Post by Enrico GregorioPost by EpimeteoPost by Enrico Gregorio"La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'Io cosciente
che si immedesima e si infutura nell'archetipo-prototipo
dell'antropomorfismo universale."
Mi togliete il dubbio di chi siano queste immortali parole?
C'è chi dice Hegel, chi Gentile, chi Croce.
Nessuno di questi: è lo stesso archetipo-prototipo che nei ritagli di
tempo e di spazio, disantropomorfizzandosi, si incarna di volta in volta
in una idea folle.
Certo non è bello che si infuturi, ma dobbiamo farcene una ragione, pura
o pratica che sia.
Dunque tu sei dell'idea che quella frase sia una necessità apodittica e
a priori? Che nessuno per primo l'abbia pronunciata (in una lingua
qualsiasi), ma che sia parte delle intuizioni a priori che rendono
possibile la conoscenza?
Il priori e il posteriori sono categorie rispettivamente dello spirito e del
corpo.
Nel primo caso ti si chiede un grosso sforzo di astrazione, nel secondo ti
si offrono buone opportunità di conoscenza: "tertium non datur", invece
"sestertium saepe datur".
Post by Enrico GregorioPuò essere, rileggerò Kritik der reinen Vernunft. In tedesco, è ovvio,
tanto non lo capisco, ma che importa? O mi puoi consigliare qualche
testo altrettanto piacevole su cui passare notti insonni?
Non accanirti mai sui testi di filosofia pura, perché sono ansiogeni.
In prima battuta, se hai spazio nella tua biblioteca, ti consiglierei di
comprare, senza leggerlo, "À la recherche du temps perdu".
Se invece hai tempo prova a guardare "Odissea nello spazio" (il libro, non
il film, in particolare la controcopertina), altrimenti puoi sempre tentare
con "Ulisse" di Joyce, che per gli insonni è l'ideale (io non sono mai
andato oltre la pagina 3).
Come "extrema ratio", tu che sei un grande matematico, puoi sempre provare a
vedere la serie dei film di Rocky, da 1 a 5 (il sesto non è numerato o ha un
numero immaginario).
Ciao.
Epimeteo
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"... troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace..."
(cit. irrazionale)