
per contro accetteranno maggiore e costante inquinamento con le
complicazione sanitarie associate (ammalati e morti). Per moltissimi questo
compromesso è sicuramente accettabile.
Ovviamente dati statistici circa ammalati e morti prima e dopo li vedremo
forse con il binocolo...
Il carbone da meno fastidio alle masse perché non comporta i disagi, di
massa appunto, che sono associati ad una mega-evacuazione in caso di
incidente nucleare *serio*.
Capibile direi.
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-04 17:38:20 UTC
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Post by AleTV
Post by Roberto Deboni DMIsr
Se i residenti intorno alla centrale Dai-ichi pensavano di averla fatta
franca, la dura realta' gli insegnera' tutt'altro: due centrali
termoelettriche a carbone da 1000 MW(e) cadauna. Sara' carbone avanzato
(ovvio, perche', potendo costruire con il 40% di efficienza, si
dovrebbe fare meno ? il carbone arrivato in Giappone costa caro, dopo
il lungo viaggio).
Sara un carbone pulito (cosi' dicono), per chi ci crede.
La lezione e' pero' di quelle che occorre una vita impararla. Qualcosa
come quarantanni. In sostanza avremo i nipoti degli attuali
superstiziosi antinuclearisti (cosi' resi ad arte da un propaganda che
cio' vuole) che maledirano l'ingenuita' dei loro nonni.
Dubito che impareranno.
Con il carbone otterranno un rischio ZERO di evacuazione forzata di
massa, e per contro accetteranno maggiore e costante inquinamento con le
complicazione sanitarie associate (ammalati e morti).
E' quello il punto, il problema. E nel contempo la prova che ci troviamo
(come in Germania ed anche in Giappone) in un regime sostanzialmente di
tipo fascista, con una corrispondente totale controllo dell'informazione.
Insomma, e' possibile che dobbiamo aspettare proprio da Greenpeace Germania
la prima relazione seria in uno dei tre ex-paesi dell'Asse, sui danni
alla salute causati dalle centrali a carbone ?

Quello che nel Regno Unito e negli Stati Uniti e' un compito normalmente
svolto dagli enti ambientali o della salute, perche' in Germania, Giappone
ed Italia non viene fatto ?

Ovvio che mancando, prima di tutto la raccolta dei dati (tabu' preventivo)
e poi la loro diffusione "essenziale per una scelta INFORMATA da parte
dell'elettore", poi si gioca sulla clandestinita' con cui la morbilita'
del carbone opera sulla collettivita'.
Post by AleTV
Per moltissimi
questo compromesso è sicuramente accettabile. Ovviamente dati statistici
circa ammalati e morti prima e dopo li vedremo forse con il binocolo...
Il carbone da meno fastidio alle masse perché non comporta i disagi, di
massa appunto, che sono associati ad una mega-evacuazione in caso di
incidente nucleare *serio*.
Capibile direi.
Ho cambiato citta', perche' stufo dell'aria inquinata. Capibile "un corno"
(scritto bonariamente). Dipende se uno ci tiene o meno alla propria salute
e sono certo che se la "massa" fosse in possesso delle informazioni che ho,
che mi sono trovato sulla rete (ma quanti italiani:

a) hanno accesso alla rete
b) conoscono lingue straniere
c) cercano attivamente informazioni sulle fonti di energia

Insomma, se il SERVIZIO PUBBLICO (quanto e' ironico che si paghi il canone
con la foglia di fico che sarebbe un servizio pubblico quando in realta'
e' un servizio di propaganda a servizio degli interessi personali degli
uomini al governo) non svolge i suoi compiti istituzionali di informare
la popolazione, come meravigliarsi di cio' che ci tocca spesso leggere
qui (un paio di rare volte anche da lei) ?
AleTV
2013-12-04 18:44:05 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Ho cambiato citta', perche' stufo dell'aria inquinata. Capibile "un corno"
(scritto bonariamente). Dipende se uno ci tiene o meno alla propria salute
e sono certo che se la "massa" fosse in possesso delle informazioni che ho,
Il rischio di contrarre problemi di salute per avere vicino un impianto a
carbone è sicuramente più alto rispetto al rischio di dover evacuare per
incidente nucleare serio.
Pacifico.
Però, ripeto, capisco che ad istinto sia più facile accettare il primo
rispetto al secondo.
"tutto qui".
In ogni caso il problema in italia non si pone, visto che il no è forte sia
per il nucleare che per il carbone, perfino per impianti a gas, qui vogliono
sole e vento...
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-04 18:59:22 UTC
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Post by AleTV
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ho cambiato citta', perche' stufo dell'aria inquinata. Capibile "un
corno" (scritto bonariamente). Dipende se uno ci tiene o meno alla
propria salute e sono certo che se la "massa" fosse in possesso delle
informazioni che ho,
Il rischio di contrarre problemi di salute per avere vicino un impianto
a carbone è sicuramente più alto rispetto al rischio di dover evacuare
per incidente nucleare serio.
Pacifico.
Però, ripeto, capisco che ad istinto sia più facile accettare il primo
rispetto al secondo.
"tutto qui".
In ogni caso il problema in italia non si pone, visto che il no è forte
sia per il nucleare che per il carbone, perfino per impianti a gas, qui
vogliono sole e vento...
Nuovamente: perche' il servizio pubblico li ha fatto credere che sia
fattibile e nel contempo ha negato gli oneri ambientali e di salute
causati. Il nucleare e' meno pericoloso anche del fotovoltaico, ma
quanti italiani lo sanno ? Almeno, quando si parla del piu' e del
meno, e' facile riscontrare che l'italiano medio sa che volare e' meno
pericoloso di viaggiare con l'auto personale. Che poi alcuni preferiscano
evitare l'aereo, almeno lo riconoscono che c'e' un po' di scaramanzia
personale; ed in ogni caso non si sognano certamente di vietare l'aereo
(tranne forse chi ha scelto di abitare sotto la pista di decollo di un
aereoporto ...). Ma una simile verita' vale per il nucleare, ma sono
pochi gli italiani che condividano questa verita'. Ergo non c'e'
alcuna concessione da parte di chi ha "paura della radioattivita'" come
chi ha "paura di volare", ed anzi vuole VIETARE, punto e basta.

