Discussione:
evoluzionismo e nazismo
(troppo vecchio per rispondere)
mircips
2012-03-01 11:10:04 UTC
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Poi ci si chiede quali siano le radici scientifiche del nazismo.

.."Darwin, secondo il quale «le vaccinazioni sono altamente pericolose
per la razza umana, poiché hanno salvato un gran numero di quelli che un
tempo non avrebbero retto al vaiolo».

http://www.pontifex.roma.it/index.php/libri/35-libri-cattolici/8724-libri-consigliati-francesco-agnoli-e-alessandro-pertosa-qcontro-darwin-e-i-suoi-seguaciq.

A parte la matrice cattolica di questo libro, bisognerebbe autonomamente
pensare alle conseguenze di tali affermazioni, quando evoluzionismo
animale ed umano vengono equiparate
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Bhisma
2012-03-01 11:21:01 UTC
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Post by mircips
Poi ci si chiede quali siano le radici scientifiche del nazismo.
Perché persistere a scrivere scemenze che basterebbe una passata di
Wikipedia o sulla Treccani per evitare?
Post by mircips
."Darwin, secondo il quale «le vaccinazioni sono altamente pericolose
per la razza umana, poiché hanno salvato un gran numero di quelli che un
tempo non avrebbero retto al vaiolo».
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Post by mircips
A parte la matrice cattolica di questo libro
A proposito, come mai la vaccinazione antivaiolosa di Jenner venne
osteggiata nello Stato Ponitificio? Erano darwinisti, per caso? <g>

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Maurizio Pistone
2012-03-01 11:41:21 UTC
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Post by Bhisma
A proposito, come mai la vaccinazione antivaiolosa di Jenner venne
osteggiata nello Stato Ponitificio?
fonte?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Bhisma
2012-03-01 11:58:35 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Bhisma
A proposito, come mai la vaccinazione antivaiolosa di Jenner venne
osteggiata nello Stato Ponitificio?
fonte?
Brandelli d'Italia: 150 anni di conflitti Nord-Sud
Romano Bracalini
Edizioni Rubbettino.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Jinn
2012-03-01 12:08:52 UTC
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Post by Bhisma
Post by Maurizio Pistone
Post by Bhisma
A proposito, come mai la vaccinazione antivaiolosa di Jenner venne
osteggiata nello Stato Ponitificio?
fonte?
Brandelli d'Italia: 150 anni di conflitti Nord-Sud
Romano Bracalini
Edizioni Rubbettino.
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Bhisma
2012-03-01 12:12:05 UTC
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Post by Bhisma
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Rosichi? Ma quanto rosichi? :-D


Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Jinn
2012-03-01 12:15:47 UTC
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Post by Bhisma
Post by Bhisma
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Rosichi? Ma quanto rosichi? :-D
hai fatto un'affermazione sulla politica del vaticano, che e' dimostrabile
solo con le bolle pontificie
Bhisma
2012-03-01 12:21:00 UTC
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Post by Jinn
Post by Bhisma
Rosichi? Ma quanto rosichi? :-D
hai fatto un'affermazione sulla politica del vaticano, che e' dimostrabile
solo con le bolle pontificie
E che le donne che prendono la pillola insufflano estrogeni in vescica
agli uomini con effetti devastanti quando gli fanno un pompino, come
sostieni tu, da cosa è dimostrabile, caro il mio nazitroll?

Sussù, vai a guardarti un altro filmetto porno, magari alla fine
riesci anche a capire lo strano fenomeno per cui il pisello si
ingrossa anche se le donne succhiano invece di soffiare :-DDD

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Pope
2012-03-02 07:34:26 UTC
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Post by Jinn
Post by Bhisma
Post by Bhisma
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Rosichi? Ma quanto rosichi? :-D
hai fatto un'affermazione sulla politica del vaticano, che e' dimostrabile
solo con le bolle pontificie
ahahahahahahahahahaha

ci sono anche le bolle che hanno permesso al vaticano di mandare i
nazisti in sud America ?
Maurizio Pistone
2012-03-02 07:46:30 UTC
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Post by Bhisma
Brandelli d'Italia: 150 anni di conflitti Nord-Sud
Romano Bracalini
Edizioni Rubbettino.
l'ho trovato su Google books:

Dall'Introduzione - Settentrionali e meridionali:

" ... Su un fatto si può concordare: che l'Italia così com'è non può
durare. Il Nord gallo-cisalpino è stanco di sovvenzionare un Sud
incponcludente e passivo che dilapida i capitali in un quadro
impressionante di corruzione e degrado..."

Proprio una fonte attendibile.

=====

(Che poi magari la faccenda del vaccino è vera, ma belìn, sputtanarsi in
modo così plateale...)
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
Bhisma
2012-03-02 12:01:55 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Proprio una fonte attendibile.
Cioè, se uno è antiunitario (non sono leghista per la cronaca) allora
è storicamente inattendibile sulla questione del vaccino negli Stati
Pontifici?

Mi pare un ben strano sillogismo.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Maurizio Pistone
2012-03-02 12:13:09 UTC
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Post by Bhisma
Post by Maurizio Pistone
Proprio una fonte attendibile.
Cioè, se uno è antiunitario (non sono leghista per la cronaca) allora
è storicamente inattendibile sulla questione del vaccino negli Stati
Pontifici?
allora vediamo quali fonti cita quel testo - che in ogni caso non si può
chiamare una "fonte"
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Bhisma
2012-03-02 12:20:18 UTC
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Post by Maurizio Pistone
allora vediamo quali fonti cita quel testo - che in ogni caso non si può
chiamare una "fonte"
Ora non sono a casa, ma una bibliografia c'è. Magari è riportata anche
sulle versione online?

La questione è comunque molto vessata, a una ricerca veloce su
Internet esistono versioni molto contrastanti sulla stessa questione.
Noto però che chi sostiene l'accettazione della vaccinazione negli SP
parte - a quel che ho visto - dal 1820 o giù di là.
Potrebbe darsi, è solo una supposizione, che l'accettazione abbia
fatto seguito ad una precedente iniziale condanna, questo spiegherebbe
la contraddizione.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Maurizio Pistone
2012-03-02 13:01:53 UTC
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Post by Bhisma
Noto però che chi sostiene l'accettazione della vaccinazione negli SP
parte - a quel che ho visto - dal 1820 o giù di là.
la data del 1796 si riferisce al primo esperimento di Jenner, non alla
diffusione della pratica medica.

Occorrerebbe stabilire quando questa divenne effettivamente corrente.

Bisogna anche vedere se si trattava di un'applicazione di quello che
adesso si chiama "principio di precauzione", oppure un divieto dettato
da qualche motivazione ideologica.

Insomma, mi piacerebbe saperne di più - anche per altri motivi che non
sto qui a dire.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Bhisma
2012-03-02 13:50:38 UTC
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Post by Maurizio Pistone
la data del 1796 si riferisce al primo esperimento di Jenner, non alla
diffusione della pratica medica.
A memoria, in un articolo di storia della medicina che ora non
rammento, si diceva che la pratica era già piuttosto diffusa su basi
empiriche in Turchia prima di Jenner, e che sempre prima di lui venne
proposta all'attenzione pubblica in Francia da una dama francese al
suo rientro senza successo, ma è dubbio che Jenner fosse a conoscenza
di questo episodio.

