Discussione:
Una nuova collana
(troppo vecchio per rispondere)
Federico Memola
2006-02-06 12:21:14 UTC
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Ancora lo scorso anno annunciai novità che riguardavano Zona X,
promettendo ulteriori
informazioni quando la situazione si fosse fatta più concreta.
Poi, complici il lavoro, la stanchezza, la pigrizia e il rincitrullimento
galoppante, me ne sono
dimenticato. Fino a oggi (e se invece ne avevo già riparlato e non lo
ricordo… Beh, l’ho detto che il
rincitrullimento avanza!). Ecco quindi un corposo aggiornamento:

Questa Estate (Giugno, presumibilmente, ma la data esatta non è ancora
stata fissata) uscirà per la
Star Comics ALTRIMONDI 2006, primo (si spera) volume di una collana
annuale (ideata e curata dal
sottoscritto) interamente dedicata a fantasy e fantascienza, al
fantastico, insomma. Il sommario di
questo primo volume (di più di 300 pagine) comprende:

LAZARUS LEDD, di Ade Capone e Matteo Mosca
LEGIONE STELLARE di Federico Memola e Alex Massacci
NOOGIE E LEANAN di Francesco Donato, Livio Bolognesi e Fabio D’Agata
AMERICAN GHOST STORY (titolo provvisorio) di Stefano Martino
LA STIRPE DI ELAN di Federico Memola e Ambra Colombani
JONATHAN STEELE di Federico Memola e Mirco Pierfederici

Copertina di Mario Alberti

Due parole sui contenuti.

Lazarus Ledd e Jonathan Steele hanno il palese compito di fare da traino.

Chi ricorda Zona X avrà riconosciuto (spero!) Legione Stellare e La Stirpe
di Elan, ma forse anche i
nomi di Noogie e Leanan, protagonisti di una storia intitolata “Il Pugnale
maledetto” e ambientata
in Liguria nel Medioevo.

Incredibilmente, Legione Stellare, seguito della serie apparsa su Zona X,
non è disegnata da Sergio
Giardo. Questo perché il buon Sergio è ormai in forza alla Bonelli, e non
ce la fa proprio a
proseguire la serie. Ne abbiamo discusso a lungo prima di prendere una
decisione in merito, e
abbiamo convenuto che cancellare la serie e lasciarla morire sarebbe stato
un peccato.

La Stirpe di Elan, invece, è ambientata precedentemente alla serie
pubblicata su Zona X, e si
concentra sulle avventure di uno dei personaggi principali (nonché uno dei
miei preferiti),
l’incantatrice Jakara.

American Ghost Story, infine, non è una serie, ma un “classico” (come si
chiamavano allora le
storie autoconclusive) di fantascienza, a dispetto del titolo (che infatti
è di lavorazione).

Ecco, questo è tutto. Nei prossimi mesi farò anche circolare un po’ di
immagini in anteprima.

Ciao,

Federico
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Hytok
2006-02-06 12:38:06 UTC
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Post by Federico Memola
Ancora lo scorso anno annunciai novità che riguardavano Zona X,
promettendo ulteriori
informazioni quando la situazione si fosse fatta più concreta.
Garagulp, *emozione*
Post by Federico Memola
Questa Estate (Giugno, presumibilmente, ma la data esatta non è ancora
stata fissata) uscirà per la
Star Comics ALTRIMONDI 2006, primo (si spera) volume di una collana
annuale (ideata e curata dal
sottoscritto) interamente dedicata a fantasy e fantascienza, al
fantastico, insomma. Il sommario di
LAZARUS LEDD, di Ade Capone e Matteo Mosca
LEGIONE STELLARE di Federico Memola e Alex Massacci
NOOGIE E LEANAN di Francesco Donato, Livio Bolognesi e Fabio D’Agata
AMERICAN GHOST STORY (titolo provvisorio) di Stefano Martino
LA STIRPE DI ELAN di Federico Memola e Ambra Colombani
JONATHAN STEELE di Federico Memola e Mirco Pierfederici
Fantastico! A parte Lazarus Ledd che IMHO non c'azzecca granchè, ma se è la
tassa da pagare per avere l'iniziativa, wow!
Post by Federico Memola
Lazarus Ledd e Jonathan Steele hanno il palese compito di fare da traino.
Immagino.
Post by Federico Memola
Chi ricorda Zona X avrà riconosciuto (spero!) Legione Stellare e La Stirpe
di Elan, ma forse anche i
nomi di Noogie e Leanan, protagonisti di una storia intitolata “Il Pugnale
maledetto” e ambientata
in Liguria nel Medioevo.
Yeah!
Post by Federico Memola
La Stirpe di Elan, invece, è ambientata precedentemente alla serie
pubblicata su Zona X
Anche voi un prequel, ma che è, 'na moda! .-)
Post by Federico Memola
concentra sulle avventure di uno dei personaggi principali (nonché uno dei
miei preferiti),
l’incantatrice Jakara.
American Ghost Story, infine, non è una serie, ma un “classico” (come si
chiamavano allora le
storie autoconclusive) di fantascienza, a dispetto del titolo (che infatti
è di lavorazione).
Ecco, questo è tutto. Nei prossimi mesi farò anche circolare un po’ di
immagini in anteprima.
Stragrazie, tienici aggiornati!
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
L'oracolo sampdoriano di Sunnydale
http://janeway.splinder.com/
http://lacasadeglielfi.altervista.org/
B29
2006-02-06 12:43:24 UTC
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Post by Federico Memola
Incredibilmente, Legione Stellare, seguito della serie apparsa su Zona X,
grande Memola :-)
Per quanto riguarda Legione Stellare spero che sia un seguito delle vicende
viste su Zona X diversamente da quanto si farà per la stirpe di Elan.

Saluti
B29
Rosso di Sera
2006-02-06 14:42:15 UTC
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Ciao,
beh...che dire sono contento dell'ennesima serie, l'ennesimo fantasy, sf,
streghe, maghi, superpoteri, superpoliziotti e detective spaziali.
Amici miei, con tutto l'affetto per Federico Memola, per Zona X e Lazarus
Ledd, che in passato ho apprezzato molto, così i nostri autori finiranno di
uccidere il fumetto. Possibile che non si riesce a scrivere e disegnare
belle storie con personaggi veri, che camminano le strade del nostro
quotidiano e la nostra società?. Perchè oggi dobbiamo lasciare il compito di
raccontare il nostro vissuto e le storie (e la Storia) di oggi solo al
cinema o ai grandi scrittori di genere come Carlotto o Cammilleri?
Memola è uno sceneggiatore bravissimo che avrebbe tutte le capacità per fare
qualcosa di diverso dal solito spaghetti-manga (che poi se si prendesse
Taniguchi come riferimento le cose sarebbero diverse). Comprerò anche questa
collana, ma non credo che avrà un granchè di successo (ma magari mi
sbaglio).
Saluti
Roberto.
Post by B29
Post by Federico Memola
Incredibilmente, Legione Stellare, seguito della serie apparsa su Zona X,
grande Memola :-)
Per quanto riguarda Legione Stellare spero che sia un seguito delle vicende
viste su Zona X diversamente da quanto si farà per la stirpe di Elan.
Saluti
B29
Laz
2006-02-06 14:46:23 UTC
Permalink
autori finiranno di uccidere il fumetto. Possibile che non si riesce
a scrivere e disegnare belle storie con personaggi veri, che
camminano le strade del nostro quotidiano e la nostra società?.
Spesso gli "ennesimi fantasy, sf, streghe, maghi" eccetera sono pieni di
personaggi veri che riflettono esattamente quello che avviene nel
quotidiano, in chiave piu' o meno metaforica.

Non e' certo cosi' che "si uccide il fumetto"...
--
Laz - [ http://www.dimensionedelta.net ]
[ http://www.josswhedon.it | http://www.miltoncaniff.net ]
"No power in the 'verse can stop me!"
Speck
2006-02-06 14:51:53 UTC
Permalink
Post by Laz
Spesso gli "ennesimi fantasy, sf, streghe, maghi" eccetera sono pieni di
personaggi veri che riflettono esattamente quello che avviene nel
quotidiano, in chiave piu' o meno metaforica.
Non e' certo cosi' che "si uccide il fumetto"...
quoto
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Rosso di Sera
2006-02-06 15:17:37 UTC
Permalink
Buongiorno
Non so, io credo che bisognerebbe cercare di fare uno sforzo per raccontare
storie diverse.
Sbaglierò, però la gente mi sembra molto più presa dalle "fiction" che dai
fumetti. Prodotti televisi, brutti quanto volete, ma che raccontano storie
di oggi. Ecco, io credo che i nostri autori di fumetti siano bravi
abbastanza (e Memola è uno di quelli bravi) per provare a fare qualcosa di
diverso dai soliti, stantivi Polizieschi, Fantasy,SF e pseudo-manga (ci sono
quelli veri, stampati pure al contario, perchè mi devo prendere le
imitazioni?). Non dico che non bisogna farne, dico che è assurdo che il
fumetto popolare italiano sia SOLO questo,al giorno d'oggi. Guardate i
giapponesi, gli americani, argentini, francesi...tutti ci propongono fumetti
che ci raccontano la LORO realtà, il loro passato e il mondo di oggi, con
personaggi reali. Accanto, certo, a prodotti di maggior fantasia. Noi cosa
abbiamo da proporre? qualche western e tonnellate di personaggi che vivono
in America o su qualche astronave sperduta... io dico solo che non c'è
neanche il tentativo di creare qualcosa che racconti storie con la realtà
(magari italiana) intorno. Ma magari è solo un pallino mio e non gliene
frega niente a nessuno.
Ciao.

Roberto
Post by Speck
Post by Laz
Spesso gli "ennesimi fantasy, sf, streghe, maghi" eccetera sono pieni di
personaggi veri che riflettono esattamente quello che avviene nel
quotidiano, in chiave piu' o meno metaforica.
Non e' certo cosi' che "si uccide il fumetto"...
quoto
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Laz
2006-02-06 15:28:06 UTC
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Post by Rosso di Sera
Non so, io credo che bisognerebbe cercare di fare uno sforzo per
raccontare storie diverse.
Certo, ma "storie diverse" non vuol dire che queste non possano essere
sf o fantasy o che altro... quello e' solo il genere, e all'interno dei
generi possono esserci capolavori come schifezze qualsiasi.
Post by Rosso di Sera
Sbaglierò, però la gente mi sembra molto più presa dalle "fiction"
che dai fumetti. Prodotti televisi, brutti quanto volete, ma che
raccontano storie di oggi.
Prendere quello che piace alla gente che guarda la tv (o che va al
cinema) come base su cui partire non mi pare un'ottima idea, visto che
appunto sono tipicamente brutti.

E comunque... non e' nemmeno vero, la gente guarda anche Lost.
Post by Rosso di Sera
Ecco, io credo che i nostri autori di
fumetti siano bravi abbastanza (e Memola è uno di quelli bravi) per
provare a fare qualcosa di diverso dai soliti, stantivi Polizieschi,
Fantasy,SF e pseudo-manga (ci sono quelli veri, stampati pure al
contario, perchè mi devo prendere le imitazioni?). Non dico che non
bisogna farne, dico che è assurdo che il fumetto popolare italiano
sia SOLO questo,al giorno d'oggi.
Ma ci sono ANCHE questi. Come ti hanno gia' detto c'è Gipi, per esempio.

Il punto è che non c'entra niente "essere bravi abbastanza", perché così
dicendo fai capire che tu pensi che queste storie "realistiche" (si fa
per dire) siano oggettivamente migliori delle altre. E cosi',
ovviamente, non e'.

Se poi invece ti domandi semplicemente come mai qua capita meno che in
altri posti, allora la domanda è sicuramente legittima, ma non ci
possono essere considerazioni qualitative a riguardo.
--
Laz - [ http://www.dimensionedelta.net ]
[ http://www.josswhedon.it | http://www.miltoncaniff.net ]
"You wanna fly? Fucking fly! I'll be in my bunk."
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-06 19:35:41 UTC
Permalink
Dolcegramma per Rosso di Sera!
Post by Rosso di Sera
Sbaglierò, però la gente mi sembra molto più presa dalle "fiction" che dai
fumetti. Prodotti televisi, brutti quanto volete, ma che raccontano storie
di oggi.
Mah, guarda, non so quanto possa dire della "gente" (mi si perdoni
l'OT), posso parlarti di quello che faccio io o sento fare alla mia
famiglia.
Di questi tempi ci sono state due fiction che si sono svolte
praticamente dietro l'angolo di casa mia. Ho provato a seguirne un
po': recitate male, piene di luoghi comuni e senza alcun "colpo di
reni" a livello di trama o narrazione.
Parlando coi miei parenti, che sono molto meno
schizzinosi-fighetti-puzzalnaso di me, ho scoperto che seguivano quel
paio di sceneggiati semplicemente perche' il lunedi' non c'era molto
altro di meglio, per non dir niente.

A tutt'oggi, per quel poco che ho visto, sono poche le fiction davvero
seguite perche' raccontano storie di oggi (tant'e' che il caso
televisivo della scorsa stagione fu Elisa di Rivombrosa, che di
contemporaneo non mi sembra aver molto. Con tutto che sempre lo scorso
anno venne trasmessa una fiction ambientata ai giorni nostri, con uno
sfondo, quello universitario, che meriterebbe di esser sfruttato piu'
a fondo, ma che e' passata quasi inosservata).
Post by Rosso di Sera
Ecco, io credo che i nostri autori di fumetti siano bravi
abbastanza (e Memola è uno di quelli bravi) per provare a fare qualcosa di
diverso dai soliti, stantivi Polizieschi, Fantasy,SF e pseudo-manga (ci sono
quelli veri, stampati pure al contario, perchè mi devo prendere le
imitazioni?). Non dico che non bisogna farne, dico che è assurdo che il
fumetto popolare italiano sia SOLO questo,al giorno d'oggi. Guardate i
giapponesi, gli americani, argentini, francesi...tutti ci propongono fumetti
che ci raccontano la LORO realtà, il loro passato e il mondo di oggi, con
personaggi reali.
Aspetta, posso ancora lasciar passare giapponesi (di cui pero' abbiamo
solo una visione filtrata di quello che raccontano. Posso davvero
credere che il Giappone sia pieno di liceali che vivono da soli in
ampi appartamenti e completamente spesati dai propri genitori, che
vivono all'estero? Anche il Giappone ha i propri topoi narrativi,
cerchiamo di non scordarcelo) e i francesi, con beneficio d'inventario
(perche' anche la Francia ha le sue mode. Ricordo ancora una
chiacchierata con Gualdoni in cui mi parlo' di un editore che gli
chiese di aggiustare un progetto di serie per un certo genere, con
certi elementi. Se la Francia ha Lauzier, non e' certo quest'ultimo la
norma), ma se parliamo di maistream statunitense, di odierno quello ha
solo il fondale, perche' di interferenze fantasy e fantascientifiche
ne ha a bizzeffe. Il quotidiano e' limitato alle produzioni cosiddette
"indipendenti". E sinceramente, se un tipo ha a che fare con un
fantasma per il 90% della sua presenza nella storia, poco me ne cale
che sia ambientata a Napoli o a Londra.