Ma nuovamente, senza tutte le informazioni, come si puo' pretendere che
l'italiano medio la veda come chi ha tutte le informazioni ?

Nota: la pericolosita' di una fonte menzionata e' riferita ai dati
forniti da:

www.externe.info

che non e' certamente un sito "covo di nuclearisti" e la cui reputabilita'
e' fuori discussione (anche senza menzionare che i suoi dati combacciano
con quelli dell'EPA, l'ente americano dell'ambiente).
AleTV
2013-12-04 20:39:15 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Nuovamente: perche' il servizio pubblico li ha fatto credere che sia
fattibile e nel contempo ha negato gli oneri ambientali e di salute
causati. Il nucleare e' meno pericoloso anche del fotovoltaico, ma
quanti italiani lo sanno ?
Continua a sfuggirle il dettaglio, per il nucleare, della contemporeneità
del problema associato a decine di migliaia di persone tutte assieme.
E' diverso a livello percettivo e di gestione avere qualcuno che viene
interessato ogni tanto da un problema rispetto ad avere una massa di persone
che contemporaneamente sono soggette al problema. Nel secondo caso c'è molta
più paura perché nel caso tocchi, uno sa che di certo toccherà anche a me, e
questo è sentito appunto contemporaneamente da decine di migliaia di
persone.
La differenza sta nell'avere un numero di persone interessate che è diluito
nel tempo con relativa percezione di pericolosità molto bassa a livello di
singolo individuo, rispetto ad avere un blocco di persone tutte assieme
interessate dal problema anche se il rischio in assoluto è più basso.
Non so che dire, a me il concetto par di facile compresione.
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-04 23:06:22 UTC
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Post by AleTV
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nuovamente: perche' il servizio pubblico li ha fatto credere che sia
fattibile e nel contempo ha negato gli oneri ambientali e di salute
causati. Il nucleare e' meno pericoloso anche del fotovoltaico, ma
quanti italiani lo sanno ?
Continua a sfuggirle il dettaglio, per il nucleare, della
contemporeneità del problema associato a decine di migliaia di persone
tutte assieme. E' diverso a livello percettivo
Insisto: cio' che e' diverso a livello percettivo e' il risultato della
propaganda di Stato, che, di fronte alla pratica impossibilita' anche
solo di dialogare con molti che non sanno, appena tento di spiegare che
sono stati ingannati, evidenzia le caratteristiche di una vero e proprio
lavaggio del cervello.
Post by AleTV
e di gestione avere
qualcuno che viene interessato ogni tanto da un problema rispetto ad
avere una massa di persone che contemporaneamente sono soggette al
problema.
Ma soggette quanto ? La percezione della gente si puo' modificare a
piacere, quando l'intenzione e' di ingannare.
Post by AleTV
Nel secondo caso c'è molta più paura perché nel caso tocchi,
uno sa che di certo toccherà anche a me, e questo è sentito appunto
contemporaneamente da decine di migliaia di persone.
Ma si tratta di un rischio percepito esagerato.

Oltretutto e' una paura riferita alle vecchie centrali.
Sappiamo con certezza che nessuna nuova centrale corre rischi del
genere, ed infatti, in mezzo secolo, in incidenti con tali impatti
sul territorio sono state sempre e solo coinvolte centrali nucleari
di PRIMA generazione (o addirittura pre-generazione, come quella di
Chernobyl, che proprio per quel motivo e' stato l'incidente peggiore
in assoluto).

Ma ancora oltre, non e' neanche necessario fare menzione alle
centrali di terza generazione (l'Italia, se rientra nel nucleare,
salta a pie' pari quelle di seconda generazione), di cui francamente
si vede la impossibilita' di eventi contaminanti l'esterno come
a Fukushima (ed e' fuori discussione che accada una nuova Chernobyl,
esattamente come oggi nessuno potra' assistere alla esplosione di
caldaia di vapore come avveniva una volta, perche' semplicemente le
caldaia oggi sono tutte saldate e non chiodate).