Comunque, potrebbe esserci stata una qualche condanna religiosa degli
esperimenti di Jenner quando resi noti altrimenti non mi spiego la
diatriba.
Attendibile o no il Bracalini riporta che la condanna era dovuta al
"mischiarsi della linfa animale con quella umana" il che a pensarci
bene mi sa più di biblismo letterale protestante che non di
cattolicesimo, tanto più che lui stesso riporta che invece la
vaccinazione venne immediatamente promossa in ambito austroungarico.

Comunque, Bracalini a parte, che negli Stati Pontifici il vaccino
fosse stato vietato per un periodo è per me una di quelle cose che
"sai" perché le hai sempre sentite dire, ma non ricordi dove e da chi.
La ricerca su Google mi ha messo parecchi dubbi a questo punto, però.
Post by Maurizio Pistone
Insomma, mi piacerebbe saperne di più - anche per altri motivi che non
sto qui a dire.
Appena ho tempo sposto la questione in ICSm, ho letto cose che mi
incuriosiscono, e che non ho il tempo di verificare, ad esempio che
Kant sarebbe stato contrario alla vaccinazione, mi piacerebbe sentire
qualcuno degli "imparati" a proposito.

Comunque, B

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Maurizio Pistone
2012-03-02 14:33:59 UTC
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Post by Bhisma
A memoria, in un articolo di storia della medicina che ora non
rammento, si diceva che la pratica era già piuttosto diffusa su basi
empiriche in Turchia prima di Jenner, e che sempre prima di lui venne
proposta all'attenzione pubblica in Francia da una dama francese al
suo rientro senza successo, ma è dubbio che Jenner fosse a conoscenza
di questo episodio.
era già diffusa da circa un secolo in Asia la pratica dell'inoculazione,
cioè la trasmissione della forma meno pericolosa del vaiolo (Variola
minor: mortalità intorno all'1%), che dà immunità anche alla forma più
pericolosa (Variola maior: mortalità oltre il 30%).

L'innovazione di Jenner fu la trasmissione del virus bovino
(responsabile della cosiddetta "malattia del mungitore", raramente
mortale): è questa pratica che si chiama propriamente "vaccinazione".
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
Bhisma
2012-03-05 10:25:27 UTC
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On Fri, 2 Mar 2012 13:13:09 +0100, ***@mauriziopistone.it
(Maurizio Pistone) wrote:

[Brandelli d'Italia]
Post by Maurizio Pistone
Post by Bhisma
Post by Maurizio Pistone
Proprio una fonte attendibile.
Cioè, se uno è antiunitario (non sono leghista per la cronaca) allora
è storicamente inattendibile sulla questione del vaccino negli Stati
Pontifici?
allora vediamo quali fonti cita quel testo - che in ogni caso non si può
chiamare una "fonte"
OK ho controllato. Sostiene che la vaccinazione antivaiolosa era
vietata negli Stati Pontifici quando era già largamente diffusa in
Lombardia sotto il governo austriaco, ma non riporta una data e
nemmeno specifica da quale fonte tragga la notizia.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Maurizio Pistone
2012-03-05 10:29:18 UTC
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Post by Bhisma
OK ho controllato. Sostiene che la vaccinazione antivaiolosa era
vietata negli Stati Pontifici quando era già largamente diffusa in
Lombardia sotto il governo austriaco, ma non riporta una data e
nemmeno specifica da quale fonte tragga la notizia.
allora attendiamo conferme - tenendo presente che la notizia di per sé
non è del tutto inverosimile
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Bhisma
2012-03-05 10:59:19 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Bhisma
OK ho controllato. Sostiene che la vaccinazione antivaiolosa era
vietata negli Stati Pontifici quando era già largamente diffusa in
Lombardia sotto il governo austriaco, ma non riporta una data e
nemmeno specifica da quale fonte tragga la notizia.
allora attendiamo conferme - tenendo presente che la notizia di per sé
non è del tutto inverosimile
Chiesto lumi in ICSm.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
porfirio
2012-03-07 20:04:45 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Bhisma
OK ho controllato. Sostiene che la vaccinazione antivaiolosa era
vietata negli Stati Pontifici quando era già largamente diffusa in
Lombardia sotto il governo austriaco, ma non riporta una data e
nemmeno specifica da quale fonte tragga la notizia.
allora attendiamo conferme - tenendo presente che la notizia di per sé
non è del tutto inverosimile
Puo' essere interessante la lettura di quanto segue-

IV. La Chiesa e la vaccinazione

IV. - Infine, lo spirito teologico (e quindi la Chiesa stessa) sarebbe stato
ostile

alla profilassi delle malattie epidemiche, tutto rimettendo alla volontà
divina e

all'aiuto diretto di Dio, sollecitato dalla preghiera e dalle pratiche del
culto45.

L'accusa sembra un po' curiosa, quando si pensi anche solo ai mezzi energici

adoperati nel medio evo in Europa per proteggersi contro la lebbra, mezzi e
misure

largamente suggeriti ed imposti dai Vescovi e dai Concili. Jeanselme46
ritiene che «la

regressione della lebbra in occidente sia stata, in gran parte, la
conseguenza certa,

diretta ed immediata della profilassi istituita». Accanto a questo fatto,
altri se ne

posson citare, atti a dimostrare che i concetti teologici di colpa e castigo
non

40 CANTANI A., Manuale di farmacologia clinica, II ed., Milano, s. a., v.
IIl, p. 99.

41 WHITE, l. c.

42 VOLTAIRE, scherzando, persuadeva Federico Il a servirsi della china:

« A Loyola que mon roi cède!

Que votre esprit Luthérien

Confonde tout ignacien!

Mais pour votre estomac prenez san remède».

Lettera del 25 ottobre 1740, in Oeuvres, Paris, 1843, T. XI, p. 163. .

43 TEACH GNZDI M. a. WEBSTER J. P., The life and times of Gaspare
Tagliacozzi, Milano, 1950, pp. 245, 246. SIMEONI,

Storia dell'Università di Bologna, v. II, Bologna, 1940, p. 53.

44 GIORDANO D., Rassegna Clinico-scientifica dell'I.B.I., 1931, p. 552.

45 WHITE, o. c., p. 416 ss.

46 Atti dell'VIII Congresso internazionale di storia della medicina (1930),
Pisa, 1931, p. 44.

impedirono le misure igieniche atte ad arginare e combattere le epidemie. L'accusa

non va d'accordo con ciò che è rimasto e ciò che si conosce degli ospedali

medioevali: chi ha studiato questo punto ha sottolineato «quanto i nostri
antenati si

preoccupavano, contrariamente a un'opinione troppo diffusa, dell'igiene e
della

comodità dei malati»47.

S. Carlo, nelle sue Istruttioni per la peste del 1576, aveva dato alla
profilassi

il posto dovuto, secondo le idee del tempo e anche precorrendo i tempi48; a
Roma,

durante la peste del 1630 e in altre città italiane, i così detti «spurghi»
dove si

«profumavano» le lettere, i pacchi, i bagagli, misero a prova la generosità
e

l'abnegazione dei religiosi ai quali quella «disinfezione» era affidata49
49. C'è

un'altra ragione per negare che una particolare «concezione teologica» delle

epidemie sia stata di ostacolo allo studio e al progresso dell'igiene: non
bisogna

dimenticare che il primo a gettare le basi della teoria del contagium vivum
nelle

malattie infettive fu Gerolamo Fracastoro nel De contagione et contagiosis

morbis e che il privilegio di stampa per quest'opera fu concesso da Paolo
III «ad

communem omnium utilitatem»50.