Detto questo, pur essendo uno degli "orfani di Zona X" (e quindi
contento dell'uscita di qiesto antologico) piacerebbe a me un fumetto
a larga diffusione davvero inserito in un'ambientazione italiana. E
questo significa che dovrebbe prenderne davvero spunto, non raccontare
una storia che si potrebbe tranquillamente svolgere a Londra, Tokyo o
che altro.

Abbiamo, per tornare alla prima parte del post, un'ambientazione
fantastica, potenzialmente piena di spunti: quella universitaria.
E' il momento in cui una grossa parte dei ragazzi italiani sperimenta
la vita da solo, si fa intossicare dalla liberta', inizia a
comprendere cosa sia la vera privacy, a gestire il proprio budget, a
convivere con gente che non e' della sua famiglia, a formarsi una vera
coscienza sociale e/o politica (questo non tutti, lo ammetto), a
cominciare a riconsiderare i propri sogli con l'arma del dubbio.
Abbiamo la possibilita' di avere in Italia quella che e' la commedia
scolastica in giappone, e di poterla raccontare da italiani e
all'italiana.
Mi piacerebbe un fumetto del genere, ma il mercato come reagirebbe? La
considerazione, realistica, da fare e' sempre quella. per ora, quindi,
mi tengo Gipi, come negli Stati Uniti si engono Clowes o (forse e'
meglio come paragone, visto che e' un autore che parla in maniera
espicita della sua realta') Fingerman. Gente che non lavora nel
mainstream, perche' quello e' colonizzato dall'escapismo fantastico.

Detto questo, mi unisco alle esortazioni a un quoting piu' corretto,
passo e chiudo. ;)
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
federico Memola
2006-02-09 11:13:55 UTC
Permalink
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Abbiamo, per tornare alla prima parte del post, un'ambientazione
fantastica, potenzialmente piena di spunti: quella universitaria.
E' il momento in cui una grossa parte dei ragazzi italiani sperimenta
la vita da solo, si fa intossicare dalla liberta', inizia a
comprendere cosa sia la vera privacy, a gestire il proprio budget, a
convivere con gente che non e' della sua famiglia, a formarsi una vera
coscienza sociale e/o politica (questo non tutti, lo ammetto), a
cominciare a riconsiderare i propri sogli con l'arma del dubbio.
Se ci rifletti, queste sono tutte tematiche che tarscendono
l'ambientazione italiana, sono tematiche
universali che tutti gli esseri umani, in un modo o nell'altro, affrontano
nella vita.
Personalmente (e qui forse sbaglio, lo ammetto) su può legarle alla
cultura italiana in due modi
diversi. Il primo è quello che usa Adachi, e che ho seguito anch'io nella
mia sola storia di questo
genere che ho scritto (quella per la Liberty): usare nomi e location
italiani, principalmente per
aumentare il processo di identificazione del lettore. Questo fa sì che, di
fatto, quella storia possa
essere ambientata quasi ovunque nel mondo.
La seconda soluazione è quella di legarla strettamente a problematiche o
situazioni locali. Non è
una soluzione che ho adottato e che adotterei per un semplice motivo: da
persona cresciuta
ell'ambiente (relativamente tranquillo) della media borghesia milanese,
non me la sento di
affrontare con cognizione di causa situazioni e problematiche che non ho
toccato con mano. Io
non ho mai sopportato quei film, sceneggiati o fumetti dove si vuole
esplicitamente affrontare un
certo problema o una certa situazione reale e lo si fa approssimativamente
o maneisticamente (o
retoricamente/ruffianamente! La trappola più comune in cui autori -e
pubblico- cadono più
facilmente!), e quindi non mi ci metterei certo io a farlo. Come potrei
scrivere la storia di un
ragazzo cresciuto nella periferia degradata di una città quando la verità
è che non la conosco e
finirei probabilmente per dire un mucchio di fesserie, magari anche
offensive per chi invece in
quella realtà ci vive?
Escludo poi il discorso legato alla politica italiana perché è ancora più
complesso, anche se sotto
diversi punti di vista, e non reputo un fumetto adatto a trattarlo (okay,
siamo tutti capaci di dare
addosso a Berlusconi, ma questo non è fare politica... al limite è sparare
sulla croce rossa! No,
scherzi a parte, la realtà politica, di qualunque paese, non è mai
semplice, e anche in questo caso
io non ho la presunzione di aver capio la nostra a sufficienza per poi
poterla trattare, anche in un
contesto fumettistico). Probabilmente sono limiti miei, ma almeno li
riconosco.
Per queste ragioni preferisco affrontare temi più "universali" che legati
alla realtà italiana. Che poi
lo faccia in contesti fantastici e/o avventurosi, quello è un discorso di
gusti personali: se a me
piace scrivere fantasy, fantascienza o avventura, non vedo con che diritto
qualcuno dovrebbe
impormi di fare altro. Al limite è l'editore che sceglie su quali
tematiche impostare le sue
pubblicazioni e scegliere le proposte di conseguenze.

Ciao,

Federico
--
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Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-09 20:54:18 UTC
Permalink
Dolcegramma per federico Memola!
Post by federico Memola
Se ci rifletti, queste sono tutte tematiche che tarscendono
l'ambientazione italiana, sono tematiche
universali che tutti gli esseri umani, in un modo o nell'altro, affrontano
nella vita.
Aspetta, e' vero che prima o poi tutti le affrontano, ma bisogna
vedere COME le affrontano, e questo dipende anche dal contesto sociale
e culturale del posto in cui vivono. Inteso non solo come specifica
realta' sociale, ma anche come realta' nazionale, perche' qualcosa di
fondo c'e' comunque.

Allora: situazione fortemente a rischio di luogo comune, ma giuro,
giuro, giuro che sono ricavate da esperienze personali. Pensa
all'impatto della famiglia: quando, da universitario, sono andato a
cercarmi la mia prima casa (non nell'universita' che poi frequentai,
ma a Pisa) venni accompagnato dai miei genitori. Non solo io, ma anche
il mio potenziale coinquilino, un ragazzo della provincia di Treviso,
lo fu. E ancora, molte delle mie conoscenze universitarie faceva una
specie di settimana corta: 5 giorni all'Universita' e il fine
settimana si tornava dalla famiglia. Addirittura un collega sardo
prendeva un aereo ogni 2 settimane per tornare dai suoi. Per non
parlare dei contatti telefonici addirittura quotidiani. E queste non
erano situazioni limite, ma quasi la norma.
Ora, questa forte presenza della famiglia nel primo periodo
universitario o comunque di "emancipazione" (fammela passare) in un
contesto anglosassone, per quanto mi e' stato detto da chi ci e'
vissuto a lungo, non c'e'.
Questa specie di dicotomia fra il primo assaggio dell'assenza di
controllo e il dover comunque "rendere conto" (che porta, fra le altre
cose, a piccole e grandi menzogne) e' un modo di vivere quelle
tematiche che e' frutto delle nostre peculiarita'.

Quindi, scusa la ripetizione, il senso di quello che volevo dire e'
che si puo' comunque rendere l'ambientazione maggiormente partecipe
nella costruzione della storia, anche se questa parla di tematiche
universali.
Post by federico Memola
La seconda soluazione è quella di legarla strettamente a problematiche o
situazioni locali. Non è
una soluzione che ho adottato e che adotterei per un semplice motivo: da
persona cresciuta
ell'ambiente (relativamente tranquillo) della media borghesia milanese,
non me la sento di
affrontare con cognizione di causa situazioni e problematiche che non ho
toccato con mano.
Beh, nessuno ti chiede di farlo (del resto, nessuno ti chiede di
metterti ad ambientare le tue storie nella realta' di oggi).
Ma puoi sempre parlare di quello che conosci. Tanto per dire, le
storie di Cajelli su Alta Fedelta' parlano proprio della realta' in
cui Diego e' cresciuto. Se c'e' qualcosa di buono da raccontare anche
sulla tua realta', perche' non farlo?
Post by federico Memola
Escludo poi il discorso legato alla politica italiana perché è ancora più
complesso, anche se sotto
diversi punti di vista, e non reputo un fumetto adatto a trattarlo (okay,
siamo tutti capaci di dare
addosso a Berlusconi, ma questo non è fare politica... al limite è sparare
sulla croce rossa! No,
scherzi a parte, la realtà politica, di qualunque paese, non è mai
semplice, e anche in questo caso
io non ho la presunzione di aver capio la nostra a sufficienza per poi
poterla trattare, anche in un
contesto fumettistico).
Beh, non devi certo farne un trattato. Una storia su una persona che
non si raccapezza di quello che succede nella politica del suo paese
resta comunque una storia politica. E potrebbe avere il suo valore.
Post by federico Memola
Per queste ragioni preferisco affrontare temi più "universali" che legati
alla realtà italiana. Che poi
lo faccia in contesti fantastici e/o avventurosi, quello è un discorso di
gusti personali
E non ti se ne fa una colpa, non ti preoccupare.
Del resto, usava farlo anche un antecedente illustre come
Oesterheld... ;)
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-09 21:43:35 UTC
Permalink
Dolcegramma per Giovanni "il_pellegrino" Scanzo!
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
ma anche come realta' nazionale, perche' qualcosa di
fondo c'e' comunque.
Ehm, intendevo "qualcosa di fondo in comune c'e' comunque"... ^^;
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Federico Memola
2006-02-10 12:34:35 UTC
Permalink
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Quindi, scusa la ripetizione, il senso di quello che volevo dire e'
che si puo' comunque rendere l'ambientazione maggiormente partecipe
nella costruzione della storia, anche se questa parla di tematiche
universali.
Ma infatti questo non l'ho negato. Ed è quelloo che ho fatto nella storia
per la Liberty che ho citato
prima. Solo che...
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Se c'e' qualcosa di buono da raccontare anche
sulla tua realta', perche' non farlo?
..Ecco, dal mio punto di vista, la mia realtà non è interessante da
raccontare! sai qual è uno dei
classici progetti che ho in testa, e che non relizzerò mai, legati alla
mia realtà? Non un fumetto,
ma una "fiction" televisiva dal titolo "Fumettisti", ambientata nella
redazione di una grande casa
editrice di fumetti. Una sit-com, ovviamente. Ma dubito che qualcuno non
appassionato di fumetti
potrebbe esserne interessato. Anche perché se penso alle sit-com italiane
mi passa subito la
voglia. E poi non ci sarebbe spazio né per bambini, né per carabinieri e
tanto meno per preti,
quindi...
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Beh, non devi certo farne un trattato. Una storia su una persona che
non si raccapezza di quello che succede nella politica del suo paese
resta comunque una storia politica. E potrebbe avere il suo valore.
Lo so, ma per come sono fatto io, non è uno spunto sufficiente per una
storia. E poi, nelle mie
storie, i personaggi sono sempre a interrogarsi su tutto, dals enso della
vita a quali scelte
compiere nella medesima, quindi non ci sarebbe questa gran differenza...
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
E non ti se ne fa una colpa, non ti preoccupare.
Del resto, usava farlo anche un antecedente illustre come
Oesterheld... ;)
Paragone blasfemo! Ti offrirò una pizza solo per questo, ma sarai bandito
da qualunque nesgroup
du fumetti, sappilo! ;-)

Ciao,

Federico
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-10 20:24:52 UTC
Permalink
Dolcegramma per Federico Memola!
Post by Federico Memola
sai qual è uno dei
classici progetti che ho in testa, e che non relizzerò mai, legati alla
mia realtà? Non un fumetto,
ma una "fiction" televisiva dal titolo "Fumettisti", ambientata nella
redazione di una grande casa
editrice di fumetti. Una sit-com, ovviamente. Ma dubito che qualcuno non
appassionato di fumetti
potrebbe esserne interessato. Anche perché se penso alle sit-com italiane
mi passa subito la
voglia.
Beh, fra le sitcom italiane abbiamo avuto anche Zanzibar. ^^
Poi, chissa', potrebbe anche passare, ma secondo me te la
modificherebbero in una sitcom ambientata in un ufficio, per fare il
verso a Camera Cafe'.
Post by Federico Memola
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
E non ti se ne fa una colpa, non ti preoccupare.
Del resto, usava farlo anche un antecedente illustre come
Oesterheld... ;)
Paragone blasfemo!
Beh, ma e' vero. ^^
Post by Federico Memola
Ti offrirò una pizza solo per questo, ma sarai bandito
da qualunque nesgroup
du fumetti, sappilo! ;-)
Cosa non si fa, pur di scroccare da mangiare... :P
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Giovanni Agozzino
2006-02-11 02:01:20 UTC
Permalink
Post by Federico Memola
Paragone blasfemo! Ti offrirò una pizza solo per questo
Offrire da mangiare a Pellegrino? Ti sei rovinato.

Ciriciao, Giovanni
T_PAAMAYIM_NEKUDOTAYM
2006-02-09 21:08:38 UTC
Permalink
Post by federico Memola
Escludo poi il discorso legato alla politica italiana perché è ancora più
complesso, anche se sotto diversi punti di vista, e non reputo un fumetto
adatto a trattarlo
in che senso scusa? un fumetto non sarebbe adatto a trattare un
discorso legato alla politica ma un libro o un film si'?
Federico Memola
2006-02-10 02:28:29 UTC
Permalink
Post by T_PAAMAYIM_NEKUDOTAYM
Post by federico Memola
Escludo poi il discorso legato alla politica italiana perché è ancora più
complesso, anche se sotto diversi punti di vista, e non reputo un fumetto
adatto a trattarlo
in che senso scusa? un fumetto non sarebbe adatto a trattare un
discorso legato alla politica ma un libro o un film si'?
No, nemmeno un film o un romanzo. Non in senso universale, ma per quelle
che sono le mie
capacità. Invidio molto chi ha le idee chiare su certi argomenti, perché
io ho sempre in testa più
domande che risposte. Quindi l'ultima cosa che farei sarebbe affrontare un
tema legato alla
politica attuale di un paese (è sempre più facile giudicare le azioni di
una persona o di un intero
popolo a posteriori, quando si sono viste anche le conseguenze di quelle
azioni). E comunque
un'opera "di finzione", sia essa un fumetto, un libro o un film, deve
sempre piegare la realtà alle
necessità del racconto, a meno che il racconto non sia che un pretesto per
sostenere una tesi
politica (e in tal caso non sono interessato a priori, non è quello che
vado a cercare o a proporre in
una storia), e questa necessità rischia di compromettere l'attendibilità
della "realtà", che non è più
tale. Certi temi preferisco affrontarli (da fruitore, non da autore)
mediante saggi, articoli, dibattiti
o documentari, tutte opere dove chiaramente l'autore esprime un proprio
punto di vista (l'assoluta
obiettività credo che sia impossibile da mantenere), ma lo scopo è proprio
quello di prendere in
esame una certa situazione (politica, sociale, storica, ecc.).
Occhio: non sto dicendo che questo deve essere il modo di fare fumetti,
sto illustrando qual'è la
mia visione di questo lavoro e perché scrivo un certo genere di storie e
non un altro. Poi,
ringraziando il cielo, ci sono molti altri autori che non la pensano come
me, scrivono altri tipi di
storie per lettori che le apprezzano e a cui non piacciono le mie. Ma è
normale: qualunque forma
di comunicazione o di arte deve poter proporre una gran varietà di opere
per assecondare i gusti
di tutti. Altrimenti sarebbe il trionfo dell'omologazione.
Vista l'ora, spero di non aver scritto troppe castronerie.