Bensi', proprio rivolgendosi al solito Rubbia, si potrebbe benissimo
lanciare un programma nucleare, in competizione e piu' avanzato di
quello indiano, che utilizza il torio, rispondendo a molti dei dubbi
dei detrattori. Invece abbiamo una sindrome simile a quella di Vajont:
nuovamente dovuta ad una informazione di tipo "propagandastico".
Il racconto di Paolini e' di grande intrattenimento, ma distorce alcuni
delle conseguenze e premesse della vicenda.
Perche' e' stata data cosi' tanta diffusione, ed ancora una volta SENZA
contradditorio ? (questo contradditorio, cosi' intollerato, cosi' mal
visto dal fascismo)
Perche' mirava a alla creazione (riuscita) della immagine nella coscienza
popolare di un "privato cattivo" (SADE) verso un "ente pubblico buono"
(ENEL), quando la responsabilita' finale del disastro e' stata di ENEL
e non della SADE, che quasi un anno prima e' stato esautorato
dalla centrale idroelettrica. SADE aveva studiato una procedura delicata
ma fattibile che avrebbe fatto scivolare gradualmente la frana, perdendo
capacita' del bacino, ma non solo evitando un disastro, ma anche
permettendo la funzionalita' della capacita' restante del bacino.
Inoltre, SADE aveva deliberato di non superare quota 630, lasciando cosi'
quasi 80 metri di "muro" della diga, contro l'eventualita' di una
improvvisa onda di piena. L'onda di piena poi e' stata proprio di 80 metri
di altezza, confermando i calcoli e le stime dei vituperati geologhi.
Ebbene, chi ha deciso di portare quasi alla quota massima il livello
nella diga, praticamente portando l'acqua quasi sull'orlo, fornendo cosi'
il trampolino di lancio per l'onda di piena di tutto gli 80 metri del
suo fronte ? ENEL! Un disastro che sa ben piu' di "annunciato". Si
potrebbe anche immaginare, senza grosse difficolta', in una Italia
fascista di Piazza Fontana oppure Piazza della Loggia, uno scenario
fantapolitico in cui il disastro e' stato VOLUTO.
A proposito, alcuni hanno obbiettato che quello che c'e' in Italia oggi
non puo' essere fascismo, perche' manca la violenza.
Ma scusate, negli anni in cui il fascismo a preparato la sua clandestina
presa di potere, di violenza non c'e' ne stata abbastanza ?
La stessa seconda stagione delle Brigate Rosse non era di sinistra.
Una volta arrestati Curcio e soci (che erano di sinistra), le Brigate Rosse
hanno preso una ben altra direzione, dimostrando un evidente cambio del
macchinista alla guida del treno. Ritengo che le illazioni che le Brigate
Rosse erano "guidate" da alcuni agenti dei servizi segreti italiani sia
concreta. Piu' di quello che ci piacerebbe.
Un altro esempio di violenza che ricorda quella fascista e' l'omicidio di
Giorgiana Masi, servito ad ampliare la strada per una legislazione (che e'
il canovaccio di quella in vigore oggi) di stampo fascista.

Insomma, tutta la percezione italiana (e tedesca ed ora si sta
"lavorando" quella giapponese) e' il risultato di una propaganda fortemente
antinucleare. Non si puo' negare che la citazione un giorno no ed un giorno
si delle tesi fanatiche (in argomento antinucleare) dei Greenpeace, senza
adeguato contradditorio di chi (tecnici informati e preparati, mica
"politici" di una NGO) la vede in mede diametralmente opposto, alla lunga
"incrosti" nelle menti della masse un convincimento inamovibile ?

Ed i riferimenti ripetuti al fascismo sono solo per giustificare la tesi
della "intensita'" di tale propaganda, che ripeto, nella sua pratica
mancanza di contradditori e' un vero lavaggio del cervello della
convincimento comune.
Post by AleTV
La differenza sta nell'avere un numero di persone interessate che è
diluito nel tempo con relativa percezione di pericolosità molto bassa a
livello di singolo individuo, rispetto ad avere un blocco di persone
tutte assieme interessate dal problema anche se il rischio in assoluto è
più basso. Non so che dire, a me il concetto par di facile compresione.
Se ogni giorno si racconta di disastri aerei, senza mai una volta
paragonare il rischio di volare con quello di fare l'autostrada da
Milano a Roma, stia certo che anche contro gli aerei potremo formare una
pari fobia. Basta poi ricordare disastri come quello del Concorde (che
e' caduto in piena zona residenziale) perche' scatti lo stesso
meccanismo di "coinvolgimento" anche di chi non vola e quindi manifestazioni
per vietare tout-cour il volo sopra il territorio italiano:
"Flight ? No thanks!"
not1xor1
2013-12-05 06:36:44 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Nuovamente: perche' il servizio pubblico li ha fatto credere che sia
fattibile e nel contempo ha negato gli oneri ambientali e di salute
causati. Il nucleare e' meno pericoloso anche del fotovoltaico, ma
quanti italiani lo sanno ? Almeno, quando si parla del piu' e del
ora non esageriamo... come sarebbe meno pericoloso del fotovoltaico?

certo per risolvere il problema si potrebbero fare centrali
galleggianti in pieno mare così non ci sarebbe da evacuare nessuno e
in caso di incidente eventuali perdite radioattive verrebbero comunque
diluite a pochi millesimi oltre il valore di fondo...
--
bye
!(!1|1)
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-05 21:14:38 UTC
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Post by not1xor1
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nuovamente: perche' il servizio pubblico li ha fatto credere che sia
fattibile e nel contempo ha negato gli oneri ambientali e di salute
causati. Il nucleare e' meno pericoloso anche del fotovoltaico, ma
quanti italiani lo sanno ? Almeno, quando si parla del piu' e del
ora non esageriamo... come sarebbe meno pericoloso del fotovoltaico?
certo per risolvere il problema si potrebbero fare centrali galleggianti
in pieno mare così non ci sarebbe da evacuare nessuno
Il rischio di evacuare a lungo termine (diciamo piu' di alcuni mesi)
qualcuno intorno ad una nuova centrale nucleare e' praticamente nullo.
Le faccio presente che tutte le centrali disastrate erano di prima
generazione (o "pre-" come quella di Chernobyl).

