SubNormale
2007-11-14 13:40:36 UTC
sempre per rispondere a quei minchioni che dicono che non si può protestare
se le compagnie Internet vendono senza troppa chiarezza. Ecco una
comunicazione interessante dell'Unione Europea dove, si sa, ci sono solo
scemi che non sanno come vanno le cose....
Tutela dei consumatori: l'UE interviene pesantemente contro le pratiche
fuorvianti applicate nei siti web che vendono biglietti aerei
Il Commissario UE responsabile per i consumatori, Meglena Kuneva, ha
annunciato oggi i risultati di un'indagine su scala UE - che ha coinvolto 15
autorità nazionali UE e inoltre la Norvegia - contro la pubblicità
fuorviante e le pratiche sleali riscontrate nei siti web che vendono
biglietti aerei. La misura repressiva colpisce compagnie aeree europee di
primo piano, compagnie a basso costo nonché altri siti web che vendono
biglietti aerei. Dall'inchiesta emerge che più di 50% di tutti i siti web
presentano irregolarità, in particolare per quanto concerne l'indicazione
dei prezzi, i termini contrattuali e la chiarezza delle condizioni proposte.
Nella settimana tra il 24 e il 28 settembre, nel corso di quella che è stata
in assoluto la prima azione congiunta a livello di UE per far rispettare i
diritti dei consumatori (coordinata dalla Commissione europea), le autorità
nazionali di forza pubblica in Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca,
Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Malta, Portogallo,
Spagna, Svezia nonché Norvegia hanno passato al setaccio più di 400 siti web
per controllare se ottemperassero alla normativa UE a tutela dei
consumatori. A questo controllo a tappeto fa seguito una fase attuativa
durante la quale le compagnie sono contattate dalle autorità e sollecitate a
correggere i siti web o a chiarire la loro posizione. Il Commissario Kuneva
ha segnalato oggi che le compagnie hanno quattro mesi di tempo per
rispondere. Oltre a prospettare l'eventualità di un'azione legale il
Commissario non esiterà ad additare al pubblico e a svergognare le compagnie
che non prenderanno provvedimenti per adeguare i loro siti alla normativa UE
una volta scaduto tale termine.
"Che si trovino a Bruxelles o a Barcellona, a Monaco o a Manchester i
consumatori hanno diritto a un'indicazione di prezzo chiara ed equa senza
che vi siano brutte sorprese nascoste nelle clausole contrattuali scritte in
carattere minuscoli" ha affermato Meglena Kuneva, Commissario UE
responsabile per la tutela dei consumatori. "Ci siamo resi conto che circa
50% dei siti web che vendono biglietti aerei vengono meno attualmente ai
loro obblighi verso i consumatori europei. Le cifre pubblicate oggi indicano
che in questo settore sussiste un importante problema. Ed è un problema
europeo che richiede un intervento su scala europea". Il Commissario ha
aggiunto: "Oggi invio alle compagnie un monito estremamente severo
sollecitandole a mettere in ordine i loro affari quanto prima. Allo scadere,
a gennaio, del periodo loro concesso non esiterò a prendere misure ulteriori
e a additare al pubblico e a svergognare le compagnie che si trovino ancora
in posizione irregolare".
L' "Indagine a tappeto"
L' "indagine a tappeto" a livello UE è un nuovo tipo di intervento attuativo
dell'UE - un controllo sistematico condotto contemporaneamente e in modo
coordinato in diversi Stati membri per individuare le violazioni della
normativa a tutela dei consumatori. Questa indagine sulle vendite di
biglietti aerei è stata avviata e coordinata dalla Commissione in forza del
regolamento sulla cooperazione in materia di tutela dei consumatori entrato
in vigore alla fine del 2006.
Come funziona?
Nel corso della stessa settimana a fine settembre le autorità nazionali che
hanno partecipato all'operazione hanno utilizzato una metodologia comune e
termini di ricerca predefiniti come ad esempio "biglietto aereo, volo a
basso costo, viaggio, last-minute, miglia aeree, volate a prezzo scontato"
per identificare e investigare i siti web che vendono biglietti aerei a
consumatori residenti nei loro paesi. Le autorità nazionali hanno passato in
rassegna centinaia di siti per identificare quelli che risultassero essere
in situazione di non conformità con la normativa UE (direttiva 84/450/CEE
sulla pubblicità ingannevole e direttiva 93/13/CEE del Consiglio sulle
clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori).
