Post by Maurizio Pistonela lingua della poesia, ma soprattutto la lingua dell'opera lirica ("...
sull'ali dorate...") che ha tutta una sua artificiosità
Io direi piuttosto che ha dei punti di artificiosità. Di base rispetta
la normale realizzazione fonetica. Quando non lo rispetta, di solito,
è perché l'autore non ha saputo fare di meglio e per rispettare la
melodia ha fatto violenza alla lingua.
Mi pare molto più artificiosa la grammatica ufficiale, che su alcuni
punti si stacca *sempre* dalla realizzazione fonetica.
Post by Maurizio Pistonein realtà l'elisione è un fenomeno fonetico importante, che si verifica
molto più speso di quanto vediamo nello scritto, nel parlato "sulle ali"
anche se proprio non diventa "sullali" fonde insieme le due vocali
Sì, può formarsi un dittongo oppure una sequenza in cui la prima
vocale funge da approssimante per l'altra.
La probabilità di elidere non è però del tutto casuale, è molto legata
agli accenti delle vocali a contatto. Se sono entrambe atone, la
fusione è la norma. Se una è accentata, diminuisce la probabilità, in
particolare se è accentata la seconda (nel caso specifico, nel
parlato, è più facile uno iato). Se poi sono entrambe accentate, la
fusione è praticamente da escludere.
"C'è Eva in casa" -> "c'è-è-va_in-ca-sa"
"Verrà Eva" -> "ver-rà-è-va"
A nessun parlante viene in mente di fondere quelle due vocali
accentate.
Se un compositore scrive una cosa del genere, secondo me è perché non
ha saputo far di meglio.
Post by Maurizio Pistonenella poesia metrica l'elisione fonetica si applica sempre, anche se a
volte ha un carattere molto artificioso
Artificioso rispetto alla fonetica o rispetto alla grammatica?
Nel secondo caso, potrebbe benissimo essere rispettoso della fonetica.
Poi, ovviamente, ci sono casi in cui non c'è rispetto per nessuna
delle due.
Post by Maurizio Pistonemolto probabilmente nella lingua dell'opera lirica, poiché le parole
sono scritte sotto le note, le elisioni devono essere applicate sempre
Non è detto, dipende dalle note che ci sono sotto...
Post by Maurizio Pistonedifficilmente uno canterebbe sul - le - a - li, quattro sillabe quattro
note
Appunto, lì è così perché la melodia prevede tre note. Se era una
melodia che ne prevedeva quattro, uno le staccherebbe. Anche se nel
parlato fossero normalmente unite.
Post by Maurizio Pistoneallora o fai sul - lea - li, tre sillabe, oppure sul - l'a - li, sono
copmunque tre sillabe tre note
Sì, ci sono tanti casi a conteggio sillabico identico.
In "Udite, o rustici!" c'è una forma antica "spedale" per "ospedale".
"io spazzo gli spedali"
La forma moderna non avrebbe cambiato per niente il conteggio,
semplicemente ci sarebbe una sillaba /Los/ al posto di /Lis/:
"io spazzo gli ospedali"
Sospetto che, nel caso specifico, sia stata usata quella forma per
maggior chiarezza.
Se è scritto "sull'ali" sono tre note sicure, se è scritto "sulle ali"
chi canta può avere il dubbio. O forse no, è stato una semplice scelta
verso uno stile aulico.
--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.