La convinzione inculcata dai media italiani e tedeschi che una
centrale di seconda generazione o successiva possa subire un evento
da richiedere una evacuazione tipo Chernobyl e' semplice superstizione.

E la prova provata che siamo a livello di superstizione e paranoia
e' che non si prende neanche in considerazione il torio, che non ha
neanche il rischio dei problemi che gli antinuclearisti descrivono
(o almeno non piu' della fusione nucleare che invece tanti antinuclearisti
paiono "sognare", specie se fredda ... ma ho il forte sospetto, anzi la
certezza che l'interesse per la fusione e' perche' e' cosi' lontana ...
roba per i nipoti, e questi genitori "new-age" sono dei vigliacchi ...)
Post by not1xor1
e in caso di
incidente eventuali perdite radioattive verrebbero comunque diluite a
pochi millesimi oltre il valore di fondo...
E' quello che sta accadendo a Fukushima, ma pare la fine del mondo.
not1xor1
2013-12-06 08:20:16 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Post by not1xor1
certo per risolvere il problema si potrebbero fare centrali galleggianti
Post by not1xor1
in pieno mare così non ci sarebbe da evacuare nessuno
Il rischio di evacuare a lungo termine (diciamo piu' di alcuni mesi)
qualcuno intorno ad una nuova centrale nucleare e' praticamente nullo.
Le faccio presente che tutte le centrali disastrate erano di prima
generazione (o "pre-" come quella di Chernobyl).
per problema intendevo quello percepito non quello reale (che comunque
esisterebbe anche se potrebbe essere reso estremamente improbabile con
la tecnologia appropriata)
--
bye
!(!1|1)
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-06 18:48:48 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by Roberto Deboni DMIsr
Post by not1xor1
certo per risolvere il problema si potrebbero fare centrali
galleggianti
Post by not1xor1
in pieno mare così non ci sarebbe da evacuare nessuno
Il rischio di evacuare a lungo termine (diciamo piu' di alcuni mesi)
qualcuno intorno ad una nuova centrale nucleare e' praticamente nullo.
Le faccio presente che tutte le centrali disastrate erano di prima
generazione (o "pre-" come quella di Chernobyl).
per problema intendevo quello percepito non quello reale (che comunque
esisterebbe anche se potrebbe essere reso estremamente improbabile con
la tecnologia appropriata)
Ma porca ...
Ha idea di cosa potrebbe succedere se certi contenuti di qualsiasi reparto
radiologico o oncologico venisse sparso per l'ambiente ?
Semplicemente la gente non ha paura perche' e' altamente improbabile.
Ma e' gia' successo: solo che non e' stato fatto tutto il dramma che viene
pompato intorno, ad esempio, Fukushima (dove ancora "manca il morto" e non
mi si tiri fuori la frottola dei cancri fulminanti ...).
Che prima o poi, chi resta contaminato con il radio o altri materiali
radioattivi usati negli ospedali, muore, non spaventa la gente come invece,
pompati da un certo giornalismo, l'idea di potere essere "contaminati" da
Fukushima.

Se anche persone intelligenti non riconoscono cio' che e' propaganda, e
l'enorme potere della propaganda, non c'e' piu' speranza ...

Prima saranno gli ebrei, poi i zingari, poi gli anarchici, etc. e poi
quando tocchera' ai cattolici, non ci sara' piu' nessuno a raccogliere
la protesta dei cattolici. Ha presente ? Parafrasando in questo caso.
AleTV
2013-12-06 19:13:52 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ma porca ...
Ha idea di cosa potrebbe succedere se certi contenuti di qualsiasi reparto
radiologico o oncologico venisse sparso per l'ambiente ?
Semplicemente la gente non ha paura perche' e' altamente improbabile.
Non ha paura perché non è ancora successo con le conseguenze che avrebbe
comportato...
Invece, diciamo purtroppo ma la colpa è solo umana, chernobyl e fukushima
daichi sono accadute...
Lei con la psicologia sta veramente a zero....
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ma e' gia' successo: solo che non e' stato fatto tutto il dramma che viene
pompato intorno, ad esempio, Fukushima (dove ancora "manca il morto" e non
mi si tiri fuori la frottola dei cancri fulminanti ...).
I morti ci sono stati, frega nulla che non sono dovuti ad avvelenamento da
radiazioni, l'evacuzione forzata ha determinato centinaia di morti.
Ora, se l'evacuziona non ci fosse stata, quei morti morti in quel modo non
ci sarebbero stati.
Di nuovo, mi pare lapalissiano...
Post by Roberto Deboni DMIsr
Che prima o poi, chi resta contaminato con il radio o altri materiali
radioattivi usati negli ospedali, muore, non spaventa la gente come invece,
pompati da un certo giornalismo, l'idea di potere essere "contaminati" da
Fukushima.
Quante volte è successo e quante persone sono state interessate?
La risposta è chiara...
Post by Roberto Deboni DMIsr
Se anche persone intelligenti non riconoscono cio' che e' propaganda, e
l'enorme potere della propaganda, non c'e' piu' speranza ...
Non è propaganda, è "psicologia sociale" spicciola ma perfettamente sensata
e capibile, mi pare.
Roberto Deboni DMIsr
2013-12-06 22:25:11 UTC
Permalink
...snip...
Post by AleTV
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ma e' gia' successo: solo che non e' stato fatto tutto il dramma che
viene pompato intorno, ad esempio, Fukushima (dove ancora "manca il
morto" e non mi si tiri fuori la frottola dei cancri fulminanti ...).
I morti ci sono stati, frega nulla che non sono dovuti ad avvelenamento
da radiazioni, l'evacuzione forzata ha determinato centinaia di morti.
Ora, se l'evacuziona non ci fosse stata, quei morti morti in quel modo
non ci sarebbero stati.
Di nuovo, mi pare lapalissiano...
che la carognata piu' grossa delle propagande e' affibbiare responsabilita'
di una parte o di un fattore alla parte o fattore che si vuole denigrare.