'Notte,

Federico
--
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Hytok
2006-02-10 02:55:13 UTC
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Post by Federico Memola
Post by T_PAAMAYIM_NEKUDOTAYM
in che senso scusa? un fumetto non sarebbe adatto a trattare un
discorso legato alla politica ma un libro o un film si'?
No, nemmeno un film o un romanzo. Non in senso universale, ma per quelle
che sono le mie
capacità. Invidio molto chi ha le idee chiare su certi argomenti, perché
io ho sempre in testa più domande che risposte
Forse ti poni con l'idea di voler rappresentare il quadro perfetto, e
questo sarebbe in effetti impossibile. Ma secondo me la scrittura è solo
ricerca, della verità o di un'opinione, e non dovrebbe costituire un
problema scrivere opere parziali, imperfette, non completamente obiettive.
Perchè non si può fare altrimenti.
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
L'oracolo sampdoriano di Sunnydale
http://janeway.splinder.com/
http://lacasadeglielfi.altervista.org/
Federico Memola
2006-02-10 12:07:05 UTC
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Post by Hytok
Post by Federico Memola
Post by T_PAAMAYIM_NEKUDOTAYM
in che senso scusa? un fumetto non sarebbe adatto a trattare un
discorso legato alla politica ma un libro o un film si'?
No, nemmeno un film o un romanzo. Non in senso universale, ma per quelle
che sono le mie
capacità. Invidio molto chi ha le idee chiare su certi argomenti, perché
io ho sempre in testa più domande che risposte
Forse ti poni con l'idea di voler rappresentare il quadro perfetto, e
questo sarebbe in effetti impossibile. Ma secondo me la scrittura è solo
ricerca, della verità o di un'opinione, e non dovrebbe costituire un
problema scrivere opere parziali, imperfette, non completamente obiettive.
Perchè non si può fare altrimenti.
Me ne rendo perfettamente conto, ma è più forte di me.

Ciao,

Federico
--
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ragle gumm
2006-02-10 19:25:01 UTC
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Post by Federico Memola
Vista l'ora, spero di non aver scritto troppe castronerie.
Effettivamente leggo come orario --> ore 3.28
Ma sei un vampiro? :P

L'unico che ti batte è Hytok!
Post alle ore --> 3.55 (ma lo sappiamo da lungo tempo che lui non è
umano!) :D

ciao,
ragle
--
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Hytok
2006-02-10 20:28:25 UTC
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Post by ragle gumm
Post by Federico Memola
Vista l'ora, spero di non aver scritto troppe castronerie.
Effettivamente leggo come orario --> ore 3.28
Ma sei un vampiro? :P
La notte è deliziosa per la tranquillità che ti da. :-)
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
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Andy Roid
2006-02-11 15:20:34 UTC
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Post by federico Memola
La seconda soluazione è quella di legarla strettamente a problematiche o
situazioni locali. Non è
una soluzione che ho adottato e che adotterei per un semplice motivo: da
persona cresciuta
ell'ambiente (relativamente tranquillo) della media borghesia milanese,
non me la sento di
affrontare con cognizione di causa situazioni e problematiche che non ho
toccato con mano.
a volte puo' essere anche interessante vedere dei punti di vista
esterni. Da medio borghese quale ti definisci, avresti sicuramente una
visione di certi fenomeni diversa da quella chi questi fenomeni li vede
dall'interno e probabilmente saresti in grado di mettere in evidenza
(forse anche solo involontariamente) come certe categorie sociali siano
percepite da altre realta'.
--
Andy Roid
"Nessuno si fida di nessuno... senno' perche'
metterebbero il 'tilt' nei flipper?" - Steve
McQueen
T_PAAMAYIM_NEKUDOTAYM
2006-02-06 19:39:03 UTC
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Post by Rosso di Sera
Non so, io credo che bisognerebbe cercare di fare uno sforzo per raccontare
storie diverse.
[snip]
Post by Rosso di Sera
io dico solo che non c'è neanche il tentativo di creare qualcosa
che racconti storie con la realtà (magari italiana) intorno.
sono piu' o meno d'accordo con tutto.
stavo per postare un msg nel thread su brand new per fare piu' o meno
le tue considerazioni.

la situazione del fumetto popolare in italia e' desolante dal mio punto
di vista. il fatto che esista gente come gipi o gli autori italiani
della kappa edizioni non cambia nulla. non si tratta di fumetto
popolare da edicola. come dicevi giustamente in altre nazioni il
fumetto poplare parla di quotidianita' e rilfette la societa' in cui
vivono gli autori. non ci sono solo storie di questo tipo, ma ci sono.
in italia no, e non capisco come si possa liquidare la questione
dicendo semplicemente: "bhe', ma questa e' la realta' italiana".
personalmente poi, per quanto possano essere fatti bene questi fumetti
fantasy e fantascientifici, semplicemente non mi interessano. per me
quindi si tratta di una vera e propria carenza del panorama editoriale,
ma al di la' di questo credo che a chiunque stia a cuore il fumetto
italiano dovrebbe sentirsi deluso da questa realta' editoriale.
bisognerebbe forse fare delle considerazioni su che ruolo ha il fumetto
da edicola per la crescita di nuovi lettori di fumetti, quelli che poi
un domani o a fianco di quelle letture saranno interessati a leggere
gipi, o palumbo, o la vinci.

non credo come dici tu che buoni autori di fantasy siano in grado di
scrivere buone storie del genere che desideriamo. puo' essere, ma in
linea di massima sono portato a chiedere il contrario (cosi' come non
credo che un autore come gipi sarebbe capace di scrivere storie
fantasy, almeno allo stesso livello delle altre sue storie).

il fatto che nel fumetto da edicola praticamente manchi del tutto la
presenza di storie che parlino della realta' e della societa' in cui
vivono i nostri autori non e' solo una questione di scelta ridotta per
i lettori, ma e' anche il segno di un forte limite culturale che sconta
il fumetto italiano.
ragle gumm
2006-02-06 16:04:53 UTC
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Post by Laz
Spesso gli "ennesimi fantasy, sf, streghe, maghi" eccetera sono pieni di
personaggi veri che riflettono esattamente quello che avviene nel
quotidiano, in chiave piu' o meno metaforica.
Non e' certo cosi' che "si uccide il fumetto"...
Concordo in pieno.

ciao,
ragle
--
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Giovanni Agozzino
2006-02-06 15:15:38 UTC
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Post by Rosso di Sera
Ciao,
beh...che dire sono contento dell'ennesima serie, l'ennesimo fantasy, sf,
streghe, maghi, superpoteri, superpoliziotti e detective spaziali.
Amici miei, con tutto l'affetto per Federico Memola, per Zona X e Lazarus
Ledd, che in passato ho apprezzato molto, così i nostri autori finiranno
di uccidere il fumetto. Possibile che non si riesce a scrivere e disegnare
belle storie con personaggi veri, che camminano le strade del nostro
quotidiano e la nostra società?.
Guarda che i fumetti che brami tu, esistono eccome. Gipi ha appena vinto un
premio ad Angouleme...

Se poi ricerchi nella narritiva fumettistica ultra popolare il
neorealismo...
forse sono un po' problemi tuoi ^^;

Ciriciao, Giovanni
Rosso di Sera
2006-02-06 15:23:46 UTC
Permalink
Buongiorno.
ho appena postato sopra,
Gipi è bravissimo...ma è solo lui...a fronte di montagne di cose come
quelle di cui sono inondate le edicole.
Non ci sarebbe niente di male ad avere il "neorealismo" nelle
edicole...piuttosto che dozzine di maghetti, streghe, vampiri, fantasmi e
tecno-droidi.
comunque può darsi che siano solo problemi miei, e mi dispiace si vi ho
rotto le balle: che debba semplicemente smettere di leggere fumetti? però mi
dispiace, perchè non sta scritto da nessuna parte che il fumetto in Italia
debba esere solo quello.
Ciao,
Roberto
Post by Giovanni Agozzino
Post by Rosso di Sera
Ciao,
beh...che dire sono contento dell'ennesima serie, l'ennesimo fantasy, sf,
streghe, maghi, superpoteri, superpoliziotti e detective spaziali.
Amici miei, con tutto l'affetto per Federico Memola, per Zona X e Lazarus
Ledd, che in passato ho apprezzato molto, così i nostri autori finiranno
di uccidere il fumetto. Possibile che non si riesce a scrivere e
disegnare belle storie con personaggi veri, che camminano le strade del
nostro quotidiano e la nostra società?.
Guarda che i fumetti che brami tu, esistono eccome. Gipi ha appena vinto
un premio ad Angouleme...
Se poi ricerchi nella narritiva fumettistica ultra popolare il
neorealismo...
forse sono un po' problemi tuoi ^^;
Ciriciao, Giovanni
Giovanni Agozzino
2006-02-06 15:33:23 UTC
Permalink
Post by Rosso di Sera
comunque può darsi che siano solo problemi miei, e mi dispiace si vi ho
rotto le balle: che debba semplicemente smettere di leggere fumetti?
No, no, mi hai frainteso.
E' che bisogna capire la realtà del mercato.
Anche io vorrei Gipi in edicola, che vendesse un milione di copie. Ma non è
così (almeno finchè Repubblica non ci mette lo zampino).
Punto, bisogna prenderne atto.
Post by Rosso di Sera
però mi dispiace, perchè non sta scritto da nessuna parte che il fumetto
in Italia debba esere solo quello.
Il fumetto popolare italiano E' quello. Stop. Lo dice la Storia (vabbè, non
andiamo a guardare le robe come Corna Vissute, che magari erano davvero
ambientate in italia :-P). E vorrei sfidarti a trovare in un qualsiasi altro
paese del mondo delle storie come quelle che vuoi tu, stampate in centinaia
di migliaia di copie.
Che poi, non ho capito bene cosa intendi: ottime storie non strettamente
fantascientifiche ambientate in italia se ne sono viste anche in Napoleone
(che "rischiò" di essere ambientato a Milano), per rimanere nell'ambito
delle edicole. E ci sono anche pubblicazioni NON da edicola ambientate in
italia, che narrano il "vissuto" del nostro tempo. Prova a dare un'occhiata
ai libri dell'editore Becco Giallo, sono i primi che mi vengono in mente
(giusto perchè stiamo lavorando adesso a uno speciale).

Ah, un'altra cosa: sei il benvenuto qui, ma impara a "quotare" bene: cioè
scrivi le risposte come faccio io, DOPO le frasi a cui vuoi rispondere. I
tuoi post ne guadagneranno di leggibilità.

Ciriciao, Giovanni
Gil
2006-02-06 16:02:32 UTC
Permalink
avrei voluto inserirmi nel discorso parlando di Garibaldi e
D'annunzio special guests di Altrove...
..ma temevo di essere colpito da pallottole vaganti

fate i bravi, Gil
--
Postato da Virgilio Newsgroup: scopri i nuovi gruppi
Eros, foto e video a http://newsgroup.eros.virgilio.it
Rosso di Sera
2006-02-06 17:03:57 UTC
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Post by Giovanni Agozzino
Post by Rosso di Sera
comunque può darsi che siano solo problemi miei, e mi dispiace si vi ho
rotto le balle: che debba semplicemente smettere di leggere fumetti?
No, no, mi hai frainteso.
E' che bisogna capire la realtà del mercato.
Anche io vorrei Gipi in edicola, che vendesse un milione di copie. Ma non
è così (almeno finchè Repubblica non ci mette lo zampino).
Punto, bisogna prenderne atto.
Post by Rosso di Sera
però mi dispiace, perchè non sta scritto da nessuna parte che il fumetto
in Italia debba esere solo quello.
Il fumetto popolare italiano E' quello. Stop. Lo dice la Storia (vabbè,
non andiamo a guardare le robe come Corna Vissute, che magari erano
davvero ambientate in italia :-P). E vorrei sfidarti a trovare in un
qualsiasi altro paese del mondo delle storie come quelle che vuoi tu,
stampate in centinaia di migliaia di copie.
Che poi, non ho capito bene cosa intendi: ottime storie non strettamente
fantascientifiche ambientate in italia se ne sono viste anche in Napoleone
(che "rischiò" di essere ambientato a Milano), per rimanere nell'ambito
delle edicole. E ci sono anche pubblicazioni NON da edicola ambientate in
italia, che narrano il "vissuto" del nostro tempo. Prova a dare
un'occhiata ai libri dell'editore Becco Giallo, sono i primi che mi
vengono in mente (giusto perchè stiamo lavorando adesso a uno speciale).
Ah, un'altra cosa: sei il benvenuto qui, ma impara a "quotare" bene: cioè
scrivi le risposte come faccio io, DOPO le frasi a cui vuoi rispondere. I
tuoi post ne guadagneranno di leggibilità.
Ciriciao, Giovanni
Ciao,
si hai ragione, faccio sempre lo sbaglio di anteporre il mio testo.
Chiedo scusa anche per il fatto di aver cambiato vari nick di recente, a
causa di altri NG (comunque firmo sempre)
Per tornare al fumetto "popolare", hai ragione: è quello, ma io credo che
sarebbe bello differenziarlo. Faccio un esempio facile: i comics americani
"popolari" parlano tutti della loro società; stessa cosa quelli francesi o
argentini o giapponesi (che poi da quelle parti la distinzione "popolare" -
libreria non c'è nemmeno). Chiunque può farsi un'idea della cultura di quei
paesi anche leggendo le loro pubblicazioni a fumetti. Per farsi un'idea
dell'Italia uno che fa? legge Johnatan Steele? Nathan Never? Lazaurs Ledd?
mah...anche i nomi sono un po' kitsch ormai. Parla di noi più un
"Commissario Rocca" qualunque di un fumetto magari curatissimo, ma lontano
dalla nostra vita. Poi c'è il discorso dei contenuti che come ho già detto
virano sempre su quanto di più lontano ci sia da noi e dalla realtà, fino ad
arrivare al paradosso di Berardi che fa un fumetto sociale condannando la
pena di morte (uno degli ultimi Julia) che da noi non c'è!! e per di più
ricalcando la trama di un film di CLint Eastwood. La fantascienza e il
western a volte sono stati pretesti per parlare d'altro )tipo Ken Parker o
il primo Nathan Never) ma ormai neanche più questo avviene. Capiamoci: i
succitati fumetti sono belli, li leggo volentieri ma credo che ci voglia un
fumetto che parli di cose più vicine a noi. E senza andare su produzioni
meravigliose ma comunque di nicchia come Gipi, che infatti ha dovuto cercare
successo in Francia.
Frank Miller, B.M. Bendis, Otomo, Byrne, Alan Moore, Garth Ennis, Hermann e
molti altri hanno usato testate e personaggi popolari per parlare del loro
mondo.
Come mai i nostri fumetti all'estero non se li fila nessuno? mentre noi ci
pigliamo pure gli scarti Coreani?
Ciao,

Roberto
Laz
2006-02-06 18:16:14 UTC
Permalink
pubblicazioni a fumetti. Per farsi un'idea dell'Italia uno che fa?
legge Johnatan Steele? Nathan Never? Lazaurs Ledd?
L'Insonne? 8-)
sono un po' kitsch ormai. Parla di noi più un "Commissario Rocca"
qualunque di un fumetto magari curatissimo, ma lontano dalla nostra
vita.
Permettimi, ma non puoi dire "noi". Della MIA vita non parla nessun
Commissario Rocca, ne' nessun'altra fiction italica (che sono tutto
tranne che legate alla realta', poco importa che siano "ambientate"
qui). Ne parla molto di piu' un Jonathan Steele (per dirne uno),
ambientato dove pare a lui, ma molto piu' reale e attinente alla mia
realta'.
--
Laz - [ http://www.dimensionedelta.net ]
[ http://www.josswhedon.it | http://www.miltoncaniff.net ]
"You're all clear kid, now let's blow this thing and go home!"
InvernoMuto
2006-02-20 20:13:00 UTC
Permalink
In una cella di un hotel alveare di Osaka, quando il display LCD indicava
Mon, 6 Feb 2006 18:03:57 +0100, l'hacker conosciuto nel cyberspazio col
Post by Rosso di Sera
si hai ragione, faccio sempre lo sbaglio di anteporre il mio testo.
Non per fare il professorino, ma hai sbagliato ancora :-)
Dovresti infatti tagliare tutta la parte del post a cui rispondi inutile
alla comprensione della risposta che stai scrivendo. Se dai un'occhiata al
gruppo c'e' una comoda e chiara faq sul quoting (cioe' come rispondere a un
messaggio correttamente) scritta da Giovanni Il_Pellegrino.

