Post by jehannot(ecc.)
Post by OceanoCosa ne pensate di questa tesi?
Sono quel genere di cose che mandano in brodo di giuggiole gli addetti ai
lavori e lasciano sostanzialmente indifferenti i fruitori "normali" come
me
Io invece tendo a "sdoppiarmi" da questo punto di vista, sono come te un
fruitore normale di musica. Ascolto per distrarmi, per rilassarmi, per
divertirmi ecc. Ma capita anche di ascoltare per capire il perché di certi
sviluppi musicali in determinate epoche e quindi mi chiedo cose rispetto alla
complessità o semplicità di determinati brani.
Ad esempio la musica medioevale non l'ascolto mai, tranne che come colonna
sonora dei film, ma se mi capita di leggere qualcosa su quel periodo musicale
ecco che il mio ascolto non è più per distrarmi ma per capire ed ecco che
automaticamente anche io uso una teoria musicale.
Però, come spiegavi anche tu, una teoria musicale tende a spiegare solo
l'ambito della composizione in CONFRONTO con altre composizioni sia dello
stesso genere che di genere diverso, Se però si cerca di capire il PERCHE' una
musica piace allora non bastano più le normali teorie musicali.
A questo livello allora si fa psicologia cognitiva (e quest'ultimo è un mio
preciso campo di studi) che è una branca della Scienza Cognitiva
http://it.wikipedia.org/wiki/Scienze_cognitive
Le diverse branche della scienza cognitiva allora (antropologia, filosofia
della mente, psicologia cognitiva, neuroscience, artificial intelligence ecc.)
potrebbero comprendere perfino una teoria musicale capace di spiegare come fa
il "cervello" per ascoltare in modo cosciente la musica.
Allo stato attuale delle conoscenze la scienza cognitiva è ancora abbastanza
ricettiva di contributi ed è ovviamente una multidisciplina di confine tra
scienza naturale, scienze umane e sociali e filosofia. Quindi l'esperienza
musicale entra a pieno diritto in questo esteso campo di studi con la sua
peculiare complessità, dove la musicologia scientifica è essa stessa una
multidisciplina
http://it.wikipedia.org/wiki/Musicologia
Le domande a cui allora stiamo cercando di dare risposte sono del tipo: come fa
il cervello a elaborare i suoni coscienti? Come fa il cervello a notare una
struttura all'interno di una composizione basandosi solo sull'ascolto? E poi
tante altre domande a seguire...
Inoltre c'è anche una parte applicativa di questo campo di studi (campo di
studi molto giovane) dove la musica viene usata per "sedurre" e si fanno
precisi esperimenti con gruppi di ascolto che tendono a reagire tutti allo
stesso modo.
A questo livello si tende a fondere la fisica del suono(il discorso sugli
armonici ad esempio) con programmi di linguaggio appreso all'interno delle
diverse lingue. Ad esempio la fonetica della lingua francese si presta di più
alla elaborazione di suoni armonici che non la lingua tedesca. Questo succede
sempre per gli armonici che sono il frutto della vibrazione delle diverse parti
del corpo che generano i diversi TIMBRI.
Quindi è verissimo che c'è molto di appreso, di culturale e il farsi piacere o
meno un brano dipende molto da dove si è nati e dove si è cresciuti, ma
possiamo in ogni caso rintracciare cause precise per quel particolare successo.
Come avrai notato sto cercando di delineare rapidamente un campo di studi molto
esteso e complesso, un campo di studi molto giovane e che si avvale delle
conoscenze già possedute dalle altre diverse discipline(fisica, matematica,
chimica, biologia, musicologia, psicologia ecc.)che possono concorrere a creare
un preciso settore di ricerca.
Non è che la fisica o la chimica siano settori più semplici nei quali
ricercare, è solo un problema di tempo, di secoli di ricerca e di energie spese
da parte degli studiosi in quel campo del sapere. Ora, noi possediamo tanta
musica che è stata il frutto di composizioni, cioè di creazione d'arte. E
tuttavia la musica "serve" per allietare (e non solo) e quindi ecco che è stata
creata da molti uomini per un preciso fine.
Insomma, la musica pur non essendo una disciplina scientifica ha in se stessa
qualcosa sia della matematica che della fisica e quindi in certo senso usa il
metodo scientifico:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_tra_musica_e_matematica
Se io allora dovessi dirti che ad esempio lo space shuttle è una creazione che
venne fuori perché la scienza riuscii a sperimentare nello spazio
extraterrestre tu sicuramente saresti in grado di vedere subito il legame tra
fisica-matematica da una parte e tecnologia aerospaziale dall'altra.