Non so da dove ha tirato fuori questa cifra di centinaia di morti, ma
sono certo che con quello che e' successo a Fukushima, qualche morto tra
anziani o persone deboli di cuore ci sono stati.
Ma se facciamo mente locale a cosa e' avvenuto, la carognata consiste
nell'affibbiare ad una semplice evacuazione "prudenziale" (e non come a
Chernobyl, dove a Prypyt invece la situazione era drammatica visto che
nella vicino centrale c'erano pezzi del reattore FUORI
dall'edificio-capannone che lo ospitava) quello che, con un semplice
buonsenso e' piu' "imputabile" al piu' forte terremoto della memoria
dei giapponesi, seguito da uno tsunami che ha lasciato un milione di
senza tetto. Volete insomma farmi credere che terremoto+tsunami e la
distruzione di intere localita' SPAZZATE via letteralmente dalla
esistenza, non rappresentevano alcun fattore di stress (ogni anziano
coinvolto, quanti parenti ha perso ? i figli ? i nipoti ?) mentre
invece un trasloco e' significato la MORTE ?!

E la questione che sto cercando di evidenziare e' che l'"affibbiamento"
di un fattore piuttosto che l'altro, non e' affatto dovuto ad una
ipotetica percezione popolare, delle "gente", come voi definite.
Bensi' e' stata una deliberata e concordata, coerente campagna mediatica,
con commenti da parte dei giornalisti che piu' pesanti ed implicanti di
come sono stati non potevano essere.

Chi ha scelto di riprendere continuamente filmati dell'interno della
centrale disastrata (ma solo quella Da-ichi, si noti bene, che se la
gente sapesse che c'e' anche una Da-ini che ha subito gli stessi danni
ed oggi e' potenzialmente in grado di ritornare in funzione, forse
qualche domanda di troppo darebbe fastidio ai giornalisti ed alle
persone come chi fa finta di non distinguere lo stress di uno
trasloco dallo stress di una tragedia), con tanto di commenti dei
portavoce di Greenpeace ed ha tagliato, dopo i primi giorni le scene
della distruzione e delle tragedie umane sopportate da chi era lontano
da Fukushima e che commentasse al giornalista: "A me di Fukushima non
interessa nulla: e' stato il terremoto a distruggere tutta la mia vita,
ad annientare mezza mia famiglia".

Agli italiani e' stata riportata una verita' cosi' pesantemente manipolata
che parlando con alcuni miei conoscenti mi sono trovato a litigare per
convincerli che non e' vero che ci sono stati migliaia di morti gia'
defunti a causa di Fukushima Da-ichi.

Ecco, questo da solo e' la prova provata di quanta disinformazione e' stata
sparsa intorno a Fukushima. E questo dal servizio pubblico (visto che e'
la fonte citata e che so queste persone seguono - sono "anti" Mediaset).

Ci sono modi e modi di riportare le notizie: quelle neutre, come la
stampa anglosassone, e quella faziosa o di parte, volta a sostenere
scelte politiche locali (tipico da nazioni a regime fascista).
Post by AleTV
Post by Roberto Deboni DMIsr
Che prima o poi, chi resta contaminato con il radio o altri materiali
radioattivi usati negli ospedali, muore, non spaventa la gente come invece,
pompati da un certo giornalismo, l'idea di potere essere "contaminati"
da Fukushima.
Quante volte è successo e quante persone sono state interessate? La
risposta è chiara...
... nella stessa ignoranza espressa dalle sue parole. In tutto il resto
del mondo e' noto l'incidente di Goiania. Ma in Italia non se ne parla
mai, non esistono sceneggiati alla Paolini o documentari.
Una fonte per radioterapia e' finita in mano di alcuni rottamatori.

Nel resto del mondo e' noto come uno dei "peggiori incidenti nucleari"
avvenuto nel mondo. In Italia e' totalmente sconosciuto. Ulteriore
esempio della censura e della propaganda.