L'indagine a tappeto si è concentrata su tre pratiche principali:
a.. Indicazione chiara dei prezzi: sin dalla prima schermata si deve dare
un'indicazione chiara del prezzo complessivo quando si fa pubblicità di un
prezzo su un sito web. Ciò significa che tutti gli oneri addizionali come
tasse oppure balzelli legati alla prenotazione o all'uso di carte di credito
devono essere chiaramente indicati fin dall'inizio invece di essere aggiunti
in una fase successiva della prenotazione.
b.. Disponibilità: tutte le condizioni dell'offerta, in particolare le
limitazioni relative alla disponibilità di un'offerta, vanno chiaramente
indicate. I prezzi e le offerte speciali sono spesso usati per adescare i
consumatori a iniziare il processo di prenotazione di un volo - nella realtà
vi è soltanto un numero limitatissimo di posti disponibili sulla base
dell'offerta pubblicizzata.
c.. Termini contrattuali equi: i termini contrattuali generali devono
essere chiaramente indicati, facilmente accessibili ed equi. Tra le pratiche
inique vi è ad esempio l'assicurazione obbligatoria collegata all'offerta o
il caso in cui i consumatori devono esplicitamente indicare di rinunciare a
una clausola assicurativa piuttosto che scegliere spontaneamente di
sottoscriverla. I termini e le condizioni contrattuali devono essere
disponibili nella lingua del consumatore.
Risultati dell'indagine a tappeto 2007
Paese Numero di siti web indagati Numero di siti web che presentavano
irregolarità Numero di casi che devono essere seguiti dalla CPC*
Numero di casi da seguire a livello nazionale
Svezia 32 16 1 15
Bulgaria 54 18 0 18
Danimarca 62 25 21 4
Grecia 13 0 0 0
Finlandia 30 20 9 11
Cipro 8 0 0 0
Lituania 40 23 0 23
Belgio 48 46 9 37
Portogallo 16 11 0 11
Spagna 11 7 3 4
Italia 11 9 1 8
Austria 20 0 0 0
Norvegia 31 22 10 12
Francia 31 13 5 8
Estonia 26 14 4 10
Malta 14 2 0 2
Totale 447 226 63 163
*CPC = Consumer Protection Co-operation Network (rete di cooperazione per la
tutela dei consumatori) - una rete delle autorità di forza pubblica
nazionali dei 27 Stati membri (nonché della Norvegia e dell'Islanda)
costituita in virtù del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei
consumatori (regolamento (CE) n. 2006/2004) per affrontare le problematiche
transnazionali.
Quali sono i prossimi passi?
Dopo l'indagine a tappeto le compagnie saranno contattate dalle autorità e
invitate a fornire chiarimenti o a cambiare le loro pratiche. Contro coloro
che non si adeguassero potrebbero essere intentate azioni legali con
conseguenti sanzioni pecuniarie o l'obbligo di chiudere i loro siti web.
Nella pratica, le autorità nazionali esamineranno i casi nazionali e
adotteranno eventuali azioni repressive. Per i casi transnazionali esse
chiederanno l'assistenza dei colleghi di altre autorità dell'UE tramite la
rete CPC (ad esempio laddove l'operatore agisca a partire da un altro
paese).
Rosella Conticchio Schirò
Commissione europea
Rappresentanza in Italia
se le compagnie Internet vendono senza troppa chiarezza. Ecco una
comunicazione interessante dell'Unione Europea dove, si sa, ci sono solo
scemi che non sanno come vanno le cose....
Tutela dei consumatori: l'UE interviene pesantemente contro le pratiche
fuorvianti applicate nei siti web che vendono biglietti aerei
Il Commissario UE responsabile per i consumatori, Meglena Kuneva, ha
annunciato oggi i risultati di un'indagine su scala UE - che ha coinvolto 15
autorità nazionali UE e inoltre la Norvegia - contro la pubblicità
fuorviante e le pratiche sleali riscontrate nei siti web che vendono
biglietti aerei. La misura repressiva colpisce compagnie aeree europee di
primo piano, compagnie a basso costo nonché altri siti web che vendono
biglietti aerei. Dall'inchiesta emerge che più di 50% di tutti i siti web
presentano irregolarità, in particolare per quanto concerne l'indicazione
dei prezzi, i termini contrattuali e la chiarezza delle condizioni proposte.
Nella settimana tra il 24 e il 28 settembre, nel corso di quella che è stata
in assoluto la prima azione congiunta a livello di UE per far rispettare i
diritti dei consumatori (coordinata dalla Commissione europea), le autorità
nazionali di forza pubblica in Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca,
Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Malta, Portogallo,
Spagna, Svezia nonché Norvegia hanno passato al setaccio più di 400 siti web
per controllare se ottemperassero alla normativa UE a tutela dei
consumatori. A questo controllo a tappeto fa seguito una fase attuativa
durante la quale le compagnie sono contattate dalle autorità e sollecitate a
correggere i siti web o a chiarire la loro posizione. Il Commissario Kuneva
ha segnalato oggi che le compagnie hanno quattro mesi di tempo per
rispondere. Oltre a prospettare l'eventualità di un'azione legale il
Commissario non esiterà ad additare al pubblico e a svergognare le compagnie
che non prenderanno provvedimenti per adeguare i loro siti alla normativa UE
una volta scaduto tale termine.
