Post by AccioPost by Roberto ReGrazie Roberto, ho letto poco fa commenti di chi ha seguito ieri in
streaming il Consiglio Comunale a palazzo Marino
"la mancanza di fiducia è dovuta, secondo il sindaco, a comportamenti
troppo "autonomi" da parte di Boeri, che tolgono al sindaco la
tranquillità di cui lui necessità per amministrare la città e gestire
la Giunta"
Bisogna anche vedere se la cifra che hai riportato prima (mi sembra un
po' esagerata, ma anche se fosse solo la metà sarebbe un "ottimerrimo"
risultato) è vera,
si, cifre tutte da verificare che ho letto domenica ...
Post by Acciocerto di discutibili consulenze extra ne hanno tutti
pieni le scatole, e dubito che Pisapia appunto ci voglia mettere la faccia.
Premesso che Pisapia gode della mia fiducia.
Un'oretta fa Boeri ha pubblicato sulla sua pagina FB
una sintesi di stamattina, da un'agenzia.
Omnimilano COMUNE,
"ACROBATA CONFERENZE" E LASCITO SU PIETA' RONDANINI:
BOERI FA CONSUNTIVO
(OMNIMILANO) Milano, 19 MAR - Un "acrobata delle conferenze stampa",
perchè "ne ho contate 215, cioè 23 al mese" (era stato accusato dal
Sindaco di trascurarle), che chiede sia portato a termine il progetto
sulla Pietà Rondinini. Questi i conti e i lasciti illustrati dall'ex
assessore alla Cultura Stefano Boeri, nell'incontro con giornalisti e
sostenitori organizzato al cinema Apollo. Un momento per "dare conto
di quello che è successo" con precisazioni circa "la correttezza del
mio impegno di amministratore" e per "fare un minimo di bilancio"
sull'esperienza da assessore, perchè è "di cattivo gusto e una caduta
di stile usare argomenti che non permettono di affrontare la
vera questione" e se le ragioni della decisione del sindaco sono
"politiche, non mi è stato dato modo di capirle nei colloqui col
sindaco nè negli incontri di giunta, dove non è mai stata messa in
discussione la politica culturale proposta". Le repliche di Boeri, a
partire dal numero delle
conferenze stampa a cui ha partecipato, indicato fra i temi del suo
"licenziamento".
Poi "una cifra sbagliata" sulle collaborazioni, perchè "si è scambiata
la cifra nel bilancio di previsione con quello che si è effettivamente
speso, ovvero la metà" e ancora "le spese
personali, in tutto 4mila euro per i viaggi e 2mila per tutto il
resto" in un anno con "incontri ufficiali in Cina e in Brasile usando
fondi non del Comune perchè ero stato invitato". Complessivamente, un
bilancio dell'assessorato "ridotto del 20% dal 2009 al 2012", con 26
milioni lo scorso anno "in gran parte bloccati da convenzioni
pluriennali", ovvero
14 milioni "fra Scala, Piccolo teatro e convenzioni teatrali". Mentre
"Torino stanzia per la cultura 31 milioni", ha ricordato Boeri,
"abbiamo cercato di fare di più con meno", in particolare "sulla
programmazione delle mostre": fondi del Comune per 800mila euro per 30
mostre, a fronte di un valore complessivo di investimento su di esse
di 14
milioni, ovvero "siamo riusciti a moltiplicare per 20 l'investimento
pubblico".
Poi, "un milione e 308mila visitatori delle mostre e un milione e
300mila dei musei" in aumento dal 2011, "segnale di una energia nuova
nella programmazione degli spazi espositivi", la gratuità di musei e
mostre nel periodo estivo, gli eventi "Pianocity" e "Bookcity", come
nuovo "modello di fare cultura a Milano", con "un modo diverso di
lavorare dell'amministrazione pubblica: non pretendere sempre di
calare dall'alto scelte e offerte ma mobilitare l'energia diffusa
della città".
Energia che "a politica deve capire e valorizzare" perchè "quando ci
sono idee buone non servono tanti soldi".
Per Boeri "il sistema delle convenzioni costruito con 40 teatri" è
"uno dei più grandi successi di questa esperienza", poi le Officine
creative Ansaldo, "uno spazio che non
c'era e che la città regala ai giovani milanesi" e il Museo della moda
"che nascerà a partire dalla collezione di Anna Piaggi alla Fabbrica
del Vapore". Boeri lascia "molte sfide aperte" e "in larga parte da
concludere", "nel momento in cui ci viene revocato un lavoro in modo
così improvviso", "cose importanti che passo al nuovo assessore": un
progetto sulla musica dal vivo, il Museo delle culture all'Ansaldo in
apertura a settembre, il progetto per il Castello Sforzesco, una
mostra su Bernardino Luini il prossimo inverno a palazzo Reale. Ma
soprattutto, ha sottolineato Boeri, il progetto sulla Pietà Rondinini,
progetto "fondamentale per capire l'anima di Milano", su un'opera
"acquistata dai cittadini di Milano con una petizione popolare nel
dopoguerra e portata a Milano, che oggi merita uno spazio adeguato per
essere raccontata". Per questo "mi auguro che la delibera di giunta
sarà rispettata", per la nuova collocazione al Castello, così come
quella temporanea a San Vittore, "una scelta discussa e anche
equivocata ma che rivendico con grande forza perchè mostra un modo di
fare cultura diverso: andando in un luogo estremo l'opera riacquista
il suo senso originario e porta in quel luogo l'attenzione del mondo".
Oltre a questo, l'augurio che "Milano non perda la sfida su Expo", con
un "progetto
forte su Milano città della creatività": Boeri indica progetti sui
"grandi protagonisti del Rinascimento" con un polo leonardesco nuovo
al Castello, il restauro dell'affresco di Giotto della cappella di San
Gottardo e una mostra sulla corte degli Sforza, oltre a sei grandi
temi.
Per gli eventi del semestre Expo: design, agricoltura, cinema, musica
dal vivo, costume, e infine la lettura, magari con "un premio Bagutta
speciale".
Errori fatti? "Abbiamo fatto errori buoni" ovvero "scelte buone che ci
hanno messo in difficoltà", ha risposto Boeri, come "dire che è una
vergogna che il teatro Arcimboldi riceva un milione all'anno dal
Comune producendo
una cultura commerciale e chiedendo che venga messo a bando", o i
tagli ai finanziamenti a Mito. Ma "abbiamo fatto anche scelte
sbagliate e la più grande è stata la comunicazione: credo che non
siamo riusciti a comunicare
abbastanza quello che stavamo facendo e questa è una colpa non
giustificabile".
A Boeri applausi dal pubblico all'Apollo e una lettera di
ringraziamento del Forum Città Mondo: "Nessuno ci ha ascoltato come
lei, ha il nostro appoggio ovunque andrò".
Sostegno dai consiglieri comunali, fra i presenti Anita Sonego di Fds,
Carlo Monguzzi e Filippo Barberis del Pd: "Per noi è stata una
violenza non poter dire la nostra
prima", ha detto Barberis, "ma il tuo discorso di oggi mi ha dato
speranza per continuare a lottare per le nostre idee".
ago"
http://www.facebook.com/stefano.boeri.58
Roberto