Un riassunto delle conseguenze:

- 112'000 persone forzatamente esaminate per radioattivita' e di cui
249 sono stata trovate contaminate in modo importante
- rimozione di svariate tonnellate di suolo superficiale in varie
localita'
- svariati fabbricati sono stati demoliti per la contaminazione

Il fatto che lei ignorasse gia' solo questo caso, con la supponenza di
scrivere: "... la risposta e' chiara ..." dovrebbe essere sufficiente
per risvegliare l'interesse sullo stato di libera informazione in Italia
di ogni persona intelligente.
Post by AleTV
Post by Roberto Deboni DMIsr
Se anche persone intelligenti non riconoscono cio' che e' propaganda, e
l'enorme potere della propaganda, non c'e' piu' speranza ...
Non è propaganda, è "psicologia sociale" spicciola ma perfettamente
sensata e capibile, mi pare.
Se non riesce neanche a risconoscere di come la "psicologia sociale
spicciola" e' stata manipolata ad arte tramite una accurata selezione
delle notizie riportate alla gente, significa che o e' stupido (e non
la ritengo una persona stupida) oppure che lei e' pari-pari una vittima
di questa informazione manipolata e quindi reagisce con la sua
intelligenza in base alle SOLE informazioni in suo possesso.

Vuole altri casi ? Le risparmio innumerevoli casi in cui centinaia di
pazienti sono stati, per errore, esposti a dosi letali di radiazione
(il che da solo dovrebbe fare paura a chi si trova un tumore, per la
paura della cura: la prima volta che ho scoperto questo e' quando,
lavorando come consulente per la 3M - che faceva pellicole radiologiche -
mi sono trovato a vedere come le cose funzionano dietro il vetro degli
operatori, poi innescata la curiosita', basta "cercare" sulle fonti
con il cervello collegato). Per esempio, a Saragossa nel 1990.
Nel 1962, un ragazzino trova una fonte radiografica industriale e se
la porta a casa. Quattro persone sono morte.

