Trappole sul Finale
2009-10-27 18:14:45 UTC
Prendo spunto da un thread in cui si parlava di un ipotetico Ranieri al
Barcellona...
Domenica ho visto gran parte della partita vittoriosa con la vittima
sacrificale di turno, il Saragozza (6-1 alla fine).
Vedere una partita del Barca in quello stadio strapieno mi ha fatto un
po' impressione. Sembrava di stare a teatro, nell'accezione buona del
termine. A parte la curva che comunque ha tifato rumorosamente per tutta
la partita, il resto dello stadio restava in silenzio quasi rapito dal
possesso palla della retroguardia catalana.
Con un po' di vergogna ho provato a pensare a un gioco del genere
espresso dalla Roma.
Sono arrivato immediatamente alla conclusione che non ce la si può fare
con la rosa attuale, neanche con i giocatori ai livelli di due anni fa.
lpunica squadra che ho visto coi miei occhi paragonabile al Barcellona
attuale non è neanche il Milan di Sacchi ma l'Ajax degli anni 90.
La caratteristica peculiare di ogni giocatore è la tecnica individuale.
Al Barca come in quell'Ajax i giocatori devono saper dare del tu alla
palla, quasi obbligatoriamente con entrambi i piedi, non possono
sbagliare uno stop o un passaggio, non si devono mettere paura del
pressing avversario, hanno fiducia nel compagno che gli gioca vicino.
Il gioco espresso dal Barcellona nelle giornate migliori è di una
semplicità assoluta: possesso palla, anche dei difensori, fino a quando
non si apre lo spiraglio giusto per l'attaccante libero di tirare o fare
l'assist vincente. Le occasioni da gol si ripetono con una costanza
sconvolgente.
Poi ho pensato ai singoli giocatori: a Ibra che ha capito che lì non può
comportarsi da primadonna e si 'accontenta' di essere un ingranaggio di
un meccanismo quasi perfetto; a Piqué che solo lo scorso anno sembrava
solo un rincalzo difensivo e adesso è un punto di forza; a Puyol che si
è riconquistato il posto dopo un brutto infortunio; agli altri fino ad
arrivare a Chygrynskiy (ho dovuto cercarlo si wikipedia per sapere come
si scrive), l'ultimo arrivato dallo Shaktar, strapagato venticinque
milioni di euro eppure degno di presenziare al centro della difesa della
squadra più forte del mondo.
Il Barca in ultima analisi è una squadra che gioca di fino, non ha la
dinamicità o la prestanza fisica come caratteristica principale, la sua
forza è quella di far giocare bene chiunque sia degno di stare in campo
insieme a giocatori con quelle caratteristiche.
Poi, non so perché, di tanti giocatori possibili da inserire in
quell'organico mi è venuto in mente Vucinic, uno che tecnicamente
avrebbe da imparare da ben pochi altri giocatori ma che fa errori
marchiani. Sono sicuro che se giocasse qualche partita col Barcellona
diventerebbe quel top player che molti vedono (vedevano?) in lui.
Peccato non avere la possibilità di replicare un modello Barcellona (o
un vecchio modello Ajax).
Colpa della Società, colpa della stampa, colpa delle radio, colpa dei
tifosi, colpa dell'ambiente...
Barcellona...
Domenica ho visto gran parte della partita vittoriosa con la vittima
sacrificale di turno, il Saragozza (6-1 alla fine).
Vedere una partita del Barca in quello stadio strapieno mi ha fatto un
po' impressione. Sembrava di stare a teatro, nell'accezione buona del
termine. A parte la curva che comunque ha tifato rumorosamente per tutta
la partita, il resto dello stadio restava in silenzio quasi rapito dal
possesso palla della retroguardia catalana.
Con un po' di vergogna ho provato a pensare a un gioco del genere
espresso dalla Roma.
Sono arrivato immediatamente alla conclusione che non ce la si può fare
con la rosa attuale, neanche con i giocatori ai livelli di due anni fa.
lpunica squadra che ho visto coi miei occhi paragonabile al Barcellona
attuale non è neanche il Milan di Sacchi ma l'Ajax degli anni 90.
La caratteristica peculiare di ogni giocatore è la tecnica individuale.
Al Barca come in quell'Ajax i giocatori devono saper dare del tu alla
palla, quasi obbligatoriamente con entrambi i piedi, non possono
sbagliare uno stop o un passaggio, non si devono mettere paura del
pressing avversario, hanno fiducia nel compagno che gli gioca vicino.
Il gioco espresso dal Barcellona nelle giornate migliori è di una
semplicità assoluta: possesso palla, anche dei difensori, fino a quando
non si apre lo spiraglio giusto per l'attaccante libero di tirare o fare
l'assist vincente. Le occasioni da gol si ripetono con una costanza
sconvolgente.
Poi ho pensato ai singoli giocatori: a Ibra che ha capito che lì non può
comportarsi da primadonna e si 'accontenta' di essere un ingranaggio di
un meccanismo quasi perfetto; a Piqué che solo lo scorso anno sembrava
solo un rincalzo difensivo e adesso è un punto di forza; a Puyol che si
è riconquistato il posto dopo un brutto infortunio; agli altri fino ad
arrivare a Chygrynskiy (ho dovuto cercarlo si wikipedia per sapere come
si scrive), l'ultimo arrivato dallo Shaktar, strapagato venticinque
milioni di euro eppure degno di presenziare al centro della difesa della
squadra più forte del mondo.
Il Barca in ultima analisi è una squadra che gioca di fino, non ha la
dinamicità o la prestanza fisica come caratteristica principale, la sua
forza è quella di far giocare bene chiunque sia degno di stare in campo
insieme a giocatori con quelle caratteristiche.
Poi, non so perché, di tanti giocatori possibili da inserire in
quell'organico mi è venuto in mente Vucinic, uno che tecnicamente
avrebbe da imparare da ben pochi altri giocatori ma che fa errori
marchiani. Sono sicuro che se giocasse qualche partita col Barcellona
diventerebbe quel top player che molti vedono (vedevano?) in lui.
Peccato non avere la possibilità di replicare un modello Barcellona (o
un vecchio modello Ajax).
Colpa della Società, colpa della stampa, colpa delle radio, colpa dei
tifosi, colpa dell'ambiente...
--
Stefano
Questa è una firma gratuita
Stefano
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