"Che si trovino a Bruxelles o a Barcellona, a Monaco o a Manchester i
consumatori hanno diritto a un'indicazione di prezzo chiara ed equa senza
che vi siano brutte sorprese nascoste nelle clausole contrattuali scritte in
carattere minuscoli" ha affermato Meglena Kuneva, Commissario UE
responsabile per la tutela dei consumatori. "Ci siamo resi conto che circa
50% dei siti web che vendono biglietti aerei vengono meno attualmente ai
loro obblighi verso i consumatori europei. Le cifre pubblicate oggi indicano
che in questo settore sussiste un importante problema. Ed è un problema
europeo che richiede un intervento su scala europea". Il Commissario ha
aggiunto: "Oggi invio alle compagnie un monito estremamente severo
sollecitandole a mettere in ordine i loro affari quanto prima. Allo scadere,
a gennaio, del periodo loro concesso non esiterò a prendere misure ulteriori
e a additare al pubblico e a svergognare le compagnie che si trovino ancora
in posizione irregolare".
L' "Indagine a tappeto"
L' "indagine a tappeto" a livello UE è un nuovo tipo di intervento attuativo
dell'UE - un controllo sistematico condotto contemporaneamente e in modo
coordinato in diversi Stati membri per individuare le violazioni della
normativa a tutela dei consumatori. Questa indagine sulle vendite di
biglietti aerei è stata avviata e coordinata dalla Commissione in forza del
regolamento sulla cooperazione in materia di tutela dei consumatori entrato
in vigore alla fine del 2006.
Come funziona?
Nel corso della stessa settimana a fine settembre le autorità nazionali che
hanno partecipato all'operazione hanno utilizzato una metodologia comune e
termini di ricerca predefiniti come ad esempio "biglietto aereo, volo a
basso costo, viaggio, last-minute, miglia aeree, volate a prezzo scontato"
per identificare e investigare i siti web che vendono biglietti aerei a
consumatori residenti nei loro paesi. Le autorità nazionali hanno passato in
rassegna centinaia di siti per identificare quelli che risultassero essere
in situazione di non conformità con la normativa UE (direttiva 84/450/CEE
sulla pubblicità ingannevole e direttiva 93/13/CEE del Consiglio sulle
clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori).
L'indagine a tappeto si è concentrata su tre pratiche principali:
a.. Indicazione chiara dei prezzi: sin dalla prima schermata si deve dare
un'indicazione chiara del prezzo complessivo quando si fa pubblicità di un
prezzo su un sito web. Ciò significa che tutti gli oneri addizionali come
tasse oppure balzelli legati alla prenotazione o all'uso di carte di credito
devono essere chiaramente indicati fin dall'inizio invece di essere aggiunti
in una fase successiva della prenotazione.
b.. Disponibilità: tutte le condizioni dell'offerta, in particolare le
limitazioni relative alla disponibilità di un'offerta, vanno chiaramente
indicate. I prezzi e le offerte speciali sono spesso usati per adescare i
consumatori a iniziare il processo di prenotazione di un volo - nella realtà
vi è soltanto un numero limitatissimo di posti disponibili sulla base
dell'offerta pubblicizzata.
c.. Termini contrattuali equi: i termini contrattuali generali devono
essere chiaramente indicati, facilmente accessibili ed equi. Tra le pratiche
inique vi è ad esempio l'assicurazione obbligatoria collegata all'offerta o
il caso in cui i consumatori devono esplicitamente indicare di rinunciare a
una clausola assicurativa piuttosto che scegliere spontaneamente di
sottoscriverla. I termini e le condizioni contrattuali devono essere
disponibili nella lingua del consumatore.
Risultati dell'indagine a tappeto 2007
Paese Numero di siti web indagati Numero di siti web che presentavano
irregolarità Numero di casi che devono essere seguiti dalla CPC*
Numero di casi da seguire a livello nazionale
Svezia 32 16 1 15
Bulgaria 54 18 0 18
Danimarca 62 25 21 4
Grecia 13 0 0 0
Finlandia 30 20 9 11
Cipro 8 0 0 0
Lituania 40 23 0 23
Belgio 48 46 9 37
Portogallo 16 11 0 11
Spagna 11 7 3 4
Italia 11 9 1 8
Austria 20 0 0 0
Norvegia 31 22 10 12
Francia 31 13 5 8
Estonia 26 14 4 10
Malta 14 2 0 2
Totale 447 226 63 163
*CPC = Consumer Protection Co-operation Network (rete di cooperazione per la
tutela dei consumatori) - una rete delle autorità di forza pubblica
nazionali dei 27 Stati membri (nonché della Norvegia e dell'Islanda)
costituita in virtù del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei
consumatori (regolamento (CE) n. 2006/2004) per affrontare le problematiche
transnazionali.
Quali sono i prossimi passi?
Dopo l'indagine a tappeto le compagnie saranno contattate dalle autorità e
invitate a fornire chiarimenti o a cambiare le loro pratiche. Contro coloro
che non si adeguassero potrebbero essere intentate azioni legali con
conseguenti sanzioni pecuniarie o l'obbligo di chiudere i loro siti web.
Nella pratica, le autorità nazionali esamineranno i casi nazionali e
adotteranno eventuali azioni repressive. Per i casi transnazionali esse
chiederanno l'assistenza dei colleghi di altre autorità dell'UE tramite la
rete CPC (ad esempio laddove l'operatore agisca a partire da un altro
paese).
Rosella Conticchio Schirò
Commissione europea
Rappresentanza in Italia