Naturalmente ho evitato di considerare gli innumerevoli casi nella
ex-URSS. Ma dovrei farlo, visto che il peggiore (e per ora, l'unico
incidente mortale ad un reattore nucleare) e' accaduto nella URSS.
Se intorno ai numerosi casi (oltre una ventina, ma non sono stato
a contarli) accaduti fosse stato ricamato (con la logica delle cure
medicine alternative) quanto accaduto con il reattore nucleare
"sbudellato" dall'errore del tecnico sovietico su un errore di progetto
industriale (perche' e' questo Chernobyl, un errore di un operatore che
ha attivato un difetto di progettazione, il tutto senza alcuna
sicurezza di contenimento), oggi in nessun ospedale o laboratorio
tecnico italiano sarebbe permesso tenere una qualsiasi fonte radioattiva.
Anzi, per metterla in chiaro: sono morte piu' persone tutte insieme
a causa di "intoppi" nel sistema ospedaliero e industriale che per
causa di Chernobyl. E quello che dovrebbe fare piu' paura alla gente e'
che la fonte radioattiva potrebbe essere nell'ambulatorio vicino a
casa propria, ed il sapere che i morti sono avvenuti anche nella
popolazione che non era ne malata ne aveva a che fare con le fonti.
Ad esempio, nel caso dei rottamatori, sono stati messi in pericolo
passanti e poi residenti di un intero quartiere totalmente ignari
di essere esposti a radiazione a livelli pericolosi (almeno quando
succede un incidente ad una centrale scattano controlli di enti e
l'attivazione di una serie di procedure di verifica, informando la
popolazione di cosa deve fare).
AleTV
2013-12-07 08:56:26 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni DMIsr
Non so da dove ha tirato fuori questa cifra di centinaia di morti, ma
sono certo che con quello che e' successo a Fukushima, qualche morto tra
anziani o persone deboli di cuore ci sono stati.
http://marco-casolino.blogspot.jp/2012/07/i-morti-di-serie-b-di-fukushima.html
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ma se facciamo mente locale a cosa e' avvenuto, la carognata consiste
nell'affibbiare ad una semplice evacuazione "prudenziale" (e non come a
Chernobyl, dove a Prypyt invece la situazione era drammatica visto che
nella vicino centrale c'erano pezzi del reattore FUORI
dall'edificio-capannone che lo ospitava) quello che, con un semplice
buonsenso e' piu' "imputabile" al piu' forte terremoto della memoria
dei giapponesi, seguito da uno tsunami che ha lasciato un milione di
senza tetto. Volete insomma farmi credere che terremoto+tsunami e la
distruzione di intere localita' SPAZZATE via letteralmente dalla
esistenza, non rappresentevano alcun fattore di stress (ogni anziano
coinvolto, quanti parenti ha perso ? i figli ? i nipoti ?) mentre
invece un trasloco e' significato la MORTE ?!
Ha rotto i coglioni.
Correntemente l'evacuazione è stata fatta perché così prevede la legge e
quello che ne è conseguito sono le conseguenze legate all'evacuzione, PUNTO.
Il resto del contesto ovviamente NON è un dettaglio ma santo cielo i fatti
vogliono che a questo si sia sommato tutto il necessario per gestire
un'evacuazione di massa dovuta ad un incidente nucleare serio che poteva
essere evitato se la NISA e la TEPCO non avessero fatto spallucce di fronte
allo stato dei loro impianti, rischiando e prendendola in quel posto.
Io sono favorevole al nucleare ad uso civile anche a tecnologia corrente ma
continuare ad insistere come fa lei mi fa veramente girare le palle.
Pretenda pene severe piuttosto per TEPCO e NISA per riportare autorevolezza
soprattutto tra le agenzie di sicurezza nazionale, non se la prenda con chi
le porta dati di fatto.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Bensi' e' stata una deliberata e concordata, coerente campagna mediatica,
con commenti da parte dei giornalisti che piu' pesanti ed implicanti di
come sono stati non potevano essere.
E chi se ne frega, ancora, se TEPCO e NISA avessero fatto il loro dovere ora
staremmo parlando di quanto realmente è sicura la tecnologia nucleare anche
in situazioni estreme.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ci sono modi e modi di riportare le notizie: quelle neutre, come la
stampa anglosassone, e quella faziosa o di parte, volta a sostenere
scelte politiche locali (tipico da nazioni a regime fascista).
Non ho riportato nulla di fazioso.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Post by AleTV
Quante volte è successo e quante persone sono state interessate? La
risposta è chiara...
... nella stessa ignoranza espressa dalle sue parole. In tutto il resto
del mondo e' noto l'incidente di Goiania. Ma in Italia non se ne parla
mai, non esistono sceneggiati alla Paolini o documentari.
Una fonte per radioterapia e' finita in mano di alcuni rottamatori.
Incidente conosciuto.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Nel resto del mondo e' noto come uno dei "peggiori incidenti nucleari"
avvenuto nel mondo. In Italia e' totalmente sconosciuto. Ulteriore
esempio della censura e della propaganda.
- 112'000 persone forzatamente esaminate per radioattivita' e di cui
249 sono stata trovate contaminate in modo importante
- rimozione di svariate tonnellate di suolo superficiale in varie
localita'
- svariati fabbricati sono stati demoliti per la contaminazione
Il fatto che lei ignorasse gia' solo questo caso, con la supponenza di
scrivere: "... la risposta e' chiara ..." dovrebbe essere sufficiente
per risvegliare l'interesse sullo stato di libera informazione in Italia
di ogni persona intelligente.
Non lo ignoravo per nulla.
Questo non cambia di una virgola i fatti legati a fukushima e che
conseguenze abbiano le evacuazioni di massa forzate.
E questo non significa che il rischio non sia accettabile per tante persone
(me compreso) e che NON sia manco per il binocolo accettabile per tante
altre.
E i motivi li ho già scritti, se poi lei o non capisce o fa finta di non
capire, sono problemi suoi.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Se non riesce neanche a risconoscere di come la "psicologia sociale
spicciola" e' stata manipolata ad arte tramite una accurata selezione
delle notizie riportate alla gente, significa che o e' stupido (e non
la ritengo una persona stupida) oppure che lei e' pari-pari una vittima
di questa informazione manipolata e quindi reagisce con la sua
intelligenza in base alle SOLE informazioni in suo possesso.
Io non sto parlando della mia percezione, sto generalizzando a livello
sociale.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Vuole altri casi ? Le risparmio innumerevoli casi in cui centinaia di
pazienti sono stati, per errore, esposti a dosi letali di radiazione
(il che da solo dovrebbe fare paura a chi si trova un tumore, per la
paura della cura: la prima volta che ho scoperto questo e' quando,
lavorando come consulente per la 3M - che faceva pellicole radiologiche -
mi sono trovato a vedere come le cose funzionano dietro il vetro degli
operatori, poi innescata la curiosita', basta "cercare" sulle fonti
con il cervello collegato). Per esempio, a Saragossa nel 1990.
Nel 1962, un ragazzino trova una fonte radiografica industriale e se
la porta a casa. Quattro persone sono morte.
Nessuna evacuazione di massa, solo 4 gatti coinvolti, ergo la gente a parole
può dimostrarsi addolorata poi nell'intimo elabora l'informazione e archivia
tutto perché sa che quel pericolo è molto lontano dal causare problemi a
loro.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Anzi, per metterla in chiaro: sono morte piu' persone tutte insieme
a causa di "intoppi" nel sistema ospedaliero e industriale che per
causa di Chernobyl.
Non importa!!!!!!!!
Sono le modalità che determinano il numero contemporaneo di persone
coinvolte che permette di far scattare quel meccanismo per cui una massa di
persone compatta punta il dito e non accetta una certa cosa.
Post by Roberto Deboni DMIsr
Ad esempio, nel caso dei rottamatori, sono stati messi in pericolo
passanti e poi residenti di un intero quartiere totalmente ignari
di essere esposti a radiazione a livelli pericolosi (almeno quando
succede un incidente ad una centrale scattano controlli di enti e
l'attivazione di una serie di procedure di verifica, informando la
popolazione di cosa deve fare).
Infatti ad oggi ad ogni passaggio di treni che trasporta scorie radioattive
è un bel fermento di attivisti e altri spacca minchia che si mobilitano e
dimostrano contro con tutte le motivazioni più idiote a corredo.
Vede?
GG
2013-12-07 17:31:46 UTC
Permalink
mando la
Post by Roberto Deboni DMIsr
popolazione di cosa deve fare).
A Deboni stavo leggendo l'altro post a cui dovresti rispondere. Che
cazzo volevi dire con quella idiozia sulle curve logaritmiche? Sei il
consulente per i modelli matematici dell'aspissimo? :-)
not1xor1
2013-12-05 07:12:33 UTC
Permalink
Post by AleTV
In ogni caso il problema in italia non si pone, visto che il no è
forte sia per il nucleare che per il carbone, perfino per impianti a
gas, qui vogliono sole e vento...
in compenso gli italiani appestano sempre più l'aria con caminetti e
stufe spacciate per "ecologiche" (e scommetto che in molti casi sono
gli stessi che manifestano contro i termovalorizzatori), camion e
trattori girano indisturbati nei centri di molti paesi (con alcuni
trogloditi che arrivano finanche a lavare le cisterne usate per i
pesticidi con l'acqua delle fontane in mezzo alla strada) e solo un
paio di giorni fa i nostri lungimiranti politici si sono decisi a
rendere reato la combustione dei rifiuti (sperando che siano inclusi
anche i residui dei lavori agricoli che spesso bruciano usando la
nafta come accelerante)

dulcis in fundo qualche settimana fa i geni del parlamento hanno
partorito la legge che permette di fumare nei luoghi pubblici le
sigarette elettroniche e perfino la pubblicità delle stesse...