[cut]
Post by Rosso di Sera
Come mai i nostri fumetti all'estero non se li fila nessuno? mentre noi ci
pigliamo pure gli scarti Coreani?
Domanda estremamente pertinente e decisamente stuzzicante.
Non solo, spesso i nostri fumetti non se li fila nessuno nemmeno in Italia
(o talvolta, meno in Italia che all'estero, vedi tutti quegli artisti che
lavorano per editori stranieri piu' o meno grandi, in Francia e in
America).
Il primo motivo che mi viene in mente e' lo scoglio del costo.
Uno scarto coreano costa relativamente poco in termini di diritti e,
immagino, adattamento (di solito le traducono le onomatopee?), e qualche
migliaio di bampa che lo compra a scatola chiusa solo perche' viene
dall'estremo oriente si trova senza troppa difficolta'.
Produrre un fumetto di un autore italiano magari non troppo conosciuto,
magari in formato francese (quindi poche pagine a colori per un lungo
periodo di lavoro da parte degli autori) costa molto, e, soprattutto,
trovare un cinquecento lettori disposti a spendere almeno 15 euro per un
volume cartonato che non porti in copertina il nome dei "soliti noti" o di
un autore _molto_ famoso e' impresa da far tremare i polsi.
--
Alessio Andreotti [InvernoMuto]
Un coltello e' un amico muto... non puo' tradirti...
- Leonida (John Doe, Lorenzo Bartoli)
Atom lives on...
2006-02-06 17:25:39 UTC
Permalink
Il 06 Feb 2006, 16:33, "Giovanni Agozzino" <***@yahoo.it> ha
scritto:

[CUT] E ci sono anche pubblicazioni NON da edicola ambientate in
Post by Giovanni Agozzino
italia, che narrano il "vissuto" del nostro tempo.
Giusto, tra cui anche quelle della friulana Vivacomix, che trovi spesso su
Anteprima e che ha pubblicato anche diverse cose di Davide Toffolo
(Pasolini....!).
Post by Giovanni Agozzino
Prova a dare un'occhiata
ai libri dell'editore Becco Giallo, sono i primi che mi vengono in mente
(giusto perchè stiamo lavorando adesso a uno speciale).
Sì, li ho conosciuti a Riminicomix, una novità interessante nell’editoria
nostrana! :P
Curiosità, dici "stiamo lavorando" perchè lavori per la casa editrice o
magari per qualche sito web nostrano?

Ciao,
Atom


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Giovanni Agozzino
2006-02-06 17:56:38 UTC
Permalink
Post by Atom lives on...
Curiosità, dici "stiamo lavorando" perchè lavori per la casa editrice o
magari per qualche sito web nostrano?
Si', sorry, "lavoro" per www.comicus.it :-)

Ciriciao, Giovanni
Atom lives on...
2006-02-07 14:52:27 UTC
Permalink
Post by Giovanni Agozzino
Si', sorry, "lavoro" per www.comicus.it :-)
Ciriciao, Giovanni
E' vero cavolo, e poi l'ho pure letta svariate volte la tua "Peanuts", il
fatto è che spesso su Cus la lettura del forum (e delle infinite polemiche
interminabili che vi nascono....) toglie spazio alla fruizione del sito che,
tra parentesi, è anche molto ben strutturato e utile.

Ciao,
Atom

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Andy Roid
2006-02-07 08:59:10 UTC
Permalink
In data Mon, 6 Feb 2006 16:33:23 +0100, "Giovanni Agozzino"
Post by Giovanni Agozzino
Prova a dare un'occhiata
ai libri dell'editore Becco Giallo, sono i primi che mi vengono in mente
(giusto perchè stiamo lavorando adesso a uno speciale).
quando esce, fallo sapere anche qui che cosi' me lo vado a leggere. Per
ora ho letto solo un volume e mi e' sembrato un esperimento abbastanza
interessante, anche se non del tutto convincente.
--
Andy Roid,
"Anarchia mi ha insegnato che la giustizia nulla significa senza la
liberta'. E' onesta. Non fa promesse e non ne infrange. Diversamente
da lei, Gesebel" - V For Vendetta
Giovanni Agozzino
2006-02-07 13:12:54 UTC
Permalink
"Andy Roid" <***@email.it> ha scritto nel messaggio

[Becco Giallo]
Post by Andy Roid
quando esce, fallo sapere anche qui che cosi' me lo vado a leggere. Per
ora ho letto solo un volume e mi e' sembrato un esperimento abbastanza
interessante, anche se non del tutto convincente.
Quale?

Ciriciao, Giovanni
Andy Roid
2006-02-08 08:43:47 UTC
Permalink
In data Tue, 7 Feb 2006 14:12:54 +0100, "Giovanni Agozzino"
<***@yahoo.it> ha scritto:

[fumetti becco giallo]
Post by Giovanni Agozzino
Quale?
Non ricordo il titolo, e' quello che si svolge prima e dopo la seconda
guerra mondiale, in una valle alpina, dove avvengono misteriosi
omicidi/sparizioni di donne.
--
Andy Roid,
The Poster Formerly Known As The Maximortal
to be a Hillbilly Wolf, you gotta be just like me
(#iaf: "quello con l'amica tettona?")
MailMaster C.
2006-02-18 10:22:12 UTC
Permalink
Post by Andy Roid
In data Tue, 7 Feb 2006 14:12:54 +0100, "Giovanni Agozzino"
[fumetti becco giallo]
Post by Giovanni Agozzino
Quale?
Non ricordo il titolo, e' quello che si svolge prima e dopo la
seconda guerra mondiale, in una valle alpina, dove avvengono
misteriosi omicidi/sparizioni di donne.
I Delitti di Alleghe.
Veramente molto bello, mi è piaciuto molto per le ambientazioni, per
la ricostruzione, e per come è riuscito a rendere la mentalità del
piccolo centro di Alleghe.

Devo dire che mi è piaciuto più di Unabomber, della stessa etichetta,
ma per certi versi meno riuscito.
--
Mandi
MailMaster C.
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"Sono un hacker culturale. Smonto l'informazione e la conoscenza per
cercare di capire che cosa c'e' dentro." - Paco -
Andy Roid
2006-02-18 12:09:25 UTC
Permalink
In data 18 Feb 2006 11:22:12 +0100, "MailMaster C."
Post by MailMaster C.
I Delitti di Alleghe.
giusto.
Post by MailMaster C.
Veramente molto bello, mi è piaciuto molto per le ambientazioni, per
la ricostruzione, e per come è riuscito a rendere la mentalità del
piccolo centro di Alleghe.
anche a me e' piaciuto, soprattutto per la narrazione, mentre la parte
grafica non sempre mi ha convinto, perche' faticavo a riconoscere i
personaggi. Comunque mi e' sembrato molto bello anche per la
"confezione", in particolar la carta.
Post by MailMaster C.
Devo dire che mi è piaciuto più di Unabomber, della stessa etichetta,
ma per certi versi meno riuscito.
spiegheresti meglio quest'apparente contraddizione?
--
Andy Roid,
"Fare ogni notte gli stessi gesti per 800 anni,
non ha niente di soprannaturale, e' solo
nevrosi" - Professor Bell
Giovanni Agozzino
2006-02-18 19:59:42 UTC
Permalink
"Andy Roid" <***@email.it> ha scritto nel messaggio

[CUT]

Mi attacco qui giusto per segnalare che lo speciale è uscito da un po':

http://www.comicus.it/view.php?section=speciali&id=123

Ciriciao, Giovanni
MailMaster C.
2006-02-27 19:31:38 UTC
Permalink
Post by Andy Roid
Comunque mi e' sembrato molto bello
anche per la "confezione", in particolar la carta.
Non avuto la tua difficoltà nella parte grafica per i personaggi, ma
ho molto apprezzato le soluzioni tecniche scelte per rappresentare
gli ambienti e i paesaggi.
Post by Andy Roid
Post by MailMaster C.
Devo dire che mi è piaciuto più di Unabomber, della stessa
etichetta, ma per certi versi meno riuscito.
spiegheresti meglio quest'apparente contraddizione?
Beh, innanzitutto gli autori e disegnatori sono diversi, quindi non
vedo perchè debba essere una contraddizione! :)

Ad ogni modo, nei delitti di Alleghe, forse perchè ormai è diventata
storia, c'è una narrazione con un inizio, delle ipotesi di come si
sono svolti i fatti, e delle conclusioni, che, anche se "validate" da
un tribunale, possono non soddisfare chi va alla ricerca maniacale
del dettaglio (non parlo del fumetto in se, ma della vicenda reale).
Però, per quanto possa avere una sorta di finale aperto, un inizio,
uno svolgimento e una fine sono presenti.

In Unabomber invece si tratta di avvenimenti recentissimi, ancora
purtroppo in atto, e dei quali non si può dire un minimo di parola
fine, neppure ipotetica, nè da un punto di vista giuridico, nè,
ovviamente, da un punto di vista di storia raccontata nel fumetto.
E questo secondo me è stato un grosso limite dell'opera, limite per
altro non travalicabile.
Ho avuto l'impressione che ci sia stata una narrazione dei singoli
episodi, ma slegati da loro, senza un movente... ed in effetti non
c'è nemmeno nella realtà... diciamo che un Moore magari avrebbe
provato ad inventare qualcosa per giustificare gli atti, l'autore del
fumetto no, molto probabilmente per scelta sua, e non gliene faccio
certo una colpa, si è "limitato" a riportare gli avvenimenti di
cronaca. E questo mi ha impedito di godermi il fumetto appieno,
perchè la storia non solo non è finita, ma non si coglie nemmeno un
minimo di logica in tutto il libro.
--
Mandi
MailMaster C.
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"Sono un hacker culturale. Smonto l'informazione e la conoscenza per
cercare di capire che cosa c'e' dentro." - Paco -
Andy Roid
2006-02-28 12:33:12 UTC
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In data 27 Feb 2006 20:31:38 +0100, "MailMaster C."
Post by MailMaster C.
Beh, innanzitutto gli autori e disegnatori sono diversi, quindi non
vedo perchè debba essere una contraddizione! :)
No, scusa, avevo letto male io. Avevo tralasciato il "di" e quindi mi
sembrava che avessi detto che ti "era piaciuto piu' Unabomber, anche se
era meno riusciuto". Ecco dove (non c')era la contraddizione. :-)

Comunque ho capito che Unambomer sara' uno degli ultimi che recuperero'.
--
Andy Roid,

"just don't read any of it....it's kind of,
uh, personal" - Chris Ware
Brendon
2006-02-07 13:21:56 UTC
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On Mon, 6 Feb 2006 16:23:46 +0100, "Rosso di Sera"
Post by Rosso di Sera
Buongiorno.
ho appena postato sopra,
Gipi è bravissimo...ma è solo lui..
Solo lui? Sei matto? Ti consiglio di fare un giro nella fumetteria più
vicina e buttare uno sguardo, ad esempio, alle produzioni Kappa. O
all'insonne. Cmq ti la fai semplice ("si dovrebbe fare così e colì"),
ma semplifichi un discorso che semplice non è. Le situazioni degli
altri paesi sono troppo diverse dalla nostra, inoltre ci sono vari
problemi a fare cose simili. Ma lascio approfondire la questione a chi
ne ha più voglia di me :P
Hytok
2006-02-06 18:51:20 UTC
Permalink
Post by Rosso di Sera
Ciao,
beh...che dire sono contento dell'ennesima serie, l'ennesimo fantasy, sf,
streghe, maghi, superpoteri, superpoliziotti e detective spaziali.
Amici miei, con tutto l'affetto per Federico Memola, per Zona X e Lazarus
Ledd, che in passato ho apprezzato molto, così i nostri autori finiranno di
uccidere il fumetto. Possibile che non si riesce a scrivere e disegnare
belle storie con personaggi veri, che camminano le strade del nostro
quotidiano e la nostra società?
Pure a me piacerebbero, ma non per questo cose (preziose) come Zona X e il
suo figlio in gestazione uccidono il fumetto, ci mancherebbe!
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
L'oracolo sampdoriano di Sunnydale
http://janeway.splinder.com/
http://lacasadeglielfi.altervista.org/
Federico Memola
2006-02-06 22:01:54 UTC
Permalink
Post by Rosso di Sera
Memola è uno sceneggiatore bravissimo che avrebbe tutte le capacità per fare
qualcosa di diverso dal solito spaghetti-manga (che poi se si prendesse
Taniguchi come riferimento le cose sarebbero diverse). Comprerò anche questa
collana, ma non credo che avrà un granchè di successo (ma magari mi
sbaglio).
Guarda, non so cosa risponderti sulla questione "spaghetti-manga" perché
io non ho mai visto i
miei fumetti in quest'ottica.
Quanto alle tematiche, io sono un appassionato di fantasy e fantascienza,
e mi piace scrivere
storie di questi generi. Anche perché comunque i temi che mi interessa
trattare sono in genere
"universali", quindi affrontabilissimi anche con storie ambientate su
altri mondi.
Detto questo, aggiungo anche che esistono molti autori italiani bravissimi
(molto più di me, senza
dubbio) a trattare la realtà nostrana o anche semplicemente il minimalismo
quotidiano (oltre a
quelli già citati da altri, e già non son pochi, potrei aggiungere tutti
gli autori di Mondo Naif),
quindi non vedo la ragione per scrivere (peggio) storie simili. Io una
storia ambientata in Italia al
giorno d'oggi l'ho anche scritta (si intitola Prima di Mezzanotte ed è
uscita per la Liberty qualche
anno fa) e ne sono persino molto soddisfatto. Però, se ti capitasse di
leggerla, ti renderesti conto
che poteva essere ambientata in qualunque parte del mondo (o di un altro
mondo), quindi la verità
è che quel che ti piacerebbe leggere non sono io la persona che può
scriverlo. Se io faccio una
proposta a un editore, è più facile che sia qualcosa inerente il
fantastico. Al limite puoi domandarti
perché l'editore accetti la mia proposta e non quella più "realistica" e
"nostrana" di qualche altro
autore (ammesso che ne abbia ricevute). Ma a questo non so che dirti: non
sono io l'editore e non
sarò certo io a fargli una domanda simile! ;-)

