eliomassimi
2009-01-20 13:36:49 UTC
INTERVISTA INTEGRALE ALLA VACCA CITATA DA QUELLO CHE SI FIRMA IN EBRAICO.
Paragona i palestinesi ai nazisti e se ne fotte dei bambini morti.
Questa gente deve pagare
La scrittrice Cynthia Ozick: «L'Europa
non è degna del Giorno della Memoria»
«Alcune settimane fa pensavo di essere ripiombata nel 1933. Mi sbagliavo: è
una nuova Notte dei Cristalli»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
Cynthia Ozick
NEW YORK - «Concordo pienamente con la decisione spagnola di annullare la
commemorazione pubblica delle vittime dell'Olocausto. Ovviamente per motivi
ben diversi dai loro. E anzi invito i governi europei ad abrogare il Giorno
della Memoria perché non ne sono degni e perché, ancora una volta, mostrano
d'essere dalla parte di chi commise la Shoah». È tremula e piena d'angoscia
la voce di Cynthia Ozick, la scrittrice statunitense autrice di capolavori
della letteratura ebraica moderna quali Lo scialle, Il Rabbino pagano e Il
Messia di Stoccolma. «Sono profondamente disperata - spiega -. Alcune
settimane fa pensavo d'essere ripiombata nel 1933. Mi sbagliavo: è di nuovo
il 1938: una nuova Kristallnacht (la Notte dei Cristalli ndr)».
Che cosa intende dire?
«L'Europa ha riesumato la condanna del sangue: una tradizione antisemita
iniziata nel Medioevo che accusa gli ebrei-demoni d'omicidio.
L'antisemitismo è riesploso nel mondo islamico e l'Europa vi si è aggregata
come un'orda di lupi. Oggi tutto il mondo è un lupo che abbaia. Ma se
l'ultima volta che gli ebrei erano impotenti e indifesi nessuno ha mosso un
dito, oggi, grazie a Dio, hanno le armi».
Molti accusano Israele di usarle per compiere un genocidio.
«Come si può usare la parole genocidio per descrivere l'autodifesa di un
popolo contro un gruppo che dichiara apertamente di volerlo annientare? Per
otto anni Israele ha porto l'altra guancia di fronte alla pioggia di
migliaia di missili: è il momento di reagire».
Israele sta perdendo la guerra dei media.
«Le foto dei civili palestinesi sono orribili, proprio come quelle dei
tedeschi che nel 1945 vagavano tra le macerie di una Berlino distrutta, in
cerca di qualcosa da mangiare. La responsabilità dietro le immagini è la
stessa».
Però le foto delle vittime nella scuola delle Nazioni Unite bombardata a
Gaza non aiutano la causa di Israele.
«Scuole ed ospedali di Gaza sono pieni di trappole esplosive. Esistono foto
che documentano lancia-razzi sul tetto e miliziani di Hamas che trascinano i
loro figli per usarli come scudi umani. Vergogna all'Europa, che chiude gli
occhi di fronte alla crociata genocida di Hamas e all'empietà con cui
tormenta il suo popolo, tenendolo ostaggio e usandolo come riparo alla
propria spietata codardia».
E la sproporzione fra i morti palestinesi e quelli israeliani?
«Esiste perché Israele tiene i suoi civili nascosti nei rifugi, dove i
bambini ebrei sono ormai di casa da otto anni. A Gaza i terroristi di Hamas
si rifiutano di costruire rifugi, circondandosi al contrario di mogli, madri
e bambini per lanciare i loro razzi dal focolare domestico. Spesso
costringendoli a missioni suicide. Hamas viola il principio base della legge
internazionale, che richiede ai combattenti d'indossare un'uniforme».
Anche la stampa statunitense sta diventando anti-israeliana?
«È colpa della sinistra radicale: i cuori che dovrebbero pulsare di
compassione progressista si sono alleati ai jihadisti. Ma in America il
fenomeno è minore rispetto all'Europa. Anche il New York Times si è
svegliato per denunciare, tardi, l'uso dei civili come scudi umani».
Che cosa c'è dietro questa ondata di antisemitismo?
«Lo chiamano l'odio più antico. E comunque la domanda andrebbe posta agli
antisemiti, non ad un ebreo. Penso che l'Europa stia sfogando gli effetti
della propria colpa, incriminando Israele e il popolo ebraico per i misfatti
da lei stessa commessi. L'Europa dice: "Come potete chiamarci colpevoli
quando voi stessi lo siete"?».
L'obbiettivo?
«Cancellare la propria responsabilità rispetto all'Olocausto. Questa è la
psicologia che anima gli europei ed è per questo che bisogna annullare il
Giorno della Memoria, che il vecchio continente ha irrimediabilmente
imbrattato di fango».
Cosa dovrebbe fare adesso Israele?
«Deve continuare a fare ciò che sta facendo. È una vergogna che il mondo
rimproveri agli ebrei di non essere indifesi e di parlare come nazione
sovrana. Se Gaza avesse interrotto la pioggia di razzi oggi non ci sarebbe
questa guerra. A Gaza c'è stata un'elezione democratica dove adulti pensanti
hanno liberamente eletto Hamas, diventando complici consapevoli delle sue
mire genocide sul popolo di Israele».
Come andrà a finire?
«Sono pessimista di fronte a un mondo capovolto che mostra compassione
soltanto per gli assassini. Oggi le vittime sono diventate carnefici e
viceversa, e se la giuria del mondo è tanto confusa, sarà la fine stessa
della civiltà».