E tuttavia, se l'umanità è oggi più sicura contro le epidemie, con i
progressi

dell'igiene non va insieme un progresso morale, cosicché quei progressi
stessi son

minacciati dalla cattiva volontà dell'uomo. Il Giordano51, a conclusione del
suo

studio sulla difesa di Venezia contro la peste, nel quale mette in rilievo l'opera

scritta da un cappuccino, Padre Maurizio da Tolone (1661), sulla profilassi
della

malattia scrive: Se appaiono spopolati i cieli dalle stelle, dalle comete,
dagli angeli e

dai demoni apportatori di peste, la civiltà sa farvi volare, seminatori di
stragi fra le

popolazioni inermi, gli aeroplani carichi di ordigni incendiari, velenosi,
distruttori e,

quando gliene prenda il criminoso capriccio orrendo, anche di provviste di
ratti

appestati, o di torrenti di culture di bacilli pestosi: la antica pietà
erigeva i templi, la

nuova barbarie li demolisce indiscriminatamente, dall'alto, ove lanciavano
le guglie

di ardore appassionato: e così l'umanità inscrive sotto ai ricordi delle
pestilenze che

furono, e furono debellate, nuovi documenti delle sue « magnifiche sorti e

progressive».

L'obiezione che riguarda la profilassi del vaiolo va trattata più
minutamente,

perché i giornali umoristici anticattolici per il «popolo», e Benedetto
Croce per le

«persone colte», hanno rimmesso in circolazione la favola che i papi hanno
vietata

la vaccinazione antivaiolosa.

Questo vecchio fazioso, parlando della « reazione» che seguì alla caduta di

Napoleone, accenna brevemente a Leone XII che «abolì Codici e Tribunali
istituiti

47 V AULTIER R., P.M., 1952, p. 1812.

48 LA CAVA F., La peste di S. Carlo vista da un medico, Milano, 1945, p.
170.

49 VANTI M., I Ministri degli infermi nella peste del 1630 in Italia, Roma,
1944, p. 108 s. e passim.

50 PELLEGRINI F., Fracastoro, Trieste, 1948, p. 39.

51 Neuvième Congrès International d'histoire de la médecine (Bucuresti,
1932), Bucuresti, s. a., p. 429.

dai francesi e volle tornare agli ordini del vecchio tempo e perfino proibì
l'innesto

del vaiuolo che mischiava le linfe delle bestie con quelle degli uomini»52.

La proibizione della vaccinazione è dunque considerata dal Croce come una

reazione contro i benefici ordinamenti introdotti dai francesi anche nello
Stato

Pontificio.

Per quali ragioni il Croce introduca questa notizia è chiaro dal contesto;
ma se

avesse conosciuto la gloriosa storia della vaccinazione avrebbe forse
prospettato la

cosa in altro modo. La vaccinazione incontrò sul principio, almeno nei paesi

cattolici, tre generi di difficoltà: la prima veniva dallo scrupolo di molti
che

sospettavano contrario al volere di Dio sottrarsi con tanta facilità ad una
malattia

che, come tutte le malattie, si può considerare come una forma di
espiazione.

La seconda veniva dai medici che o per misoneismo o per altri motivi53

esageravano gli inconvenienti allora legati alla vaccinazione, credevano di
aver

nell'innesto del vaiuolo umano un mezzo efficace di profilassi e non lo
volevano

sostituire con il vaiuolo vaccino. La terza veniva dai teologi i quali, come
già

avevano fatto per l'innesto profilattico del vaiuolo umano54, discutevano se
era

lecito esporre direttamente ad una malattia o addirittura procurarla per
evitarne

una incerta e futura. Di quest'ultima difficoltà però si trovano scarse
tracce nella

letteratura e sembra sia rimasta confinata alla discussione teorica. Più
gravi gli

ostacoli che venivano dai medici e si tradussero per molto tempo in una
forma di

inerzia a praticare la vaccinazione. La difficoltà legata a scrupoli
religiosi poté

essere efficacemente superata illuminando le coscienze dei fedeli, e fu
appunto

questa l'opera del clero che entrò decisamente e, come è stato anche
rilevato55

talvolta con zelo eccessivo, a favore della vaccinazione.

Vediamo ora le vicende della vaccinazione nello Stato Pontificio. Dal
contesto

del Croce sembrerebbe che il merito d'aver introdotta la vaccinazione a Roma
e

nello Stato Pontificio spetti ai francesi, e ad un Papa la colpa di averla
abolita per

antipatia contro il progresso. Realmente, le cose stanno diversamente. Il
vaccino era

arrivato a Vienna nel 1800 e il primo innesto cioè la prima vaccinazione in
massa fu

eseguita in un paese vicino a Vienna per invito del parroco che persuase dal
pulpito i

fedeli. In quel tempo Pio VII era a Roma, e Bologna era occupata dai
francesi.

Questi introdussero il vaccino a Bologna nel novembre 1802. A Roma fu fatto

venire dal Consalvi nello stesso anno56. Superando le difficoltà opposte dai
medici, il

Consalvi chiese il vaccino al dottore De Carro che lo aveva portato a
Vienna. Sotto

Pio VII il vaccino prosperò a Roma. Il Papa lasciò Roma ne] 1808 e vi
ritornò nel

52 Storia d'Europa, Bari, 1932, p. 70.

53«La medica perfidia». Cfr. SACCO L., Trattato di vaccinazione, Milano,
1809, p. 204.

54 È a questa questione che si riferisce KANT, e non alla vaccinazione, in
La metafisica dei costumi (tr. it.), Parte II, p. 57.

55 AUZIAS-TURENNE, La Syphilisation, Paris, 1878, p. 862: «Il Vescovo di
Nancy qualifica di errori antireligiosi, antisociali,

le resistenze che oppongono al vaccino i contadini. Il Segretario del
Comitato annuncia che parecchi ecclesiastici hanno fatto ai

loro parrocchiani un caso di coscienza del rifiuto della vaccinazione. Il
Comitato non ha che benedizioni per questa intolleranza

vaccinale. Lo spirito umano è gettato in uno stampo. L'idea proscritta ieri
diventa intollerante domani. Il vaccino perseguitato,

perseguita». (Dalle cronache della vaccinazione in Francia, sul principio
dell'ottocento).

56 BARON J., The life of E. Jenner, London, 1838, v. I, p. 529 ss.

1814. Il 20 giugno 1822 Pio VII istituì una Commissione per disciplinare l'innesto
e

stabilì premi e ricompense per quei medici e magistrati che avessero
sostenuto la

vaccinazione. E ciò valse anche per Bologna che nel frattempo era ritornata
al

Papa. Durante il pontificato di Leone XII una Circolare Legatizia comunicò a

Bologna che la Segreteria di Stato revocava le disposizioni di Pio VII,
aboliva i

premi e scioglieva la Commissione della vaccinazione. Questo provvedimento -
che

evidentemente valeva anche per la città di Roma - agì sfavorevolmente sulla

pubblica igiene perché le vaccinazioni di fatto andarono diminuendo. Però di
una

proibizione di fare o di subire la vaccinazione non c'è ricordo nella storia
della

medicina. La cosa è stata affermata da alcuni storici che furono
evidentemente le

fonti accettate senza critica dal Croce (che bisogno c'era di critica, dal
momento che

dicevan male del Papa?), ai quali premeva di attribuire la presunta
proibizione alla

«rabbia» e all'« odio» di Leone XII per i portati della scienza moderna. Ma
l'unico

medico che abbia scritta, vicino ai tempi, la storia dello Stato Pontificio,
il Farini57

parla soltanto dì abolizione della Commissione e soppressione dei
regolamenti.