le grandi multinazionali si stanno comprando tutte le aziende di
produzione delle sigarette elettroniche... e forse hanno fatto
shopping anche tra i politici...

questa legge non è un incentivo a passare dalla sigaretta normale a
quella elettronica, ma è un incentivo ad iniziare a fumare

e senza standard certi e variabilità di emissioni di sostanze nocive e
cancerogene tra un prodotto e l'altro voglio vedere cosa si dovrà
respirare chi lavora in uffici pubblici affollati come ad esempio le
poste...

c'è chi vuole la responsabilità civile per i magistrati...
io vorrei quella per i politici...
--
bye
!(!1|1)
Finrod
2013-12-05 08:05:16 UTC
Permalink
[cut] solo un paio di giorni fa i nostri
lungimiranti politici si sono decisi a rendere reato la combustione dei
rifiuti (sperando che siano inclusi anche i residui dei lavori agricoli
che spesso bruciano usando la nafta come accelerante)
non ho tempo di cercare i riferimenti, ma questo è reato da molti anni
(almeno in Piemonte, ma non credo fossero norme regionali), e non usare
acceleranti ma proprio bruciare residui in campo aperto, e ovviamente
includeva bruciare i rifiuti, quindi doppione inutile imho.
Poi che fosse disattesa e ai contadini si permetta tutto o quasi è un
altro discorso.

S
not1xor1
2013-12-06 08:24:26 UTC
Permalink
Post by Finrod
non ho tempo di cercare i riferimenti, ma questo è reato da molti anni
(almeno in Piemonte, ma non credo fossero norme regionali), e non
usare acceleranti ma proprio bruciare residui in campo aperto, e
ovviamente includeva bruciare i rifiuti, quindi doppione inutile imho.
purtroppo la polizia municipale, almeno qui, se ne fotte altamente...

carabinieri o polizia o hanno altre gatte da pelare o non hanno la
benzina (a quanto mi hanno riferito così hanno risposto a chi stava
denunciando un furto del raccolto in campagna)

magari con questa nuova legge ho una leva in più (minaccia di
denunciare loro per omissione di atti d'ufficio o roba simile)...

ma non è che ci spero troppo
--
bye
!(!1|1)
Finrod
2013-12-06 16:20:54 UTC
Permalink
[cut] ma non è che ci spero troppo
e fai bene: sono tutte cose che potevi fare anche prima, fino agli anni
'70 il principio era sostanzialmente: "coi rifiuti ci posso fare tutto,
e scaricarli ovunque _eccetto_ quello che/dove è proibito", e infatti
era pratica abituale per le industrie di seppellire gli scarti
all'interno del recinto della fabbrica o per i contadini di fare un buco
dietro la cascina, bruciare periodicamente il tutto, e poi coprire
quando, dopo molto tempo, non ci stava più nulla. Poi almeno 30 anni fa,
è cambiata (per fortuna) la sensibilità, siamo anche diventati più
ricchi, e il principio si è capovolto: "i rifiuti posso scaricarli
_esclusivamente_ come e dove permesso". E dato che bruciare i rifiuti
non era permesso (non solo, in alcuni casi è persino esplicitamente
proibito bruciare anche "solo" foglie secche...), ecco che la nuova
legge proibisce quello che già era proibito... e da decenni.
Mi sembra la classica grida manzoniana... oltre al fatto che questa
moltiplicazione delle leggi... ho da poco letto Rule 34 di Charles
Stross, ambientato in un vicino futuro dove usano delle intelligenze
artificiali per districarsi tra le leggi, perché altrimenti non sarebbe
umanamente possibile farlo ;-)

S
Daniele Orlandi
2013-12-09 00:54:57 UTC
Permalink
Post by Finrod
moltiplicazione delle leggi... ho da poco letto Rule 34 di Charles
Stross, ambientato in un vicino futuro dove usano delle intelligenze
artificiali per districarsi tra le leggi, perché altrimenti non sarebbe
umanamente possibile farlo ;-)
Anche io conosco la Rule 34 ma non parla di quello....
Finrod
2013-12-09 08:13:08 UTC
Permalink
Post by Daniele Orlandi
Anche io conosco la Rule 34 ma non parla di quello....
"la" rule 34 di fama internettiana no, "il" libro Rule 34 sì, ma non
solo. Merita, ma non è facile (non ci sono traduzioni italiane, ed è un
inglese infarcito di espressioni scozzesi, acronimi, tecnicismi...).

S
il barone di Holbach
2014-01-31 15:04:41 UTC
Permalink
Post by AleTV
In ogni caso il problema in italia non si pone, visto che il no è forte
sia per il nucleare che per il carbone, perfino per impianti a gas, qui
vogliono sole e vento...
Con cui alimentare il condizionatore, il phon e l'asciugatrice...
Ci vorrebbe un bell'asteroide.
--
"Moriremo tutti."
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