Ciao,

Federico
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Rosso di Sera
2006-02-06 22:37:01 UTC
Permalink
Post by Federico Memola
Post by Rosso di Sera
Memola è uno sceneggiatore bravissimo che avrebbe tutte le capacità per fare
qualcosa di diverso dal solito spaghetti-manga (che poi se si prendesse
Taniguchi come riferimento le cose sarebbero diverse). Comprerò anche questa
collana, ma non credo che avrà un granchè di successo (ma magari mi
sbaglio).
Guarda, non so cosa risponderti sulla questione "spaghetti-manga" perché
io non ho mai visto i
miei fumetti in quest'ottica.
Quanto alle tematiche, io sono un appassionato di fantasy e fantascienza,
e mi piace scrivere
storie di questi generi. Anche perché comunque i temi che mi interessa
trattare sono in genere
"universali", quindi affrontabilissimi anche con storie ambientate su
altri mondi.
Detto questo, aggiungo anche che esistono molti autori italiani bravissimi
(molto più di me, senza
dubbio) a trattare la realtà nostrana o anche semplicemente il minimalismo
quotidiano (oltre a
quelli già citati da altri, e già non son pochi, potrei aggiungere tutti
gli autori di Mondo Naif),
quindi non vedo la ragione per scrivere (peggio) storie simili. Io una
storia ambientata in Italia al
giorno d'oggi l'ho anche scritta (si intitola Prima di Mezzanotte ed è
uscita per la Liberty qualche
anno fa) e ne sono persino molto soddisfatto. Però, se ti capitasse di
leggerla, ti renderesti conto
che poteva essere ambientata in qualunque parte del mondo (o di un altro
mondo), quindi la verità
è che quel che ti piacerebbe leggere non sono io la persona che può
scriverlo. Se io faccio una
proposta a un editore, è più facile che sia qualcosa inerente il
fantastico. Al limite puoi domandarti
perché l'editore accetti la mia proposta e non quella più "realistica" e
"nostrana" di qualche altro
autore (ammesso che ne abbia ricevute). Ma a questo non so che dirti: non
sono io l'editore e non
sarò certo io a fargli una domanda simile! ;-)
Ciao,
Federico
Buonasera,
confermo la mia convinzione che tu sia un ottimo sceneggiatore.
E ti dico che non ho nulla contro l'intrattenimento di Jonathan Steele e
ancor meno verso Zona X (che mi piaceva). Io credo che si potrebbe anche
tentare di raccontare altre storie avventurose o fantastiche ma un po' più
vicine a noi. Con un super fico muscoloso che si chiama Antonio Scafazzi e
vive a Pescara. A 2,50 Euro per 96 pagine. Come ho già detto in altri post,
americani e giapponesi lo fanno benissimo: Daredevil non è di certo un
fumetto intimista o impegnato, è avventura, però ci racconta di New York.
ciao e in bocca al lupo per Altrimondi (io sarò dei vostri)

Roberto
ricardo
2006-02-06 22:45:53 UTC
Permalink
Post by Rosso di Sera
Io credo che si potrebbe anche
tentare di raccontare altre storie avventurose o fantastiche ma un po' più
vicine a noi. Con un super fico muscoloso che si chiama Antonio Scafazzi e
vive a Pescara. A 2,50 Euro per 96 pagine.
Io credo che tu lo sappia già, cmq se non lo sapessi ti dico che in
edicola, a 2,40 euro per 96 pagine, ogni due mesi c'è "L'insonne", con
una bella topa che si chiama Desdemona Metus e vive a Firenze. Storie
più o meno avventurose e/o fantastiche, ma sempre ben calate nella
realtà del nostro paese (per quanto è possibile fare in una serie
"popolare").
Rosso di Sera
2006-02-06 23:12:17 UTC
Permalink
Post by Rosso di Sera
Io credo che si potrebbe anche
tentare di raccontare altre storie avventurose o fantastiche ma un po' più
vicine a noi. Con un super fico muscoloso che si chiama Antonio Scafazzi e
vive a Pescara. A 2,50 Euro per 96 pagine.
Io credo che tu lo sappia già, cmq se non lo sapessi ti dico che in
edicola, a 2,40 euro per 96 pagine, ogni due mesi c'è "L'insonne", con
una bella topa che si chiama Desdemona Metus e vive a Firenze. Storie
più o meno avventurose e/o fantastiche, ma sempre ben calate nella
realtà del nostro paese (per quanto è possibile fare in una serie
"popolare").

Si conosco,
é proprio quel che voglio dire. Nel caso specifico, il fumetto in questione
non è male...vedremo. Promette bene, e spero sopravviva.

Ciao

Roberto
KaosMaster
2006-02-07 10:06:00 UTC
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Post by Rosso di Sera
Buonasera,
confermo la mia convinzione che tu sia un ottimo sceneggiatore.
E ti dico che non ho nulla contro l'intrattenimento di Jonathan Steele e
ancor meno verso Zona X (che mi piaceva). Io credo che si potrebbe anche
tentare di raccontare altre storie avventurose o fantastiche ma un po' più
vicine a noi. Con un super fico muscoloso che si chiama Antonio Scafazzi e
vive a Pescara. A 2,50 Euro per 96 pagine. Come ho già detto in altri post,
americani e giapponesi lo fanno benissimo: Daredevil non è di certo un
fumetto intimista o impegnato, è avventura, però ci racconta di New York.
ciao e in bocca al lupo per Altrimondi (io sarò dei vostri)
Roberto
In sintesi vorresti un fumetto d'avventura ambientato in italia e che
rifletta in maniera più o meno diretta alcune problematiche italiane.
Effettivamente da una parte c'è un pregiudizio da parte degli editori ad
ambientare in italia, ma sia sicuri che sia solo ritrosia? Ci vuole anche
una nazione propensa all'autocritica, l'Italia è questo? O è piuttosto un
posto dove appena uno si permette di dire qualcosa che turba il tanto
benamato quieto vivere italiano succede un putiferio polemico?
Citavi Camilleri è vero ha venduto molto, ma in quale citta d'Italia lavora
Montalbano? (Presumo ti riferissi a Montalbano) sapresti trovarla
sull'atlante? E il questore da cui dipende in quale città d'Italia risiede?
Sapresti sempre trovarla su un altante della sicilia?
E perchè segue solo televisioni locali?
Prendiamo un altro, Lucarelli ha scritto di un poliziotto, Coliandro, che
per quanto in buona fede ed onesto non è effettivamente il massimo (pieno di
pregiudizi, ha il manganello facile) eppure è un eroe a modo suo. Ne hanno
fatto una fiction finita da mesi che non va in onda perchè la polizia "non
ci sta" a fare quella figura in televisione.
Tra l'altro di Coliandro dovrebbe esserci anche una versione a fumetti.

Facevi il paragone con Stati Uniti, facciamolo anche con le fiction, hanno
prodotto due telefilm d'azione molto crudi (almeno tra quelli passati di
recente in Italia) The Shield e Oz, il primo è un poliziesco in cui si parla
delle vicende di un distretto di polizia urbano, peccato che meta dei suoi
componenti sia corrotta... l'altro è un telefilm su un carcere "modello" Usa
dove la violenza e il soppruso sono all'ordine del giorno...ti pare che due
tematiche come queste in Italia avrebbero vita facile? Dove le nostre
fiction sono ferme ai carabinieri e alla polizia che aiutano le vecchiette a
ritrovare i cagnolini.
Ben venga un editore (perchè alla fine non è un problema di autori ma di
editori) di fumetti che trovi il coraggio di fare queste cose in Italia, ma
non biasimarli se non ci sono, bisogna avere la vocazione non all'avventura
ma al martirio.
Non dimenticare poi che i fumetti non hanno certo il potere di "difesa" di
altri media come la televisione e il cinema, specie in Italia...

Ciao Mauro.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Zogo
2006-02-11 09:53:22 UTC
Permalink
Il precedente messaggio di ***@liberot.it (KaosMaster),
inviato il Tue, 07 Feb 2006 10:06:00 GMT, verra' qui quotato in forma
Post by KaosMaster
In sintesi vorresti un fumetto d'avventura ambientato in italia e che
rifletta in maniera più o meno diretta alcune problematiche italiane.
[cut]
Post by KaosMaster
Ben venga un editore (perchè alla fine non è un problema di autori ma di
editori) di fumetti che trovi il coraggio di fare queste cose in Italia, ma
non biasimarli se non ci sono, bisogna avere la vocazione non all'avventura
ma al martirio.
Sono d'accordo con te che in Italia manca l'autocritica e che un editore
che pubblicasse storie di poliziotti italiani corrotti si troverebbe la
scrivania piena di lettere di protesta.
Ma quello che mi chiedo e': questo editore non potrebbe fregarsene dei
50-100 deficienti che gli scrivono e andare avanti per la sua strada
badando soltanto agli x-mila che magari comprano il fumetto e lo
apprezzano in silenzio?
Ok, ci saranno pure servizi in tv che diranno: "nel fumetto tale c'e' un
poliziotto italiano pedofilo!", ma a meno che non si prenda di mira una
persona realmente esistente, beccandosi cosi' qualche querela, imo si
tratterebbe soltanto di utile pubblicita' gratuita.
--
Zogo aka Marco Zorigo, IAFer dal 19/11/1999
"Todo hasta donde se podia ver, se cubria ya de aquella nevada. Nevada
irreal, nevada de dibujos animados. Y mortal, terriblemente mortal..."
InvernoMuto
2006-02-20 20:13:13 UTC
Permalink
In una cella di un hotel alveare di Osaka, quando il display LCD indicava
Tue, 07 Feb 2006 10:06:00 GMT, l'hacker conosciuto nel cyberspazio col nome
Post by KaosMaster
Prendiamo un altro, Lucarelli ha scritto di un poliziotto, Coliandro, che
per quanto in buona fede ed onesto non è effettivamente il massimo (pieno di
pregiudizi, ha il manganello facile) eppure è un eroe a modo suo. Ne hanno
fatto una fiction finita da mesi che non va in onda perchè la polizia "non
ci sta" a fare quella figura in televisione.
Resto un po' OT citando Evangelisti, che sentii dire a una conferenza che,
oltre alla vendita dei libri, i suoi maggiori introiti derivavano dalla
vendita di diritti per film e sceneggiati (e anche fumetti). Ma solo
all'estero, perche' "Il mio protagonista e' un prete cattivo, e in Italia
nessuno produrrebbe mai una fiction con un protagonista come Eymerich" :-)
Peccato, perche' si tratta a mio avviso di uno dei personaggi seriali piu'
riusciti degli ultimi anni...
Post by KaosMaster
Tra l'altro di Coliandro dovrebbe esserci anche una versione a fumetti.
E allora torniamo IT con questa bella serie firmata Lucarelli-Catacchio.
Credo che il volume che raccoglie tutti gli episodi, pubblicata da Alta
Fedelta' - vado a memoria - nel 2004 sia ancora facilmente reperibile.
Recuperatelo, perche' trattasi di ottimo fumetto.
--
Alessio Andreotti [InvernoMuto]
Un coltello e' un amico muto... non puo' tradirti...
- Leonida (John Doe, Lorenzo Bartoli)
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-20 22:06:35 UTC
Permalink
Dolcegramma per InvernoMuto!
Post by InvernoMuto
Post by KaosMaster
Tra l'altro di Coliandro dovrebbe esserci anche una versione a fumetti.
E allora torniamo IT con questa bella serie firmata Lucarelli-Catacchio.
Credo che il volume che raccoglie tutti gli episodi, pubblicata da Alta
Fedelta' - vado a memoria - nel 2004 sia ancora facilmente reperibile.
Edizioni BD (mi ero perso questa parte del thread) e credo del 2003
(sul volume non ho visto indicazioni). Raccoglie storie apparse
precedentemente su rivista.
La cosa migliore e' decisamente il protagonista: finalmente uno
stronzo, e non il solito perfettino (al massimo duro dal cuore d'oro),
come personaggio principale. Non che non sia gia' stato fatto, ma
l'hanno fatto decisamente in pochi.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Andy Roid
2006-02-21 08:57:10 UTC
Permalink
In data Mon, 20 Feb 2006 23:06:35 +0100, "Giovanni \"il_pellegrino\"
Scanzo" <***@email.it> ha scritto:

[coliandro]
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
La cosa migliore e' decisamente il protagonista: finalmente uno
stronzo, e non il solito perfettino (al massimo duro dal cuore d'oro),
come personaggio principale.
ma soprattutto non un "fulmine di guerra". La cosa piu' simpatica di
Coliandro e', imho, l'essere una persona comune, quasi mediocre.
--
Andy Roid,
"i really think you should stop seeing this new therapist, he's making
you unhappy" - "he's making me SEE that i'm unhappy, there's a big
difference" - "you still end up unhappy" - Human Target
Federico memola
2006-02-07 10:49:28 UTC
Permalink
Però so che un bel 4 in Italiano non me lo toglierebbe nessuno! E meno
male che scrivo per vivere!
Rileggere! Rileggere sempre!

Mamma mia...
--
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ragle gumm
2006-02-07 14:43:07 UTC
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Post by Federico memola
Però so che un bel 4 in Italiano non me lo toglierebbe nessuno! E meno
male che scrivo per vivere!
Rileggere! Rileggere sempre!
Quante storie! :)
Qui la maggior parte di noi scrive di getto senza rileggere, spesso di
nascosto (o quasi), perché ruba il tempo ad altre attività, magari da una
postazione lavorativa che non è quella privata...
Se ci mettessimo ad analizzare stile, sintassi e strafalcioni faremmo
tutti notte! :P L'importante è che scrivi bene quando sei al lavoro :)

ciao,
ragle
--
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ragle gumm
2006-02-06 16:01:36 UTC
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Post by Federico Memola
Questa Estate (Giugno, presumibilmente, ma la data esatta non è ancora
stata fissata) uscirà per la
Star Comics ALTRIMONDI 2006, primo (si spera) volume di una collana
annuale (ideata e curata dal
sottoscritto) interamente dedicata a fantasy e fantascienza, al
fantastico, insomma. Il sommario di
Una gran bella notizia! :)
Ti faccio un grosso in bocca al lupo.

