pope
2010-04-09 08:01:46 UTC
Visto che in questi NG bazzicano personaggi in cerca di fama
e sputano sentenze a vanvera, ripeterò un mio post di qualche tempo fa
in modo da cavar ogni dubbio su talune posizioni ''culturali''
quote
Un fatto che pochi sanno, è che alla fine della 2a guerra, nel settembre del
48, dopo 4 mesi dalla fondazione di Israele, venne istituita La corte
suprema di Israele . Subito il Dr. Moshe Zamora tenne una riunione segreta
durante la quale propose la rivisitazione del processo a Gesù,
giusto per togliersi dalla groppa quell'accusa infamante ''il suo sangue
ricada su di noi e sui nostri figli''
Naturalmente tutti si opposero e oggi Israele si guarda bene dal fare una
cosa simile , tuttavia alcuni ''disobbedienti'' cominciarono a scrivere
libri e articoli e ora ne viene fuori una bella storiella.
Eccone una brevissima sintesi.
Si può cominciare ad analizzare la questione partendo da Giov. 18,3
''Giuda dunque, presa la coorte e delle guardie mandate dai capi sacerdoti e
dai Farisei, venne là con lanterne e torce ed armi.''
Ci sono più sciocchezze in queste due righe che in tutto il vangelo di
Giovanni, ma prendiamone in considerazione solo alcune.
Si dice qui che Giuda prese la ''coorte'' - Stando alla storia romana, dopo
l'innovazione di Gaio Mario, una Legione era composta da 10 coorti (di 6
centurie ciscuna) ; il numero di soldati romani componenti una Legione
variava a seconda dei tempi e dei luoghi ma si può benissimo considerare
che date le circostanze la legione presente in quel momento in Siria (la X
Fretensis) avesse almeno 5 o 6000 soldati. Ne consegue che una coorte fosse
composta da almeno 500 soldati in armi.
Dunque qui vi sono alcune perplessità. La prima , per arrestare un singolo
uomo che predicava amore, pace e uguaglianza, viene impiegata una intera
coorte di 500 uomini guidati da un tribuno. Va bene che i romani erano
ricchi, ma non scemi, e mandare 500 uomi armati di tutto punto per
arrestarne uno solo, peraltro su informazioni di un qualsiasi Giuda, è
alquanto ridicolo. Nondimeno il Ricciotti ci informa (lui era lì) che a
Gerusalemme fosse di stanza in quel momento solo una coorte, dunque è assai
improbabile che fosse mandata interamente per arrestare un uomo lasciando
sguarnita la città.
E che fanno i 500 soldati romani? Anzichè portare Gesù da Pilato da cui
evidentemente avevano preso ordine, lo portano inspiegabilmente nella casa
del sommo sacerdote , Anna o Caifa che fosse, le versioni evengeliche
discordano, ma ciò ha poca importanza.
Ha poca importanza perchè si tratta di un falso clamoroso. Infatti , oltre
l'inspiegabile tappa dal Sommo Sacerdote di cui Pilato se ne fregava
altamente, per far ciò si sarebbe dovuto convocare il Sinedrio ma come ben
spiega l'amico Emilio Salsi, un Sinedrio si poteva convocare solo col il
permesso del legato romano, ma non risulta che Pilato convocò alcunchè.
Altra perplessità nasce dalla lettura del testo della Mishnah , dove appare
uan regola descritta nel Sanhedrin 43,a : ''prima di una esecuzione venga
lanciato un appello davanti al condannato affinchè chiunque sia in grado di
presentare un'istanza per il condannato possa farla''. Secondo la predetta
regola il tempo necessario tra la sentenza e la esecuzione della condanna
per permettere l'eventuale istanza, doveva essere di 40 giorni .
Nei vangeli risulta che la crocefissione seguì immediatamente la sentenza e
non risulta che un appello sia stato lanciato ''davanti al condannato''.
Ma andiamo avanti e vediamo altre incongruenze tratte direttamente dalla
legge mosaica, ovvero Talmud e Bibbia.
1) Il Sinedrio non può tenere una seduta al domicilio del Sommo Sacerdote.
La seduta per un processo si deve tenere nella ''Lichkat Hagazit'' (Sala in
pietra tagliata) in conformità al Mishnah Middot 5,4; Sanhedrin 86,b
2)Il processo deve svolgersi di giorno - c.s. 32,a
3) non si giudicano i casi criminali nei giorni di festa
e i giorni di festa per la Pasqua sono 8 (Tosefta Shevuot 4,5)
4) Un uomo non può essere condannato a morte sulla propria testimonianza
(Tosefta Sanhedrin 11,a)
5) non si riconosce un uomo come colpevole se non ci sono almeno 2 o 3
testimoni - Deuter. 17,6 - come si legge invece sui vangeli ci furono
solo falsi testimoni Matteo 26,59 Marco 14,55
Andiamo ancora avanti e leggiamo Matteo 26:
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato!
Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la
bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!»
A questo punto il Sinedrio, trattandosi del solo reato di ''bestemmia''
avrebbe potuto condannare a morte Gesù senza andare in cerca di tribunali
romani in conformità a quanto sancito dalla Bibbia
in Numeri 15,30 :''la persona che.........oltraggia il Signore sarà
eliminata dal popolo''
Una conferma di ciò viene dal solito Giuseppe Flavio di cui , a prescindere
dalle precisazioni in merito rese note dal solito buon Emilio Salsi,
leggiamo in Ant. XX, 200 "Anano [.] convocò il sinedrio a giudizio e vi
condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni
altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla
lapidazione"
Oltre ad emettere formalmente la condanna, il Sinedrio avrebbe anche potuto
eseguirla dando luogo alla lapidazione senza chiedere alcuna autorizzazione
ai romani. Checchè nè dica il Ricciotti sulla sua discutibile ''Vita di Gesù
Cristo'' rinnegando persino i suoi testi sacri, ciò è confermato dai
vangeli stessi in almeno 2 episodi, quello della famosa donnaccia ''chi è
senza peccato.........'' e l'altro ,meno famoso, ma pur sempre indicativo in
Giov. 10, 31 ''I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo''. Se
portarono delle pietre, è ovvio che avrebbero
potuto usarle
Anche in 2 Cor. 18,25 Paolo testimonia così '' tre volte sono stato battuto
con le verghe, una volta sono stato lapidato,''
Altre prove circa la possibilità dei giudei di lapidare senza autorizzazione
romana, vengono ancora dagli Atti 7,57 nientemeno che con la lapidazione di
Stefano.
Oltre al già citato Ricciotti, ci sono altri fedeli che affermano che ai
giudei fosse stata tolta la facoltà di condannare a morte, ma qualcuno
allora
spieghi come morirono Anania e Saffira.
Andiamo ancora avanti con Giovanni 18,28 ''Allora condussero Gesù dalla casa
di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio
per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. ''
C'è subito da stabilire che il Praetorium a quel tempo stava a Cesarea ,
residenza del Prefetto romano. Molti affermano che anche a Gerusalemme ci
fosse un preatorium, chi dice nella torre Antonia e chi nella Casa di
Erode, il fatto che non si sappia esattamente dove fosse fa suppore che NON
vi fosse. Ma tant'è. Si attendono fiduciosamente le prove.
Ora, secondo molti studiosi ebraici, non vi è alcuna ragione perchè un
pretorio romano rendesse ''impuri'' a tal punto da non poter mangiare nella
Pasqua , quindi le ragioni di questo fasullo trasferimento stanno da
un'altra parte. Quale ? L'accusa , e l'accusa su cui i 3 sinottici sono
concordi è la prima domanda che viene rivolta a Gesù ''sei tu il re dei
giudei ?''
E questa è il vero motivo che ha, o meglio che avrebbe, portato il giudeo
davanti a un tribunale romano e quindi alla successiva crocefissione:
l'aver delegittimato la supremazia di Roma L'accusa però è rivolta dal
popolo, non appaiono testimoni, nè sacerdoti, nè saggi nè gli scribi, tutta
gente necessaria al processo ebraico ma non a quello romano, Pilato avrebbe
potuto crocefiggere chiunque senza bisogno di processi . Ed è quanto mai
ridicolo che da una parte si dica ''restarono fuori del pretorio'' e
dall'altra sia la folla fuori del pretorio che lancia l'accusa: la folla o
era dentro o era fuori, oppure il buon Pilato se ne andava dentro e fuori a
far domande. Alquanto inverosimile.
E qui arriva un'altra perplessità. Dicono gli accusatori ''Abbiamo trovato
costui che sobillava il nostro popolo a non pagare le tasse''
Ma Gesù non aveva detto ''Date a Cesare quel che è di Cesare ??
Non viene il dubbio che l'episodio sia invece quello di Giuda il Galileo
morto crocefisso a causa della ribellione del censimento ?