Però questo legame è meno noto per quanto riguarda la fisica-matematica e la
creazione musicale. La acustica (branca della fisica) è solo un esempio perché
un altro livello di indagine è quella tra composizione musicale e strutture
matematiche.
Le strutture presenti anche in matematica (così come nelle teorie fisiche)
legano in modo molto profondo sia la creazione del matematico che la creazione
del musicista:
https://docs.google.com/viewer?
a=v&q=cache:JA7PAaXLz_MJ:math.unipa.it/~grim/quad15_ragusaspagnolo_05.pdf+strutt
ura+matematica+musica&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjLOfYWV1tfJNMfNO3v6AOfwhCSZ
uq5fwtduX6yQmkQkfmDA44CgBe6W3Xb_XjZgJSiJt1DZ4n2MXi2lBKIyT_NN47gXeH2BQs7SpB9RSuRt
ZN_xJcZhdCZuNWfmJcaUdTKZzCF&sig=AHIEtbT0n7dNZ2iaK3SGS-syDAPx_OrHsw
Questo poi ha una immediata ricaduta a livello DIDATTICO, dove l'interesse
pedagogico è quello di insegnare BENE una determinata materia senza farla
odiare.
In pratica la barriera tra le discipline è solo apparente (basterebbe studiare
Leonardo Da Vinci) e per la didattica è fondamentale comprendere i legami tra
le diverse discipline. Quindi capire il legame profondo tra musica e matematica
serve per poter insegnare un'ora di musica e subito dopo un'ora di matematica,
dove il cervello è già preparato all'argomento "struttura" e non farà fatica ad
analizzare una struttura musicale dopo avere appena analizzato una struttura
matematica.
Un po' come durante l'ora di ginnastica, si può passare da uno sport all'altro
e sempre i muscoli sono in funzione e gia pronti e riscaldati.
Tutte queste cose sono molto più concrete di quel che sembra e vengono
normalmente sfruttate a fini economici per la creazione di prodotti di diverso
genere. A scuola ovviamente e anche all'università neppure si insegnano questi
legami tra le diverse discipline e le loro applicazioni, così come in fondo
neppure si insegna il nuovo modello di auto elettrica della bmw, o il nuovo
farmaco o il nuovo software. La scuola e l'università sono sempre indietro
rispetto alla ricerca perché quest'ultima è fatta dalle multinazionali che solo
raramente sono in contatto con le università.
Questo allora ha generato un drammatico ritardo nel mondo della cultura dove la
gia nota spaccatura tra sapere scientifico e sapere umanistico ha dovuto subire
anche la distanza tra sapere universitario (o scolastico) e sapere prodotto
dalla ricerca scientifica.
Tuttavia i mass media a modo loro hanno colmato questo ritardo ed oggi con
internet sembra che le cose vadano meglio. Cominciano a circolare tanti testi
divulgativi che mettono così le basi per future discipline e future didattiche.
Ma ci sono campi che ad esempio non hanno subito questo ritardo, perché uomini
di cultura come Boulez sono stati loro stessi i promotori della ricerca:
http://en.wikipedia.org/wiki/IRCAM
E cose simili sono avvenute altrove, dove la musica diveniva per gli stessi
musicisti un oggetto di studio oltre che un oggetto di arte e composizione.
Quindi non dovrebbe sorprendere la forte vicinanza tra un ricercatore nel campo
della scienza cognitiva(me nel caso specifico) e un musicista (te che ti occupi
di musica a modo tuo).
Non è certo l'ascolto che ci accomuna entrambi(non ci siamo mai incontrati ad
alcun concerto) e neppure il tifare per questo o quel musicista.
E neppure temo ci possa accomunare la capacità di suonare il pianoforte
piuttosto che la chitarra. Non è questo che accomuna quindi, quanto invece il
desiderio di indagare, ricercare ora ascoltando ora leggendo riguardo a cose di
musica piuttosto che a cose di scienza e però farlo con metodo, con precisione
e desiderio di approfondire.
Ciao
Oceano
p.s. appena possibile ho bisogno di approfondire su qualche buon libro di
teoria musicale:)
--
Pace e Bene