Tuttavia, solo per fare quattro chiacchiere tra appassionati, perché usare
Lazarus Ledd e Jonathan Steele come traino?
Secondo me (opinione personale), tu e Ade sottovalutate un pochino la
forza che hanno i vostri cognomi.
Qui tutti sanno due cose insindacabili:

1) Federico Memola è stato il curatore di uno dei contenitori più belli e
rimpianti del fumetto made in Italy, oltre che l'unico (e per ora il
primo) autore Bonelli a traghettare una serie (apprezzata da molti) da via
Buonarroti ad un altra casa editrice.
2) Ade Capone, è l'unico autore di un fumetto Bonellide, nato fuori dalla
Bonelli, che regge da più di 100 e passa numeri.

Non bastava dare appuntamenti ai vostri lettori abituali, sulle pagine di
LL e JS?
Mettere sulla nuova collana due personaggi, che hanno un passato alle
spalle fatto di ricche sottotrame, colpi di scena, e numerosi albi, non
potrebbe scoraggiare qualcuno?

Preciso che la mia è solo una domanda da fan che si augura il maggiore
consenso possibile per un bel prodotto, e non una critica distruttiva.
Qualunque cosa accada io ci sarò :)

ciao,
ragle
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Hytok
2006-02-06 18:55:48 UTC
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Post by ragle gumm
Tuttavia, solo per fare quattro chiacchiere tra appassionati, perché usare
Lazarus Ledd e Jonathan Steele come traino?
Secondo me (opinione personale), tu e Ade sottovalutate un pochino la
forza che hanno i vostri cognomi.
Sarebbe bello sapere quanto vendono JS e LL.
Post by ragle gumm
1) Federico Memola è stato il curatore di uno dei contenitori più belli e
rimpianti del fumetto made in Italy, oltre che l'unico (e per ora il
primo
Volevi dire l'inverso? ;P
Post by ragle gumm
Non bastava dare appuntamenti ai vostri lettori abituali, sulle pagine di
LL e JS?
Mettere sulla nuova collana due personaggi, che hanno un passato alle
spalle fatto di ricche sottotrame, colpi di scena, e numerosi albi, non
potrebbe scoraggiare qualcuno?
E' anche il mio timore, ad esempio io lo prenderò *nonostante* LL.
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
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ragle gumm
2006-02-07 15:21:49 UTC
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Post by Hytok
E' anche il mio timore, ad esempio io lo prenderò *nonostante* LL.
Caro Hytok, anche se "nonostante" le tue perplessità sosterrai
l'iniziativa, tu sei un esempio lampante del mio timore... :)
In pratica, non si azzerrano i giochi perché molti avranno gusti,
preferenze e idee che precedono la neonata rivista.
Io non ho i dati statistici per mettere in discussione il ragionamento di
Federico Memola nel suo post. Però la situazione descritta mi sembra
spinosa.

Rivolgendomi a Federico, se hai ragione, cioè se noi appassionati di
nicchia contiamo così poco, e se stampare uno spot non basta ad agganciare
i lettori della propria serie, vuol dire che non è possibile raggiungere
nuovi lettori da zero al di fuori della Bonelli: ovvero senza avere spazio
pubblicitario sul giornale di Bonelli. E mi auguro che non sia così.

Personalmente adoro la ricetta alla base dello stile made in Italy, così
come adoro alcune produzioni Bonelli. Ma allo stesso tempo, non mi
dispiacerebbe vedere in edicola delle varianti di questa ricetta
raccogliere consenso. "Piatti" italiani cucinati con qualche ingrediente
in più o in meno, che si aggiungono al "menu" delle edicole per restarci...
E un esempio è proprio l'erede di Zona x.
Lo scrivo perché la varietà e la concorrenza, imho migliorerebbe la
qualità generale del fumetto avventuroso italiano, e magari potrebbe
contribuire in minima parte al rilancio del settore. Una situazione da cui
tutti (editori e lettori) potrebbero trarre beneficio. Un'utopia?

ciao,
ragle
--
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Hytok
2006-02-07 17:02:38 UTC
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Post by ragle gumm
Post by Hytok
E' anche il mio timore, ad esempio io lo prenderò *nonostante* LL.
Caro Hytok, anche se "nonostante" le tue perplessità sosterrai
l'iniziativa, tu sei un esempio lampante del mio timore... :)
In pratica, non si azzerrano i giochi perché molti avranno gusti,
preferenze e idee che precedono la neonata rivista.
Intendi che molti non supereranno quel "nonostante"?
Post by ragle gumm
Io non ho i dati statistici per mettere in discussione il ragionamento di
Federico Memola nel suo post. Però la situazione descritta mi sembra
spinosa.
Il fatto è che un progetto come quello del Memola è un collage distorie, se
fosse una testata con un protagonista solo sarebbe più facile.
Però mi e vi chiedo delle cose, visto che non le so: come va Strike della
Star? Vende? E i Lanciostory/Skorpio dell'Eura stanno su coi costi solo
perchè stampati su carta velina?

Brand New non lo metterei tanto nel calderone, perchè IMHO i problemi
distributivi della Free Books non permettono di discernere bene.
Post by ragle gumm
Rivolgendomi a Federico, se hai ragione, cioè se noi appassionati di
nicchia contiamo così poco, e se stampare uno spot non basta ad agganciare
i lettori della propria serie, vuol dire che non è possibile raggiungere
nuovi lettori da zero al di fuori della Bonelli: ovvero senza avere spazio
pubblicitario sul giornale di Bonelli. E mi auguro che non sia così.
Immagino tu ti riferisca sempre alle iniziative mix, giusto? Altrimenti ci
sarebbe il buon successo anche di vendite di John Doe dell'Eura a smentirti.
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
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ragle gumm
2006-02-07 18:09:51 UTC
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Post by Hytok
Intendi che molti non supereranno quel "nonostante"?
Lo ammetto, è un mio timore: ci potrebbero essere lettori che cadono
nell'errore di identificare alcuni personaggi come un "film già iniziato".
O un genere che non rientra nei propri gusti. Insomma non si parte da
zero...
Del resto imho quando la vecchia Zona x (prima maniera) aveva come
protagonista e testimonial Martin Mistere, siamo sicuri che abbia ottenuto
"l'assaggio" di tutti i lettori potenziali?
Post by Hytok
Il fatto è che un progetto come quello del Memola è un collage distorie, se
fosse una testata con un protagonista solo sarebbe più facile.
Però mi e vi chiedo delle cose, visto che non le so: come va Strike della
Star? Vende? E i Lanciostory/Skorpio dell'Eura stanno su coi costi solo
perchè stampati su carta velina?
Che io sappia, Strike ha chiuso i battenti da un po'. Come ricorderai in
quel caso ero stato critico perchè non mi piaceva la ricetta editoriale.
Imho Brand New è una rivista che nasce da un progetto ben delienato e
contiene materiale di buon livello. Strike invece aveva troppe serie
deboli non inserite in una linea editoriale equilibrata. Insomma, una
sommatoria di materiale fumettistico disomogeneo e spesso non eccelso, e
un traino illustre (Agenzia Incantesimi).
Che poi BN sia a rischio, questo dipende dalla distribuzione e non dalla
qualità.
Post by Hytok
Immagino tu ti riferisca sempre alle iniziative mix, giusto? Altrimenti ci
sarebbe il buon successo anche di vendite di John Doe dell'Eura a smentirti.
Purtroppo le cose non sono come io e te speriamo Hytok :) Mi sembra di
ricordare che molto tempo fa, RRobe sul forum di cus, ha parlato di
vendite buone per l'Eura, ma modeste se paragonate alla Bonelli. John Doe
purtroppo non è riuscito ad ottenere quelle cifre pazzesche che
caratterizzano i migliori Bonelli. Adesso non ricordo il post esatto.
Magari qualcuno che ci legge mi può aiutare con un link?
Imho "suppongo", che John Doe non arrivi al margine di pareggio previsto
in via Buonarroti (credo 35mila copie). Se ho scritto cazzate accetto
smentite e infomazioni supplementari :)
Certo oltre a vendere cmq bene, per quanto riguarda la critica Recchioni e
Bartoli hanno dimostrato che si possono fare ottimi fumetti in stile
Bonelli (imho meglio di molti Bonelli). Ma l'Eura non ha fatto il
colpaccio che sperava: ovvero un Bonellide che compete con i Bonelli a
colpi di cifre Bonelli.
E anche qui non me lo spiego... perché John Doe non vende che so... 75.000
copie?
E' troppo complicato? Siamo noi appassionati che frequantano internet,
vanno in fumetteria, leggono romanzi, ecc... ad essere un termometro non
del tutto indicativo del successo di un fumetto (come dice Memola)?
O forse è una questione di mezzi e platea pubblicitaria?
Anzi pongo una domanda in stile what if: cosa sarebbe successo se John Doe
avesse potuto usufruire della pubblicità sul giornale di Bonelli, e di
molti dei disegnatori in forza presso la stessa casa editrice?

ciao,
ragle
--
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Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-07 19:20:06 UTC
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Dolcegramma per ragle gumm!
Post by ragle gumm
Che io sappia, Strike ha chiuso i battenti da un po'. Come ricorderai in
quel caso ero stato critico perchè non mi piaceva la ricetta editoriale.
IMHO Strike non ha chiuso per la ricetta, ha chiuso per
gl'ingredienti. Che poi anche la ricetta fosse migliorabile (per
esempio avrebbe potuto affiancarsi, per temi e storie, ai settimanali
Eura, presentando cose che questi ultimi non fanno, piuttosto che come
concorrente. Ma siamo nel regno dei se e dei ma) ci sta.
Post by ragle gumm
Imho Brand New è una rivista che nasce da un progetto ben delienato e
contiene materiale di buon livello.
Soprattutto il target e' diverso, e l'insieme appare omogeneo e non
raffazzonato alla bell'e meglio.
Post by ragle gumm
E' troppo complicato? Siamo noi appassionati che frequantano internet,
vanno in fumetteria, leggono romanzi, ecc... ad essere un termometro non
del tutto indicativo del successo di un fumetto (come dice Memola)?
[storico]
"IAF non e' rappresentativo".
[/storico]
Post by ragle gumm
O forse è una questione di mezzi e platea pubblicitaria?
Certamente. Una maggiore esposizione iniziale aiuta. Monster Allergy
non sta chiudendo, a quanto ho capito, per ragioni legate alla
vendite, ed e' diventato un piccolo caso, all'inizio, anche grazie
alle pubblicita' in TV.
Solo che certe cose puoi farle se hai i mezzi economici per farlo. Per
questo internet puo' essere molto importante per un editore di
fumetti: permette un'esposizione abbastanza buona a basso costo
(seppur a una ben determinata fascia di utenza) e lascia la porta
aperta al passaparola.
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Hytok
2006-02-07 21:04:49 UTC
Permalink
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Monster Allergy
non sta chiudendo, a quanto ho capito, per ragioni legate alla
vendite
Puoi dire per quali?
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
L'oracolo sampdoriano di Sunnydale
http://janeway.splinder.com/
http://lacasadeglielfi.altervista.org/
Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-07 21:52:52 UTC
Permalink
Dolcegramma per Hytok!
Post by Hytok
Post by Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
Monster Allergy
non sta chiudendo, a quanto ho capito, per ragioni legate alla
vendite
Puoi dire per quali?
Avrei dovuto essetr piu' specifico, e dire "non solo" per ragioni
legate alle vendite.

Comunque, da un recente post di ReCatastrofe: "Chiude, mi pare con il
numero 28 o 29, per scarse vendite + casini interni legati proprio al
cartone animato che è stato venduto negli usa alla Warner Bros che è
la diretta concorrente della Disney."
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
Federico Memola
2006-02-07 20:08:22 UTC
Permalink
Post by ragle gumm
Post by Hytok
Immagino tu ti riferisca sempre alle iniziative mix, giusto? Altrimenti ci
sarebbe il buon successo anche di vendite di John Doe dell'Eura a smentirti.
Purtroppo le cose non sono come io e te speriamo Hytok :) Mi sembra di
ricordare che molto tempo fa, RRobe sul forum di cus, ha parlato di
vendite buone per l'Eura, ma modeste se paragonate alla Bonelli. John Doe
purtroppo non è riuscito ad ottenere quelle cifre pazzesche che
caratterizzano i migliori Bonelli. Adesso non ricordo il post esatto.
Magari qualcuno che ci legge mi può aiutare con un link?
Imho "suppongo", che John Doe non arrivi al margine di pareggio previsto
in via Buonarroti (credo 35mila copie). Se ho scritto cazzate accetto
smentite e infomazioni supplementari :)
Io non posso spiattellare cifre altrui, né quando sono voci di corridoio
(perché non certe), né
quando mi vengono magari riferite dai diretti interessati, perché non
sarebbe corretto. Ti posso
però assicurare che nessuna delle testate bonellidi (e quindi ci metto
dentro il Jonathan Steele
attuale) raggiunge le vendite del Jonathan Steele bonelliano quando ha
chiuso. NESSUNA. Così
come TUTTE le testate della Bonelli che hanno chiuso negli ultimi anni o
che chiuderanno
vendevano (vendono) PIU' di qualunque testata bonellide edita da altre
case editrici. E questo lo
possono confermare anche gli altri titolari delle suddette testate
bonellidi (e l'hanno anche fatto
più di una volta). Ora, come ho detto precedentemente, Jonathan Steele
attualmente vende fra le
17.000 e le 18.000, ed è un buonissimo risultato, anche considerando il
fatto che produrlo costa
di più (per quanto molto meno rispetto in Bonelli). E' un risultato per
cui i famigerati 5.000 lettori
appassionati sono preziosissimi e ce li "coccoliamo" per bene (su, non vi
sentite coccolati?), però
rispetto al pubblico cui si rivolge una testata "bonellide" (non parliamo
poi di una testata della
Bonelli), sono purtroppo una minoranza. Simpatica, partecipe, sostegno e
nutrimento del nostro
ego, ma pur sempre una minoranza. E questo non è un giudizio, è un dato di
fatto. Forse anche
ottimistico (mi riferisco ai 5.000), se pensiamo che oggi un albo
distribuito nelle sole fumetterie
che raggiunge le 1,500 copie viene considerato un successone.
Siamo una piccola comunità, e questo spesso falsa la percezione della
realtà.
Post by ragle gumm
Anzi pongo una domanda in stile what if: cosa sarebbe successo se John Doe
avesse potuto usufruire della pubblicità sul giornale di Bonelli, e di
molti dei disegnatori in forza presso la stessa casa editrice?
Questo non lo possiamo certo sapere. Però possiamo essere certi di una
cosa: che se fosse uscito
per la Bonelli, non sarebbe stato com'è. Così come il Jonathan attuale è
diverso da quello
pubblicato in Bonelli. Così come l'Insonne sarebbe ben diversa. Forse
dall'esterno è più difficile
farci caso, ma le differenze (grafiche e narrative) fra i fumetti editi
dalla Bonelli e gli altri sono
abissali, per mille ragioni diverse. Non è una questione di migliori o di
peggiori, è proprio una
questione di differenze. E, dal mio punto di vista, è un bene, perché
diversifica l'offerta.
Sul perché poi un fumetto Bonelli venda comunque di più, si dovrebbe
aprire un altro discorso
riguardante le tematiche, le scelte filosofiche della casa editrice, la
tradizione, la forza nella
promozione e altri elementi ancora.
E a questo punto mi domando: ma come siamo arrivati a parlare di tutto
questo? Boh! Meglio che
mi fermi, se non chissà dove vado a finire!