Alessandra Farkas
Corriere della Sera, 19 gennaio 2009
Paragona i palestinesi ai nazisti e se ne fotte dei bambini morti.
Questa gente deve pagare
La scrittrice Cynthia Ozick: «L'Europa
non è degna del Giorno della Memoria»
«Alcune settimane fa pensavo di essere ripiombata nel 1933. Mi sbagliavo: è
una nuova Notte dei Cristalli»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
Cynthia Ozick
NEW YORK - «Concordo pienamente con la decisione spagnola di annullare la
commemorazione pubblica delle vittime dell'Olocausto. Ovviamente per motivi
ben diversi dai loro. E anzi invito i governi europei ad abrogare il Giorno
della Memoria perché non ne sono degni e perché, ancora una volta, mostrano
d'essere dalla parte di chi commise la Shoah». È tremula e piena d'angoscia
la voce di Cynthia Ozick, la scrittrice statunitense autrice di capolavori
della letteratura ebraica moderna quali Lo scialle, Il Rabbino pagano e Il
Messia di Stoccolma. «Sono profondamente disperata - spiega -. Alcune
settimane fa pensavo d'essere ripiombata nel 1933. Mi sbagliavo: è di nuovo
il 1938: una nuova Kristallnacht (la Notte dei Cristalli ndr)».
Che cosa intende dire?
«L'Europa ha riesumato la condanna del sangue: una tradizione antisemita
iniziata nel Medioevo che accusa gli ebrei-demoni d'omicidio.
L'antisemitismo è riesploso nel mondo islamico e l'Europa vi si è aggregata
come un'orda di lupi. Oggi tutto il mondo è un lupo che abbaia. Ma se
l'ultima volta che gli ebrei erano impotenti e indifesi nessuno ha mosso un
dito, oggi, grazie a Dio, hanno le armi».
Molti accusano Israele di usarle per compiere un genocidio.
«Come si può usare la parole genocidio per descrivere l'autodifesa di un
popolo contro un gruppo che dichiara apertamente di volerlo annientare? Per
otto anni Israele ha porto l'altra guancia di fronte alla pioggia di
migliaia di missili: è il momento di reagire».
Israele sta perdendo la guerra dei media.
«Le foto dei civili palestinesi sono orribili, proprio come quelle dei
tedeschi che nel 1945 vagavano tra le macerie di una Berlino distrutta, in
cerca di qualcosa da mangiare. La responsabilità dietro le immagini è la
stessa».
Però le foto delle vittime nella scuola delle Nazioni Unite bombardata a
Gaza non aiutano la causa di Israele.
«Scuole ed ospedali di Gaza sono pieni di trappole esplosive. Esistono foto
che documentano lancia-razzi sul tetto e miliziani di Hamas che trascinano i
loro figli per usarli come scudi umani. Vergogna all'Europa, che chiude gli
occhi di fronte alla crociata genocida di Hamas e all'empietà con cui
tormenta il suo popolo, tenendolo ostaggio e usandolo come riparo alla
propria spietata codardia».
E la sproporzione fra i morti palestinesi e quelli israeliani?
«Esiste perché Israele tiene i suoi civili nascosti nei rifugi, dove i
bambini ebrei sono ormai di casa da otto anni. A Gaza i terroristi di Hamas
si rifiutano di costruire rifugi, circondandosi al contrario di mogli, madri
e bambini per lanciare i loro razzi dal focolare domestico. Spesso
costringendoli a missioni suicide. Hamas viola il principio base della legge
internazionale, che richiede ai combattenti d'indossare un'uniforme».
Anche la stampa statunitense sta diventando anti-israeliana?
«È colpa della sinistra radicale: i cuori che dovrebbero pulsare di
compassione progressista si sono alleati ai jihadisti. Ma in America il
fenomeno è minore rispetto all'Europa. Anche il New York Times si è
svegliato per denunciare, tardi, l'uso dei civili come scudi umani».
Che cosa c'è dietro questa ondata di antisemitismo?
«Lo chiamano l'odio più antico. E comunque la domanda andrebbe posta agli
antisemiti, non ad un ebreo. Penso che l'Europa stia sfogando gli effetti
della propria colpa, incriminando Israele e il popolo ebraico per i misfatti
da lei stessa commessi. L'Europa dice: "Come potete chiamarci colpevoli
quando voi stessi lo siete"?».
L'obbiettivo?
«Cancellare la propria responsabilità rispetto all'Olocausto. Questa è la
psicologia che anima gli europei ed è per questo che bisogna annullare il
Giorno della Memoria, che il vecchio continente ha irrimediabilmente
imbrattato di fango».
Cosa dovrebbe fare adesso Israele?
«Deve continuare a fare ciò che sta facendo. È una vergogna che il mondo
rimproveri agli ebrei di non essere indifesi e di parlare come nazione
sovrana. Se Gaza avesse interrotto la pioggia di razzi oggi non ci sarebbe
questa guerra. A Gaza c'è stata un'elezione democratica dove adulti pensanti
hanno liberamente eletto Hamas, diventando complici consapevoli delle sue
mire genocide sul popolo di Israele».
Come andrà a finire?
«Sono pessimista di fronte a un mondo capovolto che mostra compassione
soltanto per gli assassini. Oggi le vittime sono diventate carnefici e
viceversa, e se la giuria del mondo è tanto confusa, sarà la fine stessa
della civiltà».
Alessandra Farkas
Corriere della Sera, 19 gennaio 2009