Alcuni anni prima, gli editori delle opere del Tomassini, celebre medico di

quel periodo, in Bologna, dicono che la Circolare Legalizia pervenuta a
Bologna

«non toglieva l'obbligo ai medici condotti di eseguire la vaccinazione
gratuitamente

su tutti quelli che la richiedevano ». E infatti come risulta dalla
pubblicazione di

quella Società medico-chirurgica (che si costituì nel 1823; l'anno stesso in
cui Leone

XII fu eletto papa) uno dei titoli d'onore della Società è aver dato, appena
costituita,

valido impulso alla vaccinazione; e la Sacra Congregazione degli Studi, nel
1827 -

dunque mentre Leone era ancora papa -approvò i regolamenti della Società
stessa.

E tuttavia è certo che solo con Gregorio XVI si ebbero, come sotto Pio VII,
positivi

incoraggiamenti alla vaccinazione profilattica58. Questi sono i fatti, dai
quali, tolta

la preoccupazione e la retorica di parte, appare chiaro che Leone XII non
aveva

fiducia nella vaccinazione e non voleva che i regolamenti dello Stato la
favorissero

positivamente59.

Non c'è bisogno di cercare la causa dell'atteggiamento di Leone XII nella

antipatia contro i ritrovati della scienza. Le polemiche sulla vaccinazione
sono

cominciate con la grande scoperta di Jenner e sono durate fino ad oggi.
Nella stessa

Inghilterra esiste tuttora o almeno esisteva fino a pochi anni or sono, una
Lega.

diretta a sopprimere la vaccinazione obbligatoria. E nella Svizzera in
parecchi

Cantoni l'obbligo della vaccinazione venne abrogato per volontà di popolo
(con

grave danno delle popolazioni) non volendosi ammettere che lo Stato possa

57 FARINI L. C., Lo Stato Romano, I, Firenze, 1853, p. 18.

58 TOMASSINI G., Raccolta completa delle Opere Mediche, VII. Bologna, 1836,
p. 18 ss. RAVÀ G., Primo Centenario della Società

Medica Chirurgica di Bologna (collettiva), Bdlogna~ 1924, p. 897.

59 59 A. P. GAETA, studiando la storia della vaccinazione nello Stato
Pontificio negli ultimi anni di PIO VII su documenti

inediti, ha dimostrato che LEONE XII nel 1824 concedette al dottor SACCO,
pioniere italiano della vaccinazione,

un'onorificenza pontificia «in segno di gradimento del dono di 108
esemplari» della sua opera (da noi citata a p. 619). E si chiede:

«Saranno stati proprio il papa e il suo Segretario di Stato a determinare l'opera
repressiva sui mezzi di organizzazione vaccinica

voluta dal CONSALVI nel 1822, o la verità non sarà piuttosto nel fatto che
le limitazioni furono in certo qual modo imposte - o

almeno consigliate - dal fatale orientamento antivaccinista dell'opinione
pubblica in quegli anni?». Castalia, Rivista di storia

della medicina, febbraio 1946, Estratto p. 11.

costringere i singoli a procurarsi una malattia (il vaiuolo vaccino) per
proteggersi

da un danno maggiore (il vaiuolo umano) ma incerto60. Anche fra noi si era
tentato

qualcosa di simile, ed il Croce non poteva non aver letta la Circolare che
la Lega

antivaccinista italiana61 diresse a tutti i Senatori e i Deputati nel
novembre 1913 per

chiedere che si togliesse l'obbligo della vaccinazione. Nelle polemiche che
seguirono,

anche il Croce avrà forse saputo che in Inghilterra i genitori possono, o
almeno fino

a pochi anni fa potevano, rifiutare la vaccinazione per i loro figli quando

dichiarassero di non aver fiducia in questa misura profilattica (così detta
«clausola

di coscienza»). In un Capo di Stato questa mancanza di fiducia poteva bene
tradursi

in un'abolizione dei regolamenti intesi a promuovere la vaccinazione e il

provvedimento (che noi riteniamo obiettivamente ingiustificato) di Leone XII
va

interpretato in questo modo.

Ma, nuovamente diciamo, solo l'ignoranza e l'animosità nemica del vero, può

attribuire la diffidenza di Leone XII alla sua antipatia per il progresso. È
acquisito

alla storia che la diffusione della vaccinazione in Europa trovò i più gravi
ostacoli

dal tempo in cui le comunicazioni con l'Inghilterra furon riprese. Perché fu
dopo il

1816 che il dubbio sul valore della vaccinazione dall'Inghilterra e dalla
Scozia passò

alla Franda, e dalla Francia all'Italia, rallentando lo zelo del
vaccinare62. Leone XII

fù esso stesso una vittima di questo scetticismo che non è nato né in
Italia, né con i

papi. .

Le obiezioni sull'atteggiamento della Chiesa sull'igiene pubblica e privata,

prendono occasione dalla diffidenza delle prime generazioni cristiane per le
terme e i

bagni, strettamente legati al culto del corpo63. Chi ha espresso l'obiezione
con

ridicolo fervore è stato il Cozzoli64. Lo schiavo asiatico, egli dice, si
vendicava di

Roma pagana e stoica, e, abolite le terme e la pulizia del corpo, lottando
contro la

luce e contro il sole, nel sottosuolo di Roma, cioè nelle catacombe, preparò
una

immane cultura di germi di tutte le infezioni che più tardi imperversarono

nell'Impero. Nerone ordinò l'incendio di Roma per distruggere quanto i
cristiani

avevano sparso, ma inutilmente, e si ebbe il susseguirsi delle epidemie nei
primi

secoli.

Ora, la prima delle cinque grandi epidemie che distrussero l'Impero è

posteriore al 79 d. C. e non si comprende come Nerone avesse potuto pensare
ad una

profilassi così eroica. Quanto ai bagni, il Monod ha già prospettata l'ipotesi
che,

sotto l'Impero, i piaceri tenessero in essi un posto più importante dell'igiene
e che le

terme dovessero, verso la fine dell'Impero, somigliar di più a certi
"casinò" moderni

che ai balneae dei primi tempi della Repubblica65. A vedere come i rapporti
fra il

60 SIGERIST H., Introduzione alla medicina (tr. it),Firenze, 1938, p. 305.

61 L'attività della Lega italiana contro la vaccinazione obbligatoria
risulta dalle poche annate della rivista Vita e Malattie che si

pubblicò a Perugia nel 1912-1914. Ebbe vita effimera. Ne era Presidente
onorario il SERGI, di Roma. Sulla storia della

vaccinazione, si veda il bel libro di BERTARELLI E., Edoardo Jenner e la
scoperta della vaccinazione, Milano, 1932. .

62 RAVÀ G, l. c., p. 894.

63 BENIGNI U., Storia sociale della Chiesa, Milano 1915, v. II, t. II, p.
234.

64 COZZOLI G., in La Salute Pubblica, 1904, voI. XVII, p. 196.

65 MONOD H., Encyclopédie d'Hygiène et de Médecine Publique, T. VIII, Paris,
1897, p. 428.

cristianesimo e la idrologia medica sono complicati, citiamo una pagina del
Chiray.