Ciao,

Federico
--
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Giovanni "il_pellegrino" Scanzo
2006-02-07 21:55:31 UTC
Permalink
Dolcegramma per Federico Memola!
Post by Federico Memola
Sul perché poi un fumetto Bonelli venda comunque di più, si dovrebbe
aprire un altro discorso
riguardante le tematiche, le scelte filosofiche della casa editrice, la
tradizione, la forza nella
promozione e altri elementi ancora.
E a questo punto mi domando: ma come siamo arrivati a parlare di tutto
questo? Boh! Meglio che
mi fermi, se non chissà dove vado a finire!
No, no, vai pure avanti, tranquillo... ^^
--
Buon cammino!
il_pellegrino

"Leggo per legittima difesa." - Woody Allen
ragle gumm
2006-02-07 23:36:37 UTC
Permalink
Federico Memola ha scritto:

[...]
Post by Federico Memola
come TUTTE le testate della Bonelli che hanno chiuso negli ultimi anni o
che chiuderanno
vendevano (vendono) PIU' di qualunque testata bonellide edita da altre
case editrici.
Se ho capito bene il tuo discorso, le 25mila copie che vendeva J.S prima
di cambiare editore, sono una cifra di tutto rispetto al di fuori della
Bonelli.
Post by Federico Memola
E' un risultato per
cui i famigerati 5.000 lettori
appassionati sono preziosissimi e ce li "coccoliamo" per bene (su, non vi
sentite coccolati?),
LOL

certo che ci sentiamo coccolati! :)
battute a parte devo riconscere che hai accettato la discussione e il
confronto con i lettori anche quando non dovevi promuovere il tuo lavoro.
Purtroppo qui per un professionista non è facile: siamo in tanti, e
bisogna necessariamente filtrare tra battute, cazzeggi, provocazioni,
critici che si esprimono con troppa foga, partigiani appassionati di
questo o quel modo di fare fumetti, ecc... Il fatto che sia qui di tanto
in tanto, è una testimonianza della tua grande disponibilità.

Poi, se ci vuoi anche coccolare con consumazioni al bar, ci presentiamo
tutti alla prossima fiera in cui sarai ospite :P
Post by Federico Memola
Sul perché poi un fumetto Bonelli venda comunque di più, si dovrebbe
aprire un altro discorso
riguardante le tematiche, le scelte filosofiche della casa editrice, la
tradizione, la forza nella
promozione e altri elementi ancora.
Indubbiamente sono tutti elementi che determinano il valore aggiunto e la
reputazione del "marchio" Bonelli. Però così come la Marvel e la DC si
incentivano vicendevolmente a fare sempre meglio. Mi auguro che anche gli
editori del made in Italy "bonellide" riescano prima o poi ad avere un
venduto che si avvicini alle cifre Bonelli. Come ho già scritto, imho ne
gioverebbe tutto il settore.
Post by Federico Memola
E a questo punto mi domando: ma come siamo arrivati a parlare di tutto
questo? Boh! Meglio che
mi fermi, se non chissà dove vado a finire!
Per gli appassionati di calcio, non basta vedere la partita. Si leggono le
riviste sportive, si guardano le interviste, si discute sui moduli, ecc...
Analogamente, noi malati di fumetto (credo non valga solo per me), siamo
più che felici quando un noto professionista viene qui e "ragiona"
sull'editoria italiana. Quindi se ti scappa qualche altra riflessione, non
farti problemi! :)

ciao,
ragle

P.S.: L'ultimo numero di J.S. mi è molto piaciuto. Aggiungi il mio voto al
partito pro Jasmine ;)
--
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Federico Memola
2006-02-09 11:20:04 UTC
Permalink
Post by ragle gumm
Post by Federico Memola
come TUTTE le testate della Bonelli che hanno chiuso negli ultimi anni o
che chiuderanno
vendevano (vendono) PIU' di qualunque testata bonellide edita da altre
case editrici.
Se ho capito bene il tuo discorso, le 25mila copie che vendeva J.S prima
di cambiare editore, sono una cifra di tutto rispetto al di fuori della
Bonelli.
Nel campo dei fumetti, per qualunque editore di bonellidi (ma anche per la
maggior parte delle
altre pubblicazioni) 25.000 copie sono un miraggio sempre più indistinto
all'orizzonte. Per un
editore estero (penso a Europa e Stati Uniti, perché il Giappone
costituisce sempre un discorso a
parte) sono un traguardo di tutto rispetto a cui si può cominciare a
parlare di successo.
Poi in ogni mercato ci sono i "casi" in cui si superano le 100.000 copie,
solo che all'estero sono un
po' di più che da noi.

Ciao,

Federico
--
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Hytok
2006-02-07 20:52:26 UTC
Permalink
Post by ragle gumm
Post by Hytok
Intendi che molti non supereranno quel "nonostante"?
Lo ammetto, è un mio timore: ci potrebbero essere lettori che cadono
nell'errore di identificare alcuni personaggi come un "film già iniziato".
IMO non è un errore, è una considerazione legittima. Io stesso ad esempio
non seguo L'insonne per questo motivo, o non sono entusiasta di 3200.
Post by ragle gumm
O un genere che non rientra nei propri gusti. Insomma non si parte da
zero...
Del resto imho quando la vecchia Zona x (prima maniera) aveva come
protagonista e testimonial Martin Mistere, siamo sicuri che abbia ottenuto
"l'assaggio" di tutti i lettori potenziali?
Chissà.
Post by ragle gumm
Post by Hytok
Immagino tu ti riferisca sempre alle iniziative mix, giusto? Altrimenti ci
sarebbe il buon successo anche di vendite di John Doe dell'Eura a smentirti.
Purtroppo le cose non sono come io e te speriamo Hytok :) Mi sembra di
ricordare che molto tempo fa, RRobe sul forum di cus, ha parlato di
vendite buone per l'Eura, ma modeste se paragonate alla Bonelli.
E' vero, ma ho anche letto in quella lunga intervista che postai, e anche
altrove, che nel frattempo sono cresciute, e che JD gode di ottima salute
oltre le attese iniziali. Discorso opposto per Dante, che prefiguravano più
appetibile di JD e invece stenta a raggiungere il pareggio di bilancio.
Post by ragle gumm
John Doe
purtroppo non è riuscito ad ottenere quelle cifre pazzesche che
caratterizzano i migliori Bonelli.
Adesso non ricordo il post esatto.
Magari qualcuno che ci legge mi può aiutare con un link?
Imho "suppongo", che John Doe non arrivi al margine di pareggio previsto
in via Buonarroti (credo 35mila copie
A me la soglia Bonelli risultava più bassa, intorno alle 25mila, ma da
fonti indirette.
Post by ragle gumm
Se ho scritto cazzate accetto
smentite e infomazioni supplementari :)
Quel post di RRobe (chissà se ci legge ancora) è vecchiotto, non posso
metterci la mano sul fuoco ma da indizi credo che le cose siano migliorate
un pochino. Certo non vende quanto Tex, ma a naso almeno 40mila che citi
IMHO le vende.
Post by ragle gumm
Certo oltre a vendere cmq bene, per quanto riguarda la critica Recchioni e
Bartoli hanno dimostrato che si possono fare ottimi fumetti in stile
Bonelli (imho meglio di molti Bonelli). Ma l'Eura non ha fatto il
colpaccio che sperava: ovvero un Bonellide che compete con i Bonelli a
colpi di cifre Bonelli.
Eppure la distribuzione Eura è *quasi* a livelli Bonelli. Forse il target
del personaggio non consente grossi boom?
Post by ragle gumm
Anzi pongo una domanda in stile what if: cosa sarebbe successo se John Doe
avesse potuto usufruire della pubblicità sul giornale di Bonelli, e di
molti dei disegnatori in forza presso la stessa casa editrice?
Chi lo sa... anche Napoleone è un ottimo fumetto, ma vende forse meno di
John Doe... molto dipende anche dal target.
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
L'oracolo sampdoriano di Sunnydale
http://janeway.splinder.com/
http://lacasadeglielfi.altervista.org/
InvernoMuto
2006-02-20 20:13:23 UTC
Permalink
In una cella di un hotel alveare di Osaka, quando il display LCD indicava
Tue, 07 Feb 2006 19:09:51 +0100, l'hacker conosciuto nel cyberspazio col
Post by ragle gumm
Del resto imho quando la vecchia Zona x (prima maniera) aveva come
protagonista e testimonial Martin Mistere, siamo sicuri che abbia ottenuto
"l'assaggio" di tutti i lettori potenziali?
Per nulla.
Io credevo fosse una sorta di "spin-off" di MM, che non leggevo, e non lo
comprai mai.
--
Alessio Andreotti [InvernoMuto]
Un coltello e' un amico muto... non puo' tradirti...
- Leonida (John Doe, Lorenzo Bartoli)
skalda
2006-02-21 11:04:22 UTC
Permalink
InvernoMuto ha scritto:

[Zona X]
Post by InvernoMuto
Per nulla.
Io credevo fosse una sorta di "spin-off" di MM, che non leggevo, e non lo
comprai mai.
Io, invece, smisi di prenderlo quando ogni minimo legame con MM svanì,
pur non essendo un lettore assiduo della creatura di Castelli. :)
--
Skalda
Hytok
2006-02-21 16:10:01 UTC
Permalink
Post by skalda
[Zona X]
Post by InvernoMuto
Per nulla.
Io credevo fosse una sorta di "spin-off" di MM, che non leggevo, e non lo
comprai mai.
Io, invece, smisi di prenderlo quando ogni minimo legame con MM svanì,
pur non essendo un lettore assiduo della creatura di Castelli. :)
Io invece l'ho adorato sia prima che dopo! ^___^
--
Jolan Tru, Filippo "Hytok" Simone
L'oracolo sampdoriano di Sunnydale
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http://lacasadeglielfi.altervista.org/
Federico Memola
2006-02-06 22:24:33 UTC
Permalink
Post by ragle gumm
Tuttavia, solo per fare quattro chiacchiere tra appassionati, perché usare
Lazarus Ledd e Jonathan Steele come traino?
Secondo me (opinione personale), tu e Ade sottovalutate un pochino la
forza che hanno i vostri cognomi.
Ecco, questo è il problema: "qui" non è una fetta consistente del pubblico
cui si rivolge una testata
da edicola di formato bonelliano.

Piccola parentesi per chiarire la situazione.
Prendiamo proprio Jonathan Steele: attualmente vende sulle 15.000 copie in
edicola e 2.000 in
libreria, per un totale di 17/18.000 acquirenti (così rispondo anche a
qualcuno che l'aveva
chiesto). Il forum di Jonathan Steele ha 88 iscritti, la mailing list di
Ayaaaak 522, Comicus (dove
certo non credo che sia la testata più letta!) ben 1643 (wow!), questo
newsgroup non lo so, ma
saremo circa in quell'ordine. Ammettiamo che fra gente che naviga in
Internet senza registrarsi,
acquirenti di riviste e fanzine (all'epoca in cui ci lavoravo io, Fumo di
China vendeva 5.000 copie
scarse, oggi molto meno, temo), clienti delle fumetterie, si arrivi alla
considerevole cifra di 5.000
lettori di Jonathan che si tengono informati sulla testata e su quel che
fa il suo autore. 5.000 sono
tantissimi, nonché preziosissimi per una testata come questa. Ma sono
comunque meno di un
terzo del totale.
Post by ragle gumm
Non bastava dare appuntamenti ai vostri lettori abituali, sulle pagine di
LL e JS?
Purtroppo i 5.000 di cui sopra sono anche gli stessi che si tengono
informati. Una pubblicazione
da edicola a larga diffusione vive molto anche di lettori che sono
appassionati di quel
personaggio, che lo leggono perché gli piace, ma non sanno nemmeno chi lo
ha scritto e
disegnato (io sono il primo a rimanere basito in questi casi, ma sai
quanta gente va a vedere un
film, gli piace anche, ma poi non ti sa dire il nome di almeno un attore
che c'era dentro o del
regista?). E poi non è detto che chi legge Jonathan sia interessato ad
altre opere del suo autore.
Quindi ci sarà magari chi comprerà Altrimondi perché ha semplicemente
visto (o sa) che ci sono
dentro Jonathan o Lazarus per poi (si spera) rimanere colpito anche dalle
altre storie.
Post by ragle gumm
Mettere sulla nuova collana due personaggi, che hanno un passato alle
spalle fatto di ricche sottotrame, colpi di scena, e numerosi albi, non
potrebbe scoraggiare qualcuno?
Beh, io sto scrivendo una storia che, sebbene perfettamente inserita nel
mondo di Jonathan, sia
comunque slegata dalla continuity principale della serie, e suppongo che
Ade stia facendo lo
stesso. Potenzialmente questa testata è rivolta ANCHE a un pubblico che
non segue Jonathan o
Lazarus, quindi non si può pretendere che sappiano tutti i (numerosi)
presupposti alle due serie!
Post by ragle gumm
Preciso che la mia è solo una domanda da fan che si augura il maggiore
consenso possibile per un bel prodotto, e non una critica distruttiva.
Non l'ho preso come una critica, così come la mia replica è una semplice
esposizione dei
ragionamenti che ho fatto e che mi hanno portato a decidere di inserire
due personaggi "noti" a
fare da traino.
Post by ragle gumm
Qualunque cosa accada io ci sarò :)
Allora poi mi dirai.

Ciao,

Federico
--
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Johnny
2006-02-09 12:23:47 UTC
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Federico Memola ha scritto:

[cut]
Post by Federico Memola
Lazarus Ledd e Jonathan Steele hanno il palese compito di fare da traino.
[cut]

Da grande fan di LL e JS devo dire che francamente un po' mi scoccia
che ci siano storie che al di fuori della serie regolare (questo da
sempre, prendo spunto dal tuo post).
Converrai con me che un appassionato di fumetti non può comprare TUTTO
quello che esce. Proprio perchè un appassionato presumibilmente
acquisterà già un certo numero di testate con conseguente discreto
esborso di soldi.

