Scusate se tento un fork del thread, ma ormai sembra abbastanza palese
qualcosa che avrebbe dovuto esserlo dall'inizio, ovvero che le password
in chiaro sono un orrore tecnico. Si sta, infatti, parlando d'altro,
ovvero della validita' della PEC in quanto tale.
Post by Alessandro FeltrinPost by Marco ErminiPost by Marco Pandolfiraccomandata con ricevuta di ritorno?
Assolutamente sì, in qualsiasi paese civilizzato :-)
Nel Regno Unito per esempio non esiste. La posta deve funzionare e
basta. Se una comunicazione non arriva è un reato gravissimo. Non c'è
bisogno di un servizio "con ricevuta di ritorno" da affiancare ad un
servizio "senza ricevuta".
Il confronto mi sembra piu' valido di tanti altri, per una questione di
pure cifre: l'estensione territoriale del Regno Unito e' paragonabile,
per ordine di grandezza, a quella italiana (quella degli Stati Uniti
certamente no).
Post by Alessandro FeltrinMi sembra che questo potrebbe essere facilmente utilizzato per
giustificare l'inefficienza del servizio postale (tipo, "ma se hai
mandato una comunicazione senza richiedere la ricevuta di ritorno è già
tanto che arrivi").
Purtroppo, temo non ci fossero eccezioni nei casi -noti alla cronaca e
al contribuente incavolato- in cui si siano scoperti mucchi di posta non
consegnata abbandonati o incamerati illecitamente: le raccomandate A.R.
erano li' col resto. Sospetto che le indagini abbiano portato risultati
anche grazie a tracce mancanti delle stesse nei registri interni delle
Poste. Chissa' se a qualcuno e' mai venuto in mente di pigliare i
responsabili e schiaffarli a lavorare nel Regno Unito, ad affrontare
personalmente le conseguenze di eventuali ulteriori omissioni. ;-) Ma
forse costerebbe troppo.
Post by Alessandro FeltrinPost by Marco ErminiNegli USA ne hanno quattro tipi se non ricordo male: certified Mail
(dark green form), return receipt (light green form), delivery
confirmation (neon green form) e signature confirmation (neon pink
form).
http://www.usps.com/send/waystosendmail/extraservices/returnreceiptservice.htm
Gli USA hanno una mentalita' imprenditoriale, talvolta anche troppo:
l'esistenza di differenti livelli di servizio mostra semplicemente
l'esistenza di una posta "Chevrolet" e di una posta "Buick" con la
stessa scocca, diversi livelli di equipaggiamento e un diverso tipo di
acquirente. Ce l'hanno nel sangue, insomma.
Andrebbe capito, piuttosto, in quali casi le istituzioni statunitensi
richiedono espressamente l'uso di uno di questi canali: finora, non e'
affatto chiaro. Le Raccomandate A.R. italiane si possono mandare anche
tra privati per raccontarsi il tempo che fa (o, piu' facilmente, al
posto di una telefonata d'affari, specialmente se la materia da
discutere e' parecchia e/o va poi conservata in archivio con riferimenti
certi sulle date) ma non e' questo lo scenario principale che rende
utile lo strumento. La PEC e' nata principalmente per rispondere ad
un'esigenza dello Stato, che e' tutta un'altra cosa ed e' espressa
tramite normative emesse dallo Stato medesimo. Altri ne avranno di
analoghe, forse; solo che finora non sono saltate fuori. Qualcuno dei
presenti ha fonti sicure da interrogare in materia?
Post by Alessandro FeltrinPost by Marco ErminiAnche in Germania esiste e si chiama Bestätigungbrief, ed esiste pure
http://www.deutschepost.de/dpag?tab=1&skin=hi&check=yes&lang=de_DE&xmlFile=1015458
Che mi pare sia un servizio postale di Deutsche Post. Non un obbligo di
legge (ma su questo potrei sbagliarmi ...).
Concordo sul fatto che l'esistenza di un servizio non comporta
necessariamente la sua obbligatorieta', ne' definisce gli ambiti di
applicazione.
Post by Alessandro FeltrinE comunque non è una buona ragione per sostenere la PEC ...
Come tutti coloro che ritengono che Internet sia un ambiente da
sfruttare in maniera differente e complementare (richiedendo, pertanto,
anche un diverso modo di trattare i problemi), mi associo senz'altro.
Sono poi opinioni: secondo me, ad esempio, la validita' di una soluzione
dipende esclusivamente da due fattori: se e' concettualmente utile e se,
una volta in pratica, la sua utilita' si trasforma in un vantaggio
effettivo.
I paragoni con altre nazioni sono comunque pericolosi per una ragione
piuttosto importante: le rispettive condizioni interne degli Stati non
sono mai le stesse, e questo significa che insistere per copiare una
buona idea altrui quando non siamo ancora pronti per attuarla potrebbe
finire per avere la stessa utilita' del buttare il fiato in una Vuvuzela
solo perche' "gli altri ce l'hanno gia'". :-D
In Italia, prima di "digitalizzare lo Stato" (delle imprese mi astengo
dal parlare, ci vorrebbe un altro thread ancora) bisognerebbe, a mio
avviso, superare serie barriere culturali che sono ancora di la'
dall'essere soltanto smosse; ovvero diffondere una cultura tecnica
paragonabile a quella portata dal settore dell'automobile. Ritengo che
mettere li' lo strumento, magari nato gia' male perche' creato piegando
la tecnica alle caratteristiche della burocrazia (quando e' molto piu'
produttivo e "moderno" fare l'opposto), potrebbe significare solo averlo
li', come tanti computer nuovi erano nelle scuole appena una quindicina
d'anni fa.
Il caso piu' plateale di una tecnologia con fortune dipendenti
esclusivamente dalla nazione in cui e' stata applicata e' quello della
telematica pubblica, con una tecnologia praticamente identica nei due
casi: Videotel da noi, Minitel in Francia. Abbiamo dovuto aspettare la
massificazione di Internet (e quanto la stiamo pagando cara!) per
recuperare uno svantaggio non solo tecnologico, ma anche culturale, nei
confronti dei nostri "vicini".
Infine il dubbio: continuiamo a parlarne qui, oppure ci spostiamo in
massa su it.soc.cybersocieta o qualche altro non-luogo del genere? ;-)
un saluto
Marcello Magnifico