La decadenza dell'idrologia medica, egli scrive, è legata a diversi fattori:
invasioni di

barbari, guerre che si succedono a partire dal III secolo, sconvolgimenti
naturali. Vi

può avere influito anche il cristianesimo, sia per 1'anatema (sic!) contro
le cure del

corpo, sia per la condanna del lusso e dei piaceri delle stazioni
climatiche. «Ma, e

questo prova come la fede nelle sorgenti è un fatto universale, l'idrologia
si rialza

molto rapidamente da questa crisi e comincia a manifestare qualche
reviviscenza

nella seconda parte del M. E.. Quelli stessi che proscrivevano l'uso delle
acque, le

raccomandano. L'acqua toglie i peccati, dicono questa volta i monaci che
pensano

con la Scrittura "Mirabilis in aquis Dominus". Accanto alle sorgenti s'innalzano

i monasteri ai quali accorrono pellegrini e bagnanti. I Celestini si
istallano a Vichy, i

Cappuccini a Forges, i Benedettini a Cauterets e a Lvxeuil, i Francescani a
Alise-

Sainte-Reine. Le stazioni s'arricchiscono a poco a poco e comincano a
organizzarsi.

(Delle prescrizioni mediche) alcune sono severe, altre sono più amabili.
Infatti non

sembra che ci si annoi nell'amabile promiscuità delle piscine e, senza
dubbio, la

licenza ha avuto gran parte nella crisi che colpisce nuovamente l'idrologia
al

principio del '500. La Riforma e la reazione cattolica la trovan dannosa
alla morale.

I medici vedono d'altra parte nei bagni una causa di preparazione delle
epidemie che

imperversano. A queste cause esterne, si aggiunge una certa evoluzione delle
idee

mediche. La dottrina di Paracelso, allora al suo apogeo, sdegna l'idrologia
e non

crede alla virtù delle acque minerali»66. In questa prospettiva, anche i
rapporti fra

l'idea cristiana e le vicende delle cure termali, si vedono più
tranquillamente.

Si può anche attirare l'attenzione sul contributo portato alla medicina,

direttamente o indirettamente, da studiosi o da pratici che furon cattolici
pii, o

sacerdoti, o legati alla gerarchia, o che finiron con esser preti o frati.
Kircher (1602-

1680); Magati (1579-1647); Zacchia (1584-1659); Stenone (1638-1686); Lancisi

(1654-1720). E i massimi: Malpighi, Morgagni, Laennec. Fra i medici ch'eran
fisici

e chimici, o fra i fisici e chimici ch'ebbero parte nei progressi della
medicina, si

ricordino Galvani (1737-1798), Morichini (1773-1836), Amici (1786-1863) e
Selmi

(1817-1881).

66 CHIRAY M., P.M., 1938, n. 14, p.252. Anche PAZZINI, A.: «A torto quindi
affermano coloro che vedono nelle disposizioni

emanate dalla Chiesa un ostacolo alla esecuzione di questi elementarissimi
comandamenti di igiene, quando persino nelle

severissime Regole dei monasteri di oriente erano permessi, sia pure
limitatamente ai monaci malati, i bagni e le unzioni».

Trattato di Idroclimatologia Clinica (collettivo), Bologna, 1950, I, p. 96.


Saludos

Itzcoatl
Post by Maurizio Pistone
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Maurizio Pistone
2012-03-07 22:35:15 UTC
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Post by porfirio
Puo' essere interessante la lettura di quanto segue
m'hai fatto fare un bel lavoraccio, a ricomporre i paragrafi e separare
le note dal testo!

Abbastanza interessante, comunque.

====

Chi ha letto alcuni miei precedenti messaggi, sa che il mio interesse
per la materia deriva dai miei attuali studi sui missionari, in
particolare sul Massaja che si diede un gran da fare a vaccinare le
popolazioni africane. Devo ancora capire da dove gli venivano le
conoscenze mediche, probabilmente più che dalla pratica nell'infermeria
del convento, dalla conoscenza col medico francese Antoine Barthelemy
Clot-Bey, che lavorò per parecchi anni in Egitto ai tempi del vicerè
Mehemet-Ali.

====

Invece sulla faccenda dei bagni (seconda parte del testo) ho ancora dei
dubbi. Atanasio sottolinea che tra le sante pratiche ascetiche di
Antonio vi era la totale astinenza dai bagni, e puntualizza che il buon
eremita arrivà alla bella età di 105 anni senza mai essersi lavato i
piedi (Vita di Antonio, 93). Altro particolare interessante: uno dei
primi atti del giovane Santo, fu la rinuncia ad ungersi di olio (Vita
6), pratica che, come sappiamo, per i Greci e forse per molte altre
popolazioni antiche era una necessità irrinunciabile.

A parte il formaggio, la cosa strana è che in molte culture religiose le
abluzioni sono un atto sacro: nell'ebraismo, nell'islamismo, ed anche
alle origini del cristianesimo. Gesù viene lavato nel Giordano dal
Battista (non ho sotto mano le fonti, ma sono abbastanza sicuro che il
battesimo era praticato per immersione, e lo fu anche nei secoli
successivi). In più, c'è l'episodio della lavanda dei piedi.

La pratica dei bagni, che sicuramente nell'antica Roma non aveva solo un
valore igienico, ma rientrava in un concetto di "fitness" psicofisico,
poteva ben essere ritenuto poco consona alla nuova morale cristiana; ma
da qui alla totale rinuncia all'acqua, ce ne corre.

=====

Due immagini di San Remigio che battezza il re Clodoveo:

http://tinyurl.com/6qxgmrh
http://tinyurl.com/74uhcsg
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Pope
2012-03-08 07:38:27 UTC
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Post by Maurizio Pistone
La pratica dei bagni, che sicuramente nell'antica Roma non aveva solo un
valore igienico, ma rientrava in un concetto di "fitness" psicofisico,
poteva ben essere ritenuto poco consona alla nuova morale cristiana; ma
da qui alla totale rinuncia all'acqua, ce ne corre.
non ce ne corre per nulla
Infatti all caduta dell'Impero Romano, per contrapposizione la chiesa
proibì l'uso dell'acqua per l'igiene perchè ritenuto uno sfarzoso culto
pagano, tanto che le città furono infestate da topi, insetti, pulci,
escrementi di ogni genere a provocare malattie.
Testimonianze sul non-uso dell'acqua per l'igiene ci arrivano da s.
Agostino (vedi de Viris Illustribus) , s. benedetto da Norcia,
(agli uomini in salute l'acqua poco si addice) s. Agnese che
addirittura non si lavava il viso per non perdere i benefici dell'acqua
santa con cui era stata aspersa , San Gregorio Magno il quale affermò
che l'igiene non doveva essere un lusso che faceva perdere tempo, san
Bonifacio definì i bagni pubblici ''fonti di veleno'' (seminaria
venenata).
il color ''Isabella'' nacque dal voto che fece la cattolicissima
regina castigliana a non lavarsi e cambiarsi d'abito fino alla
vittoria sui Mori, ed erano passati mille anni !!
In pratica il non-uso dell'acqua veniva considerato una mortificazione
del corpo che avrebbe dato però i suoi benefici all'anima, tanto che
nei conventi e nei monasteri, pur essendo provvisti di acqua in
quantità, avevao regole severissime per il suo uso a scopo igienico
mircips
2012-03-01 12:42:54 UTC
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Post by Bhisma
Post by mircips
."Darwin, secondo il quale «le vaccinazioni sono altamente pericolose
per la razza umana, poiché hanno salvato un gran numero di quelli che un
tempo non avrebbero retto al vaiolo».
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Pensi che in saggio si possano introdurre impunemente frasi apocrife?
Post by Bhisma
A proposito, come mai la vaccinazione antivaiolosa di Jenner venne
osteggiata nello Stato Ponitificio? Erano darwinisti, per caso? <g>
Non è certo la chiesa il contraltare di Darwin. La prima è oscurantista
nella difesa di un falso passato, il secondo di un falso futuro.
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Bhisma
2012-03-01 12:54:24 UTC
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Post by mircips
Post by Bhisma
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Pensi che in saggio si possano introdurre impunemente frasi apocrife?
Da parte di un mentitore e disinformatore professionista come
Francesco Agnoli, credo proprio di sì.
Un piccolo esempio delle balle che racconta:
http://bioetiche.blogspot.com/2011/09/francesco-agnoli-perde-la-bussola.html
Post by mircips
Non è certo la chiesa il contraltare di Darwin. La prima è oscurantista
nella difesa di un falso passato, il secondo di un falso futuro.
Sinché la teoria evoluzionista non verrà falsificata le tue profezie
valgono zero, come zero valgono gli artificiosi fraintendimenti tra
darwinismo biologico e darwinismo sociale.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
mircips
2012-03-02 08:02:15 UTC
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Post by Bhisma
Post by mircips
Post by Bhisma
Una fonte *originale* di questa citazione che non sia il libraccio che
promuovi, grazie?
Pensi che in saggio si possano introdurre impunemente frasi apocrife?
Da parte di un mentitore e disinformatore professionista come
Francesco Agnoli,
allora ascolta la citazione:


--
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Maurizio Pistone
2012-03-02 08:18:10 UTC
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Post by mircips
allora ascolta la citazione
il problema dei credenti in genere è che sono in cerca della Verità.

Se un libro di 140 anni fa contiene una singola frase che contraddice la
Verità (ovviamente, la "Verità" secondo i criteri del momento, che sono
variabilissimi), allora per loro i casi sono due:

1. il libro e l'autore sono da gettare nelle fiamme dell'inferno;

2. quella frase deve essere "interpretata" per dimostrare che
corrisponde anch'essa alla Verità.

Ma è un *loro* problema, non dell'evoluzionismo.

=====

Tutti sanno che a ben cercare in *qualunque* libro ed in *qualunque*
autore si può trovare una qualche cazzata (ovviamente, una "cazzata"
secondo i criteri del momento, che sono variabilissimi); e c'è gente che
pensa che la ricerca delle cazzate sia lo scopo principale per cui si
leggono i libri. Peggio per loro.

Ci sono state nel passato epoche in cui siffatti "ricercatori" avevano
il potere di mandare libri ed autori sotto processo; grazie a Dio non
viviamo in un'epoca simile, e quei signori possono continuare ad
alimentare il loro insaziabile appetito privatamente, e senza danno per
la società.

=====

Se poi si esce da questo livello inconcludente di polemica, si può anche
discutere della nascita, in età positivistica, di teorie razziste ecc.
che oggi fortunatamente non hanno più corso, a parte in qualche raduno
di mangiatori di polenta; teorie che erano ritenute "scientifiche",
mentre oggi proprio la scienza ne ha dimostrato l'inconsistenza. Ma così
procede la scienza.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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mircips
2012-03-02 09:08:19 UTC
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Post by Maurizio Pistone
2. quella frase deve essere "interpretata" per dimostrare che
corrisponde anch'essa alla Verità.
Beh, non mi sembra che ci sia tano da interpretare nelle parole di Darwin,
come in queste di Platone:
«Se dobbiamo tener conto – risposi – di ciò che abbiamo già ammesso,
conviene che gli uomini migliori si accoppino con le donne migliori il più
spesso possibile e che, al contrario, i peggiori si uniscano con le
peggiori, meno che si può; e se si vuole che il gregge sia veramente di
razza occorre che i nati dai primi vengano allevati; non invece quelli
degli altri. E questa trama, nel suo complesso, deve essere tenuta
all’oscuro di tutti, tranne che dei reggitori, se si desidera che il
gruppo dei guardiani sia per lo più al sicuro da sedizioni».
(Repubblica, V)
Post by Maurizio Pistone
Ma è un *loro* problema, non dell'evoluzionismo.
=====
Tutti sanno che a ben cercare in *qualunque* libro ed in *qualunque*
autore si può trovare una qualche cazzata (ovviamente, una "cazzata"
secondo i criteri del momento, che sono variabilissimi); e c'è gente che
pensa che la ricerca delle cazzate sia lo scopo principale per cui si
leggono i libri. Peggio per loro.
Veramente le affermazioni di Darwin sono la logica ed estrema conseguenza
dell'evoluzionismo: applicare coscientemente e razionalmente presso gli
uomini le leggi che governano la natura animale. L'eugenetica è figlia
legittima del darwinismo.
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Maurizio Pistone
2012-03-02 09:11:42 UTC
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Post by mircips
Post by Maurizio Pistone
Tutti sanno che a ben cercare in *qualunque* libro ed in *qualunque*
autore si può trovare una qualche cazzata (ovviamente, una "cazzata"
secondo i criteri del momento, che sono variabilissimi); e c'è gente che
pensa che la ricerca delle cazzate sia lo scopo principale per cui si
leggono i libri. Peggio per loro.
Veramente le affermazioni di Darwin sono la logica ed estrema conseguenza
dell'evoluzionismo: applicare coscientemente e razionalmente presso gli
uomini le leggi che governano la natura animale. L'eugenetica è figlia
legittima del darwinismo.
è un po' come affermare che la ghigliottina è figlia legittima della
siderurgia.

La scienza ci illustra dei meccanismi; sta a noi decidere che uso farne.

In ogni caso non direi che, allo stato dell'arte, razzismo ed eugenetica
hanno un grande favore in ambito scientifico. Ma non essendo uno
scienziato, preferisco essere prudente.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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mircips
2012-03-02 10:38:17 UTC
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Post by Maurizio Pistone
siderurgia.
La scienza ci illustra dei meccanismi; sta a noi decidere che uso farne.
la mia argomentazione voleva dimostrare che il nazismo ha messo in pratica
delle affermazioni di Darwin. Non dico che D. sia stato un promotore del
nazismo
Post by Maurizio Pistone
In ogni caso non direi che, allo stato dell'arte, razzismo ed eugenetica
hanno un grande favore in ambito scientifico. Ma non essendo uno
scienziato, preferisco essere prudente.
Ma l'evoluzionismo si, eccome. E si tratta di comparare antropologia e
zoologia.
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Bhisma
2012-03-02 12:10:04 UTC
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Post by mircips
la mia argomentazione voleva dimostrare che il nazismo ha messo in pratica
delle affermazioni di Darwin.
ha messo in pratica anche la termodinamica ed in modo assai più
estensivo della teoria evolutiva. Immagino che Carnot sia pure un
padre nel nazismo, quindi? <g>

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Bhisma
2012-03-02 13:41:02 UTC
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Post by Maurizio Pistone
In ogni caso non direi che, allo stato dell'arte, razzismo ed eugenetica
hanno un grande favore in ambito scientifico
La posizione di gran lunga predominante è che le razze umane
semplicemente non esistono: la razza (come il cultivar per le piante)
scientificamente ha senso nell'allevamento animale nel quale è
ovviamente il prodotto dell'attività umana.