Altro spunto.
[OT]
Fatevi vedere più spesso voi autori sul ng, così per parlare e
discutere di fumetti.
Non venite solo per pubblicizzare (sacrosanto) nuove o vecchie
pubblicazioni.
[/OT]


Ciao.
--
Johnny T.
Federico Memola
2006-02-09 12:59:55 UTC
Permalink
Post by Johnny
[cut]
Post by Federico Memola
Lazarus Ledd e Jonathan Steele hanno il palese compito di fare da traino.
[cut]
Da grande fan di LL e JS devo dire che francamente un po' mi scoccia
che ci siano storie che al di fuori della serie regolare (questo da
sempre, prendo spunto dal tuo post).
Converrai con me che un appassionato di fumetti non può comprare TUTTO
quello che esce. Proprio perchè un appassionato presumibilmente
acquisterà già un certo numero di testate con conseguente discreto
esborso di soldi.
Beh, il discorso, se vogliamo metterlo sul piano prettamente commerciale,
è più che giustificato:
invogliare un parte (non tutti, questo è scontato) di Jonathan e di
Lazarus ad acquistare l'albo, con
la speranza che poi apprezzino anche il resto del materiale e che la
testata possa camminare con
le sue gambe. E' una questione di promozione, e questo è un metodo più
efficace di una semplice
pubblicità sugli altri albi. Inoltre si parla di un albo annuale a prezzo
"popolare" (nel senso da
edicola), quindi non è questo gran sacrificio, economicamente.
Poi è chiaro che le due storie in questione sono completamente slegate
dalla continuity delle serie,
perciò chi non è intenzionato a comprare l'albo non si perde nulla di
fondamentale.
Post by Johnny
Altro spunto.
[OT]
Fatevi vedere più spesso voi autori sul ng, così per parlare e
discutere di fumetti.
Non venite solo per pubblicizzare (sacrosanto) nuove o vecchie
pubblicazioni.
[/OT]
Non so gli altri autori, ma personalmente intervengo quando ho qualcosa da
dire o quando vengo
tirato in ballo su qualche argomento e (detto senza alcuno spunto
polemico, sia chiaro) non è che
questo avvenga molto spesso... Né qui, né altrove, tranne (per ovvi
motivi) che sul forum di
Jonathan. Su internet ci sono testate e autori più popolari di Jonathan e
me, tutto qui.

Ciao,

Federico
--
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Johnny
2006-02-09 14:14:33 UTC
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Post by Federico Memola
Post by Johnny
[cut]
Post by Federico Memola
Lazarus Ledd e Jonathan Steele hanno il palese compito di fare da traino.
[cut]
Da grande fan di LL e JS devo dire che francamente un po' mi scoccia
che ci siano storie che al di fuori della serie regolare (questo da
sempre, prendo spunto dal tuo post).
Converrai con me che un appassionato di fumetti non può comprare TUTTO
quello che esce. Proprio perchè un appassionato presumibilmente
acquisterà già un certo numero di testate con conseguente discreto
esborso di soldi.
Beh, il discorso, se vogliamo metterlo sul piano prettamente commerciale,
invogliare un parte (non tutti, questo è scontato) di Jonathan e di
Lazarus ad acquistare l'albo, con
la speranza che poi apprezzino anche il resto del materiale e che la
testata possa camminare con
le sue gambe. E' una questione di promozione, e questo è un metodo più
efficace di una semplice
pubblicità sugli altri albi. Inoltre si parla di un albo annuale a prezzo
"popolare" (nel senso da
edicola), quindi non è questo gran sacrificio, economicamente.
Poi è chiaro che le due storie in questione sono completamente slegate
dalla continuity delle serie,
perciò chi non è intenzionato a comprare l'albo non si perde nulla di
fondamentale.
Io il discorso commerciale lo capisco benissimo. Credimi, benissimo.
E credo che abbia anche una certa efficacia.
Io penso però che una parte di lettori non sarà contenta. Non perchè
ha paura che le storie facciano parte della continuity della serie
regolare, ma semplicemente perchè sa che ci sono delle storie del suo
fumetto preferito inserite in un contenitore il cui resto del contenuto
magari a lui non interessa. Vorrebbe (forse non è il termine adatto)
avere una sorta di garanzia in quanto affezionato e fedele lettore
della serie. Per spiegarsi meglio: io ti garantisco che ti compro tutti
gli albi, tu mi garantisci che mi fai leggere tutte le storie tra serie
regolare e al massimo speciali (che sono ottimi imho per sviluppare
storie con trame più ampie). Non ho fatto analisi di mercato, ma
basandomi sulla mia opinione credo che una persona acquisterà la
rivista principalmente perchè incuriosita dalla novità e non perchè
c'è una storia di LL o di JS. In altre parole, non credo che il
successo del nuovo prodotto dipenda dal numero di lettori di JS o LL se
non per il fatto che avete pubblicizzato il prodotto sulle pagine di
questi due fumetti.
Post by Federico Memola
Post by Johnny
Altro spunto.
[OT]
Fatevi vedere più spesso voi autori sul ng, così per parlare e
discutere di fumetti.
Non venite solo per pubblicizzare (sacrosanto) nuove o vecchie
pubblicazioni.
[/OT]
Non so gli altri autori, ma personalmente intervengo quando ho qualcosa da
dire o quando vengo
tirato in ballo su qualche argomento e (detto senza alcuno spunto
polemico, sia chiaro) non è che
questo avvenga molto spesso... Né qui, né altrove, tranne (per ovvi
motivi) che sul forum di
Jonathan.
Non precisare che non vuoi fare polemica. Per quale motivo? E bello
farla se ci sono i presupposti. Spesso le discussioni più interessanti
nascono proprio da polemiche più o meno pretestuose, giuste o
sbagliate che siano.

Di spunti ce ne sono pochi è vero. Ma nessuno interviene. Se hai avuto
modo di sbirciare un po' il ng te ne sarai accorto. E comunque rimanere
fuori perchè c'è poca gente ha il solo effetto di farne rimanere
poca.
Sul forum di Jonathan hai ragione. Ma quello è un forum privato. Io
parlo di usenet.
Post by Federico Memola
Su internet ci sono testate e autori più popolari di Jonathan e
me, tutto qui.
Beh, non sminuire te e la tua "creatura". Ci saranno pure autori più
famosi di te e testate più popolari di JS ma siete comunque tra i
primi posti sicuramente. Almeno per quanto riguarda il fumetto
italiano.
Post by Federico Memola
Ciao,
Ciao
Post by Federico Memola
Federico
Abbiamo lo stesso nome.
--
Johnny T.
Federico Memola
2006-02-10 12:21:21 UTC
Permalink
Post by Johnny
Io il discorso commerciale lo capisco benissimo. Credimi, benissimo.
E credo che abbia anche una certa efficacia.
Io penso però che una parte di lettori non sarà contenta. Non perchè
ha paura che le storie facciano parte della continuity della serie
regolare, ma semplicemente perchè sa che ci sono delle storie del suo
fumetto preferito inserite in un contenitore il cui resto del contenuto
magari a lui non interessa. Vorrebbe (forse non è il termine adatto)
avere una sorta di garanzia in quanto affezionato e fedele lettore
della serie. Per spiegarsi meglio: io ti garantisco che ti compro tutti
gli albi, tu mi garantisci che mi fai leggere tutte le storie tra serie
regolare e al massimo speciali (che sono ottimi imho per sviluppare
storie con trame più ampie). Non ho fatto analisi di mercato, ma
basandomi sulla mia opinione credo che una persona acquisterà la
rivista principalmente perchè incuriosita dalla novità e non perchè
c'è una storia di LL o di JS. In altre parole, non credo che il
successo del nuovo prodotto dipenda dal numero di lettori di JS o LL se
non per il fatto che avete pubblicizzato il prodotto sulle pagine di
questi due fumetti.
Guarda, qui l'unica è aspettare l'uscita dell'albo e poi sentire i
commenti (anche perché, tornando a
un discorso precedente, la platea cui mi rivolgo qui su Internet è
limitata e particolare). A quel
punto sapremo tutti se l'iniziativa ha funzionato oppure no.
Post by Johnny
Non precisare che non vuoi fare polemica. Per quale motivo? E bello
farla se ci sono i presupposti. Spesso le discussioni più interessanti
nascono proprio da polemiche più o meno pretestuose, giuste o
sbagliate che siano.
Io invece sono per natura restio alle polemiche. Cerco sempre di esporre
dei fatti concrreti, e se
non sono in grado di farlo, preferisco stare zitto. Infatti spesso i miei
messaggi non ricevono
risposte, perché si limitano a un'esposizione di dati di fatto.
Un altro caso è quando parlo del mio lavoro (come sto facendo ora), dove
espongo la mia visione
del mestiere e questo lascia più spazio alla discussione.
Post by Johnny
E comunque rimanere
fuori perchè c'è poca gente ha il solo effetto di farne rimanere
poca.
Ma io non rimango fuori perché c'è poca gente. Rimango fuori quando non ho
nulla da dire di
interessante sull'argomento. E in un newsgroup che parla di fumetti a 360
gradi è chiaro che
capita di rado che sia coinvolto nella discussione.
Post by Johnny
Beh, non sminuire te e la tua "creatura". Ci saranno pure autori più
famosi di te e testate più popolari di JS ma siete comunque tra i
primi posti sicuramente. Almeno per quanto riguarda il fumetto
italiano.
E questo al dice lunga sulla condizione del fumetto italiano!
Lo dico io prima che ci pensi qualcun altro! ;-)

Ciao,

Federico
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
ragle gumm
2006-02-09 14:42:59 UTC
Permalink
Post by Johnny
Altro spunto.
[OT]
Fatevi vedere più spesso voi autori sul ng, così per parlare e
discutere di fumetti.
Non venite solo per pubblicizzare (sacrosanto) nuove o vecchie
pubblicazioni.
[/OT]
Hai mancato il bersaglio Johnny. Non farti ingannare dal fatto che
Federico posta poco :)
Federico posta poco, è vero, ma parla di tutto. Ho inserito la mail che
usa per venire qui su google per fare una ricerca nel nostro gruppo. Ecco
cosa ho trovato:

http://groups.google.it/group/it.arti.fumetti/search?q=fmemola%40hotmail.com&start=0&

Se verifichi i vari link noterai che il buon Memola viene qui dal 2002.
Tra i vari topic ho tovato:

- un suo commento su Goscinny

- un suo commento sull'andamento dei fumetti italiani

- un suo ragionamento su hammer e la fame di fumetti di fantascienza

- i suoi complimenti da lettore al talento di Elena De Grimani

- un commento su Lucca da visitatore

- informazioni ad una persona che cercava notizie sui fumetti Disney

- un semplice in bocca al lupo da lettore ad un collega.

- un consiglio ad una ragazza che cercava una scuola di fumetto a Milano

ecc...

Certo ci sono anche i post in cui parla del suo lavoro. Però sono
compensati da tutte le volte che (senza guadagnarci un centesimo) viene e
dice la sua.
Non puoi negare leggendo quegli interventi, che Federico partecipa (poco)
ma partecipa al gruppo *anche* come un qualsiasi utente.
Se invece lo vuoi cortesemente invitare a farsi vedere più spesso perchè
ti fa piacere, allora... mi unisco a te :)

ciao,
ragle
--
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Johnny
2006-02-09 14:56:40 UTC
Permalink
Post by ragle gumm
Post by Johnny
Altro spunto.
[OT]
Fatevi vedere più spesso voi autori sul ng, così per parlare e
discutere di fumetti.
Non venite solo per pubblicizzare (sacrosanto) nuove o vecchie
pubblicazioni.
[/OT]
Hai mancato il bersaglio Johnny. Non farti ingannare dal fatto che
Federico posta poco :)
Federico posta poco, è vero, ma parla di tutto. Ho inserito la mail che
usa per venire qui su google per fare una ricerca nel nostro gruppo. Ecco
http://groups.google.it/group/it.arti.fumetti/search?q=fmemola%40hotmail.com&start=0&
Se verifichi i vari link noterai che il buon Memola viene qui dal 2002.
- un suo commento su Goscinny
- un suo commento sull'andamento dei fumetti italiani
- un suo ragionamento su hammer e la fame di fumetti di fantascienza
- i suoi complimenti da lettore al talento di Elena De Grimani
- un commento su Lucca da visitatore
- informazioni ad una persona che cercava notizie sui fumetti Disney
- un semplice in bocca al lupo da lettore ad un collega.
- un consiglio ad una ragazza che cercava una scuola di fumetto a Milano
ecc...
Certo ci sono anche i post in cui parla del suo lavoro. Però sono
compensati da tutte le volte che (senza guadagnarci un centesimo) viene e
dice la sua.
Non puoi negare leggendo quegli interventi, che Federico partecipa (poco)
ma partecipa al gruppo *anche* come un qualsiasi utente.
Se invece lo vuoi cortesemente invitare a farsi vedere più spesso perchè
ti fa piacere, allora... mi unisco a te :)
ciao,
ragle
Ho preso spunto per dire a lui e a gli altri autori di farsi vedere
più spesso.
Non era rivolto esclusivamente a lui.
--
Johnny T.
KaosMaster
2006-02-10 10:16:48 UTC
Permalink
Il 09 Feb 2006, 15:56, "Johnny" <***@gmail.com> ha scritto:
snip
Post by Johnny
Ho preso spunto per dire a lui e a gli altri autori di farsi vedere
più spesso.
Non era rivolto esclusivamente a lui.
--
Johnny T.
Purtroppo Federico fa parte di una esigua minoranza, non ho mai capito
perchè ma gli autori complessivamente paiono restii ad intervenire in rete.
Non credo sia una difficolta legata alla famigliarità con la rete...o non
solo almeno.

Forse è colpa nostra (li spaventiamo? troppo critici? troppo polemici?
troppo cattivi?) eppure se fossi un autore prese le adeguate misure del
fenomeno, cioè un ristretta comunita di persone variamente disturbate che
stanno al fumetto come gli appassionati di calcio all'industria del pallone
:-), non credo sia cosi difficile stabilire una forma di comunicazione.

Oppure gli autori credono chissa cosa, temendo di essere subissati di
messaggi relativi a questo o quel particolare o sentendosi in dovere di
parlare solo della loro produzione, anche se il caso di Federico dimostra il
contrario, visto che come tutti gli utenti usenet interviene quando vuole,
su quello che vuole e dicendo quello che vuole.

Proprio non riesco a capire....


P.S Non sarebbe male monitorare gli interventi degli autori a livello di iaf
confidential, disponibilità di Zogo permettendo.

Ciao, Mauro.







--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Federico Memola
2006-02-12 10:25:29 UTC
Permalink
Post by KaosMaster
Purtroppo Federico fa parte di una esigua minoranza, non ho mai capito
perchè ma gli autori complessivamente paiono restii ad intervenire in rete.
Non credo sia una difficolta legata alla famigliarità con la rete...o non
solo almeno.
Io faccio parte di quell'esigua minoranza che, per motivi di lavoro, sta
molto (troppo) tempo
incollato al computer, e dato che scrivo molte storie contemporaneamente,
nelle pause fra una
storia e l'altra (pause necessarie per sgomberare la mente da tutto quello
che riguardava la storia
precedente), mi capita spesso di controllare siti qua e là, quindi i miei
passaggi sono molto brevi,
ma frequenti. Dei colleghi che conosco, ce ne sono pochi che non
frequentano la "rete" perché
intimoriti o infastiditi dai commenti dei lettori, la maggior parte di
loro non è molto presente
perché vede il computer come uno strumento di lavoro e quindi, appena può,
si stacca dal
computer per fare altro. Quando poi uno comincia ad avere dei figli, il
tempo per stare a
"cazzeggiare" si riduce a meno di zero, quindi...
Altri hanno proprio poca dimestichezza con la macchina, nel senso che la
usano per scrivere e
poco più (anche questi sono una minoranza, però).

Ciao,

Federico (che ora passa alla prossima storia!)
--
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