In fin dei conti Giuda il Galileo era anche il vero pretendente al trono
di Gerusalemme e quindi il vero ''re dei giudei'', in questo caso la
sovrapposizione dei personaggi e la trasposizione dei fatti nel tempo
sarebbe un deja-vu, una delle solite e molte furbizie dei falsari
evangelici.
unquote
e sputano sentenze a vanvera, ripeterò un mio post di qualche tempo fa
in modo da cavar ogni dubbio su talune posizioni ''culturali''
quote
Un fatto che pochi sanno, è che alla fine della 2a guerra, nel settembre del
48, dopo 4 mesi dalla fondazione di Israele, venne istituita La corte
suprema di Israele . Subito il Dr. Moshe Zamora tenne una riunione segreta
durante la quale propose la rivisitazione del processo a Gesù,
giusto per togliersi dalla groppa quell'accusa infamante ''il suo sangue
ricada su di noi e sui nostri figli''
Naturalmente tutti si opposero e oggi Israele si guarda bene dal fare una
cosa simile , tuttavia alcuni ''disobbedienti'' cominciarono a scrivere
libri e articoli e ora ne viene fuori una bella storiella.
Eccone una brevissima sintesi.
Si può cominciare ad analizzare la questione partendo da Giov. 18,3
''Giuda dunque, presa la coorte e delle guardie mandate dai capi sacerdoti e
dai Farisei, venne là con lanterne e torce ed armi.''
Ci sono più sciocchezze in queste due righe che in tutto il vangelo di
Giovanni, ma prendiamone in considerazione solo alcune.
Si dice qui che Giuda prese la ''coorte'' - Stando alla storia romana, dopo
l'innovazione di Gaio Mario, una Legione era composta da 10 coorti (di 6
centurie ciscuna) ; il numero di soldati romani componenti una Legione
variava a seconda dei tempi e dei luoghi ma si può benissimo considerare
che date le circostanze la legione presente in quel momento in Siria (la X
Fretensis) avesse almeno 5 o 6000 soldati. Ne consegue che una coorte fosse
composta da almeno 500 soldati in armi.
Dunque qui vi sono alcune perplessità. La prima , per arrestare un singolo
uomo che predicava amore, pace e uguaglianza, viene impiegata una intera
coorte di 500 uomini guidati da un tribuno. Va bene che i romani erano
ricchi, ma non scemi, e mandare 500 uomi armati di tutto punto per
arrestarne uno solo, peraltro su informazioni di un qualsiasi Giuda, è
alquanto ridicolo. Nondimeno il Ricciotti ci informa (lui era lì) che a
Gerusalemme fosse di stanza in quel momento solo una coorte, dunque è assai
improbabile che fosse mandata interamente per arrestare un uomo lasciando
sguarnita la città.
E che fanno i 500 soldati romani? Anzichè portare Gesù da Pilato da cui
evidentemente avevano preso ordine, lo portano inspiegabilmente nella casa
del sommo sacerdote , Anna o Caifa che fosse, le versioni evengeliche
discordano, ma ciò ha poca importanza.
Ha poca importanza perchè si tratta di un falso clamoroso. Infatti , oltre
l'inspiegabile tappa dal Sommo Sacerdote di cui Pilato se ne fregava
altamente, per far ciò si sarebbe dovuto convocare il Sinedrio ma come ben
spiega l'amico Emilio Salsi, un Sinedrio si poteva convocare solo col il
permesso del legato romano, ma non risulta che Pilato convocò alcunchè.
Altra perplessità nasce dalla lettura del testo della Mishnah , dove appare
uan regola descritta nel Sanhedrin 43,a : ''prima di una esecuzione venga
lanciato un appello davanti al condannato affinchè chiunque sia in grado di
presentare un'istanza per il condannato possa farla''. Secondo la predetta
regola il tempo necessario tra la sentenza e la esecuzione della condanna
per permettere l'eventuale istanza, doveva essere di 40 giorni .
Nei vangeli risulta che la crocefissione seguì immediatamente la sentenza e
non risulta che un appello sia stato lanciato ''davanti al condannato''.
Ma andiamo avanti e vediamo altre incongruenze tratte direttamente dalla
legge mosaica, ovvero Talmud e Bibbia.
1) Il Sinedrio non può tenere una seduta al domicilio del Sommo Sacerdote.
La seduta per un processo si deve tenere nella ''Lichkat Hagazit'' (Sala in
pietra tagliata) in conformità al Mishnah Middot 5,4; Sanhedrin 86,b
2)Il processo deve svolgersi di giorno - c.s. 32,a
3) non si giudicano i casi criminali nei giorni di festa
e i giorni di festa per la Pasqua sono 8 (Tosefta Shevuot 4,5)
4) Un uomo non può essere condannato a morte sulla propria testimonianza
(Tosefta Sanhedrin 11,a)
5) non si riconosce un uomo come colpevole se non ci sono almeno 2 o 3
testimoni - Deuter. 17,6 - come si legge invece sui vangeli ci furono
solo falsi testimoni Matteo 26,59 Marco 14,55
Andiamo ancora avanti e leggiamo Matteo 26:
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato!
Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la
bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!»
A questo punto il Sinedrio, trattandosi del solo reato di ''bestemmia''
avrebbe potuto condannare a morte Gesù senza andare in cerca di tribunali
romani in conformità a quanto sancito dalla Bibbia
in Numeri 15,30 :''la persona che.........oltraggia il Signore sarà
eliminata dal popolo''
Una conferma di ciò viene dal solito Giuseppe Flavio di cui , a prescindere
dalle precisazioni in merito rese note dal solito buon Emilio Salsi,
leggiamo in Ant. XX, 200 "Anano [.] convocò il sinedrio a giudizio e vi
condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni
altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla
lapidazione"
Oltre ad emettere formalmente la condanna, il Sinedrio avrebbe anche potuto
eseguirla dando luogo alla lapidazione senza chiedere alcuna autorizzazione
ai romani. Checchè nè dica il Ricciotti sulla sua discutibile ''Vita di Gesù
Cristo'' rinnegando persino i suoi testi sacri, ciò è confermato dai
vangeli stessi in almeno 2 episodi, quello della famosa donnaccia ''chi è
senza peccato.........'' e l'altro ,meno famoso, ma pur sempre indicativo in
Giov. 10, 31 ''I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo''. Se
portarono delle pietre, è ovvio che avrebbero
potuto usarle
Anche in 2 Cor. 18,25 Paolo testimonia così '' tre volte sono stato battuto
con le verghe, una volta sono stato lapidato,''
Altre prove circa la possibilità dei giudei di lapidare senza autorizzazione
romana, vengono ancora dagli Atti 7,57 nientemeno che con la lapidazione di
Stefano.
Oltre al già citato Ricciotti, ci sono altri fedeli che affermano che ai
giudei fosse stata tolta la facoltà di condannare a morte, ma qualcuno
allora
spieghi come morirono Anania e Saffira.
Andiamo ancora avanti con Giovanni 18,28 ''Allora condussero Gesù dalla casa
di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio
per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. ''
C'è subito da stabilire che il Praetorium a quel tempo stava a Cesarea ,
residenza del Prefetto romano. Molti affermano che anche a Gerusalemme ci
fosse un preatorium, chi dice nella torre Antonia e chi nella Casa di
Erode, il fatto che non si sappia esattamente dove fosse fa suppore che NON
vi fosse. Ma tant'è. Si attendono fiduciosamente le prove.
Ora, secondo molti studiosi ebraici, non vi è alcuna ragione perchè un
pretorio romano rendesse ''impuri'' a tal punto da non poter mangiare nella
Pasqua , quindi le ragioni di questo fasullo trasferimento stanno da
un'altra parte. Quale ? L'accusa , e l'accusa su cui i 3 sinottici sono
concordi è la prima domanda che viene rivolta a Gesù ''sei tu il re dei
giudei ?''
E questa è il vero motivo che ha, o meglio che avrebbe, portato il giudeo
davanti a un tribunale romano e quindi alla successiva crocefissione:
l'aver delegittimato la supremazia di Roma L'accusa però è rivolta dal
popolo, non appaiono testimoni, nè sacerdoti, nè saggi nè gli scribi, tutta
gente necessaria al processo ebraico ma non a quello romano, Pilato avrebbe
potuto crocefiggere chiunque senza bisogno di processi . Ed è quanto mai
ridicolo che da una parte si dica ''restarono fuori del pretorio'' e
dall'altra sia la folla fuori del pretorio che lancia l'accusa: la folla o
era dentro o era fuori, oppure il buon Pilato se ne andava dentro e fuori a
far domande. Alquanto inverosimile.
E qui arriva un'altra perplessità. Dicono gli accusatori ''Abbiamo trovato
costui che sobillava il nostro popolo a non pagare le tasse''
Ma Gesù non aveva detto ''Date a Cesare quel che è di Cesare ??
Non viene il dubbio che l'episodio sia invece quello di Giuda il Galileo
morto crocefisso a causa della ribellione del censimento ?
In fin dei conti Giuda il Galileo era anche il vero pretendente al trono
di Gerusalemme e quindi il vero ''re dei giudei'', in questo caso la
sovrapposizione dei personaggi e la trasposizione dei fatti nel tempo
sarebbe un deja-vu, una delle solite e molte furbizie dei falsari
evangelici.
unquote