Per inciso, vorrei notare che questa opinione è anche attribuibile a
Darwin in base alle osservazioni che fa (Wiki inglese, non rammento il
link esatto ma l'ho letto mentre cercavo qualche citazione originale
di Darwin sulle proprie opinioni religiose) il che basterebbe a fare
piazza pulita sui rapporti tra teoria darwinista originaria e nazismo.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Vincenzo Del Piano
2012-03-02 10:59:25 UTC
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L'eugenetica è figlia legittima del darwinismo.
... l'Eugenetica la praticavano anche a Sparta.

Peraltro -considerato (e NON giustificato!) il fine per il quale la
praticavano- ... "erano nel giusto".
PERO', si chiama <<Ereditarietà>>, la teoria che sostiene (malamente!)
l'Eugenetica. NON si chiama <<Evoluzionismo>>.
Si chiama <<Ereditarietà>> anche la teoria che solo sostiene che esistono
caratteri acquisiti trasmissibili per via genetica .. e -SI'-
l'Evoluzionismo concorda.
...
... si chiama <<Stupidità>> molta altra roba.

--
Vincenzo
mircips
2012-03-02 11:34:31 UTC
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Vincenzo Del Piano ha scritto:


.
.... l'Eugenetica la praticavano anche a Sparta.
Ho citato Platone, ma anche Tommaso Campanella non era da meno
Peraltro -considerato (e NON giustificato!) il fine per il quale la
praticavano- ... "erano nel giusto".
questo vale anche per l'Inquisizione.
PERO', si chiama <<Ereditarietà>>, la teoria che sostiene (malamente!)
l'Eugenetica. NON si chiama <<Evoluzionismo>>.
L'evoluzionismo in base alla selezione della specia combatte in D. le
vaccinazioni, e l'ereditarietà non ci azzecca con il contagio.
Si chiama <<Ereditarietà>> anche la teoria che solo sostiene che esistono
caratteri acquisiti trasmissibili per via genetica .. e -SI'-
l'Evoluzionismo concorda.
Anche nell'intervenire con le cesoie? No. E'intervenuta la Storia a
chiarire se sia legittimo intervenire.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Bhisma
2012-03-02 12:13:30 UTC
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Post by mircips
L'evoluzionismo in base alla selezione della specia combatte in D. le
vaccinazioni,
Sbagliato. Darwin giudica negativamente le vaccinazioni.
L'evoluzionismo no. Vedi molti biologi evoluzionisti firmare petizioni
contro i vaccini, negli ultimi tre secoli? <g>

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
U***@ukar.eu
2012-03-03 12:09:00 UTC
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On Fri, 2 Mar 2012 11:59:25 +0100, "Vincenzo Del Piano"
Post by Vincenzo Del Piano
L'eugenetica è figlia legittima del darwinismo.
... l'Eugenetica la praticavano anche a Sparta.
Peraltro -considerato (e NON giustificato!) il fine per il quale la
praticavano- ... "erano nel giusto".
PERO', si chiama <<Ereditarietà>>, la teoria che sostiene (malamente!)
l'Eugenetica. NON si chiama <<Evoluzionismo>>.
Si chiama <<Ereditarietà>> anche la teoria che solo sostiene che esistono
caratteri acquisiti trasmissibili per via genetica .. e -SI'-
l'Evoluzionismo concorda.
...
... si chiama <<Stupidità>> molta altra roba.
"Quintessenza della stupidità" dico io che non ho il tuo stile e mi
trovo meglio a maneggiar la rozza (dialetticamente) sciabola piuttosto
che l'elegante fioretto, come te.
Le reazioni dettate dalla paura e dall'astio son (quasi) sempre
stupide.
R. Darwin con il suo "evoluzionismo" ha tolto l'ultimo argomento che
restava alle religioni basate sul dio personale: il bisogno di un
"progettista" e la peculiarità dell' Uomo, diverso dagli atri animali
in qunanto separatamente "creato" da Dio.
Per loro, una catastrofe!
Non potendo contrastare la validità dell'evoluzionismo sul piano
oggettivo trovando la teoria darwiniana sempre più conferme, ultime
ed indiscutibili quelle derivanti dall'analisi dettagliata del genoma,
loro non resta che, secondo una consolidata ipocrita pratica retorica
peraltro subito fatta propria, gurda caso, dai Gesuiti, attaccare la
persona od attribuire alla teoria aberranti implicazioni etiche.
Questi meschini però dimenticano che, anche se Darwin fosse stato un
"eugenista" della peggiore specie (e non lo fu!), anche se Darwin
fosse stato un pedofilo (e non mi risulta lo fosse), anche fosse stato
la summa maxima di tutte le depravazioni umane possibili, la cosa
sarebbe, comunque, irrilevante ai fini della validità o meno della sua
teoria.
Non è che una teoria acquisti o perda valore in base alla "bassezza" o
"purezza" d'animo del suo ideatore, non è che il geocentrismo del
Bellarminio dovesse essere per forza vero in quanto "maggiormente
nobile" dello svilente la dignità umana "scientismo" di Galileo.
Pertanto, ammesso che chi blatera sull'evoluzionismo lo abbia capito e
sappia di cosa sta parlando (non ricordo quando, ma proprio su questi
gruppi lessi che qualcuno, ovviamente digiuno dei basilari rudimenti
evoluzionistici, contestava la "casualità" dell'evoluzione, a suo
dire frutto invece di un consequenziale "causalità"), l'affermazione
del grande (per me) Feynman riguardo la validità delle teorie, è
ancora di grande ed indiscutibile attualità!

Ciao Vincenzo


Ukar


"Il test chiave di una teoria scientifica è verificare se
le sue sonseguenze sono in accordo con le misure ottenute
sperimentalmente.Non importa chi abbia formulato la teoria,
"quale sia il suo nome" e nemmeno quanto la teoria possa
essere esteticamente attraente:
se essa non è in accordo con la realtà sperimentale, essa
è sbagliata"

(R. Feynman)
Bhisma
2012-03-02 12:06:45 UTC
Permalink
Post by mircips
Veramente le affermazioni di Darwin sono la logica ed estrema conseguenza
dell'evoluzionismo: applicare coscientemente e razionalmente presso gli
uomini le leggi che governano la natura animale. L'eugenetica è figlia
legittima del darwinismo.
Ah sì?

Peccato che venisse praticata millenni prima che Darwin nascesse.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Bhisma
2012-03-02 12:05:26 UTC
Permalink
Post by mircips
http://youtu.be/2yxPL12vMnA
Benissimo. Darwin ha detto una scemenza che non invalida nemmeno di un
capello la teoria evoluzionistica.

Saluti da Bhisma
--
...e il pensier libero, è la mia fé!
Vincenzo Del Piano
2012-03-01 19:56:29 UTC
Permalink
Post by mircips
.."Darwin, secondo il quale «le vaccinazioni sono altamente pericolose
per la razza umana, poiché hanno salvato un gran numero di quelli che un
tempo non avrebbero retto al vaiolo».
... a quali vaccinazioni si sarebbe riferito Darwin?
E' interessante, perchè "non mi pare" che all'epoca di Darwin le
vaccinazioni -... QUALI?!!- avessero potuto aver *già* prodotto un numero di
"pericolosi salvataggi" tanto ingente da preoccupare Darwin.
Post by mircips
A parte la matrice cattolica di questo libro, bisognerebbe autonomamente
pensare alle conseguenze di tali affermazioni, quando evoluzionismo
animale ed umano vengono equiparate.
Le "conseguenze" CI SONO: è vero.
Post by mircips
Poi ci si chiede quali siano le radici scientifiche del nazismo.
... è vero anche questo!
Quali fossero le radici del nazismo che potessero apparire scientifiche, me
lo son sempre chiesto anch'io.
--
Vincenzo
mircips
2012-03-01 20:15:09 UTC
Permalink
.... a quali vaccinazioni si sarebbe riferito Darwin?
E' interessante, perchè "non mi pare" che all'epoca di Darwin le
vaccinazioni -... QUALI?!!- avessero potuto aver *già* prodotto un numero di
"pericolosi salvataggi" tanto ingente da preoccupare Darwin.
Jenner produsse il vaccino nel 1976, Darwin è nato nel 1808
--
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Maurizio Pistone
2012-03-01 22:46:54 UTC
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Post by mircips
Jenner produsse il vaccino nel 1976
sc. 1796; ma già da parecchi decenni si praticava, sia pure in modo non
sistematico, e con effetti non sempre positivi, l'inoculazione con virus
umano
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Vincenzo Del Piano
2012-03-02 10:37:44 UTC
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.... a quali vaccinazioni si sarebbe riferito Darwin?
E' interessante, perchè "non mi pare" che all'epoca di Darwin le
vaccinazioni -... QUALI?!!- avessero potuto aver *già* prodotto
un numero di "pericolosi salvataggi" tanto ingente da preoccupare
Darwin.
Jenner produsse il vaccino nel 1796, Darwin è nato nel 1808
Va bene, ma ... significa poco.
Soprattutto, non significa che la frase attribuita a Darwin indichi una di
lui "preoccupazione" eugenetica ... ponibile come fondamento scientifico del
nazismo!
Non c'è bisogno che lo si ricordi, ma l'Evoluzionismo ERA NEGATO dal
nazismo!
Il nazismo, le sue basi "scientifiche", le trovava altrove.

D'altro canto, e ammesso (?!) che quella frase Darwin l'avesse veramente
detta con gli intenti eugenetici a quella frase attribuiti ... sarebbe SI'
"imbarazzante".
Tuttavia sarebbe coerente con l'idea che sono le difficoltà a produrre
selezione naturale. Se le difficoltà sono contrastate con mezzi IN-naturali
... la selezione (naturale) "falla".
E' "imbarazzante" ... ma è vero. Così come è vero PERO' che nessuno (e
dubito lo facesse anche Darwin!) si crucci dei mezzi IN-naturali che evitano
a ipotetici svantaggiati di (soprav)vivere e riprodursi.

D'altro canto ancora, sono un po' tantini quelli che -considerati enfatici
"natur(al)isti"- si posero *attivamente* al servizio della Eugenetica
nazista, e si diedereo da fare per la sistematica eliminazione degli
"svantaggiati".
Uno per tutti ... Karl LORENZ; quello delle paparelle! Che NON era un
evoluzionista! Nazista ... SI'.

Infine -amico mircips- se è serenamente accettabile che sia "imbarazzante"
la frase darwuiniana (SE veramente detta con gli intenti eugenetici a quella
frase attribuiti ...)- ... non è meno imbarazzante che la si riproponga a
sproposito.
E' una falsità talmente evidente ... che dovrebbe imbarazzare *molto* chi
vuole strumentalizzarla.
E' una solenne sciocchezza credere che si possa squalificare il Darwnismo
con questi mezzucci.

-
Vincenzo ... SI' darwinista; NO nazista.
Nè fautore della Eugenetica
mircips
2012-03-02 17:32:23 UTC
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Post by Vincenzo Del Piano
E' una solenne sciocchezza credere che si possa squalificare il Darwnismo
con questi mezzucci.
Dalla mia personale concezione della Storia non mi sognerei mai di
denigrare un grande e appassionato studioso come Darwin. A un certo punto
la Storia esige che si debba propagare una certa visione scientifica. Non
tento nemmeno di inquadrare in un qualsiasi diagramma finalistico questa o
quell'altra concezione del mondo. Intendo che in Occidente dalla riforma
in poi si è verificato il fenomeno dell'empirismo,o verità oggettivamente
sperimentabili, e se oggi si può tranquillamente dire che la ricerca
filosofica sia arenata, e'perche dall'asserire su piano sociologico o
antropologico in base ad osservazioni, oggi si è giunti al punto che non
va asserito nulla in quanto le statistiche parlano da sole. Oggi lo
scienziato di antropologia o sociologia è un interpretatore di
statitische. Il concentrato delle conseguenze funeste dell'evoluzionismo
è nella sclerosi del potere (selezionante il migliore) che indirizza la
ricerca scientifica in una certa direzione piuttosto che in un'altra,
che certe affermazioni non allineate vengano oscurate o derise. La legge
del più forte è ormai diventata convinzione personale e insieme
massificata, anche la sua reale incontrastabilità.
Altrettanto lo è la concezione marxista che la dinamica della Storia sia
determinata dalla lotta per la supremazia di razze su razze, nazioni su
altre nazioni, di ceto contro ceto. Ad entrambe queste concezioni
inneggianti al Potere con tutta la buona volontà non può non sorgere che
rassegnazione davanti a ciò che non riesce a diventare dilemma perchè alla
legge del potere non si scruta l'ombra di un'alternativa. Anche nel
civilissimo nordeuropa, dove il potere pubblico e privato è
controllatissimo, sfugge ai più che il transnazionalismo dell'economia
capitalistica ha comunque regole inrittracciabili per cui ad es. il lavoro
della Volvo o della Philips tradotto in denaro può tranquillamente essere
impiegato per provocare guerre o annichilire l'economia di una nazione.
Tentare che questo non avvenga è stato il "patetico" tentativo della
Chiesa di arrestare i progresso con motivazioni morali. Bellarmino
inquisendo Galileo non entrò in merito alla sua concezione scientifica, ma
lo imputò, parafrasando le sue porole, di voler introdurre una visione del
mondo per la quale un giorno si sarebbe giunti a considerare la domenica
mattina che in principio era il Verbo, e per il resto del tempo ad agire
in base che al principio era l'atomo di idrogeno, cosa perfettamente
realizzata nella borghesia alacre e bigotta. E dopo l'idrogeno,il Nulla
che precede l'Evoluzione.San Bellarmino (sì, lo hanno fatto santo) aveva
previsto Comte, Darwin e Nietzsche. Ma era troppo illuso sull'eternità del
potere scientifico e temporale della Chiesa, era antistorico, non poteva
accorgersi che era in atto una mutazione delle facoltà conoscitive
dell'uomo.
Fermo restante il principio di Baden-Powel che comunque e qualunque costo
bisogna dare il meglio di sè (cosa essenziale almeno per una buona
reincarnazione), non vedo nell'imminenza una ulteriore mutazione
conoscitiva da quella astratta e materialistica odierna. Ho però la
possibilità di compatire coloro che la credono eterna, compiuta in
autodeterminazione, da quelle che l'hanno preceduta, viste come fasi
infantili del suo sviluppo. Non mi nascondo la verità che l'essere umano
ha predisposizioni endogene che in un modo o nell'altro prorompono. E
neanche che vi siano forze alleate e altre avverse al loro sviluppo.
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